View Full Version : [leggi ad personam] tocca a Carnevale
Leggi ad personam
tocca a Carnevale
di LIANA MILELLA
Leggi ad personam tocca a Carnevale
Corrado Carnevale
ROMA - E adesso c'è un record anche per le leggi ad personam. Anzi: doppio record. Stessa persona come beneficiario e stesso governo. Sempre Berlusconi, of course. E con un "graziato" di tutto rispetto, Corrado Carnevale, la toga che fu nota come "l'ammazzasentenze", per via dei processi di mafia che annullava dalla Suprema corte per vizi formali.
Che osò perfino dare del "cretino" a Giovanni Falcone, perché "certi morti io non li rispetto". Ma Carnevale è nel cuore della destra. Gli fecero una leggina ad hoc nel 2003, per ripescarlo dalla pensione dov'era finito quale imputato in un processo per mafia, gliene rifanno una per consentirgli di concorrere all'unico incarico che desidera, il posto di primo presidente della Cassazione. Ci arriverà alla veneranda età di 80 anni, ci potrà restare fino ai suoi 83, anche se i colleghi vanno in pensione a 75. Appena ieri, a Taormina, davanti ai giovani avvocati, il Guardasigilli Alfano ha vantato i meriti del Csm perché "svecchia" i capi degli uffici. Ma per Carnevale, l'unico che si è vantato d'essere l'ispiratore della prima norma a suo favore, ben venga un'eccezione.
Lodo Alfano, lodo Consolo, lodo Geronzi. Eccoci al lodo Carnevale. Partorito giovedì 9 ottobre, al Senato. Infilato nel decreto legge che dà più soldi ai magistrati in marcia verso le sedi disagiate. Lo propone Luigi Compagna, docente di dottrine politiche, d'origini repubblicane, oggi forzista. A leggerla, la minuscola norma pro-Carnevale, è incomprensibile, ma significa tanto. Dice così: "L'articolo 36 del decreto legislativo 5 aprile 2006 n.160, come modificato dall'articolo 2 comma 8 della legge 30 luglio 2007 n.111, è abrogato". Vuol dire: la disposizione dell'ordinamento giudiziario dell'ex Guardasigilli Clemente Mastella (2007) per cui, chi fu graziato nel 2004 e ottenne la ricostruzione della carriera non può ottenere posti di vertice oltre i 75 anni, "è abrogata". La Mastella cancellava la Castelli che invece non poneva limiti d'età. Ora si torna indietro. E si dà via libera a Carnevale.
In aula, la proposta di Compagna ottiene il placet del governo per bocca del sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo, ex toga di Unicost candidata da Berlusconi. L'opposizione, stavolta (e non come per il lodo Geronzi), reagisce. Il democratico Felice Casson chiede il voto elettronico. Su 271 presenti, 159 sono a favore, 111 contro. Dice l'ex pm di Venezia: "La maggioranza aveva proposto la norma in commissione, ma il governo era contrario. Poi rieccola in aula. Io e Gerardo D'Ambrosio ne abbiamo ragionato e il nostro è stato un no convinto".
Due leggine in cinque anni. La prima ripescò Carnevale dalla pensione, dov'era finito per via del processo per concorso in associazione mafiosa che gli aveva mosso la procura di Gian Carlo Caselli. Fu assolto nel 2002. L'anno dopo ecco un comma nella Finanziaria per restituire onore e carriera ai dipendenti pubblici, toghe comprese, finite nelle maglie della giustizia ma uscitene illese. Non solo possono tornare in servizio, ma recuperare pure gli anni persi sforando l'età pensionabile. Un dl del 2004 fa di più e consente ai reintegrati di ottenere un posto in sovrannumero.
Al Csm si scatena la guerra. Parte il ricorso alla Consulta perché la legge incide sui poteri del Consiglio. La Corte lo boccia. Il braccio di ferro prosegue, il Csm stoppa Carnevale che ricorre al Tar e al Consiglio di Stato. Dove vince. In un drammatica seduta, finita 11 a 10, in cui anche la sinistra si divide, "l'ammazzasentenze" ottiene il posto di presidente di sezione civile della Suprema corte. Commenta: "È un atto dovuto".
