View Full Version : Deregulation sulla caccia: fucili senza freni, tutela a zero
John Cage
04-10-2008, 15:57
http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/cronaca/caccia-deregulation/caccia-deregulation/caccia-deregulation.html
Una proposta del Pdl amplia la stagione venatoria e permette di sparare
anche a specie oggi protette. Il Pd: "Normativa "che rischia di isolare l'Itala nella Ue"
Fucili senza freni, tutela a zero
La caccia ai tempi del centrodestra
ROMA - Doppiette senza freni. Si comincerà a sparare ad agosto, quando ancora il periodo della riproduzione non si è concluso, e si finirà a fine febbraio, colpendo i migratori protetti dall'Europa. Nel mirino finiranno peppole, fringuelli, corvi e cormorani, tutte specie tutelate dalla direttiva 409 di Bruxelles. E i cacciatori non saranno più vincolati al territorio di residenza, come è previsto dalla legge attuale per evitare una pressione squilibrata sul territorio e sulla fauna, ma per 15 - 30 giorni all'anno potranno concentrarsi a loro piacimento, magari nella zona di passaggio dei migratori.
E' questo il profilo della nuova legge sulla caccia proposta dal pdl: una controriforma organica che spazza via la legge quadro del 1992 (la 157) che per 16 anni ha garantito la mediazione tra la situazione precedente (una caccia ad alto impatto ambientale) e le richieste di un fronte abolizionista che molti sondaggi danno per maggioritario. Il testo, che nascerà dalla fusione di due disegni di legge convergenti (uno a firma del senatore Domenico Benedetti Valentini, l'altro dei senatori Valerio Carrara, Laura Bianconi e Franco Asciutti) sarà discusso nei prossimi giorni in Parlamento.
"Qualche parlamentare del Pdl pensa evidentemente che per la caccia sia giunto il momento della restaurazione, ma io penso che all'interno del centro destra siano in molti a considerare una sciocchezza la caccia senza regole", commenta Roberto Della Seta, capogruppo del Pd in commissione Ambiente del Senato. "Se questi ddl passassero, l'Italia si ritroverebbe isolata dal contesto normativo europeo e si vanificherebbe il lavoro prezioso di dialogo, confronto, spesso di collaborazione tra mondo venatorio, comunità scientifica, ambientalisti, organizzazioni agricole che ha consentito di sottrarre il tema della caccia a una guerra di religione e di farne un buon esempio di politiche condivise e positive".
Ma le tensioni non riguardano solo il centrodestra. A dimostrare che la spinta alla deregulation sulla caccia non segue i confini degli schieramenti politici, c'è stata la sorpresa Liguria. Dopo la minaccia della Ue di una super multa per l'autorizzazione della caccia ai fringuelli, i consiglieri Pd hanno bissato votando a favore di una norma voluta dalla Lega per ridurre da 10 a 3 gli anni dopo i quali si può sparare nei boschi colpiti dagli incendi.
"Far saltare i paletti che regolano l'attività venatoria e consentono di rispettare le norme europee è una mossa che rischia di produrre danni all'ambiente e ritorcersi contro gli stessi cacciatori", nota il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza. "Il numero delle doppiette è in calo costante, mentre cresce il peso delle attività legate a un uso diverso del territorio. Per i cacciatori c'è un solo futuro possibile: stare alle regole europee e diminuire l'impatto ambientale della loro attività".
bene, quando fra brevissimo non ci sarà più selvaggina si spareranno fra bestie.
anonimizzato
04-10-2008, 16:29
bene, quando fra brevissimo non ci sarà più selvaggina si spareranno fra bestie.
:sbonk:
dave4mame
04-10-2008, 16:49
io avevo letto che, senza troppo bisogno di interventi, il numero di cacciatori cala di anno in anno...
Fradetti
04-10-2008, 16:52
le regole van bene così come sono.
I cacciatori sono in diminuzione per vari motivi: età (i cacciatori invecchiano e quelli che cominciano son meno di quelli che smettono), costi (permessi, fucili, cartucce... è uno sport da ricchi) e scarsità di prede. I pochi che son rimasti (almeno qui in nel ponente ligure) solitamente sono appassionati che più che andare a caccia portano a spasso cane e fucile e occasionalmente prendono qualcosa.
Lasciate le cose come stanno e aumentate le pene per chi non sta alle regole :)
reptile9985
04-10-2008, 17:04
cacciatori :muro:
_Magellano_
04-10-2008, 21:16
Contrario alla caccia fatta eccezione quando avviene un sovrapopolamento di alcuna specie e senza interventi esterni le condizioni sarebbero ancora peggiori,se poi qualcuno si fa passare cacciatore solo per potere tenere un fucile già mi sta piu simpatico di chi ammazza per piacere.
