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View Full Version : Forse non è questo bugiardo l'assassino di Giovanni Falcone...


DonaldDuck
23-09-2008, 08:22
http://girolamo.melis.it/2008/08/forse-non-e-questo-bugiardo-lassassino.html

FORSE NON E' QUESTO BUGIARDO L'ASSASSINO DI GIOVANNI FALCONE. MA FURONO LUI E I SUOI COMPARI A METTERLO IN MANO AGLI ASSASSINI


Perciò vi regalo due delle tre testimonianze storiche che provano la Guerra che la Magistratura dichiarò al Giudice Falcone. Le dobbiamo a tre testimoni d'eccezione, testimoni informati, documentati e insospettabili: il senatore comunista Gerardo Chiaromonte, importante membro della direzione del PCI prima e del PDS poi,all'epoca presidente della Commissione parlamentare antimafia; il professore Mario Patrono, Ordinario di Diritto pubblico all'Università di Roma e all'epoca membro del Consiglio Superiore della Magistratura, proprio il Csm che "processò" Falcone; e la dottoressa Ilda Boccassini, sostituto procuratore di Milano e di Falcone amica carissima.
Ecco dunque le Due Testimonianze insospettabili che vi posso trascrivere:
1. Il Sostituto Procuratore Ilda Boccassini (Corriere della Sera – 24 maggio 1992)
2. Il Senatore Comunista Gerardo Chiaromonte (“I miei anni all’Antimafia”)

1. ILDA BOCCASSINI
Disse il sostituto procuratore Ilda Boccassini nell'aula magna del Palazzo di Giustizia di Milano, il giorno delle celebrazioni in morte di Giovanni Falcone, rivolta ai suoi colleghi magistrati:
"Voi avete fatto morire Giovanni Falcone, con la vostra indifferenza e le vostre critiche. Voi lo avete infangato, voi diffidavate di lui. E adesso qualcuno ha pure il coraggio di andare ai suoi funerali. Mi sono chiesta a lungo se dovessi intervenire o no. Ma lo devo a Giovanni, devo parlare... Due mesi fa ero a Palermo in un'assemblea dell'Associazione Magistrati. Non potrò mai dimenticare quel giorno... Le parole più gentili, specialmente dalla sinistra, da Magistratura Democratica, erano queste: Falcone si è venduto al potere politico... Mario Almerighi lo ha definito un nemico politico... Tu, Gherardo Colombo, che diffidavi di lui, perché sei andato ai suoi funerali?".
(dal "Corriere della sera" del 24 maggio 1992, due giorni dopo la strage di Capaci).

2. GERARDO CHIAROMONTE
Scrive nelle sue memorie il senatore del Pds Gerardo Chiaromonte, presidente della Commissione parlamentare antimafia:
"Dopo la strage di Capaci tutti si proclamarono ammiratori di Giovanni Falcone.
Quante menzogne ascoltai in quei giorni! Fece bene Ilda Boccassini, giudice a Milano, in un'assemblea che si tenne il giorno dopo a Palazzo di Giustizia di quella città, a prendere la parola e a denunciare, con quella passione intransigente certo, ma anche un po’ fanatica che la distingueva, a indicare con nome e cognome i giudici milanesi che si mostravano compunti e addolorati per la morte di Falcone, ma che fino al giorno prima avevano detto di lui cose pesanti e offensive (fra i nomi che fece c'era purtroppo anche qualcuno che oggi conduce l'indagine Mani Pulite).
"Non giriamoci intorno: l'accusa principale che da parte di molti suoi colleghi e anche da parte di gruppi politici (non solo la Rete di Leoluca Orlando) era stata rivolta a Falcone era quella di aver di fatto abbandonato la lotta alla mafia e di essere diventato, più o meno, uno strumento del potere politico, per conseguire le sue sfrenate ambizioni personali e di protagonismo.
Ho parlato di gruppi e uomini politici (e la mia angoscia deriva dal fatto che non potevo escludere, da questi ultimi, personalità e parlamentari del Pds).
Conobbi Falcone nell'estate del 1988, prima a casa di Giuseppe Ayala, e poi a cena dal segretario della Federazione parlamentare del Pci che era allora Michele Figurelli. Era presente in questa seconda occasione anche Leoluca Orlando. Ricordo la discussione che si svolse tra Falcone e Leoluca Orlando su Andreotti. Orlando era implacabile. Il suo giudizio era durissimo e senza appello. Affermava che c'erano tutti gli elementi per agire contro Andreotti sul piano giudiziario. E Falcone si affaticava a spiegare che per condannare o anche solo per incriminare una persona, un giudice non può basarsi sui "si dice" e sui "ragionamenti politici". Deve avere le prove. E poi aggiungeva che di Andreotti non si poteva parlare solo per alcune sue amicizie, più o meno ambigue, ma per il complesso della sua personalità politica, per il prestigio di cui godeva fuori del nostro Paese,eccetera...
"Poi ci fu l'attentato fallito a Falcone nella casa sul mare all'Addaura. Mi telefonò Leoluca Orlando e mi invitò a partecipare a una riunione straordinaria del Consiglio comunale di Palermo. Orlando fece un lungo discorso. Qualche tempo dopo mi fece notare egli stesso che in quel discorso non aveva mai pronunciato la parola mafia. Io non capii bene cosa volesse dire. Ne riparlammo a Roma, quando lo incontrai nello studio del senatore Paolo Cabras, che era il vice presidente della Commissione parlamentare antimafia, quando parlò di un attentato misterioso non attribuibile solo e semplicisticamente alla mafia. La cosa fu chiarita successivamente da alcuni seguaci di Orlando, i quali sostennero che era stato lo stesso Falcone a organizzare il tutto, per farsi pubblicità e per rafforzare la sua candidatura a procuratore aggiunto...".
Scrive ancora Chiaromonte: "D'altra parte Falcone era assai cauto sul problema dei rapporti tra mafia e politica: certo non li negava, ma vedeva il rapporto esistente come capovolto rispetto al passato e metteva in dubbio l'esistenza di un terzo livello.
Le sue dichiarazioni su questo punto provocarono l'ira funesta di Leoluca Orlando, dei suoi seguaci e purtroppo anche di quegli esponenti del Pds che in modo assai schematico parlavano e sparlavano di cose di mafia. Questa polemica da sinistra scoppiò con virulenza in varie occasioni; quando Leoluca Orlando accusò i magistrati palermitani di tenere le prove nei cassetti e di non cacciarle fuori per non turbare i notabili politici (questa accusa era diretta soprattutto contro il procuratore Giammanco ma coinvolgeva anche Falcone); quando Falcone firmò la sentenza di rinvio a giudizio per alcuni omicidi eccellenti e soprattutto per quello di Piersanti Mattarella (e Pino Arlacchi scrisse che quella requisitoria era un documento giudiziario scadente sotto ogni aspetto, fuorviante, un grosso errore); quando Falcone interrogò il pentito Pellegriti, che aveva fatto il nome di Salvo Lima, e lo denunciò per calunnia, avendo riscontrato nelle dichiarazioni di Pellegriti una serie di falsità.
Si disse poi che Falcone avrebbe comunicato per telefono a Andreotti questa sua decisione e di recente Andreotti lo ha confermato. Ma in verità Falcone mi negò sempre questo fatto. Vero o falso che fosse, si scatenò un putiferio e Falcone divenne, da amico del Pci, amico di Andreotti, con Vitalone che gli faceva da tramite...
"Dal Pci a Andreotti e poi da Andreotti a Martelli: quando Falcone accettò l'invito rivoltogli dal ministro di andare a lavorare al ministero di Grazia e Giustizia. Qui Falcone lavorò a preparare le leggi che il Parlamento avrebbe successivamente approvato e in particolare quelle sulle procure distrettuali antimafia e sulla procura nazionale antimafia e anche quella sulla Dia. Naturalmente si può discutere sulla giustezza e l'efficacia di tali leggi. Ma da questo a passare all'affermazione che Falcone agiva al servizio di Martelli, per attentare con tali leggi all'autonomia della magistratura ci corre molta strada. Ed è una strada che ancora oggi suscita in me sdegno per quelli che la imboccarono.
Da questa campagna non fu estraneo il Pds, o suoi importanti esponenti, e anche alcuni dirigenti siciliani. E questo mi dispiacque moltissimo. Anche alla Camera dei deputati, mentre si discuteva sulla procura nazionale antimafia, un esponente del gruppo degli indipendenti di sinistra presentò un emendamento ad hoc per escludere Falcone da questa carica e il gruppo del Pds votò a favore di tale emendamento. Poi si aprì il periodo delle candidature da presentare al Csm per l'incarico di Procuratore nazionale antimafia.
Molti autorevoli magistrati (fra i quali Pierluigi Vigna di Firenze) non presentarono la loro candidatura per non ostacolare la nomina di Giovanni Falcone. Ma la presentò invece il procuratore di Palmi Agostino Cordova, magistrato che io stimo molto e che vidi lo stesso giorno che aveva parlato con Martelli. Non mi disse nulla nè mi comunicò la sua decisione di presentarsi come candidato a Procuratore nazionale antimafia, notizia che appresi l'indomani leggendo i giornali.
La cosa mi apparve strana. Perchè Cordova si presentò candidato, praticamente in concorrenza con Falcone? Ci fu qualcuno che gli suggerì questo? Non lo so. Quel che so è che la sua candidatura servì al Csm per bocciare quella di Giovanni Falcone. Un autorevole membro del Csm, eletto al Parlamento su proposta del Pds, scrisse un articolo sull'' Unità' in cui si affermava che, è certo Falcone era il più adatto a ricoprire quell'incarico, ma che il Csm non poteva nominarlo perché amico e consigliere del potere politico, cioè di Martelli, che voleva colpire l'autonomia della magistratura. Se questo è stato l'argomento che ha ispirato la decisione di non nominare Falcone non ho alcuna esitazione a dire che si trattò di una totale assurdità e ingiustizia".
(da "I miei anni all'Antimafia"di Gerardo Chiaromonte, Calice Editori,pag.77-87).
************************************