La sua unica aspirazione è conosciuta da tutti. Diventare primo presidente. Con la leggina fresca di voto (e se la Camera la conferma) ce la farà. L'attuale capo, Vincenzo Carbone, va in pensione a metà del 2010. Lui avrà 80 anni, potrà ridire, "sono il più anziano". Al Csm sono basiti. Ezia Maccora, ex presidente di Md della commissione per i capi degli uffici, che ha fatto del ringiovanimento della dirigenza uno degli obiettivi del suo lavoro, commenta: "A Taormina ho sentito Alfano apprezzare il nostro sforzo per fare nomine basate su capacità e merito. Questa norma invece va in direzione opposta e consente a un magistrato in età molto avanzata di concorrere ugualmente". Ma per lui ogni strappo è possibile.
http://www.repubblica.it/index.html
AVVOCATO: La causa di Giovanni è stata fissata per il 22 dicembre...
CARNEVALE: in quale Sezione?
AVVOCATO: la quarta...
CARNEVALE: quarta...
AVVOCATO: che è presieduta da...?
CARNEVALE: da... LO COCO...
AVVOCATO: LO COCO... allora... ci pensi tu?
CARNEVALE: il 22 dicembre...
AVVOCATO: il 22 dicembre, sì...
CARNEVALE: sai chi presiede quel giorno...? quel giorno chi presiede?
AVVOCATO: non lo sacciu, m'haiu a informari... lo sanno già?
CARNEVALE: certo...
AVVOCATO: oh... allora nci mandu illu... così gli do un po' d'attività... è... è il caso di fare una memoria...?
CARNEVALE: naturalmente chistu... non me lo dire per telefono, eh!.
AVVOCATO: nooo!! ma scherzi? ma io... incomprensibile... m'hai ntisu parlari mai?
CARNEVALE:noo, noo...
AVVOCATO: hai fatto bene a dirmelo ma io... non n'haiu bisogno... eh... non ca sugnu... ma sugno vecchio ormai...! eh... c'è da fare... incomprensibile... di memoria prima, ... da depositare...?
CARNEVALE: ma no... incomprensibile... e si faccia dire anche il nome del relatore...
AVVOCATO: del relatore...
per via dei processi di mafia che annullava dalla Suprema corte per vizi formali.I vizi formali sarebbero?
I vizi formali sarebbero?
Il relatore sbagliava qualcosa ( chissà perchè , ma forse l' intercettazione sotto può illuminare ) e lui annullava tutto .
Ma spesso non serviva nessun errore , Carnevale ha sempre avuto buona fantasia quando si trattava di trovare "spiegazioni" per assolvere qualche mafioso ...
atinvidia284
13-10-2008, 10:13
Solo noi possiamo vantare tali personaggi in italia
Corrado Carnevale (Licata (AG), 9 maggio 1930) è un magistrato italiano.
Si laureò all'Università di Palermo all'età di 21 anni col massimo punteggio. Partecipò al concorso pubblico per uditore giudiziario e lo vinse, classificandosi al primo posto; venne nominato uditore il 17 dicembre 1953.
Successivamente seguì una carriera incredibilmente rapida, diventando a soli 55 anni presidente di sezione di Corte di Cassazione (1º dicembre 1985): il più giovane della storia.
Carnevale fu soprannominato l'ammazza-sentenze per aver cassato, in qualità di Presidente della prima sezione della Suprema Corte di Cassazione, numerose sentenze dei tribunali chiamati a giudicare su temi di mafia, nonché per un processo alla Banda della Magliana, per la Strage del Rapido 904, e per essere stato coinvolto in uno dei maggiori scandali della storia della magistratura italiana. Il collaboratore di giustizia Gaspare Mutolo lo coinvolse nel processo Andreotti, dichiarando che "il senatore Andreotti aveva con lui uno speciale rapporto personale." "E i boss erano sicuri che non ci sarebbero stati problemi." Il 29 marzo 1993 la procura di Palermo gli inviò un avviso di garanzia. Dal23 aprile 1993 il magistrato venne sospeso dalle funzioni e dallo stipendio. Il 29 giugno 2001 fu condannato dalla Corte di Appello di Palermo per concorso esterno in associazione mafiosa a 6 anni di carcere, all'interdizione perpetua dai pubblici uffici e all'interdizione legale lungo l'arco della pena. La sentenza finale in Cassazione del 30 ottobre 2002 lo ha assolto con formula piena, senza rinvio, perché "Il fatto non sussiste", ribaltando la sentenza della Corte d'Appello che lo aveva condannato per concorso esterno in associazione mafiosa a 6 anni di carcere, l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e l'interdizione legale lungo l'arco della pena.
Il 21 giugno 2007 è tornato a svolgere l'attività giudiziaria presso la I/a sezione civile della Cassazione.
