View Full Version : Crescere
GiganteBuono
05-09-2008, 19:23
..vi siete mai guardati attorno pensando che tutte le persone che vi circondano sono rimaste ferme al loro livello elementare senza mai evolversi e che queste relazioni cominciano a farvi sentire stretti ?... mi riferisco ad amici..colleghi..genitori...amiche....
non vi siete mai accorti..che nel corso degli anni non sono mai cambiati, nè mai maturati...?..e se si, questo quali conclusioni vi ha fatto trarre ?
mi spiego meglio : la vita ogni giorno dovrebbe insegnarci qualcosa, soprattutto nel dolore perche' e' quello che fa crescere.
Vi siete accorti che alcune persone sembrano non avere imparato nulla ?
saluti
matt22222
05-09-2008, 20:28
si ma solo per un certo periodo, poi le ho sentite tornare al mio
altre volte io mi sono sentito involuto, per poi recuperare
insomma, è un tira e molla di feelingsssss:D
hikari84
06-09-2008, 19:38
Si... è una cosa abbastanza triste sopratutto quando queste persone non sembrano interessate a cambiare.
Non sono ancora arrivata ad una conclusione...
F1R3BL4D3
06-09-2008, 19:42
Si.
Amen, hanno fatto la loro scelta
Tasslehoff
06-09-2008, 21:24
Mah, se io mi guardo attorno vedo gli amici/colleghi/parenti come una moltitudine di formichine indaffarate che non vedono l'ora di fare, realizzare, costruire, modificare, metter su famiglia, figliare...
Io invece sono la tipica mosca bianca, non me ne frega nulla di cambiare, non voglio una famiglia, non voglio figli, non voglio mettermi in proprio o diventare il capo di nessuno, sono sempre qui con le mie passioni, i miei hobby, i miei smanettamenti tale e quale a 13 anni fa e passa (ora sono alle soglia dei 30).
Però se guardo il comportamento delle persone mi ritrovo molto spesso più maturo e cosciente di molte persone che invece sono tutte indaffarate a evolversi, e che spesso si comportano in stile "asilo mariuccia" :rolleyes:
Chi ha ragione? Francamente chissenefrega... l'importante è non pestarsi i piedi a vicenda. :O
Si... è una cosa abbastanza triste sopratutto quando queste persone non sembrano interessate a cambiare.
Non sono ancora arrivata ad una conclusione...
beh, c'è chi si accontenta di essere come è, e c'è chi vorrebbe sempre uno stimolo nuovo.. ;)
Il cambiamento implica una riconsiderazione di sè stessi che spesso può spaventare o "annoiare" e viene quindi tralasciata; personalmente non mi pongo il problema di GiganteBuono..semplicemente se una persona non mi sta più bene, inizio a distaccarmene e ne cerco di nuove :)
bYeZ!
Mythical Ork
07-09-2008, 08:20
io me ne accorgo con le amicizie... c'erano amici con cui tre o quattro fa andavo d'accordissimo (intorno ai 15-16 anni)... ma che ora sono arrivato al punto di sopportarle a malapena (18-19 anni)... è come se, in un certo modo, io mi sia evoluto o semplicemente maturato di carattere; mentre aulcuno è rimasto tale e quale a com'era prima...
Poi, trovando altre persone con cui parlare e confrontarsi, il divario con le prime divente sempre più grande e insopportabile...
ciuketto
07-09-2008, 11:38
Mai avuto questo problema.
Metto in atto una sorta di selezione naturale. A 20 anni avevo 30 amici, ora solo 5, ma sto benissimo con loro, nel momento nel quale non avevo più molto in comune con alcuni mi sono distaccato, e loro non mi hanno certo cercato. Soluzione assolutamente indolore.
Più che altro penso una cosa..Si dice spesso che ci si laurea o cmq ha una formazione diversa da qualcun altro tende ad essere "snob".
La realtà è che spesso si cambia cosi profondamente nel modo di affrontare e vedere la realtà che non ci si riesce più a confrontare con chi riduce tutto al divertirsi ed al cazzeggiare, o magari affronta la vita con un modo di gare troppo diverso da noi. Non è essere snob, è semplicemente cambaire.
Tutto cambia.
Mah, se io mi guardo attorno vedo gli amici/colleghi/parenti come una moltitudine di formichine indaffarate che non vedono l'ora di fare, realizzare, costruire, modificare, metter su famiglia, figliare...
Io invece sono la tipica mosca bianca, non me ne frega nulla di cambiare, non voglio una famiglia, non voglio figli, non voglio mettermi in proprio o diventare il capo di nessuno, sono sempre qui con le mie passioni, i miei hobby, i miei smanettamenti tale e quale a 13 anni fa e passa (ora sono alle soglia dei 30).
Però se guardo il comportamento delle persone mi ritrovo molto spesso più maturo e cosciente di molte persone che invece sono tutte indaffarate a evolversi, e che spesso si comportano in stile "asilo mariuccia" :rolleyes:
Chi ha ragione? Francamente chissenefrega... l'importante è non pestarsi i piedi a vicenda. :O
sembra di leggere un mio post... :D
anch' io son in parte così, è ovvio poi che stai più da solo, ognuno segue la sua strada a ritmi diversi!
Però la maggioranza si dà da fare anche per non sentirsi in colpa o soprattutto per ciò che pensano gli altri di loro...
è un circolo vizioso, più stai nel gruppo e più devi dimostrare di valere, di far bella figura con gli altri, sia nel lavoro che in ambito familiare!
D4rkAng3l
07-09-2008, 13:31
..vi siete mai guardati attorno pensando che tutte le persone che vi circondano sono rimaste ferme al loro livello elementare senza mai evolversi e che queste relazioni cominciano a farvi sentire stretti ?... mi riferisco ad amici..colleghi..genitori...amiche....
non vi siete mai accorti..che nel corso degli anni non sono mai cambiati, nè mai maturati...?..e se si, questo quali conclusioni vi ha fatto trarre ?
mi spiego meglio : la vita ogni giorno dovrebbe insegnarci qualcosa, soprattutto nel dolore perche' e' quello che fa crescere.
Vi siete accorti che alcune persone sembrano non avere imparato nulla ?
saluti
a me capita spesso una situazione simile ma per certi versi diversa con alcuni miei amici.
Mi spiego meglio...in gruppo...ci sono varie persone che da una parte non sono cresciute nel senso che non sono evolute sotto il piano "umano": non hanno allargato i loro orizzonti, non hanno trovato nuovi interessi, si limitano a fare sempre le stesse cose che a 18 anni potevano essere divertenti (pub, vacanza cazzona dove ti vai a sballare e non vedi nulla che ti arricchisca interiormente, etcetc). Dall'altra parte le stesse persone che ormai iniziano ad avere 25 anni ed iniziano a lavorare o a finire gli studi sono diventate "adulte": hanno svuotato il cassetto dei cosidetti sogni nel cassetto, sono diventate più formali, iniziano a pensare in maniera molto lontana a concetti di casa e famiglia tutto questo pur continuando a fare la classica vita di sempre senza essersi minimamente arricchiti di esperienze nuove....questo processo di invecchiamento avanza ogni giorno...salvo poi doversi sentire giovani quella volta ogni mese-mese e mezzo dove vanno a far caciare in discoteca, sbronzarsi o a passare delle barbosissime vacanze mordi e fuggi di una settimana fatte di discoteche, attività mondane, sveglia tardi...così si sentono giovani mentre invecchiano quotidianamente senza fare un ceppotto.
Ovviamente non tutti...però l'andazzo mi pare quello...cioè secondo em a 25 anni non sei vecchio...iniziare a lavorare non significa dover diventare formali...però trovo idiota doversi sentire pischelletti una volta ogni tot sballandosi a tutti i costi...ben venga una vita piena di esperienze nuove che ti arrichiscono e se capita spontaneamente anche un po' di sballo stile cannetta in compagnia durante una vacanza avventurosa...invece della settimana di fuoco dove poi tornano devastati dal loro essere giovini :rolleyes:
..vi siete mai guardati attorno pensando che tutte le persone che vi circondano sono rimaste ferme al loro livello elementare senza mai evolversi e che queste relazioni cominciano a farvi sentire stretti ?... mi riferisco ad amici..colleghi..genitori...amiche....
non vi siete mai accorti..che nel corso degli anni non sono mai cambiati, nè mai maturati...?..e se si, questo quali conclusioni vi ha fatto trarre ?
mi spiego meglio : la vita ogni giorno dovrebbe insegnarci qualcosa, soprattutto nel dolore perche' e' quello che fa crescere.
Vi siete accorti che alcune persone sembrano non avere imparato nulla ?
saluti
Per me è il contrario.
E non voglio imparare, "crescere" è solo un danno.
Tasslehoff
07-09-2008, 13:44
sembra di leggere un mio post... :D
anch' io son in parte così, è ovvio poi che stai più da solo, ognuno segue la sua strada a ritmi diversi!
Però la maggioranza si dà da fare anche per non sentirsi in colpa o soprattutto per ciò che pensano gli altri di loro...
è un circolo vizioso, più stai nel gruppo e più devi dimostrare di valere, di far bella figura con gli altri, sia nel lavoro che in ambito familiare!E' proprio questo il punto, la maggior parte della gente che conosco cerca sempre di dimostrare questo, di essere migliore, di superarsi a vicenda.
Io non mi considero "perdente" in questa loro gara perchè appunto è una loro gara, non è la mia... che corrano pure, che si diano da fare finchè vogliono, sono fattacci loro... quello che mi chiedo è che senso abbia questa competizione, cosa si vince? :confused: :rolleyes:
Io vivo la mia vita, e me ne sbatto dei giudizi altrui, arriverò tardi, arriverò con i miei tempi o semplicemente non arriverò; mi metto a ridere quando sento discorsi idioti del tipo "devo concludere gli studi entro xxx altrimenti perdo tempo", "devo sbrigarmi a trovare lavoro altrimenti avrò perso tempo", "dobbiamo avere un figlio altrimenti poi sarò troppo vecchio per...", "non ho fatto la naja perchè è una perdita di tempo".
Ma chi le ha decise tutte queste scadenze? Ma dove diavolo sta scritto che si devono fare 2 figli entro i 35 anni, crescerli ed educarli a rimpiazzarci :confused:
Ma dove diavolo sta scritto che uno deve per forza seguire un determinato percorso di formazione entro x anni altrimenti è fottuto? :confused:
Ma dove diavolo sta scritto che uno debba rinunciare ad esperienze che non rifarà mai più solo per seguire un percorso di vita deciso da altri :confused:
Ma andiamo... evolviamoci :rolleyes:
starscream
07-09-2008, 17:31
"devo concludere gli studi entro xxx altrimenti perdo tempo", "devo sbrigarmi a trovare lavoro altrimenti avrò perso tempo"
Ma chi le ha decise tutte queste scadenze?
Ma dove diavolo sta scritto che uno deve per forza seguire un determinato percorso di formazione entro x anni altrimenti è fottuto?
lo dice il mercato del lavoro occidentale globalizzato e con la legge che li aiuta a incularci meglio....praticamente lo stato gli fornisce la vasellina, e tu non puoi far altro che piegarti a 90°!!
a meno che non hai amicizie altolocate...
bob.malone
07-09-2008, 17:45
Mah, se io mi guardo attorno vedo gli amici/colleghi/parenti come una moltitudine di formichine indaffarate che non vedono l'ora di fare, realizzare, costruire, modificare, metter su famiglia, figliare...
