View Full Version : Il Coordinatore Campano del PDL incontrava i Boss dei Casalesi per i RIFIUTI
Il boss disse: date a Cesaro
di Gianluca Di Feo e Emiliano Fittipaldi
Il re dei rifiuti accusa il coordinatore campano del Pdl: lo vidi incontrare il capoclan. E parla di un patto segreto tra il deputato e i casalesi
Una gigantesca zona grigia, dove diventa impossibile distinguere i confini tra camorra, imprenditoria e politica. I verbali di Gaetano Vassallo, l'imprenditore che per vent'anni ha gestito il traffico di rifiuti tossici per conto dei boss casalesi, vanno al cuore del patto criminale che ha avvelenato una regione. Descrivendo accordi inconfessabili che sostiene di avere visto nascere sotto i suoi occhi. Una testimonianza che chiama direttamente in causa i vertici campani di Forza Italia, quelli a cui Silvio Berlusconi ha affidato proprio la pulizia di Napoli. Oltre al sottosegretario Nicola Cosentino, uomo forte del Pdl nella regione, il gran pentito dei rifiuti ha accusato anche il coordinatore del partito, l'onorevole Luigi 'Gigi' Cesaro. Un ex funzionario della Asl di Caserta che si sarebbe conquistato la simpatia personale del Cavaliere bombardandolo con spedizioni settimanali di mozzarella di bufala: 20 chili per volta. "Silvio mi ha detto: ''Gigi, la tua mozzarella la mangio perché so che i tuoi amici la fanno con cura. E non ti farebbero mai un torto'".
Il parlamentare, secondo il collaboratore di giustizia, sarebbe stato "un fiduciario del clan Bidognetti": la famiglia di Francesco Bidognetti, detto 'Cicciotto 'e Mezzanotte', il superboss condannato all'ergastolo in appello nel processo Spartacus e che assieme a Francesco 'Sandokan' Schiavone ha dominato la confederazione casalese.
Vassallo riferisce ai magistrati le rivelazioni di due pezzi da novanta della cosca casertana: "Mi spiegarono che Luigi Cesaro doveva iniziare i lavori presso la Texas di Aversa e che in quell'occasione si era quantificata la mazzetta che il Cesaro doveva pagare al clan. Inoltre gli stessi avevano parlato con il Cesaro per la spartizione degli utili e dei capannoni che si dovevano costruire a Lusciano attraverso la ditta del Cesaro sponsorizzata dal clan Bidognetti".
Frasi di seconda mano? Il collaboratore di giustizia dichiara di essere stato testimone diretto dell'incontro tra il parlamentare e Luigi Guida, detto 'o Drink, che tra il 1999 e il 2003 ha guidato armi alla mano la famiglia Bidognetti per conto del padrino detenuto. "Io mi meravigliai che il Cesaro avesse a che fare con Guida...". Quello che viene descritto è un patto complesso, che coinvolge i referenti di più partiti e i cassieri di più famiglie camorristiche. L'affare è ricco: la riconversione dell'area industriale dismessa dalla Texas Instruments in una zona ottimamente collegata. Una delle storie della disfatta tecnologica del Sud: nonostante l'accordo per il rilancio, nel 1999 lo stabilimento viene venduto a una immobiliare di Bologna e chiuso, con la mobilità per 370 dipendenti. Poi nel 2005 la ditta del fratello di Cesaro ottiene il permesso per costruirvi una nuova struttura industriale. Ma nulla nei piani dei Cesaro assomiglia a una riconversione produttiva. Infatti l'anno scorso parte il tentativo di cambiarne la destinazione, bloccato dalla protesta di opposizione e cittadini. La zona resta inutilizzata ma strategica: tra poco vi sorgerà una fermata del metrò. E dieci giorni fa è stato presentato un altro progetto, che avrebbe forti sponsor in Regione, per farvi nascere negozi e parcheggi.
Ancora più lucrosa sarebbe stata la trasformazione dei poderi di Lusciano, un paesone incastonato tra Caserta e Napoli, in aree industriali, dove poi insediare aziende possedute dai padrini. Un ciclo economico interamente deviato dal potere della criminalità, che deforma il territorio e il tessuto imprenditoriale grazie al controllo assoluto delle amministrazioni locali e alla disponibilità di capitali giganteschi. Tra i protagonisti delle deposizioni anche Nicola Ferraro, businessman dei rifiuti e leader casertano dell'Udeur, tutt'ora consigliere regionale nonostante un arresto e le accuse di vicinanza alla famiglia di 'Sandokan' Schiavone: "Nicola Ferraro era il garante politico economico ed era colui che coordinava l'operazione, mentre il Guida era quello che interveniva al Comune di Lusciano direttamente sul sindaco e sull'ingegnere dell'ufficio tecnico per superare i vari ostacoli. Chiaramente molti terreni agricoli prima di essere inseriti nel nuovo piano regolatore venivano acquistati dal gruppo Bidognetti a basso prezzo dai coloni e intestati a prestanome". Poi il racconto entra nei dettagli: "Il Ferraro aveva il compito di cacciare i soldi per conto del gruppo Bidognetti per liquidare i coloni. Una volta divenuti edificabili, i lotti venivano assegnati a ditte di persone collegate al clan, quali l'azienda di Cesaro, che in cambio dell'assegnazione versava una percentuale al clan".
Un ruolo di primo piano, quello del parlamentare: "Luigi Cesaro era stato scelto dal gruppo Bidognetti quale fiduciario e gestore dell'operazione".I sindaci, i tecnici comunali e i progettisti che hanno gestito queste varianti urbanistiche sono tutti di Forza Italia. Il partito a cui aveva aderito anche Vassallo. E che nella regione è guidato da Cosentino e Cesaro: i due politici che affiancano Berlusconi nei frequenti bagni di folla partenopei, i due uomini indicati dal pentito come referenti dei padrini casalesi.
