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View Full Version : la nostra percezione del tempo...


sparklehorse
22-10-2008, 17:42
Quante volte capita di sentire le persone lamentarsi su come passano in fretta gli anni?sembrerebbe che con il passare degli anni il tempo ci scorre piu velocemente...possibile che questa sia davvero qualcosa di piu di una semplice sensazione?esiste qualche teoria scentifica o qualche studio al riguardo?
io ho sempre immaginato come se la nostra percezione del tempo fosse in un moto uniformemente accellerato..

GUSTAV]<
22-10-2008, 17:51
probabilmente, con la morte dei neuroni, il tempo sembra scorrere sempre piu' velocemente... imho

GUSTAV]<
22-10-2008, 17:54
PS l'ora legale finisce il 26 Ottobre, quindi domenica prossima bisogera' rimettere
l'orologgio un ora indietro... :fagiano:

quelarion
23-10-2008, 22:15
Quante volte capita di sentire le persone lamentarsi su come passano in fretta gli anni?sembrerebbe che con il passare degli anni il tempo ci scorre piu velocemente...possibile che questa sia davvero qualcosa di piu di una semplice sensazione?esiste qualche teoria scentifica o qualche studio al riguardo?
io ho sempre immaginato come se la nostra percezione del tempo fosse in un moto uniformemente accellerato..

trattandosi di una percezione soggettiva non c'è modo di discuterne. L'unico modo di definire un tempo è attraverso un orologio o un meccanismo esterno alla persona che abbia al proprio interno un processo periodico.
Quindi in senso stretto no, il tempo è qualcosa che non dipende da noi.

Si può discutere del fatto che personalmente si può avere una percezione più o meno accentuata dello scorrere del tempo, ma basti pensare ai seminari interminabili che devo seguire e durano un'ora e alle partite infinite che faccio a stalker che durano 4 ore e non me ne accorgo...
A livello metabolico si potrebbe tentare qualcosa, ma i fattori sono talmente tanti che è difficile definire un "tempo" in relazione a un particolare processo...

david-1
24-10-2008, 08:12
Mediamente hai ragione, la maggior parte delle persone può confermare che più s'invecchia e più il tempo passa velocemente.
Imho la risposta è semplice, basti pensare a come percepiamo il tempo quando magari aspettiamo il treno, mani nelle mani... non passa più e un'ora sembra un'eternità.

Il fulcro del discorso è quanto tempo dedichiamo a pensare a quello che VOGLIAMO noi, ma veramente quello che VOGLIAMO noi!
Con l'età crescono gli impegni e puff!!! Perdiamo il tempo per lasciare la mente senza briglie

Dream_River
24-10-2008, 10:21
Personalmente, il tempo l'ho affrontato unicamente come questione filosofica

http://it.wikipedia.org/wiki/Tempo#Il_tempo_nella_filosofia_e_nella_fisica_teorica

Personalmente ritengo che lo spazio è il tempo siano inconcepibili per l'essere umano, un essere dalla mente limitata non può comprendere 2 concetti così assoluti, perciò non possiamo fare altro che quello che si fa quando si cerca di catturare in maniera finita qualcosa di infinito, si creano delle convenzioni che ci permettono di interagire limitatamente con questi due assoluti

Poi il tempo penso sia assurdo ritenere che si dilati o si contragga in base alla nostra percezione, semmai è la nostra percezione che ci fa sembrare il tempo dilatato o contratto (Ci sono malattie come il morbo di Alzheimer che portano a una percezione spazio-temporale distorta) in base alle nostra condizione psico-fisica e spirituale (Ebbene si, credo nell'anima)

Krammer
24-10-2008, 23:48
Mediamente hai ragione, la maggior parte delle persone può confermare che più s'invecchia e più il tempo passa velocemente.
Imho la risposta è semplice, basti pensare a come percepiamo il tempo quando magari aspettiamo il treno, mani nelle mani... non passa più e un'ora sembra un'eternità.

Il fulcro del discorso è quanto tempo dedichiamo a pensare a quello che VOGLIAMO noi, ma veramente quello che VOGLIAMO noi!
Con l'età crescono gli impegni e puff!!! Perdiamo il tempo per lasciare la mente senza briglie

imho, farei una precisazione importante. Non credo che le persone più vecchie percepiscano sensorialmente in tempo più velocemente dei più giovani (salvo che non si parla di persone molto anziane o con qualche malattia particolare).
Piuttosto, le persone più vecchie avendo vissuto di più sono indotte al ragionamento implicito (magari il termine ragionamento è poco appropriato ma non me ne vengono di migliori ora) che, prevedendo di aver già vissuto gran parte della loro vita - magari più di un terzo, o più della metà, od oltre - allora viene dato molto più peso al tempo che rimane e questo, una volta trascorso, viene "contato" con maggiore preoccupazione, in relazione a quello che ci aspettiamo nel futuro. Un ragazzino ci fa poco caso al passare del tempo, un adulto ci pensa molto di più (anche gli impegni quotidiani/abitudinari portano a scandire ulteriormente il tempo che passa) e ne scaturisce la riflessione: quanto tempo è già passato, quanto veloce passa il tempo!

