sid_yanar
03-11-2008, 16:29
L'Ue avverte: economia a crescita zero e l'Italia in recessione
I dati forniti dalle previsioni economiche d'autunno di Bruxelles. Nella penisola crescita zero per il pil del 2009. Il debito pubblico toccherà il 104,3%. Almunia: ''Occorre un'azione coordinata a livello Ue per sostenere l'economia''
Bruxelles, 3 nov - (Adnkronos/Ign) - L'economia di Eurolandia resterà inchiodata allo 0% nel 2009. A tracciare il quadro di quanto la crisi dei mercati finanziari peserà sull'economia reale dell'Unione europea è il commissario Ue agli Affari economici, Joaquin Almnunia, nelle sue previsioni economiche d'autunno.
''L'orizzonte economico è diventato molto più cupo - sottolinea in una nota Almunia - in quanto l'economia europea è colpita dalla crisi finanziaria che si è aggravata durante l'autunno. Abbiamo bisogno - aggiunge - di un'azione coordinata a livello Ue per sostenere l'economia, simile a quello che abbiamo fatto per il settore finanziario''. Il commissario ha quindi incoraggiato i ministri delle Finanze, in vista della riunione di stasera dell'eurogruppo e domani dell'Ecofin, ad ''adottare una posizione chiara'', perché è necessaria ''un'azione nazionale (dei vari paesi) ma coordinata con un'ambizione comune''.
Ma vediamo i dati. Secondo il documento diffuso da Bruxelles, la crescita economica dell'eurozona sarà del'1,2% nel 2008, dello 0,1% nel 2009 e dello 0,9% nel 2010. Per quanto riguarda l'Ue a 27, i dati parlano dell'1,4% per il 2008 (la metà rispetto al 2007), dello 0,2% per il 2009 e dell'1,1% per il 2010.
Guardando poi all'Italia, l'Ue si spinge quasi fino alla recessione tecnica. Sia per quest'anno che per il 2009 la crescita del pil della Penisola sarà dello 0,0% e solo per il 2010 si prevede un incremento dello 0,6%. ''La maggior parte degli indicatori, in particolare la produzione industriale e la fiducia delle imprese - scrive la Commissione - segnalano che il paese è passato a una recessione tecnica''. Il deficit italiano nel 2008 tornerà a salire al 2,5% del pil, dopo l'1,6% del 2007, e il trend negativo proseguirà anche nel 2009, anno per il quale la Commissione prevede il 2,6%. In salita anche il debito pubblico che nel 2008 resta al 104,1%, nel 2009 toccherà il 104,3%, per poi scendere al 103,8% nel 2010. Scenderà invece l'inflazione che, dopo aver toccato il picco del 3,6% quest'anno, nel 2009 si attesterà sul 2% permettendo ''una moderata ripresa dei consumi privati che si affermerà gradualmente nel 2009 e nel 2010, portando a una stabilizzazione del tasso dei risparmi delle famiglie''.
Negative infine anche le previsioni sul tasso di disoccupazione. Secondo le previsioni di Bruxelles, il ristagno economico si farà sentire anche su questo fronte e si passerà dal 6,8% previsto per il 2008, al 7,1% nel 2009 fino al 7,3% nel 2010.
I dati forniti dalle previsioni economiche d'autunno di Bruxelles. Nella penisola crescita zero per il pil del 2009. Il debito pubblico toccherà il 104,3%. Almunia: ''Occorre un'azione coordinata a livello Ue per sostenere l'economia''
Bruxelles, 3 nov - (Adnkronos/Ign) - L'economia di Eurolandia resterà inchiodata allo 0% nel 2009. A tracciare il quadro di quanto la crisi dei mercati finanziari peserà sull'economia reale dell'Unione europea è il commissario Ue agli Affari economici, Joaquin Almnunia, nelle sue previsioni economiche d'autunno.
''L'orizzonte economico è diventato molto più cupo - sottolinea in una nota Almunia - in quanto l'economia europea è colpita dalla crisi finanziaria che si è aggravata durante l'autunno. Abbiamo bisogno - aggiunge - di un'azione coordinata a livello Ue per sostenere l'economia, simile a quello che abbiamo fatto per il settore finanziario''. Il commissario ha quindi incoraggiato i ministri delle Finanze, in vista della riunione di stasera dell'eurogruppo e domani dell'Ecofin, ad ''adottare una posizione chiara'', perché è necessaria ''un'azione nazionale (dei vari paesi) ma coordinata con un'ambizione comune''.
Ma vediamo i dati. Secondo il documento diffuso da Bruxelles, la crescita economica dell'eurozona sarà del'1,2% nel 2008, dello 0,1% nel 2009 e dello 0,9% nel 2010. Per quanto riguarda l'Ue a 27, i dati parlano dell'1,4% per il 2008 (la metà rispetto al 2007), dello 0,2% per il 2009 e dell'1,1% per il 2010.
Guardando poi all'Italia, l'Ue si spinge quasi fino alla recessione tecnica. Sia per quest'anno che per il 2009 la crescita del pil della Penisola sarà dello 0,0% e solo per il 2010 si prevede un incremento dello 0,6%. ''La maggior parte degli indicatori, in particolare la produzione industriale e la fiducia delle imprese - scrive la Commissione - segnalano che il paese è passato a una recessione tecnica''. Il deficit italiano nel 2008 tornerà a salire al 2,5% del pil, dopo l'1,6% del 2007, e il trend negativo proseguirà anche nel 2009, anno per il quale la Commissione prevede il 2,6%. In salita anche il debito pubblico che nel 2008 resta al 104,1%, nel 2009 toccherà il 104,3%, per poi scendere al 103,8% nel 2010. Scenderà invece l'inflazione che, dopo aver toccato il picco del 3,6% quest'anno, nel 2009 si attesterà sul 2% permettendo ''una moderata ripresa dei consumi privati che si affermerà gradualmente nel 2009 e nel 2010, portando a una stabilizzazione del tasso dei risparmi delle famiglie''.
Negative infine anche le previsioni sul tasso di disoccupazione. Secondo le previsioni di Bruxelles, il ristagno economico si farà sentire anche su questo fronte e si passerà dal 6,8% previsto per il 2008, al 7,1% nel 2009 fino al 7,3% nel 2010.