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View Full Version : ILVA (Taranto) - Il ministero rimuove i tecnici anti-diossina


gigio2005
26-10-2008, 09:23
Taranto, battaglia sui veleni dell'Ilva
Il ministero rimuove i tecnici anti-diossina
dal nostro inviato GIULIANO FOSCHINI

TARANTO - Sul loro tavolo c'era il futuro del più grande stabilimento siderurgico d'Europa, l'Ilva di Taranto. E la salute di centinaia di migliaia di cittadini. Avrebbero dovuto decidere, infatti, se concedere o meno alla fabbrica l'Autorizzazione integrata ambientale (Aia), una carta necessaria per la prosecuzione dell'attività. Invece, non decideranno nulla. Il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, li ha rimossi: al loro posto ha nominato tecnici di sua fiducia. "Una decapitazione del sapere tecnico-scientifico che dà forte ragione di inquietudine" attacca il presidente della Regione, Nichi Vendola.

Che a questo punto ha deciso di fare da solo: nelle prossime settimane il governatore presenterà infatti al consiglio regionale una legge che imporrà all'Ilva, così come a tutte le altre aziende che producono in Puglia, la riduzione delle emissioni inquinanti. "Stabiliremo un cronoprogramma: più passa il tempo - dice Vendola - e più dovranno tagliare. Altrimenti saremo costretti a farli chiudere".

La decapitazione ministeriale dei tecnici è stata scoperta dai pugliesi il 15 ottobre. "Convocati a Roma ci siamo trovati davanti il nuovo presidente del nucleo di coordinamento scelto dal ministro Prestigiacomo - spiega l'assessore all'Ambiente, Michele Losappio - Stranamente, più volte e con grande enfasi, ha voluto sottolineare come le emissioni dell'Ilva siano tutte nei limiti dell'attuale normativa nazionale". "Per la prima volta poi - continua il direttore regionale dell'Arpa pugliese, il professor Giorgio Assennato - al tavolo c'erano anche i tecnici dell'azienda".

"Insomma l'aria sembra cambiata, almeno al ministero" dice invece Vendola, proprio lui che appena insediato aveva fatto proprio un piano industriale d'accordo con la famiglia Riva. L'Ilva effettivamente ha speso 300 milioni di euro per modernizzare gli impianti e ha dimostrato la possibilità di ridurre le emissioni. "Non ha mantenuto però molti degli impegni presi - continua il governatore pugliese - E soprattutto nel piano presentato al Ministero parla di riduzioni delle emissioni di diossina molto lontane rispetto alla nostra pretesa: indicano limiti tre volte superiori rispetto a quelli che noi chiediamo".

Ecco perché la Regione Puglia ha già annunciato che se le carte in tavola non cambieranno, esprimerà parere negativo al rilascio dell'Aia. Ma il parere non è vincolante. Da qui la decisione di intraprendere la strada della legge regionale. "Qui si vuol far credere - spiega ancora il presidente pugliese - che in realtà non c'è niente da fare. Che o c'è la fabbrica con tutti i suoi veleni, o c'è una salubrità mentale assediata dalla disoccupazione. Ci si mette davanti all'opprimente aut aut che o si muore di cancro o si muore di fame. Invece investendo nelle tecnologie quelle riduzioni possono arrivare. In caso contrario, meglio una vita da povero che una morte sicura".

L'Ilva negli ultimi quattro anni ha prodotto utili per 2,5 miliardi. "E approfittando del vantaggio competitivo che deriva dal non avere i rigori normativi di altre aree d'Europa farà sempre più utili" dice Vendola. "In qualsiasi parte d'Europa, Slovenia esclusa, l'Ilva fosse stata, avrebbe dovuto chiudere o abbassare le emissioni" spiega il professor Assennato. "Soltanto in Italia esiste una legge con dei limiti così alti".

Il governo pugliese, in più riprese, ha chiesto di cambiare quella norma sia al governo di centrosinistra sia a quello di centrodestra. "Mai abbiamo avuto risposte. E ora mi trovo con i dirigenti cambiati, con Emilio Riva, il padrone dell'Ilva, come socio della Cai e sempre lui come principale beneficiario della processione anti Kyoto del governo Berlusconi. Io ho il dovere di mettere tutti gli interlocutori di fronte alle proprie responsabilità".