Poi ci sono normative UE che parlano chiaro quindi c'è poco da proporre.
sid_yanar
04-10-2008, 21:23
è l'ennesima vergogna di questo governo e della sua maggioranza.
Tuttavia non ci si poteva aspettare nulla di diverso, questa gente è nemica dell'ambiente ed amica delle lobbies che portano voti, compresa quella della caccia.
Altrettanto vergognoso il comportamento della giunta ligure (PD). :muro:
sid_yanar
04-10-2008, 21:25
Poi ci sono normative UE che parlano chiaro quindi c'è poco da proporre.
scherzi? sono stati "votati dagli elettori" e fare quel che cazzo vogliono, alla faccia della normativa europea. :muro:
http://im0.freeforumzone.it/up/16/30/764216010.gif
DarKilleR
05-10-2008, 09:54
Gente non accaniamo i cacciatori perchè sono gli unici a:
-tenere pulito bene o male i sottoboschi ed avere interessi che non si deturpi la natura, e vi giuro che fanno molto più lavoro loro gratuitamente della forestale.
-forse rispettano più le regole loro di quelli del WWF (e non mi tirate fuori la storia di ho un cuggino cacciatore che quando non prende niente tira alle rondini, perchè A non è vero, B se è vero è un'eccezione, C allora fate bene a prenderlo a pentolate in capo).
-i costi della caccia soprattutto permessi sono molto elevati e fisiologicamente stanno diminuendo da soli.
-la regolamentazione della caccia è già giusta così...non va toccata.
P.S. chi è il parlamentare cacciatore che è duro e non riesce a prendere niente e vuole tirare ai fringuelli fuori stagione??? VERGOGNA...
Sto governo è un governo decisionista, il PD gli va dietro...e si prende sempre le cose di petto, ma tutto quello che fa non è altro che smantellare il sistema (la parte onesta) dell'Italia....
io avevo letto che, senza troppo bisogno di interventi, il numero di cacciatori cala di anno in anno...
e speriamo che si estinguano presto
cioè c'è la stagione venatoria per i i "cacciatori di passo" ??
quando?
bene, quando fra brevissimo non ci sarà più selvaggina si spareranno fra bestie.
Concordo, e mi auguro capiti il prima possibile.
oh, vhà che con uno fai -puliti di interiora e ossa- anche 50 kg di polpa in frigo, eh...
c'è da dire che in genere non è nè carne magra, nè carne tenera, nè carne allevata in modo biologico ... anceh se è quasi sempre carne "bianca" insomma non è nè così buona nè così sana.
puzzare puzza, non di selvatico magari.
però con i tempi che arrivano, 50KG puliti in freezer, buttali via!
a bagno in aceto e aromi 'na notte,
'na bella rosolata nel soffritto
e poi via di stracotto nel nebbiolo per tre ore ...
... con polenta o purè.
è la morte sua.
già fa strano, eh
per anche solo qualche secondo cominciare a ragionare "da vittima" invece che da "vincente"...
strana la vita...
io avevo letto che, senza troppo bisogno di interventi, il numero di cacciatori cala di anno in anno...
Perchè si sparano tra di loro?:stordita:
sid_yanar
05-10-2008, 11:37
Gente non accaniamo i cacciatori perchè sono gli unici a:
-tenere pulito bene o male i sottoboschi ed avere interessi che non si deturpi la natura, e vi giuro che fanno molto più lavoro loro gratuitamente della forestale.
innanzitutto i boschi non hanno bisogno di essere tenuti puliti da alcunchè; lo sviluppo di rovi e quant'altro dipende da errate pratiche quali l'utilizzo del fuoco da parte dei contadini per la pulitura del sottobosco ed altre ancora. Inoltre la maggior parte dei cacciatori abbandona sistematicamente a terra le cartucce ( di plastica e metallo), sono allo stesso livello anzi peggio di chi abbandona plastica o bottiglie.
Contrario alla caccia fatta eccezione quando avviene un sovrapopolamento di alcuna specie e senza interventi esterni le condizioni sarebbero ancora peggiori,se poi qualcuno si fa passare cacciatore solo per potere tenere un fucile già mi sta piu simpatico di chi ammazza per piacere.
Poi ci sono normative UE che parlano chiaro quindi c'è poco da proporre.
se si organizzano possono andare in australia c'è caccia aperta tutto lanno su cervi conigli cinghiali...perche specie introdotte e infestanti.
innanzitutto i boschi non hanno bisogno di essere tenuti puliti da alcunchè; lo sviluppo di rovi e quant'altro dipende da errate pratiche quali l'utilizzo del fuoco da parte dei contadini per la pulitura del sottobosco ed altre ancora. Inoltre la maggior parte dei cacciatori abbandona sistematicamente a terra le cartucce ( di plastica e metallo), sono allo stesso livello anzi peggio di chi abbandona plastica o bottiglie.
