_Magellano_
08-10-2008, 01:10
CASTEL VOLTURNO (CASERTA) - Sono partiti in 50 da Ischitella, sono arrivati al Municipio in 300, pieni di rabbia contro gli amministratori comunali. Residenti e commercianti di Castel Volturno hanno marciato per 17 chilometri lungo la Statale Domiziana, paralizzata in direzione di Roma. Bar, ristoranti e negozi avevano le saracinesche abbassate. In testa al corteo uno striscione: "11 italiani morti, lo Stato dorme. 6 africani morti, lo Stato si svergogna". E la protesta contro gli immigrati clandestini - 15mila secondo il sindaco Francesco Nuzzo, 25 mila secondo il ministro degli interni Maroni, un numero pari agli abitanti di Castel Volturno - è stato il tema dominante della protesta. Cartelli contro i giornalisti, in particolare contro un programma della Rai accusato di aver distorto la realtà.
"Il razzismo non c' entra niente - dice Daniele Patriarca, tecnico dell' Alitalia in pensione, napoletano di Posillipo trasferitosi a Castel Volturno da 20 anni - chi parla a vanvera venga a vedere in quali condizioni si vive qui". "Non siamo razzisti, ma la legge è uguale per tutti", è scritto su uno striscione. Marciano anche due ragazzi di colore. "Sono italiano", precisa uno di loro. Strada facendo il corteo si ingrossa e diversi residenti solidarizzano. "Sono extracomunitaria anche io" - dice una donna ucraina - ma sto qui da 20 anni ed ho un regolare permesso di soggiorno. Qui si esagera".
Dopo tre ore e mezzo il corteo arriva al Municipio e la tensione esplode. Urla, fischi ed anche insulti contro il sindaco Francesco Nuzzo, assente, e la giunta. Un cordone di celerini si schiera a protezione. Gli assessori non si fanno trovare, perché la giunta comunale ha preso le distanze dalla manifestazione. Comincia una difficile mediazione con la polizia guidata dal vicequestore Luigi Del Gaudio. L' incontro con sindaco e giunta viene fissato per sabato. Ma per i manifestanti non basta. Una cinquantina di loro blocca la Domiziana per circa due ore. Nella protesta ce n'é per tutti: cartelli contro il Vescovo di Caserta Raffaele Nogaro: ("Grazie Vescovo, se Castel Volturno é un ghetto") ed anche contro l' esercito"Fermano solo noi, le donne ed i bambini, non gli immigrati senza documenti". Il ministro plenipotenziario del Ghana, Jonathan Bartels rinvia l' incontro fissato per discutere del rimpatrio delle salme delle vittime della strage di camorra, c' è troppa tensione. Il bersaglio principale è il Comune, accusato di non erogare gli assegni per le ragazze madri, di non assistere i disabili e di non aver risarcito i danni provocati dagli immigrati con la violenta protesta all' indomani della strage del 18 settembre.
Non hanno neanche richiesto i fondi per l' assistenza", dice Salvatore Palomba. Un benzinaio, Antonio Acampora, offre ai giornalisti un video con le immagini degli incidenti. La moglie racconta di aver paura per le due bambine. Antonietta, che abita al Parco Lagani, racconta delle prostitute africane che hanno occupato le case del parco ed impediscono di dormire. "Ho fatto denuncia due volte - dice - ma mi hanno detto che era inutile.Temo le cose stiano sfuggendo di mano dal momento che troppi e dico troppi problemi si stanno legando fra loro all'ombra di una popolazione stremata e sul punto di esplodere.
"Il razzismo non c' entra niente - dice Daniele Patriarca, tecnico dell' Alitalia in pensione, napoletano di Posillipo trasferitosi a Castel Volturno da 20 anni - chi parla a vanvera venga a vedere in quali condizioni si vive qui". "Non siamo razzisti, ma la legge è uguale per tutti", è scritto su uno striscione. Marciano anche due ragazzi di colore. "Sono italiano", precisa uno di loro. Strada facendo il corteo si ingrossa e diversi residenti solidarizzano. "Sono extracomunitaria anche io" - dice una donna ucraina - ma sto qui da 20 anni ed ho un regolare permesso di soggiorno. Qui si esagera".
Dopo tre ore e mezzo il corteo arriva al Municipio e la tensione esplode. Urla, fischi ed anche insulti contro il sindaco Francesco Nuzzo, assente, e la giunta. Un cordone di celerini si schiera a protezione. Gli assessori non si fanno trovare, perché la giunta comunale ha preso le distanze dalla manifestazione. Comincia una difficile mediazione con la polizia guidata dal vicequestore Luigi Del Gaudio. L' incontro con sindaco e giunta viene fissato per sabato. Ma per i manifestanti non basta. Una cinquantina di loro blocca la Domiziana per circa due ore. Nella protesta ce n'é per tutti: cartelli contro il Vescovo di Caserta Raffaele Nogaro: ("Grazie Vescovo, se Castel Volturno é un ghetto") ed anche contro l' esercito"Fermano solo noi, le donne ed i bambini, non gli immigrati senza documenti". Il ministro plenipotenziario del Ghana, Jonathan Bartels rinvia l' incontro fissato per discutere del rimpatrio delle salme delle vittime della strage di camorra, c' è troppa tensione. Il bersaglio principale è il Comune, accusato di non erogare gli assegni per le ragazze madri, di non assistere i disabili e di non aver risarcito i danni provocati dagli immigrati con la violenta protesta all' indomani della strage del 18 settembre.
Non hanno neanche richiesto i fondi per l' assistenza", dice Salvatore Palomba. Un benzinaio, Antonio Acampora, offre ai giornalisti un video con le immagini degli incidenti. La moglie racconta di aver paura per le due bambine. Antonietta, che abita al Parco Lagani, racconta delle prostitute africane che hanno occupato le case del parco ed impediscono di dormire. "Ho fatto denuncia due volte - dice - ma mi hanno detto che era inutile.Temo le cose stiano sfuggendo di mano dal momento che troppi e dico troppi problemi si stanno legando fra loro all'ombra di una popolazione stremata e sul punto di esplodere.