View Full Version : Chiarimento su cura calcoli colecisti
Ciao,
un mio parente ha dei calcoli alla colecisti molto piccoli già da diversi anni e gli hanno consigliato di operarsi. Per varie ragioni non l'ha fatto ed ora gli continuano a dare i tipici dolori al fianco destro che si irradiano anche dietro la schiena. L'appendicite è da escludere a priori dato che gliel'hanno asportata via tre anni fa circa.
A questo punto la soluzione chirurgica sembrerebbe l'unica via per risolvere il problema, però ho trovato questo pezzo su Internet:
La dissoluzione farmacologica con acidi biliari è stata introdotta nei primi anni '70. Il farmaco di scelta è l'acido ursodesossicolico. L'indicazione migliore è rappresentata dai pazienti sintomatici con piccoli (< 5 mm) calcoli di colesterolo mobili in una colecisti funzionante. Tale evenienza comprende circa il 15% dei pazienti portatori di litiasi biliare. La terapia ha una durata variabile fra i 6 ed i 12 mesi ed è necessario monitorare con cura i pazienti per verificarne l'efficacia. In una percentuale di pazienti variabile fra il 60 ed il 90% la terapia è efficace, ma in circa nella metà di questi pazienti i calcoli si ripresenteranno nell'arco di 5 anni. Non ci sono dati sufficienti che supportino una terapia di mantenimento a lunghissimo termine. La percentuale di successo della terapia farmacologica è maggiore e la recidiva dei calcoli inferiore nei pazienti giovani, non obesi e con calcolo unico. Le indicazioni attuali sono limitate a pazienti sintomatici che rientrano nei criteri di sicura efficacia del farmaco e nei quali esista un rischio anestesiologico per età o malattie associate.
Tratto da qua (http://www.chirurgiadelfegato.it/calcoli.html).
Se non ho capito male qua si dice che l'uso di questo acido ursodesossicolico comporta la scomparsa dei calcoli piccoli (< 5mm) in una percentuale di pazienti variabile fra il 60 ed il 90%. Si dà il caso che il mio parente ha i calcoli proprio di questa dimensione per cui questa sostanza sembra proprio fare al caso suo. Ora mi chiedo: come mai il medico curante del mio parente gli ha consigliato di operarsi e di non provare con il trattamento farmacologico? Gli ha addirittura riferito che il trattamento farmacologico è indicato per i calcoli grossi, mentre qua si dice l'esatto contrario... :mbe:
Ci sono dei criteri di esclusione dai protocolli farmacologici per la dissoluzione dei calcoli biliari.
Così, da quello che dici, non è possibile esprimere un giudizio per mancanza di dati.
Se gli hanno consigliato l'intervento chirurgico è bene che lo faccia senza tante storie.
Con la VLC (videolaparocolecistectomia), si viene dimessi il giorno dopo l'intervento senza particolari raccomandazioni e/o fastidi, e si scongiura una buona volta per tutte la recidiva e possibili complicanze gravissime quali l'empiema della colecisti che porta nella quasi totalità dei casi alla peritonite acuta.
Meglio operarsi in elezione con "i tre forellini" che rischiare uno sbrano xifo-pubico, drenaggi, sng, catetere, ascessi post-chirurgici e compagnia bella.
:D
Ci sono dei criteri di esclusione dai protocolli farmacologici per la dissoluzione dei calcoli biliari.
Così, da quello che dici, non è possibile esprimere un giudizio per mancanza di dati.
Se gli hanno consigliato l'intervento chirurgico è bene che lo faccia senza tante storie.
Con la VLC (videolaparocolecistectomia), si viene dimessi il giorno dopo l'intervento senza particolari raccomandazioni e/o fastidi, e si scongiura una buona volta per tutte la recidiva e possibili complicanze gravissime quali l'empiema della colecisti che porta nella quasi totalità dei casi alla peritonite acuta.
Meglio operarsi in elezione con "i tre forellini" che rischiare uno sbrano xifo-pubico, drenaggi, sng, catetere, ascessi post-chirurgici e compagnia bella.
:D
Non metto in dubbio che ci siano dei protocolli molto rigidi in merito alla soluzione farmacologica, ovviamente, solo che mi è saltato all'occhio il brano che ho citato che dice l'esatto opposto di quello che ha detto il medico curante del mio parente (che ha proprio calcoli < 5mm, come confermato da più ecografie).
Siccome ha una certa età se si potesse evitare l'anestesia totale (è questo il problema principale) sarebbe meglio, per questo mi sono avventurato nella ricerca di ulteriori notizie sulla Rete.
Non vorrei che il suo medico curante gli avesse consigliato la soluzione chirurgica perché ha un pregiudizio verso la soluzione farmacologica perché magari, quando ha studiato, era ancora sperimentale o comunque poco diffusa. Certo l'opzione chirurgica non l'abbiamo esclusa a priori, però a questo punto, dato che ho questo ragionevole dubbio (correggimi se sbaglio, dato che penso tu te ne intenda), penso sia meglio fare una visita dal gastroenterologo, non trovi? Nel frattempo il mio parente deve fare un'ecografia settimana prossima e si prende buscopan+diclofenac. Con quell'esame in mano, oltre ai precedenti, avevo in mente di andare da un gastroenterologo: fra l'altro il medico curante mi ha detto di portare il mio parente dal chirurgo direttamente... non vorrei che fosse davvero un po' fissato con le operazioni! :stordita:
Siddhartha
12-09-2008, 18:54
Non vorrei che il suo medico curante gli avesse consigliato la soluzione chirurgica perché ha un pregiudizio verso la soluzione farmacologica perché magari, quando ha studiato, era ancora sperimentale o comunque poco diffusa. Certo l'opzione chirurgica non l'abbiamo esclusa a priori, però a questo punto, dato che ho questo ragionevole dubbio (correggimi se sbaglio, dato che penso tu te ne intenda), penso sia meglio fare una visita dal gastroenterologo, non trovi? Nel frattempo il mio parente deve fare un'ecografia settimana prossima e si prende buscopan+diclofenac. Con quell'esame in mano, oltre ai precedenti, avevo in mente di andare da un gastroenterologo: fra l'altro il medico curante mi ha detto di portare il mio parente dal chirurgo direttamente... non vorrei che fosse davvero un po' fissato con le operazioni! :stordita:
l'indicazione all'intervento non la esprime il medico curante, ma lo specialista che si prenderà in carico il tuo parente! il medico curante ha solo il compito di consigliare e di indirizzare il paziente allo specialista (di certo l'intervento non lo esegue il MMG)! se anche il chirurgo vedrà indicazione all'intervento, sarà allora meglio che si faccia!
il medico curante mi ha detto di portare il mio parente dal chirurgo direttamente... non vorrei che fosse davvero un po' fissato con le operazioni! :stordita:
guarda che sarà il chirurgo a decidere riguardo l'intervento...non il medico di famiglia!
