View Full Version : Il virus piu devastante della storia umana....
Vi pongo questa domanda qual'è il virus piu devastante mai conosciuto?
Io penso l'ebola mi sbaglio? La spagnola era una normale influenza solo la poca conosciena medica ha fatto si che fece tutti quei morti...
Colera e peste han dato pure un contributo notevole allo sterminio di migliaia di persone...
killercode
02-09-2008, 17:22
Devastante per resistenza alle cure o devastante per numero di morti?
L'ebola è un virus molto "cattivo" ma a conti fatti uccide meno gente di una polmonite o di una meningite
credo che intenda la letalità di un virus, piuttosto che la sua velocità e facilità di propagazione.
insomma: l'ebola è molto difficile da prendere (probabilmente anche per la sua scarsa diffusione), ma una volta preso hai poche speranze di sopravvivere
il virus più letale è la vita... :D
porta inevitabilmente alla morte e non c'è cura...
Devastante per resistenza alle cure o devastante per numero di morti?
L'ebola è un virus molto "cattivo" ma a conti fatti uccide meno gente di una polmonite o di una meningite
Potremo fare una classifica del tipo:
1 Maggiore potenza (letale)
2 Maggiore diffusione e potenza
Zortan69
02-09-2008, 18:33
credo che la malaria pur curabile abbia fatto nella storia la maggior quantità di vittime in assoluto perchè piuttosto grave (anche se non è terribile) e molto diffusa.
beh la peste, il colera e il vaiolo nella storia hanno fatto milioni e milioni di vittime...
killercode
02-09-2008, 19:05
Contando il rapporto tra persone colpite/persone totali direi che la peste regna incontrastata da 500 anni (in pratica ha ucciso un terzo degli europei del 1300)
Siddhartha
02-09-2008, 19:38
modifica il titolo in "l'agente patogeno più devastante..." ;)
la peste senza ombra di dubbio! ancora oggi è endemica in alcune regioni come l'india!
se poi parliamo di letalità, allora direi anche ebola o rabbia...non esiste cura!
F1R3BL4D3
02-09-2008, 20:07
modifica il titolo in "l'agente patogeno più devastante..." ;)
la peste senza ombra di dubbio! ancora oggi è endemica in alcune regioni come l'india!
..e anche negli USA è endemica. :O
GUSTAV]<
02-09-2008, 22:38
ma in teoria, se bevo acqua di pozzo, non filtrata, che malattie posso prendere ? :D
TheBigBos
02-09-2008, 23:02
<;23927881']ma in teoria, se bevo acqua di pozzo, non filtrata, che malattie posso prendere ? :D
Oltre a batteri come escheria coli ,qualcuno ricordi john snow :D , anche intossicazioni da metalli pesanti etc..
<;23927881']ma in teoria, se bevo acqua di pozzo, non filtrata, che malattie posso prendere ? :D
più che altro il rischio è dal punto di vista biologico :D
batteri e virus a go-go, come minimo diarrea ma anche patologie più gravi
F1R3BL4D3
03-09-2008, 00:21
E con l'HIV?!
E' un virotipo recente.
Siddhartha
03-09-2008, 00:30
<;23927881']ma in teoria, se bevo acqua di pozzo, non filtrata, che malattie posso prendere ? :D
è impossibile dirlo così!
l'acqua è contaminata? da cosa? residui fecali? residui organici?
dipende da cosa è contaminata l'acqua: puoi beccarti dal colera fino alla legionella, dall'epatite A alla Z! :fagiano:
Siddhartha
03-09-2008, 00:31
E con l'HIV?!
per quanto l'HIV venga spesso indicata come la peste del nostro secolo, non è neanche lontanamente paragonabile alla peste vera che ha ucciso milioni di persone nel corso dei secoli! :)
Marilson
03-09-2008, 01:59
Spagnola, c'è poco da discutere
Spagnola, c'è poco da discutere
Ma quella era una influenza piuttosto forte non curata a dovere visto che non esistevano antibiotici.......