Il Pdl campano ha fatto quadrato contro le accuse di Vassallo pubblicate da 'L'espresso' nel numero scorso. Il sottosegretario Cosentino le ha respinte con fermezza, dicendosi pronto alle dimissioni se venisse trovato un solo riscontro. Anche Luigi Orsi, fratello dell'imprenditore assassinato a giugno, ha negato di avere versato bustarelle al sottosegretario. Ma le indagini della Direzione distrettuale antimafia di Napoli avrebbero trovato numerose conferme al quadro delineato da Vassallo. Le inchieste stanno delineando una collusione tra interessi criminali, economici e partiti che è difficile ignorare. E che pone interrogativi inquietanti sul futuro di una regione che già versa in condizioni drammatiche. Ma nel parlamento nazionale e in quello regionale la vicenda è stata sostanzialmente ignorata: di camorra, politica e rifiuti meglio parlarne alla prossima emergenza.
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Il-boss-disse:-date-a-Cesaro/2041537//0
Bene,avanti così...commistioni tra politica camorra ed imprenditori,il tutto a danno dell'ambiente e dei cittadini.
oltre a questo,la beffa mediatica di Silvio che dice di aver pulito napoli...
Come si suol dire,cornuti e mazziati...:Puke:
johannes
26-09-2008, 09:58
e nonostante questo polverone, non succederà mai niente. questo è l'assurdo dell'Italia. si sa e si va avanti così. anzi, avranno dei premi.
siete i soliti comunisti che fanno finta di non capire, loro da buoni liberisti hanno cercato la migliore società di smaltimento rifiuti, ed ecco il risultato :D
Attendo una puntata di Annozero sui rifiuti e cmq la situazione descritta nell'articolo ci fa capire a che livelli siamo oramai arrivati..
Succedono queste merdate e a nessuno frega niente.
Ci sono 3 post in questo thread....
Attendo una puntata di Annozero sui rifiuti e cmq la situazione descritta nell'articolo ci fa capire a che livelli siamo oramai arrivati..
Succedono queste merdate e a nessuno frega niente.
Ci sono 3 post in questo thread....
quoto , io ho chiesto che trattassero l'ergomento alla redazione di annozero e a travaglio...
Che dire?
:(
che o prendiamo i fucili o qua nn cambierà mai niente...quindi in conclusione,non cambierà mai niente.
Lo ripeto ogni giorno e lo ripeterò fino alla nausera:
Viviamo nell'era delle comunicazioni,chi controlla i mezzi di inforamzione può modificare la realtà secondo l'equazione: Non se ne parla in tv = Non esiste.
che o prendiamo i fucili o qua nn cambierà mai niente...quindi in conclusione,non cambierà mai niente.
sono d'accordo, ma lo vai dire tu al padre di famiglia operaio che guadagna 1000 euro al mese che deve prendere il fucile? Per cosa poi, quando il suo vicino di casa che magari è nella stessa situazione gli sparerebbe contro solo perchè magari sta con la "fazione" opposta?
No guarda... stiamo ancora "troppo" bene per questo genere di cose. Siamo come un canarino in gabbia. Non cambierà niente fino a che la gente comune non riuscirà più a mangiare... allora si.
ciuketto
26-09-2008, 10:56
Beh..com'era?
"Con la mafia bisogna convivere.."
E allora perchè non con la camorra?;)
"stiamo lavorando x voi" :p
sono d'accordo, ma lo vai dire tu al padre di famiglia operaio che guadagna 1000 euro al mese che deve prendere il fucile? Per cosa poi, quando il suo vicino di casa che magari è nella stessa situazione gli sparerebbe contro solo perchè magari sta con la "fazione" opposta?
No guarda... stiamo ancora "troppo" bene per questo genere di cose. Siamo come un canarino in gabbia. Non cambierà niente fino a che la gente comune non riuscirà più a mangiare... allora si.
questo è l'altro motivo per cui non cambierà mai niente...fino a quando la gente avrà casa figa e cibo sarà sempre tutto come prima...
Gianluca99
26-09-2008, 11:10
Ma Berlusconi ha tolto la monnezza da Napoli e Prodi no
si vede che Prodi sti agganci mafiosi non li aveva :D
:muro:
la popolarità del governo è al massimo.
le coscienze sono anestetizzate.
se lo meritano, imho.
Franx1508
26-09-2008, 11:19
sti episodi mi fanno dire: AH!strano...:rolleyes:
Attendo una puntata di Annozero sui rifiuti e cmq la situazione descritta nell'articolo ci fa capire a che livelli siamo oramai arrivati..
Succedono queste merdate e a nessuno frega niente.
Ci sono 3 post in questo thread....
e dopo quella puntata che accadrà?
Tanto "l'ha fatta quel comunista di Santoro per parlar male di Berlusconi", " e io che ci posso fare?", "è tutto un magna-magna", "perchè credi che gli altri non lo facevano?", "chissenefrega, sempre meglio che aver i comunisti al governo" ecc ecc. dall'opinione pubblica.
Dai politici?
:Prrr:
e noi ci consumiamo il fegato ...
"stiamo lavorando x voi" :p
certo certo :D
"l'ha fatta quel comunista di Santoro per parlar male di Berlusconi", " e io che ci posso fare?", "è tutto un magna-magna", "perchè credi che gli altri non lo facevano?", "chissenefrega, sempre meglio che aver i comunisti al governo"
.
