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View Full Version : Cosa potrebbe succedere con il ritorno al nucleare in Italia


Daemonarch
04-11-2008, 13:43
Se si arrivasse ad un nuovo programma atomico italiano, il Governo potrebbe procedere con lo strumento del "procedimento unico", commissariando quegli enti locali che si oppongono alle centrali sul proprio territorio.

Domenica la trasmissione “Report” di Rai Tre ha affrontato il tema dell’ “Eredità” del nucleare italiano.

A fine puntata, parlando del “nuovo nucleare”, Sigfrido Ranucci e Milena Gabanelli hanno segnalato un’autentica “bomba” (nucleare) legislativa contenuta nell’art. 15 del Disegno di Legge collegato alla Finanziaria: DDL 1441-TER, “Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia”. Assegnato alla “10ª Commissione permanente” (Attivita' produttive, commercio e turismo) in sede referente il 5 agosto 2008 e approvato dalla Camera il 30 ottobre, il DDL arriverà in Senato venerdì (7 novembre) prossimo.

Nell’intervista andata in onda, Scajola (Ministro per lo Sviluppo Economico) non ha saputo replicare a Ranucci: «L’articolo 15 della delega prevede addirittura il commissariamento degli enti locali non consenzienti. Questo me lo conferma?» ha chiesto Ranucci. «Guardi io non lo ricordo questo punto, può darsi che ci sia. Le assicuro che io sono uno attento, mi sembrerebbe forte, non lo ricordo però» ha risposto Scajola. Un’evidente violazione degli articoli 117 e 118 della Costituzione. Nello spirito, una violazione generale della Legge Fondamentale.

Il criterio generale è quello della reintroduzione dell’energia nucleare in Italia tramite lo strumento della “delega” al Governo.

Se mai dovesse avere un futuro il nuovo programma nucleare italiano, il Governo potrà procedere con lo strumento dell’ “autorizzazione unica” e del “procedimento unico” e contro la volontà delle popolazioni e degli organi locali che le rappresentano. Avrà la “possibilità di dichiarare i siti aree di interesse strategico nazionale” e difenderli militarmente.


A.C. 1441-ter-A - Articolo 15

ARTICOLO 15 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE

Art. 15.

(Delega al Governo in materia nucleare).

1. Il Governo, nel rispetto delle norme in tema di valutazione di impatto ambientale e di pubblicità delle relative procedure, è delegato ad adottare, entro il 30 giugno 2009, uno o più decreti legislativi di riassetto normativo recanti criteri per le discipline della localizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione elettrica nucleare nonché dei sistemi di stoccaggio dei rifiuti radioattivi e del materiale nucleare e per la definizione delle misure compensative da corrispondere alle popolazioni interessate. I decreti sono adottati, secondo le modalità e i princìpi direttivi di cui all'articolo 20 della legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni, nonché nel rispetto dei princìpi e criteri direttivi di cui al comma 2 del presente articolo, su proposta del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, previa acquisizione del parere della Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni, e successivamente delle Commissioni parlamentari competenti per materia e per le conseguenze di carattere finanziario. I pareri delle Commissioni parlamentari sono espressi entro sessanta giorni dalla data di trasmissione degli schemi medesimi. Con i decreti di cui al presente comma sono, altresì, stabilite le procedure autorizzative e i requisiti soggettivi per lo svolgimento delle attività di costruzione, di esercizio e di disattivazione degli impianti di cui al primo periodo.

2. La delega di cui al comma 1 è esercitata nel rispetto dei seguenti princìpi e criteri direttivi:

a) previsione della possibilità di dichiarare i siti aree di interesse strategico nazionale, soggette a speciali forme di vigilanza e di protezione;

b) definizione di adeguati livelli di sicurezza dei siti, che soddisfino le esigenze di tutela della salute della popolazione e dell'ambiente;

c) riconoscimento di benefici diretti alle persone residenti ed alle imprese operanti nel territorio circostante il sito, con oneri a carico delle imprese coinvolte nella costruzione o nell'esercizio degli impianti e delle strutture;

d) previsione delle modalità che i produttori di energia elettrica nucleare devono adottare per la sistemazione dei rifiuti radioattivi e dei materiali nucleari irraggiati e lo smantellamento degli impianti a fine vita;

e) identificazione delle modalità di esercizio del potere sostitutivo del Governo in caso di mancato raggiungimento delle necessarie intese con i diversi enti locali coinvolti, secondo quanto previsto all'articolo 120 della Costituzione;

