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View Full Version : [Dall'estero]Il “Dissanguamento” dell’accademia italiana


atinvidia284
09-10-2008, 23:07
http://italiadallestero.info/archives/1285
Il “Dissanguamento” dell’accademia italiana
Pubblicato Mercoledì 8 Ottobre 2008 in Germania

[Deutschlandfunk]

Nuovo atto nel dramma delle università italiane

Le università italiane si trovano di fronte ad una nuova ondata di tagli promossa dal governo Berlusconi. Una nuova legge, impone che solo un posto di lavoro su cinque tra quelli liberati nelle istituzioni statali per via di pensionamenti potra’ essere rioccupato. Una delle conseguenze è che i giovani laureati italiani che cercano di entrare nel mondo del lavoro fuggono all’estero.

“Tutto questo non è un caso. C’è una strategia precisa alla base. Si mira alla rovina delle università statali attraverso un taglio sostanziale dei finanziamenti in modo che le universita’ private ne traggano vantaggio”.

Mariangela Staccani è una ragazza con una brillante laurea in chimica e un dottorato ottenuto con il massimo dei voti. Quest’ autunno avrebbe dovuto iniziare a lavorare all’Università di Roma La Sapienza con un contratto di ricercatrice per tre anni. Nonostante gli esperti considerino la trentenne come una delle persone più qualificate tra i chimici della sua generazione, Mariangela è ora disoccupata. A causa dei limiti nelle assunzioni previsti dalla legge promulgata dal governo di centro-destra di Silvio Berlusconi, non può iniziare il lavoro che le era stato promesso:

“Questo è il primo atto della lunga storia verso la rovina delle università statali: in primo luogo (si) tagliano fuori i giovani ricercatori e poi (si) riducono i finanziamenti per la ricerca. In questo modo si dissangua tutto il sistema mentre fare ricerca diventa impossibile. Tutta la comunita’ scientifica si deve opporre.”

Ed e’ proprio questo che la comunita’ scientifica intende fare. Gli studenti, i giovani ricercatori e la Conferenza dei Rettori delle Universita’ italiane si sono mobilitati contro le conseguenze dei nuovi tagli che si sono concretizzati all’inizio del nuovo anno accademico e sono ora evidenti in diversi settori.

La nuova legge sulle università prevede che per ogni cinque posti che si liberano per motivi di anzianità nelle istituzioni statali solo uno venga rioccupato. In questo modo, ha detto il ministro delle Finanze Giulio Tremonti, il vero deus ex machina di questa legge, si potrà risparmiare molto. Infatti, secondo l’opinione del ministro, sono molte le istituzioni scientifiche statali ad avere piu’ dipendenti del necessario. Questo è certamente vero in alcuni casi, ma lo stesso non puo’ valere in generale per tutte le università, afferma Giancarlo Zavattini, vice rettore della Sapienza a Roma:

“Le nostre previsioni mostrano dove condurrà questo sistema. Se per ogni cinque professori o ricercatori che vanno in pensione solo uno verra’ sostituito questo portera’ invevitabilmente al dissanguamento del nostro corpo docenti. Conosco alcune università come quella di Benevento o del Molise, che nei prossimi anni non potranno liberare alcun posto. In tal modo queste università perderanno attrattiva’ tra i giovani accademici. Dove andranno allora i giovani ricercatori? A questa domanda, la nuova legge non dà risposta.”

Dall’entrata in vigore della nuova legge sulle universita’ caute proiezioni mostrano come diverse centinaia di posti di lavoro per giovani ricercatori hanno dovuto essere eliminate. Il CENSIS, l’istituto di ricerca socioeconomica con sede a Roma ha stimato che da settembre il numero di giovani laureati italiani che cercano lavoro in altri paesi europei e negli Stati Uniti e’ aumentato del 300% rispetto all’anno precedente. A riguardo, il sociologo Francesco Simoncelli ha commentato:

“Certamente gli studiosi devono pensare su scala internazionale, ma quello che sta succedendo in Italia a causa dei tagli imposti dalla nuova legge non è null’altro che un esodo di ricercatori verso l’estero. Potrei citare decine di casi di giovani scienziati, che avevano già i contratti di insegnamento e di ricerca in tasca ma che si trovano ora disoccupati. Stanno cercando di trasferirsi all’estero. L’italia intera ci rimette. E’ all’estero che beneficeranno del valore di questi giovani”.

