View Full Version : Mercurio - sostanza blu
Sulla superficie di Mercurio c’è una sostanza misteriosa la cui natura gli scienziati non riescono ancora a decifrare. Lo hanno rivelato le immagini raccolte dalla sonda Messenger della Nasa durante il suo passaggio ravvicinato al primo pianeta del sistema solare il 6 ottobre scorso. La sostanza è di colore bluastro e Mark Robinson dell’Arizona State University l’ha battezzata «mysterious dark blue material». Si ipotizza che sia stata eiettata dal cuore del pianeta durante le eruzioni vulcaniche le quali erano numerose in un’età tra i 3,8 e 4 miliardi di anni fa distribuendo lava in grande quantità.
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Non è che semplicemente mercurio ? visto il nome del pianeta !!!!
a parte le battute , potrebbe essere semplicemente un colorante naturale ?
Se fosse un materiale nuovo si potrebbe utilizzare per scoprire nuove applicazioni , e invogliare a spedizioni sul pianeta.
stbarlet
31-10-2008, 11:21
La butto lì.. qualche minerale di Cu?
Parli di questa (http://messenger.jhuapl.edu/gallery/sciencePhotos/image.php?gallery_id=2&image_id=269) news?
http://messenger.jhuapl.edu/gallery/sciencePhotos/pics/Robinson_img5_5.jpg
Date Acquired: October 6, 2008
Instrument: Wide Angle Camera (WAC) of the Mercury Dual Imaging System (MDIS)
Scale: The width of this scene is about 4,000 kilometers (2,500 miles)
Of Interest: This color context image shows equatorial regions on the side of Mercury seen during MESSENGER’s departure from Mercury on October 6, 2008. Mercury’s true colors are very subtle, but statistical methods can take advantage of the ability of MDIS to take pictures in 11 narrow color bands spread across visible and near-infrared wavelengths (400 to 1050 nm). Such methods greatly enhance subtle color differences in the materials at Mercury’s surface, providing insight into the compositional variations present on Mercury and the geologic processes that created those color differences. The bright yellow halo around Kuiper crater (62 kilometers (39 miles) in diameter; just below center) stands out as bright and colorful mostly because of its young age. When the crater was formed, material from beneath the surface was ejected outwards and formed the bright surrounding blanket. As time passes, this young material will suffer micrometeorite impacts and the ravages of solar wind bombardment and will gradually become darker and redder. Several hundred million years from now, Kuiper’s distinctive rays will fade into the background. The wispy blue linear features are rays from distant young impact craters. The bright orange material (left arrow) in the floor of Lermontov crater (152 kilometers (94 miles) in diameter) was most likely deposited by volcanic eruptions in Mercury’s distant past. A mysterious dark bluish material is seen in many places on Mercury, and new data from the second flyby reveal a small area with a high concentration (right arrow). Once MESSENGER goes into orbit about Mercury, its full complement of instruments will examine these diverse locations and help unravel the processes that accompanied formation and later modification of Mercury’s crust. North is up for this image, and the white box indicates the boundaries of a close-up view of a portion of this scene.
Credit: NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Carnegie Institution of Washington
Attenzione che si tratta di immagini (http://messenger.jhuapl.edu/gallery/sciencePhotos/image.php?page=1&gallery_id=2&image_id=263) che usano i colori per evidenziare differenze che con i colori veri sono poco evidenti (a sinistra i colori visibili all'occhio):
http://messenger.jhuapl.edu/gallery/sciencePhotos/pics/Robinson_img5_4.jpg
Date Acquired: October 6, 2008
Instrument: Wide Angle Camera (WAC) of the Mercury Dual Imaging System (MDIS)
Scale: Mercury’s diameter is 4880 kilometers (3030 miles)
Of Interest: The Mercury Dual Imaging System (MDIS) has 11 narrow-band spectral filters covering visible and near-infrared wavelengths (400 to 1050 nm). The specific colors of the filters were selected to discriminate among common minerals. Three-color images (480 nm, 560 nm, 630 nm) were combined to produce an approximation of Mercury’s true color as might be seen by the human eye (left). From this rendition of Mercury it is obvious that color differences on the surface are slight. Statistical methods that utilize all 11 filters in the visible and near-infrared highlight subtle color differences (right) and aid geologists in mapping regions of different composition. What do the exaggerated colors tell us about Mercury? The nature of color boundaries, color trends, and brightness values help MESSENGER geologists understand the discrete regions (or “units”) on the surface. From the color images alone it is not possible to determine unambiguously the minerals that comprise the rocks of each unit. During the brief flybys, MESSENGER’s other instruments sensitive to composition lack the time needed to build up adequate signal or gain broad areal coverage, so only MESSENGER’s cameras were able to acquire comprehensive measurements. Once in obit about Mercury, MESSENGER’s full suite of instruments will be brought to bear on the newly discovered color units to unlock their secrets.
