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View Full Version : [BASILICATA] Il numero dei barili? Un mistero


dasdsasderterowaa
22-09-2008, 09:01
Sulla questione indaga anche il pm Woodcock. Gli interessi di coop rosse e finanziarie straniere

http://www.corriere.it/cronache/08_settembre_22/basilicata_numero_barili_inchiesta_woodcock_da984ca4-886b-11dd-ae52-00144f02aabc.shtml

POTENZA — Il «giallo dell'oro nero» non è un gioco di parole. In Basilicata è, al tempo stesso, una serie di domande scomode ancora senza risposta e un'inchiesta giudiziaria complessa, a cui sta lavorando il pm di Potenza, Henry John Woodcock.

Prima domanda: quanto petrolio è stato estratto in Basilicata dal 1995 a oggi? Nessuno lo sa con precisione. Nemmeno il presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, che infatti lo ha chiesto all'Unmig (l'Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e la geotermia, presso il ministero dello Sviluppo economico) il 20 settembre 2007. Ma nella risposta dell'Unmig, fra tabelle e spiegazioni varie, non c'è il dato richiesto. Come mai? Semplice: quel dato non è mai stato verificato dall'Unmig. Nessuna omissione, perché l'Unmig «ha facoltà», non il dovere, di verificare le quantità prodotte. Ma un enorme conflitto d'interessi, quello sì. Infatti, a comunicare all'Unmig le quantità di petrolio estratto è «il responsabile unico di ogni concessione». In altri termini, il controllore è lo stesso soggetto che dovrebbe essere controllato: l'unico a misurare il petrolio estratto è proprio colui che paga le royalties. Infatti i 30 comuni lucani a cui va il 15% di quel 7% che costituisce la royalty sul valore del greggio ricevono direttamente dall'Eni l'estratto conto, in cui si dice: questa è la quantità che abbiamo prodotto e questo è quanto spetta a voi. Punto. Ma se un comune o la Regione volessero controllare? L'unica cosa che possono fare è rivolgersi all'Unmig, che però «ha facoltà» di controllare e in ogni caso difficilmente potrebbe farlo per il passato.

Seconda domanda: quanto petrolio estratto in Lucania è finito in Turchia? E perché vendere petrolio alla Turchia proprio mentre il prezzo del greggio saliva alle stelle? Terza domanda: è vero o no che in questi anni centinaia di migliaia di tonnellate di stream gas (metano, etano, propano, butano), cioè quel gas che viene fuori assieme al petrolio, e definito «cedibile» dalla stessa Eni, è stato lasciato bruciare in torcia e quindi si è volatilizzato? Anche a queste domande, sembra che nessuno sappia rispondere. Nemmeno il governo e il Parlamento, a cui si sono rivolti con due interrogazioni i parlamentari Felice Belisario (Idv) e Cosimo Latronico (Pdl), che hanno sottolineato come in tutte queste vicende «è mancata l'adeguata trasparenza a garanzia dei cittadini».

Eppure le compagnie petrolifere, per il 2008, attraverso la cosiddetta Legge-obiettivo, hanno ottenuto come incentivo 850 milioni di euro di fondi pubblici. Ma c'è anche una quarta domanda: che cosa c'entrano le Coop rosse, le Isole Vergini, le Bermuda e l'Australia con i permessi di estrazione del petrolio in Basilicata? Secondo una ricostruzione del settimanale lucano Il Resto, suffragata da una ricca documentazione, tutto comincia nel 2005, quando la società Gas della Concordia Spa (poi Coopgas), di Concordia sul Secchia (Modena), cede per 11,2 milioni di euro alla sua controllata Intergas Più permessi di estrazione e di ricerca. Passano otto giorni e la Mediterranean Oil and Gas Company, società con sede a Perth, in Australia, acquista, per diecimila euro, cioè per un prezzo diecimila volte inferiore a quello della compravendita Gas Concordia-Intergas, l'Intergas Più. Strano. Ma non è l'unica stranezza. Il pagamento avviene con la sottoscrizione di azioni e obbligazioni convertibili da parte di tre società: la Mizuho International, con sede a Londra, la Shepherd Investments International, con sede nelle Isole Vergini Britanniche, e la Stark Investment, con sede nelle Bermuda. L'obiettivo di Med Oil è il giacimento di Monte Grosso (100 milioni di barili stimati) e viene centrato il 5 novembre 2007, quando la giunta regionale delibera di concedere i permessi di ricerca. Nella stessa giornata, Med Oil e Gas Concordia Spa scambiano diecimila azioni. Ma già tre settimane prima, il 19 ottobre, erano state scambiate ben 2.373.000 azioni, per un valore di 369 milioni di sterline, pari a 500 milioni di euro. Segno che a Monte Grosso c'era ben poco da «ricercare». Ma solo da scavare. Là sotto, il petrolio stava aspettando chi sapeva che c'era.




Schifo e rabbia! :muro: :muro: :muro:

Fil9998
22-09-2008, 11:07
non ci vuole un genio a capire che OGNI possibilità di sganciarci dalle lobby petrolifere -anceh solo in piccola parte-ora convertitesi in lobby pro nucleare viene costantemente sabotata ai massimi vertici .


agli amici potenti degli amici non si nega la possibilità di stringere il cappio al collo ad una nazione.

del resto è evidente ceh l'impennata del prezzo del greggio dei scorsi mesi è stata speculazione PURA, come è evidente che al riabassarsi del prezzo del greggio il prezzo dei raffinati non si abbassi proporzionalmente.


il mulo va caricato ogni giorno di più, poi prima che muoia lo si fa respirare e riposare, gli si tolgono giusto 30 kg dalle spalle, ma mai tutti.

yggdrasil
22-09-2008, 11:10
ho come la vaga impressione che l'unico modo per scanciarsi dalle lobby petrolifere sarà il finire il petrolio stesso :mbe:

Xile
22-09-2008, 11:13
Ennesima dimostrazione che in Italia e in certe zone in particolare si potrebbe stare più che bene se non fosse per certri stronzi che son peggio di Paperone.

Ser21
22-09-2008, 11:47
Ennesima dimostrazione che in Italia e in certe zone in particolare si potrebbe stare più che bene se non fosse per certri stronzi che son peggio di Paperone.

*

PS Bell'articolo,grazie della segnalazione ;)

zerothehero
23-09-2008, 17:26
La Basilicata galleggia su circa 1mld di barili di petrolio, che a 100dollari al barile, fanno circa 100mld di dollari.
Le royalty per la regione sono circa il 7%, ridicolmente basse.

Willy McBride
23-09-2008, 17:48
Ma di che vi pveoccupate? Adesso c'è la Vobin Hood Tax! :sofico:

Ser21
23-09-2008, 17:55
La Basilicata galleggia su circa 1mld di barili di petrolio, che a 100dollari al barile, fanno circa 100mld di dollari.
Le royalty per la regione sono circa il 7%, ridicolmente basse.

anceh questo puzza lontano un miglio...non ricordo quale trasmissione (annozero?report?) fece una serie di servizi sulla basilicata e sulla questione giacimenti e risorse petrolifere/gas e venne fuori proprio quel dato così assurdo e diverso dagli standard mondiali....
cmq anche qua,casualmente indaga quel comunista incapace amante della scena esibizionista di woodcock...

vorrei vedere dove sono tutti quelli che lo insultavano e denigravano per l'indagine di vallettopoli :asd:

fabio80
23-09-2008, 18:32
certo che ha un cognome che è tutto un programma :D