[Articolo originale di Thomas Migge] (http://www.dradio.de/dlf/sendungen/campus/857504/)

sid_yanar
09-10-2008, 23:27
interessanti i commenti provenienti dall'estero sull'attuale situazione italiana...

zerothehero
09-10-2008, 23:36
Se ne era già parlato in un altro thread.
Cmq se si doveva proprio tagliare i fondi per le università occorreva farlo con criterio..così si taglia indiscriminatamente, dall'università di pizzo calabro (nome a caso, non ce l'ho con pizzo calabro) al politecnico di Milano.
La domanda sorge spontanea..ma invece di tagliare l'uni, non si potevano tagliare le provincie?
Si lo so, che ingenuo che sono :sbonk:

matmat
09-10-2008, 23:38
itaglia zimbello

9957
09-10-2008, 23:43
grazie ilvio perchè per merito tuo tutta l'Europa ci ride dietro

Andala
10-10-2008, 06:05
Il sistema è sull'orlo della bancarotta definitiva ed è evidente che il governo cerchi di tagliare le spese anche dove fino a 6 mesi fa sarebbe stato impensabile.

gabi.2437
10-10-2008, 07:54
Eh beh, se "tagliare le spese" significa distruggere il sistema... che razza di governo è?

atinvidia284
10-10-2008, 08:32
Il sistema è sull'orlo della bancarotta definitiva ed è evidente che il governo cerchi di tagliare le spese anche dove fino a 6 mesi fa sarebbe stato impensabile.

prepariamoci,questa sarà la più popolare ed infondata scusa alla quale addurrano gli elettori di silvio per cercare di giustificare l'immenso scempio che sta avvenendo

Blue Spirit
10-10-2008, 09:33
Il sistema è sull'orlo della bancarotta definitiva ed è evidente che il governo cerchi di tagliare le spese anche dove fino a 6 mesi fa sarebbe stato impensabile.
ah si? e perchè non cominciano dai privilegi loro e dei loro amici, molto più consistenti in termini monetari? a bhe no, quelli non si toccano:rolleyes:

Andala
10-10-2008, 10:32
ah si? e perchè non cominciano dai privilegi loro e dei loro amici, molto più consistenti in termini monetari? a bhe no, quelli non si toccano:rolleyes:

Quelli non si toccano e per evitare che il popolo si rivolti stanno dispiegando l'Esercito in giro per il paese. Sì, perchè i criminali che l'EI dovrebbe contrastare non sono altro che i cittadini in rivolta.

ferste
10-10-2008, 10:58
I laureati italiani se ne vanno da molti anni, ora ci sarà forse un ulteriore accellerazione, ma è innegabile (strano, il giornalista crucco se n'è dimenticato) che da molto si va a ricercare un trattamento economico migliore all'estero, nelle uni italiane i soli a fare i soldi sono i professori...tutti gli altri, ricercatori, assistenti, ecc.......sono alla canna del gas da ben prima dell'avvento dell'Innominato causa (e capro espiatorio) di ogni male.

Blue Spirit
10-10-2008, 12:10
tutti gli altri, ricercatori, assistenti, ecc.......sono alla canna del gas da ben prima dell'avvento dell'Innominato causa (e capro espiatorio) di ogni male.

Ma anche no. Prima dell'infausta legge 133, io e altri miei colleghi potevamo, grazie ai nostri eccellenti curriculum scientifici, coltivare una speranza che non fosse utopia. Adesso sì che siamo davvero alla canna del gas. Quindi evitiamo di parlare senza avere reale cognizione di causa pur di difendere l'indifendibile, grazie.

laico79
10-10-2008, 12:11
I laureati italiani se ne vanno da molti anni, ora ci sarà forse un ulteriore accellerazione, ma è innegabile (strano, il giornalista crucco se n'è dimenticato) che da molto si va a ricercare un trattamento economico migliore all'estero, nelle uni italiane i soli a fare i soldi sono i professori...tutti gli altri, ricercatori, assistenti, ecc.......sono alla canna del gas da ben prima dell'avvento dell'Innominato causa (e capro espiatorio) di ogni male.
Si ma qui si sta cadendo dalla padella alla brace, chi voleva restare qua ora non ha neanche la minima possibiltà di farlo neanche a cannonate, tutto ciò in un sistema già strangolato. Questo è il colpo di grazia.

ferste
10-10-2008, 13:08
Ma anche no. Prima dell'infausta legge 133, io e altri miei colleghi potevamo, grazie ai nostri eccellenti curriculum scientifici, coltivare una speranza che non fosse utopia. Adesso sì che siamo davvero alla canna del gas. Quindi evitiamo di parlare senza avere reale cognizione di causa pur di difendere l'indifendibile, grazie.

Un mio amico nel 1999 prendeva un assegno pari a 900 mila lire al mese, Università di Genova, facoltà di Scienze della Formazione - Dipartimento di Scienze dei Processi Conoscitivi.........vagli a dire che non era alla canna del gas e che non aveva cognizione di causa.........