Siddhartha
03-09-2008, 08:48
Ma quella era una influenza piuttosto forte non curata a dovere visto che non esistevano antibiotici.......
considerando anche che c'era la I guerra mondiale di mezzo!
bellastoria
03-09-2008, 09:30
Comunque la spagnola ha fatto 50 milioni di morti in un paio d'anni, con una mortalità attorno al 70%. Nn è da sottovalutare. Gli antibiotici nn c'erano neanche ai tempi della peste o del colera, per cui il confronto mi pare bilanciato.
Stando a wikipedia la peste polmonare è più letale ancora, con la mortalità quasi del 100%. Nn a caso è stata causa della pandemia del 1348.
Tra le curiosità più interessanti sull'epidemia, sempre su wiki, ho letto che a un certo punto la popolazione se ne era uscita dando la colpa agli ebrei e iniziando a perseguitarli nei pogrom. Così dal nulla. Un'altra riguarda il fatto che passata l'epidemia molti sopravvissuti si ritrovavano spesso pieni di soldi provenienti dalle eredità e si davano alla vita più dissoluta che gli riuscisse :asd:
Il virus più letale del mondo?
L'essere umano! :)
Un pò quello che dice l'agente smit in Matrix... :D
D4rkAng3l
03-09-2008, 10:22
<;23927881']ma in teoria, se bevo acqua di pozzo, non filtrata, che malattie posso prendere ? :D
boh la mia ragazza ha bevuto acqua di pozzo verdognola per anni...a volte anche con girini dentro...e non s'è mai presa nulla :D
Più letale? Ebola, per fortuna che essendo così letale si autocircoscrive.
Ma quella era una influenza piuttosto forte non curata a dovere visto che non esistevano antibiotici.......
Gli antibiotici non servono contro i virus :D
bellastoria
03-09-2008, 10:42
Ma sarebbero serviti per curare le infezioni derivate dalla debilitazione generare del sistema immunitario. Sono state le infezioni varie a fare la maggior parte delle vittime. :)
fantomas13
03-09-2008, 13:06
Mi fare si faccia un pò di confusione tra virus, batteri, protozoi...
Agente patogeno, forse, è il termine più appropriato.
Non dimentichiamoci poi che lo stesso agente patogeno esprime il meglio (o il peggio a seconda dei punti di vista) di sè stesso, in relazione a fattori contingenti quali condizioni sociali, igieniche, sanitarie, immonologiche che sono delle variabili.
La storia delle pandemie è fatta di virus (vaiolo, morbillo) e batteri (Yersinia, stafilocco, streptococco) solo per citarne qualcuno, che nei vari periodi è stato considerato ora un nemico terribile ora poco più che un patogeno discreto che ha trovato delle nicchie in cui prosperare o sopravvivere.
Tanto per fare un esempio banale, noi consideriamo il morbillo una malattia relativamente benigna.
Alcuni secoli fa ha sterminato i popoli dell'America latina solo perchè immunologicamente vergini.
Marilson
03-09-2008, 13:15
Ma sarebbero serviti per curare le infezioni derivate dalla debilitazione generare del sistema immunitario. Sono state le infezioni varie a fare la maggior parte delle vittime. :)
quoto
io per malattia piu devastante intendo la malattia che dalla sua diffusione alla sua scomparsa ha decimato in percentuale il maggior numero di popolazione...
direi che la peste nera dal 1347 al 1352 ha ucciso il 25%-33% della popolazione europea... c'è qualcosa che ha fatto di meglio?
gabi.2437
03-09-2008, 14:54
In effetti la peste non è un virus :D
In effetti la peste non è un virus :D
e infatti ho scritto malattia!! :p
comunque credo fosse implicito nella domanda il voler sapere quale malattia in generale (virus o batterio) sia la piu problematica...
Vi pongo questa domanda qual'è il virus piu devastante mai conosciuto?
Io penso l'ebola mi sbaglio? La spagnola era una normale influenza solo la poca conosciena medica ha fatto si che fece tutti quei morti...
Da quello che so la spagnola non era una normale influenza ecco perchè ha fatto tutti quei morti, se non ricordo male era frutto di ricombinazione tra virus influenzale umano e virus dei polli.
boh la mia ragazza ha bevuto acqua di pozzo verdognola per anni...a volte anche con girini dentro...e non s'è mai presa nulla :D
eh? :mbe: :eek:
Ma quella era una influenza piuttosto forte non curata a dovere visto che non esistevano antibiotici.......
da quando gli antibiotici sono efficaci contro i virus?
