luigiaratamigi
16-10-2008, 08:29
Gli anziani invitati a cantare “Faccetta nera”
Cori fascisti a Casa Serena:
polemiche a Pordenone
PORDENONE. «Quando hanno intonato Faccetta nera, ho alzato i tacchi». Non è capitato a un raduno di giovani militanti della nuova Destra, ma a Casa Serena: una sessantina di anziani ospiti ha fatto il coro, a squarciagola, per ritrovare la gioia di vivere.
L’«Allarmi / allarmi siam fascisti / terror dei comunisti» è risuonato nella sala del pian terreno, mercoledì scorso. Dopo lo show del coro di “destra”, arrivano le polemiche indignate di sinistra.
«È una vergogna fare cantare ottantenni e novantenni in quel modo»: ci ha segnalato il fatto l’indignata Rita, una pordenonese che all’a ntifascismo crede da una vita. I cori della “Sanremo” per la quarta età, sono imbastiti sul filo della memoria musicale di epoche discusse.
«Ci sono animatori che di mercoledì, fanno cantare gli anziani - ha riassunto Rita che ha una madre ultranovantenne in cura, a Casa Serena -. Un uomo e due donne propongono: il primo ha dato il “la” per il coro Faccetta nera e l’Allarmi dei fascisti. Sono rimasta raggelata: pensavo che il repertorio non andasse oltre il folclore popolare».
L’animazione funziona come un juke-box: gli ospiti della Casa propongono le canzoni, oppure decidono gli animatori. È un momento di grande feeling comunitario, quello che ha attirato l’attenzione di Rita. «Ho sentito musica e cori e mi sono avvicinata alla sala grande del piano zero spingendo la carrozzina di mia madre - ha continuato il racconto -. Pensavo, fra me e me, che fosse una bella iniziativa, per tenere allegri i vecchietti. Fino alle canzonette del fascio: possono essere cantate da chiunque in luoghi privati, ma in una casa pubblica per anziani è inopportuno. È un segno dei tempi».
Tempi duri. «Si approfitta della buona fede di tanti anziani - ha calcato sull’episodio Rita -. Nel quartiere di Torre, poi, che è tradizionalmente anti-fascista. Il coro è stato intonato con troppa leggerezza e mi ha fatto piacere vedere che al passaggio "allarmi siam fascisti", alcuni non hanno cantato».
I cori alpini, non fanno lo stesso effetto. «Il clima sociale di deriva politica si infila anche nelle case di riposo - è l'interrogativo di Rita -? Ho detto a mia madre che di mercoledì è meglio starsene in corsia».
E ci scappa il grottesco. «Ci sono inservienti stranieri a Casa Serena - ha indicato un amico di Rita che ha promesso di controllare la situazione -. Hanno la pelle colore dell'Africa e il coretto Faccetta nera è sembrato un insulto».
Chiara Benotti
(15 ottobre 2008)
http://messaggeroveneto.repubblica.it/dettaglio/Cori-fascisti-a-Casa-Serena:-polemiche-a-Pordenone/1527717?edizione=EdRegionale
Cori fascisti a Casa Serena:
polemiche a Pordenone
PORDENONE. «Quando hanno intonato Faccetta nera, ho alzato i tacchi». Non è capitato a un raduno di giovani militanti della nuova Destra, ma a Casa Serena: una sessantina di anziani ospiti ha fatto il coro, a squarciagola, per ritrovare la gioia di vivere.
L’«Allarmi / allarmi siam fascisti / terror dei comunisti» è risuonato nella sala del pian terreno, mercoledì scorso. Dopo lo show del coro di “destra”, arrivano le polemiche indignate di sinistra.
«È una vergogna fare cantare ottantenni e novantenni in quel modo»: ci ha segnalato il fatto l’indignata Rita, una pordenonese che all’a ntifascismo crede da una vita. I cori della “Sanremo” per la quarta età, sono imbastiti sul filo della memoria musicale di epoche discusse.
«Ci sono animatori che di mercoledì, fanno cantare gli anziani - ha riassunto Rita che ha una madre ultranovantenne in cura, a Casa Serena -. Un uomo e due donne propongono: il primo ha dato il “la” per il coro Faccetta nera e l’Allarmi dei fascisti. Sono rimasta raggelata: pensavo che il repertorio non andasse oltre il folclore popolare».
L’animazione funziona come un juke-box: gli ospiti della Casa propongono le canzoni, oppure decidono gli animatori. È un momento di grande feeling comunitario, quello che ha attirato l’attenzione di Rita. «Ho sentito musica e cori e mi sono avvicinata alla sala grande del piano zero spingendo la carrozzina di mia madre - ha continuato il racconto -. Pensavo, fra me e me, che fosse una bella iniziativa, per tenere allegri i vecchietti. Fino alle canzonette del fascio: possono essere cantate da chiunque in luoghi privati, ma in una casa pubblica per anziani è inopportuno. È un segno dei tempi».
Tempi duri. «Si approfitta della buona fede di tanti anziani - ha calcato sull’episodio Rita -. Nel quartiere di Torre, poi, che è tradizionalmente anti-fascista. Il coro è stato intonato con troppa leggerezza e mi ha fatto piacere vedere che al passaggio "allarmi siam fascisti", alcuni non hanno cantato».
I cori alpini, non fanno lo stesso effetto. «Il clima sociale di deriva politica si infila anche nelle case di riposo - è l'interrogativo di Rita -? Ho detto a mia madre che di mercoledì è meglio starsene in corsia».
E ci scappa il grottesco. «Ci sono inservienti stranieri a Casa Serena - ha indicato un amico di Rita che ha promesso di controllare la situazione -. Hanno la pelle colore dell'Africa e il coretto Faccetta nera è sembrato un insulto».
Chiara Benotti
(15 ottobre 2008)
http://messaggeroveneto.repubblica.it/dettaglio/Cori-fascisti-a-Casa-Serena:-polemiche-a-Pordenone/1527717?edizione=EdRegionale