Siccome ha una certa età se si potesse evitare l'anestesia totale (è questo il problema principale) sarebbe meglio, per questo mi sono avventurato nella ricerca di ulteriori notizie sulla Rete.
l'anestesia totale è la tecnica più sicura che esista in anestesiologia in quanto permette di monitorare e agire su ogni parametro del paziente: ogni volta che ci sono complicazioni o imprevisti prima o durante un intervento, la Generale è la tecnica di elezione!
gigio2005
12-09-2008, 19:01
SEI TORNATO FINALMENTE DOC! pero' nel momento del bisogno non ci sei mai...
guardate che e' un fenomeno sociologico secondo me...
perche' secondo voi la medicina e' considerata "materia di tutti" mentre nessuno si sognerebbe di andare da un ingegnere e dire: "ma sai...io lo farei diversamente sto ponte..."
:D
Come ti ha già risposto Siddartha non è il MMG che decide la modalità di intervento su una patologia che richiede la valutazione di uno specialista.
Il gastroenterologo non potrà che reinviare il paziente al chirurgo, il quale valuterà l'opportunità di intervenire chirurgicamente o meno, ed eventualmente con quale modalità (VLC, laparotomia tradizionale, etc.).
Per quanto riguarda l'anestesia generale... anche lì ha già risposto Sid (che ne sa parecchio... :D ).
Tu pensa solo che vengono eseguiti interventi di svariate ore su pazienti defedati di 90 anni senza che vi siano complicazioni (per carità, sempre possibili)... figuriamoci quindi per una VLC che dura sì e no mezz'ora.
:D
Siddhartha
12-09-2008, 21:12
SEI TORNATO FINALMENTE DOC! pero' nel momento del bisogno non ci sei mai...
guardate che e' un fenomeno sociologico secondo me...
perche' secondo voi la medicina e' considerata "materia di tutti" mentre nessuno si sognerebbe di andare da un ingegnere e dire: "ma sai...io lo farei diversamente sto ponte..."
:D
ciao, gigio! ho letto la tua invocazione "pokemon style" nel 3d sulla morte encefalica (anche se sinceramente, dopo anni di frequentazione di questo forum, mi sono reso conto che in certi 3d mi cadono le braccia e finisco per non intervenire più), ma mi stavo godendo la mia settimana di ferie....sono appena tornato dal portogallo! :D
alla prossima invocazione mi manifesterò! :sofico:
Per quanto riguarda l'anestesia generale... anche lì ha già risposto Sid (che ne sa parecchio... :D ).
Tu pensa solo che vengono eseguiti interventi di svariate ore su pazienti defedati di 90 anni senza che vi siano complicazioni (per carità, sempre possibili)... figuriamoci quindi per una VLC che dura sì e no mezz'ora.
:D
ti dirò di più: per ogni intervento in anestesia loco-regionale, si prepara sempre l'occorrente per la Generale in modo da poter rapidamente convertire, durante l'intervento, nel caso sopraggiungano complicazioni! :)
in pratica ogni volta ci si prepara sempre per entrambe le tecniche, anche se l'intervento avverrà...che so...in spinale!
Scusate ma voi mi dite di andare dal chirurgo... ma il gastroenterologo, che dovrebbe essere lo specialista relativo anche del fegato, allora a che serve? :stordita:
Io mi ero fatto questa scaletta mentale:
1) ecografia
2) si va da un gastroenterologo per valutare il trattamento farmacologico. Se non lo ritiene opportuno lo manda dal chirurgo.
3) il chirurgo fissa praticamente la data del ricovero per la laparoscopia... :fagiano:
C'è qualcosa di sbagliato in tutto ciò? Se si va subito dal chirurgo cosa vuoi che dica? Operiamo! Mi sbaglio? :stordita:
(Ad ogni modo non potevano togliergli questa colecisti quando gli hanno fatto l'appendicite, così da risparmiare un'anestesia extra al mio parente? :muro: )
gigio2005
13-09-2008, 00:55
Come ti ha già risposto Siddartha...
Per quanto riguarda l'anestesia generale... anche lì ha già risposto Sid
scusa ma allora cosa posti a fare :D
ti dirò di più: per ogni intervento in anestesia loco-regionale, si prepara sempre l'occorrente per la Generale in modo da poter rapidamente convertire, durante l'intervento, nel caso sopraggiungano complicazioni! :)
http://www.martameo.net/public/martello.jpg
scusa ma allora cosa posti a fare :D
Già, non lo so neanch'io, stanotte chiamo Marzullo, mi faccio una domanda, mi dò una risposta e te la dico nèh??? :doh: :ciapet: :cool:
Io mi ero fatto questa scaletta mentale:
Che non è necessariamente corretta... :)
1) ecografia
Ovvia.
2) si va da un gastroenterologo per valutare il trattamento farmacologico. Se non lo ritiene opportuno lo manda dal chirurgo.
In genere l'ecografista può già dare un primo parere su quale specialista sia opportuno interpellare.
Il trattamento farmacologico viene praticato in pochissimi casi, direi quasi mai, il 99% delle calcolosi colecistiche o si lasciano stare fino alla comparsa di sintomi, o si operano.
3) il chirurgo fissa praticamente la data del ricovero per la laparoscopia...
Si può bypassare il GE, anche il chirurgo è in grado di indicare se sia possibile tentare la litotrixia farmacologica.
Come ti ho detto non è un obbligo intervenire chirurgicamente, ma nemmeno tentare di "sciogliere" i calcoli.
Eventualmente poi chirurgo esprime un parere su quale modalità di intervento sia più opportuna per il paziente (VLC o laparotomia tradizionale).
Insomma, come ha detto bene gigio 2005 (contento ora che nomino anche te??? :stordita: :Prrr: :rolleyes: ), siccome la medicina ci "tocca" in prima persona si pretende a volte di intendersene anche se non è vero.
Ricordati che tutti questi algoritmi mentali i medici li fanno anche se non te li dicono e a te può sembrare che non li abbiano fatti.
Per cui se il tuo parente viene inviato direttamente al chirurgo, vuol dire che quella è (o potrebbe essere) la soluzione migliore per quel caso (e sono già state valutate tutte le alternative anche se non te le hanno dette).
Poi, naturalmente, hai tutto il diritto di porre domande ed i medici hanno tutto il dovere di rispondere.
:D
Per cui se il tuo parente viene inviato direttamente al chirurgo, vuol dire che quella è (o potrebbe essere) la soluzione migliore per quel caso (e sono già state valutate tutte le alternative anche se non te le hanno dette).
Poi, naturalmente, hai tutto il diritto di porre domande ed i medici hanno tutto il dovere di rispondere.
:D
Preciso che non voglio certo sostituirmi ai medici: difatti ho postato qua il mio dubbio proprio sperando nella replica di persone competenti. Se avessi portato quel pezzo che ho quotato dal medico del mio parente gli avrei dimostrato che non mi fido di lui ed avrei avuto comunque il dubbio che la sua risposta fosse condizionata dal consiglio di operare il mio parente dato precedentemente.
A quanto ho capito, comunque, ciò che è scritto su quel sito è abbastanza generico dato che fa intendere che la maggior parte dei calcoli < 5mm sono trattabili farmacologicamente quando questo non è evidentemente vero. Ad ogni modo tu ritieni che la visita dal gastroenterologo sia superflua?
L'articolo che hai citato già di per sè spiega che in modo piuttosto evidente che la litotrixia farmacologica ha molti limiti, che devono essere valutati caso caso, oltre ad una notevole incidenza di recidive.
Solo questo mi farebbe propendere per un intervento radicale.
Ma la parola spetta al chirurgo, che deve decidere se sia più opportuno tentare la terapia farmacologica o quella chirurgica.
Tieni presente che la litiasi biliare è di stretta pertinenza chirugica, e non medica.
Semmai la cosa può essere vista in modo diametralmente opposto al tuo, cioè può essere il chirurgo che invia al GE un caso che ritiene possa essere trattato farmacologicamente.
Io, ma parlo per me e non voglio dare consigli e/o obbligare nessuno a scegliere una strada piuttosto che un'altra, sentirei in primis il parere del chirurgo, bypassando il GE.
Però ripeto, questo è quanto farei io se avessi questo problema.
Ognuno poi faccia come crede.
:D
Siddhartha
13-09-2008, 12:29
rileggendo il tuo primo post, l'indicazione chirurgica che vede il tuo MMG è, secondo me, corretta considerando le coliche continue e recidivanti! :)
considera che la litiasi biliare aumenta di molto la possibilità di pancreatite e che senza colecisti si vive alla grande! :)
Va bene ho letto tutti i post ed ho il quadro completo della situazione ora... c'è da dire che questo mio parente se ne è altamente fregato delle quattro regole dietetiche che deve seguire chi ha i calcoli e probabilmente siamo giunti a questo punto anche per questa ragione. Fra l'altro è sovrappeso e mi ricordo che nelle analisi del sangue aveva il colesterolo alto: molto probabilmente è questa la prima causa de peggioramento della sua calcolosi. :muro:
Penso che una dieta ferrea non possa che far bene in generale, poi comunque chiederò al chirurgo se il trattamento farmacologico sia proprio inutile al 100% o meno... che voi sappiate l'acido ursodesossicolico è tossico e/o ha effetti collaterali gravi?
... c'è da dire che questo mio parente se ne è altamente fregato delle quattro regole dietetiche che deve seguire chi ha i calcoli e probabilmente siamo giunti a questo punto anche per questa ragione. Fra l'altro è sovrappeso e mi ricordo che nelle analisi del sangue aveva il colesterolo alto: molto probabilmente è questa la prima causa de peggioramento della sua calcolosi. :muro:
Puoi giurarci.
Penso che una dieta ferrea non possa che far bene in generale
Nemmeno.
Le diete, salvo casi specifici, non devono mai essere ferree.
Una dieta corretta è uno dei pochi elisir di lunga vita che conosciamo.
poi comunque chiederò al chirurgo se il trattamento farmacologico sia proprio inutile al 100% o meno... che voi sappiate l'acido ursodesossicolico è tossico e/o ha effetti collaterali gravi?
Ottima idea, ma considerato il sovrappeso, le coliche recidivanti, e la non aderenza alle indicazioni dietetiche penso che escluderà tale possibilità.
L'acido ursodesossicolico non presenta evidenti effetti collaterali, salvo una possibile modificazione dell'alvo, che è comunque transitoria.
:D
Lucrezio
13-09-2008, 13:51
scusa ma allora cosa posti a fare :D
http://www.martameo.net/public/martello.jpg
Un intervento davvero costruttivo......
Ci sono dei criteri di esclusione dai protocolli farmacologici per la dissoluzione dei calcoli biliari.
Così, da quello che dici, non è possibile esprimere un giudizio per mancanza di dati.
Se gli hanno consigliato l'intervento chirurgico è bene che lo faccia senza tante storie.
Con la VLC (videolaparocolecistectomia), si viene dimessi il giorno dopo l'intervento senza particolari raccomandazioni e/o fastidi, e si scongiura una buona volta per tutte la recidiva e possibili complicanze gravissime quali l'empiema della colecisti che porta nella quasi totalità dei casi alla peritonite acuta.
Meglio operarsi in elezione con "i tre forellini" che rischiare uno sbrano xifo-pubico, drenaggi, sng, catetere, ascessi post-chirurgici e compagnia bella.
:D
Mia madre si è operata nel 1980 di colecistectomia. Antiesteticissima cicatrice e ora a distanza di 20 anni erosione del tratto in cui si inserisce la bile e problemini di digestione. Il mio capo si operò anni fa con la tecnica dei 3 buchini e due anni fa ha avuto gli intestini attorcigliati (scusate se non so spiegarvelo meglio) ed è dovuto essere operato di urgenza senza poter mangiare per giorni... Gli hanno detto che se avesse fatto l'intervento classico avrebbe rischiato di meno.
I medici colleghi miei mi dicono che è dovuto alla densità della bile e che è ereditario. Anche a me ogni tanto fa male la coliciste ma ultimamente mi sono offerto volontario per confrontare la spettroscopia tramite RM al fegato e l'ecografia per diagnosticare la steatosi e già che c'ero ho detto al prof di darmi una occhiata alla coleciste... Non c'erano calcoli, ma come mai ogni tanto mi fa male??? (p.s.: niente steatosi per fortuna... :D)
Chi te lo ha detto che è proprio la colecisti a procurarti dolore?
Sei stato visitato da un medico?
:D
Chi te lo ha detto che è proprio la colecisti a procurarti dolore?
Sei stato visitato da un medico?
:D
Beh, ci sono tanti radiologi qui da me (lavoro in un policlinico)... Gli ho mostrato dove mi faceva male, gli ho detto che è spesso dopo pranzo, gli ho detto che a mia madre hanno asportato la coleciste e mi ha detto il fatto che è genetico, che la bile è più densa, ecc e che probabilmente è quello... :D Forse non si vedevano all'eco? (considerando che gli ha dato solo una occhiata veloce?)
Eh sì, allora sì, ci sta proprio.
Molte persone presentano spasmi della colecisti anche non in presenza di litiasi.
Se la bile è molto densa la colecisti deve "spremersi" con una certa forza per immetterla nel duodeno, e quindi è verosimile in tali casi di avvertire una sensazione più o meno intensa di fastidio.
Nulla toglie che tu possa anche avere delle microconcrezioni biliari (simili alla "renella") occasionali e quindi non sempre visibili all'eco.
:D
Eh sì, allora sì, ci sta proprio.
Molte persone presentano spasmi della colecisti anche non in presenza di litiasi.
Se la bile è molto densa la colecisti deve "spremersi" con una certa forza per immetterla nel duodeno, e quindi è verosimile in tali casi di avvertire una sensazione più o meno intensa di fastidio.
Nulla toglie che tu possa anche avere delle microconcrezioni biliari (simili alla "renella") occasionali e quindi non sempre visibili all'eco.
:D
Ok, grazie... :) Allora non devo preoccuparmi dei leggeri dolori alla colecisti specialmente dopo un lauto pranzo? :)
Mah... insomma... il dolore non ci dovrebbe essere... forse sarebbe il caso di sentire il parere di un gastroenterologo, perchè non so se a lungo andare la cosa potrebbe creare qualche problema.
:D
Siddhartha
17-09-2008, 00:41
neanche io so cosa dirti: fintanto che si tratta di problemi classici, un consiglio lo si dà sempre...ma qui ci vuole uno specialista! :D
visto che lavori al policlinico, fatti ungiro a gastroenterologia e scrocca una visita! :sofico:
neanche io so cosa dirti: fintanto che si tratta di problemi classici, un consiglio lo si dà sempre...ma qui ci vuole uno specialista! :D
visto che lavori al policlinico, fatti ungiro a gastroenterologia e scrocca una visita! :sofico:
Ho già consultato un radiologo e un ecografista! :D
Hai fatto benissimo, ma quelli sono validi per la diagnostica per immagini, ora ti serve un clinico per inquadrare la situazione.