Nel suo curriculum però resterà per sempre la personalissima opinione su Giovanni Falcone (un cretino, indegno di essere rispettato anche da morto) e la sua fama di operaio al servizio di Andreotti e dei suoi amici.
http://it.wikipedia.org/wiki/Corrado_Carnevale
La sentenza finale in Cassazione del 30 ottobre 2002 lo ha assolto con formula piena, senza rinvio, perché "Il fatto non sussiste"
La sezione che lo ha assolto è la prima e i giudici che la formano sono i suoi ex-colleghi che firmavano assieme a lui le sentenze di assoluzione dei mafiosi .
Le motivazioni che hanno portato all' assoluzione sono piuttosto curiose , praticamente le testimonianze dei giudici che sono stati oggetto delle sue pressioni per far cambiare la loro sentenza sono state dichiarate non valide in quanto tutto ciò che è fatto in camera di consiglio è segreto e come tale non può essere usato come prova , e questo anche se il colloquio incriminato è avvenuto fuori ... :mbe: , mentre delle intercettazioni e dei pentiti non hanno nemmeno parlato .
Qualcuno ha trovato questa sentenza piuttosto strana ...
kaysersoze
13-10-2008, 10:42
I vizi formali sarebbero?
Eppoi t'inpunti per una assoluzione per prove insufficienti o per vizi di forma contestati in cassazione...:muro:
Questa è la giustizia in italia, la si può comprare come e quando si vuole, se si hanno i soldi e le conoscenze giuste!!!!
:Puke: :Puke: :Puke:
^TiGeRShArK^
13-10-2008, 10:52
Mi pare anche giusto...
Il premier ha come braccio destro un condannato per concorso esterno in associazione mafiosa che definisce mangano un eroe, opinione condivisa anche da Ilvio, mi pare il minimo fare leggi a favore di chi definisce Falcone un cretino e che ha salvato una marea di criminali per "vizi di forma" :rolleyes:
Ma poi il vero criminale per qualcuno sarebbe Leoluca Orlando o Di Pietro.. :rolleyes:
kaysersoze
13-10-2008, 11:06
Chiissà se a Carnevale toccherà pronunciarsi anche sul processo a Marcellino....:rolleyes:
Mi pare anche giusto...
Il premier ha come braccio destro un condannato per concorso esterno in associazione mafiosa che definisce mangano un eroe, opinione condivisa anche da Ilvio, mi pare il minimo fare leggi a favore di chi definisce Falcone un cretino e che ha salvato una marea di criminali per "vizi di forma" :rolleyes:
Ma poi il vero criminale per qualcuno sarebbe Leoluca Orlando o Di Pietro.. :rolleyes:
Parlando di mafia e di Orlando dovresti ricordarti le parole che il politico usò verso il Falcone ;) (prima che morisse ndr...)
I vizi formali cosa sono?(chiedo seriamente)
Errori di trascrizione?:confused:
^TiGeRShArK^
13-10-2008, 11:14
Parlando di mafia e di Orlando dovresti ricordarti le parole che il politico usò verso il Falcone ;) (prima che morisse ndr...)
I vizi formali cosa sono?(chiedo seriamente)
Errori di trascrizione?:confused:
I vizi di forma non sono assolutamente errori di trascrizione.
Il caso + comune che mi viene in mente è quando qualcosa viene depositata oltre il tempo massimo, ma in realtà basterebbe anche una parola fuori posto in una sentenza o minchiate del genere.
Tutte cose a cui ci si può appigliare se si vuole salvare il culo di qualcuno, nella fattispecie vari mafiosi e criminali.
anche lui avrà da riferireal supremo magistrato... quello che intercetta pure i pensieri ... e vista l'età pure a breve...
e lì non ci son governi compiacenti e amici degli amici onorati ceh tengano.
... noi lo sappiamo, lui fa finta di non saperlo.
atinvidia284
13-10-2008, 15:35
http://img370.imageshack.us/img370/3232/92572881ex3.jpg (http://it.youtube.com/watch?v=dbMmw0cGyPg)
Qui Travaglio elenca le leggi ad personam di questo inizio legislatura e parla anche di Carnevale
La fama di ammazzasentenze se l’era guadagnata sul campo, ma per i mafiosi era ormai il ministro di Grazia e Giustizia di Cosa nostra. Carnevale (Licata, 9 maggio 1930) si era laureato a Palermo all’età di 21 anni col massimo punteggio, aveva partecipato al concorso pubblico per uditore giudiziario classificandosi al primo posto e aveva fatto carriera bruciando giovanissimo tutte le tappe. Era diventato a soli 55 anni presidente di sezione di Corte di Cassazione. Fu il più giovane della storia!
