Sinclair63
28-10-2008, 12:04
ROMA - Il pm Maria Bice Barborini ha chiesto la condanna all'ergastolo per Romulus Nicolae Mailat, il romeno di 25 anni sotto processo davanti a Roma per omicidio volontario, rapina e violenza sessuale in relazione alla morte di Giovanna Reggiani. La donna fu aggredita e uccisa il 30 ottobre del 2007 nei pressi della Stazione ferroviaria romana di Tor di Quinto. Domani ci sarà la camera di consiglio che porterà alla sentenza.
A un anno dall'assassinio della moglie dell'ufficiale di Marina Giovanni Giummiero, il pubblico ministero non ha avuto alcun dubbio nel sollecitare la condanna a vita per Mailat, che ha sempre negato di aver ucciso.
Per sostenere la piena responsabilità dell'imputato il pm ha ripercorso tutto l'iter dell'inchesta e dell'istruttoria dibattimentale esaminando ogni risvolto della vicenda. Questo omicidio non fa parte dei casi "senza colpevoli", ha detto Maria Bice Barborini, che ha iniziato la sua requisitoria ricordando che il processo giunge a conclusione "in prossimità dell'anniversario dell'aggressione e del decesso" della donna, ha concluso il suo intervento, durato circa due ore, sostenendo che "l'istruttoria ha consentito di non lasciare senza colpevoli l'ennesima aggressione a una donna". Per il pm, sussistono, quindi, tutte le
aggravanti dell'omicidio. "Non si può dire - ha sottolineato- che Mailat non abbia agito con crudeltà. Ha colpito la Reggiani con un bastone a superficie piatta e ha infierito sulla donna per sincerarsi che non potesse sopravvivere. Lo stesso Mailat ha ammesso di aver sottratto la borsa".
Il pubblico ministero ha dato particolare valore alla testimonianza di Emilia Neamtu. Fu la donna, imparentata con Mailat, che vide tutta la scena dell'aggressione e che per prima, chiedendo aiuto a un conducente di autobus, avvertì la polizia che arrestò Mailat la sera stessa del 30 ottobre. Le accuse nei confronti del romeno sono state tutte provate, secondo il pm, proprio dalle testimonianze tra le quali anche quella di Dorin Obedea, suocero di Mailat al quale l'imputato consegnò la borsa appena strappata alla Reggiani facendolo poi allontanare immediatamente dal luogo quando ancora lo stesso Mailat continuava ad infierire sulla Reggiani.
Concordi le testimonianze secondo le quali quella sera l'imputato era in stato di ebbrezza alcolica. Aveva bevuto insieme con altri e poi vagò per il campo dirigendosi verso la stazione dove incontrò la Reggiani.
Oggi l'istruttoria dibattimentale si concluderà con l'intervento dell'avvocato di parte civile Tommaso Pietrocarlo e con quello del difensore Piero Piccinini. Per domani mattina è attesa la sentenza.
(28 ottobre 2008)
Scommettiamo che non si fa nemmeno 3 anni? :muro:
Fonte: http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/cronaca/omicidio-reggiani/omicidio-reggiani/omicidio-reggiani.html
A un anno dall'assassinio della moglie dell'ufficiale di Marina Giovanni Giummiero, il pubblico ministero non ha avuto alcun dubbio nel sollecitare la condanna a vita per Mailat, che ha sempre negato di aver ucciso.
Per sostenere la piena responsabilità dell'imputato il pm ha ripercorso tutto l'iter dell'inchesta e dell'istruttoria dibattimentale esaminando ogni risvolto della vicenda. Questo omicidio non fa parte dei casi "senza colpevoli", ha detto Maria Bice Barborini, che ha iniziato la sua requisitoria ricordando che il processo giunge a conclusione "in prossimità dell'anniversario dell'aggressione e del decesso" della donna, ha concluso il suo intervento, durato circa due ore, sostenendo che "l'istruttoria ha consentito di non lasciare senza colpevoli l'ennesima aggressione a una donna". Per il pm, sussistono, quindi, tutte le
aggravanti dell'omicidio. "Non si può dire - ha sottolineato- che Mailat non abbia agito con crudeltà. Ha colpito la Reggiani con un bastone a superficie piatta e ha infierito sulla donna per sincerarsi che non potesse sopravvivere. Lo stesso Mailat ha ammesso di aver sottratto la borsa".
Il pubblico ministero ha dato particolare valore alla testimonianza di Emilia Neamtu. Fu la donna, imparentata con Mailat, che vide tutta la scena dell'aggressione e che per prima, chiedendo aiuto a un conducente di autobus, avvertì la polizia che arrestò Mailat la sera stessa del 30 ottobre. Le accuse nei confronti del romeno sono state tutte provate, secondo il pm, proprio dalle testimonianze tra le quali anche quella di Dorin Obedea, suocero di Mailat al quale l'imputato consegnò la borsa appena strappata alla Reggiani facendolo poi allontanare immediatamente dal luogo quando ancora lo stesso Mailat continuava ad infierire sulla Reggiani.
Concordi le testimonianze secondo le quali quella sera l'imputato era in stato di ebbrezza alcolica. Aveva bevuto insieme con altri e poi vagò per il campo dirigendosi verso la stazione dove incontrò la Reggiani.
Oggi l'istruttoria dibattimentale si concluderà con l'intervento dell'avvocato di parte civile Tommaso Pietrocarlo e con quello del difensore Piero Piccinini. Per domani mattina è attesa la sentenza.
(28 ottobre 2008)
Scommettiamo che non si fa nemmeno 3 anni? :muro:
Fonte: http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/cronaca/omicidio-reggiani/omicidio-reggiani/omicidio-reggiani.html