RIASSUMIAMO:

Questi sono i nomi dei responsabili dell'"infame linciaggio", dei "torbidi giochi di potere", degli "improvvidi e sleali attacchi anche all'interno dell'ambito istituzionale" e della "manovra di isolamento e di delegittimazione". La manovra che ha aperto la strada alla mafia, non solo per il fallito attentato all'Addaura, ma anche e soprattutto, tre anni dopo, per la strage di Capaci e il sacrificio supremo di Giovanni Falcone:
Leoluca Orlando in primo luogo e quelli che insieme a lui denunciarono Falcone al Csm perché nascondeva le prove delle collusioni dei politici con la mafia.
Giancarlo Caselli e i magistrati che firmarono assieme a lui il manifesto contro la Superprocura di Falcone.
Elena Paciotti e i membri del Csm che votarono contro di lui per la carica di Superprocuratore.
Mario Almerighi che lo definiva "il nostro peggiore nemico".
Gherando Colombo che diffidava di lui e andò ai suoi funerali.
I magistrati di Magistratura Democratica che accusarono Falcone di essersi venduto al potere politico.

E IL MOSTRO MOLISANO CHE C’ENTRA?
C’entra. Era ed è tuttora un sicario. Quello che spara.
Ci sarà un Magistrato probo che faccia finalmente Giustizia?
E proibisca ai Magistrati della Cosca di fare anche solo il nome di Giovanni Falcone.

(PS. La terza testimonianza, potete leggerla su Internet, come del resto le due qui trascritte, più tante altre, bene occultate dal CSM, da MD, dai bugiardi di La Repubblica etc, dai giustizialisti e dalla cosiddetta Sinistra.)


Di Girolamo Melis

DonaldDuck
23-09-2008, 08:47
Accusato da Leoluca Orlando di tenere "nascoste nel cassetto" le prove delle responsabilità mafiose delle "istituzioni" e trascinato davanti al CSM, Falcone si difende e denuncia le "strane frequentazioni" del "pentito" Pellegriti ( allude a un convegno nel carcere di Bologna al quale ha partecipato Carmine Mancuso ) e accusa Orlando di "un modo di far politica attraverso il sistema giudiziario" : Leoluca Orlando - dice - ormai ha bisogno di temperatura sempre più alta. Sarà costretto a spararla sempre più grossa. Per ottenere questo risultato lui e i suoi amici sono disposti a tutto, anche a passare sui cadaveri dei loro genitori. Mi fa paura"

Ser21
23-09-2008, 08:58
Questo articolo è un misto di verità e conclusioni che non condivido.

Partiamo dall'attentato a Falcone all'addaura.
Il Magistrato ha sempre affermato che fu progettato e messo in pratica da "menti raffinatissime",ergo Servizi segreti e Mafiosi,inoltre falcone quel giorno non doveva essere in quella villa ma da tutt'altra parte e fu anche questo uno dei motivi che lo spinse a credere che non poteva essere opera della semplice mafia.
Mi fermo qui ma potrei andare avanti e approfondire la vicenda,di sicuro capireste che l'ala dei SS che avrebbe potuto effettuare quell'azione era stranamanete la stessa che dipendeva da Contrada (.....)
Le parole di orlando (se l'era fatto da solo l'attentato) si commentano da sole e furono realmente pronunciate,ovviamente una verogogna.

La questione Orlando-Falcone riguardo la protezione di alcuni indagati era dettata dal fatto che per poter accusare certi politici/Imprenditori (i 4 cavalieri del lavoro siciliano,successivamente incrimanti e condannati per mafia) di mafia si doveva andare coi piedi di piombo e a condanna sicura,in caso contrario flacone e il pool sarebbero stati delegittimati e la lotta alla mafia avrebbe subito un colpo durissimo (testimonianza anche di Giuseppe Ayala nel suo libro autobiografico).

Arriviamo quindi alla nomina di Cordova: per come la vedo io,falcone, fu pugnalato alle spalle da una buona parte del CSM che per questioni di correnti/favori alla politica dovette subire il Diktat di non nominare Falcone.
Se fosse diventato lui il capo del pool,la conseguenza più immediata ed ovvia sarebbe stato scavare e arrivare alle commistioni tra mafia e politica,al famoso terzo livello.
La corrente Adreottiana della DC voleva evitarlo a tutti i costi e a ragion veduta visto quello che verrà fuori negli anni di Caselli a Palermo.
Non mi risulta che Magistratura democratica abbia tradito Falcone,se non con 2-3 membri che comunque se ne pentiranno anni dopo,tranne la Paciotti (candidata dai pds alle europee).
In ogni caso non si può non credere che furono trovati degli accordi per favorire più corrente nella non nomina di Falcone....

Altro argomento tratto:la super procura.
Sintetizziamo così: Caselli e Borsellino (i due più autorevoli magistrati che non firmarono il documento) erano in accordo nel definire tale strutture all'avanguardia e di sicuro successo,il problema era che si sarebbe dovuto attuare in un paese in cui nulla è come sembra.
Obbiettavano che si sarebbe dato troppo potere ad un unico organo con il rischio che il medesimo finisse nelle mani sbagliate e portasse ad una battuta d'arresto,voluta,nella lotta alla mafia.
Il loro NO al documento falconinano non era un no al concetto del PM ma era un NO alla sua attuazione in quell'Italia collusa e criptica.