Ma la storia si ricorderà di lui per aver polverizzato l’inchiesta di Falcone sulle rivelazioni del pentito Calderone, per aver scarcerato 43 mafiosi del maxiprocesso, per aver annullato la condanna all’ergastolo contro Michele e Salvatore Greco per l’omicidio di Rocco Chinnici, per aver respinto il ricorso di Enzo Tortora che chiedeva, per legittima suspicione, di far trasferire il processo alla camorra lontano da Napoli ecc ecc. Se ne potrebbero citare centinaia di esempi… In tantissimi anni di attività cassò lunghissimi e faticosi processi essenzialmente a imputati accusati di collaborazione con Cosa nostra, rimanendo sempre in carica, e finendo però coinvolto nel processo Andreotti come collaboratore esterno della stessa Cosa nostra. Il 29 marzo 1993 la procura di Palermo gli invia un avviso di garanzia. Il collaboratore di giustizia Gaspare Mutolo ha dichiarato che “il senatore Andreotti aveva con lui uno speciale rapporto personale. E i boss erano sicuri che non ci sarebbero stati problemi.” Il magistrato venne sospeso dalle funzioni e dallo stipendio dal 23 aprile 1993.
La sentenza finale in Cassazione del 30 ottobre 2002 lo ha assolto con formula piena, senza rinvio, perché “Il fatto non sussiste”, ribaltando la sentenza della Corte di Appello di Palermo che lo aveva condannato, il 29 giugno 2001 per concorso esterno in associazione mafiosa a 6 anni di carcere, l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e l’interdizione legale lungo l’arco della pena.
Nel 2007 è tornato a svolgere l’attività giudiziaria presso la I/a sezione civile della Cassazione. Lo farà fino all’età di 83 anni. Nel suo curriculum però resterà per sempre la personalissima opinione su Giovanni Falcone (un cretino, indegno di essere rispettato anche da morto) e la sua fama di operaio al servizio di Andreotti e dei suoi amici.
http://senzamemoria.wordpress.com/2008/06/27/corrado-carnevale-lammazzasentenze/
I vizi formali sarebbero?
vai su google e te li cerchi da te
Letta stamane, e sto ancora vomitando.
Mi ha rovinato la giornata.
Un plauso a chi ha scientemente consegnato l'italia a questa gente, e un plauso anche a chi, fra il serio e il trolleggio, continua a difenderli.
Bravi :)
:Puke:
LuVi
hanno inserito un piccolo codicillo che abroga una norma approvata nel 2007 dal governo Prodi.
Cosa diceva quella norma? Che i magistrati non possono ricoprire incarichi direttivi oltre i 75 anni se sono stati reintegrati in base alla legge che consentiva ai funzionari pubblici, sospesi o dimissionari per processi o condanne, che poi venivano assolti e potevano essere reintegrati.
In caso di reintegro, comunque il magistrato non può ricoprire incarichi direttivi se ha compiuto 75 anni.
Uno dirà: "ma di chi stanno parlando? Fate nomi e cognomi!".
Chi è il magistrato che è stato reintegrato dopo che si era dimesso perché era stato condannato, poi era stato assolto ed è ritornato in carica e ha compiuto 75 anni? Non ce ne sono mica tanti: ce n'è uno.
Si chiama Corrado Carnevale.
E' una vecchia conoscenza, soprattutto di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che lo consideravano l'avversario numero uno.
Subito dopo la mafia c'era colui che alla presidenza della prima sezione penale della Cassazione si incaricava di cassare, annullare, decine di sentenze di condanna emesse dai giudici di Palermo nei confronti dei capi mafia.
Ma non solo di quelle di Palermo: assolveva anche i clan processati e condannati a Torino, ad esempio.
Sempre con cavilli, virgole mancanti, timbri incompleti. Era il re del garbuglio. Lo chiamavano "l'ammazza sentenze".
Secondo alcuni testimoni, suoi colleghi in Cassazione e alcuni pentiti di mafia questo signore non annullava le sentenze perché andavano annullate ma perché era d'accordo con la mafia.
Si è fatto un processo, Carnevale è stato assolto in primo grado, condannato in appello e poi la Cassazione ha annullato senza rinvio la sentenza.