Questo scontro istituzionale arriva dopo un altro, violentissimo, avvenuto quest'estate. Per motivare la richiesta di diminu-zione degli inquinanti, e in particolare del benzoapi-rene, l'Arpa pugliese aveva allegato una serie di analisi dell'Università di Bari. Soltanto da due anni, infatti, l'Agenzia regionale per l'ambiente sta monitorando l'Ilva. Il direttore regiona le del ministero, Bruno Agricola, ha sostenuto che "le campagne effettuate non pos sono essere ritenute valide". I criteri di rilevamento, nel 2005 e nel 2006, non avrebbero rispettato quanto previsto da una legge del 2007. In sostanza, avrebbero dovuto prevedere il futuro.

http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/ambiente/ilva-scandalo/ilva-scandalo/ilva-scandalo.html



com'era?

ah si





BAC!
:muro:

AccadueO
26-10-2008, 09:43
Taranto, battaglia sui veleni dell'Ilva
Il ministero rimuove i tecnici anti-diossina
dal nostro inviato GIULIANO FOSCHINI

TARANTO - Sul loro tavolo c'era il futuro del più grande stabilimento siderurgico d'Europa, l'Ilva di Taranto. E la salute di centinaia di migliaia di cittadini. Avrebbero dovuto decidere, infatti, se concedere o meno alla fabbrica l'Autorizzazione integrata ambientale (Aia), una carta necessaria per la prosecuzione dell'attività. Invece, non decideranno nulla. Il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, li ha rimossi: al loro posto ha nominato tecnici di sua fiducia. "Una decapitazione del sapere tecnico-scientifico che dà forte ragione di inquietudine" attacca il presidente della Regione, Nichi Vendola.

Che a questo punto ha deciso di fare da solo: nelle prossime settimane il governatore presenterà infatti al consiglio regionale una legge che imporrà all'Ilva, così come a tutte le altre aziende che producono in Puglia, la riduzione delle emissioni inquinanti. "Stabiliremo un cronoprogramma: più passa il tempo - dice Vendola - e più dovranno tagliare. Altrimenti saremo costretti a farli chiudere".

La decapitazione ministeriale dei tecnici è stata scoperta dai pugliesi il 15 ottobre. "Convocati a Roma ci siamo trovati davanti il nuovo presidente del nucleo di coordinamento scelto dal ministro Prestigiacomo - spiega l'assessore all'Ambiente, Michele Losappio - Stranamente, più volte e con grande enfasi, ha voluto sottolineare come le emissioni dell'Ilva siano tutte nei limiti dell'attuale normativa nazionale". "Per la prima volta poi - continua il direttore regionale dell'Arpa pugliese, il professor Giorgio Assennato - al tavolo c'erano anche i tecnici dell'azienda".

"Insomma l'aria sembra cambiata, almeno al ministero" dice invece Vendola, proprio lui che appena insediato aveva fatto proprio un piano industriale d'accordo con la famiglia Riva. L'Ilva effettivamente ha speso 300 milioni di euro per modernizzare gli impianti e ha dimostrato la possibilità di ridurre le emissioni. "Non ha mantenuto però molti degli impegni presi - continua il governatore pugliese - E soprattutto nel piano presentato al Ministero parla di riduzioni delle emissioni di diossina molto lontane rispetto alla nostra pretesa: indicano limiti tre volte superiori rispetto a quelli che noi chiediamo".

Ecco perché la Regione Puglia ha già annunciato che se le carte in tavola non cambieranno, esprimerà parere negativo al rilascio dell'Aia. Ma il parere non è vincolante. Da qui la decisione di intraprendere la strada della legge regionale. "Qui si vuol far credere - spiega ancora il presidente pugliese - che in realtà non c'è niente da fare. Che o c'è la fabbrica con tutti i suoi veleni, o c'è una salubrità mentale assediata dalla disoccupazione. Ci si mette davanti all'opprimente aut aut che o si muore di cancro o si muore di fame. Invece investendo nelle tecnologie quelle riduzioni possono arrivare. In caso contrario, meglio una vita da povero che una morte sicura".

L'Ilva negli ultimi quattro anni ha prodotto utili per 2,5 miliardi. "E approfittando del vantaggio competitivo che deriva dal non avere i rigori normativi di altre aree d'Europa farà sempre più utili" dice Vendola. "In qualsiasi parte d'Europa, Slovenia esclusa, l'Ilva fosse stata, avrebbe dovuto chiudere o abbassare le emissioni" spiega il professor Assennato. "Soltanto in Italia esiste una legge con dei limiti così alti".

Il governo pugliese, in più riprese, ha chiesto di cambiare quella norma sia al governo di centrosinistra sia a quello di centrodestra. "Mai abbiamo avuto risposte. E ora mi trovo con i dirigenti cambiati, con Emilio Riva, il padrone dell'Ilva, come socio della Cai e sempre lui come principale beneficiario della processione anti Kyoto del governo Berlusconi. Io ho il dovere di mettere tutti gli interlocutori di fronte alle proprie responsabilità".