f) previsione che la costruzione e l'esercizio di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, impianti per la messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi o per lo smantellamento di impianti nucleari a fine vita, siano considerate attività di preminente interesse statale e, come tali, soggette ad autorizzazione unica rilasciata, su istanza del soggetto richiedente e previa intesa con la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, con decreto del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;

g) previsione che l'autorizzazione unica sia rilasciata a seguito di un procedimento unico al quale partecipano le amministrazioni interessate, svolto nel rispetto dei principi di semplificazione e con le modalità di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 241; l'autorizzazione deve comprendere la dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza delle opere, l'eventuale dichiarazione di inamovibilità e l'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio dei beni in essa compresi; l'autorizzazione unica sostituisce ogni provvedimento amministrativo, autorizzazione, concessione, licenza, nulla osta, atti di assenso e atti amministrativi, comunque denominati, previsti dalle norme vigenti, costituendo titolo a costruire ed esercire le infrastrutture in conformità del progetto approvato;

h) previsione che le approvazioni relative ai requisiti e alle specifiche tecniche degli impianti nucleari già concesse negli ultimi dieci anni dalle Autorità competenti di Paesi appartenenti all'Unione europea siano automaticamente valide in Italia;

i) previsione che gli oneri relativi ai controlli di sicurezza e di radioprotezione siano a titolo oneroso a carico degli esercenti le attività nucleari e possano essere svolti, in tempi certi e compatibili con la programmazione complessiva delle attività, avvalendosi anche del supporto e della consulenza di esperti di analoghe organizzazioni di sicurezza europee;

l) identificazione degli strumenti di copertura finanziaria e assicurativa contro il rischio di prolungamento dei tempi di costruzione per motivi indipendenti dal titolare dell'autorizzazione unica;

m) previsione delle modalità attraverso le quali i produttori di energia elettrica da nucleare dovranno provvedere alla costituzione di un fondo per il «decommissioning»;

n) previsione di opportune forme di informazione diffusa e capillare per le popolazioni coinvolte al fine di creare le condizioni idonee per l'esecuzione degli interventi.

3. Nei giudizi davanti agli organi di giustizia amministrativa che comunque riguardino le procedure di progettazione, approvazione e realizzazione delle opere, infrastrutture ed insediamenti produttivi concernenti il settore dell'energia e relative attività di espropriazione, occupazione e asservimento si applicano le disposizioni di cui all'articolo 246 del codice di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163.

4. Nel comma 4 dell'articolo 11 del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79, dopo le parole «fonti energetiche rinnovabili», sono inserite le seguenti: «energia nucleare prodotta sul territorio nazionale». [4. Il gestore della rete di trasmissione nazionale assicura la precedenza all'energia elettrica prodotta da impianti che utilizzano, nell'ordine, fonti energetiche rinnovabili, sistemi di cogenerazione, sulla base di specifici criteri definiti dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas, e fonti nazionali di energia combustibile primaria, queste ultime per una quota massima annuale non superiore al quindici per cento di tutta l'energia primaria necessaria per generare l'energia elettrica consumata].

5. Disposizioni correttive e integrative dei decreti legislativi di cui al comma 1 possono essere emanate, nel rispetto delle modalità e dei princìpi e criteri direttivi di cui ai commi 1 e 2, entro un anno dalla data della loro entrata in vigore.

6. Dall'attuazione del presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Ai relativi adempimenti si provvede con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.

Kratos
04-11-2008, 13:46
Senza neanche entrare nel merito della questione, ma è mai possibile che i giornalisti di Report siano gli UNICI in tutta Italia a leggersi le leggi?

LUVІ
04-11-2008, 13:47
Si, questo aspetto è veramente inquietante.

LuVi

ferste
04-11-2008, 13:53
Senza neanche entrare nel merito della questione, ma è mai possibile che i giornalisti di Report siano gli UNICI in tutta Italia a leggersi le leggi?

Gli altri non sono giornalisti, sono compilatori e copiaincollisti.

cocis
04-11-2008, 13:55
visto la puntata .. un acqudotto vicino all'impianto di smaltimento scorie radioattive che rifornisce 100 comuni.. :mbe:

ConteZero
04-11-2008, 13:56
La frase mi pare fosse "C'è ancora un giudice a Berlino"...

Ovvero faranno il cacchio che gli pare come leggi, ma sempre a sbattere contro la corte costituzionale andranno... (quanto l'è bella la mia costituzione)

LupoFR
04-11-2008, 14:04
Mah, leggi o non leggi, per fare una centrale di questo tipo nel territorio dovranno sempre trovare degli accordi con gli enti locali, purchè ci siano amministrazioni serie e non sono soggette alla diffusa sindrome del NIMBY.