Mordicchio83
26-09-2008, 11:36
Ma Berlusconi ha tolto la monnezza da Napoli e Prodi no
si vede che Prodi sti agganci mafiosi non li aveva :D
:muro:
La monnezza di cui si parla sono rifiuti tossici e nemmeno Berlusconi li ha fermati (come Prodi)... evidentemente nessuno ne ha l'interesse.
Gli sversamenti illeciti di rifiuti tossici, pur con il casino venuto fuori, avvengono comunque :mad: e sono documentati e denunciati.
Sulle dichiarazioni di Vassallo, che dire... non sarà da prendere alla lettera (ancora non ho capito se Orsi fa il furbetto... fino a poco fa, sembrava una "vittima" :rolleyes: ), ma certamente gli intrecci ci sono.
Adesso mi spiego perchè da queste parti sembra non esistere una vera opposizione ai partiti di sinistra... sono troppo impegnati a far porcate senza dare nell'occhio.
Più subdoli anche degli esponenti del PD che almeno hanno, in una certa misura, perso la faccia.
indelebile
26-09-2008, 12:03
ma dai e toh i rifiuti sono scomparsi ..e chi protestava pure che casualità :D :p
Mordicchio83
26-09-2008, 14:49
ma dai e toh i rifiuti sono scomparsi ..e chi protestava pure che casualità :D :p
Mi pare chiaro l'articolo. Si parla di sversamento di rifiuti tossici e non di rifiuti urbani (sui quali ci hanno mangiato uguale).
Sarà stato ripetuto un milione di volte che la situazione rifiuti è migliorata al punto che non ci sono più proteste per strada e nemmeno le informazioni dell'unica fonte autorevole (internet, come si dice qui dentro) raccontano il contrario.
Perchè allora ostinarsi a voler raccontare le cose a modo proprio? Mi sa che dall'altro lato della barricata c'è un muro altrettanto duro senza nè occhi, nè orecchie
Beh, sono anche questi tizi dei cervelli nel "trasformare" alcune materie poco gradevoli in "mirabili" altre cose,......peccato che LORO non fuggano all'estero :O
http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=86346
^TiGeRShArK^
27-09-2008, 10:26
che o prendiamo i fucili o qua nn cambierà mai niente...quindi in conclusione,non cambierà mai niente.
Lo ripeto ogni giorno e lo ripeterò fino alla nausera:
Viviamo nell'era delle comunicazioni,chi controlla i mezzi di inforamzione può modificare la realtà secondo l'equazione: Non se ne parla in tv = Non esiste.
*
Mordicchio83
27-09-2008, 10:59
A questo punto però visto che abbiamo un PD che in Campania ha fatto le peggio cose (sanità, rifiuti, assistenzialismo ai criminali, clientelarismo...), con tantissimi indagati tra i suoi maggiori esponenti, ed un PDL che zitto-zitto ha rovinato le nostre terre (ma non credo che sia l'unico, i rifuti tossici da queste parti arrivano da troppi anni), con quali strumenti possiamo pararci il culo alle prossime elezioni?
Il voto a quanto pare non serve
A questo punto però visto che abbiamo un PD che in Campania ha fatto le peggio cose (sanità, rifiuti, assistenzialismo ai criminali, clientelarismo...), con tantissimi indagati tra i suoi maggiori esponenti, ed un PDL che zitto-zitto ha rovinato le nostre terre (ma non credo che sia l'unico, i rifuti tossici da queste parti arrivano da troppi anni), con quali strumenti possiamo pararci il culo alle prossime elezioni?
Il voto a quanto pare non serve
http://www.gunsforfilm.com/images/spring_uzi_jpg.jpg
:confused: :muro:
Mordicchio83
10-10-2008, 13:14
Sistema Cosentino
di Marco Lillo
Quattro pentiti accusano: il sottosegretario era al servizio dei boss casalesi. Ecco tutti gli affari del politico di Casal di Principe. Con una holding di famiglia a cui avevano negato il certificato antimafia
E ora sono quattro. Un poker di pentiti di camorra accusa il sottosegretario all'Economia Nicola Cosentino, nato a Casal di Principe, di avere intessuto un rapporto organico con il clan più pericoloso d'Italia: i casalesi.
L'ultimo verbale è stato depositato il 30 settembre scorso in occasione dell'operazione 'Spartacus 3' della Procura di Napoli, una retata che ha raccolto il plauso del capo dello Stato. Il pentito Domenico Frascogna ha raccontato ai pm che Cosentino è stato il postino dei messaggi del boss Francesco Schiavone, detto Sandokan per una vaga somiglianza con l'eroe salgariano. L'attuale sottosegretario avrebbe trasmesso gli ordini del capoclan, poi condannato a tre ergastoli e decine di anni di galera per reati gravissimi che vanno dall'omicidio all'associazione camorristica.
Pizza e pizzino I fatti narrati si svolgono tra la fine del 1995 e l'inizio del 1996. In quel periodo il boss, che ora è chiuso nel regime di isolamento più duro, è latitante. Cosentino è stato eletto consigliere regionale per Forza Italia con una valanga di voti (in provincia di Caserta una preferenza su tre è sua) e forte di questo bottino sta preparando l'approdo in Parlamento, che gli riuscirà nel 1996. A Casal di Principe Sandokan regna incontrastato e segue gli affari del clan nei rifiuti e nel calcestruzzo grazie a una rete di fiancheggiatori. Secondo il racconto di Frascogna, quando Sandokan vuol far sapere qualcosa ai suoi, si rivolge a Mario Natale, un avvocato proprietario di decine di immobili che circola su una Ferrari 550 Maranello e che è stato arrestato il 30 settembre scorso con l'accusa di essere il cassiere dei casalesi. Frascogna avrebbe visto Cosentino e Natale che andavano a casa di Nicola Panaro (un boss legato a Schiavone arrestato nell'ultimo blitz) per consegnare la lettera del capo. Non basta: il pentito racconta di avere assistito a un incontro a quattro nella sua pizzeria con Cosentino e l'avvocato Natale che consegnavano la solita lettera ai boss Raffaele Diana e Vincenzo Zagaria. Le accuse di Frascogna sono state rilasciate in tempi non sospetti, nel lontano 1998. La Procura le ha ritenute credibili e le ha allegate all'ordinanza di arresto contro i casalesi, ma non si sa ancora se le userà anche nel fascicolo segreto che vede indagato Cosentino.
In realtà il pentito non pronuncia mai il suo nome, ma solo il soprannome di famiglia, ereditato dal padre: 'o Americano'. Forse per questo nessun quotidiano nazionale ha valorizzato la notizia del sottosegretario postino del boss. Eppure i quattro verbali dei collaboratori di giustizia che 'L'espresso' pubblica a pagina 65 disegnano un puzzle davvero inquietante. Vediamo: per l'imprenditore di camorra Gaetano Vassallo (vedi 'L'espresso' n. 37 'Così ho avvelenato Napoli'), Cosentino controlla il consorzio per la raccolta dei rifiuti infiltrato dalla camorra, l'Eco 4, e gestisce la costruzione degli inceneritori in accordo con Sandokan. Per Michele Froncillo, un altro pentito citato nell'ultima indagine, anche il boss legato a Sandokan, Raffaele Letizia, ha rapporti con Cosentino per ottenere appalti. Mentre secondo quello che raccontava già nel 2000 il cugino di Sandokan, Carmine Schiavone, i primi patti elettorali tra i casalesi e Cosentino risalgono alle elezioni amministrative del 1982, quando Nicola Cosentino militava nel Partito socialdemocratico. Le accuse dei collaboratori di giustizia, anche quando sono concordanti, hanno valore solo se riscontrate, ma indubbiamente imporrebbero una riflessione. Invece sul caso è calato il silenzio. Nessuno sembra interessato davvero a capire chi è questo sottosegretario all'Economia di Casal di Principe che dispone di deleghe delicate sul Cipe, sul dipartimento del Tesoro e sulle frequenze radio e tv. Per comprendere meglio il fenomeno Cosentino, 'L'espresso' ha consultato informative prefettizie, visure camerali e catastali che riportano fatti certi, non parole di pentiti. A partire da un atto dal quale risulta che Nicola Cosentino ha comprato un terreno dal boss Mario Schiavone, arrestato nel blitz del 30 settembre scorso.
Schiavone vende Cosentino compra È il 9 ottobre del 1993, a Santa Maria Capua Vetere davanti al notaio Raffaele Orsi siedono Nicola Cosentino e i suoi cinque fratelli. Entra Mario Schiavone, il cugino e cognato di Sandokan è accompagnato dalla sua signora: Clelia Nappa (sorella della moglie di Sandokan, oggi in cella). Schiavone è lì per vendere un terreno di famiglia ai Cosentino. È un rettangolo di due ettari al confine tra il comune di Casale e quello di Villa di Briano. Il prezzo dichiarato è di 40 milioni di lire. La società della famiglia Cosentino quell'anno fattura già 20 miliardi, ma si presenta al gran completo per chiudere questo piccolo affare un po' insolito. Nel 1993 Mario Schiavone invece è ancora un cittadino incensurato, ma su di lui già si addensano nuvole giudiziarie. Nel 1990 'o Maittone' ha subito un procedimento di prevenzione insieme al boss Francesco Schiavone che si è concluso con il sequestro delle terre di Ferrandelle (dove poi è sorta la discarica). Tira una brutta aria per lui.
Nel maggio 1993 uno dei capi del clan, Carmine Schiavone, altro cugino di Sandokan, ha cominciato a cantare. Il 26 agosto del 1993 racconta ai pm gli acquisti immobiliari fatti da Mario Schiavone per nascondere dietro un prestanome i soldi del padrino. Poi parla del suo ruolo logistico: "La sua abitazione è uno dei nostri rifugi". Pochi mesi dopo quel verbale, Schiavone vende a Cosentino il terreno. Nulla di illecito. Solo nel luglio 1998, la Dia arresterà il capo dei casalesi in un bunker pieno di armi con il cugino Mario.
Resta il mistero di questo atto. Cosa se ne dovevano fare i Cosentino di un suolo agricolo confinante con un allevamento di bufale che sorge, secondo quello che dicono in zona, su terreni degli Schiavone? Se l'obiettivo dei Cosentino era un'operazione edilizia, non è riuscita. Il suolo, 15 anni dopo, si presenta ancora come un normalissimo campo appena arato. Lì vicino sorge il Santuario della Madonna di Briano, cara alla popolazione per i suoi miracoli. L'assistente del parroco conosce tutto e tutti, ma non ha mai sentito dire che il terreno in questione è stato comprato dal politico Cosentino e dai suoi fratelli. In compenso tutti sanno che a ridosso del Santuario ci sono i suoli degli Schiavone. E quando pronunciano quel nome abbassano la voce.
Affari di famiglia Alla stipula dell'atto Nicola arriva con i fratelli. Una famiglia molto unita e potente. Se chiedete a chi abita da queste parti quale sia il simbolo del potere dei Cosentino, vi indicheranno il tribunale civile di Santa Maria Capua Vetere. Lì avvocati e giudici pieni di pratiche sono costretti a lavorare in un condominio con balconi, stanze, bagni e muri concepiti per ospitare famiglie e non computer e fascicoli. Eppure proprio quell'immobile, appartenente alla famiglia Cosentino, è stato preferito agli altri per ospitare il tribunale.