Senza rinvio vuol dire che non ha disposto un nuovo processo in appello, come spesso avviene, ha annullato definitivamente stabilendo che le prove utilizzate dalla Corte d'Appello, quelle decisive, non erano più utilizzabili.
Come mai? Dei colleghi di Carnevale in Cassazione, che raccontavano di come lui facesse pressioni per ottenere l'annullamento delle condanne dei mafiosi anche quando non c'entrava niente perché non presiedeva il collegio - figurarsi quando lo presiedeva... c'erano racconti di suoi colleghi che dicevano: "quando eravamo in camera di consiglio lui ci diceva di annullare". Ma anche quando non era in camera di consiglio chiamava alcuni colleghi e diceva: "mi raccomando, annullate".
La Corte ritiene utilizzabili queste dichiarazioni nel senso che ritiene, come si era sempre ritenuto fino a quel momento, che se in camera di consiglio dove vige il segreto più assoluto - nessuno può rivelare cosa succede in camera di consiglio - si commettono dei reati, metti che il presidente malmena uno degli altri giudici, il giudice quando esce con l'occhio nero potrà dire "mi ha menato il presidente"... anche se la camera di consiglio è segreta, se si tratta di scoprire se sono stati commessi dei reati e chi li ha commessi si può divulgare cosa è avvenuto.
La Cassazione, sconvolgendo e ribaltando questa impostazione originaria, ha detto no: "non si può rivelare nulla della camera di consiglio, nemmeno quando si tratta di processare qualcuno per qualcosa fatto all'interno della camera di consiglio".
Quindi ha dichiarato inutilizzabili le dichiarazioni dei magistrati di cassazione che dichiaravano di aver subito pressioni in camera di consiglio da Carnevale.
Quindi, se la prova non vale più perché sono cambiate le regole durante la partita è evidente che a quel punto Carnevale, anche per questo motivo, è stato assolto.
La Corte non si è accorta di un altro fatto: alcuni colleghi di Carnevale, che lo accusavano, non raccontavano di pressioni avvenute dentro la camera di consiglio.
Raccontavano di pressioni che faceva quando non stava in camera di consiglio, perché non presiedeva il collegio.
Erano pressioni avvenute fuori e dovrebbero essere utilizzabili.
Han fatto un fritto misto, han messo tutto dentro, hanno detto che era tutto inutilizzabile e, anche per questo motivo, Carnevale è stato assolto.
A questo punto, dopo la condanna in appello, si era dimesso dalla magistratura, altrimenti il CSM l'avrebbe comunque sospeso o cacciato.
Dopo che la Cassazione lo ha assolto, lui ha ottenuto una legge per poter rientrare in magistratura dopo che si era messo in prepensionamento.
Legge che ha approvato la maggioranza di centrodestra nel 2003, con voti delle solite teste di cavolo di una parte del centrosinistra che quando si tratta di dare una mano nelle porcate non si tira mai indietro.
Questa maggioranza trasversale riportò Carnevale in magistratura, alla Cassazione, a presiedere una sezione della Cassazione.
Per il momento sezione civile, prima stava nel penale.
Ma non è che l'assoluzione della Cassazione cancella i fatti.
Per esempio, indagando su di lui i magistrati di Palermo l'avevano intercettato per un certo periodo e l'avevano sentito, subito dopo la morte di Falcone e Borsellino, parlare di loro con dei suoi colleghi.
Carnevale, in quelle telefonate intercettate, li chiamava - Falcone e Borsellino, i martiri dell'antimafia - "i Diòscuri", come se fossero Castore e Polluce.
Li prendeva in giro, da morti. Diceva che erano "due incapaci, con un livello di professionalità prossimo allo zero".
Chiamava Falcone "quel cretino", "faccia da caciocavallo" - cioè faccia da culo, detto molto chiaramente, è un modo di dire siciliano - e aggiungeva: "io i morti li rispetto, ma certi morti no".
Falcone e Borsellino manco da morti, li rispettava.
Aggiungeva: "a me Falcone non è mai piaciuto". Poi insinuava che Falcone avesse messo sua moglie, Francesca Morvillo morta anche lei a Capaci, nella corte d'Appello di Palermo per far confermare le condanne che Falcone otteneva in primo grado.
Lo accusava di aggiustare i processi, diceva al telefono, per "fregare qualche mafioso". Secondo lui condannare i mafiosi significava fregarli.
