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View Full Version : Conviene ancora laurearsi?


er-next
11-10-2008, 09:48
Traggo spunto da questo articolo (ma anche perchè ho la febbre e non ho un cavolo da fare :p :cry: )


Retribuzioni under 30
La paga del laureato
perde colpi, recupera lo stipendio dei diplomati
Sara Pavesi (Od&M Consulting)

Qual è la paga del giovane laureato? E quanto le imprese sono disposte a remunerare i giovani diplomati all'ingresso nel mondo del lavoro? Tutto dipende dal tipo di contratto di inserimento che, come tendenza, è sempre più spesso flessibile. Ma è anche vero che, nel quinquennio 2003-2007, il valore medio di mercato della laurea si è deprezzato : -0,8% al netto dell'inflazione. Al contrario, le retribuzioni dei diplomati sono cresciute del 5,1%. Nel 2003 la differenza era di circa 16 punti percentuali, alla fine del 2007 il divario si è ridotto a 10 punti. E' quanto risulta dalla ricerca di OD&M consulting "I giovani in azienda".

Lo stage sta divenendo una delle forme di inserimento più utilizzate per gli under30, e la remunerazione, in questo caso, è condizionata dalla dimensione aziendale. Le piccole imprese che offrono uno stage retribuito (che sono meno del 50% delle piccole imprese intervistate nell'indagine) mediamente prevedono una remunerazione mensile di 517,14€. Le medie imprese (che offrono uno stage retribuito in circa il 70% dei casi) garantiscono un compenso medio di a 610,34., mentre le grandi (che attivano uno stage retribuito in circa il 90% dei casi) offrono in media 637,5 € al mese.
Considerando invece la remunerazione riconosciuta ai giovani diplomati e laureati che vengono inseriti con contratti a tempo indeterminato, la situazione è molto articolata e dipende da diverse variabili: area funzionale di inserimento, settore merceologico e dimensione aziendale.
Le retribuzioni dei neodiplomati
Nel 2007, la media retributiva dei diplomati Under 30" è stata pari a € 22.281.
Le aree funzionali che hanno registrato i valori retributivi più alti sono state il marketing, comunicazione, commerciale (€ 24.144) e l'Information technology (€ 24.010); all'estremo opposto, le aree funzionali che hanno registrato le medie più basse sono state e acquisti e logistica (€ 22.337) e amministrazione, finanza e controllo (€ 21.170). Tuttavia, in termini di trend retributivi nel periodo 2003-2007 l'area dell'amministrazione, finanza, controllo ha registrato la crescita maggiore al netto dell'inflazione del 6,4% (l'inflazione nel periodo 2003-2007 è stata dell'8,4% fonte ISTAT-indice NIC), mentre all'estremo opposto si ritrova l'area risorse umane con un trend pari a –2,2%. Anche le aree IT e marketing/commerciale, pur presentando livelli retributivi elevati rispetto alla media, sono cresciute solo dell' 1,1%.
Passando alla variabile settore merceologico, risulta che, in valore assoluto, i più pagati del 2007 sono stati i diplomati del settore credito e assicurazioni (€ 24.263); all'opposto, con €19.763, i meno pagati sono stati i diplomati degli altri settori (agricoltura allevamento e ambiente, energia elettrica, gas e acqua, studi professionali). Come trend, tuttavia, sono proprio gli "altri settori" quelli che, negli ultimi anni, hanno rilevato la crescita maggiore (+8,7% al netto dell'inflazione). Seguono industria (5,5%), comunicazione/spettacolo/sport (4,3%) e credito e assicurazioni (+3,9%),
La dimensione aziendale ha determinato una notevole variabilità degli importi assoluti con un gap tra retribuzioni dei diplomati nella grande e piccola impresa di oltre €3.500.
Le retribuzioni dei neolaureati
Nel corso del 2007, la media retributiva dei laureati che hanno meno di trent'anni è stata pari a € 24.411.
L'analisi retributiva per area funzionale ha permesso di evidenziare che i laureati under 30 meglio retribuiti nel 2007 sono stati quelli impiegati nella direzione generale (€25.633). Fanalino di coda i laureati inseriti nelle risorse umane (€23.525). In termini di trend, nel 2003-2007 l'incremento (al netto dell'inflazione) più accentuato è stato riscontrato nell'area funzionale amministrazione finanza e controllo (1,0%), seguito da acquisti e logistica (0,7%) e ricerca e sviluppo (0,3%). I trend meno significativi sono nelle aree IT (-7,6%), marketing, risorse umane (-6,2%) e produzione (-2,4%).
Dall'analisi per "settore merceologico" è emerso che il valore massimo ed il valore minimo si distanziano fra loro di oltre 13 punti percentuali. Il settore che ha garantito le retribuzioni maggiori è stato il credito e assicurazioni (€ 25.681) seguito dall'industria (€ 24.956). Il trend di crescita maggiore (al netto dell'inflazione) è stato registrato dagli "altri settori" (11,0%), mentre le società di servizi hanno avuto il trend retributivo peggiore: -6,1%.
Anche nel caso dei laureati, in termini assoluti la piccola azienda nel 2007 ha pagato meno rispetto a media e grande impresa. I laureati impiegati nelle aziende di tutte le dimensioni hanno registrato tutte un trend retributivo 2003-2007 (al netto dell'inflazione) negativo, diversamente dai colleghi neodiplomati.
Infine, quali prospettive di crescita economica ci sono per diplomati e laureati? Nell'indagine si sono evidenziati i differenziali retributivi che esistono fra i diplomati o i laureati under 30 e le posizioni professionali manageriali, considerando le differenze per area territoriale. Rispetto alle retribuzioni medie dei diplomati quelle dei dirigenti sono 4,5 volte superiori al Centro, seguono Nord-ovest (4,4), Nord-est (4,3) e Sud e isole (4,1).
Anche per i neolaureati il gap maggiore con i dirigenti è al centro (4,1 volte superiore), seguono nord-ovest e nord-est (4,0) e sud e isole (3,9).



l'ho messo qui in Attualità per parlare più dell'assottigliamento della differenza di stpendi tra laureati e diplomati e con un pò di numeri alla mano..

magari la laurea ti dà qualche possibilità in più rispetto al diploma.. ma a giudicare da questi dati neanche tanto:

http://img511.imageshack.us/img511/5327/immaginegs1.jpg (http://imageshack.us)
http://img511.imageshack.us/img511/immaginegs1.jpg/1/w484.png (http://g.imageshack.us/img511/immaginegs1.jpg/1/)


che sta succedendo? se gli stipendi sono simili e il tasso di disoccupazione fino a 30anni è paragonabile, conviene ancora laurearsi o è meglio inizaiare subito a fare qulacosa? la laurea sta diventando un pezzo di carta inutile?

gigio2005
11-10-2008, 09:53
queste statistiche hanno il valore di un carciofo bollito....



parliamo di laureati in cosa?



(tieni presente che un medico specializzando guadagna 1800€ lorde al mese)

er-next
11-10-2008, 09:56
queste statistiche hanno il valore di un carciofo bollito....



parliamo di laureati in cosa?



(tieni presente che un medico specializzando guadagna 1800€ lorde al mese)

bah.. più o meno nell'articolo c'è una distinzione con i dati.. e fondamentalmente si parla di "giovani" fino ai 30 anni..

tdi150cv
11-10-2008, 10:07
ha un significato notevole se e solo se si ha la bonta' d'animo di ammettere d'avere comunque solo un pezzo di carta in mano con il quale pero' si puo' e si DEVE iniziare un percorso fatto di tanta gavetta. Il tutto per un futuro professionale generalmente piu' brillante.

Chiaro che dipende dal tipo di laurea (oramai i tempi in cui si sceglieva in base alle proprie passioni sono morti e defunti) e dalla voglia di crescere.

REN88
11-10-2008, 10:07
Che statistica idiota...

ormai parlare di "Laureati" non ha più senso... è come mettere sullo stesso piano un laureato in scienze della comunicazione e un laureato in ingegneria.

Babbo Natale
11-10-2008, 10:16
Che statistica idiota...

ormai parlare di "Laureati" non ha più senso... è come mettere sullo stesso piano un laureato in scienze della comunicazione e un laureato in ingegneria.

Infatti, generalmente il primo non ha l'asperger ed è perciò più facilmente inseribile in un contesto lavorativo.

Marci
11-10-2008, 10:18
si, anche perchè ci sono professioni che un non-laureato non può fare come medico, ingegnere, architetto e tutti gli altri dove serve una qualifica per poter firmare un progetto

Marci
11-10-2008, 10:19
Infatti, generalmente il primo non ha l'asperger ed è perciò più facilmente inseribile in un contesto lavorativo.
quoto, dipende da cosa devi fare, un ingegnere in quanto a "comunicazione" è peggio del lavavetri al semaforo:ciapet:

fabio80
11-10-2008, 10:19
ha un significato notevole se e solo se si ha la bonta' d'animo di ammettere d'avere comunque solo un pezzo di carta in mano con il quale pero' si puo' e si DEVE iniziare un percorso fatto di tanta gavetta. Il tutto per un futuro professionale generalmente piu' brillante.

Chiaro che dipende dal tipo di laurea (oramai i tempi in cui si sceglieva in base alle proprie passioni sono morti e defunti) e dalla voglia di crescere.

e anche se si avesse la bontà d'animo che alle volte con solo quel pezzo di carta in mano ti rifilano responsabilità che non ti fanno dormire la notte salvo poi considerarti alla stregua di un correttore di bozze in sede contrattuale

pezzo di carta o meno, la paga dovrebbe essere commisurata alle responsabilità

laureato che stura i cessi: paga misera

laureato che fa il suo lavoro con onori e oneri: paga adeguata, che poi è quanto fanno nel resto del mondo

in italia, laureato che fa il suo lavoro e che porta a casa 200 euro in più del mulettista

ora dimmi, quanto tempo passerà prima che il laureato andrà fuori dalle palle e/o si metterà a lavorare con la stessa attitudine dell'impiegato delle poste?



l'unico vero vantaggio che offrono tuttora certe lauree è la scelta. sei letteralmete subissato da richieste e il coltello per una volta lo tieni te nel verso giusto. questo ti consente di mandare affanculo le meravigliose offerte di stages retribuiti a livello cinese....

Kharonte85
11-10-2008, 10:23
Infatti, generalmente il primo non ha l'asperger ed è perciò più facilmente inseribile in un contesto lavorativo.
:sbonk: :sbonk: :sbonk:

mt_iceman
11-10-2008, 10:24
soprattutto dipende dal tipo di laurea (triennale o specialistica) e come sempre, dal singolo individuo.

chiaro che se parliamo delle inflazionatissime lauree in scienze delle comunicazioni, scienze politiche o marketing.....beh. può essere vero. in fin dei conti una banca preferisce di gran lunga mettere in cassa un diplomato in ragioneria, con la conseguenza che costui, pur senza laurea va sui 1000 e passa € esclusi straordinati. in un momento (senza tenere conto della crisi) in cui sono spuntate filiali ovunque come prezzemolo, può avere una certa influenza sulla statistica. senza contare che laurea o meno, quello che devi imparare lo impari soprattutto sul campo. di tutte le materie studiate nel triennio di economia aziendale, l'unica materia davvero utile è stata finanziamenti aziendali e intemediari finanziari per via dell'argomento trattato, con basilea 2 etc etc a quel punto non fa differenza fra laureato o meno.
una specialistica può essere un fattore discriminante già più importante.

Lucrezio
11-10-2008, 10:28
Dopo la riforma dell'università si è registrato un abbassamento notevole del livello dell'università, ormai il discriminante non è più la laurea, ma il dottorato.
Avere un dottorato, secondo me, fa una differenza ABISSALE.

fabio80
11-10-2008, 10:30
Dopo la riforma dell'università si è registrato un abbassamento notevole del livello dell'università, ormai il discriminante non è più la laurea, ma il dottorato.
Avere un dottorato, secondo me, fa una differenza ABISSALE.

per le aziende non vale niente il dottorato, se proprio un master ma dopo una certa esperienza lavorativa pregressa.

er-next
11-10-2008, 10:31
Dopo la riforma dell'università si è registrato un abbassamento notevole del livello dell'università, ormai il discriminante non è più la laurea, ma il dottorato.
Avere un dottorato, secondo me, fa una differenza ABISSALE.

mmm... non sono molto d'accordo.. fa differenza dove? nelle aziende?

mah.. ho vari amici dottorandi e sinceramente (in campo tecnico) ho visto che le aziende li considerano tendenzialmente anni persi a concludere poco.. parlo però del campo tecnico ingegneristico..

Scalor
11-10-2008, 10:41
laurearsi non serve a nulla per guadagnare di piu !, anzi è controproducente, perchè i lavori da laureato sono pochi, la laurea serve solo per cultura personale o per dedicarsi all'insegnamento.
tolte le grandi imprese dove un laureato viene ancora considerato nelle imprese medio piccole che sono la stragrande maggioranza un laureato costa di piu meglio prendere un diplomato pagarlo meno, e se necessita la competenza di un laureato allora lo prendono come consulente esterno. e quando non serve piu ciao !.

nel settore pubblico peggio gran parte dei dirigenti\direttori locali non sono laureati, conosco parecchie persone che sono dirigenti \direttori che non sono minimamente laureate, e vengono assunte con stipendi molto elevati in enti locali, enti, casse, uffici vari ma siccome sono state assunte anni fa vengono promosse o fanno concorsi interni nei quali si sa già l'esito e tolgono il lavoro ai potenziali laureati che rimangono a fare i semplici impiegati e fanno la maggior parte del lavoro. sono tutti posti a spartizione politica basta analizzare le nomine, le " simpatie e\o correnti politiche di appartenenza " dei soggetti e poi una volta ottenuti non si muovono piu, si spostano solamente o piazzano i figli come consiglieri, membri cda ecc ecc.
e la cosa succede in tutta italia nessuno escluso. nel mio comune c'è un assessore all'urbanistica che..... fa di professione il barista con 3 media ! avrei capito che avessero messo un geom un arch un ing o equipollente !

se poi sei laureato e assieme a te lavora l'amico dell'amico.... stai tranquillo che anche se sei bravo, la promozione non arriverà mai !

Lucrezio
11-10-2008, 10:41
mmm... non sono molto d'accordo.. fa differenza dove? nelle aziende?

mah.. ho vari amici dottorandi e sinceramente (in campo tecnico) ho visto che le aziende li considerano tendenzialmente anni persi a concludere poco.. parlo però del campo tecnico ingegneristico..

Io ho diversi amici dottorati che sono stati letteralmente contesi da un certo numero di aziende e, in particolare, società finanziarie.
Alcuni di questi ora sono a londra a lavorare in JP Morgan per delle cifre spettacolari :eek:


Comunque io parlavo come differenza culturale: un dottorato vale ben più di una laurea!

anti
11-10-2008, 10:50
personalmente ho sempre "invidiato"chi ha potuto studiare(ho la lic.media) per esperienza personale ho visto che in ambienti lavorativi alla fin fine conta l'esperienza e quello la scuola non lo insegna diciamo che in certi ambiti uno che sà fare un 3000 euri al mese se li porta a casa netti se come ho letto un dott. piglia 1.8 o 2000 euri..fate voi i conti considerando che io ho cominciato a lavorare a 16 anni e andrò in pensione un 10 anni prima del dottore di cui sopra...;)

musicaelettronica
11-10-2008, 10:53
Io ho diversi amici dottorati che sono stati letteralmente contesi da un certo numero di aziende e, in particolare, società finanziarie.
Alcuni di questi ora sono a londra a lavorare in JP Morgan per delle cifre spettacolari :eek:


Comunque io parlavo come differenza culturale: un dottorato vale ben più di una laurea!

si infatti si vedono i risultati

JP Morgan cadrà tra poco :asd:

er-next
11-10-2008, 10:55
personalmente ho sempre "invidiato"chi ha potuto studiare(ho la lic.media) per esperienza personale ho visto che in ambienti lavorativi alla fin fine conta l'esperienza e quello la scuola non lo insegna diciamo che in certi ambiti uno che sà fare un 3000 euri al mese se li porta a casa netti se come ho letto un dott. piglia 1.8 o 2000 euri..fate voi i conti considerando che io ho cominciato a lavorare a 16 anni e andrò in pensione un 10 anni prima del dottore di cui sopra...;)

porca miseria mi hai rovinato la giornata :cry:

Kharonte85
11-10-2008, 10:56
Rispondendo alla domanda ci sono degli ovvi pro e contro:

Sicuramente con una laurea triennale si puo' fare ben poco in qualsiasi ambito (che sia tecnico, scientifico o umanistico ecc...), diverso è invece il discorso di che raggiunge il dottorato o addirittura il master, ma anche in questo caso non è piu' come una volta, nel senso che alla fine della carriera universitaria non è piu' assicurato un posto di lavoro (questo con distinzione di alcune lauree dove c'è effetivamente una maggiore possibilita'), deve comunque cercare di fare esperienza nella realta' lavorativa e deve avere la fortuna di trovare un posto di lavoro meglio retribuito (quasi sicuramente di la dai 30 anni).

Diciamo che bisogna mettere in conto che chi si ferma al diploma ha piu' tempo a disposizione per poter fare esperienza (mettere un po' di soldi da parte) e se è fortunato trovare un impiego fisso discretamente retribuito; in un certo senso comincia a vivere prima (di là dai 20anni).

caurusapulus
11-10-2008, 11:00
Ho votato sì e ne sono anche abbastanza convinto, altrimenti non continuerei a studiare (ingegneria) se non lo fossi. IMHO se uno fa una seria carriera universitaria (con seria non intendo che si laurea in meno del previsto, anzi, ma che CAPISCE quello che fa e non impara la pappardella, cosa che appunto un aspirante ingegnere non può fare) poi le differenze si vedono eccome, anche in un contesto dove c'è poco lavoro.
Se volete vi racconto l'esperienza di un mio conoscente.