Spesso le opere importanti necessarie al paese cozzano con gli interessi locali, la Val di Susa ne è un esempio, e se non ci sono personalità in grado di trovare un compromesso soddisfacente per tutti, non si va da nessuna parte.

Hal2001
04-11-2008, 14:24
Senza neanche entrare nel merito della questione, ma è mai possibile che i giornalisti di Report siano gli UNICI in tutta Italia a leggersi le leggi?

Ogni volta che vedo una puntata, è la prima cosa che penso.
E francamente ho paura: se sono riusciti a far approvare decreti per salvare i soliti furbetti o addirittura mafiosi, cosa ci vuole per trasformare la nostra bella democrazia in qualcosa di diverso? Nulla visto che gli stessi che votano le Leggi nemmeno leggono il contenuto, ma seguono la loro fede.

ulk
04-11-2008, 14:38
Non abbiamo gli spazi disabitati per farle e dove ci sono sono troppo impervi.

Daemonarch
04-11-2008, 18:05
Ne sei sicuro?...pensi che questo li possa fermare?!?

L'articolo che ho postato è preso da sambenedettoggi.it

Sai perchè??

Perchè proprio San Benedetto del Tronto è uno dei possibili posti candidati a poter ospitare una nuova centrale nucleare, almeno secondo i folli progetti dello psiconano e della sua cricca.

Praticamente a ridosso della mia città in una zona compresa tra San benedetto e Martinsicuro oggi ospitante una delle poche riserve naturali (ufficialmente riconosciuta dalla provincia e dalla regione marche) ancora esistenti a ridosso del mare....qui ci vogliono piazzare una centrale nucleare....in mezzo a 2 cittadine su un'area oggi riserva naturale!!

Ma quand'è che scoppia una guerra civile in italia e li ammazziamo tutti questi schifosi bastardi che sono al governo sia a destra che a sinistra?!?!?....QUANDO?????????!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
.

LupoFR
04-11-2008, 22:54
Praticamente a ridosso della mia città in una zona compresa tra San benedetto e Martinsicuro oggi ospitante una delle poche riserve naturali (ufficialmente riconosciuta dalla provincia e dalla regione marche) ancora esistenti a ridosso del mare....qui ci vogliono piazzare una centrale nucleare....in mezzo a 2 cittadine su un'area oggi riserva naturale!!

Ma quand'è che scoppia una guerra civile in italia e li ammazziamo tutti questi schifosi bastardi che sono al governo sia a destra che a sinistra?!?!?....QUANDO?????????!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!.

Se vuoi la possiamo ospitare qui a Porto Marghera la tua centrale, purchè ci abbuonino le bollette :p , tanto centrale più centrale meno... :rolleyes:

Doraneko
05-11-2008, 02:07
Se vuoi la possiamo ospitare qui a Porto Marghera la tua centrale, purchè ci abbuonino le bollette :p , tanto centrale più centrale meno... :rolleyes:

Non ti basta quella di Fusina? :asd:

Secondo me se aprono le centrali da noi sara' come aprire un discount per i terroristi :asd:

LUVІ
05-11-2008, 06:27
Non ti basta quella di Fusina? :asd:

Secondo me se aprono le centrali da noi sara' come aprire un discount per i terroristi :asd:

LOL! Metteranno gli eliminacode :D

nomeutente
05-11-2008, 08:07
Ne sei sicuro?...pensi che questo li possa fermare?!?

L'articolo che ho postato è preso da sambenedettoggi.it

Sai perchè??

Perchè proprio San Benedetto del Tronto è uno dei possibili posti candidati a poter ospitare una nuova centrale nucleare, almeno secondo i folli progetti dello psiconano e della sua cricca.

Praticamente a ridosso della mia città in una zona compresa tra San benedetto e Martinsicuro oggi ospitante una delle poche riserve naturali (ufficialmente riconosciuta dalla provincia e dalla regione marche) ancora esistenti a ridosso del mare....qui ci vogliono piazzare una centrale nucleare....in mezzo a 2 cittadine su un'area oggi riserva naturale!!


