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View Full Version : La percezione del progresso


Ne0
09-10-2008, 19:20
stavo riflettendo su uno spunto di Douglas (scrittore di Guida galattica per autostoppisti), che vi cito:

Le tre leggi fondamentali della "Percezione del Progresso":
1 - Tutto quello che si trova nel mondo alla tua nascita è dato per scontato.
2 - Tutto quello che viene inventato tra la tua nascita e i tuoi trent'anni è incredibilmente eccitante e creativo e se hai fortuna puoi costruirci sopra la tua carriera.
3 - Tutto quello che viene inventato dopo i tuoi trent'anni è un'offesa all'ordine naturale delle cose, è l'inizio della fine della civiltà e solo dopo essere stato in circolazione per almeno dieci anni torna a essere abbastanza normale.
(Douglas Adams)


ora, pensandoci su, mi sembra proprio vero, noi che siamo nati nell' era del progresso tecnologico (e per noi intendo gente che adesso ha vent'anni), abbiamo sempre visto cellulari e computer come cose ''normali'', ma le persone che sono nate 40 anni fa? scommetto che hanno vissuti questi sviluppi e queste creazioni tecnologiche con molto stupore,

secondo voi come si scontrano le varie percezioni del progresso secondo i giovani d'oggi e quelli che hanno vissuto già quasi una vita?

Arioch
10-10-2008, 10:46
Secondo me dipende molto da quanto sei curioso verso gli sviluppi della scienza e della tecnologia, almeno nelle cose che possiamo "toccare con mano", cioè quelle rivolte al consumatore.
Esempio idiota: ora molti cellulari integrano il GPS, per molti è una novità che viene accolta con un senso di stupore, per me che sono uno smanettone che ha l'antenna gps bt accoppiata ai vari nokia-symbian da molto tempo è solo una comodità in più.
Per contro, una persona informata ha più aspettative in questo senso, quando leggo le news di HWU e penso che certe cose già tecnologicamente fattibili le vedremo tra anni (o in italia forse mai) mi cadono le braccia...

Murakami
10-10-2008, 10:52
stavo riflettendo su uno spunto di Douglas (scrittore di Guida galattica per autostoppisti), che vi cito:

Le tre leggi fondamentali della "Percezione del Progresso":
1 - Tutto quello che si trova nel mondo alla tua nascita è dato per scontato.
2 - Tutto quello che viene inventato tra la tua nascita e i tuoi trent'anni è incredibilmente eccitante e creativo e se hai fortuna puoi costruirci sopra la tua carriera.
3 - Tutto quello che viene inventato dopo i tuoi trent'anni è un'offesa all'ordine naturale delle cose, è l'inizio della fine della civiltà e solo dopo essere stato in circolazione per almeno dieci anni torna a essere abbastanza normale.
(Douglas Adams)

Mediamente, credo sia corretto quanto da te riportato: però, mi capita spesso di pensare a cosa ha rappresentato Internet per tutti noi e, ancora oggi (ho 34 anni), a tratti ne rimango sconvolto.

theJanitor
10-10-2008, 10:54
io ho 30 anni e cellulari e computer non li ho assolutamente dati per scontati.

anzi posso dire di essermi trovato a cavallo tra due epoche, aver visto la morte di cose come la cabina telefonica amica dei primi amori, di 90 minuto di Paolo Valenti soppiantato da paytv varie, la morte delle partite in strada tra bambini soppiantate dalla playstation....

insomma, dipende da quando nasci, non è così scontato quel ragionamento

pandyno
10-10-2008, 11:03
non ho capito la domanda, ma la risposta, se ricordo bene è 63

comunque la prima di quelle leggi per come sono fatto io non è assolutamente vera.

kappa85
10-10-2008, 11:53
Il mio babbo mi parla spesso di questa cosa, quando gli vengono tra le mani le ultime diavolerie tecnologiche. Non è vecchio, ha 58 anni, ma ha fatto in tempo a vivere senza luce elettrica, senza bagno in casa, a dormire nella stalla perchè era l'unico posto caldo :) e mi sorprende come, pur non essendo un malato di tecnologia, non vi sia nemmeno particolarmente ostile. Ultimamente ha anche imparato a scrivere sms col T9 :D

Per me invece sembra tutto molto scontato, perchè le innovazioni tecnologiche si susseguono a un ritmo così elevato che sembra un'evoluzione continua, senza stacchi epocali. In realtà, a volte mi capita di fermarmi a pensare "ma se non ci fosse internet, cosa farei in questo momento?" (probabilmente già laureato, non in informatica :D ) Quello che mi ha fatto molto piacere rispetto a molti anni fa, è aver quasi completamente cancellato la tv dalla mia vita.

trallallero
10-10-2008, 12:16
Dipende da quanto si è abitudinari e statici o curiosi e sempre alla ricerca di cose nuove da imparare.

Se la mente la si tiene allenata ad imparare, non si avranno mai serie difficoltà ad accettare ed assorbire grossi cambiamenti come ad esempio il computer ed internet.
I miei ne sono l'esempio, han sempre fatto cose diverse e, nonostante l'età (64-69) non hanno avuto alcun problema ad adattarsi al pc, anzi, lo usano meglio di parecchi giovani.

Un'altra esperienza personale è quella di mia moglie che è venuta in Italia dal suo paese (Caraibi) quando aveva 17 anni.
Ha dovuto imparare l'italiano ed ha imparato molte altre cose stando con me (anche io ne faccio 3000 :D) ma poi ha smesso di imparare.

Quando le ho proposto di emigrare in Germania lei mi ha detto: ok, tanto io sono una che impara le cose velocemente ...
Io le ho risposto: guarda che tu ERI una che imparaVA le cose velocemente, hai smesso, non lo sei più.
Lei, superba come sempre, ha detto: non è vero :O

Come previsto, è più di un anno che stiamo quì ed io me la cavo col tedesco (base, ma parlo inglese al lavoro e italiano a casa) lei ZERO!
Non le và! guarda la tv italiana e le sta bene così. Il PC ? diavoleria troppo complicata per lei, si stufa.
Ha 33 anni ;)

Quindi le tre leggi fondamentali di Douglas sono, secondo me, vere, ma per l'abitudinario (che purtroppo è l'uomo medio, la massa).