VegetaSSJ5
11-10-2008, 11:21
racconto la mia situazione:

sono laureato (triennale in informatica) e lavoro in una fabbriva dove, al di là del lavoro da strappino che faccio, percepisco uno stipendio di 200 euro inferiore a quello che prendono gli operai (di cui un sacco con la terza media).
ho parlato con il boss, sto chiedendo di farmi "promuovere" ad operaio... :(

Chevelle
11-10-2008, 11:22
Io ho diversi amici dottorati che sono stati letteralmente contesi da un certo numero di aziende e, in particolare, società finanziarie.
Alcuni di questi ora sono a londra a lavorare in JP Morgan per delle cifre spettacolari :eek:



Non invidio proprio queste persone. Saranno stati assunti con un lordo annuo + benefit piuttosto alti ma con la crisi dei mercati finanziari non accetterei una proposta dalla JP Morgan (che naviga pure in pessime acque).

Temo che tra il 2009 - 2010 ci sarà una fortissima crisi economica in Cina, come conseguenza di quello che sta accadendo.

Lavorare nelle banche d' affarai, ora come ora, è come giocare alla roulette russa.

Chevelle
11-10-2008, 11:27
Ora come ora non conviene perdere tempo con l' università perchè la riforma del 3 + 2, mal gestita dalle università italiane, ha reso la laurea alla stregua della carta da toilette.

Ho abbandonato l' università, trovato lavoro e ora da diplomato non guadagno male e ho pure prospettive di carriera.

L' unico "benefit" per un laureato assunto presso l' azienda per la quale lavoro è il sesto livello, mentre il sottoscritto è entrato con il quinto livello (circa 2.400 lordi all' anno di differenza).

Gargoyle
11-10-2008, 11:33
In generale, secondo me, laurearsi oggi non conviene se si vuole rimanere in Italia (che è la scelta di base, è la scelta di emigrare che dovrebbe essere considerata l'eccezione).

Un neolaureato italiano si immette nel mercato del lavoro con (almeno!) 10 anni di ritardo su ogni ragazzo che abbia finito la III media.
Dopo la terza media uno può passare qualche anno ad apprendere un mestiere (elettricista, idraulico, carpentiere ecc...) ed iniziare a guadagnare diciamo a 17 anni.

Un laureato il suo primo stipendio se va bene lo vede a 25 anni, e sarà certamente inferiore a quello di un elettricista che sa fare il suo lavoro.
Senza contare la precarietà cronica che affligge chi ha titoli di studio più alti.

Poi, certo, questo è un discorso generale: se uno esce dalla Bocconi con 110&L ha chiaramente più opportunità di uno uscito dall'Università della Calabria laureatosi in Scienze della Comunicazione, ma comunque se consideriamo i mancati guadagni e tutti secondo me l'Università risulta comunque una scelta perdente.

D4rkAng3l
11-10-2008, 11:39
ovviamente dipende da quale facoltà...informatica o ingegneria SI....se vuoi fare il DAMS...fallo solo per passione ma inizia a lavorare perchè non ti darà nulla...

xenom
11-10-2008, 12:28
Uno dei tanti motivi per il qualche ho scelto tecnico di radiologia medica :asd:
Con una laurea generica è difficilissimo trovar lavoro ormai...
Siamo in Italia, con una laurea in chimica o insegni o fai cose che puoi comunque già fare con il diploma di tecnico/perito chimico...

Mah io la vedo così

per quanto riguarda il sondaggio, dipende dal tipo di laurea.
Una laurea in medicina o in ambito sanitario IMHO è ottima, trovi lavoro quasi subito (e nel caso delle lauree sanitarie sono 3 anni).

zerothehero
11-10-2008, 12:30
Voto si, le differenze si iniziano a vedere dopo i 35 anni. :fagiano:

fabio80
11-10-2008, 12:32
Voto si, le differenze si iniziano a vedere dopo i 35 anni. :fagiano:

che culo, peccato che i soldi ti servano perlo più tra i 20 e i 30 :rolleyes:

palombaro
11-10-2008, 12:35
Rispondendo alla domanda ci sono degli ovvi pro e contro:

Sicuramente con una laurea triennale si puo' fare ben poco in qualsiasi ambito (che sia tecnico, scientifico o umanistico ecc...), diverso è invece il discorso di che raggiunge il dottorato o addirittura il master, ma anche in questo caso non è piu' come una volta, nel senso che alla fine della carriera universitaria non è piu' assicurato un posto di lavoro (questo con distinzione di alcune lauree dove c'è effetivamente una maggiore possibilita'), deve comunque cercare di fare esperienza nella realta' lavorativa e deve avere la fortuna di trovare un posto di lavoro meglio retribuito (quasi sicuramente di la dai 30 anni).

Diciamo che bisogna mettere in conto che chi si ferma al diploma ha piu' tempo a disposizione per poter fare esperienza (mettere un po' di soldi da parte) e se è fortunato trovare un impiego fisso discretamente retribuito; in un certo senso comincia a vivere prima (di là dai 20anni).


ehm....io con una triennale lavoro da 4 anni...e sono gia 6 livello del metalmeccanico.....sicuro sicuro che non conta il saper far le cose per cui si viene pagati? ;)

p.s. ho 27 anni...

fabio80
11-10-2008, 12:36
scusate, ma che livello d'egitto... io lavoro da un anno e sono al sesto, embè? conta solo il lordo annuo, tutto il resto è fuffa :mbe:

zerothehero
11-10-2008, 12:37
che culo, peccato che i soldi ti servano perlo più tra i 20 e i 30 :rolleyes:

Che vuoi che ti dica..mio fratello al suo primo impiego ha uno stipendio di 1200euro netti (diploma perito elettronico + liutaio, per assistenza tecnica alla vodafone) io quando uscirò dall'università (scienze politiche e relazioni inter. alla cattolica) conto di avere più o meno quello stipendio..all'inizio però, poi se sei bravo cresci...anche con scienze della comunicazioni (che è considerata una laurea debole) c'è chi prende 1900-2000 euro (gestione di eventi e roba del genere) :sofico:

palombaro
11-10-2008, 12:38
scusate, ma che livello d'egitto... io lavoro da un anno e sono al sesto, embè? conta solo il lordo annuo, tutto il resto è fuffa :mbe:

il lordo diciamo è abbastazanza soddisfacente....:)

fabio80
11-10-2008, 12:39
Che vuoi che ti dica..mio fratello al suo primo impiego ha uno stipendio di 1200euro netti (diploma perito elettronico + liutaio, per assistenza tecnica alla vodafone) io quando uscirò dall'università (scienze politiche e relazioni inter.) conto di avere più o meno quello stipendio..all'inizio però, poi se sei bravo cresci...anche con scienze della comunicazioni (che è considerata una laurea debole) c'è chi prende 1900-2000 euro (gestione di eventi e roba del genere) :sofico:

e che devi dirmi, niente

solo constatavo come la laurea è un investimento coi tempi di ritorno sbagliati, in italia

non solo posticipi l'indipendenza economica, ma per giunta inizi ad apprezzare lo stacco quando gli altri si sono già fatti casa famiglia e tutto ilr esto

fabio80
11-10-2008, 12:40
il lordo diciamo è abbastazanza soddisfacente....:)

quellei sono affari tuoi, volevo solo puntualizzare come la guerra dei livelli fosse inutile, tanto più col metalmeccanico dove sono praticamente tutti uguali

lowenz
11-10-2008, 12:40
Conta saper fare le cose meglio di un laureato "standard", con laurea o senza :D

nickyride
11-10-2008, 12:41
Assolutamente no, anzi, dati alla mano, dopo laureati è più difficile trovare lavoro (questa è una peculiarità tutta italiana che non ha eguali al mondo). Tutto ciò a meno che non si scelgano facoltà molto specialistiche. All'opposto ci sono molti lavori manuali ben remunerati che oggi dato l'elevatissimo numero di laureati non hanno molta concorrenza (muratore, meccanico, idraulico, elettricista, ecc), all'opposto oggi ad un concorso pubblico per laureati si presentano in 100.000 per 20 posti di lavoro.

pierpo
11-10-2008, 12:42
Da laureato consiglio ai liceali di non laurearsi, tempo e denaro persi.

Avete idea di quanto guadagna un'idraulico?

palombaro
11-10-2008, 12:44
quellei sono affari tuoi, volevo solo puntualizzare come la guerra dei livelli fosse inutile, tanto più col metalmeccanico dove sono praticamente tutti uguali

si hai ragione....ma io essendo in trasferta a Roma...da cagliari quindi diciamo abbastanza ricattabile...e avendo girato parecchie aziende per colloqui..per me non è stato facile averlo...anzi....mi sono sentito sparare offerte ridcole per il mio profilo ( non sono un fenomeno ma il mio lo so fare )

lowenz
11-10-2008, 12:45
Da laureato consiglio ai liceali di non laurearsi, tempo e denaro persi.

Avete idea di quanto guadagna un'idraulico?
Più che altro bisogna consigliare l'università a chi è realmente motivato, realmente dotato e realmente in condizioni di sacrificare 5 anni COMPLETAMENTE allo studio per poter "mettere radici" nella forma mentis, nel modus operandi del settore che si è scelto.

Altrimenti si sarà solo laureati "nella media" e quindi a parte l'apporto culturale (che imho cmq conta :), no si vive solo per mangiare o lavorare :p) non si avrà tanto.

fabio80
11-10-2008, 12:46
Più che altro bisogna consigliare l'università a chi è realmente motivato, realmente dotato e realmente in condizioni di sacrificare 5 anni COMPLETAMENTE allo studio per poter "mettere radici" nella forma mentis, nel modus operandi del settore che si è scelto.

Altrimenti si sarà solo laureati "nella media" e quindi a parte l'apporto culturale (che imho cmq conta :), no si vive solo per mangiare o lavorare :p) non si avrà tanto.

forma mentis per cosa, per farsi marcire il sangue quando la tua forma mentis si scontra con l'italianità che pervade nelle aziende italiane? guarda, darei un rene per riavere la forma mentis pre universitaria

lowenz
11-10-2008, 12:47
forma mentis per cosa, per farsi marcire il sangue quando la tua forma mentis si scontra con l'italianità che pervade nelle aziende italiane? guarda, darei un rene per riavere la forma mentis pre universitaria
Beh, basta evitare le aziende italiane :D

Del resto le persone di cui parlo io di solito o finiscono in multinazionali (Intel, ecc) o in università a insegnare/fare il ricercatore :D

fabio80
11-10-2008, 12:50
Beh, basta evitare le aziende italiane :D

Del resto le persone di cui parlo io di solito o finiscono in multinazionali (Intel, ecc) o in università a insegnare/fare il ricercatore :D

non so te ma io vivo in italia, purtroppo con clienti stranieri che si aspettano risposte in standard straniero. in mezzo ci sono io. in effetti mi sarebbe tutto più facile se facessi sto lavoro in uk con persone che ragionano conseguentemente

lowenz
11-10-2008, 12:58
non so te ma io vivo in italia, purtroppo con clienti stranieri che si aspettano risposte in standard straniero. in mezzo ci sono io. in effetti mi sarebbe tutto più facile se facessi sto lavoro in uk con persone che ragionano conseguentemente
Beh i nostri politici mica amano tanto la "piccola azienda familiare" e continuano col mantra che il perno dell'Italia è quello? :O :D

Per forza, è l'unica che possono capire :asd: :asd: :asd:

fabio80
11-10-2008, 13:02
Beh i nostri politici mica amano tanto la "piccola azienda familiare" e continuano col mantra che il perno dell'Italia è quello? :O :D

Per forza, è l'unica che possono capire :asd: :asd: :asd:

e che c'entra scusa? non lavoro per un cumenda, tutt'altro...

lowenz
11-10-2008, 13:07
e che c'entra scusa? non lavoro per un cumenda, tutt'altro...
Mi riferivo a dove finiscono tanti laureati "nella media", proprio dal cumenda o simili :p

Da noi manca proprio il modo di concepire l'azienda che c'è all'estero e i politici fanno di tutto per NON farlo filtrare da fuori, con il risultato che il sistema si autoperpetua fino a quando il Burundi ci supererà :D

fabio80
11-10-2008, 13:10
Mi riferivo a dove finiscono tanti laureati "nella media", proprio dal cumenda o simili :p

Da noi manca proprio il modo di concepire l'azienda che c'è all'estero e i politici fanno di tutto per NON farlo filtrare da fuori, con il risultato che il sistema si autoperpetua fino a quando il Burundi ci supererà :D

guarda, io per il cumenda non ci lavorerei nemmeno sotto tortura, sarebbe buttare al cesso qualsiasi cosa superiore alla quinta elementare

per i politici, si fottano, fan di tutto per rovinare l'italia

le microimprese sono un cancro, non offrono sbocchi, crescita, retribuzione. sono piccoli feudi ereditari dove non ci sono mai soldi per niente ma guardacaso quando la troia figlia del padrone viene sdoganata dallo IULM creano un ufficio marketing ad hoc con tanto di mercedes di rappresentanza oppure il figlio babbo e tossico appena uscito dopo dieci anni dalla bocconi diventa vicepresidente al volo.

l'imprenditore medio governa l'azienda con la mentalità dell'agricoltore, costi costo costi. investimenti? wtf? cut the costs!

ah ovviamente anche se ti pagano uno sputo pretendono commitment, sacrifici, umiltà. marcegaglia rulez. fatto mai un cazzo nella sua vita ma a fare la predica è brava. ce la vedrei bene a fare un anno di stage a 500 euro, lei e tutti quelli come lei ...

Senza Fili
11-10-2008, 13:21
Vista l'esperienza dei miei amici e del mio ragazzo, laureati, che hanno faticato più di tanti diplomati nel trovare un posto, e che hanno dovuto assurdamente omettere il titolo dai curriculum, se volevano essere chiamati almeno per fare lavori più "umili" direi che laurearsi non conviene porprio più da un punto di vista di certezza di sbocchi lavorativi... si salvano solo alcuni corsi particolari, per il resto una laurea spesso è vista dalle aziende come un motivo per non assumere.

fabio80
11-10-2008, 13:23
Vista l'esperienza dei miei amici e del mio ragazzo, laureati, che hanno faticato più di tanti diplomati nel trovare un posto, e che hanno dovuto assurdamente omettere il titolo dai curriculum, se volevano essere chiamati almeno per fare lavori più "umili" direi che laurearsi non conviene porprio più da un punto di vista di certezza di sbocchi lavorativi... si salvano solo alcuni corsi particolari, per il resto una laurea spesso è vista dalle aziende come un motivo per non assumere.

solo in italia aggiungerei, e visto come fa schifo la nostra economia comparata al resto d'europa, quei cialtroni della confcazzari dovrebbero porsi qualche domanda

DVD_QTDVS
11-10-2008, 13:34
La legge riserva ai laureati moltissimi privilegi, negati al popolo comune...
basta pensare al medico o al farmacista che puo' acquistare tutti i farmaci che vuole,
senza dover rendere conto a nessuno... :rolleyes:

stetteo
11-10-2008, 13:35
Sì, per lavorare all'estero o essere operai colti.

lowenz
11-10-2008, 13:40
La legge riserva ai laureati moltissimi privilegi, negati al popolo comune...
basta pensare al medico o al farmacista che puo' acquistare tutti i farmaci che vuole,
senza dover rendere conto a nessuno... :rolleyes:
MA LOL, mi dici privilegi di un fisico nucleare?

I medici sarebbero privilegiati anche se non venisse richiesta una laurea per esserlo.

caurusapulus
11-10-2008, 13:43
Avete idea di quanto guadagna un'idraulico?

Ma secondo te fare l'ingegnere o fare l'idraulico ti da le stesse soddisfazioni, lo stesso prestigio? :rolleyes:
Mah, qua sembra solo un fatto di soldi: è logico che un laureato si attenda un minimo di "privilegio" economico da parte del suo datore di lavoro, ma non per questo me lo devi equiparare ad un idraulico che seppur nella sua dignità rimane sempre un idraulico.
Che poi ci siano Laureati e laureati quello lo si sa... alla fine c'è sempre bisogno di andare più a fondo, non si può generalizzare.

xenom
11-10-2008, 13:47
Da laureato consiglio ai liceali di non laurearsi, tempo e denaro persi.

Avete idea di quanto guadagna un'idraulico?

