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View Full Version : [NEWS] La Corea del Sud contro l'anonimato in rete


c.m.g
10-10-2008, 09:33
Giovedì 09 ottobre 2008 - 16:57

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Dalla nazione più cablata al mondo arriva una proposta di legge discutibile: registrazione obbligatoria della propria identità reale per gli utenti delle community online, equiparazione di blog e siti ai media tradizionali, corsi di netiquette.

Arriva dalla Corea del Sud una inquietante proposta per arginare il problema dell'anonimato in rete. Il governo della nazione più cablata al mondo sta cercando, infatti, di far approvare una nuova regolamentazione di internet, del tutto improntata sulla normazione dei media tradizionali, che riguarderà sia i gestori delle pagine web che i singoli internauti.

Agli utenti di forum e chatroom, infatti, verrà chiesto di registrarsi esclusivamente con la propria identità reale. Inoltre, tutti i siti che in qualche modo hanno a che fare con la pubblicazione di notizie dovranno essere responsabili nei confronti di un'apposita istituzione governativa, la "Korean Communications Standards Commission", esattamente come avviene per giornali, radio e TV. Questa Commissione avrà il potere speciale di sospendere le pubblicazioni imputate di diffondere materiale falso o diffamatorio, per un minimo di trenta giorni: durante tale temporanea quarantena verrà presa la decisione su un'eventuale, definitiva cancellazione dell'articolo censurato.

Oltre al controllo legislativo della scrittura su internet, che dovrebbe essere approvato a partire da novembre, Seoul si propone (http://www.guardian.co.uk/technology/2008/oct/09/news.internet) di introdurre lezioni di netiquette e, più in generale, di etica informatica a partire dall'istruzione elementare.

Molti sono i pareri decisamente contrari a questo tipo di provvedimenti. Al di là delle difficoltà oggettive di monitoraggio dell'intera rete, tra gli oppositori c'è anche chi sostiene che il governo del presidente Lee stia cercando, con simili operazioni, di frenare il crollo di consensi causato dalla riapertura delle frontiere alla carne bovina statunitense. Proprio attraverso internet, infatti, la popolazione sudcoreana aveva organizzato a riguardo ingenti proteste, sfociate in frequenti episodi di violenza e concluse con diversi arresti.

Il presidente Lee, dal canto suo, è convinto che questa nuova legge potrà porre un freno a una società troppo emotiva, caotica e disordinata, terreno fertile, a suo dire, per una sempre più falsa e cattiva informazione.
Tuttavia, lo spartiacque tra il controllo di una possibile degenerazione dell'informazione e una censura vera e propria è molto sottile. Mettendo seriamente in dubbio i presupposti della cosiddetta "legge di Linus", secondo cui avendo a disposizione un numero pressoché infinito di occhi se esiste un problema sarà la rete stessa a scovarlo e risolverlo, il rischio di ricadere nell'orwelliano mondo del Grande Fratello è sempre più vivo. A patto che non sia già diventato realtà.


Simone D'Ambrosio