Da qui nascono due punti interessanti a mio avviso.
Per prima cosa l'inganno: si tende a ragionare come se la vita fosse fatta di un tempo determinato (prendiamo come metro di paragone una esistenza media di 60-70-80 anni, 100 se si è ottimisti) quando in realtà nulla ci garantisce questa previsione. Sembrerebbe scontata a dirsi questa cosa, ma implicitamente quasi tutte le persone non vivono come se ogni giorno fosse l'ultimo bensì programmano la vita sulla base di una specie di scaletta temporale.

La seconda cosa è il paradosso: il tempo come ho appena raccontato sopra viene pensato come se fosse più veloce man mano che invecchiamo.
Eppure, contrariamente a questo, il tempo viene anche percepito più o meno velocemente a seconda di quanto pensiamo al suo avanzare.
Tutti si rendono conto che i momenti belli, i momenti intensi, passano in batter d'occhio. questo perchè non ci si fa caso ai minuti, alle ore, ai giorni che passano. contrariamente, il tempo diventa eterno quando non vediamo l'ora che passi. Quando contiamo il tempo, ovvero quando ci pensiamo, questo magicamente rallenta quasi per darci strazio. Quando siamo troppo presi da altri pensieri per contare il tempo, questo fugge via veloce e non ce ne rendiamo conto.
E qui nasce il paradosso: prima ho detto che contando il tempo, questo pare più veloce. adesso dico che contando il tempo questo pare più lento.
Il motivo? semplice: perchè nel primo caso contiamo il tempo già passato e che vorremmo rivivere, nel secondo caso invece contiamo il tempo che deve ancora passare ma che non vorremmo vivere.

Conclusione (personale): il pensare alla scorrere del tempo rovina soltanto la vita. e questo probabilmente è risaputo, e nonostante ciò non per nulla facile non pensarci.
Tuttavia qualche piccolo esercizio potrebbe venire in aiuto: evitare, per quanto possibile, tutto ciò che scandisce il passare del tempo. Evitare le abitudini, la routine, evitare di programmare troppo. Evitare gli orologi e gli appuntamenti. Estremizzando, evitare la vita civile.
Abbiamo già naturalmente il giorno e le stagioni che ci mettono davanti all'evidenza dello scorrere ripetitivo del tempo. Poi le convenzioni umane ci hanno aggiunto le ore, le settimane, i mesi. Gli animali, come probabilmente i primitivi, non sembrano dare peso al tempo, forse perchè non si accorgono neanche che questo passa. Non sanno che esiste, perchè non l'hanno ancora inventato.
L'evoluzione invece ci ha portati al progresso, alla salute e al benessere materiale (almeno nel caso della maggioranza degli occidentali). Ma ci ha portato anche i pensieri, le preoccupazioni, lo stress, le ansie, le nevrosi.
Personalmente non credo che ci sia convenuto così enormemente.
Non dico certo di tornare indietro, ma di imparare a riscoprire quell'istintività troppo soffocata a favore della riflessione. Masochistica riflessione :p


byez!

momo-racing
25-10-2008, 01:22
secondo me la questione è più pragmatica:

quando per esempio hai 5 anni, un ulteriore anno rappresenta un quinto della tua vita. Quando ne hai 30, un ulteriore anno rappresenta un trentesimo della tua vita e quando ne hai 70 un settantesimo. Quindi se prendiamo come riferimento fisso la durata della vita trascorsa, man mano che invecchiamo un unità di tempo come per esempio un anno ci appare sempre più piccola.
La mia personale convinzione è che tutte le percezioni che abbiamo siano commisurate alla nostra vita.
Per esempio, il concetto di "alto e basso" o di "lungo e corto" sono riferiti più o meno alla nostra altezza. Un palazzo è alto perchè dobbiamo guardare verso l'alto per vederlo tutto e una formica è piccola perchè dobbiamo guardarla da molto vicino per vederla. In realtà un palazzo è semplicemente un palazzo e una formica è semplicemente una formica. Se fossimo grandi quanto un atomo la formica ci apparirebbe enorme, se fossimo grandi quanto un pianeta il palazzo ci apparirebbe minuscolo.

lo stesso dicasi per la percezione che abbiamo del tempo che credo sia incentrata sulla durata della nostra vita. A differenza dell'altezza però, che più o meno rimane la stessa nell'arco di tutta la vita, la durata della nostra vita vissuta aumenta man mano che invecchiamo pertanto più il metro di paragone si allunga, più un singolo anno risulta sembrare corto in suo confronto.

Krammer
25-10-2008, 02:31
cut

A differenza dell'altezza però, che più o meno rimane la stessa nell'arco di tutta la vita, la durata della nostra vita vissuta aumenta man mano che invecchiamo pertanto più il metro di paragone si allunga, più un singolo anno risulta sembrare corto in suo confronto.

infatti è per questo che i più vecchi tendono a sentire di più il peso degli anni: quelli che sono a venire appaiono troppo pochi e troppo brevi rispetto ai trascorsi passati, sempre più in maggioranza. :O

gugoXX
25-10-2008, 03:14
Molti aspirano all'immortalita'.
Poi non sanno cosa fare in una domenica pomeriggio piovosa.

quelarion
25-10-2008, 12:25
*

quoto Krammer e momo-racing

Molti aspirano all'immortalita'.
Poi non sanno cosa fare in una domenica pomeriggio piovosa.

e che c'entra? L'immortalità in questo senso è proprio il concetto di non dover preoccuparsi di sprecare una domenica pomeriggio nella noia.

david-1
26-10-2008, 08:06
Anch'io quoto Krammer e momo-racing.
Due eccellenti idee che meritano una rilettura.