Peccato che con il liceo, se non fai l'università è molto più difficile trovar lavoro di uno che esce da un ITIS o tecnico.. :asd:

Northern Antarctica
11-10-2008, 13:49
Forse ogni tanto qualche dubbio viene pure, ma per me conviene ancora :fagiano:

fabio80
11-10-2008, 13:52
Ma secondo te fare l'ingegnere o fare l'idraulico ti da le stesse soddisfazioni, lo stesso prestigio? :rolleyes:
Mah, qua sembra solo un fatto di soldi: è logico che un laureato si attenda un minimo di "privilegio" economico da parte del suo datore di lavoro, ma non per questo me lo devi equiparare ad un idraulico che seppur nella sua dignità rimane sempre un idraulico.
Che poi ci siano Laureati e laureati quello lo si sa... alla fine c'è sempre bisogno di andare più a fondo, non si può generalizzare.

scusa, ma io preferisco vedere un prestigio sotto forma di una sportiva due posti e una bella casa che non tramite una business card con due o tre titoli che sanno pure di presa per il culo

sì è tutto attorno ai soldi, non giriamoci attorno, che se non fosse per quelli nessuno persenerebbe nemmeno di passare 40 anni a correre

Senza Fili
11-10-2008, 14:01
solo in italia aggiungerei, e visto come fa schifo la nostra economia comparata al resto d'europa, quei cialtroni della confcazzari dovrebbero porsi qualche domanda

scusa, ma io preferisco vedere un prestigio sotto forma di una sportiva due posti e una bella casa che non tramite una business card con due o tre titoli che sanno pure di presa per il culo

sì è tutto attorno ai soldi, non giriamoci attorno, che se non fosse per quelli nessuno persenerebbe nemmeno di passare 40 anni a correre



Vere entrambe

Gargoyle
11-10-2008, 14:06
solo in italia aggiungerei, e visto come fa schifo la nostra economia comparata al resto d'europa, quei cialtroni della confcazzari dovrebbero porsi qualche domanda
Va detto anche però che al preparazione che danno le università è, secondo me, davvero disastrosa.
Non me la sento quindi di attribuire la repsonsabilità di tutto questo alle aziende.
Quando vedo certi scemi laureati con il 110&L di ordinanza sparare stronzate nel loro stesso campo di studi, mi chiedo se non sia meglio a questo punto assumere un tranquillo e modesto diplomato cui poi insegnare sul posto di lavoro come fare le cose...

Ma secondo te fare l'ingegnere o fare l'idraulico ti da le stesse soddisfazioni, lo stesso prestigio? :rolleyes:
Mah, qua sembra solo un fatto di soldi: è logico che un laureato si attenda un minimo di "privilegio" economico da parte del suo datore di lavoro, ma non per questo me lo devi equiparare ad un idraulico che seppur nella sua dignità rimane sempre un idraulico.
Quando l'ingegnere di 40 anni che è contento per essere riuscito a strappare un aumento di stipenedio a 1900€ al mese vede passare il suo idraulico di fiducia di 40 anni in SLK, l'ingegnere il suo prestigio sa dove può andare a metterselo.

caurusapulus
11-10-2008, 14:06
Bhe il fatto che uno possa permettersi una sportiva di lusso ed una bella casa non è uguale ad avere due-tre titoli di prestigio sul curriculum, se permetti :D
La sportiva o la casa di lusso oramai ce l'hanno tutti i contadini arricchiti, due-tre titoli di prestigio no :)

Sono comunqe d'accordo con te sul fatto del denaro, è chiaro che una persona che si laurea o aspira a farlo, aspira nello stesso tempo ad avere una retribuzione più alta. Ma nello stesso tempo non mi venire a dire che uno si laurea SOLO per quello. Io lo faccio per cultura, per passione, perchè mi piace e perchè ne ho voglia. Nessuno lo fa per perdere tempo.

DVD_QTDVS
11-10-2008, 14:09
MA LOL, mi dici privilegi di un fisico nucleare?

I medici sarebbero privilegiati anche se non venisse richiesta una laurea per esserlo.
Per essere medico devi avare la laurea... lo impone la legge.. :D
Il fisico nucleare puo accedere a tutti i concorsi riservati ai laureati,
e alla cattedra di insegnante, non mi pare poco..

migna
11-10-2008, 14:11
Bhe il fatto che uno possa permettersi una sportiva di lusso ed una bella casa non è uguale ad avere due-tre titoli di prestigio sul curriculum, se permetti :D
La sportiva o la casa di lusso oramai ce l'hanno tutti i contadini arricchiti, due-tre titoli di prestigio no :)

Sono comunqe d'accordo con te sul fatto del denaro, è chiaro che una persona che si laurea o aspira a farlo, aspira nello stesso tempo ad avere una retribuzione più alta. Ma nello stesso tempo non mi venire a dire che uno si laurea SOLO per quello. Io lo faccio per cultura, per passione, perchè mi piace e perchè ne ho voglia. Nessuno lo fa per perdere tempo.

io lo faccio per i soldi :D

Comunque sto 3ad è una mazzata stronca palle per chi sta studiando!:cry: :muro:

er-next
11-10-2008, 14:11
Bhe il fatto che uno possa permettersi una sportiva di lusso ed una bella casa non è uguale ad avere due-tre titoli di prestigio sul curriculum, se permetti :D
La sportiva o la casa di lusso oramai ce l'hanno tutti i contadini arricchiti, due-tre titoli di prestigio no :)

Sono comunqe d'accordo con te sul fatto del denaro, è chiaro che una persona che si laurea o aspira a farlo, aspira nello stesso tempo ad avere una retribuzione più alta. Ma nello stesso tempo non mi venire a dire che uno si laurea SOLO per quello. Io lo faccio per cultura, per passione, perchè mi piace e perchè ne ho voglia. Nessuno lo fa per perdere tempo.


giustissimo per carità.. anche io mi sono laureato per passione e piacere personale.. ma sinceramente il prestigio non mi paga il mutuo e avere lo stesso stipendio di un operaio ma partire con 10 anni di svantaggio guarda che è pesante..

Senza Fili
11-10-2008, 14:12
Bhe il fatto che uno possa permettersi una sportiva di lusso ed una bella casa non è uguale ad avere due-tre titoli di prestigio sul curriculum, se permetti :D
La sportiva o la casa di lusso oramai ce l'hanno tutti i contadini arricchiti, due-tre titoli di prestigio no :)

Sono comunqe d'accordo con te sul fatto del denaro, è chiaro che una persona che si laurea o aspira a farlo, aspira nello stesso tempo ad avere una retribuzione più alta. Ma nello stesso tempo non mi venire a dire che uno si laurea SOLO per quello. Io lo faccio per cultura, per passione, perchè mi piace e perchè ne ho voglia. Nessuno lo fa per perdere tempo.


Fidati che conosco anche gente con due lauree, master, corsi vari alle spalle, che a 30 anni si deve far mantenere tramite ricarica postepay dai genitori, e ha dovuto omettere il titolo sul curriculum per farsi chiamare almeno da qualche call center.

Ergo coi titoli ti ci pulisci il sedere se a fine mese non porti a casa nulla, perchè non trovi lavoro.

caurusapulus
11-10-2008, 14:14
giustissimo per carità.. anche io mi sono laureato per passione e piacere personale.. ma sinceramente il prestigio non mi paga il mutuo e avere lo stesso stipendio di un operaio ma partire con 10 anni di svantaggio guarda che è pesante..

Ah beh anche questo è vero.

Gargoyle
11-10-2008, 14:14
Sono comunqe d'accordo con te sul fatto del denaro, è chiaro che una persona che si laurea o aspira a farlo, aspira nello stesso tempo ad avere una retribuzione più alta. Ma nello stesso tempo non mi venire a dire che uno si laurea SOLO per quello. Io lo faccio per cultura, per passione, perchè mi piace e perchè ne ho voglia. Nessuno lo fa per perdere tempo.

Che tu ti laurei per amor di cultura è una ottima cosa, ma non c'entra con questo thread: qua si parla di convenienza economica, non spirituale o culturale.
Ed il punto è che una laurea (che non è gratis, ricordo...) non dà un ritorno economico sufficiente da renderla appetibile.
Di gente che si laurea per perdere tempo, farsi mantenere dai genitori a gozzovigliare e rimandare le scelte difficile ce n'è a iosa.
Basta guardarsi in torno per vedere laureati dalla preparazione così lacunosa che solo intense seduti di sonno in aula possono spiegare...

fabio80
11-10-2008, 14:15
Va detto anche però che al preparazione che danno le università è, secondo me, davvero disastrosa.
Non me la sento quindi di attribuire la repsonsabilità di tutto questo alle aziende.
Quando vedo certi scemi laureati con il 110&L di ordinanza sparare stronzate nel loro stesso campo di studi, mi chiedo se non sia meglio a questo punto assumere un tranquillo e modesto diplomato cui poi insegnare sul posto di lavoro come fare le cose...


scolta, se pensi che i laureati esterni siano dei piccoli geni, te lo dico spassionatamente, lascia perdere :D

purtroppo ho a che fare con tutti, indiani in primis, poi inglesi, spagnoli, finlandesi, arabi...

fabio80
11-10-2008, 14:17
Bhe il fatto che uno possa permettersi una sportiva di lusso ed una bella casa non è uguale ad avere due-tre titoli di prestigio sul curriculum, se permetti :D
La sportiva o la casa di lusso oramai ce l'hanno tutti i contadini arricchiti, due-tre titoli di prestigio no :)

Sono comunqe d'accordo con te sul fatto del denaro, è chiaro che una persona che si laurea o aspira a farlo, aspira nello stesso tempo ad avere una retribuzione più alta. Ma nello stesso tempo non mi venire a dire che uno si laurea SOLO per quello. Io lo faccio per cultura, per passione, perchè mi piace e perchè ne ho voglia. Nessuno lo fa per perdere tempo.

ma chissenefotte dei titoli di prestigio, scusa.

io la vita me la godo coi soldi, non col prestigio

sai che culo se il contadicno arricchito di passa davanti col bmw mentre te ingegnere con due lauree e dottorato stai con la 2cv e devi pure farti aiutare dai tuoi per il mutuo

e poi sì, molti si laureano SOLO Per quello

Gargoyle
11-10-2008, 14:18
Il fisico nucleare puo accedere a tutti i concorsi riservati ai laureati,
e alla cattedra di insegnante, non mi pare poco..
A me pare zero, pensa un po'.
I concorsi "per laureati" quasi mai sono diretti a profili che inbteressino uno scienziato.
Quanto poi alla carriera di insegnate, qua si va sul grottesco: a parte che sgolarsi per 1200€ con 30 pazzi furiosi in aula è un suicidio, oramai le assunzioni sono bloccate e resteranno così per anni. Chi vuole fare il professore si metta il cuore in pace adesso.

diverso è invece il discorso di che raggiunge il dottorato o addirittura il master
Ehm, il master è un titolo inferiore a quello di "dottore di ricerca".
Il "dottorato" è il massimo titolo che si possa prendere in Italia, ed anche uno dei più schifati dalla nostra industria.

caurusapulus
11-10-2008, 14:20
Fidati che conosco anche gente con due lauree, master, corsi vari alle spalle, che a 30 anni si deve far mantenere tramite ricarica postepay dai genitori, e ha dovuto omettere il titolo sul curriculum per farsi chiamare almeno da qualche call center.

Ergo coi titoli ti ci pulisci il sedere se a fine mese non porti a casa nulla, perchè non trovi lavoro.
Ah beh quello comunque è un campione, nel senso che uno che arriva a 30 anni che ha tenuto per 10 anni e passa la testa solo sui libri senza guardarsi attorno allora non so se è colpa sua o dei suoi titoli. Sta di fatto che basterebbe solo mettere il naso oltre il confine nord italiano per trovare all'istante lavoro, e non certo un lavoretto da 15mila euro annui.

Che tu ti laureai per amor di cultura è una ottima cosa, ma non c'entra con questo thread: qua si parla di convenienza economica, non spirituale o culturale.
Ed il punto è che una laurea (che non è gratis, ricordo...) non dà un ritorno economico sufficiente da renderla appetibile.
Di gente che si laurea per perdere tempo, farsi mantenere dai genitori a gozzovigliare e rimandare le scelte difficile ce n'è a iosa.
Basta guardarsi in torno per vedere laureati dalla preparazione così lacunosa che solo intense seduti di sonno in aula possono spiegare...

Se ne fai un discorso STRETTAMENTE economico sono d'accordissimo con te. Ma se tutti facessero questo discorso, allora perchè le università italiane sono ancora stracolmissime di gente? Non credo che se ci fosse così tanto lavoro, tutta questa gente sarebbe ancora iscritta nei vari Atenei a dare fior di quattrini via.

Senza Fili
11-10-2008, 14:25
Ah beh quello comunque è un campione, nel senso che uno che arriva a 30 anni che ha tenuto per 10 anni e passa la testa solo sui libri senza guardarsi attorno allora non so se è colpa sua o dei suoi titoli. Sta di fatto che basterebbe solo mettere il naso oltre il confine nord italiano per trovare all'istante lavoro, e non certo un lavoretto da 15mila euro annui.

Se ne fai un discorso STRETTAMENTE economico sono d'accordissimo con te. Ma se tutti facessero questo discorso, allora perchè le università italiane sono ancora stracolmissime di gente? Non credo che se ci fosse così tanto lavoro, tutta questa gente sarebbe ancora iscritta nei vari Atenei a dare fior di quattrini via.

No, non parlo di somari o di gente che si è laureata a 30 anni fuori corso, ma di ragazzi che si sono lauerati entro i termini normali, ed è ancora più grave...un mio amico che cena stasera con me, due lauree con lode, master, corsi, ecc. si è laureato a 23 anni, è venuto a roma, ed adesso ne ha 33 e da anni ed anni non trova altro che call center e lavoretti precari del cazzo...e non è l'unico, nel mio gruppo ce ne sono altri 2 in quelle condizioni, mentre stranamente noi diplomati della comitiva lavoriamo tutti da poco dopo il diploma.

Per il resto basterebbe vedere il film "tutta la vita davanti", che con ironia descrive perfettamente la realtà della maggior parte dei laureati italiani.


p.s. poi il dire "eh ma basterebbe vedere all'estero" non ha un senso in valore assoluto: non tutti sono nomadi, senza legami affettivi, senza una casa, senza niente, che possono spostarsi a piacimento all'estero.

Gargoyle
11-10-2008, 14:25
Ah beh quello comunque è un campione, nel senso che uno che arriva a 30 anni che ha tenuto per 10 anni e passa la testa solo sui libri senza guardarsi attorno allora non so se è colpa sua o dei suoi titoli.
A 30 con laurea, due master e qualche esperienza lavorativa non penso si possa dire che sia stato a grattarsi, ecco.


Sta di fatto che basterebbe solo mettere il naso oltre il confine nord italiano per trovare all'istante lavoro, e non certo un lavoretto da 15mila euro annui.
La scelta di emigrare andrebbe considerata per quello che è, cioè una eccezione.
La norma è che la gente cerchi lavoro per lo meno nella propria nazione.


Ma se tutti facessero questo discorso, allora perchè le università italiane sono ancora stracolmissime di gente?
Perché tanta gente ha voglia di perdere tempo facendo finta di farlo per passione.

Se ci pensi, tantissime sono le matricole del 1° anno, quando tutti si sentono dei geni e sono decisi a fare una cosa sorretti solo dalla passione (o così dicono, almeno).
Molti meno sono quelli che alla fine si laureano: segno che ad un certo punto del loro percorso la piantano di cazzeggiare su una passione che evidentemente non anno e vanno a fare qualcos'altro.

DVD_QTDVS
11-10-2008, 14:28
In ogni caso, oggi tutti sono laureati, o frequentano l'universita' quindi oramai è obbligatorio avere la laurea...
insomma la laurea di oggi è come la 3a media di 50 anni fa'
è il minimo indispensabile...

er-next
11-10-2008, 14:31
In ogni caso, oggi tutti sono laureati, o frequentano l'universita' quindi oramai è obbligatorio avere la laurea...
insomma la laurea di oggi è come la 3a media di 50 anni fa'
è il minimo indispensabile...

e no e cacchio è proprio questo il punto.. se non vale un cacchio e col diploma guadagno lo stesso comincio subito a far qualcosa e me ne vado in pensione 10 anni prima.. e scusami se è poco..

Senza Fili
11-10-2008, 14:31
In ogni caso, oggi tutti sono laureati, o frequentano l'universita' quindi oramai è obbligatorio avere la laurea...
insomma la laurea di oggi è come la 3a media di 50 anni fa'
è il minimo indispensabile...

Mica vero: per lavori impiegatizi ad esempio è un motivo di non scelta, ho visto con i miei occhi scartare curriculum di gente laureata, che, secondo il datore di lavoro, era troppo qualificata (e quindi avrebbe avuto troppe pretese) per fare un lavoro da contabile o altre mansioni da impiegata.

Gargoyle
11-10-2008, 14:33
In ogni caso, oggi tutti sono laureati, o frequentano l'universita' quindi oramai è obbligatorio avere la laurea...
insomma la laurea di oggi è come la 3a media di 50 anni fa'
è il minimo indispensabile...
Sciocchezze.
I laureati italiani nella fascia 25-35 anni sono una nettissima minoranza (siamo l'ultimo paese dell'OCSE per laureati tra i giovani) ed il posto dove è più facile trovarne in abbondanza sono i call center a 800€ il mese.

La laurea non solo non è indispensabile, ma spesso è anche un vero e proprio fardello, una sorta di "colpa" agli occhi del datore di lavoro.

fabio80
11-10-2008, 14:34
In ogni caso, oggi tutti sono laureati, o frequentano l'universita' quindi oramai è obbligatorio avere la laurea...
insomma la laurea di oggi è come la 3a media di 50 anni fa'
è il minimo indispensabile...

ma figuriamoci

er-next
11-10-2008, 14:34
Mica vero: per lavori impiegatizi ad esempio è un motivo di non scelta, ho visto con i miei occhi scartare curriculum di gente laureata, che, secondo il datore di lavoro, era troppo qualificata (e quindi avrebbe avuto troppe pretese) per fare un lavoro da contabile o altre mansioni da impiegata.

verissimo.. ho visto anche io scartare curriculum di persone "troppo brave" perchè in azienda servivano più le facce di bronzo per tenere "a bada" gli operai..ma spero siano solo eccezioni..

caurusapulus
11-10-2008, 14:40
No, non parlo di somari o di gente che si è laureata a 30 anni fuori corso, ma di ragazzi che si sono lauerati entro i termini normali, ed è ancora più grave...un mio amico che cena stasera con me, due lauree con lode, master, corsi, ecc. si è laureato a 23 anni, è venuto a roma, ed adesso ne ha 33 e da anni ed anni non trova altro che call center e lavoretti precari del cazzo...e non è l'unico, nel mio gruppo ce ne sono altri 2 in quelle condizioni, mentre stranamente noi diplomati della comitiva lavoriamo tutti da poco dopo il diploma.

Per il resto basterebbe vedere il film "tutta la vita davanti", che con ironia descrive perfettamente la realtà della maggior parte dei laureati italiani.


p.s. poi il dire "eh ma basterebbe vedere all'estero" non ha un senso in valore assoluto: non tutti sono nomadi, senza legami affettivi, senza una casa, senza niente, che possono spostarsi a piacimento all'estero.
Ho degli amici che sono a Roma, laureati in Ingegneria a Tor Vergata che hanno fior fior di lavori in aziende molto serie. Ma è gente in gamba, non il primo trovato in mezzo alla strada. Ed hanno la maggior parte fatto 6 mesi all'estero se non addirittura 12.


La scelta di emigrare andrebbe considerata per quello che è, cioè una eccezione.
La norma è che la gente cerchi lavoro per lo meno nella propria nazione.

Si ma quando la tua nazione non ti offre una degna occupazione dopo esserti spaccato la schiena per 5-6-7 anni a studiare come un mulo, ed essere arrivato a 30-35 anni senza un lavoro fisso allora io un attimo ce lo farei il pensierino. Voglio vedere come la gente laureata seriamente che ha seriamente fatto quello che doveva rifiuta stipendi d'oro o comunque occupazioni di prestigio in luoghi che seppur molto distanti dall'Italia sono molto ambiti.

Se ci pensi, tantissime sono le matricole del 1° anno, quando tutti si sentono dei geni e sono decisi a fare una cosa sorretti solo dalla passione (o così dicono, almeno).
Molti meno sono quelli che alla fine si laureano: segno che ad un certo punto del loro percorso la piantano di cazzeggiare su una passione che evidentemente non anno e vanno a fare qualcos'altro.

Ah si su quello son d'accordo anche io, ma in ogni caso il numero di laureati è decisamente sovrabbondante.
In ogni caso, oggi tutti sono laureati, o frequentano l'universita' quindi oramai è obbligatorio avere la laurea...
insomma la laurea di oggi è come la 3a media di 50 anni fa'
è il minimo indispensabile...
Io direi così: è il minimo indispensabile per fare un lavoro appagante.
Non che il muratore o il meccanico non sia un lavoro appagante, anzi potrebbe esserlo di più di fare il medico o l'architetto, ma sicuramente dovrai ammettere che dire "sono architetto" e dire "sono meccanico" non è propriamente uguale :)

fabio80
11-10-2008, 14:44
Ah si su quello son d'accordo anche io, ma in ogni caso il numero di laureati è decisamente sovrabbondante.



falso, si sono sempre lamentati di averne pochi per poi diventare di improvviso troppi e poterli sottopagare

non facciamoci prendere per il culo dalla confcaccazri, quelli vorrebbero dei premi nobel a cococo

Gargoyle
11-10-2008, 14:44
Si ma quando la tua nazione non ti offre una degna occupazione dopo esserti spaccato la schiena per 5-6-7 anni a studiare come un mulo, ed essere arrivato a 30-35 anni senza un lavoro fisso allora io un attimo ce lo farei il pensierino. Voglio vedere come la gente laureata seriamente che ha seriamente fatto quello che doveva rifiuta stipendi d'oro o comunque occupazioni di prestigio in luoghi che seppur molto distanti dall'Italia sono molto ambiti
C'è una infinità di ragioni personali per le quali l'emigrazione non è una scelta considerabile.

Se hai una relazione stabile cui tieni non puoi prendere e trasferirti in Australia, ma neppure in un posto che sia a 500 km da dove sta lei.

Se non hai soldi per mantenerti all'estero per quel tanto che serve a trovare lavoro, all'estero non ci vai.

Se non sai perlomeno l'inglese a modo, all'estero non ci vai, e per saperlo ti devi come minimo fare un corso a spese tue.

E queste sono proprio le prime cose che mi passano per la testa...

caurusapulus
11-10-2008, 14:44
Mica vero: per lavori impiegatizi ad esempio è un motivo di non scelta, ho visto con i miei occhi scartare curriculum di gente laureata, che, secondo il datore di lavoro, era troppo qualificata (e quindi avrebbe avuto troppe pretese) per fare un lavoro da contabile o altre mansioni da impiegata.
Sciocchezze.
I laureati italiani nella fascia 25-35 anni sono una nettissima minoranza (siamo l'ultimo paese dell'OCSE per laureati tra i giovani) ed il posto dove è più facile trovarne in abbondanza sono i call center a 800€ il mese.
La laurea non solo non è indispensabile, ma spesso è anche un vero e proprio fardello, una sorta di "colpa" agli occhi del datore di lavoro.
verissimo.. ho visto anche io scartare curriculum di persone "troppo brave" perchè in azienda servivano più le facce di bronzo per tenere "a bada" gli operai..ma spero siano solo eccezioni..
Tipico esempio di lavoro da non laureato.
Per tenere a bada l'operaio, per gestire il personale, per fare l'operatore di call center un laureato è sovrabbondante. Chiunque con un diploma è in grado di farlo, ma vedi se la stessa persona è in grado di assumersi ruoli più gravosi e/o di responsabilità o comunque ruoli in cui serve aver conoscenze pregresse.

fabio80
11-10-2008, 14:45
Io direi così: è il minimo indispensabile per fare un lavoro appagante.
Non che il muratore o il meccanico non sia un lavoro appagante, anzi potrebbe esserlo di più di fare il medico o l'architetto, ma sicuramente dovrai ammettere che dire "sono architetto" e dire "sono meccanico" non è propriamente uguale :)

meglio essere meccanici, infatti, prendi uguale se non di più, fai otto ore che diventano sette, niente responsabilità e preservi il fegato

Senza Fili
11-10-2008, 14:47
Sciocchezze.
I laureati italiani nella fascia 25-35 anni sono una nettissima minoranza (siamo l'ultimo paese dell'OCSE per laureati tra i giovani) ed il posto dove è più facile trovarne in abbondanza sono i call center a 800€ il mese.

La laurea non solo non è indispensabile, ma spesso è anche un vero e proprio fardello, una sorta di "colpa" agli occhi del datore di lavoro.

verissimo.. ho visto anche io scartare curriculum di persone "troppo brave" perchè in azienda servivano più le facce di bronzo per tenere "a bada" gli operai..ma spero siano solo eccezioni..

Da me alcuni mesi fa cercavano una contabile per sostituire una persona andata in pensione: tra i tanti curriculum di gente laureata in economia e commercio hanno scelto una semplice diplomata in ragioneria, che si è pure rivelata essere in gamba...a voi le conclusioni



Ho degli amici che sono a Roma, laureati in Ingegneria a Tor Vergata che hanno fior fior di lavori in aziende molto serie. Ma è gente in gamba, non il primo trovato in mezzo alla strada. Ed hanno la maggior parte fatto 6 mesi all'estero se non addirittura 12.

Che discorso del menga: io conosco gente che ha fatto un solo concorso al ministero delle finanze ed è entrata...peccato che la realtà dei giovani laureati non sia quella, ma si tratta di una eccezione che conferma la regola di anni di precariato che solitamente la maggior parte dei laureati ha davanti


Si ma quando la tua nazione non ti offre una degna occupazione dopo esserti spaccato la schiena per 5-6-7 anni a studiare come un mulo, ed essere arrivato a 30-35 anni senza un lavoro fisso allora io un attimo ce lo farei il pensierino. Voglio vedere come la gente laureata seriamente che ha seriamente fatto quello che doveva rifiuta stipendi d'oro o comunque occupazioni di prestigio in luoghi che seppur molto distanti dall'Italia sono molto ambiti.

come detto da altri emigrare è una rara eccezione, non una regola.
E ripeto, non tutti possono permettersi il lusso di emigrare, spesso nemmeno di spostarsi in italia, la gente solitamente ha legami di vario genere nel posto in cui vive, sai?

Ah si su quello son d'accordo anche io, ma in ogni caso il numero di laureati è decisamente sovrabbondante.

Io direi così: è il minimo indispensabile per fare un lavoro appagante.
Non che il muratore o il meccanico non sia un lavoro appagante, anzi potrebbe esserlo di più di fare il medico o l'architetto, ma sicuramente dovrai ammettere che dire "sono architetto" e dire "sono meccanico" non è propriamente uguale :)



Dipende chi si frequenta: la gente che frequento io grazie a dio se ne frega dei titoli degli amici, e nessuno dei laureati si vanta nè si fa chiamare dottore: trovo che chi si crogioli e si autoincensi vantando titoli sia una persona davvero piccola :)

caurusapulus
11-10-2008, 14:48
non facciamoci prendere per il culo dalla confcaccazri, quelli vorrebbero dei premi nobel a cococo
lol :asd:
C'è una infinità di ragioni personali per le quali l'emigrazione non è una scelta considerabile.

Se hai una relazione stabile cui tieni non puoi prendere e trasferirti in Australia, ma neppure in un posto che sia a 500 km da dove sta lei.

Se non hai soldi per mantenerti all'estero per quel tanto che serve a trovare lavoro, all'estero non ci vai.

Se non sai perlomeno l'inglese a modo, all'estero non ci vai, e per saperlo ti devi come minimo fare un corso a spese tue.

E queste sono proprio le prime cose che mi passano per la testa...

Si ma queste capisci bene che sono *variabili*.
Per le lingue straniere poi, ritengo che una ad persona seriamente preparata l'inglese non serva studiarlo all'università o ai corsi eccetera, ma serve saperlo usare quando c'è bisogno.
Poi ricorda che uno fa di necessità virtù (infatti la gente che si trasferisce in Danimarca non è che conosce a priori il danese...)

Senza Fili
11-10-2008, 14:50
C'è una infinità di ragioni personali per le quali l'emigrazione non è una scelta considerabile.

Se hai una relazione stabile cui tieni non puoi prendere e trasferirti in Australia, ma neppure in un posto che sia a 500 km da dove sta lei.

Se non hai soldi per mantenerti all'estero per quel tanto che serve a trovare lavoro, all'estero non ci vai.

Se non sai perlomeno l'inglese a modo, all'estero non ci vai, e per saperlo ti devi come minimo fare un corso a spese tue.

E queste sono proprio le prime cose che mi passano per la testa...


ma ovvio, ma nemmeno ci dovrebbe essere bisogno di ricordarle, a logica :doh:

Gargoyle
11-10-2008, 14:53
Si ma queste capisci bene che sono *variabili*.
Per le lingue straniere poi, ritengo che una ad persona seriamente preparata l'inglese non serva studiarlo all'università o ai corsi eccetera, ma serve saperlo usare quando c'è bisogno.
Poi ricorda che uno fa di necessità virtù (infatti la gente che si trasferisce in Danimarca non è che conosce a priori il danese...)

Queste sono "variabili" che rendono la scelta di emigrare una scelta minoritaria.

Emigrare per una persona normale è una scelta impegnativa, e prima di prendere in considerazione una simile ipotesi una persona normale vaglia prima tutte le altre possibili.

Poi chiaro, una persona a-normale (nel bene e/o nel male) fa eccezione: se uno è un nerd che non ha amici nè frequentazioni, che non mette mai il naso fuori di casa e che nel tempo libero si è imprato l'inglese a menadito, non c'è problema: per rinchiudersi in una stanza può andare bene casa sua o un appartamento nell'Illinois, non fa differenza...

caurusapulus
11-10-2008, 14:54
Dipende chi si frequenta: la gente che frequento io grazie a dio se ne frega dei titoli degli amici, e nessuno dei laureati si vanta nè si fa chiamare dottore: trovo che chi si crogioli e si autoincensi vantando titoli sia una persona davvero piccola :)

Ma infatti io non stavo parlando di "vantare" la propria posizione, stavo solo considerando il fatto che quando uno si laurea o comunque raggiunge una certa posizione sociale, riesce a comprendere che lo sforzo di aver studiato non è certo stato inutile.

Poi ragazzi io volevo dire n'altra cosa: magari io faccio questo discorso perchè sono inserito in un contesto sociale abbastanza "depresso" dal punto di vista economico. Non c'è lavoro neanche a volerlo creare, economia in stallo totale, soldi zero, e le solite cose. Ecco perchè poi considero fortemente l'opzione di spostarmi da casa mia per andare a cercare un lavoro dove me lo offrono (e quando ovviamente soddisfi le mie esigenze).
Voi ne state facendo un altro perchè magari lavoro ce n'è abbastanza di più e comunque riesce a soddisfare le vostre ambizioni e le vostre aspettative, e comunque lo rispetto perchè fossi in voi lo farei uguale :)

Senza Fili
11-10-2008, 14:54
lol :asd:


Si ma queste capisci bene che sono *variabili*.
Per le lingue straniere poi, ritengo che una ad persona seriamente preparata l'inglese non serva studiarlo all'università o ai corsi eccetera, ma serve saperlo usare quando c'è bisogno.
Poi ricorda che uno fa di necessità virtù (infatti la gente che si trasferisce in Danimarca non è che conosce a priori il danese...)



Non sono variabili, sono costanti.

Sono ben pochi quelli che non sono sposati/fidanzati, che non hanno legami con la famiglia, che non hanno beni nel loro paese, che non hanno familiari anziani da accudire.

Fermo restando che non è che all'estero ci sia la cuccagna come tanti vogliono far credere: mentre ero in vacanza a Londra conobbi una ragazza di Torino, laureata in lingue, con cui diventammo amici: la ragazza ci disse chiaramente che se rimaneva li era solo perchè era fidanzata con una ragazza del posto, ma che trovava solo lavoretti stupidi e precari, lavori che avrebbe benissimo trovato anche a Torino.

Idem fu l'esperienza di alcuni miei amici che provarono a vivere in Uk, Francia, e germania...tornarono con la coda tra le gambe, per fare i lavapiatti, i camerieri, o i facchini non c'è bisogni di andare a 3000 km di sistanza e pagare pure l'affitto.

Senza Fili
11-10-2008, 14:55
Poi chiaro, una persona a-normale (nel bene e/o nel male) fa eccezione: se uno è un nerd che non amici nè frequentazioni, che non mette mai il naso fuori di casa e che nel tempo libero si è imprato l'inglese a menadito, non c'è problema: per rinchiudersi in una stanza può andare bene casa sua o un appartamento nell'Illinois, non fa differenza...

ESATTO

Gargoyle
11-10-2008, 15:01
Fermo restando che non è che all'estero ci sia la cuccagna come tanti vogliono far credere: mentre ero in vacanza a Londra conobbi una ragazza di Torino, laureata in lingue, con cui diventammo amici: la ragazza ci disse chiaramente che se rimaneva li era solo perchè era fidanzata con una ragazza del posto, ma che trovava solo lavoretti stupidi e precari, lavori che avrebbe benissimo trovato anche a Torino.
Una mia conoscente si è laureata in tedesco ed ora lavora a starbucks in una città tedesca.
Il suo datore di lavoro le ha detto che lei "ha proprio il profilo giusto che stavamo cercando".

Della serie: all'estero dei laureati italiani non è detto che se ne facciano gran che...

fabio80
11-10-2008, 15:04
Una mia conoscente si è laureata in tedesco ed ora lavora a starbucks in una città tedesca.
Il suo datore di lavoro le ha detto che lei "ha proprio il profilo giusto che stavamo cercando".

Della serie: all'estero dei laureati italiani non è detto che se ne facciano gran che...

vabbèm non ch noi dei laureati esteri ne facciamo uso diverso, sai, c'è qualch segretaria laureata da noi:D

Northern Antarctica
11-10-2008, 15:09
C'è una infinità di ragioni personali per le quali l'emigrazione non è una scelta considerabile.

Se hai una relazione stabile cui tieni non puoi prendere e trasferirti in Australia, ma neppure in un posto che sia a 500 km da dove sta lei.

Se non hai soldi per mantenerti all'estero per quel tanto che serve a trovare lavoro, all'estero non ci vai.

Se non sai perlomeno l'inglese a modo, all'estero non ci vai, e per saperlo ti devi come minimo fare un corso a spese tue.

E queste sono proprio le prime cose che mi passano per la testa...

va però detto che uno non è che debba emigrare a vita: può magari stare un po' di tempo fuori, ad esempio un anno, e poi tornare; al ritorno, se ha lavorato nel suo settore, avrà un ottimo biglietto da visita per rivendersi meglio

fabio80
11-10-2008, 15:11
va però detto che uno non è che debba emigrare a vita: può magari stare un po' di tempo fuori, ad esempio un anno, e poi tornare; al ritorno, se ha lavorato nel suo settore, avrà un ottimo biglietto da visita per rivendersi meglio

ecco, rispetto a un anno fa sto letteralmente cambiando idea in merito :stordita:

ermejo91
11-10-2008, 15:13
Porc... mi avete decisamente distrutto, io volevo seguire Design Industriale a Roma!!! Secondo voi è ancora una possibilità oppure mi metto il cuore in pace??:(

Northern Antarctica
11-10-2008, 15:14
ecco, rispetto a un anno fa sto letteralmente cambiando idea in merito :stordita:

c'è anche il discorso che se non ci vai tu per tuoi motivi, ci va qualcun altro; e naturalmente stiamo parlando di impieghi attinenti alla tua figura, non è il discorso del lavoro sottopagato al quale prima o poi qualcuno si presenta

e quello che parte al posto tuo - anche se non è detto che sia automaticamente sempre così - potrebbe poi avere un vantaggio (non solo economico) rispetto a te

Krammer
11-10-2008, 15:15
da laureato in ing. informatica (solo triennale, alla fine ho sospeso la specialistica per mettermi a lavorare, con uno stipendio soddisfacente come primo lavoro ma sono pure in parte raccomandato, altrimenti mi avrebbero preso da stagista senza manco il rimborso spese) ai miei ipotetici figli futuri senza alcuna ombra di dubbio consiglierò un istituto tecnico e poi diretti a lavoro.
Questo se puntassero principalmente allo stipendio e ad una pensione veloce (ammesso avremo ancora le pensioni tra vent'anni).
Caso diverso se dovessero avere passioni particolari o ambizioni di carriera in settori specialistici. Insomma se hanno le idee ben chiare e definite su cosa vorranno fare nel loro futuro.
Perchè al giorno d'oggi fare l'università solo perchè "la fanno tutti ed giusto così per una persona di un certo livello sociale", inserendosi magari in un campo che non interessa nemmeno più di tanto rimandando al futuro le scelte che andrebbero prese per tempo, è come frustarsi le palle con una catena arrugginita presa in affitto, che devi pure pagare e caro.
E' una scelta sbagliata procrastinare, ma molti, moltissimi lo fanno: se ci si pensasse un po' sù più profondamente prima di prendere la decisione di iscriversi all'uni (perchè voglio fare l'uni? perchè in quella facoltà? ci sarà sufficiente lavoro in futuro? mi peserà farlo?) sono certo che ci sarebbero un quinto delle matricole. E sarebbe meglio per tutti.

fabio80
11-10-2008, 15:16
c'è anche il discorso che se non ci vai tu per tuoi motivi, ci va qualcun altro; e naturalmente stiamo parlando di impieghi di un certo livello, non è il discorso del lavoro sottopagato al quale prima o poi qualcuno si presenta

e quello che parte al posto tuo - anche se non è detto che sia automaticamente sempre così - potrebbe poi avere un vantaggio (non solo economico) rispetto a te

nel mio caso è su base volontaria, però mi sto rendendo conto che faccio parte diq uelli c che devono farsiil culo a capanna in cambio di una stretta di mano e contornati da persone con mentalità da impiegato delle poste che oltretutto ti creano anche rogne

a sto punto, se devo sbattermi, vado a farlo dove ti soppesano fino in fondo

te sai bene che volendo, basta chiedere....

Capozz
11-10-2008, 15:19
Mah, è un discorso molto complicato
Innanzitutto dipende in cosa si è laureati, ma poi dipende molto dalla persona: uno può anche essere un genio nello studio ma mancare totalmente di intraprendenza o iniziativa personale e quindi trovarsi male nel mondo del lavoro.
Inoltre l'università ti da una conoscenza molto teorica, bisogna vedere cosa si è capaci di fare all'atto pratico.

Dream_River
11-10-2008, 15:41
Sinceramente mi rifiuto di votare una domanda posta unicamente sulla base dell'aspetto economico della laurea.
Io ho iniziato quest'anno filosofia, e di certe se mi interessava un lavoro facile e tanti soldi, potevo scegliere di meglio, ma sinceramente non penso che i soldi siano la cosa più importante nella vita.
Non mi importa se quando uscirò sarò costretto a fare l'operaio, se andrò a raccogliere la frutta, se dovrò andare per le strade a chiedere l'elemosina.
La laurea conviene eccome, forse non economicamente, ma ci da qualcosa di molto più prezioso, la cultura.
Ora, so bene che oggi la maggior parte della gente con la cultura si pulisce il culo, ma io ne stimo ancor tantissimo la preziosità, e spero un giorno di poter partecipare al progresso culturale, o almeno a fermarne il regresso.
Meglio una vita alla "Socrate" che una da asino ingenuo affogato nell'oro.
I soldi si possono perdere, una moglie può metterti le corna, la tua auto che tanto adori potrebbe essere distrutta, ma nessuno potrà mai toglierci la cultura.

Quindi io a chiunque dico, "Si, laureati, studia quello che più ti piace", perchè tanto i soldi non ti rendono un buon marito/moglie, non ti rendono una persona stimata, non ti rendono un buon padre/madre, non ti rendono libero, non ti proteggono dal furbo e dal ciarlatano di turno

beppegrillo
11-10-2008, 15:41
nel mio caso è su base volontaria, però mi sto rendendo conto che faccio parte diq uelli c che devono farsiil culo a capanna in cambio di una stretta di mano e contornati da persone con mentalità da impiegato delle poste che oltretutto ti creano anche rogne

a sto punto, se devo sbattermi, vado a farlo dove ti soppesano fino in fondo

te sai bene che volendo, basta chiedere....

sei laureato?
lavori in un campo congruo con la tua laurea?

Se le risposte sono si si, mi sembra un controsenso la tua invettiva contro i laureati, visto che ne fai parte e ne hai i benefici.
Avresti potuto fare il tanto osannato "idraulico" da 2000 euro al mesa, chissà perchè ma nessuno lo vuole fare.

DVD_QTDVS
11-10-2008, 15:45
e no e cacchio è proprio questo il punto.. se non vale un cacchio e col diploma guadagno lo stesso comincio subito a far qualcosa e me ne vado in pensione 10 anni prima.. e scusami se è poco..

Mica vero: per lavori impiegatizi ad esempio è un motivo di non scelta, ho visto con i miei occhi scartare curriculum di gente laureata, che, secondo il datore di lavoro, era troppo qualificata (e quindi avrebbe avuto troppe pretese) per fare un lavoro da contabile o altre mansioni da impiegata.

Sciocchezze.
I laureati italiani nella fascia 25-35 anni sono una nettissima minoranza (siamo l'ultimo paese dell'OCSE per laureati tra i giovani) ed il posto dove è più facile trovarne in abbondanza sono i call center a 800€ il mese.

La laurea non solo non è indispensabile, ma spesso è anche un vero e proprio fardello, una sorta di "colpa" agli occhi del datore di lavoro.

ma figuriamoci
tutte queste contestazioni mi danno la certezza che ho colto nel giusto... :D

Ditemi qual è la percentuale di giovani Italiani di 22 anni di provenienza medioborghese
che non è iscritto all' universita' :sofico:

Laurea 2008 = terrzamedia 1958 :cool:

fabio80
11-10-2008, 15:45
sei laureato?
lavori in un campo congruo con la tua laurea?

Se le risposte sono si si, mi sembra un controsenso la tua invettiva contro i laureati, visto che ne fai parte e ne hai i benefici.
Avresti potuto fare il tanto osannato "idraulico" da 2000 euro al mesa, chissà perchè ma nessuno lo vuole fare.





ma di quali benefici vai parlando, così tanto per sapere

DVD_QTDVS
11-10-2008, 15:47
sei laureato?
lavori in un campo congruo con la tua laurea?

Se le risposte sono si si, mi sembra un controsenso la tua invettiva contro i laureati, visto che ne fai parte e ne hai i benefici.
Avresti potuto fare il tanto osannato "idraulico" da 2000 euro al mesa, chissà perchè ma nessuno lo vuole fare.
Quoto !

Hebckoe
11-10-2008, 15:48
C'è una infinità di ragioni personali per le quali l'emigrazione non è una scelta considerabile.

Se hai una relazione stabile cui tieni non puoi prendere e trasferirti in Australia, ma neppure in un posto che sia a 500 km da dove sta lei.

Se non hai soldi per mantenerti all'estero per quel tanto che serve a trovare lavoro, all'estero non ci vai.

Se non sai perlomeno l'inglese a modo, all'estero non ci vai, e per saperlo ti devi come minimo fare un corso a spese tue.

E queste sono proprio le prime cose che mi passano per la testa...

per la ragazza e i soldi non so ma io sono partito per gli UK senza sapere quasi una parola d'inglese e senza quindi aver fatto corsi.
morale, dopo qualche mese ho trovato la voro come ing e mi hanno proposto un contratto a tempo indeterminato nonostante le carenze linguistiche.
ma qua ragionano diversamente! sanno che la lingua la imparero' e quando cio' accadra' avranno in ufficio un ing di madrelingua italiana...insomma stanno facendo un investimento.
per come stanno le cose in italia non so se convenga laurearsi anche perche' quando vedi il tuo capo che si lamenta che le cose vanno male e che praticamente di da due saldi e poi regala al figlio la smart e il super motard, beh, ti girano le palle.
senza parlare poi del fatto che ti fanno fare lavori di una certa responsabilita' per poi pagarti meno di un commesso.
ormai e' un ingranaggio con la dentatura consumata dove ogni ruota fa quello che vuole.
meglio a questo punto fare la scuola alberghiera e poi girarti il mondo.

fabio80
11-10-2008, 15:49
tutte queste contestazioni mi danno la certezza che ho colto nel giusto... :D

Ditemi qual è la percentuale di giovani Italiani di 22 anni di provenienza medioborghese
che non è iscritto all' universita' :sofico:

Laurea 2008 = terrzamedia 1958 :cool:

ti do ragione

a sto punto però è bene che i laueati agiscano come se avessero la terza media

no straordinari a meno che non siano pagati

precisione svizzera nell'entrare e uscire

8 ore di lavoro che diventano sei al netto di pause e tutto il resto

altissima sindacalizzazione, il che vuol dire solo diritti e fanculo ai doveri

rsponsabilità rimbalzate e paraculismo a pacchi

il giorno che la tua equazione sarà reale, molte aziende andranno gambe all'aria. a sto punto, quanto manca ai laureati è seria coesione e spirito di corporativismo. le tute blu lo hanno, è bene che i colletti bianchi si diano una svegliata. poi vediamo se ride ancora la marcegaglia

beppegrillo
11-10-2008, 15:52




ma di quali benefici vai parlando, così tanto per sapere

il fatto che tu abbia un impiego e mi pare anche ben remunerato?
Senza offesa, sei un tipo un po lamentoso, me le ricordo tutte le lagne di quando eri ancora studente :S

fabio80
11-10-2008, 15:53
il fatto che tu abbia un impiego e mi pare anche ben remunerato?
Senza offesa, sei un tipo un po lamentoso, me le ricordo tutte le lagne di quando eri ancora studente :S

ben remunerato ma dove?????????????????

beppegrillo
11-10-2008, 16:00
ben remunerato ma dove?????????????????
Non me lo ricordo preciso, ma mi pare che viaggiassi sui 2000 lordi?
O cmq una ottima cifra per un neolaureato.(>1500)

DVD_QTDVS
11-10-2008, 16:06
chi si lamenta sta' bene, diceva un vecchio detto poplare... :asd:

fabio80
11-10-2008, 16:12
Non me lo ricordo preciso, ma mi pare che viaggiassi sui 2000 lordi?
O cmq una ottima cifra per un neolaureato.(>1500)

100 € in più rispetto a chi sta al carico scarico merci con 2 ore non pagate di straordinari quotidiani e responsabilità di roba per milioni di euro la chiami ottima cifra?

se non fosse che sto valutando di muovere il culo verso paesi anglofoni, chiederei di essere messo in officina

Senza Fili
11-10-2008, 16:23
da laureato in ing. informatica (solo triennale, alla fine ho sospeso la specialistica per mettermi a lavorare, con uno stipendio soddisfacente come primo lavoro ma sono pure in parte raccomandato, altrimenti mi avrebbero preso da stagista senza manco il rimborso spese) ai miei ipotetici figli futuri senza alcuna ombra di dubbio consiglierò un istituto tecnico e poi diretti a lavoro.
Questo se puntassero principalmente allo stipendio e ad una pensione veloce (ammesso avremo ancora le pensioni tra vent'anni).
Caso diverso se dovessero avere passioni particolari o ambizioni di carriera in settori specialistici. Insomma se hanno le idee ben chiare e definite su cosa vorranno fare nel loro futuro.
Perchè al giorno d'oggi fare l'università solo perchè "la fanno tutti ed giusto così per una persona di un certo livello sociale", inserendosi magari in un campo che non interessa nemmeno più di tanto rimandando al futuro le scelte che andrebbero prese per tempo, è come frustarsi le palle con una catena arrugginita presa in affitto, che devi pure pagare e caro.
E' una scelta sbagliata procrastinare, ma molti, moltissimi lo fanno: se ci si pensasse un po' sù più profondamente prima di prendere la decisione di iscriversi all'uni (perchè voglio fare l'uni? perchè in quella facoltà? ci sarà sufficiente lavoro in futuro? mi peserà farlo?) sono certo che ci sarebbero un quinto delle matricole. E sarebbe meglio per tutti.

Ineccepibile ed onesto

Sinceramente mi rifiuto di votare una domanda posta unicamente sulla base dell'aspetto economico della laurea.
Io ho iniziato quest'anno filosofia, e di certe se mi interessava un lavoro facile e tanti soldi, potevo scegliere di meglio, ma sinceramente non penso che i soldi siano la cosa più importante nella vita.
Non mi importa se quando uscirò sarò costretto a fare l'operaio, se andrò a raccogliere la frutta, se dovrò andare per le strade a chiedere l'elemosina.
La laurea conviene eccome, forse non economicamente, ma ci da qualcosa di molto più prezioso, la cultura.
Ora, so bene che oggi la maggior parte della gente con la cultura si pulisce il culo, ma io ne stimo ancor tantissimo la preziosità, e spero un giorno di poter partecipare al progresso culturale, o almeno a fermarne il regresso.
Meglio una vita alla "Socrate" che una da asino ingenuo affogato nell'oro.
I soldi si possono perdere, una moglie può metterti le corna, la tua auto che tanto adori potrebbe essere distrutta, ma nessuno potrà mai toglierci la cultura.

Quindi io a chiunque dico, "Si, laureati, studia quello che più ti piace", perchè tanto i soldi non ti rendono un buon marito/moglie, non ti rendono una persona stimata, non ti rendono un buon padre/madre, non ti rendono libero, non ti proteggono dal furbo e dal ciarlatano di turno

Si ma non si parlava di laurearsi per farsi una cultura, scelta assolutamente non criticabile, che si potrebbe fare pure ad avanzatempo, mentre si lavora, anche in 10 anni: per "conviene laurearsi" si intendeva parlare e chiedere dell'esistenza di sbocchi lavorativi sicuri dopo aver conseguito la laurea.

Bene, eccezion fatta per pochi corsi, ad oggi laurearsi non dà la certezza nè di trovare lavoro (anzi, spesso è un ostacolo), nè di guadagnare molto.

Quindi se hai scelto di laurearti per farti una cultura ok, ma se hai scelto filosofia anche per sperare di trovare un lavoro grazie alla laurea conseguita... beh, te lo auguro di cuore, ma sicuramente avresti trovato gli stessi o maggiori sbocchi anche solo con un diploma di tecnico per il turismo o di ragioneria.

DVD_QTDVS
11-10-2008, 19:02
Andate a leggere le nuove proposte di legge... :D

Oramai anche per fare l'idraulico, l'elettricista, o il riparatore di Elettrodomestici
a causa delle normative sulla sicurezza, bisogna avere almeno la laurea triennale ! :D

Lo dico e lo ripeto, oramai la laurea del 2008 equivale alla 3a media del 1958

senza non puoi fare piu' nulla.. :D

er-next
11-10-2008, 19:07
Andate a leggere le nuove proposte di legge... :D


quali in particolare?
Oramai anche per fare l'idraulico, l'elettricista, o il riparatore di Elettrodomestici
a causa delle normative sulla sicurezza, bisogna avere almeno la laurea triennale ! :D


a quali normative nello specifico ti riferisci?

er-next
11-10-2008, 19:10
doppio

Gargoyle
11-10-2008, 20:01
Sinceramente mi rifiuto di votare una domanda posta unicamente sulla base dell'aspetto economico della laurea.
"votare una domanda"?
Ma che vuol dire?


Io ho iniziato quest'anno filosofia, e di certe se mi interessava un lavoro facile e tanti soldi, potevo scegliere di meglio, ma sinceramente non penso che i soldi siano la cosa più importante nella vita.
Neanche io.
Ma che cosa c'entra?
La domanda del thread riguarda l'aspetto economico: non dice che l'aspetto economico sia l'unica cosa importante.


Non mi importa se quando uscirò sarò costretto a fare l'operaio, se andrò a raccogliere la frutta, se dovrò andare per le strade a chiedere l'elemosina.
La laurea conviene eccome, forse non economicamente, ma ci da qualcosa di molto più prezioso, la cultura.
La cultura è una bellissima cosa, ma quando il laureato in filosofia morale si trova a dover avvitare bulloni o a raccogliere pomodori poi di maledizioni al cielo ne lancia eccome.

Mia madre ha fatto filosofia e psicologia e si è dovuta riciclare come professoressa nella scuola, un lavoro che detesta (un lavoro da laureati, sì, ma per cui si sentiva sprecata), e non è che l'abbia presa "con filosofia", ti assicuro...
Per cui ben vengano i laureati in filosofia "per passione", basta che poi non vengano a scassarci i cosiddetti pretendendo un lavoro fatto su misura per loro: ho già mia madre in casa che mi rompe le palle dalla notte dei tempi.


Ora, so bene che oggi la maggior parte della gente con la cultura si pulisce il culo, ma io ne stimo ancor tantissimo la preziosità, e spero un giorno di poter partecipare al progresso culturale, o almeno a fermarne il regresso.
Io credo che le tue siano ambizioni fuori dalla portata di una persona normale.


Meglio una vita alla "Socrate" che una da asino ingenuo affogato nell'oro.
I soldi si possono perdere, una moglie può metterti le corna, la tua auto che tanto adori potrebbe essere distrutta, ma nessuno potrà mai toglierci la cultura.
Come no!
Basta un depressione, qualche anno da alcolista e poi una bella cura a base di psicofarmaci, di quelli forti. Vedi come se ne va in fumo la cultura di una vita...


Avresti potuto fare il tanto osannato "idraulico" da 2000 euro al mesa, chissà perchè ma nessuno lo vuole fare.
Io so benissimo perché non ho voluto fare l'idraulico:
1) Non lo so fare, non lo sapevo fare
2) Mi fa e mi faceva fatica fare lavori manuali
Non sono scuse, è la semplice verità: fossi stato meno bamboccione a 17 anni avrei già iniziato a riparare rubinetti nelle case, non l'ho fatto e ormai non posso che rimpiangere l'occasione persa.
Colpa mia.


il giorno che la tua equazione sarà reale, molte aziende andranno gambe all'aria. a sto punto, quanto manca ai laureati è seria coesione e spirito di corporativismo. le tute blu lo hanno, è bene che i colletti bianchi si diano una svegliata. poi vediamo se ride ancora la marcegaglia
Attenersi al proprio contratto però non è nè paraculismo nè corporativismo.
Quel che servirebbe sarebbe un maggior rispetto delle leggi e dei contratti.

chi si lamenta sta' bene, diceva un vecchio detto poplare... :asd:
Vabbe', se la pensi così allora si può pure chiudere tutto il forum e tornare a leggersi le novelle della nonna.

Andate a leggere le nuove proposte di legge... :D
Oramai anche per fare l'idraulico, l'elettricista, o il riparatore di Elettrodomestici
a causa delle normative sulla sicurezza, bisogna avere almeno la laurea triennale ! :D
Lo dico e lo ripeto, oramai la laurea del 2008 equivale alla 3a media del 1958
senza non puoi fare piu' nulla.. :DSono tutte stronzate: i 3/4 dei disegni di legge depositati alle camere sono lì per prendere la polvere e non saranno mai presi in considerazione, e tu questo lo sai benissimo.

Non capisco perché devi mettere in atto questa opera di terrorismo mediatico ("o laurea o niente! voi semplici diplomati morirete tutti, uha uha uha!"), forse è per autoconvincerti di avere fatto una buona scelta.

Dream_River
11-10-2008, 20:08
"votare una domanda"?
Ma che vuol dire?

Ehm, pardon, strafalcione mio :D


Per cui ben vengano i laureati in filosofia "per passione", basta che poi non vengano a scassarci i cosiddetti pretendendo un lavoro fatto su misura per loro.

Concordo

Comunque, ho capito che avevo frainteso il senso del 3d

Piccolo OT: Gargoyle, che cosa raffigura il tuo Avatar??? Mi sembra di averlo già visto...Può darsi che abbia a che fare con il manga "il mistero della pietra azzurra"?

DVD_QTDVS
11-10-2008, 21:06
-cut-
Sono tutte stronzate: i 3/4 dei disegni di legge depositati alle camere sono lì per prendere la polvere e non saranno mai presi in considerazione, e tu questo lo sai benissimo.

Non capisco perché devi mettere in atto questa opera di terrorismo mediatico ("o laurea o niente! voi semplici diplomati morirete tutti, uha uha uha!"), forse è per autoconvincerti di avere fatto una buona scelta.
None.. gia oggi per iscriversi all' albo dei periti industriali c'e' bisogno della laurea triennale,
e in pratica l'elettricista che fa' un impianto e rilascia i certificati, deve essere inscritto...
http://www.periti-industriali.an.it/pages/albo.htm

Non è terrornismo psicologico, nè un fatto di proposte di legge,
Ma il parlamento Europeo, prima o poi imporra' anche all' idraulico la laurea triennale,
perchè nel momento che installa una caldaia a gas o un impianto di autoclave,
deve rilasciare anche il certificato di conformita' che le nuove leggi europee impongono.

Pensa tu, che l-europa vietera' anche il commercio delle lampadine ad incandescenza
entro il 2012... e tantissime altre cose, che abbiamo puntualmente accettato,
ratificando il trattato di Lisbona..

Gargoyle
11-10-2008, 21:15
None.. gia oggi per iscriversi all' albo dei periti industriali c'e' bisogno della laurea triennale,
e in pratica l'elettricista che fa' un impianto e rilascia i certificati, deve essere inscritto...
http://www.periti-industriali.an.it/pages/albo.htm
No.
L'albo dei periti industriali è diviso in una sezioen normale ed in un'altra per laureati.
Rileggiti il tuo stesso link oppure wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Perito_industriale) :O


Non è terrornismo psicologico, nè un fatto di proposte di legge,
Ma il parlamento Europeo, prima o poi imporra' anche all' idraulico la laurea triennale,
perchè nel momento che installa una caldaia a gas o un impianto di autoclave,
deve rilasciare anche il certificato di conformita' che le nuove leggi europee impongono.
Quali sarebbero queste nuove "leggi europee"?

... e tantissime altre cose, che abbiamo puntualmente accettato,
ratificando il trattato di Lisbona..
Peccato che il Trattato per entrare in vigore debba essere accettato da tutti i 27 e che per ora l'Irlanda ha già detto no :O

DVD_QTDVS
11-10-2008, 21:32
:D
è diviso in quelli prima del 68 che accedono direttamente,
e quelli dopo che devono fare 2 anni di praticantato presso uno studio
= lavorare quasi aggratis per un rompiballe....
oppure prendono la laurea di 1 livello :mc:

In pratica questa europa sara' un casino di leggi, che il nostro parlamento dovra' ratificare...

MARCA
12-10-2008, 11:38
Se aspiri a un posto pubblico o in una grande multnazionale la laurea è indispensabile.
Per il resto non serve anche perchè in realtà medie(fatt. fino 50 ml €) contano molto di più le tue capacità che un pezzo di carta.

fabio80
12-10-2008, 11:58
Attenersi al proprio contratto però non è nè paraculismo nè corporativismo.
Quel che servirebbe sarebbe un maggior rispetto delle leggi e dei contratti.


in certi contesti invece lo è

per inciso, se tale pratica fosse adottata da due o tre gruppi strategici dove lavoro ora, tempo un mese e l'azienda finirebbe a gambe all'aria subissata dagli insulti del management top top top.

xenom
12-10-2008, 12:00
sei laureato?
lavori in un campo congruo con la tua laurea?

Se le risposte sono si si, mi sembra un controsenso la tua invettiva contro i laureati, visto che ne fai parte e ne hai i benefici.
Avresti potuto fare il tanto osannato "idraulico" da 2000 euro al mesa, chissà perchè ma nessuno lo vuole fare.

per inciso, gli idraulici da 2000 euro al mese sono ladri.
Vi posso assicurare che lavoretti del cazzo come cambiare le guarnizioni ecc. te li fanno pagare in maniera sproporzionata.

fabio80
12-10-2008, 12:05
per inciso, gli idraulici da 2000 euro al mese sono ladri.
Vi posso assicurare che lavoretti del cazzo come cambiare le guarnizioni ecc. te li fanno pagare in maniera sproporzionata.

ma gli idraulici prendono ben di più. ricordo bene un tale che venne a sistemare la caldaia, non azzeccava un congiuntivo manco a pagarlo ma nel we gira col TT nuovo

faculo. eh ma vuoi mettere il prestigio....

musicaelettronica
12-10-2008, 12:06
per inciso, gli idraulici da 2000 euro al mese sono ladri.
Vi posso assicurare che lavoretti del cazzo come cambiare le guarnizioni ecc. te li fanno pagare in maniera sproporzionata.

2000e al mese? :asd:

ma nemmeno se lavora 10 gg al mese

idraulico 300€ * 20 GG = 6000€ metti che ci paghi pure 1000 di tasse (ma difficile)

gli restano 5000€ :asd:

xenom
12-10-2008, 12:12
ma gli idraulici prendono ben di più. ricordo bene un tale che venne a sistemare la caldaia, non azzeccava un congiuntivo manco a pagarlo ma nel we gira col TT nuovo

faculo. eh ma vuoi mettere il prestigio....

Ok grazie ma come ho già scritto in molti topic in piazzetta la società moderna pensa solo ai soldi. Il che vuol dire che quelli che lavorano in proprio, gli artigiani, se sono disonesti hanno prezzi incredibili.
E' molto semplice: l'idraulico, il riparatore, l'elettricista, il tecnico in generale punta sul fatto che in POCHI conoscono la materia di sua competenza, anche perché in caso contrario si arrangerebbero a risolvere il problema da se. In questo modo se ne approfittano e per cambiare una guarnizione che costa un euro ti saltano fuori 30-40 euro, per riparare un televisore in cui si è bruciata una resistenza ti cambiano il trasformatore di riga, e via discorrendo.
Sulle iene hanno fatto diversi servizi su queste cose, tecnici delle lavatrici, riparatori, carrozzieri... :rolleyes:

Ragazzi un mio "amico" (oddio ha 60 anni :asd: ) e vicino di casa faceva l'idraulico, è in pensione ma fa ancora qualche lavoretto. Mi ha insegnato parecchio anche sul suo lavoro, è uno dei pochi onesti. Dato che è in pensione fa pagare i suoi lavori come dovrebbero essere pagati... Vi assicuro che la differenza è notevole rispetto ai prezzi di un idraulico normale.

Finisco con un esempio: se devono sostituire un pezzo, tipo il galleggiante dello sciacquone, chi mi assicura che quel pezzo in realtà costi molto meno di quanto dichiara l'idraulico? Tipo se me lo cambia e mi spara 200 euro, di cui 50 per la mano d'opera, 50 per la trasferta e 100 per il pezzo, chi mi assicura che magari il pezzo non costi in realtà 20 euro?

fabio80
12-10-2008, 12:34
Ok grazie ma come ho già scritto in molti topic in piazzetta la società moderna pensa solo ai soldi. Il che vuol dire che quelli che lavorano in proprio, gli artigiani, se sono disonesti hanno prezzi incredibili.
E' molto semplice: l'idraulico, il riparatore, l'elettricista, il tecnico in generale punta sul fatto che in POCHI conoscono la materia di sua competenza, anche perché in caso contrario si arrangerebbero a risolvere il problema da se. In questo modo se ne approfittano e per cambiare una guarnizione che costa un euro ti saltano fuori 30-40 euro, per riparare un televisore in cui si è bruciata una resistenza ti cambiano il trasformatore di riga, e via discorrendo.
Sulle iene hanno fatto diversi servizi su queste cose, tecnici delle lavatrici, riparatori, carrozzieri... :rolleyes:

Ragazzi un mio "amico" (oddio ha 60 anni :asd: ) e vicino di casa faceva l'idraulico, è in pensione ma fa ancora qualche lavoretto. Mi ha insegnato parecchio anche sul suo lavoro, è uno dei pochi onesti. Dato che è in pensione fa pagare i suoi lavori come dovrebbero essere pagati... Vi assicuro che la differenza è notevole rispetto ai prezzi di un idraulico normale.

Finisco con un esempio: se devono sostituire un pezzo, tipo il galleggiante dello sciacquone, chi mi assicura che quel pezzo in realtà costi molto meno di quanto dichiara l'idraulico? Tipo se me lo cambia e mi spara 200 euro, di cui 50 per la mano d'opera, 50 per la trasferta e 100 per il pezzo, chi mi assicura che magari il pezzo non costi in realtà 20 euro?

è per questo che mi incazzo per la normativ che prevede tutti i lavori certificati, va a finire che sei obbligato a servirti di sta gente.

xenom
12-10-2008, 13:14
è per questo che mi incazzo per la normativ che prevede tutti i lavori certificati, va a finire che sei obbligato a servirti di sta gente.

Già. Spero non succeda... Giusto per farmi un'idea, qual'è il prezzo medio di un'elettricista per cambiare un interruttore rotto?

fabio80
12-10-2008, 13:16
Già. Spero non succeda... Giusto per farmi un'idea, qual'è il prezzo medio di un'elettricista per cambiare un interruttore rotto?

è già successo e come detto personalmente me ne frego. appunto se devo chiamare uno di sti vampiri per un interruttore rotto... ma siamo seri.

xenom
12-10-2008, 13:33
è già successo e come detto personalmente me ne frego. appunto se devo chiamare uno di sti vampiri per un interruttore rotto... ma siamo seri.

Ma chissene della certificazione o no, io se sono in grado di sostituire l'interruttore lo faccio... cosa può succedere? :asd:
è ridicolo cmq, cambiare un'interruttore IMHO non costa meno di 20 euro andando dall'elettricista.
Se fai da te spendi 3 euro :doh:

fabio80
12-10-2008, 13:35
Ma chissene della certificazione o no, io se sono in grado di sostituire l'interruttore lo faccio... cosa può succedere? :asd:
è ridicolo cmq, cambiare un'interruttore IMHO non costa meno di 20 euro andando dall'elettricista.
Se fai da te spendi 3 euro :doh:

macchè venti euro, con venti euro non gli paghi nemmeno l'uscita...

xenom
12-10-2008, 14:08
macchè venti euro, con venti euro non gli paghi nemmeno l'uscita...

:eek:

meglio non saperlo allora :asd:

entanglement
12-10-2008, 16:10
Infatti, generalmente il primo non ha l'asperger ed è perciò più facilmente inseribile in un contesto lavorativo.

ti dirò, io sono laureato in scienza dei materiali e ho trovato uno stage meno di un mese dopo la laurea
e un contratto indeterminato 3 mesi dopo (il mio attuale lavoro, che mi piace un sacco !)

Onisem
12-10-2008, 16:34
per le aziende non vale niente il dottorato, se proprio un master ma dopo una certa esperienza lavorativa pregressa.

Nemmeno i master o le specializzazioni sono monetizzate, almeno nel mio settore (sanità). Insomma se vuoi, cacci qualche migliaio di € solo d'iscrizione per pura cultura personale. Proprio un investimento...

Onisem
12-10-2008, 16:39
ma gli idraulici prendono ben di più. ricordo bene un tale che venne a sistemare la caldaia, non azzeccava un congiuntivo manco a pagarlo ma nel we gira col TT nuovo

faculo. eh ma vuoi mettere il prestigio....

L'ultimo che è venuto a casa mia ci è venuto in l'SL*. :asd: Ancora un pò ti vengono a tirare i fili in casa con il Porsche conteggiandoti il carburante. E dichiarano (e pagano/contribuiscono)? Con tutta probabilità la metà di me. :rolleyes:






* Non è uno scherzo.

elevul
12-10-2008, 21:15
Oddio, ma una via di mezzo, no? :asd:
Comunque penso che in Italia sia oramai inutile laurearsi.
Però credo che all'estero la laurea dia un bel valore aggiunto.

entanglement
12-10-2008, 21:16
Oddio, ma una via di mezzo, no? :asd:
Comunque penso che in Italia sia oramai inutile laurearsi.
Però credo che all'estero la laurea dia un bel valore aggiunto.

infatti
per quanto male se ne parli la laurea SCIENTIFICA italiana ha un ottimo appeal. sono stato a un passo dall'essere assunto in R&D in una grossa ditta tedesca nel ramo in cui sono attualmente impiegato

elevul
12-10-2008, 21:18
2000e al mese? :asd:

ma nemmeno se lavora 10 gg al mese

idraulico 300€ * 20 GG = 6000€ metti che ci paghi pure 1000 di tasse (ma difficile)

gli restano 5000€ :asd:
Quoto.
Due anni fa ho fatto l'estate con gli idraulici, e quando mi ha detto che dell'intera ditta( 3 persone) prendono 20'000€ al mese sono rimasto così: :eek: :eek:

Chevelle
13-10-2008, 12:26
Quoto.
Due anni fa ho fatto l'estate con gli idraulici, e quando mi ha detto che dell'intera ditta( 3 persone) prendono 20'000€ al mese sono rimasto così: :eek: :eek:

Se l' intera ditta ha un fatturato di 220.000 euro lordi annui (3 persone? Titolare + 2 dipendenti?) penso che è prossima alla chiusura :stordita:

Queste cifre sparate, un pò a caso e per sentito dire, mi fanno sorridere.

elevul
13-10-2008, 12:30
Se l' intera ditta ha un fatturato di 220.000 euro lordi annui (3 persone? Titolare + 2 dipendenti?) penso che è prossima alla chiusura :stordita:

Queste cifre sparate, un pò a caso e per sentito dire, mi fanno sorridere.

No, netti.
Cioé i soldi che si mettono in tasca.
I lordi credono che siano molto di più.

LUVІ
13-10-2008, 18:22
Certo che si ma, soprattutto con il nuovo ordinamento, la laurea vale se in tempi brevi e con ottima votazione di uscita e, soprattutto, di secondo livello.
Se poi, sopra ad una laurea scientifico/economica ci metti sopra un MBA sei a posto.
Mi dissocio COMPLETAMENTE per quanto riguarda la considerazione che si ha nel mondo del lavoro ITALIANO nei confronti del dottorato di ricerca.

