seb87
19-09-2008, 09:53
http://www.corriere.it/cronache/08_settembre_19/berlusconi_avvocato_90f4997c-8622-11dd-bef9-00144f02aabc.shtml
CASO MILLS: UDIENZA NON PARTe: SI CERCA DIFENSORE D'UFFICIO PER PREMIER
E Berlusconi rimase senza avvocato
Assenti i legali Ghedini e Longo. Avevano fatto sapere di essere impegnati alla Camera
Elisabetta Gandus (Emmevi)
Elisabetta Gandus (Emmevi)
MILANO - Non «parte» l'udienza fissata a Milano nell'ambito del procedimento che vede Silvio Berlusconi e David Mills imputati per corruzione in atti giudiziari: mancano, infatti, i difensori del premier. Assenti i legali di fiducia, Nicolò Ghedini e Piero Longo, che nei giorni scorsi avevano fatto sapere, con una lettera inviata alla cancelleria del Tribunale, di essere impegnati alla Camera, in aula si è presentato un collaboratore di studio, praticante ma non abilitato. Troppi pochi «requisiti» per consentirgli di essere parte dell'udienza come difensore. Per questo il collegio presieduto da Elisabetta Gandus ha sospeso, subito dopo l'appello, l'udienza per contattare il call center e individuare un avvocato iscritto nelle liste dei difensori d'ufficio.
LA SPIEGAZIONE - Con una istanza depositata nei giorni scorsi al Tribunale di Milano Nicolò Ghedini e Piero Longo, difensori di Silvio Berlusconi, sostenevano di ritenere sospesi, fin dal 26 luglio scorso, data di entrata in vigore del lodo Alfano, tutti i procedimenti a carico del premier. Per l'udienza di venerdì, in particolare, i due avvocati avevano comunicato al Tribunale di essere impegnati in commissione Giustizia. Per di più i due legali avevano scritto che «non vi è la possibilità di nominare un sostituto essendo tutti i colleghi di studio impegnati e nel caso in cui non si ritenesse la sospensione già effettiva dal 26 luglio, chiediamo al Tribunale di rinviare l'udienza». Per questi motivi venerdì mattina nell'aula del procedimento si è presentato un collaboratore non abilitato, rendendo necessario il ricorso al call center per la ricerca di un difensore d'ufficio.
IL PROCESSO - Al centro del processo, che ha preso il via nel marzo 2007, c'è l'accusa secondo cui Berlusconi nel 1997 fece inviare 600.000 dollari a Mills come ricompensa per non aver rivelato in due processi, in qualità di testimone -- e quindi con l'obbligo di legge di dire il vero e non tacere nulla -- le informazioni su due società off-shore usate da Mediaset ‹MS.MI›, secondo la procura, per creare fondi neri. Sia Berlusconi sia Mills hanno sempre respinto le accuse, e il gruppo di Segrate ha ribadito in più occasioni in diverse note la propria correttezza e trasparenza.
:D :D :D :D
CASO MILLS: UDIENZA NON PARTe: SI CERCA DIFENSORE D'UFFICIO PER PREMIER
E Berlusconi rimase senza avvocato
Assenti i legali Ghedini e Longo. Avevano fatto sapere di essere impegnati alla Camera
Elisabetta Gandus (Emmevi)
Elisabetta Gandus (Emmevi)
MILANO - Non «parte» l'udienza fissata a Milano nell'ambito del procedimento che vede Silvio Berlusconi e David Mills imputati per corruzione in atti giudiziari: mancano, infatti, i difensori del premier. Assenti i legali di fiducia, Nicolò Ghedini e Piero Longo, che nei giorni scorsi avevano fatto sapere, con una lettera inviata alla cancelleria del Tribunale, di essere impegnati alla Camera, in aula si è presentato un collaboratore di studio, praticante ma non abilitato. Troppi pochi «requisiti» per consentirgli di essere parte dell'udienza come difensore. Per questo il collegio presieduto da Elisabetta Gandus ha sospeso, subito dopo l'appello, l'udienza per contattare il call center e individuare un avvocato iscritto nelle liste dei difensori d'ufficio.
LA SPIEGAZIONE - Con una istanza depositata nei giorni scorsi al Tribunale di Milano Nicolò Ghedini e Piero Longo, difensori di Silvio Berlusconi, sostenevano di ritenere sospesi, fin dal 26 luglio scorso, data di entrata in vigore del lodo Alfano, tutti i procedimenti a carico del premier. Per l'udienza di venerdì, in particolare, i due avvocati avevano comunicato al Tribunale di essere impegnati in commissione Giustizia. Per di più i due legali avevano scritto che «non vi è la possibilità di nominare un sostituto essendo tutti i colleghi di studio impegnati e nel caso in cui non si ritenesse la sospensione già effettiva dal 26 luglio, chiediamo al Tribunale di rinviare l'udienza». Per questi motivi venerdì mattina nell'aula del procedimento si è presentato un collaboratore non abilitato, rendendo necessario il ricorso al call center per la ricerca di un difensore d'ufficio.
IL PROCESSO - Al centro del processo, che ha preso il via nel marzo 2007, c'è l'accusa secondo cui Berlusconi nel 1997 fece inviare 600.000 dollari a Mills come ricompensa per non aver rivelato in due processi, in qualità di testimone -- e quindi con l'obbligo di legge di dire il vero e non tacere nulla -- le informazioni su due società off-shore usate da Mediaset ‹MS.MI›, secondo la procura, per creare fondi neri. Sia Berlusconi sia Mills hanno sempre respinto le accuse, e il gruppo di Segrate ha ribadito in più occasioni in diverse note la propria correttezza e trasparenza.
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