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View Full Version : Tra cassa e precari


Fides Brasier
28-10-2008, 08:58
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=5174&ID_sezione=&sezione=

28/10/2008
Tra cassa e precari

PIETRO GARIBALDI
Mentre la Borsa continua a crollare, le preoccupazioni di tecnici e politici si spostano sull’economia reale. Dai mercati finanziari la crisi è infatti destinata a colpire le decisioni di imprese, consumatori e lavoratori. I primi segnali di crisi sono già evidenti, come testimoniato dal calo della produzione industriale e della forte riduzione della fiducia dei consumatori. Il repentino aumento del numero di imprese che accedono alla cassa integrazione, denunciato in questi giorni anche dal sindacato, rappresenta un ulteriore e significativo campanello d’allarme. Tra qualche mese inizieranno a vedersi i primi licenziamenti. Una priorità quasi assoluta dovrebbe quindi essere quella di riordinare gli ammortizzatori sociali.

Con l’arrivo dei licenziamenti, i primi a essere colpiti saranno i circa quattro milioni di lavoratori precari. È inevitabile. Quando un contratto è a tempo determinato, per interrompere un rapporto di lavoro non è necessario passare per il licenziamento. È sufficiente che un’impresa non rinnovi il contratto alla scadenza. Lo stesso discorso, addirittura amplificato, si applica ai lavoratori impiegati con un contratto a progetto.

Paradossalmente, i lavoratori che saranno più colpiti dall’arrivo della crisi appartengono a quella crescente fascia di lavoratori che già oggi hanno una retribuzione inferiore alla media e che non hanno accesso a ferie pagate e a maternità. Tutelare questi lavoratori dovrebbe essere una priorità. I lavoratori a tempo indeterminato delle grandi imprese sono in larga parte coperti. In caso di crisi aziendale, da una grande impresa si accede alla cassa integrazione straordinaria e, nel caso di licenziamento, si accede alle liste di mobilità, con protezione al reddito fino a tre anni. I sette anni di sostegno al reddito promessi ai lavoratori in esubero di Alitalia sono ancora sotto gli occhi di tutti.

Certamente le risorse a disposizione del governo sono poche. È comprensibile che il ministro Sacconi cerchi di rifinanziare la cassa integrazione straordinaria e i cosiddetti settori in deroga (quei settori industriali che il Ministero ritiene di dover proteggere). È anche comprensibile che il segretario della Cgil Guglielmo Epifani ricordi le poche risorse a disposizione della cassa integrazione (ma al tempo stesso non dovrebbe dimenticarsi dei lavoratori precari). Nel Paese circa 4 milioni di lavoratori rischiano di diventare dei disoccupati senza alcuna forma di sostegno, o con al più un sussidio di disoccupazione ordinario inferiore a sei mesi.

Non possiamo affrontare la recessione in arrivo con disoccupati di serie A e disoccupati di serie B, dove soltanto ai primi è concesso il privilegio di un sostegno al reddito. Il riordino degli ammortizzatori sociali dovrebbe quindi essere al centro dell’azione del governo. Agendo ora si può arrivare preparati in primavera, quando inevitabilmente arriveranno i primi licenziamenti. La legge delega per riformare gli ammortizzatori sociali esiste già e potrebbe diventare esecutiva in tempi brevi. L’Italia ha urgente bisogno di introdurre un sussidio unico di disoccupazione a cui si accede indipendentemente dal tipo di contratto con cui si è stati impiegati. Questo nuovo istituto dovrebbe ovviamente essere finanziato dai contributi versati da tutti i tipi di contratto, inclusi quelli a tempo determinato e a progetto. Si dovrebbe poi introdurre anche un meccanismo di bonus-malus, in modo da aumentare i contributi al fondo di disoccupazione per quelle imprese che lo utilizzano maggiormente. Si potrebbe inoltre anche decidere di aumentare i contributi assicurativi alle imprese che utilizzano i contratti a termine, in modo da disincentivarne l’uso generalizzato.

Battersi per riforme di questo tipo giustificherebbe manifestazioni e cortei. Se ne parla invece pochissimo, forse semplicemente perché i lavoratori precari sono poco organizzati e poco a contatto con Partiti politici e sindacati confederali.

