_Magellano_
25-10-2008, 19:14
PEDOPORNOGRAFIA: 98 INDAGATI, DA SEGRETARIO COMUNALE A IMAM
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/visualizza_new.html_792817587.html
UDINE - Bastava pagare 98 dollari e, una volta iscritti, si poteva accedere al sito internet e acquistare tutto il materiale pedopornografico desiderato: il traffico - tra Stati Uniti, dove aveva sede il provider, Italia, patria dei compratori, e Bielorussia, dove aveva sede l'organizzazione criminale - è stato stroncato dalla Polizia postale di Udine che ha speso due anni di lavoro per sgominare la banda e sequestrare personal computer, cd, dvd, pendriver, videocassette e altro materiale definito 'raccapricciante' dagli inquirenti. Due persone - Daniel Passigli, segretario comunale di Tassullo (Trento), ma residente a Gardolo (Trento), e Armando Gabardi, operaio, di Trento - sono state arrestate; altre 98, tutte tra i 26 e i 59 anni, sono state indagate per l'ipotesi di reato di divulgazione e commercializzazione di materiale pedopornografico. Tra queste, secondo quanto reso noto oggi dalla Polposta di Udine, anche due religiosi, uno di fede cristiano-cattolica e l'altro di fede musulmana. "E poi persone 'insospettabili' rappresentanti di tutti i ceti sociali - ha ricordato Romeo Tuliozzi, dirigente di Polposta Udine -; da operai a studenti, da professionisti e insegnanti, da pensionati a dirigenti aziendali". All'operazione - denominata 'IWest' e partita agli inizi del 2007 - sono state interessate praticamente tutte le regioni italiane "a conferma che il fenomeno è esteso in tutto il territorio nazionale". Le indagini sono partite dall' individuazione di un sito internet esclusivamente dedicato alla pedopornografia.
http://www.ansa.it/webimages/mida/medium/17/1a01ab44e744670c59b8b694b3d88fcb.jpg
"Ci siamo iscritti pagando i 98 dollari richiesti - ha spiegato Tuliozzi - e abbiamo cominciato a interagire. Da qui migliaia e migliaia di contatti e di dati raccolti. Ricostruendo tutti i passaggi siamo arrivati a identificare la rete e a sgominare la banda". L'organizzazione aveva sede a Minsk, in Bielorussia, dove sono finiti in carcere gli organizzatori del 'giro', mentre quattro milioni di dollari provento del traffico sono stati sequestrati. In Italia sono stati invece sequestrati 118 personal computer, 168 ard disk, 3.634 cd, 678 dvd, 576 videocassette e 49 pendriver. "Scoprire gli acquirenti del materiale - ha detto Tuliozzi - é stato molto difficile. C'era chi usava anche quattro carte di credito per fare acquisti e chi usava anche carte d'identità scadute. Uno dei due arrestati di Trento, ad esempio, in sei mesi ha speso oltre tremila euro per fare acquisti di materiali. E' stato un lavoro certosino che è stato possibile portare a termine anche grazie alla collaborazione con il Dipartimento dell'Immigrazione degli Stati Uniti e il Dipartimento dei Crimini informatici della Bielorussia". 'Raccapriccianti' sono stati definiti da Tuliozzi le immagini divulgate sul sito e nel materiale sequestrato. Erano riprodotti filmati di violenze su bambini e bambine tra i due e gli otto anni, di etnie diverse. "Un traffico - ha concluso - che ora pensiamo almeno di aver interrotto".
C'è poco da commentare pare il vizio non passi. :rolleyes:
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/visualizza_new.html_792817587.html
UDINE - Bastava pagare 98 dollari e, una volta iscritti, si poteva accedere al sito internet e acquistare tutto il materiale pedopornografico desiderato: il traffico - tra Stati Uniti, dove aveva sede il provider, Italia, patria dei compratori, e Bielorussia, dove aveva sede l'organizzazione criminale - è stato stroncato dalla Polizia postale di Udine che ha speso due anni di lavoro per sgominare la banda e sequestrare personal computer, cd, dvd, pendriver, videocassette e altro materiale definito 'raccapricciante' dagli inquirenti. Due persone - Daniel Passigli, segretario comunale di Tassullo (Trento), ma residente a Gardolo (Trento), e Armando Gabardi, operaio, di Trento - sono state arrestate; altre 98, tutte tra i 26 e i 59 anni, sono state indagate per l'ipotesi di reato di divulgazione e commercializzazione di materiale pedopornografico. Tra queste, secondo quanto reso noto oggi dalla Polposta di Udine, anche due religiosi, uno di fede cristiano-cattolica e l'altro di fede musulmana. "E poi persone 'insospettabili' rappresentanti di tutti i ceti sociali - ha ricordato Romeo Tuliozzi, dirigente di Polposta Udine -; da operai a studenti, da professionisti e insegnanti, da pensionati a dirigenti aziendali". All'operazione - denominata 'IWest' e partita agli inizi del 2007 - sono state interessate praticamente tutte le regioni italiane "a conferma che il fenomeno è esteso in tutto il territorio nazionale". Le indagini sono partite dall' individuazione di un sito internet esclusivamente dedicato alla pedopornografia.
http://www.ansa.it/webimages/mida/medium/17/1a01ab44e744670c59b8b694b3d88fcb.jpg
"Ci siamo iscritti pagando i 98 dollari richiesti - ha spiegato Tuliozzi - e abbiamo cominciato a interagire. Da qui migliaia e migliaia di contatti e di dati raccolti. Ricostruendo tutti i passaggi siamo arrivati a identificare la rete e a sgominare la banda". L'organizzazione aveva sede a Minsk, in Bielorussia, dove sono finiti in carcere gli organizzatori del 'giro', mentre quattro milioni di dollari provento del traffico sono stati sequestrati. In Italia sono stati invece sequestrati 118 personal computer, 168 ard disk, 3.634 cd, 678 dvd, 576 videocassette e 49 pendriver. "Scoprire gli acquirenti del materiale - ha detto Tuliozzi - é stato molto difficile. C'era chi usava anche quattro carte di credito per fare acquisti e chi usava anche carte d'identità scadute. Uno dei due arrestati di Trento, ad esempio, in sei mesi ha speso oltre tremila euro per fare acquisti di materiali. E' stato un lavoro certosino che è stato possibile portare a termine anche grazie alla collaborazione con il Dipartimento dell'Immigrazione degli Stati Uniti e il Dipartimento dei Crimini informatici della Bielorussia". 'Raccapriccianti' sono stati definiti da Tuliozzi le immagini divulgate sul sito e nel materiale sequestrato. Erano riprodotti filmati di violenze su bambini e bambine tra i due e gli otto anni, di etnie diverse. "Un traffico - ha concluso - che ora pensiamo almeno di aver interrotto".
C'è poco da commentare pare il vizio non passi. :rolleyes: