c.m.g
08-10-2008, 11:28
mercoledì 08 ottobre 2008
Roma - Lo spam telematico, quel flusso senza fine di posta spazzatura, pillole azzurre, metodi naturali per l'allungamento del pene e appuntamenti facili con belle biondine dell'est Europa, è già di suo una delle peggiori piaghe della Internet odierna. Non bastasse, in quelle mail da filtrare aumenta anche il numero di missive con malware incorporato.
Lo sostiene Symantec (http://www.symantec.com/index.jsp), che nell'ultimo update del suo rapporto mensile sullo stato dello spam (http://www.symantec.com/business/theme.jsp?themeid=state_of_spam) parla, nel complesso, del 78% di tutte le e-mail in circolazione composto da spam. Lo spam è in aumento, un aumento cominciato a maggio del 2008 e tutt'ora in divenire.
Quel che è peggio, è che lo spam non viaggia più da solo, ma si fa accompagnare da malware vari nella forma di archivi compressi, link a codice malevolo o, nella variante più pericolosa del fenomeno, direttamente integrati nel codice del messaggio.
Attualmente l'1,2% dei messaggi-spazzatura contiene malware, un numero enorme se si considerano le proporzioni dello spam in gioco. In questo 1,2% si trova praticamente di tutto, dai trojan "lisci" (13,4%) ai trojan-downloader (11,8%) ai "ruba-password" (11,1%) e via di questo passo. Le pesti peggiori sono quelle del trittico composto dai malware Pandex (http://www.symantec.com/security_response/writeup.jsp?docid=2007-042001-1448-99) (anche noto come "Cutwail"), W32.IRCBot (http://www.symantec.com/security_response/writeup.jsp?docid=2002-070818-0630-99) e sue varianti e Goldun (http://www.symantec.com/security_response/writeup.jsp?docid=2005-010715-5330-99).
Lo spam, cresce, e tra i paesi maggiormente coinvolti nell'invio di mail spazzatura spiccano gli Stati Uniti (29%), la Russia (7%), la Cina (4%) e il resto a seguire. Munnezzaware cresce e non sparisce (http://www.youtube.com/watch?v=IN4ucP9SdqY) soprattutto online, e a poco è servito il fatto che Intercage / Atrivo, noto pusher di schifezze telematiche messo a tacere (http://punto-informatico.it/2414092/PI/News/usa-buttato-fuori-dalla-rete-un-provider.aspx) dall'azione di forza di Spamhaus nei confronti del provider di connettività Pacific Internet Exchange e poi riapparso online, sembra sia stato cancellato ancora una volta dalla rete (http://arstechnica.com/news.ars/post/20081006-atrivo-isp-shutdown-sends-ripples-through-the-spam-deluge.html) e questa volta per non farvi mai più ritorno.
L'abbassamento vertiginoso di spam e malware in circolazione coinciso con la terminazione di quei servizi è stato solo temporaneo, e i trend hanno ricominciare a correre verso una crescita senza freni favorita dalla duttilità delle botnet (http://punto-informatico.it/2397549/PI/News/cyber-criminali-alla-ricerca-partnership.aspx) attualmente a disposizione della cyber-mafia, i nuovi assalti ai CAPTCHA (http://punto-informatico.it/2425200/PI/Brevi/captcha-nuovo-assalto-google-ms.aspx) di Microsoft e Google e le falle in questo o quel software, sempre più usate come vettori d'attacco da cui far passare i bot spara-spam.
Alfonso Maruccia
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/2430846/PI/News/stato-dello-spam.aspx)
Roma - Lo spam telematico, quel flusso senza fine di posta spazzatura, pillole azzurre, metodi naturali per l'allungamento del pene e appuntamenti facili con belle biondine dell'est Europa, è già di suo una delle peggiori piaghe della Internet odierna. Non bastasse, in quelle mail da filtrare aumenta anche il numero di missive con malware incorporato.
Lo sostiene Symantec (http://www.symantec.com/index.jsp), che nell'ultimo update del suo rapporto mensile sullo stato dello spam (http://www.symantec.com/business/theme.jsp?themeid=state_of_spam) parla, nel complesso, del 78% di tutte le e-mail in circolazione composto da spam. Lo spam è in aumento, un aumento cominciato a maggio del 2008 e tutt'ora in divenire.
Quel che è peggio, è che lo spam non viaggia più da solo, ma si fa accompagnare da malware vari nella forma di archivi compressi, link a codice malevolo o, nella variante più pericolosa del fenomeno, direttamente integrati nel codice del messaggio.
Attualmente l'1,2% dei messaggi-spazzatura contiene malware, un numero enorme se si considerano le proporzioni dello spam in gioco. In questo 1,2% si trova praticamente di tutto, dai trojan "lisci" (13,4%) ai trojan-downloader (11,8%) ai "ruba-password" (11,1%) e via di questo passo. Le pesti peggiori sono quelle del trittico composto dai malware Pandex (http://www.symantec.com/security_response/writeup.jsp?docid=2007-042001-1448-99) (anche noto come "Cutwail"), W32.IRCBot (http://www.symantec.com/security_response/writeup.jsp?docid=2002-070818-0630-99) e sue varianti e Goldun (http://www.symantec.com/security_response/writeup.jsp?docid=2005-010715-5330-99).
Lo spam, cresce, e tra i paesi maggiormente coinvolti nell'invio di mail spazzatura spiccano gli Stati Uniti (29%), la Russia (7%), la Cina (4%) e il resto a seguire. Munnezzaware cresce e non sparisce (http://www.youtube.com/watch?v=IN4ucP9SdqY) soprattutto online, e a poco è servito il fatto che Intercage / Atrivo, noto pusher di schifezze telematiche messo a tacere (http://punto-informatico.it/2414092/PI/News/usa-buttato-fuori-dalla-rete-un-provider.aspx) dall'azione di forza di Spamhaus nei confronti del provider di connettività Pacific Internet Exchange e poi riapparso online, sembra sia stato cancellato ancora una volta dalla rete (http://arstechnica.com/news.ars/post/20081006-atrivo-isp-shutdown-sends-ripples-through-the-spam-deluge.html) e questa volta per non farvi mai più ritorno.
L'abbassamento vertiginoso di spam e malware in circolazione coinciso con la terminazione di quei servizi è stato solo temporaneo, e i trend hanno ricominciare a correre verso una crescita senza freni favorita dalla duttilità delle botnet (http://punto-informatico.it/2397549/PI/News/cyber-criminali-alla-ricerca-partnership.aspx) attualmente a disposizione della cyber-mafia, i nuovi assalti ai CAPTCHA (http://punto-informatico.it/2425200/PI/Brevi/captcha-nuovo-assalto-google-ms.aspx) di Microsoft e Google e le falle in questo o quel software, sempre più usate come vettori d'attacco da cui far passare i bot spara-spam.
Alfonso Maruccia
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/2430846/PI/News/stato-dello-spam.aspx)