Quando sento questi ragionamenti cosi stupidi mi rendo sempre piu conto che il 99% delle persone non capisce una fava della flora e della fauna dei boschi italiani, ne cosa significhi possedere un bosco.
Altresi mi rendo conto che persone che fanno ragionamenti del genere non hanno la benche minima idea di cosa sta capitando in questo momento nei boschi italiani.
I boschi di Castagno attualmente stanno soffrendo di malattie quali il Mal d'inchiostro e il cancro della corteccia. I castagni stanno letteralmente scomparendo, stritolati dalle malattie e da altre specie importate forzatamente negli anni passati, quali la robinia.
Sono boschi in cui e' tassativo l'isolamento delle piante colpite, pena la perdita dell'intero bosco : e' necessario un monitoraggio costante, affinche le piante sane non incappino in questo fungo.
Bisogna quindi provvedere alla pulizia del bosco per ettari e ettari di terreno, facendo al contempo interventi sulle ceppaie utilizzando una miscela di olio e vasellina. (prodotto che consente di chiudere le eventuali vie d'accesso al parassita.
Anche nei boschi di faggio è necessaria la prevenzione al mal di corteccia, lo stesso fungo che attacca il castagno : come nel caso precedente, deve essere subito operata una cernita delle piante malate, che devono essere isolate affinche il male non si diffonda.
Il solo mal di corteccia (parassita) ha provocato la riduzione di circa il 48% dell patrimonio boschivo di castagni e faggi in italia.
Bastian UMTS
05-10-2008, 23:04
Perchè si sparano tra di loro?:stordita:
Dalle mie parti avviene di continuo, ci sono pure le scommesse da bar su quanti se ne accoppano per l'apertura :asd:
Ma i politici sono specie protette (hanno le quardie del corpo)
Ecco a chi bisogna sparare:sofico:
incredibile facciamo ridere il mondo.
questa gente è nemica dell'ambiente ed amica delle lobbies che portano voti, compresa quella della caccia. La potentissima lobby dei cacciatori!!!!!:sofico:
Riguardo l'apertura a specie protette sarei contrario ma non mi sono informato.
incredibile facciamo ridere il mondo.
Eccerto, in questo momento il mondo si preoccupa della riapertura della caccia in italia!
LOL!!!!
John Cage
06-10-2008, 10:15
La potentissima lobby dei cacciatori!!!!!:sofico:
Riguardo l'apertura a specie protette sarei contrario ma non mi sono informato.
Eccerto, in questo momento il mondo si preoccupa della riapertura della caccia in italia!
LOL!!!!
Della serie, facciano quel cazzo che gli pare, tanto i problemi seri sono altro.
Ma che ragionamento è?
La questione non è la riapertura della caccia, ma la possibilità ventilata di mettere nuove regole che non tutelano il territorio e che sono in contrasto con le norme europee.
Per una volta prova ad essere serio e non fare lo svaccathread :rolleyes:
L'attuale attività venatoria risulta molto controllata in italia : pertanto dimentichiamoci l'idea che in italia sia possibile fare opera di bracconaggio (e' illegale e punibile con la legge).
Ricordo altresi un caso abbastanza tipico : la reintroduzione di Stambecchi in Italia, all'inizio del 1900, dopo la loro scomparsa nel 1800.
Tale reintroduzione nonchè l'opera di caccia selettiva ha portato paradossalmente alla crescita della popolazione di stambecchi.
I dati censori su tali capi hanno dimostrato che l'eliminazione di specie malate ha comportato un'aumento della popolazione di stambecchi (i dati sono pubblici).
X Luvi.
Rispondo qui, visto che hai casella piena
Non essendo un cacciatore, io questi interventi li eseguo, in un appezzamento di mia proprietà.
Conosco persone che eseguono tali operazioni su loro appezzamenti di terreno, spinte dai benefici che il castagno apporta ad alcune specie animali : alcuni di essi sono cacciatori. Posso quindi affermare che ci sono cacciatori che operano sulla flora con tale modus operandi, e in diversi modi.
Il castagno (la foglia e il frutto ) sono una delle fonti di alimentazione per alcune specie di animali
La Robinia (o Acacia), pianta che sta soppiantando il Castagno, non fornisce invece alcun sostentamento.
Chiaramente le persone (come me) che operano tali prevenzioni per la salvaguardia della flora, non lo fanno esclusivamente per la preservazione di tali specie.
Della serie, facciano quel cazzo che gli pare, tanto i problemi seri sono altro.
Ma che ragionamento è?
Di grazia da dove hai dedotto dale pensiero?
