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niko974
18-09-2008, 16:32
cominciano a fallire anche le nostre banche e assicurazioni qui in italia come sta succedendo in USA?

Radagast82
18-09-2008, 16:47
cominciano a fallire anche le nostre banche e assicurazioni qui in italia come sta succedendo in USA?

non falliranno. O almeno, non per i motivi che hanno portato al fallimento lehman, fannie e freddie, aig etc, ossia per i mutui subprime.
E di questo dobbiamo ringraziare il sistema di garanzie che viene richiesto da banche e finanziarie per la concessione di mutui e prestiti.

Fradetti
18-09-2008, 16:49
non falliranno. O almeno, non per i motivi che hanno portato al fallimento lehman, fannie e freddie, aig etc, ossia per i mutui subprime.
E di questo dobbiamo ringraziare il sistema di garanzie che viene richiesto da banche e finanziarie per la concessione di mutui e prestiti.

e se le nostre banche si fossero esposte coi mutui subprime americani?

lehman non è una banca che concede mutui.... ci si è esposta in seguito comprando contratti spazzatura

floola
18-09-2008, 16:50
cominciano a fallire anche le nostre banche e assicurazioni qui in italia come sta succedendo in USA?

Ci sono state molte previsioni, non mi ricordo dove avevo letto su Internet qualcuno che predicava il fallimento di una grande banca italiana entro qualche anno. Se però succedesse... Accadrebbero delle conseguenze inimmaginabili da tutti i punti vista: sociale, civile, politico, economico... Di sicuro significherebbe per l'Italia ripartire da ZERO...

C'è da dire che però lo Stato potrebbe cmq mandare avanti la baracca in qualche modo: Bancoposta dice niente? ;)

niko974
18-09-2008, 16:55
Bancoposta dice niente? ;)
cioe?

floola
18-09-2008, 16:56
cioe?

La banca delle Poste, e le Poste sono ancora del Ministero del Tesoro ;) Alla fine è una banca in tutto e per tutto.

Special
18-09-2008, 20:55
Ci sono state molte previsioni, non mi ricordo dove avevo letto su Internet qualcuno che predicava il fallimento di una grande banca italiana entro qualche anno. Se però succedesse... Accadrebbero delle conseguenze inimmaginabili da tutti i punti vista: sociale, civile, politico, economico... Di sicuro significherebbe per l'Italia ripartire da ZERO...
Ma no, partendo dal presupposto che prima di fallire sarebbe accorpata da qualche altra banca più grossa...
La banca d'italia secondo te che ci stà a fare?


C'è da dire che però lo Stato potrebbe cmq mandare avanti la baracca in qualche modo: Bancoposta dice niente? ;)
La banca delle Poste, e le Poste sono ancora del Ministero del Tesoro ;) Alla fine è una banca in tutto e per tutto.

Come detto sopra interverrebbe prima la banca d'italia, le poste non credo proprio... :D

floola
18-09-2008, 21:01
Ma figurati, partendo dal presupposto che prima di fallire sarebbe accorpata da qualche altra banca più grossa...
La banca d'italia secondo te che ci stà a fare?





Come detto sopra interverrebbe prima la banca d'italia, le poste non credo proprio... :D

Vabbé, io intendevo le Poste come banca per privati che continua ad esistere, non parlavo della Banca d'Italia. ;) Ma può immettere liquidi per tenere su una banca come fa la Fed? Quelli hanno un bacino immenso, noi non credo.

Un accorpamento tra banche, può essere buono, ma potrebbe causare ancora più svantaggi, visto che la nuova entità si accollerebbe anche le grane della precedente: ponendo una fusione tra Unicredit e Intesa Sanpaolo, con la prima in difficoltà, un accorpamento con la seconda porterebbe ad un altro crac, visto che Intesa Sanpaolo credo debbano recuperare ancora dalla fusione tra le due banche. A meno che non avvenga tutto per un "tozzo di pane" stile Merril Lynch-Bank Of America, banca ancora in salute, quindi si possa tentare senza troppi problemi.

Questo è solo il mio pensiero a riguardo, non sono un economista, quindi potrei aver scritto una marea di cavolate :)

Cmq fortunatamente siamo poco esposti ai subprime, se non sbaglio solo Unicredit avevo capito fosse leggermente esposta nel caso Lehmann

Radagast82
19-09-2008, 13:25
e se le nostre banche si fossero esposte coi mutui subprime americani?
ce ne saremmo già accorti ;)
lehman non è una banca che concede mutui.... ci si è esposta in seguito comprando contratti spazzatura e garantendo assieme ad AIG i mutui subprime...