Sinclair63
28-10-2008, 09:51
No oso pensare al nostro paese tra qualche anno...:cry: :cry: :cry:

Amodio
28-10-2008, 09:59
parole parole parole
sono anni che ho un contratto cocopro e stranamente le aziende non hanno la minima intnezione di cambiarmelo in uno piu stabiel
ma si, perfino i politici (non faccio nomi) che hanno grandi aziende traggono benefici ad avere contratti atipici nei propri dipendenti.

io oramai non ci credo piu
quando sento simili discorsi dai politici mi viene solo il mal di stomaco, si mettessero loro al posto mio con un contratto come il mio senza ferie, senza malattie, senza giorni di permesso, senza tredicesima, senza un ca*****o, altro che 20.000 euro al mese.

trallallero
28-10-2008, 10:02
parole parole parole
sono anni che ho un contratto cocopro e stranamente le aziende non hanno la minima intnezione di cambiarmelo in uno piu stabiel
ma si, perfino i politici (non faccio nomi) che hanno grandi aziende traggono benefici ad avere contratti atipici nei propri dipendenti.

io oramai non ci credo piu
quando sento simili discorsi dai politici mi viene solo il mal di stomaco, si mettessero loro al posto mio con un contratto come il mio senza ferie, senza malattie, senza giorni di permesso, senza tredicesima, senza un ca*****o, altro che 20.000 euro al mese.

Ti dò solo un consiglio: NON aprire MAI una p.iva anche se te lo chiedono !!!

Amodio
28-10-2008, 10:25
Ti dò solo un consiglio: NON aprire MAI una p.iva anche se te lo chiedono !!!

urkaaaaaa:eek:
ma scherzi? di questi tempi?
loro scaricano le spese su di te e tu ci rimetti casa che hai pagato con 30 anni di mutuo!!!!

:( sono triste, sono molto triste

trallallero
28-10-2008, 10:27
urkaaaaaa:eek:
ma scherzi? di questi tempi?
loro scaricano le spese su di te e tu ci rimetti casa che hai pagato con 30 anni di mutuo!!!!

:( sono triste, sono molto triste

Dai, su con la vita :vicini:

Ma tu non eri quello dell'Australia ? :mbe:
Se si, cosa cacchio ci fai ancora lì ???

cocis
28-10-2008, 10:31
No oso pensare al nostro paese tra qualche anno...:cry: :cry: :cry:

tra qualche mese vorrai dire.. :cry: :muro:

Ziosilvio
28-10-2008, 13:01
Paradossalmente, i lavoratori che saranno più colpiti dall’arrivo della crisi appartengono a quella crescente fascia di lavoratori che già oggi hanno una retribuzione inferiore alla media e che non hanno accesso a ferie pagate e a maternità.
Perché "paradossalmente"?
L’Italia ha urgente bisogno di introdurre un sussidio unico di disoccupazione a cui si accede indipendentemente dal tipo di contratto con cui si è stati impiegati. Questo nuovo istituto dovrebbe ovviamente essere finanziato dai contributi versati da tutti i tipi di contratto, inclusi quelli a tempo determinato e a progetto.
Vero.
E sì che è già una porcata la storia della gestione separata per i fondi pensione dei contratti a progetto :incazzed:

Amodio
28-10-2008, 13:05
Dai, su con la vita :vicini:

Ma tu non eri quello dell'Australia ? :mbe:
Se si, cosa cacchio ci fai ancora lì ???

sarà un periodo di karma negativo o non so
sto cercando di contattare il mio padrino il quale, purtroppo, la la linea telefonica guasta :(
poi aspetto una proposta allettante dalla mia ditta che mi aveva promesso (bla bla bla)
di piu non so che dirti, ci sono coincidenze strane che mi stanno impedendo di partire, ora vedo quest'offerta che mi vogliono fare, poi se non è conveniente, o se è un'altro cocopro allora ciauz:cool:

trallallero
28-10-2008, 13:10
sarà un periodo di karma negativo o non so
sto cercando di contattare il mio padrino il quale, purtroppo, la la linea telefonica guasta :(
poi aspetto una proposta allettante dalla mia ditta che mi aveva promesso (bla bla bla)
di piu non so che dirti, ci sono coincidenze strane che mi stanno impedendo di partire, ora vedo quest'offerta che mi vogliono fare, poi se non è conveniente, o se è un'altro cocopro allora ciauz:cool:

Si ma fallo !!!