Io invece sono la tipica mosca bianca, non me ne frega nulla di cambiare, non voglio una famiglia, non voglio figli, non voglio mettermi in proprio o diventare il capo di nessuno, sono sempre qui con le mie passioni, i miei hobby, i miei smanettamenti tale e quale a 13 anni fa e passa (ora sono alle soglia dei 30).
Però se guardo il comportamento delle persone mi ritrovo molto spesso più maturo e cosciente di molte persone che invece sono tutte indaffarate a evolversi, e che spesso si comportano in stile "asilo mariuccia" :rolleyes:
Chi ha ragione? Francamente chissenefrega... l'importante è non pestarsi i piedi a vicenda. :O
quoto in toto, a me da molto fastidio quando la gente poi mi vuole far cambiare idea perchè magari non voglio il macchinone o non mi interessa arrivare a tutti i costi, chi ho intorno fatica ad accettare il fatto che io sono soddisfatto della mia vita cosi come è:
Comoda
Divertente (per me)
appagante (per me)
molti credo mi invidino per questo, bho:O
E' proprio questo il punto, la maggior parte della gente che conosco cerca sempre di dimostrare questo, di essere migliore, di superarsi a vicenda.
Io non mi considero "perdente" in questa loro gara perchè appunto è una loro gara, non è la mia... che corrano pure, che si diano da fare finchè vogliono, sono fattacci loro... quello che mi chiedo è che senso abbia questa competizione, cosa si vince? :confused: :rolleyes:
Io vivo la mia vita, e me ne sbatto dei giudizi altrui, arriverò tardi, arriverò con i miei tempi o semplicemente non arriverò; mi metto a ridere quando sento discorsi idioti del tipo "devo concludere gli studi entro xxx altrimenti perdo tempo", "devo sbrigarmi a trovare lavoro altrimenti avrò perso tempo", "dobbiamo avere un figlio altrimenti poi sarò troppo vecchio per...", "non ho fatto la naja perchè è una perdita di tempo".
Ma chi le ha decise tutte queste scadenze? Ma dove diavolo sta scritto che si devono fare 2 figli entro i 35 anni, crescerli ed educarli a rimpiazzarci :confused:
Ma dove diavolo sta scritto che uno deve per forza seguire un determinato percorso di formazione entro x anni altrimenti è fottuto? :confused:
Ma dove diavolo sta scritto che uno debba rinunciare ad esperienze che non rifarà mai più solo per seguire un percorso di vita deciso da altri :confused:
Ma andiamo... evolviamoci :rolleyes:
sempre più d'accordo.
paditora
07-09-2008, 18:03
mi spiego meglio : la vita ogni giorno dovrebbe insegnarci qualcosa, soprattutto nel dolore perche' e' quello che fa crescere.
Vi siete accorti che alcune persone sembrano non avere imparato nulla ?
saluti
no, perchè degli altri sinceramente, a meno che non mi facciano qualche torto, me ne sbatto altamente :)
paditora
07-09-2008, 18:07
Mah, se io mi guardo attorno vedo gli amici/colleghi/parenti come una moltitudine di formichine indaffarate che non vedono l'ora di fare, realizzare, costruire, modificare, metter su famiglia, figliare...
Io invece sono la tipica mosca bianca, non me ne frega nulla di cambiare, non voglio una famiglia, non voglio figli, non voglio mettermi in proprio o diventare il capo di nessuno, sono sempre qui con le mie passioni, i miei hobby, i miei smanettamenti tale e quale a 13 anni fa e passa (ora sono alle soglia dei 30).
Però se guardo il comportamento delle persone mi ritrovo molto spesso più maturo e cosciente di molte persone che invece sono tutte indaffarate a evolversi, e che spesso si comportano in stile "asilo mariuccia" :rolleyes:
Chi ha ragione? Francamente chissenefrega... l'importante è non pestarsi i piedi a vicenda. :O
azzz idem. l'unica cosa che mi manca è la fidanzata sennò per il resto mi va tutto bene. :p
carcaroff
07-09-2008, 19:25
Io sento di essere maturato abbastanza......ho 23 anni e il cambiamento rispetto ai 18-19 è stato incredibile........proprio nel modo di pensare, che poi si materializza nei comportamenti........sento che tra due, tre anni sarò psicologicamente pronto a farmi una vita mia, staccato dalla mia famiglia, ma so che la società di oggi non me lo permette........anzi, tenta essa stessa di mantenermi relegato allo status di ragazzino e ci riesce........fatto sta che oggi a 28 anni sei un ragazzino, a 35 un ragazzo, a 40-45 giovane........mah......
Per quanto riguarda quelli che mi circondano, sono solito fare due distinzioni fra gli eterni ragazzini...........ci sono quelli che lo sono e quelli che lo vogliono essere, e questi ultimi sono quelli che più mi irritano......
paditora
07-09-2008, 19:32
fatto sta che oggi a 28 anni sei un ragazzino, a 35 un ragazzo, a 40-45 giovane........mah......
e non sei contento? :D
una volta a 40 anni eri già vecchio. :p
più o meno come pcoso & co?
20 anni per un cazzo insomma... :asd:
carcaroff
07-09-2008, 19:42
e non sei contento? :D
una volta a 40 anni eri già vecchio. :p
No........perchè al giorno d'oggi i tempi di crescita si sono allungati troppo e troppo in fretta, e questo porta a trovare il lavoro "serio" troppo tardi .................così ho paura di iniziare a lavorare a 30 anni o più e finire a 65 e passa.........considerando che nel frattempo potrebbero aumentare ancora di più l'età pensionabile.....vedo oggi tanti adulti sfiniti e vanno in pensone a 56-57-58 anni......noi come faremo?
Non è che me ne faccio tanto un problema, ma se si parla di crescere il discorso esce......
paditora
07-09-2008, 19:52
No........perchè al giorno d'oggi i tempi di crescita si sono allungati troppo e troppo in fretta, e questo porta a trovare il lavoro "serio" troppo tardi .................così ho paura di iniziare a lavorare a 30 anni o più e finire a 65 e passa.........considerando che nel frattempo potrebbero aumentare ancora di più l'età pensionabile.....vedo oggi tanti adulti sfiniti e vanno in pensone a 56-57-58 anni......noi come faremo?
Non è che me ne faccio tanto un problema, ma se si parla di crescere il discorso esce......
azzzz ma già ti preoccupi di quando sarai vecchio?
cazz la mia preoccupazione più grossa è quello che farò settimana prox o al massimo il mese prox.
a me l'unica cosa che spaventa della vecchiaia è la solitudine, ma del lavoro no di certo.
Tasslehoff
07-09-2008, 19:52
Io sento di essere maturato abbastanza......ho 23 anni e il cambiamento rispetto ai 18-19 è stato incredibile........proprio nel modo di pensare, che poi si materializza nei comportamenti........sento che tra due, tre anni sarò psicologicamente pronto a farmi una vita mia, staccato dalla mia famiglia, ma so che la società di oggi non me lo permette........anzi, tenta essa stessa di mantenermi relegato allo status di ragazzino e ci riesce........fatto sta che oggi a 28 anni sei un ragazzino, a 35 un ragazzo, a 40-45 giovane........mah......Aspettate, cerchiamo di definire bene alcuni aspetti. Cosa significa "tenta di mantenermi relegato allo status di ragazzino"? Cosa intendi per "ragazzino"? Il famoso bamboccione di Padoaschippana memoria? :rolleyes:
lo dice il mercato del lavoro occidentale globalizzato e con la legge che li aiuta a incularci meglio....praticamente lo stato gli fornisce la vasellina, e tu non puoi far altro che piegarti a 90°!!
a meno che non hai amicizie altolocate...Ti do un'altra possibilità, fottertene... ;)
Questo però impone che tu te ne fotta della logica perversa della società occidentale, questo significa non essere schiavi del lavoro, significa non comportarsi come squali, significa fregarsene del volere sempre di più...
E' semplicemente un meccanismo perverso che ci porta a desiderare sempre di più, al famoso stato di insoddisfazione che ci porta a vivere secondo la legge del maialino(=di più è meglio :rolleyes: )... da qui a finire come Mazzarò del famoso racconto "la roba" di Verga, il passo è breve...
Perchè non ne hai mai abbastanza, la macchina non è mai troppo potente, la casa non è mai troppo grande, lo stipendio non è mai troppo buono, la pripria donna non è ma troppo topa (il che si scontra con la costante del tempo :rolleyes: )...
Dovremmo imparare un po' dagli amici africani, una volta soddisfatti i propri bisogni il lavoro, la roba si mette da parte e si sta con gli altri, ci si diverte, ci si svaga. :O
PS: con questo non dico che dovremmo trasformare le nostre città in villaggi africani, o imitarli in tutto e per tutto, hanno anche loro dei difetti non indifferenti... forse dovremmo imparare qualcosa da loro, come loro da noi, quel sano equilibrio che non guasta mai :O
azzzz ma già ti preoccupi di quando sarai vecchio?
cazz la mia preoccupazione più grossa è quello che farò settimana prox o al massimo il mese prox.
a me l'unica cosa che spaventa della vecchiaia è la solitudine, ma del lavoro no di certo.Idem... io non so manco se sarò vivo tra una settimana... per quanto ne so potrebbe cadermi in testa un aereo o investirmi un treno, figuriamoci se mi metto a pensare a come sarò (se mai ci sarò) quando sarò in età pensionabile...
e non sei contento?
una volta a 40 anni eri già vecchio.
Ma infatti!
alla fin fine crescere è avvicinarsi all'età adulta, vecchiaia e morte.... tutte cose che è meglio procastinare il più possibile, ed anche se il tempo passa è giusto illudersi di esserlo ancora giovani...togli l'illusione che ti rimane?
No........vedo oggi tanti adulti sfiniti e vanno in pensone a 56-57-58 anni......noi come faremo?
ma loro iniziarono a lavorare intorno ai 20 anni...alla fine è lo stesso, c'è solo uno sbalzo di 10 anni in avanti(che poi anche la vita media si è allungata indi tutto torna)!
:fagiano:
paditora
07-09-2008, 20:03
ma loro iniziarono a lavorare intorno ai 20 anni...alla fine è lo stesso, c'è solo uno sbalzo di 10 anni in avanti(che poi anche la vita media si è allungata indi tutto torna)!
:fagiano:
ma appunto.
poi con sto andanzzo ho idea che quando noi avremo 55-60 anni la pensione sarà proprio abolita.
infatti continuano ad aumentare sempre più l'età pensionabile e gli anni di contributi.
na volta a 45-50 anni andavi già in pensione tant'è che molti coetanei di mio padre sono in pensione da anni.
hikari84
07-09-2008, 20:35
beh, c'è chi si accontenta di essere come è, e c'è chi vorrebbe sempre uno stimolo nuovo.. ;)
Il cambiamento implica una riconsiderazione di sè stessi che spesso può spaventare o "annoiare" e viene quindi tralasciata; personalmente non mi pongo il problema di GiganteBuono..semplicemente se una persona non mi sta più bene, inizio a distaccarmene e ne cerco di nuove :)
bYeZ!
Il fatto è che essere l'unica mosca bianca in mezzo a mille dopo un po' pesa... cominci a pensare se sei te quella strana... o peggio ancora inizi a rivalutare la tua situazione e a pensare come gli altri...