Questo lo diceva lui. Tant'è che quando l'hanno interrogato gli hanno chiesto: "ma lei conferma le cose che ha detto?" "Si si, io contro di loro ho un'avversione che non è venuta meno neanche dopo che la mafia li ha ammazzati".
Questo è il soggetto che in base a questa legge è tornato in Cassazione.
Ma c'era questa norma, fatta dal centrosinistra, che almeno ci metteva al riparto dalla beffa delle beffe. Carnevale è più vecchio di tutti proprio perché l'hanno reintegrato quando era over quota.
Il fatto che sia il più anziano degli altri lo pone in vantaggi in un'eventuale corsa alla presidenza della Cassazione.
Adesso un presidente c'è, si chiama Carbone, ma va in pensione nel 2010 e Carnevale lascerà la Cassazione nel 2013, quando avrà 83 anni.
Dagli 80 agli 83 anni, quando andrà in pensione Carbone, chi sarà il candidato unico, il più anziano, che ha più titoli per diventare primo presidente della Cassazione, il magistrato più importante d'Italia, quello che sta al vertice della piramide della magistratura sopra il quale non c'è più niente?
Sarà Carnevale.
In base a questa legge che stabilisce che anche se ha compiuto 75 anni ed è stato reintegrato, può diventare dirigente di un ufficio. Può diventare il primo presidente della Corte Suprema di Cassazione.
Così quando un famoso annullatore di sentenze come questo andrà a presiedere la Cassazione, tutti quelli che hanno delle sentenze che stanno per arrivare in Cassazione e che sperano che siano annullate, avranno buone speranze di ottenere il loro bravo annullamento.
Questa è la sesta legge ad personam che passa in Parlamento.
Vi preannuncio che ne avremo presto, probabilmente, una settima.
Adesso devono rinnovare la Corte Costituzionale perché c'è un membro che si è dimesso da un anno e mezzo. E' un ex avvocato di Berlusconi, si chiama Vaccarella.
Era il civilista di Previti e Berlusconi. Si è dimesso un anno e mezzo fa, non l'hanno ancora sostituito ma ora c'è un pressing per sostituirlo.
Con chi lo sostituiranno? Il candidato favorito è il penalista di Berlusconi, l'avvocato Pecorella, che sta in Parlamento.
L'avvocato Pecorella è però imputato a Milano per favoreggiamento nei confronti di Delfo Zorzi, a sua volta imputato a Brescia per la strage di Piazza della Loggia.
Secondo l'accusa, Pecorella e l'avvocato di un pentito, Martino Siciliano, avrebbero pagato questo pentito per ritrattare le accuse a Zorzi sulle stragi di Piazza Fontana e Piazza della Loggia.
Di qui per entrambi, l'altro si chiama Maniacci, l'accusa di favoreggiamento nei confronti di un imputato di strage.
Non era mai capitato nemmeno in Italia che un imputato di favoreggiamento di un presunto stragista venisse promosso a giudice costituzionale.
Ma quando lo diventasse, pensate cosa succederebbe: avremmo un giudice costituzionale che ogni tanto va a un processo dove deve rispondere di favoreggiamento nei confronti di un presunto stragista.
A quel punto ricominceranno a dire che non solo per il capo del governo, dello Stato, per i presidenti di Camera e Senato ci vuole quella tranquillità, che sicuramente uno che ha dei processi non può avere per svolgere il suo mandato, ma anche per i giudici costituzionali bisogna prevedere l'immunità almeno durante l'esercizio delle funzioni.
Quindi si tornerebbe indietro, al lodo Schifani che diversamente dal lodo Alfano immunizzava anche il presidente della Corte Costituzionale e perché no, a quel punto, tutti i suoi membri, come inizialmente voleva fare Alfano.
Voi vedete come una legge ad personam ne figlia tante altre.
E' come una smagliatura che se non viene immediatamente rammendata comincia a dilatarsi e diventa una voragine.
Ecco perché la smagliatura, cioè il Lodo Alfano, fa immediatamente ricucita con l'abrogazione o per via referendaria o per via del respingimento della Corte Costituzionale, perché a furia di fare una legge ad personam dopo l'altra alla fine le uniche "personas" che non otterranno mai giustizia saremo noi cittadini comuni.
Passate parola."
http://www.beppegrillo.it/
atinvidia284
14-10-2008, 22:56
http://img521.imageshack.us/img521/2276/74004996ng4.jpg (http://www.youtube.com/watch?v=3udklv49BOc&feature=related)
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