Il vero monumento al conflitto di interessi familiare è però la centrale elettrica di Sparanise, in provincia di Caserta, un mostro da 800 megawatt osteggiato dalla popolazione ed entrato in funzione nel 2007. Quando l'allora ministro Antonio Marzano scese a Sparanise per confermare che la centrale, nonostante le proteste, si sarebbe fatta, al suo fianco c'era Nicola Cosentino. Come dargli torto: quella centrale rappresenta una gallina dalle uova d'oro per la sua famiglia. Alla fine di un complesso giro societario (vedi box a pag. 68) la Scr, legata a Giovanni Cosentino, ha guadagnato 10 milioni di euro in un sol colpo con la vendita dei terreni dell'area e si è garantita un flusso di un milione di euro all'anno. Il tutto grazie alla scelta del Comune di Sparanise di far sorgere lì la centrale. E indovinate chi è il sindaco di Sparanise? Antonio Merola, un fedelissimo del sottosegretario.
Se l'energia è la nuova frontiera della famiglia, il core business da 35 anni resta il gasolio. Il gruppo di aziende che si occupa di carburanti e che fa capo a tre fratelli, Giovanni, Mario e Antonio, fattura 100 milioni di euro contro i 30 del 2003. Una serie di accordi intervenuti tra il 2002 e il 2003 con l'Eni e l'Agip hanno permesso ai Cosentino di espandere la rete con l'acquisto di 150 distributori. Al governo c'era Berlusconi, ma nessuno ha sollevato accuse di conflitto di interessi. Nicola è fuori dall'azionariato e così il gruppo può crescere parallelamente alla sua statura politica senza dare nell'occhio. Nemmeno quando inciampa in storie di boss e colletti bianchi.
L'impero Cosentino Il gruppo è composto da Aversana gas, Aversana Petroli (ingrosso); Ip Service (distributori di benzina); Immobiliare 6C e Agripont, che ha comprato una fattoria di 180 ettari a Pontinia, in provincia di Latina. Ma la società centrale è la Aversana Petroli, 80 milioni di euro di fatturato, fondata nel 1975 da papà Silvio 'o Americano', come lo chiamavano tutti per i rapporti di affari con gli Alleati nel primo dopoguerra. Per cinque anni la società tenta inutilmente di avere la licenza per distribuire il carburante che arriva solo nel 1980. Nicola intanto ha scelto la politica: entra in consiglio comunale a 19 anni nelle file del Psdi e a 21 è già consigliere alla Provincia di Caserta. Nel 1983 agguanta la poltrona di assessore, prima ai Servizi sociali e poi alla Pubblica istruzione. Qualche voce maligna mette in relazione l'aumento delle forniture di gasolio alle scuole con il suo incarico. Ma secondo i libri aziendali è la "forte capacità di penetrazione nel territorio" il segreto del successo. In una terra in cui è facile incappare nel racket, la facilità di penetrazione non è poca cosa. Anche se talvolta ci vuole un po' di elasticità nella scelta dei partner. A Sparanise la pompa di benzina più vicina alla centrale fino al settembre 2007 era dei Cosentino, ma la gestiva il nipote di un boss, quel Giuseppe Papa condannato per omicidio. Due settimane fa l'impresa che gestiva la pompa dei Cosentino è stata sequestrata dalla Procura. Cose che accadono. In compenso i cantieri della centrale non hanno mai avuto problemi di criminalità. Proprio grazie alla sua capacità di penetrazione, la Aversana cresce lentamente fino ai 26 miliardi di lire del 1992. Lo stop che rischia di bloccare tutto arriva nel 1997, quando la Prefettura di Caserta nega il certificato antimafia per un appalto pubblico. Il motivo? Rischio di infiltrazione mafiosa.
Boss all'altare In Prefettura analizzano i matrimoni dei fratelli di Nicola Cosentino e saltano sulla sedia: Giovanni Cosentino, 64 anni, è sposato con la figlia del boss Costantino Diana, poi deceduto. Mario, 43 anni, è sposato con Mirella Russo sorella di Giuseppe Russo, alias 'Peppe 'u Padrino', condannato all'ergastolo per associazione mafiosa e omicidio. Quando non sono le mogli, ci si mettono gli amici: un terzo fratello, Antonio Cosentino, 39 anni, è stato controllato nel 2005 in compagnia di un soggetto con precedenti di polizia per tentato omicidio, associazione mafiosa e tentata estorsione. La Prefettura nega così la certificazione anche nel 1998. Per i Cosentino si profila una catastrofe. Rischiano di saltare tutti gli appalti. Aversana Petroli ricorre al Tar e al Consiglio di Stato, ma perde, perché i legami parentali "rappresentano elementi, univoci e non contestati, da cui ragionevolmente può dedursi che sussisteva il pericolo di infiltrazione mafiosa". La sentenza è un macigno sulle aziende e rischia di danneggiare anche Nicola. In fondo le considerazioni sui 'rischi di infiltrazione' possono estendersi per analogia al politico. Nicola Cosentino ha ammesso di essere intervenuto in favore di qualche imprenditore per fargli ottenere la certificazione antimafia.