All'osservazione di un utente ho risposto che in questo momento all'Europa frega poco, ben poco della riapertura della caccia in Italia, da qui a dire che l'argomento non è importante non c'è collegamento logico.
La questione non è la riapertura della caccia, ma la possibilità ventilata di mettere nuove regole che non tutelano il territorio e che sono in contrasto con le norme europee.
E io che ho scritto?!?
"Riguardo l'apertura a specie protette sarei contrario ma non mi sono informato"
Per una volta prova ad essere serio e non fare lo svaccathread Non devo più imitarti?:D
LucaTortuga
06-10-2008, 10:44
Piuttosto che abolire la caccia, farei una riformina del codice penale:
dal momento in cui ottieni la licenza di caccia, durante la stagione venatoria puoi essere cacciato a tua volta (ossia, chi ti fa fuori non viene condannato per omicidio).
Se piace "giocare" con i fucili, che si giochi sul serio.
Piuttosto che abolire la caccia, farei una riformina del codice penale:
dal momento in cui ottieni la licenza di caccia, durante la stagione venatoria puoi essere cacciato a tua volta (ossia, chi ti fa fuori non viene condannato per omicidio).
Se piace "giocare" con i fucili, che si giochi sul serio.:rolleyes: :rolleyes:
LucaTortuga
06-10-2008, 11:01
:rolleyes: :rolleyes:
Perplesso?
Ovviamente, solo chi a sua volta possiede la licenza sarebbe legittimato a "cacciare" i propri "colleghi" (non intendevo certo proporre una sorta di "tiro a segno" indiscriminato contro i cacciatori).
Ne uscirebbe uno "sport" giustamente rischioso, ma assai più affascinante da seguire anche per i non praticanti.
OT
LucaTortuga sei su Facebook?
in caso affermativo ti mando un pvt pastafariano ;) :D
/OT
Gente non accaniamo i cacciatori perchè sono gli unici a:
-tenere pulito bene o male i sottoboschi ed avere interessi che non si deturpi la natura, e vi giuro che fanno molto più lavoro loro gratuitamente della forestale.
-forse rispettano più le regole loro di quelli del WWF
qui da me i cacciatori non tengono pulito niente, anzi tra bossoli di fucile e merendine varie sporano e basta: la forestale lavora bene invece, e anche la comunità: tutti gli anni facciamo una festa per tutta la comunità e ci troviamo per pulire i boschi del circondario
il mio bosco invece è tutti gli anni bersagliato dai fucili: mi tocca cambiare tutti gli anni i cartelli di proprietà privata perchè gli "educatissimi" cacciatori li usano per il tiro al bersaglio.
bene, quando fra brevissimo non ci sarà più selvaggina si spareranno fra bestie.
Ma poi scusate... Santo dio... con tutti i problemi di questo paese vanno a pensare ALLA CACCIA? :doh: :doh:
Dai ditemi che non è vero :cry:
John Cage
06-10-2008, 12:40
Di grazia da dove hai dedotto dale pensiero?
All'osservazione di un utente ho risposto che in questo momento all'Europa frega poco, ben poco della riapertura della caccia in Italia, da qui a dire che l'argomento non è importante non c'è collegamento logico.
E io che ho scritto?!?
"Riguardo l'apertura a specie protette sarei contrario ma non mi sono informato"
Non devo più imitarti?:D
"all'Europa frega poco, ben poco della riapertura della caccia in Italia"
Sminuire l'argomento in questo modo è patetico. Non è questo che l'Europa per qualcuno potrebbe scandalizzarsi. Non stiamo parlando di riapertura della caccia, ma di una possibile deregulation sulla caccia: niente vincoli di territorio e smantellamento delle regole in materia.
Piuttosto, come ha ben detto xenom, con tutti problemi che abbiamo in italia, il parlamento italiano va a pensare alla caccia?
Imitarmi? Perchè dovrei svaccare un thread che tra l'altro ho aperto io? :rolleyes:
Ma qualcuno ha in mano il testo di questa nuova legge?
Cosi per capire.
Sminuire l'argomento in questo modo è patetico. Non è questo che l'Europa per qualcuno potrebbe scandalizzarsi. Non stiamo parlando di riapertura della caccia, ma di una possibile deregulation sulla caccia: niente vincoli di territorio e smantellamento delle regole in materia.
Non si sminisce l'argomento, lo si contestualizza e gli si da il suo valore.
Ti rode che il valore sia basso?
Pace.
Imitarmi? Perchè dovrei svaccare un thread che tra l'altro ho aperto io? Era un modo di dire...:rolleyes:
Non si sminisce l'argomento, lo si contestualizza e gli si da il suo valore.
Ti rode che il valore sia basso?
Pace.
che sia basso è la tua (legittima) opinione.
ognuno sarà libero di dare il valore che vuole alla tua opinione, alla tua "contestualizzazione" etc etc etc.
adesso possiamo andare avanti, credo.
La potentissima lobby dei cacciatori!!!!!:sofico:
Riguardo l'apertura a specie protette sarei contrario ma non mi sono informato.
Eccerto, in questo momento il mondo si preoccupa della riapertura della caccia in italia!
LOL!!!!
Fosse solo questo
Eccerto aggiungiamo anche questo fai la somma...
si vede che nn sei mai andato all'estero:rolleyes:
andiamo contro i principi della CE.
Dream_River
06-10-2008, 19:51
Per come la vedo io la caccia andrebbe bandita e stop. Per la pesca (sportiva) sto ancora elaborando una posizione.
e speriamo che si estinguano presto
Concordo, e mi auguro capiti il prima possibile.
Concordo in pieno con questi 3 signori ;)
John Cage
06-10-2008, 20:43
Non si sminisce l'argomento, lo si contestualizza e gli si da il suo valore.
Ti rode che il valore sia basso?
Pace.
Era un modo di dire...:rolleyes:
dire che si tratta della "riapertura della caccia in Italia", significa sminuire e non solo. Significa dire fesserie. Significa che dell'argomento non si è capito nulla. Dai, lo hai capito pure tu che la tua frase non c'entra nulla.
Mi rode che il valore sia basso? A dire la verità non è un argomento che mi coinvolge particolarmente. La cosa che mi fa pensare invece è che ogni questione di cui si occupa questo governo, per un motivo o per un altro si pone fuori da ogni schema di correttezza.
Non sei tu che puoi sindacare sul valore di una legge. Se per te è poco importante, per altri può essere fondamentale. Anche da questo tuo modo di ragionare si capisce il tuo basso livello intellettuale.
Non me ne volere, ma te le cerchi. :rolleyes:
sid_yanar
06-10-2008, 22:01
Quando sento questi ragionamenti cosi stupidi mi rendo sempre piu conto che il 99% delle persone non capisce una fava della flora e della fauna dei boschi italiani, ne cosa significhi possedere un bosco.
Altresi mi rendo conto che persone che fanno ragionamenti del genere non hanno la benche minima idea di cosa sta capitando in questo momento nei boschi italiani.
I boschi di Castagno attualmente stanno soffrendo di malattie quali il Mal d'inchiostro e il cancro della corteccia. I castagni stanno letteralmente scomparendo, stritolati dalle malattie e da altre specie importate forzatamente negli anni passati, quali la robinia.
Sono boschi in cui e' tassativo l'isolamento delle piante colpite, pena la perdita dell'intero bosco : e' necessario un monitoraggio costante, affinche le piante sane non incappino in questo fungo.
Bisogna quindi provvedere alla pulizia del bosco per ettari e ettari di terreno, facendo al contempo interventi sulle ceppaie utilizzando una miscela di olio e vasellina. (prodotto che consente di chiudere le eventuali vie d'accesso al parassita.
Anche nei boschi di faggio è necessaria la prevenzione al mal di corteccia, lo stesso fungo che attacca il castagno : come nel caso precedente, deve essere subito operata una cernita delle piante malate, che devono essere isolate affinche il male non si diffonda.
Il solo mal di corteccia (parassita) ha provocato la riduzione di circa il 48% dell patrimonio boschivo di castagni e faggi in italia.
Caro Jo3 prima di etichettare come "così stupidi" i ragionamenti altrui, prova ad usare un poco di più la testa, dato che del mio intervento hai compreso poco o nulla. La tua risposta è infatti evidentemente preconfezionata in base a quella che può essere la tua esperienza della quale non nego la validità; tuttavia poco ha che fare con il mio post. La prossima volta quindi, se accetti un consiglio, prima di fare andare le mani sulla tastiera ... prova a fermarti...ed azionare in precedenza un altro organo ;) .
Detto questo, cerchiamo di recuperare il recuperabile partendo da quanto hai scritto. Giustamente ci racconti la tua esperienza del castagno come pianta al momento sofferente di varie malattie, tuttavia non specifichi un aspetto
fondamentale, ovvero che il castagno non è una pianta autoctona in Italia (sebbene presente da molti secoli) e che, in quanto tale, è assai meno competitiva di altre specie della flora locale.
Da sempre il castagno subisce la concorrenza (perdendola) di svariate specie: carpino, roverella, farnia, cerro, frassino ed orniello per citarne alcune, ma persino il leccio, laddove il clima è sufficientemente caldo e secco, per mia esperienza riescono a mangiare terreno al castagneto. Lo stesso discorso può essere applicato alle quote medie, dove la betulla ma soprattutto la faggeta e le conifere (pino silvestre, abete rosso ed altre) vincono la loro silenziosa battaglia contro il castagneto.
