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View Full Version : Banche - c'è da preoccuparsi?


Leron
07-11-2008, 09:52
gente lavora in banca ha detto che conviene prelevare i soldi... voi sapete qualcosa?:mbe:

parlo di casse rurali in trentino

cocis
07-11-2008, 09:54
gente che lavora in banca ha detto che conviene prelevare i soldi... voi sapete qualcosa?:mbe:

parlo di casse rurali in trentino

ieri l'inghilterra ha abbassato i tasi dell'1.5% in un colpo solo .. l'europa dello 0.5% :mbe:

dave4mame
07-11-2008, 09:55
in unicredit sono tranquilli.
poi non so se sia perchè "non sanno" :)

Leron
07-11-2008, 09:56
ieri l'inghilterra ha abbassato i tasi dell'1.5% in un colpo solo .. l'europa dello 0.5% :mbe:

il che significa che..? :confused:

non so come funzionano le cose in questo settore

rgart
07-11-2008, 09:58
mod c'è la sezione apposta :O

Mercati e Finanza




:asd:

sanxius
07-11-2008, 10:04
be' mettiamola cosi'....invece di lasciare una grossissima somma nei CC, tanto vale tirarli via. :)

Del resto non so che aria tira in questi giorni... mi fa pensare che c'è qualcosa di strano in questi tagli di tassi di interesse. :muro:

Leron
07-11-2008, 10:06
mod c'è la sezione apposta :O

Mercati e Finanza




:asd:

urka e da quando :eek:

sposto subito :cool:

Pot
07-11-2008, 10:16
questo genere di voci e' proprio quello che ci vuole per mandare al collasso le piccole banche localizzate in specifiche aree..
geniale.. sisi...
il marito della cugina del nonno ha letto su un forum che conviene ritirare i soldi dalle banche... e tutti a ritirare i soldi dalla banca che ha si e no 50 filiali.. la banca collassa il giorno stesso...

RiccardoS
07-11-2008, 10:24
il marito di una collega di mia madre che lavora in banca ha detto che conviene prelevare i soldi... voi sapete qualcosa?:mbe:

parlo di casse rurali in trentino


di a tua madre che dica alla sua collega che dica al marito :O :D "Sei un'emerita testa di c..."

sempre che la voce provenga veramente da lui... e se una banca ha dipendenti che mettono in giro voci di questo genere... mi preoccuperei seriamente.


quanto al taglio dei tassi d'interesse, c'è da chiedersi piuttosto perchè mai siano cresciuti in maniera tanto assurda nel recente passato.

Pot
07-11-2008, 10:26
quanto al taglio dei tassi d'interesse, c'è da chiedersi piuttosto perchè mai siano cresciuti in maniera tanto assurda nel recente passato.

Per diminuire il rischio di inflazione generato dalla crescita delle materie prime.

RiccardoS
07-11-2008, 10:41
Per diminuire il rischio di inflazione generato dalla crescita delle materie prime.

sì, questa è la scusa che hanno usato, ma personalmente non vedo in che modo questo riduca il rischio di inflazione, andando anzi a gravare enormemente sul costo del denaro. a me è sembrata piuttosto una sorta di speculazione per favorire le banche... finchè hanno tirato troppo la corda ed è successo il patatrac.

Pot
07-11-2008, 11:13
sì, questa è la scusa che hanno usato, ma personalmente non vedo in che modo questo riduca il rischio di inflazione, andando anzi a gravare enormemente sul costo del denaro. a me è sembrata piuttosto una sorta di speculazione per favorire le banche... finchè hanno tirato troppo la corda ed è successo il patatrac.

e' finanza base alzare i tassi per ridurre il credito in circolazione e cercare di contrarre la domanda.

Diciamo che questo giro la contrazione della domanda e' stata generata dalla crisi del credito e il rischio inflazione e' sparito d'un colpo..

poi naturalmente se si vogliono vedere i complotti sempre e ovunque... ok....
ricordo ceh i tassi non sono mai stati cosi' bassi come neglis corsi 3 anni.
Ogni tanto avrei dovuto bastonare sulla schiena la gente che si lamentava per il muto contratto 8 anni fa a tasso variabile che dicevano che poverini morivano a causa della rata.. non ricordando che la rata che pagavano 8 anni fa era superiore a quella che pagano adesso...

RiccardoS
07-11-2008, 11:29
e' finanza base alzare i tassi per ridurre il credito in circolazione e cercare di contrarre la domanda.

mi potresti spiegare questo, per favore?
in particolare: in che modo questo influisce sull'inflazione?


Diciamo che questo giro la contrazione della domanda e' stata generata dalla crisi del credito e il rischio inflazione e' sparito d'un colpo..

poi naturalmente se si vogliono vedere i complotti sempre e ovunque... ok....
ricordo ceh i tassi non sono mai stati cosi' bassi come neglis corsi 3 anni.
Ogni tanto avrei dovuto bastonare sulla schiena la gente che si lamentava per il muto contratto 8 anni fa a tasso variabile che dicevano che poverini morivano a causa della rata.. non ricordando che la rata che pagavano 8 anni fa era superiore a quella che pagano adesso...

su questo non ci piove. ;)

Pot
07-11-2008, 14:16
mi potresti spiegare questo, per favore?
in particolare: in che modo questo influisce sull'inflazione?

La base e': alzo i tassi=>meno credito perche' e' piu' caro=>calo della domanda perche' mancano gli euro=>i prezzi si calmano
Puoi vedere l'effetto macro con al crisi del credito adesso.. non ci sono soldi liquidi in giro i rpezzi si sono fermati

abbasso i tassi =>credito piu' facile=>piu' soldi in tasca=>aumento della domanda=>prezzi crescono.
L'effetto e' stata la bolla immobiliare :)

Special
07-11-2008, 15:35
Fino alla settimana scorsa unicredit da livorno a la spezia non aveva contanti per pagare gli assegni emessi, ora il problema pare essere risolto, fatto sta che i clienti venivano al monte dei paschi versandoli sui conti mps per pagare le fatture ed i fornitori..

Cioè:
CLienti con conti sia mps che unicredit.
Assegni unicredit
Portavano gli assegni (che gli erano stati fatti, quindi da riscuotere) sui conti mps (anche se avrebbero avuto tempi di valuta, cioè accredito sul conto, decisamente più lunghi che unicredit su unicredit) perchè unicredit non aveva soldi nelle casse, questa situazione è durata circa 3 settimane..
Chiaro che non parlo di assegni da 1000 euro o dello stipendio del sig. pinuccio, ma di assegni di aziende medio/piccolo in su.

theJanitor
07-11-2008, 16:17
il marito di una collega di mia madre che lavora in banca ha detto che conviene prelevare i soldi... voi sapete qualcosa?:mbe:

parlo di casse rurali in trentino

io uno che lavora in banca e da un consiglio simile lo farei internare dopo averlo licenziato

Raven
07-11-2008, 18:41
il marito di una collega di mia madre che lavora in banca ha detto che conviene prelevare i soldi... voi sapete qualcosa?:mbe:

parlo di casse rurali in trentino

Ah beh... se han problemi le Casse Rurali, qua in Trentino, stiam a posto! :sofico:

A noi in queste settimane è andata BENISSIMO, con parecchi clienti tornati da noi... ;)
Mo' vedi che in fondo non facciamo così male a proporre investimenti di PCT, BOT, CCT e BTP... :O

Leron
07-11-2008, 21:53
Ah beh... se han problemi le Casse Rurali, qua in Trentino, stiam a posto! :sofico:

A noi in queste settimane è andata BENISSIMO, con parecchi clienti tornati da noi... ;)
Mo' vedi che in fondo non facciamo così male a proporre investimenti di PCT, BOT, CCT e BTP... :O
quindi dici che è tutto ok? non mi devo preoccupare?

cmq in banca ci sono molto meno dei 130mila euro che dovrebbero essere garantiti dallo stato se ho ben capito

Special
08-11-2008, 07:52
quindi dici che è tutto ok? non mi devo preoccupare?

cmq in banca ci sono molto meno dei 130mila euro che dovrebbero essere garantiti dallo stato se ho ben capito

In teoria sono garantiti dal ministero del tesoro, quello che mi sdubbia è: "e se il ministero del tesoro non li ha?" :stordita:

Raven
08-11-2008, 10:54
quindi dici che è tutto ok? non mi devo preoccupare?