:D
Siddhartha
17-09-2008, 19:28
Hai fatto benissimo, ma quelli sono validi per la diagnostica per immagini, ora ti serve un clinico per inquadrare la situazione.
:D
stavolta ti quoto io! :D
windsofchange
17-09-2008, 21:02
Ok, grazie... :) Allora non devo preoccuparmi dei leggeri dolori alla colecisti specialmente dopo un lauto pranzo? :)
Dipende :O Se dopo questo, sì!
http://blogs.nature.com/nm/spoonful/lunch.jpg
Tornando seri ti consiglio di controllarti e valutare anche l'opzione intervento nel caso ci fosse bisogno.
Anche io ho avuto casi in famiglia e ne soffro tutt'ora. :(
Sembra una cosa davvero diffusa tra l'altro.
Siddhartha
17-09-2008, 21:06
bella la tua foto in avatar...ma ti ricordavo più carina!!! :stordita:
:Prrr: :Prrr: :Prrr:
Ciao,
un mio parente ha dei calcoli alla colecisti molto piccoli già da diversi anni e gli hanno consigliato di operarsi. Per varie ragioni non l'ha fatto ed ora gli continuano a dare i tipici dolori al fianco destro che si irradiano anche dietro la schiena. L'appendicite è da escludere a priori dato che gliel'hanno asportata via tre anni fa circa.
A questo punto la soluzione chirurgica sembrerebbe l'unica via per risolvere il problema, però ho trovato questo pezzo su Internet:
Tratto da qua (http://www.chirurgiadelfegato.it/calcoli.html).
Se non ho capito male qua si dice che l'uso di questo acido ursodesossicolico comporta la scomparsa dei calcoli piccoli (< 5mm) in una percentuale di pazienti variabile fra il 60 ed il 90%. Si dà il caso che il mio parente ha i calcoli proprio di questa dimensione per cui questa sostanza sembra proprio fare al caso suo. Ora mi chiedo: come mai il medico curante del mio parente gli ha consigliato di operarsi e di non provare con il trattamento farmacologico? Gli ha addirittura riferito che il trattamento farmacologico è indicato per i calcoli grossi, mentre qua si dice l'esatto contrario... :mbe:
se fossi medico ( e non lo sono) farei fare cosi:
1. terapia con deursil per i mesi prescritti
2. attivita fisica e controllo dietetico
3. monitoraggio ecografico per valutare l' andamento ( una eco ogni 2 mesi? )
probabilmente in pochi mesi i calcoli spariscono..
il loro ritorno è dato si dalla genetica ma anche dalle abitudini alimentari e sportive.. quindi a fine terapia con deursil è da continuare una dieta appropriata e attivita fisica costante. Ovviamente monitoraggio con eco ( una ogni 6 - 12 mesi ?)
se i calcoli si dovessero ripresentare in brevissimo tempo allora reputo la terapia medica fallita e si ricorre alla terapia chirurgica ( ERCP/laparoscopia ). se invece si dovessero ripresentare a distanza di molti anni allora terapia medica sempre con deursil , dieta e attivita fisica.
ma come dicevo.. non sono un medico..
windsofchange
18-09-2008, 01:52
bella la tua foto in avatar...ma ti ricordavo più carina!!! :stordita:
:Prrr: :Prrr: :Prrr:
:D È molto più bello di me quell'omino :O
Burrocotto
18-09-2008, 09:59
Con la VLC (videolaparocolecistectomia), si viene dimessi il giorno dopo l'intervento senza particolari raccomandazioni e/o fastidi, e si scongiura una buona volta per tutte la recidiva e possibili complicanze gravissime quali l'empiema della colecisti che porta nella quasi totalità dei casi alla peritonite acuta.
Meglio operarsi in elezione con "i tre forellini" che rischiare uno sbrano xifo-pubico, drenaggi, sng, catetere, ascessi post-chirurgici e compagnia bella.
:D
Quindi il simpatico tubo di drenaggio che mi han lasciato per 3 giorni dopo l'operazione era xchè mi volevano tanto tanto bene o come al solito (pratica molto comune tra i medici) ci siamo dimenticati di descrivere correttamente l'intervento (a parole dei medici sembrano sempre stronzate, quando poi ti svegli tutto rotto e come anti dolorifico ti danno solo della tachipirina cominci a maledire il momento in cui hai deciso di farti operare).
Quindi il simpatico tubo di drenaggio che mi han lasciato per 3 giorni dopo l'operazione era xchè mi volevano tanto tanto bene o come al solito (pratica molto comune tra i medici) ci siamo dimenticati di descrivere correttamente l'intervento (a parole dei medici sembrano sempre stronzate, quando poi ti svegli tutto rotto e come anti dolorifico ti danno solo della tachipirina cominci a maledire il momento in cui hai deciso di farti operare).
Prova a ricominciare da capo spiegando cosa ti è successo, come e perchè, e forse capiremo qualcosa.
:D
Burrocotto
18-09-2008, 15:47
Prova a ricominciare da capo spiegando cosa ti è successo, come e perchè, e forse capiremo qualcosa.
:D
Facendola breve (ma neanche troppo :D):
Calcoli alla colecisti...al secondo attacco nel giro di 2 mesi decidono di operarmi.
Come al solito il chirurgo dice che è una formalità, che mi fanno 4 buchetti e che nel giro di poco mi dimettono.
Quando mi risveglio mi ritrovo con un tubo di drenaggio (cosa che CASUALMENTE il chirurgo si era dimenticato di avvertirmi e che anche qua non è emersa), che mi da un fastidio porco (probabilmente l'avevano infilato troppo e puntava contro qualche altro organo interno), che m'impediva ogni minimo movimento. Dato che in ogni caso un operazione di colecistectomia proprio una minchiatina nn è, uno gradirebbe avere qualche antidolorifico dopo...e invece in reparto di chirurgia il massimo che davano come antidolorifico è la tachipirina. A parte che il primo che viene ancora a dirmi che la tachipirina è un antidolorifico me lo mangio a colazione, non trovo normale che al pronto soccorso non si facciano problemi a riempirti di contramal mentre nel reparto di chirurgia dopo un intervento nn ti diano neanche una dose da cavallo di tachipirina, dicendo che "te ne abbiamo già data".
Son lievemente incazzato perché il chirurgo che decise di operarmi me la spacciò come soluzione totale definitiva ai calcoli, quando adesso (a distanza di 3 anni) si son formati dei calcoli alle vie biliari (non sono medico,quindi potrei sbagliarmi nei termini). E anche qua, al secondo attacco mi danno una bella ripulitina attraverso una gastroscopia. Tralasciando l'annestesista che me ne ha dette contro di tutti i colori xchè ho scelto di farmi fare un'anestesia totale anziché farmi sedare, anche in quest'occasione al risveglio mi son trovato un simpatico regalo, ovvero un sondino nasograstico, che CASUALMENTE non era stato nominato.