Ultimi putno dell'articolo riguarda il trasferimento di Falcone agli uffici penali del ministero di giustizia,da cui scaturirono le accuise di essere filo andreottiano o amico di Martelli.
Semplicemente falcone aveva capito che dopo essere stato bruciato alla nomina di proc. capo e dopo l'arrivo di Meli,a Palermo e la distruzione del metodo della cricolazione delle informazioni di caponetto,la sua utilità a Palermo nel constrato alla mafia sarebbe stata troppo poca e di sicuro sprecata.
Falcone aveva capito che il suo "peso" politico poteva essergli d'aiuto nel concepire alcune leggi antimafia che avrebbero di sicuro fatto il bene della lotta alle cosche.
Fu per questo che accettò la nomina di Martelli.


Sostanzialmente questo articolo tenta,da fatti veritieri,di arrivare a delle conclusioni politiche che non inquadrano realmente le cause-effetto che portarono alla morte di Falcone.
La vicenda è molto più ampia e articolata e ha della zone grigie che ancora oggi risultano di difficile interpretazione.
Azzardare una colpa politica,che non sia della DC Andreottiana,è pura demagogia e per onorare la morte di una persona come Falcone ci vorrebbe ben altro che queste accuse....

DonaldDuck
23-09-2008, 09:17
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/10/16/csm-falcone-sfida-orlando-no-ai.html

CSM, FALCONE SFIDA ORLANDO ' NO AI PROCESSI SENZA PROVE'

Repubblica — 16 ottobre 1991 pagina 3

ROMA - Era lui, Giovanni Falcone, il principale bersaglio di Leoluca Orlando e della "Rete", accusato di avere insabbiato le inchieste sui delitti eccellenti e sui rapporti tra politici e mafia. E ieri, davanti alla prima commissione del Consiglio superiore della magistratura, il direttore generale degli affari penali presso il ministero della giustizia, per quattro ore filate ha potuto spiegare la sua posizione, difendersi, puntualizzare, precisare. Un' autodifesa, la sua, che non ha lasciato spazio a risvolti emozionali o a dubbi di interpretazione. La tesi del braccio destro del guardasigilli Martelli è chiarissima: non si può processare senza prove. Insomma, non è vero che le indagini non siano state approfondite, ci sono quintali di atti che lo testimoniano. Se non si ottengono i risultati sperati, non significa affatto che si sia abbassato la guardia. L' importante è che il magistrato abbia fatto totalmente il suo dovere. Prove inutilizzate? Anche questo non è vero. Le carte sono state lette tutte, sono state eseguite anche approfondite indagini bancari. Se il caso Palermo sta avviandosi ad un nulla di fatto, quello che coinvolge gli uffici giudiziari di Trapani, affrontato nel pomeriggio con l' audizione del procuratore capo Antonino Coci, è ancora tutto da verificare. Coci si è presentato a palazzo dei Marescialli con l' intenzione di ribaltare completamente quanto detto una ventina di giorni fa dal suo sostituto Francesco Taurisano. Il magistrato denunciò al Csm il trafugamento dal suo ufficio di alcuni verbali di interrogatori dei pentiti Rosario Spatola e Giacoma Filippello riguardanti i rapporti tra esponenti politici e mafiosi. Coci aveva replicato sostenendo che non c' era stato alcun trafugamento. Ma le accuse di Taurisano devono essere state particolarmente efficaci se a Coci il Csm ha spedito un avviso di garanzia per avvertirlo della procedura sui trasferimenti d' ufficio.

Ser21
23-09-2008, 09:23
Donald....
Non sarebbe male argomentare quello che posti rispetto a quello che scrivo io,forse riusciremmo a confrontarci su diversi punti di vista.
Che ne dici,immagino tu abbia una tua opinione in merito e non solo articoli di giornale,giusto ?

DonaldDuck
23-09-2008, 09:26
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/09/07/depistaggi-per-macchiare-la-memoria-di.html

' DEPISTAGGI PER MACCHIARE LA MEMORIA DI FALCONE'
Repubblica — 07 settembre 1993 pagina 4

MILANO - Un bluff o, come dice Arlacchi, un' opera di disinformazione. D' improvviso, nell' ultimo week end, il collegamento tra Milano e la morte di Falcone è sembrato divenire stringente. E' bastata una voce che dava Giovanni Falcone a Lugano cinque giorni prima di morire per controllare sui conti svizzeri di indagati a Tangentopoli. Ed è iniziata la bufera. Poi una pioggia di smentite e di precisazioni. A palazzo di Giustizia nessuno dà credito al nesso tra l' attentato di Capaci e l' inchiesta di Tangentopoli. E soprattutto nessuno crede al fatto che Falcone indagasse, visto che come direttore degli Affari penali del ministero, non aveva veste per farlo. Ben diverso è il discorso sugli intrecci tra riciclaggio, mafia e tangenti. Qui, anche se con tanta prudenza, si indicano contatti, si ricordano nomi e sigle di società che portano ai paradisi fiscali, alle grandi "lavanderie" internazionali dove narcos e mazzettieri potevano andare a braccetto. C' è, ad esempio, la storia recente della Fi.Mo., una finanziaria svizzera scoperta un anno fa indagando su un insospettabile riciclatore di Cosa nostra, Giuseppe Lottusi. E da questa, si arriva anche alla Socimi, società coinvolta nel sistema tangentizio delle ferrovie. Sullo scenario che richiama ad intrecci e misteri internazionali, però, il procuratore capo Borrelli tira il freno e ricorda: "Con Giovanni Falcone eravamo in contatto anche telefonico per le rogatorie che dovevamo presentare in Svizzera. Lui, come direttore generale degli Affari penali era il tramite burocratico per queste pratiche. Falcone era una persona troppo corretta per svolgere indagini che non fossero di sua competenza". Con Borrelli c' è il procuratore aggiunto Gerardo D' Ambrosio: "Avete scoperto l' acqua calda e avete letto un po' in ritardo Ziegler e il suo libro sulla Svizzera che lava più bianco". Poi una battuta: "La verità è che l' Italia sta andando in rovina perché si è perso il senso dell' umorismo". Quindi entrambi, spariscono sorridenti nell' ascensore. Sorrisi che servono a sdrammatizzare ma che lasciano aperti alcuni quesiti. Vanno via Borrelli e D' Ambrosio e nel corridoio della Procura appare Ilda Boccassini. Dottoressa, ma lei non era in Svizzera? "Beh, come vedete sono qui". Il giudice che conduce le indagini sulla strage di Capaci è di passaggio al Palazzo di giustizia di Milano, dove mantiene un ufficio. Ilda Boccassini è stata al centro nell' ultime 48 ore di un tourbillon di chiacchiere e ipotesi. Tutti la davano a Lugano. "E' un depistaggio" risponde seccamente Ilda Boccassini. Non è mai stata di tante parole il giudice della Duomo connection, da quasi un anno "applicata" alla Procura di Caltanissetta, ma sulla difesa dell' opera e della memoria di Giovanni Falcone non si è mai tirata indietro. E lo fa anche stavolta: "E' una strumentalizzazione di una precisa parte politica che vuole ancora gettare fango sull' immagine di Falcone. Le ultime sue indagini sul riciclaggio sono dell' 89, lo sanno tutti". Un concetto che si coniuga perfettamente con quelli espressi sia dal suo diretto superiore, il procuratore capo di Caltanissetta, Francesco Tinebra, sia con l' allarme lanciato nelle ultime ore dal sociologo ed esperto di cose di mafia Pino Arlacchi. Si parla di "disinformazione". C' è anche chi è arrivato ad annunciare in televisione che Falcone aveva scoperto l' anno scorso in Svizzera il conto Protezione, quando tutti sanno - ricordano a Palazzo di giustizia - del lavoro del giudice Dell' Osso che sulla quella pista e sulle vicende del crac Ambrosiano, indaga da ben 12 anni. A Palazzo di giustizia è tempo di interrogativi: riciclaggio, mafia, tangenti e stragi, chi ha interesse a confondere le carte? Perché qualcuno ha voluto insinuare che Falcone fosse andato ad indagare a Lugano quando, come direttore degli Affari penali del ministero non poteva certamente farlo? E perché ritirar fuori proprio ora la questione delle rogatorie, quelle sì, invece, curate da Falcone sui conti svizzeri degli indagati a Tangentopoli? E' una questione che subito dopo l' uccisione del magistrato siciliano era stata al centro di una forte polemica proprio tra Ilda Boccassini e i suoi colleghi milanesi. Alla commemorazione di Falcone, il 25 maggio, Ilda Boccassini aveva parlato per un quart' ora gelando l' aula. Aveva raccontato dell' amarezza di Falcone che si era visto arrivare richieste di rogatorie monche da parte dei colleghi di Mani pulite. "Non si fidano di me", aveva confidato alla Boccassini che subito dopo la strage non aveva esitato a puntare il dito contro coloro che secondo lei, erano responsabili dell' isolamento in cui si era venuto a trovare Falcone dopo la nomina di Claudio Martelli a ministro. Scontri e battaglie del resto non hanno mai impaurito Ilda Boccassini. Napoletana, sulla soglia dei quarant' anni, ha condotto a Milano alcune delle più importanti inchieste su droga, criminalità organizzata e riciclaggio. La Duomo connection l' indagine che fece tremare la giunta Pillitteri e portò alle dimissioni l' ex assessore all' Urbanistica Attilio Schemmari, socialista, condannato in primo grado a un anno e otto mesi di carcere per abuso d' ufficio, non è che la più nota delle tante concluse. Certo però la "Duomo" rappresentò una svolta, perché per la prima volta a Milano entravano nello stesso filone personaggi politici, imprenditori insospettabili e boss come Antonino Carollo che portavano direttamente a Cosa nostra. - ROBERTO LEONE