Vai tranquillo... le casse rurali (che io sappia) sono tutte ben patrimonializzate e solitamente non hanno capitali investiti in obbligazioni/fondi astrusi... ;)

Fradetti
08-11-2008, 11:15
urka e da quando :eek:

sposto subito :cool:

:doh: :doh:

questo genere di voci e' proprio quello che ci vuole per mandare al collasso le piccole banche localizzate in specifiche aree..
geniale.. sisi...
il marito della cugina del nonno ha letto su un forum che conviene ritirare i soldi dalle banche... e tutti a ritirare i soldi dalla banca che ha si e no 50 filiali.. la banca collassa il giorno stesso...

esistono strumenti appositi di protezione delle banche da parte della bce per proteggersi da certi eventi (che metterebbero comunque a dura prova le banche).

In teoria sono garantiti dal ministero del tesoro, quello che mi sdubbia è: "e se il ministero del tesoro non li ha?" :stordita:

I soldi son garantiti prima dal fondo interbancario (fatto appunto dalle banche) e poi dallo stato (che può creare debito tramite obbligazioni o FMI prima di finire i soldi, quindi è impossibile che non li abbia). Senza contareche difficilmente gli altri stati euro se ne starebbero in disparte.

Lo stato che fa defualt è uno scenario da 3a guerra mondiale.

Vai tranquillo... le casse rurali (che io sappia) sono tutte ben patrimonializzate e solitamente non hanno capitali investiti in obbligazioni/fondi astrusi... ;)

nella maggior parte dei casi è vero, però più una banca è piccola più una singola operazione può metterla in crisi. Le banche grandi invece si proteggono tramite diversificazione estrema (si spera :D :D ).

Cmq Leron non dare retta a certe voci e stai tranquillo, un deposito bancario sotto i 100 e qualcosa mila € ha un solo nemico che si chiama inflazione, il resto son paranoie fantascientifiche

cocis
10-11-2008, 17:12
il che significa che..? :confused:

non so come funzionano le cose in questo settore

idem .. so solo che se tagliano di brutto vuol solo dire che ci sono grossi guai .. in arrivo.. .. :mbe:

mamo139
17-11-2008, 14:28
hanno abbassato i tassi di interesse per cercare di impedire che la crisi finanziaria si trasformi in crisi reale.

la banca centrale ha fatto un OMA... ha acquistato dei titoli immettendo circolante nel sistema, questo abbassa i tassi di interesse
nel breve periodo (piu o meno un anno), si spera che l'abbassamento dei tassi di interesse stimoli la domanda di moneta poiche essa diventa piu conveniente rispetto agli investimenti finanziari... questo fa si che risulti anche piu convegnente effettuare investimenti reali: qui nel breve periodo ci si aspetta un aumento della domanda aggregata e quindi un aumento della produzione (o almeno un non calo, o ancora meglio un minor calo)...
fra un po i prezzi incominceranno a salire, tutto costerà di piu e quindi nel medio periodo l'effetto di questa politica svanisce, lasciando come residuo semplicemente un po di inflazione, che si dovrà poi aggiustare quando le acque saranno piu tranquille... è una prima pezza per impedire che il sistema reale subisca danni.

Aku
17-11-2008, 15:30
hanno abbassato i tassi di interesse per cercare di impedire che la crisi finanziaria si trasformi in crisi reale.

la banca centrale ha fatto un OMA... ha acquistato dei titoli immettendo circolante nel sistema, questo abbassa i tassi di interesse
nel breve periodo (piu o meno un anno), si spera che l'abbassamento dei tassi di interesse stimoli la domanda di moneta poiche essa diventa piu conveniente rispetto agli investimenti finanziari... questo fa si che risulti anche piu convegnente effettuare investimenti reali: qui nel breve periodo ci si aspetta un aumento della domanda aggregata e quindi un aumento della produzione (o almeno un non calo, o ancora meglio un minor calo)...
fra un po i prezzi incominceranno a salire, tutto costerà di piu e quindi nel medio periodo l'effetto di questa politica svanisce, lasciando come residuo semplicemente un po di inflazione, che si dovrà poi aggiustare quando le acque saranno piu tranquille... è una prima pezza per impedire che il sistema reale subisca danni.

Sta gia subendo danni e lo vedremo dal anno nuovo in poi :( anche se spero vivamente di sbagliarmi :(

mamo139
17-11-2008, 18:56
Sta gia subendo danni e lo vedremo dal anno nuovo in poi :( anche se spero vivamente di sbagliarmi :(

teoricamente il crollo reale puo manifestarsi anche dopo 2-3 anni dal crollo finanziario...

obogsic
19-11-2008, 11:56
io penso che siamo vicini al giro di boa.
Con la fine del 2008 si potrebbe vedere una prima timida ripresa dei mercati, soprattutti quelli azionari e d inprimis le banche, per cominciare a macinare qualcosa nel 2009.
Avere certezze oggi è praticamente impossibile, però vi posso dire che molto della crisi che si vede e si sente in tv sono solo proclami e scoop gonfiati oltre il valore reale della situazione (che, per carità, è difficile...ma a sentire loro altre 2 settimane e crolla il mondo intero manco fossero nostradamus).
Occhio che in questo momento ingrassano gli speculatori, quelli che, forti di grossi capitali, approfittano del mercato stagnante ed in calo per buttarsi dentro (soprattutto azionario) a 4 soldi e guadagnare come porci tra qualche mese o qualche anno al massimo...pensate che il grosso dei titoli azionari mbancari vale meno della metà rispetto ad un anno fa...
Se io che me lo posso permettere me ne compro a pacchi tra 6 mesi, un anno, due anni che la crisi sarà passata potete calcolare quanto avranno guadagnato questi bravi signori...
Parlo di gente che compra centinaia di migliaia di euro in azioni se non milioni...
Io purtroppo ho potuto prendere solo le mie modestissime 2500 azioni unicredit a 2 euro (ed in questi gfiorni sono pure calate parecchio...mannaggia!) ma c'è gente che raddoppia i patrimoni e anche di più in periodi come questi.
Lavoro in banca ed è struggente vedere quanta gente sente l'emilio fede di turno in tv e viene a fare l'estratto conto pensando che gli abbiamo fregato i soldi (perché poi ce li freghiamno noi, questo è sottinteso :sofico: )...
Oppure che svende prodotti, disinveste polizze pagando penali a destra e a manca per paura di perdere tutto perdendo oggi un sacco di soldi pur di portarsi a casa 4 centesimi che manco gli servono...
Mi piacerebbe che a certa gente dessero la patente anche per parlare...
Le difficoltà ci sono e sono grandi, ma da qui a dire che è oramai tutto andato a p*****e ce ne vuole...non siamo l'america, per fortuna (almeno stavolta...).

Primigenia
19-11-2008, 12:01
io darei retta a Leron, ma per quanto riguarda tutte le banche.

sono un pò nel settore, e le cose non stanno andando bene affatto: hanno fatto dei casini che neanche ci si immagina: spero PROFONDAMENTE che mi sbagli, ma ho in mente le file di gente in argentina alle banche e l'esercito fuori a controllare il tutto.

hanno staccato completamente la liquidità dall'oro, e hanno iniziato a trasformare i soldi dei clienti sempre piu in moneta fittizia e volatile sperando di racimolare qualcosa, e invece hanno perso quasi tutto.

l'esempio lampante lo da una delle piu importanti banche mondiali, la svizzera UBS: con 50 Miliardi di dollari di utile all'anno e finita sul lastrico agendo come ho scritto sopra, e se lo stato svizzero non gli avesse dato 70 Miliardi di dollari d'aiuto a questo punto avrebbe fatto la fine della lehman brothers

michiriv
19-11-2008, 13:39
Oppure che svende prodotti, disinveste polizze pagando penali a destra e a manca per paura di perdere tutto perdendo oggi un sacco di soldi pur di portarsi a casa 4 centesimi che manco gli servono...
Mi piacerebbe che a certa gente dessero la patente anche per parlare...
Le difficoltà ci sono e sono grandi, ma da qui a dire che è oramai tutto andato a p*****e ce ne vuole...non siamo l'america, per fortuna (almeno stavolta...).

