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View Full Version : CONSIGLIO: valutazione lavori privati. Quanto chiedere?


uomoserio
04-09-2008, 08:01
Ciao a tutti, volevo propormi su alcuni siti di annunci specifici per qualche lavoro di grafica e ritocco fotografico per privati, in modo da arrotondare lo stipendio, ma ho un problema: non ho idea di quanto posso chiedere per alcune tipologie di lavoro.
Sono grafico tecnico da quasi 10 anni in una grossa multinazionale, quindi ho abbastanza esperienza nel settore grafico, però ho sempre lavorato come dipendente, della serie "tu dici quello che devo fare e io lo faccio".
Non ho mai dovuto gestire i clienti, quindi non ho idea di quanto possano valere certi lavori grafici.

Ecco quindi che chiedo consiglio a voi...:)

Quanto potrei chiedere ad un privato o una piccola azienda, secondo voi, per questi lavori (la realizzazione, non la stampa):

- Biglietti da visita
- Volantini
- Brochure
- Composizioni fotografiche (ricordi di cerimonie)
- Digitalizzazione e restauro di vecchie foto

Spero riusciate a rischiarare l'oscurità della mia ignoranza finanziaria...:fagiano:

wallytod
04-09-2008, 12:18
I lavori su cui vuoi "tuffarti", purtroppo, sono già molto inflazionati.

Ad oggi trovi facilmente, ad ogni angolo, qualcuno capace di realizzare brochure, bigliettini e altro; questo si traduce in "concorrenza spietata" e volontà, da parte del cliente, di andare al ribasso.

Se lavori già in una "grossa multinazionale" - quindi suppongo anche con una buona retribuzione mensile - ti conviene valutare se "vale la pena" spendere del tempo libero a fronte di un guadagno che rischia di essere davvero poca cosa. Ti parlo da lavoratore dipendente che rientra a casa alle 18.00 e, avendo moglie, non può stare altre 5 ore fisso al pc.

Considera inoltre che i siti di annunci\vetrine non sempre portano a clienti seri e affidabili (e qui parlo per esperienza). Ti consiglio di preparti un piccolo portfolio, fare un giro presso le tipografie\studi grafici della tua città e di proporti come freelance o collaboratore esterno. Hai più probabilità di trovare lavoretti, puoi discutere faccia a faccia con il committente, hai meno rogne con i pagamenti.

In bocca al lupo!

uomoserio
04-09-2008, 12:40
ciao!
...grossa multinazionale??? uhm, lavori alla Disney? :)


Eh, magari! :)
Purtroppo no, sono nel campo dei manuali d'istruzioni.


le tariffe sono più o meno di 30/40 euro all'ora con P.iva, almeno nella mia zona (questo è quello che chiedo per il 3D e per i lavori in 2D con clienti miei)

poi dipende anche dalla tipologia di lavoro, prendiamo ad esempio una brochure; se si tratta di un evento importante, si può chiedere qualcosa in più, se invece è magari una cosa a budget ridotto (e a volte è mooolto ridotto) si valuta se vale la pena o no di accettare

Grazie per le indicazioni, come dicevo sono completamente a digiuno di conoscenze amministrative e di mercato.
Almeno ora ho un'informazione in più su che cifre entrano in gioco. :)

uomoserio
04-09-2008, 12:57
I lavori su cui vuoi "tuffarti", purtroppo, sono già molto inflazionati.

Ad oggi trovi facilmente, ad ogni angolo, qualcuno capace di realizzare brochure, bigliettini e altro; questo si traduce in "concorrenza spietata" e volontà, da parte del cliente, di andare al ribasso.

Lo so, hai ragione, ma come ho scritto è un tentativo di arrotondare lo stipendio.
Non ho in previsione di farlo diventare un secondo lavoro a tempo pieno (ho già il mio impiego fisso), ma piuttosto qualche piccolo lavoretto "a tempo libero", per tentare di risollevare le sorti del conto in banca, perciò mi accontenterei e non avrei pretese di chissà quali guadagni :)
Certo, se le entrate non sono da miseria è meglio, ma per ora non ho aspettative.

Se lavori già in una "grossa multinazionale" - quindi suppongo anche con una buona retribuzione mensile - ti conviene valutare se "vale la pena" spendere del tempo libero a fronte di un guadagno che rischia di essere davvero poca cosa. Ti parlo da lavoratore dipendente che rientra a casa alle 18.00 e, avendo moglie, non può stare altre 5 ore fisso al pc.

Sì, lavoro in una grossa multinazionale, ma sono un semplice grafico dipendente, all'interno dell'azienda sono uno come tanti, non ho un posto di responsabilità e lo stipendio è molto più basso di quanto si potrebbe credere.
O almeno non è abbastanza per permettermi di arrivare alla fine del mese in tranquillità. Sono in affitto, le bollette, le spese condominiali, le rate della macchina, spese mediche per la salute, la benzina....insomma, sappiamo come girano le cose ultimamente e anche se si tenta di risparmiare i soldi non bastano mai.
Io non ho figli e di solito il tempo libero lo passo comunque sul pc, è una mia passione, quindi unirei l'utile al dilettevole. :fagiano:
Ecco perché cerco qualche entrata extra con qualche lavoretto da poter fare nel tempo libero, sfruttando l'unica cosa che so fare. :mc:

Considera inoltre che i siti di annunci\vetrine non sempre portano a clienti seri e affidabili (e qui parlo per esperienza). Ti consiglio di preparti un piccolo portfolio, fare un giro presso le tipografie\studi grafici della tua città e di proporti come freelance o collaboratore esterno. Hai più probabilità di trovare lavoretti, puoi discutere faccia a faccia con il committente, hai meno rogne con i pagamenti.

In bocca al lupo!

Lo so che certi siti non sono affidabili, ma cercherò di "filtrare" i contatti (sperando che arrivino) e di valutare quando il gioco vale la candela e quando no.
Quello che mi serve ora, appunto, è un'idea di base su quali cifre si possono chiedere per le varie tipologie di lavoro.
Spero di riuscire a combinare qualcosa, crepi il lupo! :)

wallytod
04-09-2008, 14:00
Quello che mi serve ora, appunto, è un'idea di base su quali cifre si possono chiedere per le varie tipologie di lavoro.
Spero di riuscire a combinare qualcosa, crepi il lupo! :)

Per la mia esperienza, posso dirti che non è facile stabile delle cifre a priori.
Se è vero che una buona base di partenza può essere il conteggio "a ore" del proprio lavoro è anche vero che non sempre (quasi mai) questo metodo può portare a valutazioni corrette.

Es.
Come programmatore, da contratto, vengo pagato circa 12,00e l'ora; mi viene richiesto un software che, date le mie capacità, può essere sviluppato in 3 ore: chiedo 36,00e ?
Ancora, prendo un lavoro che mi porterà via 1 mese di lavoro (8h al giorno per 5gg settimanali); 5*8=40h/sett --> 40*4=160h --> 160h*12,00e = 1920,00e
Il committente "medio" non accetterebbe mai di spendere una cifra tale e, tra l'altro, sarebbe un compenso più elevato di una comune busta paga.

Bisogna tenere in considerazione anche il "luogo" in cui agirai.
Altro esempio (sempre provato sulla mia pelle):
Mi occupo di colorazione di fumetti. In Italia una tavola a colori, in media, viene pagata 30,00/40,00e lordi; in Francia una tavola a colori viene pagata, in media, 60,00/80,00e lordi (con tasse francesi).
Stesso discorso può essere applicato alle varie regioni d'Italia.. tra sud e nord - purtroppo - esistono differenze non da poco, e anche questo va valutato.
I prezzi, inoltre, devono essere stabiliti anche in base alla qualità del tuo lavoro: non devi svenderti ma non devi sopravvalutarti.

Un'altra teoria è quella di mantenere un giusto rapporto tra quantità\prezzo nel senso:
Chiedo 100 per un lavoro -> lo svolgo -> vengo pagato -> sono contento;
Chiedo 25 per un lavoro -> lo svolgo in tempi record -> il cliente è più che soddisfatto (spende poco\ha il lavoro in fretta) -> mi propone altro lavoro;

In parole povere: acquisire lavori che valgono 100 è molto difficile, soprattutto all'inizio, e allora compenso con la velocità d'esecuzione il pagamento basso; guadagno 25 ma sopporto una mole di lavoro "x 4" (che non significa 'spezzarsi la schiena' ma solamente 'essere abbastanza bravo\pratico da poter tenere certi ritmi).

L'importante è non demoralizzarsi e battere a tappeto tutta la rete - davvero - perchè con la buona volontà e grazie ai mezzi odierni (internet, email) è davvero possibile combinare qualcosina di buono ;)

uomoserio
04-09-2008, 19:06
Per la mia esperienza, posso dirti che non è facile stabile delle cifre a priori.
Se è vero che una buona base di partenza può essere il conteggio "a ore" del proprio lavoro è anche vero che non sempre (quasi mai) questo metodo può portare a valutazioni corrette.

Es.
Come programmatore, da contratto, vengo pagato circa 12,00e l'ora; mi viene richiesto un software che, date le mie capacità, può essere sviluppato in 3 ore: chiedo 36,00e ?
Ancora, prendo un lavoro che mi porterà via 1 mese di lavoro (8h al giorno per 5gg settimanali); 5*8=40h/sett --> 40*4=160h --> 160h*12,00e = 1920,00e
Il committente "medio" non accetterebbe mai di spendere una cifra tale e, tra l'altro, sarebbe un compenso più elevato di una comune busta paga.

Bisogna tenere in considerazione anche il "luogo" in cui agirai.
Altro esempio (sempre provato sulla mia pelle):
Mi occupo di colorazione di fumetti. In Italia una tavola a colori, in media, viene pagata 30,00/40,00e lordi; in Francia una tavola a colori viene pagata, in media, 60,00/80,00e lordi (con tasse francesi).
Stesso discorso può essere applicato alle varie regioni d'Italia.. tra sud e nord - purtroppo - esistono differenze non da poco, e anche questo va valutato.
I prezzi, inoltre, devono essere stabiliti anche in base alla qualità del tuo lavoro: non devi svenderti ma non devi sopravvalutarti.

Un'altra teoria è quella di mantenere un giusto rapporto tra quantità\prezzo nel senso:
Chiedo 100 per un lavoro -> lo svolgo -> vengo pagato -> sono contento;
Chiedo 25 per un lavoro -> lo svolgo in tempi record -> il cliente è più che soddisfatto (spende poco\ha il lavoro in fretta) -> mi propone altro lavoro;

In parole povere: acquisire lavori che valgono 100 è molto difficile, soprattutto all'inizio, e allora compenso con la velocità d'esecuzione il pagamento basso; guadagno 25 ma sopporto una mole di lavoro "x 4" (che non significa 'spezzarsi la schiena' ma solamente 'essere abbastanza bravo\pratico da poter tenere certi ritmi).

L'importante è non demoralizzarsi e battere a tappeto tutta la rete - davvero - perchè con la buona volontà e grazie ai mezzi odierni (internet, email) è davvero possibile combinare qualcosina di buono ;)

Ti ringrazio molto per i preziosi consigli, ne farò buon uso ;)

wallytod
05-09-2008, 07:55
Ops, scusa, forse sono stato io a spiegarmi male.
Quello che volevo intendere è che - per la mia esperienza - non è facile stabilire "a priori" un costo standard per le prestazione lavorative.
Anch'io tengo moglie e, per fine Febbraio, aspetto una pupa (!!) e quoto assolutamente il tuo discorso relativo al sottrarre loro del tempo; questo fattore l'ho ben sottolineato nel mio primo intervento.

Ribadisco inoltre come sia giustissimo regolarsi su una tariffa oraria anche se, a ben vedere, non è sempre un discorso valido.

Ti porto un altro esempio, che mi riguarda: un cliente mi commissiona lo sviluppo di un gestionale per magazzino; impiego 100 e, considerando una tariffa 'X', mi faccio pagare 100X. Ho lavorato tanto, ho impiegato il mio tempo libero per un lavoro e non per la mia vita "sociale", è giusto che io venga ben retribuito.
Dopo un mese mi contatta un nuovo cliente, mi chiede un gestionale per magazzino; io ce l'ho bello e pronto, devo solo inviargli il cd ed è fatta; gli chiedo 0X perchè non ho impiegato un minuto di lavoro? Gli chiedo 100X come se lo avessi sviluppato da zero? Gli chiedo 50X che comunque è più elevato del software "banalotto" che può essere acquistato comodamente in negozio e perdo il cliente? E così via per tutti i futuri contatti che mi richiederanno un gestionale di magazzino.

Ecco, questo è il panorama che volevo esporre a 'uomoserio'
Non sempre il farsi pagare "a ore" è un metro valido\corretto di valutazione.
La qualità del mio lavoro non la valuto in base alle ore impiegate.

Altra prospettiva:
Se una tavola di Spiderman la pagano 30,00e e l'editor vuole la consegna di 12 pag. a settimana, io posso anche farne 12 in un giorno ma non significa che il mio compenso dovrà diventare 1/7 di quello originario.
Per colorare una tavola di un fumetto posso starci anche 10 minuti ma se in Italia siamo solo in 4 a farlo è giusto che io venga retribuito "bene" per la mia professionalità, per il lavoro svolto, per la sua qualità, ma non per il tempo che impiego a farlo altrimenti rischio di andare sul lastrico e allora il gioco non varrebbe più la candela.

Ultimo esempio, questo che mi riguarda indirettamente:
Mio fratello, brillante ingegnere\architetto, nel tempo libero si occupa di rendering e animazioni in 3dsmax; alcuni lavori (non tutti, purtroppo per lui!!) sono dei semplici rendering, niente 3d da realizzare, niente mappe, niente di niente; si occupa di piazzare qualche luce, creare il percorso della camera e cliccare su 'Render'. Il resto del lavoro lo svolge il pc. Teoricamente, quindi, mio fratello dovrebbe farsi pagare '0'? No, si fa pagare 100.

Spero, ovviamente, di non aver 'offeso' nessuno eh :)
Le mie sono considerazioni personali, basate su esperienze 'reali' e scaturite dal mio modo di vedere. E' molto probabile che, agli occhi di altri, le mie possano essere soltanto delle boiate assurde ;)

Rischio di andare OT, invece, ma mi va di riprendere questa frase di Luca, perchè su questo non sono d'accordo


dopo molti anni di libera professione, precisamente dal 1991, se possibile, faccio pagare non solo per il lavoro in se, ma per il tempo che impiego a farlo, perchè si tratta dello stesso tempo che sottraggo ai mei figli, a mia moglie e a me stesso, è tempo che impiego per permettere ad altri di trarne un guadagno e quindi ha, o dovrebbe avere un valore insindacabile, che solo io posso dare


Mi sembra che, in preda allo 'sfogo', tu abbia fatto un po' di confusione: se sei un libero professionista, tu non devi farti pagare perchè stai sottraendo del tempo ai familiari e a te stesso, tu stai svolgendo il tuo normale percorso lavorativo e sei retribuito per quello.
Il tuo discorso - secondo me - è valido per chi ha già un lavoro e, rientrando a casa dopo una giornata lontano dai cari, si piazza davanti al pc per svolgere lavori extra a scapito dei rapporti sociali\familiari. Questo è sottrarre il proprio tempo. E secondo me, come dicevo nel primo post, non ne vale la pena.

Oh Luca, non prenderla con toni 'negativi', le mie sono riflessioni pacate e tranquille, sperando sempre di non offendere nessuno, sia chiaro :)
In pratica, ci si stà sfogando entrambi! ;)

uomoserio
05-09-2008, 09:27
Non scusatevi per l'OT, anche perché non siete per niente OT :)
Le vostre riflessioni, anzi, mi sono molto utili per capire meglio in quale modo si può valutare il mio lavoro e quanto io posso valutarlo nei confronti di possibili "clienti".
L'esperienza vera degli altri è la scuola di vita migliore ;)