Ser21
23-09-2008, 09:28
Donald....
Non sarebbe male argomentare quello che posti rispetto a quello che scrivo io,forse riusciremmo a confrontarci su diversi punti di vista.
Che ne dici,immagino tu abbia una tua opinione in merito e non solo articoli di giornale,giusto ?

*

Nada ?

dantes76
23-09-2008, 14:12
Donald....
Non sarebbe male argomentare quello che posti rispetto a quello che scrivo io,forse riusciremmo a confrontarci su diversi punti di vista.
Che ne dici,immagino tu abbia una tua opinione in merito e non solo articoli di giornale,giusto ?

nella prossima vita...

giannola
23-09-2008, 15:40
Certo l'importante è aspettare che uno venga ucciso dalla mafia per tappezzare l'isola di targhe e commemorazioni.

E così la coscienza di tutti è apposto. :O

...per ricordare, per non dimenticare...intanto quelli vivi che fanno il loro mestiere non se li fila nessuno :asd:

whistler
23-09-2008, 15:44
Possiamo ricordarli almeno nelle nostre teste o ti dà fastidio? :rolleyes: :muro:

Ser21
23-09-2008, 15:45
Certo l'importante è aspettare che uno venga ucciso dalla mafia per tappezzare l'isola di targhe e commemorazioni.

E così la coscienza di tutti è apposto. :O

...per ricordare, per non dimenticare...intanto quelli vivi che fanno il loro mestiere non se li fila nessuno :asd:

Ommmidddio ti quoto :cry::cry:

:D

giannola
23-09-2008, 15:56
Possiamo ricordarli almeno nelle nostre teste o ti dà fastidio? :rolleyes: :muro:

no, ci mancherebbe, d'altronde gli epiteti fin'ora per aver espresso la mia opinione mi pare che me li sia presi senza lamentarmi. :O

In sicilia funzia così:

arriva l'eroe.
bravo eroe.
dopo un po...ma st'eroe non è che lo fa perchè è ambizioso e vuole essere il primo della classe ?

St'eroe sta creando casino era meglio che non veniva.

Bum.

Povero sei l'eroe di tutti noi, maledetti mafiosi, ti ricorderemo sempre.

E via di targhe manco ci fosse un mercato dell'abusivismo :asd:

e così per ogni eroe che la sicilia inghiotte e metabolizza.

...ma non è una cosa seria...:O

whistler
23-09-2008, 16:01
io non ti capisco. sei siciliano come me no? e quindi saprai che la mafia vuole proprio fare dimenticare la brava gente , fare dimenticare coloro che possono davvero fermarli.. :(

giannola
23-09-2008, 16:14
io non ti capisco. sei siciliano come me no? e quindi saprai che la mafia vuole proprio fare dimenticare la brava gente , fare dimenticare coloro che possono davvero fermarli.. :(

no, la mafia vuole che non si pensi a lei.

E ci riescono benissimo, con tutte queste commemorazioni che distraggono la gente.

Ma scusami tu pensi veramente che intitolare 10 o 50 vie a Palermo a caduti di mafia, cambi la consapevolezza del fenomeno mafioso ?

Pensi che se intesti gli aeroporti (utilizzati anche dai mafiosi :D ) ai morti per mafia, ottieni qualche risultato ?


Basta guardare la storia di quelli che hanno combattuto la mafia, sempre diffamati, sempre lasciati soli, alla fine muono e diventano targhe.

Ma la mafia è sempre lì.

A me fanno tenerezza pure quelli di addiopizzo ai quali ho dato volentieri la mia firma.

Ma è troppo poco e si vede, sono tutti fondamentalmente disarmati.

Tu l'hai letto il libro "I disarmati" ?

Il punto è proprio questo, si combatte la mafia a colpi di margherite, di girasole, di violette; quando quelli usano mezzi più coercitivi.

Forse lo stato dopo la morte dei due illustri è stato sul punto di essere vicino a chiudere la partita, ma poi ha mollato.

L'importante è che si commemori, tutti insieme, cittadini onesti e mafiosi.:O

John Cage
23-09-2008, 16:39
no, la mafia vuole che non si pensi a lei.

E ci riescono benissimo, con tutte queste commemorazioni che distraggono la gente.

Ma scusami tu pensi veramente che intitolare 10 o 50 vie a Palermo a caduti di mafia, cambi la consapevolezza del fenomeno mafioso ?

Pensi che se intesti gli aeroporti (utilizzati anche dai mafiosi :D ) ai morti per mafia, ottieni qualche risultato ?


Basta guardare la storia di quelli che hanno combattuto la mafia, sempre diffamati, sempre lasciati soli, alla fine muono e diventano targhe.

Ma la mafia è sempre lì.

A me fanno tenerezza pure quelli di addiopizzo ai quali ho dato volentieri la mia firma.

Ma è troppo poco e si vede, sono tutti fondamentalmente disarmati.

Tu l'hai letto il libro "I disarmati" ?

Il punto è proprio questo, si combatte la mafia a colpi di margherite, di girasole, di violette; quando quelli usano mezzi più coercitivi.

Forse lo stato dopo la morte dei due illustri è stato sul punto di essere vicino a chiudere la partita, ma poi ha mollato.

L'importante è che si commemori, tutti insieme, cittadini onesti e mafiosi.:O

certo che sei proprio ossessionato da questa faccenda. :D

Non è che la lotta alla mafia passa attraverso le commemorazioni o i nomi di strade e aeroporti. Assolutamente no, ma la coscienza collettiva purtroppo passa anche da queste cose. Passa anche dall'essere orgogliosi sempre e comunque della lotta alla mafia. O forse aveva ragione Cuffaro a dire che parlare della mafia come faceva Falcone creasse un grave danno all'immagine della Sicilia e ai migliori uomini siciliani?

ferste
23-09-2008, 16:47
E ci riescono benissimo, con tutte queste commemorazioni che distraggono la gente.