Nessuno sa se lo abbia fatto anche per la società di famiglia. Una cosa però è certa: la Prefettura cambia idea. Nonostante le sentenze dei giudici, il nuovo prefetto Maria Elena Stasi sollecita il comitato per l'ordine e la sicurezza a riconsiderare il caso. Una procedura che "si usa di rado" conferma il prefetto Stasi. Alla fine la Aversana Petroli supera lo scoglio dell'antimafia e alle ultime elezioni la Stasi è eletta in posizione blindata alla Camera con il Pdl. Il suo grande sponsor è stato Nicola Cosentino. Anche questo succede di rado.
ha collaborato Claudio Pappaianni
(09 ottobre 2008)
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Sistema-Cosentino/2044046//0
WhiteWolf42
10-10-2008, 13:16
prendiamo i fucili
! P90 ! P90 ! P90 ! P90 ! P90 !
Non entro nel merito delle dichiarazioni perchè non credo a nessun pentito.
Voglio capire una cosa:
di avere intessuto un rapporto organico con il clan più pericoloso d'Italia: i casalesi.
I casalesi eran più pericolosi dei Buscetta, Riina, Lo Piccolo?:rolleyes:
Bah...
WhiteWolf42
10-10-2008, 15:52
I casalesi eran più pericolosi dei Buscetta, Riina, Lo Piccolo?:rolleyes:
Bah...
Oramai io e te abbiamo un conto aperto :D
La pericolosità dipende dai punti di vista. Le personalità di spicco mafiose che hai citato sono degli esponenti di Cosa Nostra che aveva la peculiarità, prima dell'arrivo di Riina, di risolvere le faide interne con la "diplomazia" e raramente si arrivava alle stragi cruente (ma ogni tanto qualcuno spariva). Questo grazie alla morfologia intrinseca in Cosa Nostra e alla sua struttura piramidale di notazione gerarchica a cui tutti le famiglie fanno riferimento.
La camorre è completamente differente: non c'è una commissione, non ci sono le famiglie, non ci sono mezze misure, non ci sono punti d'intesa. Ci sono solo vari clan il cui unico scopo è l'acquisizione del potere mediante l'annientamento fisico del clan rivale.
Date le premesse gli esponenti di cosa nostra sono molto più pericolosi dal punto di vista politico, in quanto si invischiano nelle trame dello stato e ne sfruttano gli agganci, mentre i camorristi sono più pericolosi a livello "fisico" perché non risparmiano niente e nessuno pur di raggiungere il loro scopo; sono del tutto indifferenti al fatto che per (esempio) eliminare un bersaglio dovrebbero coinvolgere molte altre persone innocenti.
Date le premesse gli esponenti di cosa nostra sono molto più pericolosi dal punto di vista politico, in quanto si invischiano nelle trame dello stato e ne sfruttano gli agganci, mentre i camorristi sono più pericolosi a livello "fisico" perché non risparmiano niente e nessuno pur di raggiungere il loro scopo; sono del tutto indifferenti al fatto che per (esempio) eliminare un bersaglio dovrebbero coinvolgere molte altre persone innocenti.
Alla fine però le bombe all'Olimpico, a Firenze e a Milano le ha messe cos anostra, la mattanza degli anni 80-90 la fecero loro, della camorra, dei casalesi e degli scissionisti se ne parlò solo un paio di anni fa.
Li ritengo entrambi pericolosi, ma mi sembra che quest'alone che vogliono dare ai casalesi sia più dovuto a una questione temporale(rifiuti-saviano-guerra degli scissionisti) che per "meriti".
Detto ciò spero di non aver mai a che fare con nesusno di loro.
greasedman
11-10-2008, 02:05
Chi ha fatto sì che i rifiuti si accumulassero, ora li ha tolti per perseguire lo stesso obbiettivo.
Accendete le tv e sciroppatevi le cazzate d regime.
Chi ha fatto sì che i rifiuti si accumulassero, ora li ha tolti per perseguire lo stesso obbiettivo.
Accendete le tv e sciroppatevi le cazzate d regime.:mc: :mc:
Per fortuna che Bertolaso l'aveva scelto anche l'opposizione...
Quando scendo a Natale do un'occhiata di persona, cosa che dovrebebro fare tutti...
Mordicchio83
11-10-2008, 11:17
Chi ha fatto sì che i rifiuti si accumulassero, ora li ha tolti per perseguire lo stesso obbiettivo.
Accendete le tv e sciroppatevi le cazzate d regime.
Incredibile :D ... e poi non è vero che la monnezza è stata tolta dalle strade: "Napoli è piena di monnezza, basta balle!" :D , quindi la tua tesi non regge :O
Comunque, seriamente, basterebbe essere a conoscenza di quello che è successo in questi anni per capire come ci siamo finiti in crisi. Tra l'altro queste dichiarazioni raccontano di traffico e smaltimento di rifiuti tossici (che ci sono ancora, non si son fermati!!), non di quelli urbani.
L'unica possibilità per cui una tesi del genere possa reggere è che tutte le parti politiche ci hanno messo lo zampino, compreso e sopratutto il precedente governo Prodi. Già... quello che avrebbe dovuto aprire le due discariche di cui si parla tanto ultimamente (4 a dire il vero) prima di gennaio (avendone tutto il tempo... DL trasformato in legge in luglio 2007) e che invece ha permesso che passasse oltre un anno, quando per costruirle quelle discariche ci han messo 2 mesi :rolleyes: ..... ahhhhhhh complottoooooo!!
Fammi sentire, cos'è che andava raccontando Prodi in tv?
greasedman
11-10-2008, 11:38
Non fatevi fessi, il problema della monnezza a napoli c'è sempre stato, ogni anno puntualmente ha sempre occupato almeno per una settimana l'attenzione dei giornali e dell'opinione pubblica. L'anno scorso c'è stato un peggioramento della situazione, dovuto al fatto che i "buchi" dove nasconderla si sono via via saturati. Oggi, grazie agli ultimi commissari che vi si sono succeduti la situazione è un pò rientrata verso la regolare irregolarità, facendo permanere quello stato di perenne emergenza che tanto fa comodo alla camorra.