Insomma, ho la lieve sensazione che i chirurghi quando ti vogliono operare tralascino molti particolari.
Bèh, le modifiche in corso d'opera a volte sono inevitabili.
Spesso si pensa di agire in un modo, poi quando "ci si mette l'occhio" ci si può accorgere che la realtà è diversa e ci impone un cambio di marcia.
Però avresti dovuto essere avvertito delle possibili "variazioni sul tema", e se il chirurgo non l'ha fatto è di sicuro in errore lui.
Del resto penso che tu prima di essere operato abbia firmato il "consenso informato".
Il chirurgo aveva l'obbligo di spiegarti tutto nei minimi dettagli, compreso le possibili complicanze e conseguenti provvedimenti.
Tu avevi il diritto/dovere di chiedere tutto.
Certo, se uno non è del campo come fa a porre domande su cose di cui magari non sospetta nemmeno l'esistenza?
Però, se tu hai chiesto tutto il possibile che ti veniva in mente, ha sbagliato il chirurgo a non avvisarti delle possibili modifiche all'intervento prospettato.
E comunque, purtroppo, non sempre tutte le ciambelle riescono col buco.
:D
Burrocotto
18-09-2008, 21:36
Bèh, le modifiche in corso d'opera a volte sono inevitabili.
Spesso si pensa di agire in un modo, poi quando "ci si mette l'occhio" ci si può accorgere che la realtà è diversa e ci impone un cambio di marcia.
Però avresti dovuto essere avvertito delle possibili "variazioni sul tema", e se il chirurgo non l'ha fatto è di sicuro in errore lui.
Del resto penso che tu prima di essere operato abbia firmato il "consenso informato".
Il chirurgo aveva l'obbligo di spiegarti tutto nei minimi dettagli, compreso le possibili complicanze e conseguenti provvedimenti.
Tu avevi il diritto/dovere di chiedere tutto.
Certo, se uno non è del campo come fa a porre domande su cose di cui magari non sospetta nemmeno l'esistenza?
Però, se tu hai chiesto tutto il possibile che ti veniva in mente, ha sbagliato il chirurgo a non avvisarti delle possibili modifiche all'intervento prospettato.
E comunque, purtroppo, non sempre tutte le ciambelle riescono col buco.
:D
Penso che il tubo di drenaggio fosse previsto già fin dall'inizio, idem come il sondino nasogastrico a sto giro.
Anche perché potrei fare un poema sulle volte che il personale medico mi ha sfanculato.
Ad esempio quando avevo 13 anni decisero di farmi un prelievo osseo da un braccio...capisci che se il medico ti dice "ti facciamo un piccolo buco con un ago" e quando ti risvegli hai 8 punti (almeno) di sutura su un polso con tanto di semi ingessatura un po' ti girano le balle.
Idem quando (questa è più recente) parlando con l'anestesista gli accenni di avere una stenosi all'esofago (è "saltato" fuori xchè alla domanda "hai subito altre anestesie totali" gli ho risposto si) e tale signora si è dimenticata totalmente di dirlo al resto del personale medico (xchè parlarsi tra di loro...in fondo se mi stai anestizzando per farmi una gastroscopia cosa ti fa pensare che il dire al chirurgo che c'è una stenosi possa servire...).
Oppure (dopo essersi resi conto dell'esistenza di questa stenosi) il chirurgo fa "ahhhh, hai un esofago messo male", quando questa cosa ce l'ho da 10 anni e (:tie: ) non mi ha mai dato grossi problemi.
Son quelle cose che ti fan leggermente irritare e litigare coi medici.
A sto giro un chirurgo mi ha detto che sono indisponente. :stordita:
Siddhartha
19-09-2008, 00:44
il drenaggio è normale e si mette sempre!
mi sembra strano che non ti abbiano dato analgesici: di solito si posiziona una pompa antalgica per almeno le prime 48h! :)
Burrocotto
19-09-2008, 11:29
il drenaggio è normale e si mette sempre!
E' normale se sai di medicina. :D Io mica son medico. :D
E cmq come ho detto, anche qua, parlando di colecistectomia sta cosa del drenaggio mica è saltata fuori. ;) :D
Se bisogna descrivere un intervento, parlare di un tubo che ti tieni dopo dovrebbe essere la prima cosa da dire. :fagiano:
mi sembra strano che non ti abbiano dato analgesici: di solito si posiziona una pompa antalgica per almeno le prime 48h! :)
Per loro la tachipirina E' un analgesico (e in effetti anche per la medicina in generale il paracetamolo è un analgesico).
Per me non lo è...è come cercare di uccidere (non che ne abbia voglia, è per far capire cosa intendo) un elefante con una fionda. :D
La tachipirina è uno dei farmaci con minori effetti collaterali, tanto il male ce l'hai tu, mica loro. :read:
Siddhartha
19-09-2008, 13:00
Per loro la tachipirina E' un analgesico (e in effetti anche per la medicina in generale il paracetamolo è un analgesico).
Per me non lo è...è come cercare di uccidere (non che ne abbia voglia, è per far capire cosa intendo) un elefante con una fionda. :D
La tachipirina è uno dei farmaci con minori effetti collaterali, tanto il male ce l'hai tu, mica loro. :read:
il paracetamolo è analgesico (un po' blando, è vero), ok...ma davvero ti hanno messo solo la boccetta di perfalgan dopo la colecistectomia? :confused:
Burrocotto
20-09-2008, 14:09
il paracetamolo è analgesico (un po' blando, è vero), ok...ma davvero ti hanno messo solo la boccetta di perfalgan dopo la colecistectomia? :confused:
Calcolando il male che avevo penso proprio di si...anche nei giorni seguenti (nei quali cmq avevo il tubo di drenaggio che dava un fastidio boia) mi davano solo tachipirina in bustine, fai te.
A sto giro invece dopo ampie lamentele devono avermi dato qualcosa più forte, dato che il dolore nn c'era quasi.
Cmq il loro comportamento da stronzi nn ha pari: per via di un problema al braccio prendo cortisone (intorno ai 10mg/giorno)...dopo la rimozione dei calcoli alle vie biliari il primo giorno mi hanno dato il cortisone in pastiglie (e forse non lo preso,diciamo che ero un po' svampato, nn è che ricordi moltissimo), poi (date le difficoltà) quando gli ho chiesto di darmelo in un'altra maniera hanno avuto la grandissima pensata di darmelo attraverso il sondino nasogastrico (una delle cose più fastidiose del mondo). Quando al terzo giorno ero in crisi d'astinenza (anche se basso come dosaggio se non lo prendo per lunghi periodi il mio cervello ne risente), nonostante le richieste, non hanno voluto darmelo via vena. Per fortuna poi mi han tolto il sondino e ho ricominciato le solite terapie via bocca.
Il fatto è che porca puttana, ti chiedo di farmi del c@zzo di cortisone via vena, sapete che lo sto prendendo (non sono un drogato che va alla ricerca di farmaci), che c@zzo vi cambia da darmelo via sondino o via vena!