Comprensibile un po' di incazzatura



Ma quand'è che scoppia una guerra civile in italia e li ammazziamo tutti questi schifosi bastardi che sono al governo sia a destra che a sinistra?!?!?....QUANDO?????????!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
.


ma non così tanta.
5 gg

LupoFR
05-11-2008, 08:09
Non ti basta quella di Fusina? :asd:

Secondo me se aprono le centrali da noi sara' come aprire un discount per i terroristi :asd:

Ma si, tanto già con le torri di raffreddamento dell'Enichem sembra Springfield, un reattore EPR non si noterebbe minimamente. :stordita:

ulk
05-11-2008, 08:26
Se vuoi la possiamo ospitare qui a Porto Marghera la tua centrale, purchè ci abbuonino le bollette :p , tanto centrale più centrale meno... :rolleyes:

E ovviamente parli per tutti i residenti/domiciliati.......:asd:

LupoFR
05-11-2008, 09:32
E ovviamente parli per tutti i residenti/domiciliati.......:asd:

Eh beh, certo!

Tanto chi vuoi che se ne accorga se ne metti una qui in mezzo: :asd:

http://www.peradam.it/peo/ipercorso/globalizzazione/Glob-800/imagesPetrini/I-103b.jpg

Scherzi a parte, l'unica zona in Veneto che potrebbe ospitare una centrale nucleare è proprio il polesine, per l'abbondanza d'acqua nelle vicinanze, per la ridotta densità abitativa e per le amministrazioni locali più favorevoli. Se non ci fossero stati i soldi dell'Enel donati ai comuni di Porto Tolle e Scardovari per ospitare la centrale termoelettrica dagli anni 80, in quelle zone sarebbero ancora con le case di paglia. (lo ho ammesso lo stesso sindaco di Porto Tolle in un'intervista in occasione dell'inaugurazione del rigassificatore poco distante dalla costa)

Una centrale nucleare EPR, se fatta e gestita come si deve, sarebbe ambientalmente ed architettonicamente molto meno impattante rispetto l'attuale ad olio combustibile, devastante per le elevatissime emissioni di CO2. Se poi si mettono a riversare nel Pò le scorie, beh...in discorso cambia. :p

Eccone una foto panoramica.

http://www.provincia.rovigo.it/MyPortal/immagini/_POLCAMERINI_0.jpg

Tefnut
05-11-2008, 09:32
che tristezza...

ma è già passato?
ieri sera in un tg uno del pdl "energia pulita, per rispettare il patto di kyoto .. " ... spero non abbia pure detto "dai bassi costi"

LupoFR
05-11-2008, 10:05
che tristezza...

ma è già passato?
ieri sera in un tg uno del pdl "energia pulita, per rispettare il patto di kyoto .. " ... spero non abbia pure detto "dai bassi costi"

Beh, che il nucleare sia utile per rispettare il patto di kyoto non c'è dubbio, viste le nulle emissioni di CO2. Per quanto riguarda i costi, non sta a me quantificarli non essendo né un economista, né un fisico nucleare.

Tant'è che varie personalità ecologiste sono tornate nei loro passi in merito al nucleare, ecco alcune dichiarazioni che trovai tempo fa nel web.

Di Chicco Testa, ex leader di Legambiente: “non è spiegabile l’accanimento contro l’energia nucleare. Senza di essa, avremmo un aumento dell’inquinamento e un incremento dei costi dell’energia”.

Patrick Moore, co-fondatore di Greenpeace: “Nei primi anni Settanta, quando contribuii a fondare Greenpeace, credevo che l’energia nucleare fosse sinonimo di olocausto nucleare. Trent’anni dopo, le mie idee sono cambiate, e anche il resto del movimento ambientalista dovrebbe cambiarle, perché proprio l’energia nucleare può essere la fonte capace di salvare il nostro pianeta da un altro possibile disastro: la catastrofe del cambiamento climatico”.

The Whole Earth Catalog, una rivista cult dell’ecologismo sessantottino: “l'industria nucleare è matura, con mezzo secolo di esperienza e continui miglioramenti. I primi, problematici reattori, come quelli di Three Mile Island e Chernobyl, possono essere rimpiazzati da nuovi, piccoli reattori intrinsecamente sicuri. Le centrali nucleari offrono un rendimento molto elevato, grazie al combustibile a basso costo”."

MaxArt
05-11-2008, 10:27
Era già stato aperto un thread sulla puntata di Report sul nucleare.

Se si arrivasse ad un nuovo programma atomico italiano, il Governo potrebbe procedere con lo strumento del "procedimento unico", commissariando quegli enti locali che si oppongono alle centrali sul proprio territorio.Non ho letto la legge, ma se le cose stessero così mi andrebbe benissimo come estrema ratio. Tra gli enti locali italiani si sta diffondendo la malsana idea che rifiutare qualsiasi cosa richiesta dallo Stato centrale sia una cosa buona e che faccia bene alle urne. Così, però, non si va avanti.
Quindi, mi sta benissimo quella norma, anche se messa lì come deterrente per certe opposizioni assurde degli enti locali. Se Scajola non si ricorda di tale norma, probabilmente è perché neanche vuole pensare di usarla, ma meglio che ci sia.