Fatto stà che oggi i soldi stanno piovendo copiosamente là dove alla camorra fa più comodo. As usual.
Mordicchio83
11-10-2008, 11:57
Non fatevi fessi, il problema della monnezza a napoli c'è sempre stato, ogni anno puntualmente ha sempre occupato almeno per una settimana l'attenzione dei giornali e dell'opinione pubblica. L'anno scorso c'è stato un peggioramento della situazione, dovuto al fatto che i "buchi" dove nasconderla si sono via via saturati. Oggi, grazie agli ultimi commissari che vi si sono succeduti la situazione è un pò rientrata verso la regolare irregolarità, facendo permanere quello stato di perenne emergenza che tanto fa comodo alla camorra.
Fatto stà che oggi i soldi stanno piovendo copiosamente là dove alla camorra fa più comodo. As usual.
Sull'emergenza non posso che concordare, ricordo i cumuli in strada l'estate scorsa e quella ancora prima, oltre che mancata raccolta per brevissimi periodi qua e là... siamo andati sempre zoppicando.
La politica di destra e sinistra di questi anni, a livello locale e non ha permesso che accadesse tutto questo. Per questo ci rimango quando qualcuno vuole lasciar intendere che le colpe stiano tutte da un lato (a meno che io non abbia frainteso il senso del tuo messaggio).
StefAno Giammarco
11-10-2008, 16:23
che o prendiamo i fucili o qua nn cambierà mai niente...quindi in conclusione,non cambierà mai niente.
Lo ripeto ogni giorno e lo ripeterò fino alla nausera:
Viviamo nell'era delle comunicazioni,chi controlla i mezzi di inforamzione può modificare la realtà secondo l'equazione: Non se ne parla in tv = Non esiste.
sono d'accordo, ma lo vai dire tu al padre di famiglia operaio che guadagna 1000 euro al mese che deve prendere il fucile? Per cosa poi, quando il suo vicino di casa che magari è nella stessa situazione gli sparerebbe contro solo perchè magari sta con la "fazione" opposta?
No guarda... stiamo ancora "troppo" bene per questo genere di cose. Siamo come un canarino in gabbia. Non cambierà niente fino a che la gente comune non riuscirà più a mangiare... allora si.
http://www.gunsforfilm.com/images/spring_uzi_jpg.jpg
:confused: :muro:
Mi dispiace non essermene accorto prima. Mi aspetto entro stanotte una qualche spiegazione che mi convinca che non si stava inneggiando alla rivolta armata. In caso contrario le sospensioni saranno pesanti. E che la spiegazione sia pubblica come pubblici sono stati questi interventi.
Mi aspetto entro stanotte una qualche spiegazione che mi convinca che non si stava inneggiando alla rivolta armata. In caso contrario le sospensioni saranno pesanti. E che la spiegazione sia pubblica come pubblici sono stati questi interventi.
Dove, nel mio post, vedi l'incitazione? Semmai sono li che dico che la cosa non succederà per i motivi che ho citati, e se succederà succederà perchè l'uomo non avrà più da mangiare. Non mi auguro che ciò succeda: E' un'ipotesi, mica un'istigazione.
Se hai visto l'istigazione nel "sono d'accordo" iniziale, allora dipende da cosa intendesse Ser ma l'avevo preso più o meno come l'ho intesa io, ovvero un "non cambierà mai nulla".
Btw, a metterli così in fila ad uno che legge per la prima volta il thread sembrano proprio minacciosi quei tre post (e hai saltato un'asterisco che potrebbe valere da incitazione quanto il mio "sono d'accordo), io posso solo dire che il mio non aveva questa funzione. Era solo disperazione di chi non ne vede una via d'uscita se non una peggiore della via stessa.
kaysersoze
11-10-2008, 22:36
Non entro nel merito delle dichiarazioni perchè non credo a nessun pentito.
Voglio capire una cosa:
I casalesi eran più pericolosi dei Buscetta, Riina, Lo Piccolo?:rolleyes:
Bah...
Sbagli a non credere a nessun pentito. Ci sono pentiti che hanno confessato verità poi realmente riscontrate pe le quali magistrati e altri funzionari hanno lavorato per mesi o anni e rischiato la vita per questo, senza il loro aiuti molti colpi non sarebbero andati a segno!!
blamecanada
11-10-2008, 22:58
Per quanto riguarda le considerazioni sulla sovversione armata dello Stato lascio a Stefano la decisione, ma diffido chiunque dal continuare :rolleyes:.
Non fatevi fessi, il problema della monnezza a napoli c'è sempre stato, ogni anno puntualmente ha sempre occupato almeno per una settimana l'attenzione dei giornali e dell'opinione pubblica. L'anno scorso c'è stato un peggioramento della situazione, dovuto al fatto che i "buchi" dove nasconderla si sono via via saturati. Oggi, grazie agli ultimi commissari che vi si sono succeduti la situazione è un pò rientrata verso la regolare irregolarità, facendo permanere quello stato di perenne emergenza che tanto fa comodo alla camorra.
Fatto stà che oggi i soldi stanno piovendo copiosamente là dove alla camorra fa più comodo. As usual.
In effetti è comodo permanere in uno stato di emergenza perenne (15 anni son mica pochi...E si sono succeduti entrambi i governi...e le stesse persone che millantano di voler risolvere il problema con assurdi sistemi resi belli e fighi dalla TV in pillole!)
