c.m.g
04-09-2008, 07:25
giovedì 04 settembre 2008
Roma - Il business delle botnet (http://punto-informatico.it/cerca.aspx?s=botnet&B=CERCA&t=4) entra in una fase espansiva basata non più sulla proliferazione di reti malevole bensì sulla crescita esponenziale dei bot infetti e controllati da remoto.
È quanto emerge dalle ultime statistiche (http://www.shadowserver.org/wiki/pmwiki.php?n=Stats.BotnetCharts) pubblicate da Shadowserver Foundation: negli ultimi mesi il numero di botnet è calato ma le macchine complessivamente coinvolte sono quadruplicate. Eppure non si è registrato l'avvento di malware capaci di agire su larga scala come il cosiddetto storm worm (http://punto-informatico.it/cerca.aspx?s=tag%3a%22storm+worm%22).
John Bambenek, in forze allo Internet Storm Center (http://isc.sans.org/) del SANS institute (http://www.sans.org/), ipotizza (http://isc.sans.org/diary.html?storyid=4963) che la nuova fase del cyber-scam possa essere riconducibile non a qualche rootkit "invisibile" sul modello di Rustock.C (http://punto-informatico.it/2306252/PI/News/oecd-economia-rischio-causa-malware.aspx) ma a un aumento degli attacchi ai server web basati su SQL injection. La proliferazione su larga scala di questo genere di attacchi ha portato alla compromissione (http://www.vnunet.com/vnunet/news/2225185/botnet-ranks-exploding) di centinaia di migliaia di singole pagine web, usate poi come vettore per l'installazione di malware sui PC zombi.
L'ipotesi di Bambenek necessita a ogni modo di ulteriori verifiche, come lo stesso esperto suggerisce, perché le honeypot pensate per catturare gli attacchi web puri non sono così diffuse e raffinate come quelle dedicate alla cattura di malware tradizionali quali trojan, worm e affini.
"È uno degli svantaggi di trovarsi a operare reagendo all'operato di altri - ammette l'esperto del SANS - nei giochi di potere saremo sempre indietro finché non riusciremo a stare al passo" con i bravi ragazzi del cyber-crime.
Alfonso Maruccia
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/2392858/PI/News/botnet-che-passione.aspx)
Roma - Il business delle botnet (http://punto-informatico.it/cerca.aspx?s=botnet&B=CERCA&t=4) entra in una fase espansiva basata non più sulla proliferazione di reti malevole bensì sulla crescita esponenziale dei bot infetti e controllati da remoto.
È quanto emerge dalle ultime statistiche (http://www.shadowserver.org/wiki/pmwiki.php?n=Stats.BotnetCharts) pubblicate da Shadowserver Foundation: negli ultimi mesi il numero di botnet è calato ma le macchine complessivamente coinvolte sono quadruplicate. Eppure non si è registrato l'avvento di malware capaci di agire su larga scala come il cosiddetto storm worm (http://punto-informatico.it/cerca.aspx?s=tag%3a%22storm+worm%22).
John Bambenek, in forze allo Internet Storm Center (http://isc.sans.org/) del SANS institute (http://www.sans.org/), ipotizza (http://isc.sans.org/diary.html?storyid=4963) che la nuova fase del cyber-scam possa essere riconducibile non a qualche rootkit "invisibile" sul modello di Rustock.C (http://punto-informatico.it/2306252/PI/News/oecd-economia-rischio-causa-malware.aspx) ma a un aumento degli attacchi ai server web basati su SQL injection. La proliferazione su larga scala di questo genere di attacchi ha portato alla compromissione (http://www.vnunet.com/vnunet/news/2225185/botnet-ranks-exploding) di centinaia di migliaia di singole pagine web, usate poi come vettore per l'installazione di malware sui PC zombi.
L'ipotesi di Bambenek necessita a ogni modo di ulteriori verifiche, come lo stesso esperto suggerisce, perché le honeypot pensate per catturare gli attacchi web puri non sono così diffuse e raffinate come quelle dedicate alla cattura di malware tradizionali quali trojan, worm e affini.
"È uno degli svantaggi di trovarsi a operare reagendo all'operato di altri - ammette l'esperto del SANS - nei giochi di potere saremo sempre indietro finché non riusciremo a stare al passo" con i bravi ragazzi del cyber-crime.
Alfonso Maruccia
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/2392858/PI/News/botnet-che-passione.aspx)