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View Full Version : La guerra contro la desertificazione si può vincere


giacomo_uncino
04-09-2008, 07:07
Purtroppo la notizia è di luglio ed è passata senza destare particolare attenzione

http://www.newsitaliapress.it/pages/dettaglio.php?id_lnk=12_4498

"Pechino - Un trattore New Holland della serie TM175 con due aratri speciali progettati da Venanzio Vallerani e prodotti dalla Nardi, combattono il processo di desertificazione con un progetto pilota che prevede l'applicazione delle tecnologie del sistema Vallerani nella contea di Balinzuo nella regione autonoma dell'Inner Mongolia in Cina. Azienda globale attiva nella costruzione e commercializzazione di macchine per l'agricoltura, New Holland è un brand di CNH (NYSE: CNH) e società controllata del Gruppo Fiat (FIA.MI).



Il progetto pilota finanziato con un accordo bilaterale tra il Ministero italiano dell'Ambiente e il Territorio e la State Forestry Administration of the People's Republic of China si è rivelato un successo. Il progetto prevedeva, a partire dall'aprile 2006, di sottrarre al deserto circa 1.000 ettari di terra in cinque anni. Dopo solo tre anni, i numeri sono più che raddoppiati e sono stati restituiti alla coltivazione ben 2.500 ettari. Naturale, quindi, che il progetto sia stato finanziato nuovamente per il 2008 e che dai cinesi sia partita la richiesta di avviare altri progetti simili su grandi superfici con il sistema Vallerani, e sempre a fianco di New Holland.



Venanzio Vallerani, umbro, 84 anni, agronomo tropicalista, è uno dei massimi esperti di lotta alla desertificazione e ha ricevuto ambiti riconoscimenti e risultati in tutto il mondo. Il sistema brevettato da Vallerani consiste nell'uso di aratri speciali in grado di scavare semilune o solchi divisi creando microbacini che agevolano la raccolta e concentrazione delle risorse scarse ancora disponibili (acque meteoriche e di ruscellamento, terra fina superficiale e sostanza organica) e quindi agevolare la restituzione delle terre alle coltivazioni. La meccanizzazione di questo processo è vitale per adempitrattorecampo.jpgere alle tre convenzioni delle Nazioni Unite: lotta alla desertificazione, mantenimento della biodiversità e lotta ai cambiamenti climatici; la sola forza fisica dell'uomo non può sconfiggere il problema; la sola desertificazione causa la perdita di oltre 12 milioni di ettari all'anno. Lodovico Tarabini, che ha presentato il progetto per la CNH Italia Spa, racconta: "Abbiamo fornito il mezzo e tutta l'assistenza tecnica necessaria in loco; abbiamo scelto un trattore New Holland di 180 cavalli di potenza con 4 ruote motrici in grado di sviluppare tutta la potenza necessaria a dissodare il terreno e a lavorare a ritmi elevati". L'impegno richiesto ai mezzi è infatti durissimo, in quanto si deve lavorare in condizioni estreme, ai confini del deserto, lontano da tutto, con ritmi sostenuti e sollecitazioni meccaniche inusuali, per poter arare il maggior numero di ettari da rimboschire prima dell'arrivo delle piogge.

La partnership tra New Holland e Vallerani si è consolidata anni fa nell'ambito del "Progetto Acacia", finanziato dalla FAO in collaborazione con il governo italiano, attraverso cui trattori New Holland della Serie TM155 insieme ad un pacchetto di ricambi e assistenza e il sistema Vallerani, sono stati impegnati nella zona subsahariana per arginare l'avanzata del deserto. Il progetto ha permesso alle popolazioni rurali del Burkina Faso, del Ciad, del Kenya, del Niger, del Senegal e del Sudan di strappare oltre 13 mila ettari al deserto, rendendoli fertili, e di impiantare coltivazioni di Acacia, con la quale si produce gomma commestibile oggi assai richiesta dal mercato, contribuendo a dare un valido reddito alle popolazioni locali.

http://www.newsitaliapress.it/pages/dettaglio.php?id_lnk=11_143283

Desertificazione, Vallerani: "Avremo la possibilità di fare qualcosa di grande per il mondo"

"Con il finanziamento del Ministero dell'Ambiente italiano e State Forestry Administration of the People's Republic of China, in sinergia con New Holland e l'azienda Nardi, produttrice degli aratri, è stato raggiunto l'obiettivo dei 2.500 ettari resi coltivabili in 3 anni. Un vero record. Al momento in Cina vorrebbero oltre 13 progetti, e "quest'anno il 23 e il 24 giugno i cinesi hanno voluto fare una dimostrazione ed è stato un successo straordinario", dice l'agronomo umbro."