Ehm ...io vorrei disinvestire tutto me la sto' facendo sotto, soprattutto perchè ho un piano di accumulo totalmente azionario :stordita:

mamo139
19-11-2008, 13:41
Io purtroppo ho potuto prendere solo le mie modestissime 2500 azioni unicredit a 2 euro (ed in questi gfiorni sono pure calate parecchio...mannaggia!)

anche io :mano:
ma da studente me ne sono prese solo 800 :(

mamo139
19-11-2008, 13:43
hanno staccato completamente la liquidità dall'oro

questo teoricamente dovrebbe essere un bene ;)

obogsic
19-11-2008, 14:05
Ehm ...io vorrei disinvestire tutto me la sto' facendo sotto, soprattutto perchè ho un piano di accumulo totalmente azionario :stordita:

Informati su cosa investe il tuo pac e fatti fare una situazione per sapere come sta andando (sarà in perdita sicuro...ma potrebbe essere meno grave di quanto pensi)...in ogni caso ora in linea di max è il momento peggiore per uscire...faresti il bene di chi entra.
Se però hai necessità di disponibilità quello è un altro discorso...

Primigenia
19-11-2008, 20:04
questo teoricamente dovrebbe essere un bene ;)

io non direi che sia un bene....

perchè se una banca o uno stato ha tot di oro, non può emettere piu di quel tot in soldi, e questo apparte a garantire un cittadino totalmente libero(in qualsiasi momento un proprietario di soldi con contropartita in oro, può riscuotere il suo oro) fa anche si che l'economia sia molto più stabile.

con la moneta staccata, dall'oro apparte i debiti pubblici e l'impossibilità di convertire i propri soldi in beni(se non tramite acquisto);

C'è una delle maggiori cause della crisi economica attuale: i fantasoldi;
Gli stati e le banche iniziano a creare soldi dal nulla, non essendo più legati a nulla: stampano stampano, scrivono che hanno tot miliardi, e poi quando in realtà non ci sono c'è l'insolvenza, che ripeto ha portato l'attuale crisi economica ;)

mamo139
20-11-2008, 10:40
io non direi che sia un bene....

perchè se una banca o uno stato ha tot di oro, non può emettere piu di quel tot in soldi, e questo apparte a garantire un cittadino totalmente libero(in qualsiasi momento un proprietario di soldi con contropartita in oro, può riscuotere il suo oro) fa anche si che l'economia sia molto più stabile.

con la moneta staccata, dall'oro apparte i debiti pubblici e l'impossibilità di convertire i propri soldi in beni(se non tramite acquisto);

C'è una delle maggiori cause della crisi economica attuale: i fantasoldi;
Gli stati e le banche iniziano a creare soldi dal nulla, non essendo più legati a nulla: stampano stampano, scrivono che hanno tot miliardi, e poi quando in realtà non ci sono c'è l'insolvenza, che ripeto ha portato l'attuale crisi economica ;)

però bisogna considerare che molte nazioni europee si dovettero staccare dal gold standard per sfuggire alla crisi del 29...

dopo si provò a reintrodurre una forma simile con bretton woods in cui il dollaro convertibile in oro fungeva un po da oro per il mondo... ma alla fine anche questo sistema entrò in crisi (anni 70).

per un'economia in crescita o un economia moderna stabilizzata dagli strumenti dell'economia politica mi dispiace ma è impensabile il gold standard o il gold exchange standard.

L'unico effetto se vogliamo positivo è che fissa il cambio fra valute dei vari stati... ma a fronte di tantissimi svantaggi.

Viviamo in un mondo in cui vengono immessi sempre piu beni e il pil mondiale cresce velocemente e l'offerta di moneta deve seguire questa crescita...

se aumentano i beni e la moneta rimane costante si va verso deflazione, i salari alzano il loro potere di acquisto e le aziende entrano in difficoltà a pagarli, di conseguenza c'è sempre il rischio di recessione alle porte...
per non parlare del commercio, un paese fortemente importatore dovrebbe far uscire dai suoi confini oro, e questo deprimerebbe il potere di acquisto dei suoi cittadini...
nonche ogni volta che si trovasse una miniera d'oro ci sarebbe aumento di moneta, con conseguente manovra macroeconomica magari opposta a quello che disognerebbe fare in quel momento.

nella storia ci hanno provato un bel po con il gold standard ma poi hanno capito che andava abbandonato ;)

mamo139
20-11-2008, 10:42
Gli stati e le banche iniziano a creare soldi dal nulla

non le banche... solo lo stato attraverso la banca centrale... le banche creano soldi tanto quanto li crei tu ;)


senza poi contare che l'effetto "soldi dal nulla" se ho capito cosa intendi altro non è che l'effetto del moltiplicatore della moneta che si verifica ogni qual volta in un sistema economico ci sia una parte di capitale detenuta in circolante e una parte in deposito...
praticamente prestano i tuoi soldi a gente che li spenderà, il venditore li riverserà e verrano a loro volta riprestati... il coefficiente di riserva obbligatoria fa si che questo gioco non moltiplichi all'infinito la moneta

cocis
20-11-2008, 10:55
http://ilpunto-borsainvestimenti.blogspot.com/2008/11/portate-via-i-clienti-alle-banche-prima_20.html


http://ilpunto-borsainvestimenti.blogspot.com/2008/11/oro-fisico.html

:rolleyes:

mamo139
20-11-2008, 15:32
http://ilpunto-borsainvestimenti.blogspot.com/2008/11/portate-via-i-clienti-alle-banche-prima_20.html


http://ilpunto-borsainvestimenti.blogspot.com/2008/11/oro-fisico.html

:rolleyes:

mai letto cazzate così grandi...
ecco due consigli d'oro per far regredire la nostra economia di 400 anni... quando i mercanti con i loro carretti trasportavano sete preziose e oro dall'oriente :muro:

Primigenia
20-11-2008, 16:41
questa volta sono d'accordo con mamo, ma devono capire che non possono andare avanti in questa maniera, altrimenti finiamo tutti con i piedi all'aria:mbe:

michiriv
21-11-2008, 08:53
Informati su cosa investe il tuo pac e fatti fare una situazione per sapere come sta andando (sarà in perdita sicuro...ma potrebbe essere meno grave di quanto pensi)...in ogni caso ora in linea di max è il momento peggiore per uscire...faresti il bene di chi entra.
Se però hai necessità di disponibilità quello è un altro discorso...

Perde il 25% quasi 4000 euro :muro:

obogsic
21-11-2008, 10:12
sei in linea se nn un pelo meglio della media...
Come ti dicevo, se non hai urgenza di liquidità ti consiglio di aspettare almeno l'anno nuovo (più probabile 2a metà) per una situazione migliore.
L'importante è capire che ragionare in preda al panico del "oddio mo perdo tutto" non è la cosa più saggia da fare.
Se hai un minimo di competenza vedi nel dettaglio in che titoli o fondi sono investiti i tuoi soldi e informati anche su internet sulle situazioni specifiche degli stessi.
Anche se in questo periodo serve poco (millemile analisi dell'ennesimo guru di turno sono state spu*****te nel giro di pochi giorni), forse sono settimane in cui sembra più di giocare alla lotteria, però almeno ti puoi rendere conto in linea di max di costa sta succedendo ai tuoi soldi e quantomeno ragionare sulla base di idee tue e non fidarto solo di quello che ti dice la banca (e li dipende se trovi quello onesto e preparato o quello che se ne frega o incompetente a consigliarti).
Spero di esserti stato utile!

Shivah
21-11-2008, 11:57
Perde il 25% quasi 4000 euro :muro:

acch...:(

a fine agosto quando le nuvole erano già belle toste all'orizzonte e avevo perso quasi il 5 % dai massimi i miei due pac (PAC azionario Euro + Pac Obbligazionario) li ho switchati in fondi liquidità...appena passa la buriana (fine 2009 sperem) faccio un re-switch...

Prova eventualmente a chiedere se puoi fare uno switch perchè credo che ci sia ancora parecchio sa soffrire ! almeno congeli il tuo bel -25% e riparti da basi più solide senza ulteriori perdite !