Quasi tutte le specie che ho citato riescono, o meglio: potrebbero a differenza del castagno, raggiungere il cosiddetto climax il quale altro non è che l'ultimo stadio della successione vegetazionale che culmina in una comunita' vegetale stabile, in equilibrio con l'ambiente locale ed in grado di autosostenersi per un tempo indefinito.
Il castagno non è in grado di raggiungere questo stadio, tanto che per sopravvivere necessita sempre della mano dell'umo, tipicamente il contadino che con il fuoco od altri mezzi tiene pulito il bosco; terminato questo tipo di intervento invariabilmente, in tempi più o meno lunghi, felci e rovi iniziano a prendere il sopravvento, seguiti poi da svariate specie arbustive antesignane a loro volta di essenze arboree tendenti allo stadio di climax.
Riassunti questi basilari concetti ( in realtà assai più complessi...ma ora non ho molto tempo, sono comunque a disposizione per approfondimenti) ti posso dire che non ho nulla contro i castagneti dato che, quando trovo il tempo,
non rinuncio ad una bella gita a raccogliere funghi o gustose castagne e che, pertanto, apprezzo molto i tuoi sforzi nel combatterne i parassiti. E i cacciatori? sempre per mia esperienza al massimo tengono agibile qualche
sentiero o qualche sterrato per andare con i loro inquinanti fuoristrada in mezzo alle montagne...ma nulla più. Davvero poco rispetto a quanto fanno svariate associazioni tipo CAI o similari, assai meno pericolose per l'ambiente.
ciao :)
Caro Jo3 prima di etichettare come "così stupidi" i ragionamenti altrui, prova ad usare un poco di più la testa, dato che del mio intervento hai compreso poco o nulla. La tua risposta è infatti evidentemente preconfezionata in base a quella che può essere la tua esperienza della quale non nego la validità; tuttavia poco ha che fare con il mio post. La prossima volta quindi, se accetti un consiglio, prima di fare andare le mani sulla tastiera ... prova a fermarti...ed azionare in precedenza un altro organo ;) .
Seriamente : la tua di risposta e' preconfezionata, perche sai benissimo che l'inquinamento di bossoli da fucile e' nullo rispetto all'inquinamento delle comitive di Downhill.
Detto questo, cerchiamo di recuperare il recuperabile partendo da quanto hai scritto. Giustamente ci racconti la tua esperienza del castagno come pianta al momento sofferente di varie malattie, tuttavia non specifichi un aspetto
fondamentale, ovvero che il castagno non è una pianta autoctona in Italia (sebbene presente da molti secoli) e che, in quanto tale, è assai meno competitiva di altre specie della flora locale.
Prima di avere la pretesa di "salvare il salvabile" del mio, abbi l'accortezza di essere sicuro che quando fai un copia/incolla da Internet, la fonte sia credibile.
Il castagno e' pianta autoctona nella zona mediterranea sin dai tempi preistorici, piu precisamente dal Cenozoico, da quando ebbe inizio la distribuzione delle latifoglie sulla terra. Cresceva su una vasta area che comprendeva tutta l'Europa meridionale, alcune località dell'Asia Minore, la costa settentrionale della Turchia, la Grecia, l'Algeria, la penisola balcanica, l'Austria fino ai Carpazi.
Sono stati ritrovati in Italia tracce del Castagno nel Terziario. Successivamente, durante la glaciazione di Wurm, sembra che la pianta sia scomparsa dall'Europa per rientrarvi ad opera della diffusione operata dall'uomo, durante l'epoca romana, dalle stazioni più calde dove si era rifugiata. Dunque non ci dovrebbero eccessivi problemi nel riconoscergli l'indigenato in quanto, secondo Pignatti, pur se aiutata dall'uomo, dopo la glaciazione di Wurm ha ripreso il suo spazio originario
Da sempre il castagno subisce la concorrenza (perdendola) di svariate specie: carpino, roverella, farnia, cerro, frassino ed orniello per citarne alcune, ma persino il leccio, laddove il clima è sufficientemente caldo e secco, per mia esperienza riescono a mangiare terreno al castagneto. Lo stesso discorso può essere applicato alle quote medie, dove la betulla ma soprattutto la faggeta e le conifere (pino silvestre, abete rosso ed altre) vincono la loro silenziosa battaglia contro il castagneto.
Quasi tutte le specie che ho citato riescono, o meglio: potrebbero a differenza del castagno, raggiungere il cosiddetto climax il quale altro non è che l'ultimo stadio della successione vegetazionale che culmina in una comunita' vegetale stabile, in equilibrio con l'ambiente locale ed in grado di autosostenersi per un tempo indefinito.