Fil9998
19-09-2008, 13:31
son del settore e vi posso garantire ceh negli attivi di bilancio delle banceh ci sono MOLTI MOLTI MOLTI titoli derivati, che sono MOLTO MOLTO MOLTO più pericolosi dei mutui sub prime.

il botto grosso negli USA deve ancora venire, sarà il botto dei derivati.... e arrverà anche qui...

dave4mame
19-09-2008, 14:09
le esposizioni delle principali due banche italiane sono assai limitate; idem per la quarta... montepaschi non lo so :)

per quanto riguarda i derivati, non sono le banche ad essere piene... ma i loro clienti :/

ermejo91
19-09-2008, 14:14
son del settore e vi posso garantire ceh negli attivi di bilancio delle banceh ci sono MOLTI MOLTI MOLTI titoli derivati, che sono MOLTO MOLTO MOLTO più pericolosi dei mutui sub prime.

il botto grosso negli USA deve ancora venire, sarà il botto dei derivati.... e arrverà anche qui...

cioè, scusa l'ignoranza ma cosa accadrebbe?:confused:

Fil9998
19-09-2008, 14:25
bhè che sparirebbe di botto una bella fetta delle poste di "attivo" dai bilanci delle banche... le conseguenze son ovvie...

le banceh circa 10 anni fa han smesso di fare le banche finanziando attività produttive VERE, e si son messe ad investire in "soldi" attraverso vere e prorpie "scommesse" suill'economia (i derivati, IRS, pronti contro termine, opzioni. opzioni esotiche) invece che in "produzione" tangibile.

s'è creata una bollona di false attività nei bilanci che son reali solo finchè c'è fiducia ... poi valgono come carta straccia.

ma la bolla sta per scoppiare.



googla derivati finanziari banche bilanci gonfiati pericolo in varie combinazioni in italiano ed in inglese e vedrai da te.

le banche nostrane son meno impastoiate in ste cose di quelle americane ed inglesi, ma per nulla esenti da pericoli.


i primi link che ho pescato .

http://www.finanzaworld.it/blog/il-pericolo-dei-derivati-e-degli-strutturati

http://www.axnet.it/forum/sta-per-scoppiare-t313091.html

http://www.youtube.com/watch?v=vd-Mk4ufxXg


l'articolo se non erro è vecchio di un mese, ma le indicrezioni si stanno rivelando verissime.

Ecco la vera arma di distruzione di massa: i derivati. Voci sempre più
allarmate a Wall Street annunciano che sta per scoppiare questa bolla su cui
è fondato l'intero sistema finanziario e che è anche causa della cosidetta
penuria alimentare di questi tempi. Un mostruoso mercato nero di «valori» da
580 trilioni dollari, dieci volte l'economia reale del mondo intero.
Sta per scoppiare la bolla derivati
Maurizio Blondet 06 giugno 2008


Triste spettacolo: Henry Paulson, il segretario al Tesoro USA, è
andato per quattro giorni in Medio Oriente col cappello in mano, a bussare
alla porta dei fondi sovrani petroliferi e ad implorarli: comprate pezzi di
economia americana, i nostri meravigliosi istituti finanziari, le belle
banche d'affari; il momento è opportuno, vengono via per poco.

Il ministro Paulson sta ipotecando l'America, scrive il Los Angeles
Times (1). E si domanda: «Cosa significherà per gli americani il fatto che
le decisioni sui nostri posti di lavoro, sui nostri mutui-casa, i
mutui-scuola, eccetera, dipenderanno in ultima istanza da governi stranieri?
Cosa significa cedere il controllo della nostra economia a creditori
sovrani?». Domanda inutile.

Lo stesso Paulson, a novembre, finito il governo Bush, sarà un
disoccupato. Probabilmente sta già cercandosi un lavoro a Wall Street; e nel
momento in cui Wall Street sta per licenziare 25 mila strapagati genii della
finanza, le sue prospettive d'assunzione non sono eccellenti. I fondi
sovrani hanno già impegnato molto capitale nel salvataggio dell'America e
della giostra finanziaria globale.

Citigroup è stata salvata (per il momento) da 20 miliardi di dollari
forniti da un consorzio di fondi sovrani, Abu Dhabi (il più grosso, con in
cassa 900 miliardi di dollari), Kuweit e Singapore. Merrill Lynch è stata
salvata con 11 miliardi di dollari di Kuweit, Singapore e Sud Corea. Morgan
Stanley da 5 miliardi forniti dal fondo sovrano della Cina. La UBS
appartiene ormai a Singapore per il 9%. E' improbabile che facciano di più.