Siddhartha
20-09-2008, 20:57
cortisone??? :confused:
sei sicuro che non fosse un oppiaceo tipo morfina???
il quadro, le dosi (10mg) e le modalità di somministrazione (os, ev) mi fanno pensare proprio alla morfina! :fagiano:
windsofchange
21-09-2008, 01:39
cortisone??? :confused:
sei sicuro che non fosse un oppiaceo tipo morfina???
il quadro, le dosi (10mg) e le modalità di somministrazione (os, ev) mi fanno pensare proprio alla morfina! :fagiano:
Che io sappia ci sono protocolli di prednisone ad esempio da 0.2-0.5 mg/kg/die per le pericarditi ad esempio, oppure bassi dosaggi per sclerosi multipla.
Comunque dalla crisi di astinenza blanda credo proprio si tratti di cessato trattamento da corticosteroidi.
Appunto per quello credo che in ospedale abbiano preferito seguire lo schema di somministrazione che il paziente aveva a casa ed evitare le EV. :confused:
Ma mi hai comunque insinuato il dubbio. :stordita:
Siddhartha
21-09-2008, 04:11
Che io sappia ci sono protocolli di prednisone ad esempio da 0.2-0.5 mg/kg/die per le pericarditi ad esempio, oppure bassi dosaggi per sclerosi multipla.
Comunque dalla crisi di astinenza blanda credo proprio si tratti di cessato trattamento da corticosteroidi.
Appunto per quello credo che in ospedale abbiano preferito seguire lo schema di somministrazione che il paziente aveva a casa ed evitare le EV. :confused:
Ma mi hai comunque insinuato il dubbio. :stordita:
boh...forse ho capito male io!!!
in effetti il tuo ragionamento è corretto e come sempre sei molto precisa su dosaggi e posologia (e sicuramente da brava farmacologa, li conosci meglio di me) :) .....credo di essere stato tratto in inganno da questa frase:
A sto giro invece dopo ampie lamentele devono avermi dato qualcosa più forte, dato che il dolore nn c'era quasi.
e dal fatto che mi pare assurdo che gli abbiano dato solo il perfalgan: per questo ho pensato alla morfina!!! :)
mentre poi da:
Cmq il loro comportamento da stronzi nn ha pari: per via di un problema al braccio prendo cortisone (intorno ai 10mg/giorno)...dopo la rimozione dei calcoli alle vie biliari il primo giorno mi hanno dato il cortisone in pastiglie
e
le solite terapie via bocca
mi sembra di capire che effettivamente Burrocotto stava assumendo lo steroide già tempo prima dell'intervento, a causa di un altro problema!
diciamo che le sue spiegazioni non sono proprio cristalline! :D
burrocotto, il cortisone lo assumevi già prima dell'intervento? sei sicuro che sia cortisone? che problema hai al braccio, si licet?
ps: probabilmente, l'inghippo (cioè il problema della somministrazione e la probabile crisi da astinenza di cui ci parla burrocotto - pseudo-addison? -) nasce dal fatto che, se un paziente assume steroidi, si cerca, se possibile, di diminuire quanto più possibile le dosi prima dell'intervento per i problemi che l'assunzione del farmaco stesso dà (aumento della pressione in primis)! :)
ma quante pippe mentali ci stiamo facendo!!! :asd:
windsofchange
21-09-2008, 05:29
..cut..
ma quante pippe mentali ci stiamo facendo!!! :asd:
:D Azz se hai ragione :sofico:
Dato che ci sono ti chiedo un parere, di recente in ospedale sono venuta a conoscenza di una pratica alquanto diffusa e, a mio parere, disdicevole.
Come noto in reparti ove non vi sia medico nel turno notturno è vietato alle infermiere somministrare neurolettici, nel caso specifico non si possono sedare i pazienti con il diazepam o altre benzodiazepine o calmanti/ipnotici.
Invece è permessa la somministrazione, da parte delle infermiere, di dosi massicce di paracetamolo in vena a fine di sfruttare l'effetto collaterale del farmaco ed indurre sedazione marcata.
A parte la mia faccia quando ho visto iniettare 4 grammi (esatto) di paracetamolo nella sacca, la risposta dell'infermiera è stata: "Ci è permesso usarlo come ipnotico nei casi difficili". Ovviamente non era associato alla codeina, ma ha sortito, con mio grosso stupore, l'effetto sperato: tempo mezz'ora ed il paziente (ultrasettantenne tra l'altro :doh: ) dormiva come un ghiro.
Premetto che dalla mia ho un odio viscerale verso l'acetaminofene, 4 grammi non li consiglierei nemmeno al mio peggior nemico. Siamo al limite giornaliero per un soggetto adulto, per di più in unica somministrazione a paziente anziano, privo di dolori ma in semplice stato confusionale.
Continuo a chiedermi a quale protocollo terapeutico le infermiere abbiano fatto riferimento in quell'occasione, è pratica usuale che tu sappia??
Io sono rimasta così: :eek:
E credo anche un fegato abbia fatto quella faccia durante quella situazione :D
Propongo di cambiare il titolo del thread in "Consultazioni mediche online"... :fagiano:
Ancora una volta si conferma che a distanza non si possano fare diagnosi e/o discutere di terapie e situazioni delle quali non sappiamo i retroscena.
Burrocotto ci dice cose a metà senza spiegarci (magari perchè non lo sa nemmeno) cosa è successo e perchè, e non ci dice se a casa seguiva terapie e per quali patologie.
Allo stesso modo noi non possiamo giudicare, per mancanza di informazioni, l'operato dei sanitari.
Si possono solo fare illazioni, tanto inutili e sciocche quanto pericolose.
:D
Siddhartha
21-09-2008, 14:18
Ancora una volta si conferma che a distanza non si possano fare diagnosi e/o discutere di terapie e situazioni delle quali non sappiamo i retroscena.
Burrocotto ci dice cose a metà senza spiegarci (magari perchè non lo sa nemmeno) cosa è successo e perchè, e non ci dice se a casa seguiva terapie e per quali patologie.
Allo stesso modo noi non possiamo giudicare, per mancanza di informazioni, l'operato dei sanitari.
Si possono solo fare illazioni, tanto inutili e sciocche quanto pericolose.
:D
mica si stanno facendo diagnosi o prescrivendo farmaci! :D
il nostro è un "pour parler" fine a sé stesso! :)
Siddhartha
21-09-2008, 14:20
cut
azz....sinceramente questa cosa (il paracetamolo utilizzato in reparto con fine sedativo) mi giunge nuovo!!! :fagiano:
4g poi...davvero strano: mai sentito di protocolli del genere! :fagiano: :fagiano: :fagiano:
windsofchange
21-09-2008, 14:32
azz....sinceramente questa cosa (il paracetamolo utilizzato in reparto con fine sedativo) mi giunge nuovo!!! :fagiano:
4g poi...davvero strano: mai sentito di protocolli del genere! :fagiano: :fagiano: :fagiano:
:muro: Lo immaginavo, saranno metodi degli infermieri "Fai da te" per riposare di notte. :confused:
mica si stanno facendo diagnosi o prescrivendo farmaci! :D
il nostro è un "pour parler" fine a sé stesso! :)
Certo Sid :fagiano: ;) :cool:
Io dicevo solo che non possiamo capire (almeno io non ci riesco) quello di cui si lamenta burrocotto, perchè non ci dice tutto e perchè forse non lo sa nemmeno lui.
