lowenz
22-09-2008, 10:46
http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=6228
Una fondamentale differenza tra le cellule eucariote e quelle procariote risiede nel livello di compattezza del genoma. Il DNA dei batteri, come E.coli, risulta molto compatto ed estremamente ridotto, essendo costituito al 90% da geni codificanti. Al contrario nelle cellule eucariote il 90% del genoma è rappresentato da DNA non codificante, detto anche "DNA spazzatura", e solo il 10% codifica effettivamente per proteine.
Grazie ad uno studio condotto presso il Langone Medical Center della New York University, e pubblicato sull'ultimo numero di "Science", sono stati chiariti i meccanismi che spiegano la compattezza del genoma batterico, che paiono dipendere da una proteina chiamata RHO.
In E.coli la proteina Rho ha il compito di mantenere definiti i confini tra i geni e di regolare la sintesi proteica perchè vengano espresse solo le molecole necessarie per le funzioni cellulari immediate.
Rho, per le sue funzioni, fa parte del gruppo dei cosiddetti fattori di determinazione, ovvero quelli che servono a fermare la trascrizione dei gene, ma finora non si sapeva su quanti geni agisse questa proteina e perché fosse essenziale per la sopravvivenza del batterio che, in assenza di questa proteina, muore.
Evgeny Nudler, uno degli autori della ricerca, ha spiegato che "Rho è pervasiva e blocca la trascrizione di quasi tutti i geni. Il primo compito di Rho è quello di adeguare i livelli di trascrizione alle necessità del batterio. Inoltre è essenziale per tenere a bada geni potenzialmente tossici" mentre Christopher J. Cardinale, che ha partecipato alla ricerca, aggiunge "Rho è un'antica proteina che si trova nei batteri. Essi sono talmente piccoli che non tollerano di portarsi dietro del DNA extra. Nel corso dell'evoluzione Rho può aver permesso ai geni di essere impacchettati molto strettamente, e di crescere rapidamente".
Una fondamentale differenza tra le cellule eucariote e quelle procariote risiede nel livello di compattezza del genoma. Il DNA dei batteri, come E.coli, risulta molto compatto ed estremamente ridotto, essendo costituito al 90% da geni codificanti. Al contrario nelle cellule eucariote il 90% del genoma è rappresentato da DNA non codificante, detto anche "DNA spazzatura", e solo il 10% codifica effettivamente per proteine.
Grazie ad uno studio condotto presso il Langone Medical Center della New York University, e pubblicato sull'ultimo numero di "Science", sono stati chiariti i meccanismi che spiegano la compattezza del genoma batterico, che paiono dipendere da una proteina chiamata RHO.
In E.coli la proteina Rho ha il compito di mantenere definiti i confini tra i geni e di regolare la sintesi proteica perchè vengano espresse solo le molecole necessarie per le funzioni cellulari immediate.
Rho, per le sue funzioni, fa parte del gruppo dei cosiddetti fattori di determinazione, ovvero quelli che servono a fermare la trascrizione dei gene, ma finora non si sapeva su quanti geni agisse questa proteina e perché fosse essenziale per la sopravvivenza del batterio che, in assenza di questa proteina, muore.
Evgeny Nudler, uno degli autori della ricerca, ha spiegato che "Rho è pervasiva e blocca la trascrizione di quasi tutti i geni. Il primo compito di Rho è quello di adeguare i livelli di trascrizione alle necessità del batterio. Inoltre è essenziale per tenere a bada geni potenzialmente tossici" mentre Christopher J. Cardinale, che ha partecipato alla ricerca, aggiunge "Rho è un'antica proteina che si trova nei batteri. Essi sono talmente piccoli che non tollerano di portarsi dietro del DNA extra. Nel corso dell'evoluzione Rho può aver permesso ai geni di essere impacchettati molto strettamente, e di crescere rapidamente".