I fondi sovrani hanno già perso 25 miliardi di dollari nei loro
investimenti americani, ha rivelato David Rubenstein, il capintesta del
Carlyle Group: è stato un cattivo affare per loro investire in banche e
istituzioni finanziarie USA le cui azioni continuano a crollare perchè
nascondono «enormi perdite non riconosciute» e «molte di loro non
sopravviveranno come istituzioni indipendenti» (Rubenstein dixit) (2).

Ed ora, voci sempre più allarmate a Wall Street annunciano che sta per
scoppiare la bolla dei derivati. Se la bolla dei mutui subprime è stata
feroce per milioni di americani che hanno perso la casa, se il rincaro di
greggio e grani ha colpito miliardi di persone nel mondo, non avete ancora
visto niente. Il mercato dei derivati ha un valore nominale di 596 trilioni
di dollari - una dozzina di volte l'economia reale mondiale, cento volte più
di tutto il capitale di tutti i fondi sovrani messi insieme.

Le voci allarmistiche riguardano un'altra storica banca d'affari USA,
la Lehmann Brothers, che ha dovuto farsi prestare d'urgenza cifre enormi
dalla Federal Reserve (e lo nega), e probabilmente dovrà essere in qualche
modo nazionalizzata. Ora appare chiaro il motivo per cui la JP Morgan,
qualche settimana fa, ha salvato in tutta fretta la Bear Stearns,
comprandola coi soldi della FED: la JP Morgan era la controparte dei
contratti derivati nascosti nella pancia di Bear Stearns, e se quella fosse
crollata, anche la Morgan sarebbe andata nella spazzatura. Con l'acquisto, i
contratti derivati tra le due banche sono stati silenziosamente cancellati.
Ma quante volte potrà ripetersi il trucco?

Secondo Paul Volcker, ex governatore della Federal Reserve al tempo di
Reagan, il guaio è che oggi l'intero sistema finanziario è fondato sui
derivati: sono il modo nuovo con cui la speculazione ha creato moneta
(pseudo-capitale) al di fuori dalle regole bancarie, che impongono una
proporzione tra capitale e creazione di liquidità. Sono infinite promesse e
impegni di pagamento (sofisticatissime cambiali) che sono state rifilate
dalla fantasia finanziaria americana a infinite banche, fondi (anche
fondi-pensione), grossi investitori privati ed altri coglioni in giro per il
mondo. Questi contratti non sono mai scritti nei bilanci di nessuna entità,
sono privi di ogni regolazione, e sono stati per lo più comprati a credito.

Un mostruoso mercato nero di «valori» che nessuno capisce (anche
Warren Buffett, l'uomo più ricco del pianeta, lo ha confessato) e che la
finanza ha accettato come «valori veri», sui quali espandere il credito o
chiedendo o facendo prestiti. Ora queste «cose» sono nelle pance di infiniti
enti, e non sono negoziabili perchè il mercato assegna oggi loro valore zero
(3).

Si noti che la bolla dei subprime e quella dei derivati sono
intimamente collegate; e così i derivati sono anche la causa del rincaro di
greggio e granaglie.

«Questa emergenza sul cibo», ha scritto il giornale inglese New
Statesman, «è cresciuta in un lampo... La ragione della cosiddetta 'penuria
alimentare' è la speculazione sui futures sulle materie prime dovuta al
collasso del mercato dei derivati. Gestori e amministratori, disperatamente
alla ricerca di rapidi profitti, stanno sottraendo trilioni di dollari dalle
azioni e dalle obbligazioni sui mutui e le gettano a comprare futures sui
grani e sulle materie prime. Si chiama a Wall Street 'superciclo delle
materie prime', e porterà la fame su scala epica».

Sono 580 trilioni di «valori» che stanno per scomparire. Per farsi
un'idea:
l'intero patrimonio immobiliare del mondo è valutabile a 75 trilioni; il
prodotto interno lordo di tutto il pianeta non supera i 50 trilioni. Dunque
i derivati emessi sono dieci volte l'economia reale del mondo intero.

Secondo la Banca dei Regolamenti Internazionali, si tratta di un
valore «nominale». Ma se questa bolla esplode, sottrae all'economia reale 11
trilioni di dollari, circa come l'intero prodotto lordo USA (4).

Ecco perchè Warren Buffett ha chiamato i derivati «la vera arma di
distruzione di massa». E pensare che la cercavano in Iraq.

Fil9998
19-09-2008, 14:27
... e sta porcheria sta pure nelle casse di comuni, province , regioni ... cioè anche i bilanci dei comuni son in pericolo

http://milano.blogosfere.it/2008/06/derivati-4-banche-sotto-accusa-a-milano-truffa-aggravata-ai-danni-del-comune.html