In bocca al lupo :mano:

Fides Brasier
28-10-2008, 17:03
Perché "paradossalmente"?

Vero.
E sì che è già una porcata la storia della gestione separata per i fondi pensione dei contratti a progetto :incazzed:"paradossalmente" nel senso di lavoratori cornuti e mazziati, ovvero di gente svantaggiata in partenza e doppiamente svantaggiata in caso di perdita del lavoro.
eh ma si voleva che il costo del lavoro fosse piu' basso.... e quante persone a difendere chi voleva cio' :D
di porcate sulla pelle dei lavoratori ne sono state fatte davvero molte, e ancora di piu' se ne faranno in futuro. mi chiedo come mai a tanti lavoratori tutto cio' stia bene.

scorpionkkk
28-10-2008, 18:47
Si ma fallo !!!

In bocca al lupo :mano:

ma tu cosa consigli al riguardo?
trovare un offerta e poi partire oppure partire e cercare un'offerta in loco? perchè c'è una grande idfferenza

trallallero
29-10-2008, 10:34
ma tu cosa consigli al riguardo?
trovare un offerta e poi partire oppure partire e cercare un'offerta in loco? perchè c'è una grande idfferenza



Dipende dalla tua situazione: sei single ? giovane ? hai figli ?
Io ho prima trovato un'offerta e poi mi sono mosso ma perchè ho famiglia.
Se fossi stato più giovane e spensierato non mi sarei fatto il minimo problema a mollare tutto e andare all'estero all'avventura ;)

Puoi sempre andare in vacanza in qualche posto ricco di offerte e approfittare per cercare qualcosa.

pegasoalatp
29-10-2008, 10:55
Dipende dalla tua situazione: sei single ? giovane ? hai figli ?
Io ho prima trovato un'offerta e poi mi sono mosso ma perchè ho famiglia.
Se fossi stato più giovane e spensierato non mi sarei fatto il minimo problema a mollare tutto e andare all'estero all'avventura ;)

Puoi sempre andare in vacanza in qualche posto ricco di offerte e approfittare per cercare qualcosa.

Voto per l' opzione "trovare e poi muoversi", come consiglio generale.
In generale sono prudente e considero anche lo scenario peggiore (nel caso, il dover tornare indietro perche' non si e' trovato nulla).
Con questo pero' non voglio dire che non si debba provare se c'e' un rischio, perche' "nulla viene a aggratis".
Oggigiorno Internet permette di iniziare la ricerca senza dover traslocare per forza.
L' idea di Trallalero Trallala' (:D ) sulla vacanza non e' male: si puo' anche utilizzare una volta avuta qualche proposta per capire se ci si vede vivere in quel posto. Anche questo e' un lato importante da considerare al momento di prendere una decisione.

trallallero
29-10-2008, 11:16
Voto per l' opzione "trovare e poi muoversi", come consiglio generale.
In generale sono prudente e considero anche lo scenario peggiore (nel caso, il dover tornare indietro perche' non si e' trovato nulla).
Con questo pero' non voglio dire che non si debba provare se c'e' un rischio, perche' "nulla viene a aggratis".
Oggigiorno Internet permette di iniziare la ricerca senza dover traslocare per forza.
L' idea di Trallalero Trallala' (:D ) sulla vacanza non e' male: si puo' anche utilizzare una volta avuta qualche proposta per capire se ci si vede vivere in quel posto. Anche questo e' un lato importante da considerare al momento di prendere una decisione.
Infatti, con internet e tantissima pazienza e perseveranza (io facevo almeno 3 "apply" al giorno alle offerte di lavoro ;)) si può trovare lavoro facilmente da casa.

Consiglio anche di guardarsi dentro e capire se si è disposti a cambiare le proprie abitudini: per esempio se rinunciare al "cappuccino e cornetto" è impensabile, si lasci stare :D