Si ma qui si sta cadendo dalla padella alla brace, chi voleva restare qua ora non ha neanche la minima possibiltà di farlo neanche a cannonate, tutto ciò in un sistema già strangolato. Questo è il colpo di grazia.

Concordo.

Trabant
10-10-2008, 13:10
A laurea?
Cazzu serve 'a laurea, che se uno sa firmare 2 assegni a vuoto di fame non muore.
Ca serve 'u pilu!

Blue Spirit
10-10-2008, 16:59
Un mio amico nel 1999 prendeva un assegno pari a 900 mila lire al mese, Università di Genova, facoltà di Scienze della Formazione - Dipartimento di Scienze dei Processi Conoscitivi.........vagli a dire che non era alla canna del gas e che non aveva cognizione di causa.........


Mai affermato che la situazione non fosse critica già prima. Ma, fino a prima della legge 133 (quindi ancora nel 2008!) e in facoltà di ben altro calibro dal punto di vista della produttività scientifica (ingegneria in questo caso) le cose lasciavano almeno un pò di speranza, che adesso è definitivamente morta grazie all'Indifendibile.

stetteo
10-10-2008, 18:54
Siamo le bestie da circo di tutta l' Europa. Meno male che silvio c'è!!!:muro:

ferste
10-10-2008, 21:49
Mai affermato che la situazione non fosse critica già prima. Ma, fino a prima della legge 133 (quindi ancora nel 2008!) e in facoltà di ben altro calibro dal punto di vista della produttività scientifica (ingegneria in questo caso) le cose lasciavano almeno un pò di speranza, che adesso è definitivamente morta grazie all'Indifendibile.

detto così è corretta.

TheMash
10-10-2008, 22:20
è interessante vedere come i soliti facinorosi prosilvio non appaiano in questi thread....
che ne dite?

Blue Spirit
10-10-2008, 23:19
è interessante vedere come i soliti facinorosi prosilvio non appaiano in questi thread....
che ne dite?


inutile, trovano sempre qualche scusa patetica...la più scontata è che siamo dei "fannulloni" o che ci vuole "meritocrazia" (del piffero...uno veramente meritevole dovrebbe stare precario a vita per un misero posto da ricercatore? tantovale scappare di corsa in un qualsiasi paese civile dove verrebbe accolto a braccia aperte e con uno stipendio superiore...proprio quello che sto pensando di fare):rolleyes:

Talis
10-10-2008, 23:42
Mamma mia...non voglio neanche pensarci!
Diplomata al liceo classico ed appassionata di archeologia al momento di scegliere quale facoltà intraprendere pensai bene di optare per biotecnologie...Una delle motivazioni che mi spinse verso una facoltà scientifica era forse la concezione di poter aspirare ad un lavoro più "sicuro" e ricompensato!
Giorno dopo giorno,dopo 4 anni di studio mi ritrovo sempre con minore motivazione e demoralizzata al massimo per quello che è l'andazzo a livello di ricerca!
Cosa posso sperare da ipotetica futura ricercatrice se non di restare in Italia?:( :cry:

zerothehero
10-10-2008, 23:49
I laureati italiani se ne vanno da molti anni, ora ci sarà forse un ulteriore accellerazione, ma è innegabile (strano, il giornalista crucco se n'è dimenticato) che da molto si va a ricercare un trattamento economico migliore all'estero, nelle uni italiane i soli a fare i soldi sono i professori...tutti gli altri, ricercatori, assistenti, ecc.......sono alla canna del gas da ben prima dell'avvento dell'Innominato causa (e capro espiatorio) di ogni male.

Ogni ministro dell'università (su mandato di chi tiene i cordoni della borsa, cioè il ministro dell'economia) che passa oramai taglia i fondi (chi ricorda Fabio Mussi?)..tagliando si risparmia, ma è un taglio miope, visto che così si finisce per depauperare una delle ricchezze più importanti di un paese (dopo aver speso centinaia di migliaia di euro per la loro formazione), mandando a puttane l'investimento per la formazione di cui lo stato si è sobbarcato.
Il blocco del turn-over (1 ogni 5) poi è pura follia e per lo più è fatto indiscriminatamente. Che senso ha ad es. , tagliare fondi e ricercatori alla Normale di Pisa?
Per risparmiare quanto poi?
qualche miliardo di euro?
Si può tagliare da altre parti, francamente.

9957
10-10-2008, 23:53
Si può tagliare da altre parti, francamente.

http://www.lastampa.it/multimedia/torino/12800_album/07.jpg

:dissident:
11-10-2008, 00:00
Fra un po' anche qui arriveremo al collasso :nono:
E già ora se non ci fosse chi fa l'assistente gratuitamente (come me e i miei colleghi) vorrei vedere come farebbe l'Università italiana ad andare avanti :muro: