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View Full Version : Il governo ha rischiato di cadere. E' stato Bossi a evitare il crack


eraser
05-11-2008, 15:54
Ma quali manifestazioni degli studenti contro il decreto Gelmini. Macché corteo del Partito Democratico. Neanche la crisi economico-finanziaria spaventa più di tanto. A mettere a serio rischio l'esecutivo di Centrodestra, pochi giorni fa, è stata la legge elettorale per le Europee. Affaritaliani.it ricostruisce un passaggio delicatissimo, che avrebbe addirittura potuto portare alle clamorose dimissioni del presidente del Consiglio. Andiamo con ordine. Il premier fin dall'inizio ha voluto fortemente la riforma con sbarramento al 5% e senza preferenze. Una scelta decisa, inequivocabile e ribadita più volte. In commissione la riforma del Pdl è passata ma arrivati in Aula sono cominciati i problemi.

Il primo è stato Veltroni. Il segretario del Partito Democratico, inizialmente non contrario ad abolire il voto di preferenza, è stato costretto a rivedere la sua posizione spinto dalle varie anime del Pd e per non lasciare troppo spazio a Di Pietro. Ma il vero problema per Berlusconi è cominciato quando ampi settori di Alleanza Nazionale hanno fatto capire di essere a favore delle preferenze. Più qualche esponente del Centrodestra isolato con l'ex Udc Giovanardi. Il premier ha cercato di convincere Fini a non mettere il voto segreto sull'emendamento centrista, proprio quello che conservava la possibilità di scelta ai cittadini-elettori. Ma il presidente della Camera, pressato dalle opposizioni e dal alcuni dei suoi, non era affatto propenso ad accontentare il Cavaliere e si preparava a concedere il voto segreto sulle preferenze.

Fatti due conti, soprattutto al Senato, la maggioranza era a forte rischio. Fortissimo. La bocciatura sarebbe stato un colpo durissimo per il premier, che con una maggioranza bulgara non sarebbe stato in grado di far passare la propria linea, uno smacco enorme. Che - raccontano nel Palazzo - avrebbe portato fortissime fibrillazioni all'interno del governo, con la possibilità estrema anche se remota di dimissioni del presidente del Consiglio. D'altronde An non voleva cedere, nonostante le dichiarazioni dei big. Senza preferenze Berlusconi avrebbe piazzato la regola del 70 a 30 nelle candidature a favore di Forza Italia. Mentre con l'attuale sistema gli uomini di Via della Scrofa, più forti sul territorio, soprattutto al Sud e al Centro, sono convinti di strappare almeno un 40% di eletti del Pdl.

A capire il pericolo è stato Umberto Bossi, che delle Rifome è pur sempre ministro. Da qui la discesa a Roma in persona del Senatùr e l'incontro con il premier. Il leader della Lega, preoccupato anche per il cammino del federalismo fiscale in Parlamento, ha convinto il Cavaliere che sarebbe stato un suicidio rischiare di farsi malissimo su un tema di scarso interesse per l'opinione pubblica. E così la decisione di tornare in Commissione. Di azzerrare la riforma ricercando un consenso più ampio, come richiesto anche dal capo dello Stato. Di fatto i tempi non ci sono e si voterà con l'attuale legge elettorale (preferenze e nessun sbarramento), una soluzione che non piace molto a Berlusconi ma che gli ha evitato un pericolo enorme e la prima potenziale crisi dopo il trionfo di aprile.


http://www.affaritaliani.it/politica/governoretroscenarischio021108.html

Jacoposki
05-11-2008, 16:22
Insomma Prodi cadde perchè non poteva mettere d'accordo tutta la coalizione, Berlusconi rischia di cadere perchè non ha ancora capito che non può sbattersene la ciufola di tutta la coalizione.

Interessante.

Cfranco
05-11-2008, 16:36
Troppa gente da per scontato che in parlamento quelli del PDL siano tutti cagnolini ubbidienti
In realtà Berlusconi è molto più debole della precedente legislatura e parecchia gente sta solo affilando la lama per sotterrarlo una volta per tutte , e non sto parlando di Veltroni o Di Pietro ma di gente del PDL .

Vincenzo1968
05-11-2008, 16:49
quello che mi fa più incazzare, dell'articolo postato, è questo passaggio:


...
Il primo è stato Veltroni. Il segretario del Partito Democratico, inizialmente non contrario ad abolire il voto di preferenza, è stato costretto a rivedere la sua posizione spinto dalle varie anime del Pd e per non lasciare troppo spazio a Di Pietro.
...


Veltroni contrario all'abolizione delle preferenze non perché pensa sia giusto(e democratico), ma solo per non lasciare troppo spazio a Di Pietro :mad:

Evidentemente non gli vanno giù i sondaggi che danno Di Pietro in crescita e il pd in calo.

ilratman
05-11-2008, 16:52
Troppa gente da per scontato che in parlamento quelli del PDL siano tutti cagnolini ubbidienti
In realtà B è molto più debole della precedente legislatura e parecchia gente sta solo affilando la lama per sotterrarlo una volta per tutte , e non sto parlando di V o Di P ma di gente del PD+L .

penso che anche molti di loro ne abbiano le scatole piene altro che!

sai com'è si somatizza fino ad un certo punto ma prima o poi si esplode!

lowenz
05-11-2008, 17:01
Il re è nudo :D

tdi150cv
05-11-2008, 17:10
Il re è nudo :D

no no ... ti sbagli ... siamo noi che siamo in mutande ... altro che balle ! :D

lowenz
05-11-2008, 19:16
Oh beh per me basta che siano comode, non ho particolari pretese :D

Ma AN allora esiste ancora o no?
Non doveva svolgersi a ottobre il convegno per lo scioglimento definitivo?

:confused: :confused: :confused:

lowenz
05-11-2008, 19:16
Troppa gente da per scontato che in parlamento quelli del PDL siano tutti cagnolini ubbidienti
In realtà Berlusconi è molto più debole della precedente legislatura e parecchia gente sta solo affilando la lama per sotterrarlo una volta per tutte , e non sto parlando di Veltroni o Di Pietro ma di gente del PDL .
Beh è evidente che il Cavaliere è alla sua ultima cavalcata.
Poi arriverà Formigoni e rimpiangeremo il simpatico (tutto sommato) Silvio :p