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View Full Version : [NEWS] Quel nebuloso cloud computing


c.m.g
30-09-2008, 13:30
Martedì 30 settembre 2008 - 13:14

http://www.visionpost.it/files/images/06072007183426.jpg

Prima Steve Ballmer, poi Larry Ellison e infine Richard Stallman. Nel giro di pochi giorni tre pezzi da 90 dell'informatica esprimono le proprie perplessità sul fenomeno più in voga del momento. Forse serve una pausa di riflessione.


Quando tante nuvole si addensano, il cielo diventa nebuloso. Lo dicono le leggi della meteorologia, ma anche quelle della comunicazione: quando si parla troppo di qualcosa il suo significato diventa inevitabilmente più opaco. Come nel caso della tendenza più celebrata e dibattuta di questi tempi: il cloud computing. Il futuro è lì, recita da mesi la grancassa mediatica impegnata in una strana danza della pioggia in salsa hi-tech, in quegli agglomerati di server in cui sempre di più saranno ospitati i programmi che oggi si trovano nei dischi fissi del nostro Pc. Il software diventerà un servizio, la rete un immenso sistema operativo e via discorrendo.

Peccato che a furia di chiamare in causa le nuvole si rischia di non vederci più molto chiaro. Il primo ad ammetterlo giovedì scorso è stato Steve Ballmer (http://news.cnet.com/8301-10805_3-10053067-75.html?part=rss&subj=news&tag=2547-1_3-0-5), amministratore delegato di Microsoft, intervistato dalla venture capitalist Ann Winblad: "Pensavo di sapere che cosa significasse l'espressione 'cloud computing' fino a che stamattina non mi sono seduto insieme a un gruppi di venture capitalist che la usavano in modo completamente differente".

Negli stessi giorni era stato Larry Ellison (http://www.guardian.co.uk/technology/2008/sep/29/cloud.computing.richard.stallman), altro grande nome del settore e fondatore di Oracle, a esprimere (http://www.guardian.co.uk/technology/2008/sep/29/cloud.computing.richard.stallman) una simile perplessità su un termine un po' troppo à la page: "La cosa interessante sul cloud computing è che abbiamo ridefinito il concetto per includerci tutto quello che già facciamo. L'informatica è l'unico settore che è più guidato dalla moda della moda femminile stessa. Forse sono un idiota ma non ho la minima idea di quello di cui tutti stanno parlando".

E siccome Ellison (e Ballmer) idioti non sono forse è davvero ora di prenderci una pausa salutare dal diluvio di convegni, dichiarazioni, articoli di giornale sul cloud computing. Anche perché il rischio non è solo quello di annegare in una marea di parole ma anche, secondo i più pessimisti, di perdere senza accorgercene una parte della nostra libertà.

Lo ha ricordato ieri Richard Stallman: non sempre è tutto bene ciò che viene dal cielo, anzi. "E' una stupidata, è peggio di una stupidata: è una campagna di marketing in grande stile", ha detto (http://www.guardian.co.uk/technology/2008/sep/29/cloud.computing.richard.stallman) il padre del software libero al Guardian riferendosi al cloud computing che il guru del free software mette sullo stesso piano dell'odiato software proprietario: "una ragione per cui uno non dovrebbe usare applicazioni web è che si perde il controllo. E' come e peggio del software proprietario. Se usi un programma proprietario o un server di qualcun altro sei senza difese".


Raffaele Mastrolonardo



Fonte: VisionPost (http://www.visionpost.it/nexteconomy/quel-nebuloso-cloud-computing.htm)

c.m.g
30-09-2008, 13:31
ve lo immaginate tutto questo a cosa potrebbe portare?

aspetto commenti.

W.S.
30-09-2008, 14:54
Me lo immagino in tanti diversi modi:

nei sogni di chi fornisce software é la soluzione "definitiva" alla pirateria, un accentramento del controllo sulla diffusione e sull'utilizzo dei propri software, che divengono servizi. Il che permetterebbe anche di scavalcare numerosi problemi dati dalla retro-compatibilità degli aggiornamenti e dall'evoluzione. Una finissima profilazione dell'utente... D'altra parte però significa ingrandire moltissimo i costi di gestione per garantire il servizio.

nei sogni degli utenti significa non dover più investire in hardware aggiornato, non doversi più preoccupare della versione del proprio OS (o dei vari pacchetti software). Significa avere il proprio sistema disponibile da ovunque e con capacità di calcolo spropositate rispetto al leggerissimo netbook che si trova in mano. Significa la disponibilità di servizi fatti su misura per le proprie esigenze. Certo significa anche non poter scaricare il software dal mulo o farselo passare dall'amico. Significa pagare periodicamente il servizio..