Se poi si mettono a riversare nel Pò le scorie, beh...in discorso cambia. :pTranquillo, anche se venisse aperta già domani, devono passare un po' di anni prima che una centrale nucleare debba smaltire il materiale combusto. :O Hai tutto il tempo di traslocare :D

ieri sera in un tg uno del pdl "energia pulita, per rispettare il patto di kyoto .. " ... spero non abbia pure detto "dai bassi costi"Certamente più bassi rispetto a solare ed eolico.

nomeutente
05-11-2008, 13:58
Beh, che il nucleare sia utile per rispettare il patto di kyoto non c'è dubbio, viste le nulle emissioni di CO2.


Se sommi anche quelle di tutto l'indotto (dalla costruzione fino allo stoccaggio delle scorie) non sono sicuro che il rapporto co2/kw sia così tanto vantaggioso.
La Francia non ha un livello di co2 procapite tanto più basso del nostro (7 m3 loro, 7,8 m3 noi), pur soddisfacendo con il nucleare il 75% del fabbisogno.
Tieni anche conto che da loro non ci sono i padroncini con il camion arrugginito come da noi, ma ci sono ditte molto grandi: anche questo fa differenza.

entanglement
05-11-2008, 14:19
Se sommi anche quelle di tutto l'indotto (dalla costruzione fino allo stoccaggio delle scorie) non sono sicuro che il raporto co2/kw sia così tanto vantaggioso.
La Francia non ha un livello di co2 procapite tanto più basso del nostro (7 m3 loro, 7,8 m3 noi), pur soddisfacendo con il nucleare il 75% del fabbisogno.
Tieni anche conto che da loro non ci sono i padroncini con il camion arrugginito come da noi, ma ci sono ditte molto grandi: anche questo fa differenza.

aggiungi anche che le scorie le mandano in guyana e in polinesia però

MaxArt
05-11-2008, 19:25
Se sommi anche quelle di tutto l'indotto (dalla costruzione fino allo stoccaggio delle scorie) non sono sicuro che il rapporto co2/kw sia così tanto vantaggioso.
La Francia non ha un livello di co2 procapite tanto più basso del nostro (7 m3 loro, 7,8 m3 noi), pur soddisfacendo con il nucleare il 75% del fabbisogno.
Tieni anche conto che da loro non ci sono i padroncini con il camion arrugginito come da noi, ma ci sono ditte molto grandi: anche questo fa differenza.Mi sa che fai l'errore di considerare la questione elettrica come parte preponderante della questione energetica, però non è così.
La Francia consuma più di noi per riscaldarsi, ad esempio, ed i suoi mezzi devono percorrere distanza mediamente più lunghe. E ti assicuro, se non l'hai visto con i tuoi occhi, che il parco macchine francese ha i suoi bei cassoni d'anteguerra tipo Citroen CX, Renault R4 e Peugeot 305 ancora belli circolanti :D
Ma non mi va di fare discorsi a spanne, così come non andrà a te, giusto?

La questione dell'indotto della costruzione e dello stoccaggio, comunque, non credo che sia preponderante, come non lo è per tutte gli altri tipi di centrale elettrica. Basarsi su questo per azzardare che il rapporto tra CO2 ed energia prodotte non è conveniente è, appunto, un azzardo non giustificato. Anche le altre centrali vanno costruite e dopo un po' smantellate.
Piuttosto, bisogna vedere se, meramente, le centrali nucleari sono accettate come sistema alternativo per la produzione elettrica senza emissioni di gas serra. Il fatto è che, in sé, di gas serra non ne producono.

das
05-11-2008, 20:24
Se sommi anche quelle di tutto l'indotto (dalla costruzione fino allo stoccaggio delle scorie) non sono sicuro che il rapporto co2/kw sia così tanto vantaggioso.
La Francia non ha un livello di co2 procapite tanto più basso del nostro (7 m3 loro, 7,8 m3 noi), pur soddisfacendo con il nucleare il 75% del fabbisogno.
Tieni anche conto che da loro non ci sono i padroncini con il camion arrugginito come da noi, ma ci sono ditte molto grandi: anche questo fa differenza.

Ha un PIL molto più alto. La produzione di co2 va vista in relazione al PIL.
A quel punto ti accorgi di come producano meno co2 nonostante producano più ricchezza.