Il castagno non è in grado di raggiungere questo stadio, tanto che per sopravvivere necessita sempre della mano dell'umo, tipicamente il contadino che con il fuoco od altri mezzi tiene pulito il bosco; terminato questo tipo di intervento invariabilmente, in tempi più o meno lunghi, felci e rovi iniziano a prendere il sopravvento, seguiti poi da svariate specie arbustive antesignane a loro volta di essenze arboree tendenti allo stadio di climax.
Riassunti questi basilari concetti ( in realtà assai più complessi...ma ora non ho molto tempo, sono comunque a disposizione per approfondimenti) ti posso dire che non ho nulla contro i castagneti dato che, quando trovo il tempo,
non rinuncio ad una bella gita a raccogliere funghi o gustose castagne e che, pertanto, apprezzo molto i tuoi sforzi nel combatterne i parassiti. E i cacciatori? sempre per mia esperienza al massimo tengono agibile qualche
sentiero o qualche sterrato per andare con i loro inquinanti fuoristrada in mezzo alle montagne...ma nulla più. Davvero poco rispetto a quanto fanno svariate associazioni tipo CAI o similari, assai meno pericolose per l'ambiente.
ciao :)
E dopo tutta questo postare informazioni (peraltro con moltissimi errori come evidenziato dal quote precedente) cosa vorresti dire?
Che gli inquinatori sono i cacciatori, e NON le comitive che giungono a frotte con le macchine, complici le amministrazioni comunali che concedono l'apertura o l'asfaltatura di strade per l'"amico" che possiede magari delle rovine da trasformare in "agriturismo?"
A questo punto inseriamo anche il tizio che sale con il Bremach o il mototrattore per andare a tagliare la legna nei boschi?
Gli agriturismi sorti come funghi in questi ultimi tempi sono i veri inquinatori.
X Luvi :
Le case produttrici di cartucce si sono gia adattate alla recente normativa contro il saturnismo sui volatili derivato da "inquinamento" da piombo, producendo cartucce in acciaio dolce o in lega zinco-stagno.
http://www.clevervr.com/atossici.html
morpheus85
07-10-2008, 10:19
qui da me i cacciatori non tengono pulito niente, anzi tra bossoli di fucile e merendine varie sporano e basta: la forestale lavora bene invece, e anche la comunità: tutti gli anni facciamo una festa per tutta la comunità e ci troviamo per pulire i boschi del circondario
il mio bosco invece è tutti gli anni bersagliato dai fucili: mi tocca cambiare tutti gli anni i cartelli di proprietà privata perchè gli "educatissimi" cacciatori li usano per il tiro al bersaglio.
il problema principale non sono i bossili che di solito vengono raccolti per essere ricaricati, ma il piombo (migliaia di piombini su vaste aree) che viene rilasciato quando si spara, sono state avanzate proposte in merito in modo che si potesse utilizzare una lega diversa.. purtroppo l'alternativa acciaio deteriora le canne perchè non è morbido come il piombo quindi riesce difficile proporre questo cambiamento..
il problema principale non sono i bossili che di solito vengono raccolti per essere ricaricati, ma il piombo (migliaia di piombini su vaste aree) che viene rilasciato quando si spara, sono state avanzate proposte in merito in modo che si potesse utilizzare una lega diversa.. purtroppo l'alternativa acciaio deteriora le canne perchè non è morbido come il piombo quindi riesce difficile proporre questo cambiamento..
Come ribadito sopra, la ditta Clever italiana ha risolto utilizzando una lega di zinco-stagno, con peso specifico vicino a quello del piombo.
morpheus85
07-10-2008, 10:22
X Luvi :
Le case produttrici di cartucce si sono gia adattate alla recente normativa contro il saturnismo sui volatili derivato da "inquinamento" da piombo, producendo cartucce in acciaio dolce o in lega zinco-stagno.
http://www.clevervr.com/atossici.html
si ma fin qundo non viene vietato che senso ha? moltissimi cacciatori ricorrono al fai da te in quanto a ricarica quindi immagina quanto piombo c'è ancora in giro.. bisognerebbe proporre uno scambio, tu porti i tuoi pallini e noi te li rendiamo in lega diversa..
si ma fin qundo non viene vietato che senso ha? moltissimi cacciatori ricorrono al fai da te in quanto a ricarica quindi immagina quanto piombo c'è ancora in giro.. bisognerebbe proporre uno scambio, tu porti i tuoi pallini e noi te li rendiamo in lega diversa..
Fino a che la lega Zinco-Stagno costerà meno del piombo :)
In italia in molte "zone umide" vige il divieto di caccia con pallini di piombo.