negli incubi dei paranoici (non è un'offesa, a volte faccio parte di questo gruppo ;) ) significa, in breve, spararsi sui maroni :D
Delegare completamente il controllo di cosa/come si fa qualcosa ad altri. Non poter verificare un bel nulla. Concedere una marea di dati estremamente sensibili a terzi che potrebbero guadagnarci senza che l'utente possa accorgersene... un vero incubo insomma.

nei pensieri di chi si occupa di sicurezza significa una stupenda sfida, quasi epocale. Ovviamente significa anche un grosso incubo per i deboli di cuore di questa categoria, per queste persone non é mai bello aumentare le relazioni tra le macchine e ste cosa praticamente lascia ben poche barriere. Inoltre significa cedere il controllo dei propri dati a qualcun altro, che me la son fatta a fare una partizione cifrata se poi i miei dati risiedono anche altrove (quantomeno mentre li utilizzo) e sono esposti agli occhi di chi gestisce quel posto?

per i governi penso rappresenti un'occasione in più per centralizzare le informazioni da controllare. Una dittatura vedrà in tempo reale cosa scrive un dissidente. D'altra parte anche i terroristi se la vedrebbero male... insomma i soliti contro e pro.

Per i paranoici che si occupano di sicurezza... penso stiano pensando di darsi alla coltivazione di olive :D

Scherzi (be non molto) a parte, volenti o nolenti andiamo incontro a software dato come servizio, quindi meglio iniziare a pensare seriamente a cosa significa e non scordare mai i rischi che ne derivano, sia in termini di sicurezza che in libertà.
Senza ridursi a coltivare olive, anche perché ormai pure gli ulivi hanno un pc integrato nel tronco.

c.m.g
30-09-2008, 15:31
ecco w.s., hai descritto i possibili scenari/pro/contro ma purtroppo hai scordato una cosa a proposito di dati sensibili: te lo immagini quanti documenti/progetti e roba del genere sarebbero in mano a queste software house che offrono questo tipo di servizi? immaginiamo un ricercatore che scopre un qualcosa in campo scientifico e deve trascrivere i risultati di una scoperta su documento per poi archiviarlo. cosa potrebbe succedere? che qualc'unaltro si freghi la scoperta!!! questa gente potrebbe avere un immenso potere nelle loro mani. insomma, io sarà all'antica, ma non mi piace usare i servizi online, uso solo quelli di image hosting. troppi sarebbero i dati che cederemmo, volenti o nolenti, a terzi senza sapere minimamnente che fine faranno (possibili scenari descritti in precedenza come lo spionaggio industriale). Senza contare di quanti bug potrebbero portare alla divulgazione non auitorizzata dei documenti con tutti i suoi contanuti al di fuori del contesto del software...
io rimango sulla stessa linea di pensiero di Richard Stallman.

W.S.
30-09-2008, 16:08
eggià, l'ho messo solo come contro nella categoria paranoici ma in effetti non é assolutamente un problema marginale anzi, portato all'estremo é un incubo per tutti.

Non bisogna però scordare che non si sa ancora di cosa stiamo parlando. Nel senso, questi sono scenari probabili, però sicuramente ci sarà una sorta di autoregolamentazione del mercato. Nessuna azienda sarebbe disposta a cedere documenti interni all'esterno, soprattutto ai concorrenti.
Sinceramente penso ci sia un rischio concreto che va tenuto d'occhio, però non sono così pessimista. Incredibilmente ho ancora fiducia nella volontà degli utenti di proteggere la propria privacy... a volte mi stupisco da solo :D

xcdegasp
30-09-2008, 16:34
io ho forti perplessità per il futuro.. troppa centralizzazione e accorpazione :(

c'è anche da ricordare che pittaforme di questo tipo non hanno di certo bisogno di un dual-core o quadcore o di una supermegaiperpotente gpu :D :p
l'unico settore che farebbe mercato hw sarebbe quello server...

c.m.g
01-10-2008, 09:25
ripreso da punto informatico:

http://punto-informatico.it/2422084/PI/News/stallman-dite-no-al-cloud-computing.aspx

e webnews:

http://www.webnews.it/news/leggi/9249/stallman-si-scaglia-contro-il-cloud-computing/

c.m.g
03-10-2008, 09:31
correlata su tweakness:

http://www.tweakness.net/news/4748