LuVi

nickyride
13-10-2008, 21:11
scusa, ma io preferisco vedere un prestigio sotto forma di una sportiva due posti e una bella casa che non tramite una business card con due o tre titoli che sanno pure di presa per il culo

sì è tutto attorno ai soldi, non giriamoci attorno, che se non fosse per quelli nessuno persenerebbe nemmeno di passare 40 anni a correre

Ma parla per te e per quelli come te. Io preferisco un lavoro che mi piaccia e mi gratifichi e che mi faccia guadagnare il necessario per vivere una vita serena e dignitosa piuttosto che un lavoro dove debba scendere a compromessi, calpestare altre persone e farmi sentire male ogni volta che mi guardo allo specchio anche se dovessi guadagnare tanto ed essere milionario. Ma forse, se l'Italia e il Mondo vanno a rotoli è anche un po' colpa della gente che la pensa come te :rolleyes:

fabio80
13-10-2008, 21:24
Ma parla per te e per quelli come te. Io preferisco un lavoro che mi piaccia e mi gratifichi e che mi faccia guadagnare il necessario per vivere una vita serena e dignitosa piuttosto che un lavoro dove debba scendere a compromessi, calpestare altre persone e farmi sentire male ogni volta che mi guardo allo specchio anche se dovessi guadagnare tanto ed essere milionario. Ma forse, se l'Italia e il Mondo vanno a rotoli è anche un po' colpa della gente che la pensa come te :rolleyes:

ci mancava un altro moralista della rete... ma tutti in sto forum devono iscriversi? cheppalle.

ps: non ci conosciamo quindi evita di estendere giudizi e prenderti confidenze che non ti spettano:rolleyes:

Senza Fili
13-10-2008, 21:50
Ma parla per te e per quelli come te. Io preferisco un lavoro che mi piaccia e mi gratifichi e che mi faccia guadagnare il necessario per vivere una vita serena e dignitosa piuttosto che un lavoro dove debba scendere a compromessi, calpestare altre persone e farmi sentire male ogni volta che mi guardo allo specchio anche se dovessi guadagnare tanto ed essere milionario. Ma forse, se l'Italia e il Mondo vanno a rotoli è anche un po' colpa della gente che la pensa come te :rolleyes:

Guarda che come esempi erano stati portati idraulici, elettricisti, meccanici, insomma mestieri manuali, mica fare i ladri o i delinquenti...ma leggi o commenti a caso? :doh:

Senza Fili
13-10-2008, 21:51
Certo che si ma, soprattutto con il nuovo ordinamento, la laurea vale se in tempi brevi e con ottima votazione di uscita e, soprattutto, di secondo livello.
Se poi, sopra ad una laurea scientifico/economica ci metti sopra un MBA sei a posto.
Mi dissocio COMPLETAMENTE per quanto riguarda la considerazione che si ha nel mondo del lavoro ITALIANO nei confronti del dottorato di ricerca.

LuVi

Vallo a dire alle laureate con lode in economia e commercio più titoli vari che sono rimaste disoccupate, mentre una semplice ragioniera intanto lavora :)

LUVІ
13-10-2008, 22:05
Vallo a dire alle laureate con lode in economia e commercio più titoli vari che sono rimaste disoccupate, mentre una semplice ragioniera intanto lavora :)

Lo so, lo so, si comincia seriamente a patire l'iperspecializzazione.
Però quello che ho detto io è che, a parità di time to work, una persona laureata ha più possibilità.
I contratti capestro di formazione valgono anche per laureati, e se non ti sei laureato (soprattutto oggi) in 10 anni, hai più possibilità.
Poi è tutto IMHO, non posso avere il polso della situazione complessiva.

LuVi

Trabant
14-10-2008, 08:16
Cazzu serve 'a laurea?
Ca nun serve 'a laurea, che se uno sa firmare un paio di assegni a vuoto di fame non muore.
Ca serve 'u pilu!

gioy
14-10-2008, 09:08
La laurea é un vantaggio se e solo se:

- Ci si laurea negli anni di corso, a 24 anni si deve essere fuori indipendentemente dalla laurea ce si frequenta. Se inizi ingegneria (presumo la laurea piu difficile) a 18-19 anni, in sei anni si puo fare, meglio se ci si riesce in 5.
- Ci si laurea con un voto alto (da 100/110 in su)
- Ci si laurea in qualcosa di serio, senza offese per nessuno.

Se a 24 anni ti mancano ancora 3-4 anni alla laurea, allora sei out, meglio laciar perdere, a meno che non lo si faccia per passione e non si ha necessitá di lavorare.

Se le 3 condizioni ricorrono, il laureato a 30 anni se la passa bene, meglio della media degli idraulici, perche l idraulico non é solo il proprietario dell'impresa, é anche il ragazzetto o ragazzatto apprendista.

Scalor
14-10-2008, 17:50
La laurea é un vantaggio se e solo se:

- Ci si laurea negli anni di corso, a 24 anni si deve essere fuori indipendentemente dalla laurea ce si frequenta. Se inizi ingegneria (presumo la laurea piu difficile) a 18-19 anni, in sei anni si puo fare, meglio se ci si riesce in 5.
- Ci si laurea con un voto alto (da 100/110 in su)
- Ci si laurea in qualcosa di serio, senza offese per nessuno.

Se a 24 anni ti mancano ancora 3-4 anni alla laurea, allora sei out, meglio laciar perdere, a meno che non lo si faccia per passione e non si ha necessitá di lavorare.

Se le 3 condizioni ricorrono, il laureato a 30 anni se la passa bene, meglio della media degli idraulici, perche l idraulico non é solo il proprietario dell'impresa, é anche il ragazzetto o ragazzatto apprendista.

follia pura di menti limitate ! a me coloro che fanno questi ragionamenti fanno girare le oo ! nella mia vita non dirò mai ad una persona che non puo fare qualcosa solo perchè qualcun altro l'ha giudicato ! io giudico personalmente le persone se funzionano bene se no arrivederci.

No, non parlo di somari o di gente che si è laureata a 30 anni fuori corso, ma di ragazzi che si sono lauerati entro i termini normali, ed è ancora più grave...un mio amico che cena stasera con me, due lauree con lode, master, corsi, ecc. si è laureato a 23 anni, è venuto a roma, ed adesso ne ha 33 e da anni ed anni non trova altro che call center e lavoretti precari del cazzo...e non è l'unico, nel mio gruppo ce ne sono altri 2 in quelle condizioni, mentre stranamente noi diplomati della comitiva lavoriamo tutti da poco dopo il diploma.

Per il resto basterebbe vedere il film "tutta la vita davanti", che con ironia descrive perfettamente la realtà della maggior parte dei laureati italiani.
....

perchè uno che si laurea a 30 anni è un somaro ? e chi lo dice lo dici tu o il pregiudizio delle persone ? tu ti fidi del giudizio di altre persone o valuti attentamente caso per caso ? se uno non ha > 100 lo stesso ? :confused: ho finito le superiori con 50\60 (1 volta rimandato alle superiori) mi sono laureato in ing. a 30,5 anni con 92, e non mi sento somaro ho sempre lavorato da 21 anni a 23 anni solo al sab e dom facendo il commesso dai 24 in poi da dipendente a tempo indeterminato, già perchè i miei genitori un operaio e un impiegata non avevano enormi possibilità di mantenermi come studente fuori sede, e se guadagnavo qualcosa siccome non ero in nero vivevo con i genitori, ero bamboccione per necessità, questo aumentava il reddito famigliare e pagavo di piu di tasse universitarie, ma molti " miei compagni di corso\amici " che frequentavano l'università vivevano in appartamento in sede e i suoi genitori facevano certi tipi di lavoro non so come ma pagavano meno di me di tasse universitarie, e per mezzo del loro reddito basso accedevano pure alla borse di studio, contributi per l'affitto riservati agli studenti fuori sede io invece ero sempre uno degli ultimi ! io mi facevo 82 Km in treno all'andata e 82 km al ritorno (abbonamento formula e bus di circa 96€\mese) cambiavo 2 treni piu 12 km di auto per andare in stazione tutto per andare a seguire le lezioni e fare gli esami e quando c'erano gli esami prendevo anche il treno prima per evitare di perdere la coincidenza e arrivare in ritardo andavo a pigliare il treno alle 6:30 ! cioè significa come minimo alzarsi un ora prima ! e quando arrivavo qualche volta in ritardo causa perdita coincidenza e\o bus ed entravo a lezione iniziata, c'era anche qualche docente deficente ( piu di uno ) che incominciava a sfottere " ecco i soliti .... rimasti addormentati ! potevate rimanere a dormire invece di entrare e disturbare a lezione iniziata " oppure agli esami " si, mi ricordo di lei, arrivava sempre in ritardo " frasi tipiche ( e poi non si può neanche tirargli un pugno in faccia ! perchè la colpa non è MAI dei prof. ....a me la voglia è venuta piu di una volta ) e alla sera arrivavo a casa non prima delle 19:45 nonostante le lezioni finivano alle 18:30 , forse agli esami non ero uno dei migliori , a volte arrivavo un po addormentato, ma.... bisognerebbe valutare anche altri fattori umani, e poi devono spiegarmi come fa un figlio di un elettricista libero professionista e una ragioniera dipendente che lavora assieme a mia mamma e ha la stessa qualifica e stipendio a ottenere una borsa di studio legata al reddito e girare contemporaneamente il padre con un Q7 la moglie con una classe A e il figlio che frequenta l'università con una golf 2.0 tsi 16v ? o lavorano in nero o a casa mangiano pane e cipolle o a scrocco oppure mandano moglie\figlia alla sera sotto al lampione ... sicuramente sono piu bravi di me nel gestire il budget , sarà un caso ma di casi come questi ne ho trovati molti di piu di uno e non si contano più sulle punte delle dita e allora il sospetto può diventare realtà......

appena laureato ho fatto l'esame di stato e sono andato a lavorare in una azienda a tempo determinato ( fisso non mi hanno voluto prendere forse per via dell'età o del voto, non ho ne fatto master ne dottorato) dove c'erano laureati a tempo indeterminato " giovani " usciti a 25 anni con voto > 100 che .....in pratica non sapevano fare nulla, ma.... sapevano risolvere benissimo le equazioni differenziali ! o recitare a memoria i manuali che gli venivano dati per " imparare il mestiere " , e dicevano sempre di si a tutto non criticavano mai quello che gli dicevano, e ... guadagnavano piu di me !, un po di anni e appena ho potuto me ne sono andato assieme ad un altro dipendente e un amico come socio in una nostra prima s.n.c poi s.r.l. fondata con i nostri risparmi, e... il nonno 80enne come garante dei prestiti ! già il nonno è stata o l'unica persona che ha creduto in noi o un folle che ha rischiato i propri beni per ralizzare qualcosa che magari anche lui da giovane avrebbe desiderato ma non era riuscito a realizzare. Produciamo piccoli macchinari di automazione anche per edilizia e avevamo anche fatto domanda per accedere ai fondi\finanziamenti per le nuove imprese, ma il progetto industriale evidentemente non è piaciuto,forse non era stato redatto corretamente, bocciato ! già, meglio sponsorizzare un microbirrificio del figlio del cognato di un assessore comunale o un bed and breakfast o un maglificio artigianale ad una persona il cui padre aveva dichiarato fallimento e condannato perchè durante la procedura fallimentare aveva " occultato " beni dell'azienda ! , questa sì che è industria solida nel tempo !, per la cronaca dopo 5 anni il birrificio è già in amministrazione controllata . adesso ho 1 brevetto solo a mio nome e 2 assieme ai soci, siamo un impresa giovane, solida, dopo i primi 3 anni di difficoltà ora siamo sempre abbondantemente in attivo, abbiamo esposto al samoter, eima, abbiamo molte commesse e abbiamo paura ad ingrandirci proprio per non esporsi troppo ai rischi di non essere pagati, lavoriamo al 60% con la germania abbiamo anche un 5% di clienti russi 10% tra svezia e norvegia lettonia e estonia e stanno aumentando, gli italiani ci conoscono poco, ma preferiamo così anche perchè purtroppo a gran parte di quel 25% degli italiani siamo sempre noi che telefoniamo e sollecitiamo il bonifico bancario gli altri alla data stabilita abbiamo quasi sempre trovato l'accredito senza ulteriori solleciti, ci siamo limitati lo stipendio perchè granparte dei guadagni li reinvestiamo avvantaggiati dalle agevolazioni fiscali, paghiamo le tasse fino all'ultimo cent, anche troppe, abbiamo sempre la finanza che arriva a controllare e non ci ha MAI fatto multe, ma sulle bancarelle al mercato rionale, nei cantieri edili, dagli agenti immobiliari io non ho mai visto controlli così assidui, e la cosa che mi da piu soddisfazione è che abbiamo fregato parecchi clienti anche importanti alla azienda dove lavoravo prima che sono venuti da noi appena ci siamo messi in proprio ; molti dei miei ex-compagni diplomati con 60\60 o 100\110 guadagnano meno di me ! il " secchione " delle superioriori che veniva decantato dai prof come un genio con media dei voti alta che già gli insegnanti delle superiori prospettavano futuro con una florida carriera con tanto di " borsa di studio " di 250 mila lire al 5 anno di superiori, l'ho ritrovato dopo anni che ..... tagliava il prosciutto al supermercato ! :eek: nella vita questa una grande soddisfazione ! e di certo non mi sento un somaro !

Senza Fili
14-10-2008, 18:03
perchè uno che si laurea a 30 anni è un somaro ? e chi lo dice lo dici tu o il pregiudizio delle persone ?



Calmizia eh... io ho scritto che " non parlo di somari O di chi si laurea a 30 anni", che in italiano non significa "quelli che si laureano a 30 anni sono dei somari" come hai capito tu, capendo fischi per fiaschi, ma stavo parlando di due categorie distinte, in risposta ad un altro thread, facendo appunto presente che conosco secchioni, e anche gente che si è laureata velocemente, che, nonostante tutto ciò, fa davvero fatica a trovare lavoro.

ennawrc
14-10-2008, 18:38
follia pura di menti limitate ! a me coloro che fanno questi ragionamenti fanno girare le oo ! nella mia vita non dirò mai ad una persona che non puo fare qualcosa solo perchè qualcun altro l'ha giudicato ! io giudico personalmente le persone se funzionano bene se no arrivederci.





Io penso che la laurea serve ma per entrare nel mondo del lavoro.

Quello che accade dopo è merito/demerito della persona o di una serie di casi sfortunati/fortunati indipendenti dalla laurea.

Il problema è il come si studia.
Io noto molti studenti che si studiano la materiella limitata a quel libro e basta, le conoscenze sono limitate a quel libro.

Invece gli studenti, maggiormente in gamba, sono quelle persone che non si limitano a studiare il semplice libro assegnato dal programma, ma si informano, si sbattono, cercano di complicarsi la vita, perchè HANNO INTERESSE nell' andare oltre alle semplici nozioni che si trovano nei libri e arrichirsi ulteriormente.

E' purtroppo il voto, spesso, non rileva questa differenza.

Mia opinione personale

gioy
14-10-2008, 18:53
follia pura di menti limitate ! a me coloro che fanno questi ragionamenti fanno girare le oo ! nella mia vita non dirò mai ad una persona che non puo fare qualcosa solo perchè qualcun altro l'ha giudicato ! io giudico personalmente le persone se funzionano bene se no arrivederci.

Mi dispiace tanto far girare le palle di una mente illimitata, peró il mondo funziona cosí.

Se studi con il fine di trovare lavoro dovresti tenere in considerazione che le imprese preferiscono laureati giovani e con il massimo dei voti.
Pertanto, se a 28 anni stai ancora a metá degli esami lascia perdere, la maggior parte delle imprese scarterá il tuo curriculum per quanto sia una mente aperta e illimitata.

E comunque, in generale, uno che si laurea subito e bene é, almeno per i lavori tecnici, meglio di uno che si laurea a 30 anni, perche piu preparato, serio e responsabile.

E non parlo a caso, ho come esempio decine di amici che a 30 anni stavano ancora all universitá e non facevano un caxxo dalla mattina alla sera.

ps:
1- La tua storia di studente universitario non mi sembra diversa da quella di molti altri studenti, pertanto non mi fa tenerezza.
2- Ripeti che non ti senti un somaro perche ti sei laureato a 30 anni ma nessuno ti ha mai detto di esserlo.
3- Mi offendi dicendo che sono una mente limitata.
4- Gioisci nel vedere un tuo vecchio compagno di classe mentre taglia il prosciutto, che bella soddisfazione.
5- Fai notare insistentemente che la tua impresa va bene, che hai i brevetti e guadagni piu di altri.

Conclusione: hai tutte le caratterstiche per inscriverti al club dei Cafoni Arricchiti.

Scalor
14-10-2008, 20:25
E comunque, in generale, uno che si laurea subito e bene é, almeno per i lavori tecnici, meglio di uno che si laurea a 30 anni, perche piu preparato, serio e responsabile.

E non parlo a caso, ho come esempio decine di amici che a 30 anni stavano ancora all universitá e non facevano un caxxo dalla mattina alla sera. ma non tutti !


1- La tua storia di studente universitario non mi sembra diversa da quella di molti altri studenti, pertanto non mi fa tenerezza.
mica voglio che tu provi compassione per me, mica dico che sono l'unico, come me ce ne sono moltissimi però vedo anche molte persone che abitano vicino alla facolta mantenuti ai genitori e sicuramente sono stati avvantaggiati piu di me e di quelli nella mi stessa condizione !

2- Ripeti che non ti senti un somaro perche ti sei laureato a 30 anni ma nessuno ti ha mai detto di esserlo. già puo essere che mi sono sbagliato ma sta di fatto che ti consideeri normale che uno che si è laureato a 30 anni è normale che nella vita la sua laurea puo buttarla nel cestino ! come i somari, un ottima posizione dovrebbero solo averla coloro che si laureano prima di 25 anni e con 110 !

3- Mi offendi dicendo che sono una mente limitata. già se ti senti offeso a questo livello ti chiedo scusa, ma non condivido i tuoi ragionamenti.

4- Gioisci nel vedere un tuo vecchio compagno di classe mentre taglia il prosciutto, che bella soddisfazione.

No non gioisco sadicamente sul vecchio compagno, lui non c'entra nulla , gioisco perchè qualche prof delle superiori sosteneva che lui avrebbe avuto successo piu di noi nella vita e noi saremmo destinati a fare un cappero visto che non avevamo voti alti.