Ma la mafia è sempre lì.


però lavano per bene le coscenze........hanno un utilità sociale.

giannola
23-09-2008, 17:12
certo che sei proprio ossessionato da questa faccenda. :D

Non è che la lotta alla mafia passa attraverso le commemorazioni o i nomi di strade e aeroporti. Assolutamente no, ma la coscienza collettiva purtroppo passa anche da queste cose. Passa anche dall'essere orgogliosi sempre e comunque della lotta alla mafia. O forse aveva ragione Cuffaro a dire che parlare della mafia come faceva Falcone creasse un grave danno all'immagine della Sicilia e ai migliori uomini siciliani?

passa anche dal coraggio di uno di dire guardate che così la mafia non la si sta combattendo seriamente, che si cerca di svuotare una vasca da bagno utilizzando un cucchiaino, mentre il rubinetto è aperto. ;)

Il danno alla Sicilia si provoca quando si "finge" di lottare contro la mafia, si alza la polvere che poi si deposita tale e quale.

Hanno arrestato Provenzano ? Mi viene in mente la frase tutto deve cambiare per restare uguale.

Così è.

Non si sta vincendo contro la mafia, bisogna anche dirlo.

Perchè ho la sensazione che qualcuno si è illuso, e l'illusione ti fa rilassare e abbassare la guardia, ma soprattutto non ti fa vedere dove sbagli.

John Cage
23-09-2008, 17:20
passa anche dal coraggio di uno di dire guardate che così la mafia non la si sta combattendo seriamente, che si cerca di svuotare una vasca da bagno utilizzando un cucchiaino, mentre il rubinetto è aperto. ;)

Il danno alla Sicilia si provoca quando si "finge" di lottare contro la mafia, si alza la polvere che poi si deposita tale e quale.

Hanno arrestato Provenzano ? Mi viene in mente la frase tutto deve cambiare per restare uguale.

Così è.

Non si sta vincendo contro la mafia, bisogna anche dirlo.

Perchè ho la sensazione che qualcuno si è illuso, e l'illusione ti fa rilassare e abbassare la guardia, ma soprattutto non ti fa vedere dove sbagli.

bisogna anche capire che una cosa non esclude l'altra. Non è che se si intitola una via ad una vittima della mafia allora non si potrà fare qualcosa contro la mafia. Mi sembra ovvio. Certo, non si può istituzionalizzare il fenomeno al punto da farlo percepire come una specie di normalità, ma questo non si rischia di certo con le commemorazioni. La cosa grave sarebbe se ci sentissimo in qualche modo appagati dalle sole commemorazioni, ma non mi sembra in caso italiano e siciliano.

Ser21
23-09-2008, 17:30
Io mi chiedo come si possa lontanamente sperare di combattere la mafia quando essa ha oramai come referente,personaggi che risiedono in parlamento.
Mi chiedo come si possa sconfiggere la mafia quando il sistema clientelare e di commistione tra politica e cosche la fa da padrona nel meridiona da 60 anni oramai.
Mi chiedo come si faccia a parlare di antimafia quando persone come chiaravallotti finiscono nella commisione antimafia del parlamento.
Come ha scritto lodato,sotto dettatura di Buscetta: La mafia ha vinto.Anzi ha stravinto.

samuello 85
24-09-2008, 00:52
Io mi chiedo come si possa lontanamente sperare di combattere la mafia quando essa ha oramai come referente,personaggi che risiedono in parlamento.
Mi chiedo come si possa sconfiggere la mafia quando il sistema clientelare e di commistione tra politica e cosche la fa da padrona nel meridiona da 60 anni oramai.
Mi chiedo come si faccia a parlare di antimafia quando persone come chiaravallotti finiscono nella commisione antimafia del parlamento.
Come ha scritto lodato,sotto dettatura di Buscetta: La mafia ha vinto.Anzi ha stravinto.

Ciao, vedo che sei molto ferrato sull'argomento, dato che ho votato idv nella speranza di non portare in parlamento gente come dell'utri, volevo se possibile cosa ne pensi di leoluca Orlando e del suo periodo come sindaco di palermo? Ricordo che in qualche altro post avevi gia accennato a Orlando come una figura controversa.

giannola
24-09-2008, 07:31
bisogna anche capire che una cosa non esclude l'altra. Non è che se si intitola una via ad una vittima della mafia allora non si potrà fare qualcosa contro la mafia. Mi sembra ovvio. Certo, non si può istituzionalizzare il fenomeno al punto da farlo percepire come una specie di normalità, ma questo non si rischia di certo con le commemorazioni. La cosa grave sarebbe se ci sentissimo in qualche modo appagati dalle sole commemorazioni, ma non mi sembra in caso italiano e siciliano.

La situazione è un pochino diversa, qua si intitolano un sacco di strade (non qualcuna), monumenti, edifici, ecc, ai caduti di mafia.

Quando poi si vede che dall'altro lato la giustizia non viene valorizzata, anzi viene ostacolata e limitata, viene da chiedersi che senso ha.

Per esempio

http://palermo.blogolandia.it/2008/09/22/assemblea-di-protesta-per-i-tagli-al-comparto-giustizia/

i tagli alla giustizia.

Ora dimmi non preferiresti che i soldi spesi per le targhe, per le commemorazioni andassero a beneficio di quelli che devono operare per sconfiggere la criminalità ?

O sono io il testa di cazzo (come sono stato definito superficialmente) che pensa che non sia giusto buttare soldi in commemorazioni quando poi i magistrati vengono lasciati in mutande nel loro lavoro ?

Rispondo io: meglio nessuna targa e criminali tutti in cella.
:D

Ser21
24-09-2008, 07:42
Ciao, vedo che sei molto ferrato sull'argomento, dato che ho votato idv nella speranza di non portare in parlamento gente come dell'utri, volevo se possibile cosa ne pensi di leoluca Orlando e del suo periodo come sindaco di palermo? Ricordo che in qualche altro post avevi gia accennato a Orlando come una figura controversa.

Per come la vedo io,Orlando è un esempio perfetto di Professionista dell'Antimafia nel vero senso sciasciano della definizione....
Lasciando perdere la sua polemica personale con falcone (era invidioso del PM,non ci vuol molto ad arrivare a questo conclusione per come si sono svolti i fatti..),quello che più mi ha stupito è che leggendo 30 anni di mafia di Saverio Lodato si scopre che durante il periodo in cui orlando era sindaco,alcuni appalti (senza gara di assegnazione,quindi per emergenza) sono finiti ad alcune aziende che gia prima del suo arrivo erano in odor di mafia.
Da questo non voglio arrivare a dire che Orlando favorisse volontariamente le cosche ma certamente era molto più occupato a urlare e sbattere i pugni contro la mafia che a fare seriamente politiche antimafia...

Orlando non è certo il massimo come membro dell'idv ma superficialmente rappresenta ancora un punto fisso nella lotta alla mafia,perlomeno parlata....
Di certo,meglio avere uno come lui che i vari Mastella,Micchè e Dell'Utri.....

giannola
24-09-2008, 08:07
Per come la vedo io,Orlando è un esempio perfetto di Professionista dell'Antimafia nel vero senso sciasciano della definizione....
Lasciando perdere la sua polemica personale con falcone (era invidioso del PM,non ci vuol molto ad arrivare a questo conclusione per come si sono svolti i fatti..),quello che più mi ha stupito è che leggendo 30 anni di mafia di Saverio Lodato si scopre che durante il periodo in cui orlando era sindaco,alcuni appalti (senza gara di assegnazione,quindi per emergenza) sono finiti ad alcune aziende che gia prima del suo arrivo erano in odor di mafia.
Da questo non voglio arrivare a dire che Orlando favorisse volontariamente le cosche ma certamente era molto più occupato a urlare e sbattere i pugni contro la mafia che a fare seriamente politiche antimafia...