Per il resto siamo qui apposta per parlare ;) :) :cool:
Lo immaginavo, saranno metodi degli infermieri "Fai da te" per riposare di notte.
Credimi, gli Infermieri non usano metodi improvvisati fai-da-te, sanno molto di più di quanto tu non creda... mica hanno la terza media ora... conoscono benissimo la differenza fra il paracetamolo e un qualsivoglia sedativo o neurolettico...
Quando vogliono riposare (e far riposare gli altri degenti) la notte altro che paracetamolo...
Siccome fra gli effetti collaterali del paracetamolo c'è anche la sonnolenza (a dosaggi elevatissimi ed epatotossici), un sovradosaggio di questo a scopo sedativo mi fa più pensare alla prescrizione di qualche mediconzolo estroso e timorato di Dio che non vuole eticamente prescrivere un innocua ma ben più efficace benzodiazepina (eggià tanto lui dorme nel suo lettino nella sua stanza, chissenefrega se gli altri pazienti ed il personale non riposano e si beano tutta la notte delle urla di gente fuori di melone).
:D
windsofchange
21-09-2008, 16:42
Credimi, gli Infermieri non usano metodi improvvisati fai-da-te, sanno molto di più di quanto tu non creda... mica hanno la terza media ora... conoscono benissimo la differenza fra il paracetamolo e un qualsivoglia sedativo o neurolettico...
Quando vogliono riposare (e far riposare gli altri degenti) la notte altro che paracetamolo...
Siccome fra gli effetti collaterali del paracetamolo c'è anche la sonnolenza (a dosaggi elevatissimi ed epatotossici), un sovradosaggio di questo a scopo sedativo mi fa più pensare alla prescrizione di qualche mediconzolo estroso e timorato di Dio che non vuole eticamente prescrivere un innocua ma ben più efficace benzodiazepina (eggià tanto lui dorme nel suo lettino nella sua stanza, chissenefrega se gli altri pazienti ed il personale non riposano e si beano tutta la notte delle urla di gente fuori di melone).
:D
Purtroppo la mia lunga esperienza con infermieri sia anziani che giovani (con unai simil-laurea come quella che rilasciano qui nella mia facoltà a belli e brutti senza sforzi) ti smentisce a dovere.
Mal istruiti e relativamente incompetenti; spero sia solo la mia zona a concentrare tali carenze e non sia una situazione diffusa.
Mai messa tante volte le mani nei capelli se non nei discorsi con infermieri;
la storiella del paracetamolo è stata descritta come: sistema che si usa per far riposare in assenza di medico.
Ovvio che un infermiere che somministra quella dose ad un anziano non ha la più pallida idea di cosa stia facendo.
Non è comunque una critica fine a sé stessa, al giorno d'oggi gli infermieri sono importanti negli ospedali e per questo andrebbero formati molto meglio.:O
Bèh... intanto la Laurea in Infermieristica non è una simil-laurea, è una Laurea al pari di una qualsivoglia altra Laurea triennale che so... in Ingegneria per esempio, o in Scienze Geologiche o in Biotecnologie o quello che vuoi... stesso valore, pari dignità.
Come poi venga usata e come gli venga permesso di usarla è tutto un altro paio di maniche.
I "vecchi" Infermieri lasciali perdere, non fanno testo, alcuni hanno la 5° elementare se va bene, non ci si può basare su quello per determinare la preparazione ed il valore di una categoria di Professionisti Sanitari.
Quello che tu dici a proposito della formazione degli Infermieri però dicasi anche per quei (tanti) dottorini che hanno fatto mettere le mani nei capelli a me per le micidiali castronerie totalmente avulse dalla realtà che sparavano... gente che con 110 e lode sarebbe stato molto meglio se fosse andata a fare i pomodori in scatola.
Non si deve mai generalizzare, il buono ed il cattivo ci sono da tutte le parti, in tutte le categorie, da nord a sud.
Che poi tu abbia trovato l'Infermiere che utilizza il paracetamolo come sedativo... intelligente il ragazzo, non lo sapevo nemmeno io...
E poi al massimo sarà solo il contraltare di quel medico di guardia pediatrica che il mio amico andò a prendere di persona perchè si rifiutava di venire a visitargli la figlia alle 9 di una sera dell'Aprile scorso.
Questo genio (per fortuna ora sotto denuncia ed Avviso di Garanzia) disse al mio amico (con la figlia con addome acuto da peritonite per appendicite perforata, 39,5° di febbre, vomito biliare)... "mah... non ho la più pallida idea di cosa abbia... sarà un'influenza... però potrebbe essere tutto e potrebbe essere nulla... se peggiora portatela al Pronto Soccorso, io non so cosa farle...).
Nemmeno una palpazione dell'addome, niente di niente.
Per inciso: la bambina (11 anni) è morta dopo tre interventi altamente demolitivi ed un mese di agonìa in TI.
Tutto il mondo è paese.
Esiste chi sa e chi non sa.
:D
Siddhartha
21-09-2008, 20:10
E poi al massimo sarà solo il contraltare di quel medico di guardia pediatrica che il mio amico andò a prendere di persona perchè si rifiutava di venire a visitargli la figlia alle 9 di una sera dell'Aprile scorso.
Questo genio (per fortuna ora sotto denuncia ed Avviso di Garanzia) disse al mio amico (con la figlia con addome acuto da peritonite per appendicite perforata, 39,5° di febbre, vomito biliare)... "mah... non ho la più pallida idea di cosa abbia... sarà un'influenza... però potrebbe essere tutto e potrebbe essere nulla... se peggiora portatela al Pronto Soccorso, io non so cosa farle...).
Nemmeno una palpazione dell'addome, niente di niente.
Per inciso: la bambina (11 anni) è morta dopo tre interventi altamente demolitivi ed un mese di agonìa in TI.
questo passaggio mi ha profondamente scosso!!!
spero, se le cose sono davvero andate così, che gli diano il massimo della pena per omissione di soccorso/incapacità professionale/omicidio colposo e la radiazione dall'albo!!!
davvero...queste sono cose che sa un qualsiasi studente del terzo anno che ha sostenuto un esame di patologia!
windsofchange
22-09-2008, 00:23
Mi trovo d'accordo con entrambi, eppure sono sempre stata una di quelle persone che difendono alla stregua l'operato medico, fin quando possibile. :(
Ammetto di avere conosciuto neo laureati da mandare a zappare la terra, gente che nemmeno ad un semplice confronto con me, povera "ignorante" che nel proprio corso di studi ha solo 5 esami di ambito sanitario (anatomia, patologia, microbiologia, tossicologia, fisiologia) ha dimostrato di sapere qualcosa.
:doh:
Non mi stupisco non sappiano dove sia nemmeno localizzata l'appendice...
Non a torto Chieti è una delle ultime facoltà di medicina d'Italia :muro: , rovinano la reputazione anche ad altri corsi, ma ammetto come il resto vada avanti decentemente e spero che ovunque in Italia sia diverso per medicina.:(
questo passaggio mi ha profondamente scosso!!!
spero, se le cose sono davvero andate così, che gli diano il massimo della pena per omissione di soccorso/incapacità professionale/omicidio colposo e la radiazione dall'albo!!!
davvero...queste sono cose che sa un qualsiasi studente del terzo anno che ha sostenuto un esame di patologia!