:)

Primigenia
21-11-2008, 17:24
io l'unica cosa che vi consiglio di fare ora è comprate comprate comprate :D :D

so che sembra un'assurdità, ma quando la crisi sarà passata(in borsa ci mette davvero poco a passare se le cose si mettono meglio) vi ritroverete con titoli che raddoppieranno o triplicheranno :stordita:

obogsic
21-11-2008, 17:39
io l'unica cosa che vi consiglio di fare ora è comprate comprate comprate :D :D

so che sembra un'assurdità, ma quando la crisi sarà passata(in borsa ci mette davvero poco a passare se le cose si mettono meglio) vi ritroverete con titoli che raddoppieranno o triplicheranno :stordita:

vero, checché ne sembri questo è il momento per fare qualche bel guadagno.
Magari diversificate gli acquisti ma in generale a meno che qualche azienda non vada a capofitto (poi se comprate oggi general motors ve la siete andata a cercare) in futuro i margini di guadagno possono essere interessanti...
Mannaggia se solo non avessi preso unicredit a 2...oggi li pagavo 35 centesimi in meno...

naitsirhC
22-11-2008, 20:56
io l'unica cosa che vi consiglio di fare ora è comprate comprate comprate :D :D

so che sembra un'assurdità, ma quando la crisi sarà passata(in borsa ci mette davvero poco a passare se le cose si mettono meglio) vi ritroverete con titoli che raddoppieranno o triplicheranno :stordita:

Che raddoppieranno/triplicheranno rispetto ai valori di adesso o rispetto ai minimi?

obogsic
22-11-2008, 21:55
Che raddoppieranno/triplicheranno rispetto ai valori di adesso o rispetto ai minimi?

Il guadagno potrebbe essere veramente consistente, ma è impossibile quantificarlo.
L'ipotesi di qualche raddoppio o più, tuttavia, non è certo cosa remota.
Ovviamente cio' potrebbe voler dire anche tenere i soldi fermi qualche anno.
Imho il bello potrebbe venire dalla 2a metà del 2009 in avanti.

Fradetti
22-11-2008, 22:06
secondo me è inutile andare a cercare di diversificare il portafoglio da soli... etf che riproducano l'andamento di un qualche indice (possibilimente europeo) e passa la paura :)

naitsirhC
22-11-2008, 22:10
secondo me è inutile andare a cercare di diversificare il portafoglio da soli... etf che riproducano l'andamento di un qualche indice (possibilimente europeo) e passa la paura :)

Quando erano 13 gli ETF quotati, ancora ancora... adesso non tutti replicano in modo "perfetto" l'andamento del sottostante.
Comunque, in ogni caso seguono l'andamento sia in rialzo che al ribasso.
Per ora ETF o altro, almeno dal mio punto di vista, è meglio restare lontani dagli indici azionari.

Fradetti
22-11-2008, 22:12
Quando erano 13 gli ETF quotati, ancora ancora... adesso non tutti replicano in modo "perfetto" l'andamento del sottostante.
Comunque, in ogni caso seguono l'andamento sia in rialzo che al ribasso.
Per ora ETF o altro, almeno dal mio punto di vista, è meglio restare lontani dagli indici azionari.

infatti per ora il conto arancio e similari vincono di brutto :)

naitsirhC
22-11-2008, 22:18
Il guadagno potrebbe essere veramente consistente, ma è impossibile quantificarlo.
L'ipotesi di qualche raddoppio o più, tuttavia, non è certo cosa remota.
Ovviamente cio' potrebbe voler dire anche tenere i soldi fermi qualche anno.
Imho il bello potrebbe venire dalla 2a metà del 2009 in avanti.


Tenere i soldi fermi qualche anno?
Come chi ha in portafoglio le Fiat a 30 euro per azione, o le Tiscali a 600-1000 euro l'una, o le Seat a 6-7 euro?
Non è detto che con il trascorrere del tempo ci sia in automatico la possibilità di guadagnare con le azioni.
Chi ha Freedomland? Oppure le vecchie Parmalat? O le Giacomelli?
Eccetera eccetera...
Non è solo impossibile quantificare l'ipotetico guadagno, è impossibile sapere con certezza se i ribassi che si sono avuti si siano esauriti.
Tu dici che "il bello" potrebbe venire dalla seconda metà del 2009 in avanti in base a che tiupo di analisi?
E se sei convinto di ciò, perchè hai acquistato le azioni Unicredit la settimana scorsa invece di aspettare un pò di mesi?

obogsic
23-11-2008, 01:45
Premettiamo che "giocare" in borsa è tra i tipi di investimento a massimo rischio. E questo è bene che lo capiscano tutti.
Perciò se non siete disposti a rischiare di perdere qualcosa (anche molto se vi va male) non dovete pretendere di poter guadagnare le rispettive cifre.
Se non vi va il rischio ci sono 1000 forme di risparmio + tranquilla ma, ovviamente, meno redditizie.
Tralasciamo i crack finanziari tipo Parmalat e soci, come dicevo prima, fanno parte del gioco e del rischio.
Non a caso a chi investe il primo consiglio che si da è diversificare, soprattutto quando si impegnano capitali consistenti e non si è un guru della materia e non si seguono i mercati di continuo.

Passando al motivo per il quale ho preso le unicredit (e quindi al "bello per fine 2009") 2 settimane fa ho pensato che tra g20, obama presidente, paventate manovre dei governi per le banche, si potesse essere davanti ad un primo periodo di rialzo su cui poter guadagnare qualcosina.
L'altra settimana un minimo di rialzo c'è stato e acquistando e vendendo nel giro di 2 giorni ho preso qualcosa.
La 2a volta ho preso le azioni a 2 (nei giorni, purtroppo, migliori per i bancari in generale) pensando che potesse durare ancora e ad oggi ci sto perdendo circa il 20%.
Non esiste una analisi che in questo periodo ci abbia preso...gente che fa questo da 30 anni non ci capisce una mazza di questo mercato folle e altalenante.
Imho tali altalene dureranno ancora anche l'anno prossimo e solo nella 2a metà si inizierà a vedere un minimo di stazionamento.

I motivi per i quali lo penso si riferiscono fondamentalmente alla momentanea sfiducia generale nei mercati e paura di fare il passo più lungo della gamba...indi per cui ci vorrà ancora un po' di tempo per rilanciare il mercato.
Dal lato positivo invece guardo ottimisticamente all'aiuto che sarà dato, volente o nolente, alle banche ed ai tassi di interesse che, scendendo, renderanno meno oneroso il ricorso al credito e quindi possibili gli investimenti.
Ovviamente se le banche non pigliano aiuti dallo stato non possono fare molto credito (alle aziende in primis), almeno per ora.
In più, e questo è specifico per unicredit, i risultati pubblicati 10 giorni or sono sono andati meglio del previsto e c'è stato l'aumento di capitale.
Penso che alla fine se la caverà ritornando se non ai massimi di inizio anno (si parlava di 6 euro ad azione...mica bruscolini...) ma magari arrivando, spero, ad un 2.80-3 euro ad azione che significherebbe guadagnare il 50% del mio investimento.
Immagine chi ha preso le azioni a 1.55 o chi le prende in questi giorni a poco + di 1.60...
Non dimentichiamo che è la prima banca italiana con intesa san paolo alle spalle e monte dei paschi a ruota e delle 3 mi sembra quella messa meglio (se si pensa che intesa non c'ha la liquidità nemmeno per pagare le obbligazioni...).
Se cade lei vuol dire che il sistema bancario italiano è in serio pericolo...si rischierebbe una crisi che sarebbe una catastrofe.
E non credo che lasceranno succedere una cosa del genere.
Ovviamente tutto IMHO.

Poi può essere che domani Profumo si alza, dice di aver fatto il pacco a tutti e prende il primo volo per andare a mettersi sotto l'ombrellone accanto a Tanzi.
Che vi devo di'...beato lui in ogni caso...
Ora nanna che non vedo + il monitor!!
Ciao ciao e buoni acquisti!!