Orlando non è certo il massimo come membro dell'idv ma superficialmente rappresenta ancora un punto fisso nella lotta alla mafia,perlomeno parlata....
Di certo,meglio avere uno come lui che i vari Mastella,Micchè e Dell'Utri.....

Orlando è quello che, assieme a Mele, ha accusato senza prove in tv (con il suo solito fare) anche il maresciallo Lombardo spingendolo al suicidio.

Non posso affermare con certezza che è connivente ma certo ha aiutato almeno indirettamente la mafia a sbarazzarsi di certi personaggi.

Lombardo è stato uno dei primi ad essere screditato e trovo davvero imbarazzante che coloro che hanno arrestato Riina siano stati tacciati di connivenze e aiuto alla mafia, a me pare ci sia stato un piano per delegittimare chi ha operato contro la mafia.

Ser21
24-09-2008, 08:16
Orlando è quello che, assieme a Mele, ha accusato senza prove in tv (con il suo solito fare) anche il maresciallo Lombardo spingendolo al suicidio.

Non posso affermare con certezza che è connivente ma certo ha aiutato almeno indirettamente la mafia a sbarazzarsi di certi personaggi.

Lombardo è stato uno dei primi ad essere screditato e trovo davvero imbarazzante che coloro che hanno arrestato Riina siano stati tacciati di connivenze e aiuto alla mafia, a me pare ci sia stato un piano per delegittimare chi ha operato contro la mafia.

Il discorso su Lombardo lo condivido e hai fatto bene a ricordarlo...condivido meno le critiche mosse a chi indaga sull'arresto di riina...
Sai bene che quelle che successe all'epoca con la sorveglianza della villa fu molto ma molto controverso....
cmq mori è nuovamente indagato per la mancata cattura di Provenzano nel 95' e siamo gia a quota 2....qualcosa ci dovrà pur essere..

DonaldDuck
24-09-2008, 08:24
nella prossima vita...
No, quando posso e se/quando voglio.

nomeutente
24-09-2008, 08:26
no, ci mancherebbe, d'altronde gli epiteti fin'ora per aver espresso la mia opinione mi pare che me li sia presi senza lamentarmi. :O


Ma non è il caso di cercarne altri, quindi impegnati anche tu per non alimentare polemiche.

giannola
24-09-2008, 08:29
Il discorso su Lombardo lo condivido e hai fatto bene a ricordarlo...condivido meno le critiche mosse a chi indaga sull'arresto di riina...
Sai bene che quelle che successe all'epoca con la sorveglianza della villa fu molto ma molto controverso....
cmq mori è nuovamente indagato per la mancata cattura di Provenzano nel 95' e siamo gia a quota 2....qualcosa ci dovrà pur essere..

guarda in Sicilia se vuoi arrivare ad arrestare qualcuno ti devi sporcare le mani, devi frequentare gente poco raccomandabile.

Lombardo, a quanto ne so, lo faceva.

Che poi questo è visto come un reato è una interpretazione.

Tuttavia credo, e penso che mori lo abbia pensato ugualmente, che il fine giustifichi i mezzi.

Io penso che come per Falcone più siano pericolosi e più siano infamati.

Ser21
24-09-2008, 08:36
guarda in Sicilia se vuoi arrivare ad arrestare qualcuno ti devi sporcare le mani, devi frequentare gente poco raccomandabile.

Lombardo, a quanto ne so, lo faceva.

Che poi questo è visto come un reato è una interpretazione.

Tuttavia credo, e penso che mori lo abbia pensato ugualmente, che il fine giustifichi i mezzi.

Io penso che come per Falcone più siano pericolosi e più siano infamati.
hmmm...si ma mori è stato indagato e assolto x la faccenda riina...la mancata perquisizione...stiamo parlando di un evento potenzialmente devastante...

Caselli era stato informato che per 15 giorni ci sarebbero state telecamere e sorveglianza fissa sul covo di riina..invece dopo 12h dall'arresto il furgone parcheggiato fuori dalla villa dei CC è andato via,le telecamere sn state OSCURATE e la villa è stata completamente ripulita dai picciotti.
Sappiamo tutti che in ballo c'era la questione papello...

Anche fosse stato uno scambio di favori nell'ottica di una trattativa stato-mafia,non è cmq giustificabile un comportamento del genere...

giannola
24-09-2008, 08:49
Anche fosse stato uno scambio di favori nell'ottica di una trattativa stato-mafia,non è cmq giustificabile un comportamento del genere...

a me pare un po come la trattativa alitalia: o cai o il nulla.

Il problema è che lo stato italiano la mafia non la combatte, mezzi non ne da, anzi taglia sulla giustizia.:doh:

Allora un uomo, il singolo che deve fare per ottenere un risultato in una battaglia impari ?

;)

DonaldDuck
24-09-2008, 08:53
Donald....
Non sarebbe male argomentare quello che posti rispetto a quello che scrivo io,forse riusciremmo a confrontarci su diversi punti di vista.
Che ne dici,immagino tu abbia una tua opinione in merito e non solo articoli di giornale,giusto ?
Opinione in merito?
Questo articolo è un misto di verità e conclusioni che non condivido.

Eppure sono fatti reali. C'è davvero poco spazio alla libera interpretazione. Possono non piacerti per motivi strattamente personali ma le cose stanno così. Attorno a Giovanni Falcone è stato fatto il vuoto, ma che dico: il sotto-vuoto. Non certo per infiltrazioni mafiose nella politica o nella magistratura ma a causa di meschine questioni personali, rivalità, invidia, sete di potere.... Falcone era una mosca bianca che oscurava TUTTI. Mi appaiono cristalline le affermazioni di Chiaromonte e Bocassini, avvalorate anche dalle vive parole del Giudice. Ed immagino anche perchè non condividi questo misto di verità e conclusioni. Chi è il bugiardo di cui si parla? Chi è e dove milita Leoluca Orlando?

Ser21
24-09-2008, 08:55
a me pare un po come la trattativa alitalia: o cai o il nulla.

Il problema è che lo stato italiano la mafia non la combatte, mezzi non ne da, anzi taglia sulla giustizia.:doh:

Allora un uomo, il singolo che deve fare per ottenere un risultato in una battaglia impari ?

;)

bhè ma il triennio 93-96 è ben diverso da tutti gli altri,come hai scritto giustamente anche tu,li la mafia la si stava quasi sconfiggendo..
l'idea di lasciare accessibile il covo e di arrestare man mano i mafiosi che pellegrinavano da riina,pensando che ancora fosse libero,era geniale e perfetta....il non averla messa in pratica è stato un grosso tradimento nei confronti di quei PM che stavano facendo progressi notevoli contro cosa nostra...

Ricordiamoci cmq che Mori era tutt'altro che un uomo al solo servizio dello stato...come membro del Sisde aveva le mani anche in tutt'altre faccende e forse ha cercato di barcamenarsi tra di esse.Errore imperdonabile poichè la priorità in quel caso andava data alla cattura di latitanti e nn ad eventuali trattative...oltretutto con l'ala stragista corleonese c'era poco da trattare....infatti le bombe le misero comunque...(o chi per essi...)

Ser21
24-09-2008, 08:57
Opinione in merito?