Questo scontro istituzionale arriva dopo un altro, violentissimo, avvenuto quest'estate. Per motivare la richiesta di diminu-zione degli inquinanti, e in particolare del benzoapi-rene, l'Arpa pugliese aveva allegato una serie di analisi dell'Università di Bari. Soltanto da due anni, infatti, l'Agenzia regionale per l'ambiente sta monitorando l'Ilva. Il direttore regiona le del ministero, Bruno Agricola, ha sostenuto che "le campagne effettuate non pos sono essere ritenute valide". I criteri di rilevamento, nel 2005 e nel 2006, non avrebbero rispettato quanto previsto da una legge del 2007. In sostanza, avrebbero dovuto prevedere il futuro.

http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/ambiente/ilva-scandalo/ilva-scandalo/ilva-scandalo.html



com'era?

ah si





BAC!
:muro:

Ottimo!!
Per eliminare un problema basta ignorarlo.:doh:

sid_yanar
26-10-2008, 11:19
che bello, la salute della gente e la tutela dell'ambiente sacrificate per consentire ad un "amico" di fare profitti altissimi, di tipo sloveno.
Chissà cosa pensano i tanti sostenitori del partito azienda e del ministro della distruzione ambientale. Qualcuno di loro in fondo abiterà anche a Taranto, e l'aria che si respira è la stessa per tutti, entra dalle finestre.

CYRANO
26-10-2008, 11:32
ho già detto che trovo inquietante l'avere una ministra dell'ambiente che si fa in 4 per non difendere ( e diciamo danneggiare ) l'ambiente...


c.a.àz.àa

ConteZero
26-10-2008, 11:34
Sono allibito.

Bastian UMTS
26-10-2008, 11:58
Sono allibito.

Il governo pugliese, in più riprese, ha chiesto di cambiare quella norma sia al governo di centrosinistra sia a quello di centrodestra. "Mai abbiamo avuto risposte. E ora mi trovo con i dirigenti cambiati, con Emilio Riva, il padrone dell'Ilva, come socio della Cai e sempre lui come principale beneficiario della processione anti Kyoto del governo Berlusconi. Io ho il dovere di mettere tutti gli interlocutori di fronte alle proprie responsabilità".

http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/ambiente/ilva-scandalo/ilva-scandalo/ilva-scandalo.html

E' solo un caso....:asd:

ConteZero
26-10-2008, 12:17
Mi sa che più che una rivoluzione in Italia ci vorrebbe un colpo di stato, di quelli dove si chiudono frontiere ed aeroporti e si vanno a prendere i tizi in casa nottetempo.

cocis
26-10-2008, 12:46
bene avanti così..:muro:

Bastian UMTS
26-10-2008, 12:50
Mi sa che più che una rivoluzione in Italia ci vorrebbe un colpo di stato, di quelli dove si chiudono frontiere ed aeroporti e si vanno a prendere i tizi in casa nottetempo.

Non dico niente...rischio il ban eterno :D

yossarian
26-10-2008, 13:49
qualcuno ricorda l'episodio dell'acqua all'atrazina?

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/04/01/donat-cattin-ha-prorogato-limiti-per.html

non è la prima volta che si antepongono interessi privati alla salute pubblica e non sarà l'ultima.

greasedman
26-10-2008, 14:15
Con tutto quello che stà succedendo in Italia, con i ladroni delinquenti che ci fanno respirare catrame e sguazzare nella merda, che ci pisciano in testa e ci dicono che piove, la principale preoccupazione del ministro dell'ambiente è quella di garantire ai vassalli, vertici della società medievale che il suo capetto stà modellando, di perorare devastazione e ladronerie a danno del volgo.

Questo avviene subito dopo che il suo collega, quello che doveva occuparsi di revisionare la class action ma che ha deciso di chiuderla in un cassetto della presidenza del consiglio, si è preoccupato di evitare che il volgo avesse in qualche modo l'opportunità di coalizzarsi contro i ladroni, i falsificatori, gli avvelenatori, gli spacciatori di cibo avariato, eccetera...


Fa tutto piano del progetto di medievalizzare la società italiana in modo che i vertici siano sempre meno e sempre più in alto, e il volgo sempre più numeroso e sempre più in basso. Chi crede di riuscirsi ad arroccare in quel poco di benessere conquistato si illude; loro non stanno lavorando per i vostri interessi, stanno lavorando come sempre per i loro. Razza di gonzi che non siete altro.

Quello è l'obiettivo, questo è il cammino.

חוה
26-10-2008, 18:37
quali sono i limiti di emissione di diossina?

il FVG hanno messo limite 0,4 ( da più parti detto limite europeo) la regione puglia ha proposto 1,0 , riva 3,0:eek: e nella nota ufficiale della ragione, aldilà del fatto che mi pare sapessero già che erano stati cambiati i vertici dalla IPPC_AIA ( giuliano foschini , un cognome una garanzia :muro: :muro: :muro: ) l'assessore scrive testualmente "...cut...Costituisce invece una novità, ma non positiva, l’enfasi con cui il neo Presidente del Nucleo di Coordinamento scelto dal Ministro ha voluto più volte sottolineare come tali emissioni siano tutte nei limiti dell’attuale normativa nazionale. E’ del tutto evidente che questa constatazione costituisce solo una parziale verità...cut ..."

alla fine non si capisce bene questi limiti quali siano

ps ma riva nelle fabbriche al'estero che limiti userà mai?