Primigenia
23-11-2008, 17:39
Partiamo dal presupposto che qualsiasi tipo di investimento azionario abbia fatto, l'ho fatto sempre e solo con titoli usa quotati a wall street. Non esiste al mondo che io affidi i soldi ai soliti 4 gatti italiani :D :D

Bisogna capire che come detto sopra giustamente, è qualcosa di rischioso, e ci si deve prestare molto tempo e attenzione, perche ci si puo lasciare facilmente parecchi soldi.

la vera forza (e debolezza) della borsa, è che segue molto gli umori generali che la gente ha in quel momento.
Se la gente pensa qualcosa, anche se non è affatto cosi, la borsa reagisce di conseguenza.

a seguito della paura delle discese e della recessione molti hanno disinvestito inpauriti e subito tutti i tito0li sono scesi, anche di aziende che in realtà hanno una finanza molto sana e positiva.

questo fa capire che sono ribbassi non giustificati e quindi che prima o poi, verranno colmati da altri investitori appena tornata la fiducia, com'è giusto che sia.

Fradetti
23-11-2008, 18:00
Non è detto che con il trascorrere del tempo ci sia in automatico la possibilità di guadagnare con le azioni.

Sbagliato... gli indici azionari sono da sempre e storicamente in crescita. Che la singola azione possa andar male e fallire è possibile, ma più allarghi l'orizzonte temporale più noti la crescita degli indici.

Partiamo dal presupposto che qualsiasi tipo di investimento azionario abbia fatto, l'ho fatto sempre e solo con titoli usa quotati a wall street. Non esiste al mondo che io affidi i soldi ai soliti 4 gatti italiani :D :D

eh ma il rischio di cambio è grosso ;)

mamo139
23-11-2008, 18:01
Partiamo dal presupposto che qualsiasi tipo di investimento azionario abbia fatto, l'ho fatto sempre e solo con titoli usa quotati a wall street. Non esiste al mondo che io affidi i soldi ai soliti 4 gatti italiani :D :D

magari puoi non voler investire sull'expandi, ma almeno le bluechip salvale :p


comunque un po di teoria non guasta mai:
perche si comprano obbligazioni (fra qui i titoli di stato)?? per percepire cedole e poi il rimborso del capitale
perche si comprano titoli azionari?? perche permettono di partecipare all'utile della società in quanto proprietari, ovvero permettono di percepire dividendi...

cos'è il prezzo di un obbligazione?? è il valore attuale che si attribuisce alle cedole e al rimborso capitale (e in base al prezzo pagato si compra il titolo con un rendimento reale che dipende non dal valore delle cedole bensi dal taeg)
cos'è il prezzo di un azione?? è il valore attuale (cioè scontato) di tutti i dividendi che distribuirà

quindi il prezzo di un azione alto è giustificato se la società paga molti dividendi e il rischio di fallimento è basso

durante una crisi economica come questa tutte le azioni si abbassano, ma alcune società continuano a pagare buoni dividendi e ad avere un basso rischio di fallimento... il valore delle azioni di queste società è obbligato a salire nel lungo periodo, perche se il prezzo rimane basso l'investimento è molto conveniente, tutti lo vogliono fare e quindi il prezzo aumenta ;)

mamo139
23-11-2008, 18:16
Sbagliato... gli indici azionari sono da sempre e storicamente in crescita. Che la singola azione possa andar male e fallire è possibile, ma più allarghi l'orizzonte temporale più noti la crescita degli indici.


vero... ma riprodurre con un portafoglio l'andamento di un indice è costoso in termini di commissioni se non investi un bel po di capitale...

invece gli strumenti finanziari che simulano l'indice di borsa sono piu fattibili ma non sono esenti da rischio di fallimento ;)

Primigenia
23-11-2008, 20:41
Sbagliato... gli indici azionari sono da sempre e storicamente in crescita. Che la singola azione possa andar male e fallire è possibile, ma più allarghi l'orizzonte temporale più noti la crescita degli indici.



eh ma il rischio di cambio è grosso ;)



il guadagno delle azioni è stimato dal 5 al 7% annuo, poi dipende ovviamente da titolo a titolo come giustamente detto e dai momenti piu o meno buoni.


in effetti il cambio e un po instabile ultimamente, ma quando prendi un periodo di secca del dollaro come ora(meglio un paio di settimane fa) basta cambiare un bel po di soldi, e poi anche se le azioni sono in pari, ci si guadagna cmq col cambio quindi e un'arma a doppio taglio :D

cocis
23-11-2008, 22:13
io l'unica cosa che vi consiglio di fare ora è comprate comprate comprate :D :D

so che sembra un'assurdità, ma quando la crisi sarà passata(in borsa ci mette davvero poco a passare se le cose si mettono meglio) vi ritroverete con titoli che raddoppieranno o triplicheranno :stordita:

alcuni speculatori con la parmalat lo hanno fatto ( comprare azioni quando si preannunciava il fallimento ).. :asd:

poi quando sono andati dal giudice x il risarcimento .. li ha mandati a cagare :asd:

Primigenia
24-11-2008, 10:35
un conto e comprare azioni di un'azienda che sta fallendo, un'altro e comprare azioni di un'azienda che fa miliardi di dollari di utile annui, ma ha le azioni dimezzate per via della crisi economica...:D :D

e poi l'italia e un mondo a parte :muro:

naitsirhC
27-11-2008, 20:46
io penso che siamo vicini al giro di boa.
Con la fine del 2008 si potrebbe vedere una prima timida ripresa dei mercati, soprattutti quelli azionari e d inprimis le banche, per cominciare a macinare qualcosa nel 2009.
Avere certezze oggi è praticamente impossibile, però vi posso dire che molto della crisi che si vede e si sente in tv sono solo proclami e scoop gonfiati oltre il valore reale della situazione (che, per carità, è difficile...ma a sentire loro altre 2 settimane e crolla il mondo intero manco fossero nostradamus).
Occhio che in questo momento ingrassano gli speculatori, quelli che, forti di grossi capitali, approfittano del mercato stagnante ed in calo per buttarsi dentro (soprattutto azionario) a 4 soldi e guadagnare come porci tra qualche mese o qualche anno al massimo...pensate che il grosso dei titoli azionari mbancari vale meno della metà rispetto ad un anno fa...
Se io che me lo posso permettere me ne compro a pacchi tra 6 mesi, un anno, due anni che la crisi sarà passata potete calcolare quanto avranno guadagnato questi bravi signori...
Parlo di gente che compra centinaia di migliaia di euro in azioni se non milioni...
Io purtroppo ho potuto prendere solo le mie modestissime 2500 azioni unicredit a 2 euro (ed in questi gfiorni sono pure calate parecchio...mannaggia!) ma c'è gente che raddoppia i patrimoni e anche di più in periodi come questi.
Lavoro in banca ed è struggente vedere quanta gente sente l'emilio fede di turno in tv e viene a fare l'estratto conto pensando che gli abbiamo fregato i soldi (perché poi ce li freghiamno noi, questo è sottinteso :sofico: )...
Oppure che svende prodotti, disinveste polizze pagando penali a destra e a manca per paura di perdere tutto perdendo oggi un sacco di soldi pur di portarsi a casa 4 centesimi che manco gli servono...
Mi piacerebbe che a certa gente dessero la patente anche per parlare...
Le difficoltà ci sono e sono grandi, ma da qui a dire che è oramai tutto andato a p*****e ce ne vuole...non siamo l'america, per fortuna (almeno stavolta...).

Probabilmente era meglio se avessero disinvestito prima.
Bisogna sempre mettere dei paletti sia al rialzo che al ribasso e non stare immobili e rischiare di ritrovarsi anche con "investimenti" di cui è difficile oggi sapere il valore della quota...
Ti faccio un esempio dato che lavori in banca:
codice ISIN: IT0004026768
Fammi sapere cosa trovi.

Sul discorso che non siamo in America, in parte hai ragione ma se va male lì... stai sicuro che anche un piccolo starnuto arriverà fino da noi.
Evviva la globalizzazione.
E per inciso, non si tratta purtroppo di uno starnuto.

Piccolo esempio:
http://www.youtube.com/v/ufexZnViDiU&rel=1&fs=1

naitsirhC
27-11-2008, 20:50
Sbagliato... gli indici azionari sono da sempre e storicamente in crescita. Che la singola azione possa andar male e fallire è possibile, ma più allarghi l'orizzonte temporale più noti la crescita degli indici.