Riporto un estratto di uno dei tanti articoli in giro sulla rete
FONTE: www.rifiuticampania.org
Ma queste indicazioni della legge sono state stravolte in Campania, dove l’abnorme durata della suddetta emergenza e l’incontenibile quantità di OPCM (alcune emesse addirittura con cadenza settimanale) hanno determinato un numero talmente imprecisato di “deroghe” e di “deroghe delle deroghe” da determinare oggi in Italia un doppio quadro dell’ordinamento giuridico: un ordinamento giuridico generale, fondato sul principio di legalità, ed un ordinamento giuridico parallelo, che è quasi una contraddizione chiamare giuridico perché è una sorta di porta aperta alla deregulation. più totale.
Infatti, a partire dall’ordinanza 2425 del 1996 - che affidava al commissario straordinario la stesura del piano per la gestione dei rifiuti campani e la realizzazione delle opere necessarie - ai commissari per l’emergenza rifiuti è stato consentito in questi anni
di operare in deroga:
• alla normativa sulle espropriazioni e sui vincoli idrogeologici e paesistici;
• alla normativa sulla partecipazione da parte dei cittadini;
• alla normativa sulla localizzazione delle opere pubbliche;
• alla normativa in materia di rifiuti e alla normativa tecnica in materia di discariche;
• alla normativa in materia di contrattualistica pubblica sia interna sia a livello comunitario;
• alla normativa sull’impatto ambientale;
fino alla ordinanza del gennaio 2008, che addirittura non specifica più neanche le leggi alle quali il commissario può derogare, ma prevede addirittura una deroga generica.
:rolleyes: :(
Mi dispiace non essermene accorto prima. Mi aspetto entro stanotte una qualche spiegazione che mi convinca che non si stava inneggiando alla rivolta armata. In caso contrario le sospensioni saranno pesanti. E che la spiegazione sia pubblica come pubblici sono stati questi interventi.
Era un modo per estrimizzare il concetto,una provocazione come se ne sono gia viste tante ,di certo io non prenderò mai in mano un fucile o un'arma di qlc genere per combattere.Sono situazione che non si addicono più al 2008,come ha spiegato anche Brakon.
L'unico modo che abbiamo di combattere questo sistema è coi mezzi democratici che abbiamo a disposizione.
In tal senso,il referendum dell'IdV contro il lodo alfano,è una bella "mitragliata" al sistema se andrà in porto :D
Capisco cmq dal tuo punto di vista il disappunto per il mio post e ti ringrazio per avermi permesso di spiegare l'eccesso.
Spero tu non voglia prendere provvedimenti,nel caso capirò il senso,spero per non troppo pesanti....
Mordicchio83
12-10-2008, 17:29
Era un modo per estrimizzare il concetto,una provocazione come se ne sono gia viste tante ,di certo io non prenderò mai in mano un fucile o un'arma di qlc genere per combattere.Sono situazione che non si addicono più al 2008,come ha spiegato anche Brakon.
L'unico modo che abbiamo di combattere questo sistema è coi mezzi democratici che abbiamo a disposizione.
In tal senso,il referendum dell'IdV contro il lodo alfano,è una bella "mitragliata" al sistema se andrà in porto :D
Capisco cmq dal tuo punto di vista il disappunto per il mio post e ti ringrazio per avermi permesso di spiegare l'eccesso.
Spero tu non voglia prendere provvedimenti,nel caso capirò il senso,spero per non troppo pesanti....
Si, ma per la Campania come la mettiamo? Secondo quello che si legge qua e là nessuno e dico nessuno scappa al traffico di rifiuti tossici :doh:
Si, ma per la Campania come la mettiamo? Secondo quello che si legge qua e là nessuno e dico nessuno scappa al traffico di rifiuti tossici :doh:
Infatti è tutto il sistema che è troppo colluso....
StefAno Giammarco
13-10-2008, 00:06
Dove, nel mio post, vedi l'incitazione? Semmai sono li che dico che la cosa non succederà per i motivi che ho citati, e se succederà succederà perchè l'uomo non avrà più da mangiare. Non mi auguro che ciò succeda: E' un'ipotesi, mica un'istigazione.
Se hai visto l'istigazione nel "sono d'accordo" iniziale, allora dipende da cosa intendesse Ser ma l'avevo preso più o meno come l'ho intesa io, ovvero un "non cambierà mai nulla".
Btw, a metterli così in fila ad uno che legge per la prima volta il thread sembrano proprio minacciosi quei tre post (e hai saltato un'asterisco che potrebbe valere da incitazione quanto il mio "sono d'accordo), io posso solo dire che il mio non aveva questa funzione. Era solo disperazione di chi non ne vede una via d'uscita se non una peggiore della via stessa.
Era un modo per estrimizzare il concetto,una provocazione come se ne sono gia viste tante ,di certo io non prenderò mai in mano un fucile o un'arma di qlc genere per combattere.Sono situazione che non si addicono più al 2008,come ha spiegato anche Brakon.
L'unico modo che abbiamo di combattere questo sistema è coi mezzi democratici che abbiamo a disposizione.
In tal senso,il referendum dell'IdV contro il lodo alfano,è una bella "mitragliata" al sistema se andrà in porto :D
Capisco cmq dal tuo punto di vista il disappunto per il mio post e ti ringrazio per avermi permesso di spiegare l'eccesso.
Spero tu non voglia prendere provvedimenti,nel caso capirò il senso,spero per non troppo pesanti....
Ci penso e poi vi dico.
StefAno Giammarco
14-10-2008, 17:48
Ci penso e poi vi dico.
Dopo consulto con i colleghi ho deciso tre giorni per Ser21 perché la mitraglietta per vari motivi, non può passare.
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