Chiaramente non si puo estendere tale divieto in tutta Italia, visto che il fenomeno di saturnismo avviene solo in specchi d'acqua.
morpheus85
07-10-2008, 11:36
Fino a che la lega Zinco-Stagno costerà meno del piombo :)
In italia in molte "zone umide" vige il divieto di caccia con pallini di piombo.
Chiaramente non si puo estendere tale divieto in tutta Italia, visto che il fenomeno di saturnismo avviene solo in specchi d'acqua.
;)
sid_yanar
07-10-2008, 20:39
Seriamente : la tua di risposta e' preconfezionata, perche sai benissimo che l'inquinamento di bossoli da fucile e' nullo rispetto all'inquinamento delle comitive di Downhill..
Prima di avere la pretesa di "salvare il salvabile" del mio, abbi l'accortezza di essere sicuro che quando fai un copia/incolla da Internet, la fonte sia credibile.
Il castagno e' pianta autoctona nella zona mediterranea sin dai tempi preistorici, piu precisamente dal Cenozoico, da quando ebbe inizio la distribuzione delle latifoglie sulla terra. Cresceva su una vasta area che comprendeva tutta l'Europa meridionale, alcune località dell'Asia Minore, la costa settentrionale della Turchia, la Grecia, l'Algeria, la penisola balcanica, l'Austria fino ai Carpazi.
Sono stati ritrovati in Italia tracce del Castagno nel Terziario. Successivamente, durante la glaciazione di Wurm, sembra che la pianta sia scomparsa dall'Europa per rientrarvi ad opera della diffusione operata dall'uomo, durante l'epoca romana, dalle stazioni più calde dove si era rifugiata. Dunque non ci dovrebbero eccessivi problemi nel riconoscergli l'indigenato in quanto, secondo Pignatti, pur se aiutata dall'uomo, dopo la glaciazione di Wurm ha ripreso il suo spazio originario
E dopo tutta questo postare informazioni (peraltro con moltissimi errori come evidenziato dal quote precedente) cosa vorresti dire?
Che gli inquinatori sono i cacciatori, e NON le comitive che giungono a frotte con le macchine, complici le amministrazioni comunali che concedono l'apertura o l'asfaltatura di strade per l'"amico" che possiede magari delle rovine da trasformare in "agriturismo?"
A questo punto inseriamo anche il tizio che sale con il Bremach o il mototrattore per andare a tagliare la legna nei boschi?
Gli agriturismi sorti come funghi in questi ultimi tempi sono i veri inquinatori.[/QUOTE]
Spiacente ma qui l'unico che ha fatto copia ed in colla sei tu, con tutti i limiti del caso; Non so se hai letto e compreso davvero ciò che ho scritto, tantomeno ciò che hai postato tu stesso, dove il Pignatti sostiene chiaramente che aiutato dall'uomo il castagno ha potuto riappropriarsi dell'areale che attualmente occupa. Senza la mano umana non può farcela, altre specie arboree (quasi tutte) sono più competitive, tanto che mai potrà esistere un climax del castagno in Italia, posizione peraltro condivisa da diversi studiosi più moderni.
Il resto ( downhill, bremach, amministratori comunali ed altre amenità) nulla ha a che fare con l'argomento del thread e, a dirla tutta, neppure i castagneti. L'argomento del thread è la demenziale deregulation della caccia.
gabi.2437
07-10-2008, 21:03
Non vorrei dire ma se il castagno non si è ancora estinto un motivo c'è
E l'uomo l'ha reintrodotto al tempo dei romani, 2000 anni fa, niente per l'evoluzione :rolleyes:
LittleLux
07-10-2008, 21:23
Questo in effetti è vero, almeno per i cacciatori che ho conosciuto io
sono ben pochi in realtà, e parlo con cognizione di causa, essendo mio padre ex cacciatore ed avendo molti parenti tutt'ora praticanti. Certo, dipende molto da luogo a luogo. In friuli venezia giulia esiste una cultura ambientalista molto spiccata tra i cacciatori, che vedono l'ambiente come un bene essenziale da preservare al fine di poter praticare la loro attività. Qui in lombardia, invece, in maggioranza avviene proprio il contrario. Il fenomeno del bracconaggio, poi, è dilagante, praticato con ogni mezzo (devastante l'uso delle reti per uccellare). Io ritengo che i cacciatori veramente ambientalisti siano una assoluta minoranza.
Dream_River
07-10-2008, 21:57
Ma aldilà del inquinamento o non inquinamento.
Perchè mai dovremmo lasciare uccidere degli animali e dei tizi solo per il loro divertimento? Abbiamo i supermercati che traboccano, allevamenti in abbondanza, che bisogno c'è di soddisfare gli istinti sadici e infantili di certa gente, a danno di poveri animali?
dave4mame
07-10-2008, 23:17
mai mangiato lepre in salmi o un fagiano arrosto?
mi sa di no....
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