Per sapere di che materiali si tratta di preciso bisogna attendere che la sonda entri in orbita attorno a Mercurio in quanto gli strumenti adatti hanno bisogno di tempo per fare un analisi corretta (che durante i flyby non c'è).
quando entrerebbe in orbita ?
potrebbe trattarsi di una scoperta sensazionale !
quando entrerebbe in orbita ?
potrebbe trattarsi di una scoperta sensazionale !
Materiale sconosciuto non significa necessariamente nuovo materiale ;)
Comunque l'entrata in orbita è prevista per Marzo 2011.
entanglement
31-10-2008, 12:14
http://www.imdb.com/title/tt0051418/
wolfnyght
31-10-2008, 12:15
spero si tratti di materiale che possa condurre a nuove energie(tipo l'elio 3 della luna)
fantascienza mode on
pensate se da simile materiale si potesse ricavar energia in quantità impensabili
tipo 1 kg di materiale energia elettrica per gli usa per 1 anno....dico che in 2 mesi ci son
già sonde automatizzate in viaggio....per estrazione....
fantascienza mode off
CioKKoBaMBuZzo
31-10-2008, 15:17
bhè non è molto diverso dalla luna in fin dei conti
colori della luna (http://www.astrosurf.com/re/moon_color_atlas_filipe_alves.jpg)
fantascienza mode on
pensate se da simile materiale si potesse ricavar energia in quantità impensabili
tipo 1 kg di materiale energia elettrica per gli usa per 1 anno....dico che in 2 mesi ci son
già sonde automatizzate in viaggio....per estrazione....
fantascienza mode off
speriamo di no..altrimenti terza guerra mondiale sicura per l'accaparramento..
Mmh... Mi pare decisamente troppo circoscritta... :mbe: Di norma i minerali sono un po' "distribuiti" lungo il pianeta, non hanno una concentrazione così alta e così tanto localizzata in un solo punto...
Secondo me è qualcosa che ha a che fare con l'attività geologica del pianeta, qualcosa tipo roccia fusa fuoriuscita da una spaccatura nella crosta, o qualcosa del genere... :stordita: :fagiano:
se si tratta di magma ed è una sostanza sconosciuta ce n'è a bizzeffe.
Dipende se è sconosciuta o nuova , oppure non riconosciuta.
Pero' se parla di sconosciuta significa che non è mai stata conosciuta prima !!!!
se si tratta di magma ed è una sostanza sconosciuta ce n'è a bizzeffe.
Dipende se è sconosciuta o nuova , oppure non riconosciuta.
Pero' se parla di sconosciuta significa che non è mai stata conosciuta prima !!!!
Il secondo "articolo" nel terzo post dice che finché la sonda non entra in orbita gli strumenti che analizzano la composizione dei materiali (spettrometri penso) non possono acquisire dati sufficienti. (per ora) ci sono solo le foto, che non bastano.
I materiali sono quindi sconosciuti nel senso "non abbiamo i dati per dirlo", non nel senso "qualcosa di nuovo"/"non lo abbiamo mai visto prima".
Qua c'è gente che già sogna il warp drive per una notizia così... troppa neve fa male!!! :sofico:
se era una notizia cosi' non l'avrebbero neanche pubblicata, cioè sicuramente hanno rilevato qualcosa di sconosciutp , altrimenti avrebbero detto solo dobbiamo analizzare ancora la superficie.
Cmq non dobbiamo pensare che ogni materiale è conosciuto all'interno del nostro sistema solare.
se era una notizia cosi' non l'avrebbero neanche pubblicata, cioè sicuramente hanno rilevato qualcosa di sconosciuto , altrimenti avrebbero detto solo dobbiamo analizzare ancora la superficie.
Le notizie che ho citato nel terzo post sono i commenti alle immagini significative rilasciate sul sito ufficiale.. leggendoli si vede come l'attenzione non sia sui materiali, ma sulla geologia di Mercurio.
Comunque c'è scritto abbastanza esplicitamente:
From this rendition of Mercury it is obvious that color differences on the surface are slight. Statistical methods that utilize all 11 filters in the visible and near-infrared highlight subtle color differences (right) and aid geologists in mapping regions of different composition. What do the exaggerated colors tell us about Mercury? The nature of color boundaries, color trends, and brightness values help MESSENGER geologists understand the discrete regions (or “units”) on the surface. From the color images alone it is not possible to determine unambiguously the minerals that comprise the rocks of each unit. During the brief flybys, MESSENGER’s other instruments sensitive to composition lack the time needed to build up adequate signal or gain broad areal coverage, so only MESSENGER’s cameras were able to acquire comprehensive measurements. Once in obit about Mercury, MESSENGER’s full suite of instruments will be brought to bear on the newly discovered color units to unlock their secrets.
che senza entrare in orbita non possono determinare la composizione effettiva corrispondente ai diversi colori (non solo del materiale blu). Quello blu viene citato nell'altro commento perché non essendo direttamente riconducibile ai vulcani/crateri non è interpretabile dalle sole foto.
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