..:::M:::..
07-09-2008, 20:43
Io Sono Un Fallito!!!
Evviva la sincerità!!!:D
carcaroff
07-09-2008, 20:44
Certo........aumenta l'età media........ma la stanchezza fisica e mentale che hai dopo i 60 anni è praticamente la stessa.....il cervello invecchia quasi allo stesso modo che per la generazione precedente.......
L'età media è solo un numero scritto sulle statistiche sui vari giornali......uhhhh, negli ultimi 10 anni la vita media per gli uomini è aumentata di 3,5 anni......e sticavoli dove ce lo metti?:O
Poi quando dovremmo iniziare a preoccuparci delle condizioni del nostro lavoro, quando le carte saranno già in tavola e ci avranno già preparato il futuro?Intanto ci illudiamo ? Non mi pare una soluzione...........:mbe:
Comunque non mi riferivo affatto ai bamboccioni.........e soprattutto non sto lì ogni cinque minuti a pensare a quale bara ordinare per la mia morte, ma nel topic crescita dico che mi preoccupo di lavorare a 65 anni........:(
Ciao.
windsofchange
07-09-2008, 20:44
..vi siete mai guardati attorno pensando che tutte le persone che vi circondano sono rimaste ferme al loro livello elementare senza mai evolversi e che queste relazioni cominciano a farvi sentire stretti ?... mi riferisco ad amici..colleghi..genitori...amiche....
non vi siete mai accorti..che nel corso degli anni non sono mai cambiati, nè mai maturati...?..e se si, questo quali conclusioni vi ha fatto trarre ?
mi spiego meglio : la vita ogni giorno dovrebbe insegnarci qualcosa, soprattutto nel dolore perche' e' quello che fa crescere.
Vi siete accorti che alcune persone sembrano non avere imparato nulla ?
saluti
Si certo, quello fa crescere.
Al solito, ripetitivi discorsi assolutistici di chi fatica a capire gli altri e i percorsi di vita di ognuno di loro. :rolleyes:
*sasha ITALIA*
07-09-2008, 20:48
Io Sono Un Fallito!!!
YeaH!!! PoWa!!!
:cry:
YeaH!!! PoWa!!!
:cry:
Dai...sei geloso perché io l'ho ammesso e tu no :D
..:::M:::..
07-09-2008, 23:38
Dai...sei geloso perché io l'ho ammesso e tu no :D
:asd: touchè ed uno a zero per il sarto
..vi siete mai guardati attorno pensando che tutte le persone che vi circondano sono rimaste ferme al loro livello elementare senza mai evolversi e che queste relazioni cominciano a farvi sentire stretti ?... mi riferisco ad amici..colleghi..genitori...amiche....
non vi siete mai accorti..che nel corso degli anni non sono mai cambiati, nè mai maturati...?..e se si, questo quali conclusioni vi ha fatto trarre ?
mi spiego meglio : la vita ogni giorno dovrebbe insegnarci qualcosa, soprattutto nel dolore perche' e' quello che fa crescere.
Vi siete accorti che alcune persone sembrano non avere imparato nulla ?
saluti
Lo penso spesso anche io. Tutte le volte che riincontro qualcuno dopo qualche tempo mi accorgo di non avere più nulla da condividere, perchè io ho sempre nuove cose da dire (belle o brutte, giuste o sbagliate, non importa...) mentre loro no.
windsofchange
08-09-2008, 13:50
Lo penso spesso anche io. Tutte le volte che riincontro qualcuno dopo qualche tempo mi accorgo di non avere più nulla da condividere, perchè io ho sempre nuove cose da dire (belle o brutte, giuste o sbagliate, non importa...) mentre loro no.
Magari sono riservati e poco aperti al dialogo? :D
non capisco perchè se uno sceglie di vivere la propria vita come gli pare e piace lo dovete stare a giudicare....
Se non vi trovate bene con determinate persone semplicemente non frequentatele...
O forse il rendervi conformi e con il vostro progettino di vita e di giudizio vi fa sentire tanto superiori? o frse il fatto che loro sembrano divertirsi per come sono e per il poco (per voi) che fanno e il non fare quello che altre persone hanno imposto come standard per vivere bene ed essere adulti vi fa rodere?
Nessuno dice e da nessuna parte sta scritto che a 35anni non si può essere felici andando in discoteca a bere e parlare di figa con gli amici e neanche che non sia una sfigato chi a 35 anni ha una berlina una moglie e 2 figli e un lavoro ben remunerato...
In tutti e due i casi possono essere sfigati o meno, dipende dal fatto se sono felici o meno della loro vita...
Murakami
08-09-2008, 16:23
Mah, se io mi guardo attorno vedo gli amici/colleghi/parenti come una moltitudine di formichine indaffarate che non vedono l'ora di fare, realizzare, costruire, modificare, metter su famiglia, figliare...
Io invece sono la tipica mosca bianca, non me ne frega nulla di cambiare, non voglio una famiglia, non voglio figli, non voglio mettermi in proprio o diventare il capo di nessuno, sono sempre qui con le mie passioni, i miei hobby, i miei smanettamenti tale e quale a 13 anni fa e passa (ora sono alle soglia dei 30).
Però se guardo il comportamento delle persone mi ritrovo molto spesso più maturo e cosciente di molte persone che invece sono tutte indaffarate a evolversi, e che spesso si comportano in stile "asilo mariuccia" :rolleyes:
Chi ha ragione? Francamente chissenefrega... l'importante è non pestarsi i piedi a vicenda. :O
Mai avuto questo problema.
Metto in atto una sorta di selezione naturale. A 20 anni avevo 30 amici, ora solo 5, ma sto benissimo con loro, nel momento nel quale non avevo più molto in comune con alcuni mi sono distaccato, e loro non mi hanno certo cercato. Soluzione assolutamente indolore.