5- Fai notare insistentemente che la tua impresa va bene, che hai i brevetti e guadagni piu di altri. certo perchè dietro ad un brevetto non c'è solo una intuizione, c'è tutto un lavoro di teoria, errori, prototipi, ci sono le notti passate a lavorare dopo il lavoro, le vacanze non fatte, lavoro di gruppo ecc ecc e qualcuno che di fronte alla richiesta di finanziamenti ti risponde che il piano industriale non è sostenibile e poi finanzia progetti assurdi o perlomeno che a tutt'oggi non hanno prodotto quello preventivato tanto che sono in amm controllata beh mi sa che chi giudica non ha saputo fare il proprio lavoro, o il giudizio è stato influenzato da motivazioni occulte ! se avessero avuto ragione noi saremmo falliti e invece qui di fallito sono solo loro.

Conclusione: hai tutte le caratterstiche per inscriverti al club dei Cafoni Arricchiti.
grazie del cafone accetto sempre le critiche, ma non sono ricco personalmente, prendo uno stipendio minimo il resto lo lascio in azienda, il 65% viene rinvestito , e non sono per niente cafone giro con una vecchia punto di 10 anni e nel parcheggio dove lavoro sono quello che ha la macchina piu vecchia e scassata , ho un telefono vecchio di oltre 6 anni, non vesto firmato, piu di una volta mi hanno pure scambiato per un dipendente

LUVІ
14-10-2008, 20:33
@Scalor: respect :ave: mi sa che te hai due palle che ti fumano.
[OT] A proposito di brevetti, oggi ho reincontrato un ex collega universitario, più grande di me, compagno di associazione studentesca il quale si può considerare il PADRE del Common Rail :)

LuVi

scorpionkkk
14-10-2008, 20:51
E comunque, in generale, uno che si laurea subito e bene é, almeno per i lavori tecnici, meglio di uno che si laurea a 30 anni, perche piu preparato, serio e responsabile.


Questa è la ragione per cui il nostro paese è arretrato.

nickyride
14-10-2008, 21:03
ci mancava un altro moralista della rete... ma tutti in sto forum devono iscriversi? cheppalle.

ps: non ci conosciamo quindi evita di estendere giudizi e prenderti confidenze che non ti spettano:rolleyes:

Se non vuoi confidenze allora non scrivere pubblicamente su un forum con 300.000 iscritti i tuoi grandi concetti :sofico:

gioy
15-10-2008, 08:26
Questa è la ragione per cui il nostro paese è arretrato.

Quindi la colpa della presunta arretratezza del nostro paese non é dei fannulloni che a 30 anni stanno ancora all'universitá ma degli studenti che si rompono il cxxo e a 24 anni sono giá disponibili per andare a lavorare?

ps: riconosco che ci siano laureati a 30 anni che si sono laureati tardi per ragioni diverse dal partecipare assiduamente a feste e aperitivi, peró sono una piccola percentuale, 1 su 20 direi.

Gargoyle
15-10-2008, 08:32
Scalor, quando si dice che laurearsi a 30 anni con 90 su 110 non è una bella cosa, penso che ci si riferisca allo stereotipo di studente scazzone che fa il mantenuto dei genitori per 10 anni.
Insomma, sono esclusi dalla lista quelli che in quei 10 anni hanno lavorato o che hanno avuto dei veri problemi personali.

Resta il fatto, comunque, che l'attitudine delle aziende su chi si laurea in quei tempi è di rigetto: confindustria mi ha gentilmente mandato un libriccino sul mondo dell'azienda e vi viene citata una selezionatrice di personale "tipica" che nel momento in cui vede un CV di uno laureato a 26 anni con 92 lo prende e lo cestina immediatamente.

Scalor
15-10-2008, 09:09
ma forse si sta travisando il discorso, se uno si laurea in tempo a 24 anni in tempo è preparato ecc ecc ben venga, nessun problema , ma non si possono considerare quelli che si sono laureati a 27 28 30 anni e con voti piu bassi come delle persone nullafacenti o poco seri, o poco responsabili che nella vita non combineranno nulla, perchè ci saranno anche molte persone cosi ma non tutti non si puo generalizzare . quando frequentavo l'università su una 50ina del corso solo 7 si sono laureati nei 5 anni previsti e solo 3 al max dei voti uno è un figlio di un prof che insegnava nella stessa facoltà, si è laureato con 110lode , poi ha fatto il dottorato e avrà già un posto all'interno della facoltà, sarà stato giudicato allo stesso modo degli altri ? sicuramente si ma io la mano sul fuoco non ce la metto! ,tutti gli altri che sono fuori dal mercato ? queste persone vanno valutate caso per caso e non basandosi sul giudizio . ll voto è usato come scrematura dalle grandi imprese perchè sono invase da curricola\um, nelle grandi imprese sei un numero, quanti poi riscono a emergere ? e quando non servi piu arrivederci ! ti posso dire per esperienza che ho trovato molte persone laureate in tempi giusti al max devi voti che non sapevano fare quasi nulla, certo sapevano risolvere l'esercizio, preparate , ma quando c'èra da collegare il mondo della realtà con la teoria buio totale fare le misure sul posto, scegliere i parametri da misurare, fare i possibili calcoli necessari, ricavarne delle conclusione e proporre una soluzione al problema, o eri tu che glielo dicevi oppure buio totale appena uscivi fuori dagli schemi.
non è neanche scritto da nessuna parte che uno che si laurea a 24 anni deve avere il posto di lavoro assicurato ! e poi siamo sinceri ma in Italia necessitano tutti queste persone preparate ? quando se vai all'estero come minimo ti triplicano lo stipendio , ma attenzione non a pioggia a tutti ma solo se rendi ! l'equazioni laurea=posto di lavoro assicurato=alto reddito non sempre sono verificate. la laurea serve per cultura personale e per accedere a posti di lavoro riservati ai laureati limitatamente alla competenze richieste, è il mercato che poi sceglie,ogni azienda sceglie il laureato che piu assomiglia alle sue necessità e non assume certo un fannullone o al max se lo assume poi lo lascia a casa o lascia a casa le figure professionali che non gli servono indipendentemente dal voto, il numero di posti non è infinito.

Senza Fili
15-10-2008, 09:17
ma forse si sta travisando il discorso, se uno si laurea in tempo a 24 anni in tempo è preparato ecc ecc ben venga, nessun problema

Mica vero: conosco laureati con lode che a 24 anni avevano già finito, eppure sono arrivati ai 30 e ancora non trovano altro che call center e cazzatine di lavori

Scalor
15-10-2008, 09:20
Mica vero: conosco laureati con lode che a 24 anni avevano già finito, eppure sono arrivati ai 30 e ancora non trovano altro che call center e cazzatine di lavori

in cosa sono laureati ? di ing , matematici, fisici, nel call center io dalle mie parti non li vedo, o perlomeno gli amici che conosco sono tutti sistemati e non erano dei geni laureati a 24 anni ! , però vedo molti laureati al dams, isef, scienza della formazione, lettere economia scienze politiche ecc ecc

Senza Fili
15-10-2008, 09:23
in cosa sono laureati ? di ing , matematici, fisici, nel call center io dalle mie parti non li vedo, o perlomeno gli amici che conosco sono tutti sistemati e non erano dei geni laureati a 24 anni ! , però vedo molti laureati al dams, isef, scienza della formazione, lettere economia scienze politiche ecc ecc

Lingue straniere, scienze politiche, lettere.

Northern Antarctica
15-10-2008, 09:27
Mica vero: conosco laureati con lode che a 24 anni avevano già finito, eppure sono arrivati ai 30 e ancora non trovano altro che call center e cazzatine di lavori

Forse dipende anche dall'indirizzo; ad esempio, dopo che sono trascorsi 15 anni dalla fine dell'università, non mi è ancora capitato di incontrare un laureato in ingegneria industriale (es. meccanica, chimica, elettrica) che a distanza di diversi anni dalla laurea fosse "a spasso", si fosse laureato a 23 o a 35 anni, con 80 o 110+L.

Certo, nel "range" c'è chi ha fatto una bella carriera, chi lavora in un settore attinente alla sua specializzazione ma magari con uno stipendio un po' più basso della media, chi ha cambiato completamente settore, chi è insoddisfatto... ma di impiegati con "cazzatine di lavori" sinceramente non ne ricordo.

Scalor
15-10-2008, 09:30
Lingue straniere, scienze politiche, lettere.

evidentemente non c'è richiesta di quelle professionalità ! se in un corso di ing ce ne sono di iscritti in 50 e in un corso di psicologia o scienze politiche sono 3 o 4 volte tanto allora forse il numero di laureati sfornati ogni anno è superiore ai posti disponibili, purtroppo è così e non si puo fare niente.

un laureato in lettere oltre all'insegnamento che sbocchi professionali ha ?
un laureato in lingue straniere, se ha studiato il cinese dalle mie parti un lavoro lo trova subito.

Senza Fili
15-10-2008, 09:45
evidentemente non c'è richiesta di quelle professionalità ! se in un corso di ing ce ne sono di iscritti in 50 e in un corso di psicologia o scienze politiche sono 3 o 4 volte tanto allora forse il numero di laureati sfornati ogni anno è superiore ai posti disponibili, purtroppo è così e non si puo fare niente.

un laureato in lettere oltre all'insegnamento che sbocchi professionali ha ?
un laureato in lingue straniere, se ha studiato il cinese dalle mie parti un lavoro lo trova subito.

Si sa che le lauree ad indirizzo scientifico offrono più sbocchi: ma se uno è portato per gli studi umanistici che cosa doveva fare, un corso di laurea che non gli sarebbe piaciuto?
Poi stiamo parlando comunque di corsi "seri" , che richiedono impegno, e che hanno portato comunque a spendere grosse cifre per laurearsi... è imbarazzanti uscire dall'uni a 24 anni anche con voti buoni ed avere meno o le stesse possibilità di trovare lavoro che ha un diplomato.

Scalor
15-10-2008, 10:02
Si sa che le lauree ad indirizzo scientifico offrono più sbocchi: ma se uno è portato per gli studi umanistici che cosa doveva fare, un corso di laurea che non gli sarebbe piaciuto?
Poi stiamo parlando comunque di corsi "seri" , che richiedono impegno, e che hanno portato comunque a spendere grosse cifre per laurearsi... è imbarazzanti uscire dall'uni a 24 anni anche con voti buoni ed avere meno o le stesse possibilità di trovare lavoro che ha un diplomato.

ho capito ma il sistema è questo una volta era così oggi è cosi e lo sarà anche domani, non siamo ne io ne tu che possiamo cambiarlo. l'importante è che uno non si faccia illusioni sul suo futuro, purtroppo dispiace ma è così

Senza Fili
15-10-2008, 10:08
ho capito ma il sistema è questo una volta era così oggi è cosi e lo sarà anche domani, non siamo ne io ne tu che possiamo cambiarlo. l'importante è che uno non si faccia illusioni sul suo futuro, purtroppo dispiace ma è così

lo so, però il tutto era un reminder per chi dice che la laurea porta sempre più opportunità: non è sempre vero.

Scalor
15-10-2008, 11:10
lo so, però il tutto era un reminder per chi dice che la laurea porta sempre più opportunità: non è sempre vero.

no è vero, la laurea ti permette di fare lavori che un diplomato non puo fare, ti fornisce un bagaglio culturale non indifferente, è palese, ma laure anon significa avere il posto di lavoro assicurato, una volta che c'erano pochi laureati se uno era diplomato andava a fare lavori ben retribuiti, ora che tutti sono diplomati il diploma è il minimo, quelle con la 3 media non ne esistono quasi piu. ora se vuoi avere dei lavori è necessaria la laurea, ma è il passo minimo, dopo bisogna trovare il lavoro o creare impresa sfruttando quanto appreso, il problema è che certi tipi di lauree non danno molte opportunità per esempio una volta chi era laureato in lettere andava al 90% a fare il docente di lettere storia ecc , ma perchè c'erano pochi laureati oggi l'offerta è enorme e la domanda non ce la fa ad assorbirli tutti, piu si aumenta l'età pensionabile piu si hanno anziani che lavorano e giovani disoccupati. mia zia è insegnante di lettere alla superiori, non è ancora in pensione e ha 60 anni, già per passare di ruolo tra supplenze ecc ci ha messo parecchi anni, la figlia laureata anche lei in lettere ed è a spasso fa qualche volta qualche suplenza e in graduatoria le passano davanti chi è sposato, chi ha piu di un figlio e che centra questo con la preparazione ? se vorrà passare di ruolo dovrà come minimo fare 10 anni così nel frattempo che fa si fa mantenere dai genitori quando non lavora ? o si cerca un lavoro da qualche altra parte e si crea una famiglia ? ma la colpa di chi è ? piu si aumenta l'età pensionabile e contemporaneamente non si aumentano i posti di lavoro le opportunità diminuiscono enormemente, in italia c'è un sistema chiuso, fatto di corporazioni, logge, ordini, albi ecc ecc non si creano posti di lavoro nuovi, ma si inseriscono tanti passaggi intermediari in quelli esistenti, che portano solo a far lievitare il prezzo finale perchè ad ogni passaggio c'è un ricarico , è difficile iniziare nuova attività perchè hai sempre tutti contro che ti vedono come colui che " frega " il lavoro come tu entri nel mercato e ti trovi che gli altri fanno cartello per dare fastidio, questa è la realtà non bisogna illudere le persone, bisogna dire quello che effettivamente avviene.

fabio80
15-10-2008, 19:50
lo so, però il tutto era un reminder per chi dice che la laurea porta sempre più opportunità: non è sempre vero.

nel mio caso è stato vero, ho avuto e ho tuttora possibilità di lavoro che un diplomato non ha

dal punto di vista retributivo, il gap non è sufficiente a remunerare un ingresso nel mondo del lavoro tardivo rispetto a chi si è fermato al diploma e le responsabilità che ti vengono appioppate

sì certo, e le possibilità di carriera e blablablaba.... possono anche essere dei miraggi, quel che conta è che laureandosi oggi in italia prendi 100/200 in più di chi bene o male ha anche 6 anni di stipendio in banca più di te

se poi aggiungiamo il fatto che è bel nel periodo 20/30 che si ha il maggiore bisogno di flusso di cassa il cerchio si chiude

insomma, ok la carriera, va bene il bmw quando si hanno 40 anni, ma intanto chi è diplomato la casa se la compra, quelli che conosco io stanno ancora mettendo via l'acconto

Cfranco
15-10-2008, 20:55
Va detto anche però che al preparazione che danno le università è, secondo me, davvero disastrosa.
Non me la sento quindi di attribuire la repsonsabilità di tutto questo alle aziende.
Quando vedo certi scemi laureati con il 110&L di ordinanza sparare stronzate nel loro stesso campo di studi, mi chiedo se non sia meglio a questo punto assumere un tranquillo e modesto diplomato cui poi insegnare sul posto di lavoro come fare le cose...
Se metti un laureato a fare un lavoro da operaio poi non lamentarti se non lo sa fare .
E succede trementamente spesso .
Per quello che sto facendo io il periodo dell' università è stato un danno , ho dovuto ricordare tutto quello che avevo imparato all' ITIS e che nel frattempo avevo scordato .


Quando l'ingegnere di 40 anni che è contento per essere riuscito a strappare un aumento di stipenedio a 1900€ al mese vede passare il suo idraulico di fiducia di 40 anni in SLK, l'ingegnere il suo prestigio sa dove può andare a metterselo.
1900 euro al mese ? Magari !


verissimo.. ho visto anche io scartare curriculum di persone "troppo brave" perchè in azienda servivano più le facce di bronzo per tenere "a bada" gli operai..ma spero siano solo eccezioni..
Non sono eccezioni .
Io il mio lavoro penso di saperlo fare , e bene .
Ma costo troppo , sono un senior , ho troppa esperienza e quindi a fine anno mi taglieranno per far posto a un neolaureato da 800 euro al mese ...
L' unica cosa che i manager vedono è il costo , l' abilità e la competenza non si vedono nei grafici , continuano a parlare di costi ma mai di efficenza , a loro non importa se un lavoro è fatto bene o male , quello che conta è che sia stato fatto al minor costo possibile ...


guarda, io per il cumenda non ci lavorerei nemmeno sotto tortura, sarebbe buttare al cesso qualsiasi cosa superiore alla quinta elementare

per i politici, si fottano, fan di tutto per rovinare l'italia

le microimprese sono un cancro, non offrono sbocchi, crescita, retribuzione. sono piccoli feudi ereditari dove non ci sono mai soldi per niente ma guardacaso quando la troia figlia del padrone viene sdoganata dallo IULM creano un ufficio marketing ad hoc con tanto di mercedes di rappresentanza oppure il figlio babbo e tossico appena uscito dopo dieci anni dalla bocconi diventa vicepresidente al volo.

l'imprenditore medio governa l'azienda con la mentalità dell'agricoltore, costi costo costi. investimenti? wtf? cut the costs!

ah ovviamente anche se ti pagano uno sputo pretendono commitment, sacrifici, umiltà. marcegaglia rulez. fatto mai un cazzo nella sua vita ma a fare la predica è brava. ce la vedrei bene a fare un anno di stage a 500 euro, lei e tutti quelli come lei ...
*



falso, si sono sempre lamentati di averne pochi per poi diventare di improvviso troppi e poterli sottopagare

non facciamoci prendere per il culo dalla confcaccazri, quelli vorrebbero dei premi nobel a cococo
*


edit
Non ho votato , perchè c' è scritto : "No, non conviene più"
la verità è che non è mai stato conveniente , solo che finchè si laureavano solo i figli di papà tutti pensavano che il laureato fosse avvantaggiato , adesso si laureano tutti ma la strada continuano a farla sempre e soltanto i figli di papà .
Le uniche cose che contano per far carriera sono : le parentele , le amicizie e la capacità di leccare il posteriore .
Tutto il resto è niente