Eppure sono fatti reali. C'è davvero poco spazio alla libera interpretazione. Possono non piacerti per motivi strattamente personali ma le cose stanno così. Attorno a Giovanni Falcone è stato fatto il vuoto, ma che dico: il sotto-vuoto. Non certo per infiltrazioni mafiose nella politica o nella magistratura ma a causa di meschine questioni personali, rivalità, invidia, sete di potere.... Falcone era una mosca bianca che oscurava TUTTI. Mi appaiono cristalline le affermazioni di Chiaromonte e Bocassini, avvalorate anche dalle vive parole del Giudice. Ed immagino anche perchè non condividi questo misto di verità e conclusioni. Chi è il bugiardo di cui si parla? Chi è e dove milita Leoluca Orlando?

va bhè...ti sei perso tutto il 3d,hai ignorati i 4-5 post in cui esplicavo ogni risposta a queste tue affermazioni,hai ignorato il primo post in cui elencavo voce per voce ogni riferimento di quell'articolo.
sei intervenuto solo per darmi del dipietrista che difende il partito che ha votato...
Non so,forse se ti rileggi il 3d capirai che hai toppato alla grande e che forse nn sai bene quello di cui vorresti dibattere...
era meglio se nn intervenivi :D

DonaldDuck
24-09-2008, 09:18
va bhè...ti sei perso tutto il 3d,hai ignorati i 4-5 post in cui esplicavo ogni risposta a queste tue affermazioni,hai ignorato il primo post in cui elencavo voce per voce ogni riferimento di quell'articolo.
sei intervenuto solo per darmi del dipietrista che difende il partito che ha votato...
Non so,forse se ti rileggi il 3d capirai che hai toppato alla grande e che forse nn sai bene quello di cui vorresti dibattere...
era meglio se nn intervenivi :D
Sarà :D ...intanto il "bugiardo" è stato saltato a piedi pari...

Per come la vedo io,Orlando è un esempio perfetto di Professionista dell'Antimafia nel vero senso sciasciano della definizione....
Lasciando perdere la sua polemica personale con falcone (era invidioso del PM,non ci vuol molto ad arrivare a questo conclusione per come si sono svolti i fatti..),quello che più mi ha stupito è che leggendo 30 anni di mafia di Saverio Lodato si scopre che durante il periodo in cui orlando era sindaco,alcuni appalti (senza gara di assegnazione,quindi per emergenza) sono finiti ad alcune aziende che gia prima del suo arrivo erano in odor di mafia.
Da questo non voglio arrivare a dire che Orlando favorisse volontariamente le cosche ma certamente era molto più occupato a urlare e sbattere i pugni contro la mafia che a fare seriamente politiche antimafia...

Orlando non è certo il massimo come membro dell'idv ma superficialmente rappresenta ancora un punto fisso nella lotta alla mafia,perlomeno parlata....
Di certo,meglio avere uno come lui che i vari Mastella,Micchè e Dell'Utri.....
Tralasciando i punti oscuri che hai ricordato di quando era sindaco come riesci a stilare questa difesa d'ufficio? Un professionista dell'antimafia nel vero senso sciasciano della definizione, batteva i pugni contro la mafia, lasciamo perdere la sua polemica personale con Falcone perchè era invidioso del PM...Orlando ha di fatto fomentato e legittimato. Poi è andato al suo funerale. Mica è roba inventata...Come vedi a volte, contrariamente a quanto mi hai detto altrove, il copia incolla serve.

Ser21
24-09-2008, 09:31
Sarà :D ...intanto il "bugiardo" è stato saltato a piedi pari...


Tralasciando i punti oscuri che hai ricordato di quando era sindaco come riesci a stilare questa difesa d'ufficio? Un professionista dell'antimafia nel vero senso sciasciano della definizione, batteva i pugni contro la mafia, lasciamo perdere la sua polemica personale con Falcone perchè era invidioso del PM...Orlando ha di fatto fomentato e legittimato. Poi è andato al suo funerale. Mica è roba inventata...Come vedi a volte, contrariamente a quanto mi hai detto altrove, il copia incolla serve.

Difesa d'ufficio ? :confused:
Ma tu cerchi per forza lo scontro anche quando ti do ragione ?
Bah...prova a rileggere il mio post e magari dimenticati che l'ho scritto io,forse riesci a comprenderne il significato..

^TiGeRShArK^
24-09-2008, 09:36
ah il solito flame per spalare merda contro l'idv...:)
Forza Donald che forse riesci a fare qualcosa di meglio rispetto al trattore fuori norma che *irresponsabilmente* usava Di Pietro :)

Ser21
24-09-2008, 09:43
ah il solito flame per spalare merda contro l'idv...:)
Forza Donald che forse riesci a fare qualcosa di meglio rispetto al trattore fuori norma che *irresponsabilmente* usava Di Pietro :)

bhè guarda che su orlando la situazione è molto controversa...
Ovvio che l'IdV non sia il partito della mafia e che per il 99% della popolazione Orlando sia un paladino dell'antimafia (ed è per questo che è nel partito di dipietro) ma se entriamo nei particolari,orlando è tutt'altro che da imitare come figura ideale nel contrasto alla mafia.
Che poi certi discorsi me li venga a fare,sbattendo pure i piedi,una persona che vota Pdl è un altro discorso ma la coerenza è difficile da ottenere :D

DonaldDuck
24-09-2008, 10:01
bhè guarda che su orlando la situazione è molto controversa...
Ovvio che l'IdV non sia il partito della mafia e che per il 99% della popolazione Orlando sia un paladino dell'antimafia (ed è per questo che è nel partito di dipietro) ma se entriamo nei particolari,orlando è tutt'altro che da imitare come figura ideale nel contrasto alla mafia.
Che poi certi discorsi me li venga a fare,sbattendo pure i piedi,una persona che vota Pdl è un altro discorso ma la coerenza è difficile da ottenere :D
Aridaje :D , fare un'osservazione significa sbattere i piedi o cercare lo scontro :mbe: ?

Ovvio che l'IdV non sia il partito della mafia

Tra una sbattuta di piedi e l'altra :D in modo indiretto l'ho anche precisato. A scanso di equivoci.

Ser21
24-09-2008, 10:03
Aridaje :D , fare un'osservazione significa sbattere i piedi o cercare lo scontro :mbe: ?

Tra una sbattuta di piedi e l'altra :D in modo indiretto l'ho anche precisato. A scanso di equivoci.

si ma avevi scritto nell'altro post:

Ed immagino anche perchè non condividi questo misto di verità e conclusioni. Chi è il bugiardo di cui si parla? Chi è e dove milita Leoluca Orlando?

Stride con tutto quello che ho detto nel primo post fatto in questo 3d....

giannola
24-09-2008, 10:59
bhè ma il triennio 93-96 è ben diverso da tutti gli altri,come hai scritto giustamente anche tu,li la mafia la si stava quasi sconfiggendo..
l'idea di lasciare accessibile il covo e di arrestare man mano i mafiosi che pellegrinavano da riina,pensando che ancora fosse libero,era geniale e perfetta....il non averla messa in pratica è stato un grosso tradimento nei confronti di quei PM che stavano facendo progressi notevoli contro cosa nostra...

Ricordiamoci cmq che Mori era tutt'altro che un uomo al solo servizio dello stato...come membro del Sisde aveva le mani anche in tutt'altre faccende e forse ha cercato di barcamenarsi tra di esse.Errore imperdonabile poichè la priorità in quel caso andava data alla cattura di latitanti e nn ad eventuali trattative...oltretutto con l'ala stragista corleonese c'era poco da trattare....infatti le bombe le misero comunque...(o chi per essi...)

i giudizi morali li lascio al tempo (su mori intendo).
Ci sono cose che noi non conosciamo, questa non è una giustificazione, è chiaro ma è una spiegazione del fatto che ogni agire è figlio del suo tempo.