Più che altro penso una cosa..Si dice spesso che ci si laurea o cmq ha una formazione diversa da qualcun altro tende ad essere "snob".
La realtà è che spesso si cambia cosi profondamente nel modo di affrontare e vedere la realtà che non ci si riesce più a confrontare con chi riduce tutto al divertirsi ed al cazzeggiare, o magari affronta la vita con un modo di gare troppo diverso da noi. Non è essere snob, è semplicemente cambaire.
Tutto cambia.
E' proprio questo il punto, la maggior parte della gente che conosco cerca sempre di dimostrare questo, di essere migliore, di superarsi a vicenda.
Io non mi considero "perdente" in questa loro gara perchè appunto è una loro gara, non è la mia... che corrano pure, che si diano da fare finchè vogliono, sono fattacci loro... quello che mi chiedo è che senso abbia questa competizione, cosa si vince? :confused: :rolleyes:
Io vivo la mia vita, e me ne sbatto dei giudizi altrui, arriverò tardi, arriverò con i miei tempi o semplicemente non arriverò; mi metto a ridere quando sento discorsi idioti del tipo "devo concludere gli studi entro xxx altrimenti perdo tempo", "devo sbrigarmi a trovare lavoro altrimenti avrò perso tempo", "dobbiamo avere un figlio altrimenti poi sarò troppo vecchio per...", "non ho fatto la naja perchè è una perdita di tempo".
Ma chi le ha decise tutte queste scadenze? Ma dove diavolo sta scritto che si devono fare 2 figli entro i 35 anni, crescerli ed educarli a rimpiazzarci :confused:
Ma dove diavolo sta scritto che uno deve per forza seguire un determinato percorso di formazione entro x anni altrimenti è fottuto? :confused:
Ma dove diavolo sta scritto che uno debba rinunciare ad esperienze che non rifarà mai più solo per seguire un percorso di vita deciso da altri :confused:
Ma andiamo... evolviamoci :rolleyes:
Post, quelli di ciuketto e Tasslehoff, diversi, per certi versi opposti, ma che, in fin dei conti, esprimono concetti simili: vivere la propria vita senza troppo badare a ciò che fanno/pensano gli altri, di noi e in generale.
E' quello che cerco di fare anche io, anche se certi condizionamenti sociali sono forti: va poi detto che alcune "conquiste" (che so, vivere da soli per poter fare quello che ci pare) difficilmente possono prescindere dal raggiungimento di un certo "status quo", a sua volta difficile da raggiungere senza rispettare una qualche "tempistica" legata al mondo degli studi, del lavoro, degli affetti etc... :stordita:
afterburner
08-09-2008, 16:35
..vi siete mai guardati attorno pensando che tutte le persone che vi circondano sono rimaste ferme al loro livello elementare senza mai evolversi e che queste relazioni cominciano a farvi sentire stretti ?... mi riferisco ad amici..colleghi..genitori...amiche....
non vi siete mai accorti..che nel corso degli anni non sono mai cambiati, nè mai maturati...?..e se si, questo quali conclusioni vi ha fatto trarre ?
mi spiego meglio : la vita ogni giorno dovrebbe insegnarci qualcosa, soprattutto nel dolore perche' e' quello che fa crescere.
Vi siete accorti che alcune persone sembrano non avere imparato nulla ?
saluti
Ma le persone che sembrano non aver imparato nulla, sei sicuro che volessero imparare qualcosa? Magari stanno bene cosi'!
Post del genere denotano un atteggiamento di superiorita' da parte tua e, leggendolo, ecco cosa ho pensato: "tarapia tapioco come se fosse antani la barella anche per due con lo scappellamento a sinistra!?"
carcaroff
08-09-2008, 18:22
non capisco perchè se uno sceglie di vivere la propria vita come gli pare e piace lo dovete stare a giudicare....
Utilitaristicamente penso che se nella società non ci fosse nessun sognatore/ eterno bambino o come lo si vuole chiamare godremmo tutti di vantaggi reciproci.
Per quanto riguarda la sola sfera personale, in parte tu hai ragione, cioè se non vuoi frequentare una persona non la frequenti, ma non sempre è possibile una scelta.......
Il fatto è che essere l'unica mosca bianca in mezzo a mille dopo un po' pesa... cominci a pensare se sei te quella strana... o peggio ancora inizi a rivalutare la tua situazione e a pensare come gli altri...
oppure, nella migliore delle ipotesi, trovi l'altra mosca bianca e non ti senti più sola :)
io non accetterei mai di essere cambiato dalle circostanze nè dagli "altri" in senso lato..mentre potrei anche farlo per chi conta veramente nella mia vita.
bYeZ!
Senza Fili
09-09-2008, 00:25
..vi siete mai guardati attorno pensando che tutte le persone che vi circondano sono rimaste ferme al loro livello elementare senza mai evolversi e che queste relazioni cominciano a farvi sentire stretti ?... mi riferisco ad amici..colleghi..genitori...amiche....
non vi siete mai accorti..che nel corso degli anni non sono mai cambiati, nè mai maturati...?..e se si, questo quali conclusioni vi ha fatto trarre ?
mi spiego meglio : la vita ogni giorno dovrebbe insegnarci qualcosa, soprattutto nel dolore perche' e' quello che fa crescere.
Vi siete accorti che alcune persone sembrano non avere imparato nulla ?
saluti
Non mi sono mai fatto seghe mentali a tal proposito.
Semplicemente, quando qualcuno che conosco diventa insopportabile, lo allontano, senza scervellarmi sul perchè ed il percome quella persona sia insopportabile e/o immatura.
Crescere importa vivere. Vivere fa male. Perciò è meglio non crescere, per non soffrire.