E tu faresti un "investimento" a lungo scadenza in azioni che per loro natura sono considerate un investimento ad alto rischio?!

Storicamente?

http://img515.imageshack.us/img515/1088/storicoyk0.jpg

A me non sembra. :fagiano:

naitsirhC
27-11-2008, 20:53
...CUT...

durante una crisi economica come questa tutte le azioni si abbassano, ma alcune società continuano a pagare buoni dividendi e ad avere un basso rischio di fallimento... il valore delle azioni di queste società è obbligato a salire nel lungo periodo, perche se il prezzo rimane basso l'investimento è molto conveniente, tutti lo vogliono fare e quindi il prezzo aumenta ;)

Cutto la prima parte e ti chiedo:
A tuo giudizio, in quanto tempo il Mib30 (tanto per fare un esempio) rivedrà la quota dei 49000 punti?

Fradetti
27-11-2008, 21:51
E tu faresti un "investimento" a lungo scadenza in azioni che per loro natura sono considerate un investimento ad alto rischio?!

Storicamente?

http://img515.imageshack.us/img515/1088/storicoyk0.jpg

A me non sembra. :fagiano:

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/6/6f/IE_Real_SandP_Prices%2C_Earnings%2C_and_Dividends_1871-2006.png

mamo139
27-11-2008, 23:19
Cutto la prima parte e ti chiedo:
A tuo giudizio, in quanto tempo il Mib30 (tanto per fare un esempio) rivedrà la quota dei 49000 punti?

guarda... le situazioni di crisi economica sono molto particolari, i moventi sono ad ogni crisi diversi, gli stati le affrontano ogni volta in modo diverso e last but not least la mentalità e il comportamento sociale continua ad evolversi, la gente di oggi non si comporterà come si comportò nel 29 ma si comporterà in un modo nuovo ed imprevedibile...

cosa accadrà in futuro, sia nei mercati finanziari che nell'economia reale è difficile a prevedersi, poiche in situazione di crisi tutto dipende da quello che i governi e le bc decideranno di fare, per dire se domani la cina decide di immettere in circolazione 500 miliardi di euro le previsioni di oggi sono carta straccia....

per ora c'è stata immissione di liquidità con conseguente taglio dei tassi... questo dovrebbe portare inflazione nel prossimo periodo... se poi la bce vorrà rispettare il suo mandato anche in questa situazione una volta che la situazione si sarà ristabilizzata riprenderà il controllo dell'inflazione e per pareggiare l'alta inflazione che ci sarà a breve dovrebbe dare una stretta monetaria, ma qua si va gia a previsioni un po troppo distanti (cioè diversi anni in avanti)...

Dona*
28-11-2008, 14:05
se poi la bce vorrà rispettare il suo mandato

intendi i suoi interessi privati? beh allora il mandato lo "rispetta" da sempre :)

Dona*
28-11-2008, 14:05
Quale prezzo per salvare UBS?

Alfonso Tuor

Oggi (ieri ndr) a Lucerna si consuma un altro atto del dramma di UBS, che si protrae ormai da circa un anno.

Gli azionisti della maggiore banca svizzera si riuniscono per la quarta volta in questo 2008 per approvare il prestito convertibile di 6 miliardi di franchi della Confederazione e per discutere (ma non votare) il nuovo sistema di remunerazione dei manager.

Come noto, i soldi della Confederazione verranno usati per costituire un «veicolo speciale di investimento» (in realtà un «fondo spazzatura») che riceverà dalla Banca Nazionale un prestito di 54 miliardi di dollari (circa 65 miliardi di franchi) al costo del tasso Libor più 250 punti base per acquistare i titoli tossici di UBS.

L’approvazione odierna degli azionisti è scontata, anche perché non vi sono alternative. Più vivace sarà invece la discussione sulla remunerazione dei manager e sul modo in cui il Consiglio di Amministrazione e il top management stanno gestendo questa grave crisi.



Prima di entrare nel merito di queste questioni, occorre fare una premessa.

Le vicende degli ultimi mesi hanno messo in luce che vi sono due UBS.

La prima è quella che opera in Svizzera, il cui nucleo centrale è composto dalle attività commerciali (crediti alle imprese), di retail banking (rapporti con la piccola clientela) e dal settore della gestione patrimoniale.

Queste attività non hanno alcuna responsabilità per le attuali difficoltà dell’istituto.
Anzi, continuano a macinare utili. Addirittura, in base alle nostre informazioni, il 2008 si concluderà con utili da primato per il settore commerciale.

È pure evidente che quest’anno è stato «orribile» per la stragrande maggioranza dei dipendenti di UBS, impegnati a difendere l’istituto di fronte alle domande di una clientela sempre più preoccupata.

Il lavoro di queste persone, che sicuramente meritano un plauso per la loro dedizione all’azienda, viene continuamente compromesso dalle colossali perdite dei loro colleghi dell’investment banking, che operano prevalentemente a New York e a Londra, con la benedizione del top management e del Consiglio di Amministrazione.

Quindi, quando si scrive di UBS, ci si riferisce a questi ultimi e non ai primi, che fanno parte della schiera delle vittime (tra cui figurano anche molti clienti) delle gesta dei dirigenti.


Fatta questa premessa, bisogna sottolineare che i primi ad avere sfiducia nel futuro della banca sono proprio i dirigenti attuali e passati di UBS, come Stephan Haeringer, Lawrence Weinbach, John Fraser e Raoul Weil, che non hanno sottoscritto l’ultimo aumento di capitale, o come il membro della direzione dell’istituto, Martin Hoekstra, che ha ceduto due settimane or sono 45.000 azioni di UBS o ancora il nuovo membro del CdA Marc Frey, che ha venduto tutte le azioni UBS in suo possesso (e poi ieri si è scusato sostenendo che è stato un errore).

Ma c’è di più. La stessa credibilità del presidente Peter Kurer è fortemente incrinata.

Le sue ricorrenti dichiarazioni, secondo le quali i problemi di UBS sono stati risolti, vengono costantemente smentite dai fatti.

Ieri la direzione di UBS ha addirittura smentito il direttore della Commissione federale delle banche, che domenica scorsa aveva affermato che non si può escludere la necessità di un nuovo intervento della Confederazione per salvare l’istituto.

E qui si giunge al nocciolo della questione: la mancanza di trasparenza sul reale stato di salute della banca.
Non è ammissibile che Confederazione e Banca Nazionale investano complessivamente più di 70 miliardi di franchi «al buio».

La stessa UBS non concederebbe mai un prestito ad un’impresa senza analizzarne attentamente il bilancio. Ciò deve preoccupare i cittadini, poiché sulla parte sana di UBS è stato costruito un enorme Hedge Fund, che ha usato e usa i mezzi propri per investire in prodotti a rischio, con una leva 50, che vuol dire che per ogni franco di capitale ve ne sono 50 presi a prestito da terzi.

Una «macchina» di questo genere potrebbe mettere in ginocchio l’intero Paese.


Quindi, l’equazione che viene proposta oggi, «salviamo UBS, per salvare la piazza finanziaria svizzera e per difendere l’immagine dell’intero Paese» può essere cambiata in «se è chiaro chi difende UBS, non è invece chiaro chi difende gli interessi della Svizzera e dei suoi cittadini».

Non si possono quindi eludere alcune domande. Quante risorse pubbliche saranno ancora necessarie per salvare UBS?
La Svizzera, ossia la Confederazione insieme con la nostra banca centrale, dispone di mezzi sufficienti per salvare UBS ed eventuali altri istituti in crisi?
Rimarrebbero ancora mezzi finanziari per rilanciare l’economia elvetica, che l’anno prossimo comincerà a risentire della crisi internazionale? Infine, chi e come pagherà il costo di questi salvataggi?

Queste domande non sono eludibili, ancor più oggi, poiché anche negli Stati Uniti ci si comincia a chiedere se è possibile salvare l’intero sistema bancario, ponendosi una semplice ed efficace domanda in riferimento al salvataggio di Citigroup, il cui costo supera i 300 miliardi di dollari, e al piano di 800 miliardi anunciato martedì dalla banca centrale americana: «Se oggi è chiaro che la Federal Reserve e il Tesoro stanno sostenendo il sistema finanziario, chi sostiene gli Stati Uniti?»

mamo139
28-11-2008, 14:17
intendi i suoi interessi privati? beh allora il mandato lo "rispetta" da sempre :)

la bce non ha interessi privati... il suo mandato è quello di stabilizzare i prezzi (che attualmente è considerato il modo migliore per far progredire un'economia)

se sei uno di quei fanatici che crede nel signoraggio e nella cospirazione delle bc non ho voglia di starmi a ripetere, cerca il mio post in cui spiego che sono tutte cretinate!!