E' vero che lo stato ha dato una fiammata di orgoglio e con quella è stato sul punto di vincere, tuttavia non si conoscono gli ingranaggi nè quando quella fiammata ha smesso di alimentare l'antimafia (magari un segnale è stato proprio il j'accuse Orlandiano contro Lombardo).

Tuttavia ci si interroga se sia giusto che si siano accordati ?

Abbi presente che la cattura di provenzano, che qualche incauto ha bollato come la fine della mafia(cosa non vera e si vede), non è avvenuta che dopo oltre 40 anni di lati e di tanza :D

Davvero pensi che lo abbiano preso per demeriti suoi ?

magari tra qualche anno finiranno indagati proprio i responsabili di questo arresto, chissà.

Lo dico oggi per farlo ricordare in futuro.

Ser21
24-09-2008, 11:28
i giudizi morali li lascio al tempo (su mori intendo).
Ci sono cose che noi non conosciamo, questa non è una giustificazione, è chiaro ma è una spiegazione del fatto che ogni agire è figlio del suo tempo.

E' vero che lo stato ha dato una fiammata di orgoglio e con quella è stato sul punto di vincere, tuttavia non si conoscono gli ingranaggi nè quando quella fiammata ha smesso di alimentare l'antimafia (magari un segnale è stato proprio il j'accuse Orlandiano contro Lombardo).

Tuttavia ci si interroga se sia giusto che si siano accordati ?

Abbi presente che la cattura di provenzano, che qualche incauto ha bollato come la fine della mafia(cosa non vera e si vede), non è avvenuta che dopo oltre 40 anni di lati e di tanza :D

Davvero pensi che lo abbiano preso per demeriti suoi ?

magari tra qualche anno finiranno indagati proprio i responsabili di questo arresto, chissà.

Lo dico oggi per farlo ricordare in futuro.
e' ovvio che sia come dici tu,questo lo sapevo e nn lo metto in dubbio...
Il problema è che nel 93' la cattura di latitanti doveva essere la priorità e valicare ogni ragion di stato per una trattativa segreta...questo è quello che intendo.

luxorl
24-09-2008, 11:38
No, quando posso e se/quando voglio.

Io aspetto una tua risposta da mesi nel thread della riabilitazione di Saccà :asd:

John Cage
24-09-2008, 11:44
La situazione è un pochino diversa, qua si intitolano un sacco di strade (non qualcuna), monumenti, edifici, ecc, ai caduti di mafia.

Quando poi si vede che dall'altro lato la giustizia non viene valorizzata, anzi viene ostacolata e limitata, viene da chiedersi che senso ha.

Per esempio

http://palermo.blogolandia.it/2008/09/22/assemblea-di-protesta-per-i-tagli-al-comparto-giustizia/

i tagli alla giustizia.

Ora dimmi non preferiresti che i soldi spesi per le targhe, per le commemorazioni andassero a beneficio di quelli che devono operare per sconfiggere la criminalità ?

O sono io il testa di cazzo (come sono stato definito superficialmente) che pensa che non sia giusto buttare soldi in commemorazioni quando poi i magistrati vengono lasciati in mutande nel loro lavoro ?

Rispondo io: meglio nessuna targa e criminali tutti in cella.
:D

certo che se a commemorare c'è ad esempio uno come Cuffaro, è chiaro che mi girano le scatole. Se diventa un modo per dire quanto siamo bravi di fronte alla mafia che fa quello che vuole, allora meglio non commemorare nulla. Sarebbe solo un gesto ipocrita ed inutile. Però insisto. Una cosa non esclude l'altra. Tu ne hai fatto una battaglia quasi ideologica, ma a mio avviso è eccessiva. La concentrazione deve restare sulla lotta alla mafia, e di contorno ci vuole comunque qualcosa per tenere alta l'attenzione della cittadinanza verso il fenomeno. Se non sono le commemorazioni, qualcosa ci vuole. I tagli alla giustizia vengono fatti per opportunità e scelta politica, non certo per risparmiare. E le targhe dubito che abbiano un ruolo in tutto questo. Secondo me devi raddrizzare la mira. Ad esempio, l'aeroporto di comiso era stato intitolato a La Torre, adesso si ripristina la vecchia denominazione. Risultato? Ulteriori spese per cambiare nuovamente il nome. Era necessario?

DonaldDuck
24-09-2008, 12:18
Io aspetto una tua risposta da mesi nel thread della riabilitazione di Saccà :asd:
Quando posso e se/quando voglio.
:asd: :read:

giannola
24-09-2008, 14:07
e' ovvio che sia come dici tu,questo lo sapevo e nn lo metto in dubbio...
Il problema è che nel 93' la cattura di latitanti doveva essere la priorità e valicare ogni ragion di stato per una trattativa segreta...questo è quello che intendo.

no, no ti ho capito, ma questo andrebbe bene in un mondo perfetto o perlomeno in un paese differente dall'Italia. :D

Qui dove ci son sempre gli stessi da 15 anni al potere e dove 20k persone stanno per finire sulla strada perchè non si trova un accordo è stato perfino un miracolo prendere uno e due. :sofico:

giannola
24-09-2008, 14:22
certo che se a commemorare c'è ad esempio uno come Cuffaro, è chiaro che mi girano le scatole.

girare è un eufemismo. :p


Se diventa un modo per dire quanto siamo bravi di fronte alla mafia che fa quello che vuole, allora meglio non commemorare nulla. Sarebbe solo un gesto ipocrita ed inutile.

è di fatto al momento lo è.

Sarebbe molto più toccante se un giorno si commemorasse dicendo "abbiamo portato a termine quello che avete iniziato".

Però insisto. Una cosa non esclude l'altra. Tu ne hai fatto una battaglia quasi ideologica, ma a mio avviso è eccessiva. La concentrazione deve restare sulla lotta alla mafia, e di contorno ci vuole comunque qualcosa per tenere alta l'attenzione della cittadinanza verso il fenomeno. Se non sono le commemorazioni, qualcosa ci vuole.

La lotta alla mafia è quasi inesistente, di fatto si basa ancora quasi esclusivamente sull'audacia dei singoli.

E la battaglia è ideologica.

Falcone aveva capito negli anni '80 che la mafia non la si poteva aggredire con i tradizionali strumenti giudiziari, che non si potevano fare millemila processetti per reati diversi.

Ma i mafiosi, esattamente come i parassiti, si sono adattati, evoluti ed hanno sviluppato nuove strategie.

Oggi ad esempio hanno preso un legale dei lo piccolo

http://www.agi.it/palermo/notizie/200809241157-cro-rt11045-art.html

Come vedi il boss pure arrestato continuava a fare i suoi affari.

Pensi che abbiano fermato la cosa ?(sono retorico).

Così la mafia continuerà sempre.

I tagli alla giustizia vengono fatti per opportunità e scelta politica, non certo per risparmiare.
E le targhe dubito che abbiano un ruolo in tutto questo.

ma non lo mettevo in dubbio, quella di destinare i soldi delle targhe alla giustizia era una provocazione.:D
E' chiaro l'intento quando si fanno dei tagli in quell'ambito.

Secondo me devi raddrizzare la mira. Ad esempio, l'aeroporto di comiso era stato intitolato a La Torre, adesso si ripristina la vecchia denominazione. Risultato? Ulteriori spese per cambiare nuovamente il nome. Era necessario?

Se ti rispondo che non era necessario, allora tu dovresti accettare che, per lo stesso motivo, non era necessario cambiare il nome dell'aeroporto punta raisi, nè quello di molte strade che già avevano un loro nome. ;)