Purtroppo, chi fa questa scelta ignora che l'essenza della vita è la conoscenza, che conoscere ci arricchisce come persona e arricchisce chi ci sta intorno. Cambiare è necessario, perchè la realtà cambia. Se ti fermi, muori.
Ma conoscere fa male, crea sofferenza. Meglio restare nell'ignoranza, utilizzare il cervello per limitarsi ad una partita alla playstation, o per conoscere i nomi dei giocatori di una squadra di calcio.
Non per pensare. No. Pensare fa male...
Crescere importa vivere. Vivere fa male. Perciò è meglio non crescere, per non soffrire.
Purtroppo, chi fa questa scelta ignora che l'essenza della vita è la conoscenza, che conoscere ci arricchisce come persona e arricchisce chi ci sta intorno. Cambiare è necessario, perchè la realtà cambia. Se ti fermi, muori.
Ma conoscere fa male, crea sofferenza. Meglio restare nell'ignoranza, utilizzare il cervello per limitarsi ad una partita alla playstation, o per conoscere i nomi dei giocatori di una squadra di calcio.
Non per pensare. No. Pensare fa male...
Ma che assurdità scusa eh! Non hai proprio capito il senso dell'argomento:
confondi il non voler crescere(in determinate cose) con l' ignoranza.... anzi son proprio le persone più riflessive, meno desiderose di "arrivare", che alla fine son più curiose del mondo, e più propensi ad acculturarsi.
Quelli invece che vivono correndo a raggiungere il loro obiettivo nemmeno hanno il tempo di guardare un paesaggio, di leggere, di pensare....insomma hai rovesciato il discorso! :rolleyes:
mark41176
09-09-2008, 01:20
..vi siete mai guardati attorno pensando che tutte le persone che vi circondano sono rimaste ferme al loro livello elementare senza mai evolversi e che queste relazioni cominciano a farvi sentire stretti ?... mi riferisco ad amici..colleghi..genitori...amiche....
non vi siete mai accorti..che nel corso degli anni non sono mai cambiati, nè mai maturati...?..e se si, questo quali conclusioni vi ha fatto trarre ?
mi spiego meglio : la vita ogni giorno dovrebbe insegnarci qualcosa, soprattutto nel dolore perche' e' quello che fa crescere.
Vi siete accorti che alcune persone sembrano non avere imparato nulla ?
saluti
non commettere però l'errore di avere la presunzione di crederti superiore agli altri, può darsi che loro siano felici a rimanere come sono
son d'accordo che fa crescere di più un episodio di sofferenza (purtroppo) che un altro spensierato, ma il dolore fa parte cmq della nostra vita... prima o poi tutti ci troviamo ad affrontare anche questi momenti...
se i tuoi amici nn sono cambiati fino ad ora, non è detto che non lo possano fare in futuro........... io cerco di nn essere mai troppo prevenuto con gli altri e di dare loro sempre un giusto margine di miglioramento
la cosa più importante per me è riuscire a raggiungere una certa serenità puntando sempre al proprio miglioramento nel rispetto del prossimo
.... e cmq sia, per il tuo bene, vivi la tua vita e vai dove ti spinge il vento.. e non fartene un problema se gli altri non cambiano:
se Maometto non va alla montagna è la montagna che va da Maometto
(non so se intendi ;) )
paditora
09-09-2008, 12:15
Crescere importa vivere. Vivere fa male. Perciò è meglio non crescere, per non soffrire.
Purtroppo, chi fa questa scelta ignora che l'essenza della vita è la conoscenza, che conoscere ci arricchisce come persona e arricchisce chi ci sta intorno. Cambiare è necessario, perchè la realtà cambia. Se ti fermi, muori.
Ma conoscere fa male, crea sofferenza. Meglio restare nell'ignoranza, utilizzare il cervello per limitarsi ad una partita alla playstation, o per conoscere i nomi dei giocatori di una squadra di calcio.
Non per pensare. No. Pensare fa male...
guarda che la conoscenza il sapere e la cultura non c'entra na mazza con l'esperienza di vita.
uno può anche essere un pozzo di scienza e magari non essere mai uscito dalle mura domestiche.
come uno può essere completamente ignorante e non aver studiato mai e aver vissuto tutte le esperienze possibili.
Ma che assurdità scusa eh! Non hai proprio capito il senso dell'argomento:
confondi il non voler crescere(in determinate cose) con l' ignoranza.... anzi son proprio le persone più riflessive, meno desiderose di "arrivare", che alla fine son più curiose del mondo, e più propensi ad acculturarsi.
Quelli invece che vivono correndo a raggiungere il loro obiettivo nemmeno hanno il tempo di guardare un paesaggio, di leggere, di pensare....insomma hai rovesciato il discorso! :rolleyes:
e chi ha parlato di conoscenza scientifica o culturale?
Parlo di chi si rifiuta di crescere, di vivere, e si chiude nella sua ignoranza, nel senso di ignorare quello che accade attorno, ignorare la realtà delle cose, non prendersi le proprie responsabilità.
Se vogliamo, conoscenza nel senso di "conoscere se stessi", che è la cosa più importante.
Murakami
09-09-2008, 12:56
Parlo di chi si rifiuta di crescere, di vivere, e si chiude nella sua ignoranza, nel senso di ignorare quello che accade attorno, ignorare la realtà delle cose, non prendersi le proprie responsabilità.
Se vogliamo, conoscenza nel senso di "conoscere se stessi", che è la cosa più importante.
Non ti sembra un pò contraddittorio il concetto che hai espresso? Cosa ha a che vedere il conoscere se stessi con quello che accade intorno? :stordita:
Il Pirata
09-09-2008, 15:03
E' proprio questo il punto, la maggior parte della gente che conosco cerca sempre di dimostrare questo, di essere migliore, di superarsi a vicenda.