Dona*
28-11-2008, 14:24
la bce non ha interessi privati... il suo mandato è quello di stabilizzare i prezzi (che attualmente è considerato il modo migliore per far progredire un'economia)

se sei uno di quei fanatici che crede nel signoraggio e nella cospirazione delle bc non ho voglia di starmi a ripetere, cerca il mio post in cui spiego che sono tutte cretinate!!

guarda come spesso accade in questi casi il "fanatico" te lo potevi benissimo risparmiare, denota scarsa propensione al dialogo
un ente privato che fa interessi pubblici...mah...quale sarebbe questo post?

mamo139
28-11-2008, 14:49
guarda come spesso accade in questi casi il "fanatico" te lo potevi benissimo risparmiare, denota scarsa propensione al dialogo
un ente privato che fa interessi pubblici...mah...quale sarebbe questo post?

scusa per il fanatico, cmq ti ho chiesto se lo sei non ho detto che lo sei :D... ora ti cerco dove spiegavo perche secondo la letteratura economica che va per la maggiore è meglio che sia un ente privato e le persone elette agiscano a titolo personale ;)

mamo139
29-11-2008, 09:40
ecco, trovato ;)

http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=25056379&postcount=15

naitsirhC
02-12-2008, 20:24
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/6/6f/IE_Real_SandP_Prices%2C_Earnings%2C_and_Dividends_1871-2006.png

Consultando abbastanza esperti si puo' trovare conferma a qualsiasi opinione. (cit.) :asd:


Tu vo fà l'ammerikano :fagiano:
Spiegami una cosa: L'indice che hai postato è deflazionato o no?
Come mai in certi anni si può notare un P/E negativo?
Non per essere pignolo, ma il tuo grafico in ogni caso riguarda l'andamento del mercato azionario S&P e non quello del nostro Paese (che è come paragonare una Ferrari ad una Bianchina :p).
Ti ricordi il "black monday" del 87?
Dal 19 ottobre di quell'anno a fine mese i mercati azionari di Hong Kong scesero del 45%, L'Italia del 41%, Francia e Spagna non me lo ricordo, ma mi ricordo che negli stati Uniti il calo fu di "soli" 23 punti percentuali.
A me sembra alquanto fuori luogo considerando inoltre che, fino a pochi anni fa, era irrisorio il numero degli investitori italiani che "operavano" assiduamente ed in modo continuativo in quel mercato
Non che oggi siano moltissimi... e comunque sono pochi i nostri connazionali che si rivolgono agli Etf dedicati al mercato americano rispetto a quelli che puntano su poche o singole azioni.
Per ciò, mi sembra più corretto prendere in considerazione l'andamento della Borsa italiana per non fare paragoni azzardati.
http://img522.imageshack.us/img522/4837/storico2ng1.jpg


Mi ripeto: Tu faresti o consiglieresti un "investimento" a lungo scadenza in azioni che per loro natura sono considerate un investimento ad alto rischio?!
Perchè non è meglio mettere dei paletti invece di lasiare tutto in balia del tempo?
O pensi che, per esempio, chi ha Tiscali in portafoglio a 900-1000 euro per azione, aspettando 30 anni ci guadagni oppure ritorni alla pari?!

naitsirhC
02-12-2008, 20:27
Aggiungo una conisderazione:
dalle azioni ci si dovrebbe attendere un rendimento positivo tale che l’investitore sia "compensato" del rischio che si assume. In percentuale, il "risk premium" si può quantificare al di sopra del 3% di differenziale. Ed il mercato azionario italiano, storicamente non ha mantenuto questo livello neanche verso chi ha investito anche i dividendi...

naitsirhC
02-12-2008, 20:42
guarda... le situazioni di crisi economica sono molto particolari, i moventi sono ad ogni crisi diversi, gli stati le affrontano ogni volta in modo diverso e last but not least la mentalità e il comportamento sociale continua ad evolversi, la gente di oggi non si comporterà come si comportò nel 29 ma si comporterà in un modo nuovo ed imprevedibile...

cosa accadrà in futuro, sia nei mercati finanziari che nell'economia reale è difficile a prevedersi, poiche in situazione di crisi tutto dipende da quello che i governi e le bc decideranno di fare, per dire se domani la cina decide di immettere in circolazione 500 miliardi di euro le previsioni di oggi sono carta straccia....

per ora c'è stata immissione di liquidità con conseguente taglio dei tassi... questo dovrebbe portare inflazione nel prossimo periodo... se poi la bce vorrà rispettare il suo mandato anche in questa situazione una volta che la situazione si sarà ristabilizzata riprenderà il controllo dell'inflazione e per pareggiare l'alta inflazione che ci sarà a breve dovrebbe dare una stretta monetaria, ma qua si va gia a previsioni un po troppo distanti (cioè diversi anni in avanti)...

Non è cambiata solo la gente... ma sono cambiate, e di parecchio, anche le banche.

Per le previsioni inerenti al 2009, ho aperto un thread specifico. :p
Sarebbe gradita, sempre che tu abbia tempo e voglia, una tua previsione dettagliata a riguardo.

naitsirhC
13-12-2008, 11:42
La crisi non frena le carte di credito
October, 21st

La crisi economica non frena l’interesse degli italiani verso le carte di credito. Secondo gli ultimi dati pubblicati da Cartasi - che detiene il 31% del mercato nazionale - nei mesi di luglio e agosto, la spesa attraverso la moneta di plastica è cresciuta del 4,5% rispetto alla media degli ultimi dodici mesi.

Dalla rilevazioni, emerge anche una mappatura delle mete privilegiate fuori dai confini italiani: si scopre così che la Gran Bretagna è il paese preferito dai vacanzieri italiani, ma gli Stati Uniti hanno il primato della crescita, grazie soprattutto al cambio favorevole con il dollaro.

Intanto, dagli Stati Uniti arriva un nuovo allarme: dopo l’immobiliare e il finanziario, la prossima bolla a scoppiare potrebbe essere quella delle carte di credito. I principali emitenti sono, infatti, allarmati dalla crescita consistente di insolvenze negli ultimi mesi. Uno scenario che non dovrebbe riguardare il nostro paese: a dispetto di una crescita boom negli ultimi anni, l’utilizzo delle carte di credito in Italia resta, infatti, ai liveli più bassi del Vecchio Continente.


http://www.insoldoni.it/2008/10/la-crisi-non-frena-le-carte-di-credito/

Dona*
17-12-2008, 10:04
LA CRISI PEGGIORA, NON SI RIESCE A TURARE LE FALLE
di *Alfonso Tuor
Nonostante i capitali e le garanzie statali, le banche stringono l’accesso al credito di imprese e famiglie. La crisi, all’inizio limitata al mercato interbancario, si è estesa al monetario, ai finanziamenti a breve e anche al mercato dei capitali.
*Alfonso Tuor e' il direttore del Corriere del Ticino. Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell' autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

(WSI) – Siamo prossimi ad una nuova fase di dirompente attività della crisi finanziaria. L’avvio di questa nuova eruzione vulcanica è dato dall’inimmaginabile rapidità e profondità della contrazione dell’economia mondiale, che ha investito in pieno anche Paesi ad alta crescita, come India e Cina, e dalla crisi del mercato dei capitali.

Quest’ultima verrà ulteriormente acuita dalla decisione del Senato americano di negare gli aiuti alle tre case automobilistiche di Detroit, che però verranno temporaneamente salvate grazie all’intervento del Tesoro. L’accelerazione dei tempi della crisi induce a ritenere che non saranno più rinviabili scelte dolorose che intaccheranno la vita di tutti noi.

La nuova miscela esplosiva di questa crisi è data dalla combinazione di una rapida e forte contrazione delle vendite delle imprese industriali e dei ricavi delle società attive nel settore dei servizi, da una parte, e dell’insostenibile aumento del costo del credito o in alcuni casi della completa chiusura dell’accesso al credito di molte società.