Giuro Sid, le cose sono andate proprio così, esattamente come te le ho riportate.
Non solo.
Questa bambina era già due giorni che aveva febbre, dolori addominali e vomito.
La madre (separata dal marito, il mio amico, poi capirai perchè faccio questa puntualizzazione) aveva chiamato la sua pediatra per richiedere una visita.
La pediatra non c'era, ma c'era la sostituta.
Breve precisazione: la sostituta è un medico di colore (nessun accenno di razzismo sia chiaro, solo per far capire la provenienza, cioè dall'Africa n.d.r.), che non parla nemmeno l'italiano (e allora chi gli ha permesso di iscriversi all'Ordine dei Medici????).
Io, che pur per i miei figli ho un'altra pediatra di base, avevo avuto a che fare con questo medico, una volta che questa sostituì la pediatra titolare.
Gli portai mio figlio di 4 anni che aveva i linfonodi inguinali ingrossati.
Lo "visitò" trattandolo come un sacco di patate e facendolo piangere ripetutamente pechè delicata quanto un caterpillar, poi ci illuminò con la sua "diagnosi" che mio figlio aveva una ragade anale.
Io gli feci notare che la regione anale non drena sui linfonodi inguinali e che comunque non c'era traccia di alcuna ragade... e qui lasciamo perdere cosa mi disse e cosa gli dissi io.
Fine della precisazione.
Allora, questo medico, chiamato dalla ex moglie del mio amico, gli disse per telefono che si trattava di un'influenza, nulla di grave, riposo a letto, Tachipirina al bisogno, dieta liquida, etc..
Due giorni dopo, la mattina prima che accadesse quanto ho già raccontato, la madre della bimba richiamò la pediatra per dire che il quadro era identico se non peggiorato.
Stessa risposta: "... è l'influenza, fa così, stia tranquilla, non c'è bisogno che io venga...".
La sera poi la situazione precipitò ed è accaduto quello di cui al mio post precedente.
Una parte di colpa ce l'ha anche la madre che aveva tenuto all'oscuro della situazione il padre della piccola perchè persa nelle cattiverie e ripicche post-separazione.
Quando si decise ad avvertirlo di quanto stava accedendo a sua figlia, appunto, lui stesso andò a prendere di persona la guardia medica pediatrica perchè anche questa si rifiutava di venire a visitare la bambina.
Il resto l'ho già detto.
Un primo intervento, dove in addome c'era di tutto, poi insufficienza renale, un secondo intervento per sanguinamento, di nuovo insufficienza renale, un terzo intervento per la rimozione di un tratto di colon a causa di un enorme coagulo che favoriva la sepsi generalizzata con creazione di colonstomia, poi la CID, e poi l'exitus.
Il tutto senza mai riprendere conoscenza.
Bambina che era cresciuta anche con me e la mia famiglia, dato che ho una figlia di 12, non puoi immaginare il dolore di questo ragazzo (che viveva per la figlia) e quello mio e dei miei familiari.
Spero anche io che questi due maledetti incompetenti siano radiati a vita dall'Albo dell'Ordine dei Medici, e che scontino il massimo della pena.
Sbagliare è umano, sbagliare in buonafede è possibile, ma la negligenza e l'incompetenza non sono ammesse.
X wind
Ho capito donde vieni... ora mi torna tutto... forse quando dici "simil-laurea" ti riferisci al processo di riconversione creditizia che è stato istituito dall'Unich. per qualche anno e che riguardava tutti i Professionsiti Sanitari non in possesso di Laurea ma dei Diplomi Universitari o delle vecchie Scuole dirette a Fini Speciali.
Bèh sì... quelle sono simil-lauree... comunque sono state istituite non tanto per far raggiungere lo status di laureati a tanti Sanitari (magari con 20 anni di esperienza lavorativa alle spalle, e sempre però solo se in possesso del Diploma di Maturità quinquennale), bensì per permettere di ottenere un maggior punteggio per coloro che volevano accedere alle Lauree Specialistiche specifiche della loro area (es. un Infermiere che vuole iscriversi al CdL Specialistica in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche se possiede il vecchio Diploma regionale prende 5 punti, se ha il Diploma Universitario ne prende 6, e se possiede la Laurea ne prende 7, e credimi, uno o due punti in più in quest'ambito contano tanto).
Chi si laurea adesso secondo il normale iter universitario, in una qualsiasi delle Professioni Sanitarie, è certamente più preparato di un tempo, anche se si collocano sempre ad un livello "tecnico", con limitata autonomia.
E sono d'accordo con te che la formazione attuale degli Infermieri andrebbe migliorata ma non solo, andrebbe rivisto totalmente il loro ruolo, che in Italia è ancora considerato servile, camerieresco e subordinato, senza la minima autonomia, quando in altri paesi dell'UE gli Infermieri gestiscono interi reparti di degenza, terapia compresa (nei limiti che gli consente il loro ruolo, la formazione, e la Legge).
La strada è ancora lunga.
:D
Siddhartha
22-09-2008, 19:34
Giuro Sid, le cose sono andate proprio così, esattamente come te le ho riportate.
ti credo! ;)
volevo solo intendere che, spesso, la componente emotiva tende a "colorare" ed enfatizzare i fatti...ma chiaramente dopo il tuo dettagliato resoconto non ho più alcun dubbio: carcere ed espulsione a calci in culo dall'ordine!
windsofchange
22-09-2008, 19:47
X wind
Ho capito donde vieni... ora mi torna tutto... forse quando dici "simil-laurea" ti riferisci al processo di riconversione creditizia che è stato istituito dall'Unich. per qualche anno e che riguardava tutti i Professionsiti Sanitari non in possesso di Laurea ma dei Diplomi Universitari o delle vecchie Scuole dirette a Fini Speciali.
Bèh sì... quelle sono simil-lauree... comunque sono state istituite non tanto per far raggiungere lo status di laureati a tanti Sanitari (magari con 20 anni di esperienza lavorativa alle spalle, e sempre però solo se in possesso del Diploma di Maturità quinquennale), bensì per permettere di ottenere un maggior punteggio per coloro che volevano accedere alle Lauree Specialistiche specifiche della loro area (es. un Infermiere che vuole iscriversi al CdL Specialistica in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche se possiede il vecchio Diploma regionale prende 5 punti, se ha il Diploma Universitario ne prende 6, e se possiede la Laurea ne prende 7, e credimi, uno o due punti in più in quest'ambito contano tanto).
Chi si laurea adesso secondo il normale iter universitario, in una qualsiasi delle Professioni Sanitarie, è certamente più preparato di un tempo, anche se si collocano sempre ad un livello "tecnico", con limitata autonomia.
E sono d'accordo con te che la formazione attuale degli Infermieri andrebbe migliorata ma non solo, andrebbe rivisto totalmente il loro ruolo, che in Italia è ancora considerato servile, camerieresco e subordinato, senza la minima autonomia, quando in altri paesi dell'UE gli Infermieri gestiscono interi reparti di degenza, terapia compresa (nei limiti che gli consente il loro ruolo, la formazione, e la Legge).
La strada è ancora lunga.
:D
Quoto tutto purtroppo... :muro:
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