Io non mi considero "perdente" in questa loro gara perchè appunto è una loro gara, non è la mia... che corrano pure, che si diano da fare finchè vogliono, sono fattacci loro... quello che mi chiedo è che senso abbia questa competizione, cosa si vince? :confused: :rolleyes:
Io vivo la mia vita, e me ne sbatto dei giudizi altrui, arriverò tardi, arriverò con i miei tempi o semplicemente non arriverò; mi metto a ridere quando sento discorsi idioti del tipo "devo concludere gli studi entro xxx altrimenti perdo tempo", "devo sbrigarmi a trovare lavoro altrimenti avrò perso tempo", "dobbiamo avere un figlio altrimenti poi sarò troppo vecchio per...", "non ho fatto la naja perchè è una perdita di tempo".
Ma chi le ha decise tutte queste scadenze? Ma dove diavolo sta scritto che si devono fare 2 figli entro i 35 anni, crescerli ed educarli a rimpiazzarci :confused:
Ma dove diavolo sta scritto che uno deve per forza seguire un determinato percorso di formazione entro x anni altrimenti è fottuto? :confused:
Ma dove diavolo sta scritto che uno debba rinunciare ad esperienze che non rifarà mai più solo per seguire un percorso di vita deciso da altri :confused:
Ma andiamo... evolviamoci :rolleyes:
Quoto!
Futura12
09-09-2008, 15:31
Comunque il vostro discorso sul prima iniziavano a 20 anni a lavorare....ora si inizia a 30 non vedo che problema c'è...Ma come che problema c'è?
Cio vuol dire che vai in pensione sui 70 anni e quindi ti resta ben poco da goderti nella vita....mentre se ci vai a 55-60 anni gia cambia,senza contare che iniziare a lavorare a 30 anni vuol dire stare a casa tutto questo tempo ed esser definito: Bamboccione.....se a voi piace questa realtà,contenti voi...a me fa ribrezzo (seppur anche io ci sono dentro fino al collo).
Non ti sembra un pò contraddittorio il concetto che hai espresso? Cosa ha a che vedere il conoscere se stessi con quello che accade intorno? :stordita:
L'uomo è immerso nella realtà. Non puoi prescindere dal vivere nella realtà che ci scorre attorno.
Conoscere se stessi aiuta ad affrontare meglio la realtà. Conoscere i propri limiti, i propri pregi e i propri difetti, serve a vivere meglio.
Sono cose strettamente collegate.
Murakami
09-09-2008, 21:32
L'uomo è immerso nella realtà. Non puoi prescindere dal vivere nella realtà che ci scorre attorno.
Conoscere se stessi aiuta ad affrontare meglio la realtà. Conoscere i propri limiti, i propri pregi e i propri difetti, serve a vivere meglio.
Sono cose strettamente collegate.
Vallo a dire ai monaci tibetani... :fagiano:
Senza arrivare a certi estremismi, a mio avviso un conto è il mondo che ci circonda, da capire e rispettare: un altro è il ritmo frenetico della società che ci siamo costruiti e autoimposti.
Chi cerca di rifuggerlo, e ci riesce, è, io credo, da ammirare: è disumano e disumanizzante, non ha nulla a che vedere con le aspirazioni più intime della maggior parte di noi.
Murakami
09-09-2008, 21:34
Comunque il vostro discorso sul prima iniziavano a 20 anni a lavorare....ora si inizia a 30 non vedo che problema c'è...Ma come che problema c'è?
Cio vuol dire che vai in pensione sui 70 anni e quindi ti resta ben poco da goderti nella vita....mentre se ci vai a 55-60 anni gia cambia,senza contare che iniziare a lavorare a 30 anni vuol dire stare a casa tutto questo tempo ed esser definito: Bamboccione.....se a voi piace questa realtà,contenti voi...a me fa ribrezzo (seppur anche io ci sono dentro fino al collo).
Non vedo il problema, tanto noi non arriveremo a vedere la pensione, quindi non ci resterà che lavorare fino alla morte: a questo punto, tanto vale godersi la giovinezza.
paditora
09-09-2008, 21:59
L'uomo è immerso nella realtà. Non puoi prescindere dal vivere nella realtà che ci scorre attorno.
Conoscere se stessi aiuta ad affrontare meglio la realtà. Conoscere i propri limiti, i propri pregi e i propri difetti, serve a vivere meglio.
Sono cose strettamente collegate.
bè ma scusa non c'entra niente il conoscere se stessi con il conoscere ciò che ci circonda.
Qualcuno portava appunto l'esempio dei monaci tibetani, io porterei l'esempio delle monache di clausura.
Conoscere se stessi non c'entra niente con il rapportarsi con gli altri.
Senza Fili
09-09-2008, 22:05
non capisco perchè se uno sceglie di vivere la propria vita come gli pare e piace lo dovete stare a giudicare....
Se non vi trovate bene con determinate persone semplicemente non frequentatele...
O forse il rendervi conformi e con il vostro progettino di vita e di giudizio vi fa sentire tanto superiori? o frse il fatto che loro sembrano divertirsi per come sono e per il poco (per voi) che fanno e il non fare quello che altre persone hanno imposto come standard per vivere bene ed essere adulti vi fa rodere?
Nessuno dice e da nessuna parte sta scritto che a 35anni non si può essere felici andando in discoteca a bere e parlare di figa con gli amici e neanche che non sia una sfigato chi a 35 anni ha una berlina una moglie e 2 figli e un lavoro ben remunerato...
In tutti e due i casi possono essere sfigati o meno, dipende dal fatto se sono felici o meno della loro vita...
Si infatti, se gli interessi cambiano tanti saluti e si cercano amici affini ai nostri interessi attuali, senza farsi paranoie sul perchè e percome con i vecchi amici non ci si trova più...la gente cambia, punto.
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