Questa miscela, che è una peculiarità dello scoppio di qualsiasi bolla del credito, fa sì che imprese ritenute fino a poco tempo fa sane e quindi immuni da eccessivi pericoli vengano risucchiate nel vortice della crisi. Un esempio serve a chiarire questo processo: la tedesca Daimler, che risente del crollo delle vendite di automobili, ha potuto raccogliere lo scorso primo dicembre 1 miliardo di euro per tre anni solo emettendo obbligazioni con rendimenti di 600 punti base superiori al tasso Libor, ossia ha dovuto pagare 20 volte quello che pagava nel 2005.

Questa esplosione dei costi di finanziamento non riguarda solo le case automobilistiche ed è dovuta non solo alla crescente avversione al rischio degli investitori, ma anche alle garanzie statali offerte dagli Stati europei sulle obbligazioni emesse dalle banche. Questa grave distorsione dei meccanismi di funzionamento del mercato dei capitali ha conseguenze gravissime: sul mercato dei capitali le banche, anche sull’orlo della bancarotta, hanno costi di rifinanziamento inferiori alle imprese industriali.

Un esempio può essere utile per chiarire questo punto: giovedì 4 dicembre il colosso bancario americano Citigroup, recentemente salvato da Washington e che usufruisce della garanzia statale, ha potuto raccogliere 3,75 miliardi di dollari per tre anni grazie all’emissione di obbligazioni valutate dalle società di rating con la tripla A (che sta ad indicare titoli emessi da società giudicate a minore rischio di fallimento) offrendo un rendimento inferiore al 3%.

Gli interventi statali delle ultime settimane determinano un duplice paradosso: gli aiuti alle banche non solo non hanno riaperto l’accesso delle imprese al credito e hanno contribuito a rendere più elevato il costo del finanziamento delle società industriali sul mercato dei capitali, ma stanno anche cominciando ad erodere la credibilità degli stessi titoli con cui gli Stati si finanziano.

Questo fenomeno si manifesta finora soprattutto in modo indiretto attraverso il tasso di cambio, che colpisce in particolare i Paesi indebitati con l’estero. L’esempio sotto gli occhi di tutti è la caduta del tasso di cambio della lira sterlina, che è dovuto alla crescente sfiducia sul fatto che lo Stato britannico sia in grado di attirare i capitali esteri necessari per finanziare un deficit pubblico esploso a causa degli enormi costi del salvataggio del sistema bancario inglese, del pacchetto di misure di rilancio dell’economia e della contrazione delle entrate fiscali.

In Europa i primi segnali di sfiducia nei titoli di Stato si manifestano anche in modo diretto attraverso l’aumento del differenziale dei rendimenti tra le obbligazioni dello Stato tedesco e quelle di Paesi come Grecia, Portogallo ed Italia. E proprio il timore di una crisi di fiducia nei confronti dei titoli di Stato dei Paesi con debiti pubblici considerevoli ha giustamente spinto il governo tedesco a contrastare le proposte di grandi pacchetti di rilancio economico perorate da Francia e Gran Bretagna.

Tutto ciò fa prevedere che le scelte dolorose non siano più rinviabili. I governi saranno presto costretti a prendere atto che è fallito il tentativo di salvare il sistema bancario. Gli interventi non sono riusciti a ricreare un clima di fiducia (le stesse banche continuano a non prestarsi i soldi tra loro), i buchi nascosti nelle pieghe dei bilanci delle grandi banche continuano ad allargarsi e sono destinati ad aumentare ancor più a causa della crescita delle insolvenze dovuta alla recessione.

Inoltre, nonostante i capitali e le garanzie statali, le banche stanno stringendo l’accesso al credito da parte di imprese e famiglie, e la crisi, che all’inizio era limitata al mercato interbancario, si è estesa investendo il mercato monetario, i finanziamenti a breve delle imprese e ora anche il mercato dei capitali. Si deve purtroppo constatare il fallimento delle misure finora adottate ed evitare che si distrugga la vera ricchezza di tutti i Paesi, ossia il loro tessuto industriale.

Gli Stati Uniti, che continuano ad essere l’epicentro della crisi, hanno implicitamente già riconosciuto il fallimento delle azioni finora intraprese e hanno deciso di correre il rischio del crollo del dollaro e dell’iperinflazione, stampando in grande quantità dollari per cercare di turare le falle che continuano ad aprirsi.

Questa scelta appare logica e forse anche attraente per un Paese fortemente indebitato, che teme la deflazione come un disastro dal quale non riuscirebbe più a risollevarsi. L’inflazione invece ha il potere di ridurre lo stock del debito di famiglie, imprese, Stato e Paese e quindi anche di risanare il sistema bancario statunitense.

Il sogno dei banchieri americani è proprio un grande incendio inflazionistico che bruci la carta straccia prodotta negli ultimi anni. Il sentiero imboccato dagli Stati Uniti, che oggi sembra in discesa, diventerà però una salita particolarmente ripida non appena asiatici ed arabi si dimostreranno riluttanti a finanziare le enormi spese americane. Il segnale d’allarme verrà quindi dato dal calo del dollaro.

I Paesi europei, invece, che possono vantare conti con l’estero equilibrati e buoni tassi di risparmio delle famiglie, non dovrebbero seguire la politica americana, ma quella indicata dal governo tedesco. Berlino dice sostanzialmente che la crisi sarà lunga e non bisogna bruciare subito tutte le cartucce, anche perché non è certo che i piani di rilancio producano risultati significativi.

Inoltre, sempre secondo il governo tedesco, bisogna difendere la credibilità dei titoli con cui gli Stati si finanziano, evitando di trasformare questa crisi in una devastante crisi monetaria. Questa prudenza appare condivisibile anche perché nessuno sa se c’è e quale sia la ricetta per uscire dal disastro provocato dall’oligarchia finanziaria di Wall Street e da coloro che in tutto il mondo ne hanno imitato le gesta.

Dona*
17-12-2008, 14:08
FED: CONTINUA A FARE GLI STESSI ERRORI DI SEMPRE
di WSI
Siamo nell'attuale drammatica situazione dell'economia, con tassi addirittura negativi rispetto all'inflazione, proprio per l'eccesso di creazione di credito causata in passato dalla Federal Reserve, e la loro soluzione e' ancora piu' credito?

Inutile che la borsa festeggi con grandi rialzi la decisione della Fed. Non ha alcun senso. L'amara realta' invece, e' che la situazione economica americana e mondiale e' grave, anzi gravissima. Siamo tutti nei guai piu' neri. E il trasformare gli Stati Uniti in Giappone, non aiuta affatto.

Lo straordinario passo della Federal Reserve, che ieri ha abbassato i tassi Usa a breve ad un record minimo storico assoluto, praticamente a ZERO, non ha precedenti. Non si era mai visto nulla del genere, ne' in questa generazione ne' in altre, nemmeno durante la fase di ricostruzione seguita alle devastazioni della Seconda Guerra Mondiale. E nemmeno ai tempi della Grande Depressione.

Di fatto, l'attuale scenario puo' essere simbolizzato figurativamente in un detto popolare americano: "Quando tutto quel che hai e' un martello, ogni cosa somiglia a un chiodo". Il che tradotto significa: siamo nei guai, con tassi addirittura negativi rispetto all'inflazione, proprio per l'eccesso di creazione di credito causata - dal 2001 in poi - dalla Federal Reserve di Alan Greenspan, e la soluzione della Federal Reserve di Ben Bernanke e'... "ancora piu' credito"? Aiuto! Cos'altro ci puo' aspettare adesso? Intanto i problemi sistemici sul mercato monetario, come dice Goldman Sachs, si intensificheranno invece di diminuire. Ad un tasso dello 0%, sara' dura per i fondi monetari sia coprire i costi, sia dare un qualsiasi rendimento "positivo" agli investitori. Il che equivale a incoraggiare la fuga da questi fondi.

Altro che "elicottero Bernanke" dell'iconografia finanziaria popolare. Inoltre, se avete conservato ancora un minimo di buon senso, c'e' da aver paura, basta guardare il grafico qui sopra.