Ma sarebbero serviti per curare le infezioni derivate dalla debilitazione generare del sistema immunitario. Sono state le infezioni varie a fare la maggior parte delle vittime. :)
ma anche no!
E' il virus che crea la polmonite, virale anche quella.
Non per niente una pandemia influenzale e' ancora temutissima.
bellastoria
04-09-2008, 12:14
wiki (http://it.wikipedia.org/wiki/Influenza_spagnola)
sebbene l'influenza fosse causata da virus e quindi gli antibiotici non sarebbero comunque stati efficaci per contrastarla, la maggior parte dei morti si ebbero in realtà per complicanze batteriche, ovvero infezioni opportunistiche che si sovrapposero all'influenza nell'organismo indebolito. Per queste infezioni gli attuali antibiotici avrebbero potuto rappresentare una cura efficace riducendo drasticamente la mortalità.
;)
Ritengo Il Manuale Merck piu' affidabile di Wikipedia riguardo alla quale penso che mille analfabeti non scrivono un romanzo.
Per quanto riguarda la Spagnola la morte avveniva poco dopo la comparsa dei sintomi per edema polmonare.
La maggior parte dei morti era costituita da giovani.
Nel 1918 e 1919 l'epidemia di influenza denominata ‘Spagnola’ uccise decine di milioni di persone causando loro gravi emorragie polmonari. Il segreto della particolare virulenza dell’agente infettivo dell’influenza Spagnola, capace di attaccare in profondità le vie respiratorie con una violenza molto maggiore rispetto a quella che si riscontra di solito nei virus influenzali, è rimasto però a lungo sconosciuto. E questo nonostante il ritrovamento negli anni scorsi di alcune particelle virali recuperate dal tratto respiratorio di una donna inuit sepolta nel permafrost dell’Alaska e dai cadaveri di alcuni soldati statunitensi morti nella pandemia. Ma un recente studio di ricercatori giapponesi guidati da D. Kobasa e pubblicato sulla rivista Nature ha fatto luce su alcuni aspetti genetici importanti, che Daniel F. Hoft e Robert B. Belshe riprendono, sottolineano e approfondiscono sul New England Journal of Medicine.
La particolarità dei virus influenzali è la loro estrema variabilità antigenica, che li rende difficili da ‘riconoscere’ per il sistema immunitario umano: le continue modificazioni producono ceppi virali verso i quali l’immunità è scarsa o assente. Proprio per ‘tamponare’ questo fenomeno ogni anno si mettono a punto nuovi vaccini antinfluenzali.
Il genoma del virus influenzale consiste in un singolo filamento di RNA segmentato in 8 frammenti che codificano per 10 proteine. "Le glicoproteine di superficie del virus dell'influenza sono due: l'emoagglutinina e la neuraminidasi. La prima si lega ai recettori di superficie delle cellule delle vie respiratorie che contengono acido neuraminico e inizia la penetrazione del virus fondendo le membrane di cellula e virus. La neuraminidasi, invece, distrugge i recettori per l'emoagglutinina permettendo alle particelle virali di staccarsi dalle cellule infettate e di propagarsi nell'albero respiratorio", spiega il ricercatore britannico Nicola Cooper.
L’estrema variabilità del virus influenzale riguarda soprattutto gli antigeni di superficie. La chiave della letale Spagnola era quindi nell’emoagglutinina, nella neuraminidasi o in entrambe?
Kobasa ed il suo team hanno utilizzato i più avanzati metodi di analisi molecolare per dimostrare che l’antigene emoagglutinina del ceppo Spagnola è la chiave della sua pericolosità. A tale scopo i ricercatori giapponesi hanno costruito in laboratorio dei virus influenzali che avessero geni per l’emoagglutinina, oppure geni per la neuraminidasi, oppure per entrambi. I virus con emoagglutinina sono risultati significativamente più virulenti, soprattutto perché capaci di stimolare massicce risposte infiammatorie ed immunitarie e infine emorragie nei polmoni dei topi usati per l’esperimento.
Questi risultati sono molto importanti non solo come ‘archeologia dell’influenza’, per analizzare i meccanismi molecolari e genetici alla base di una delle epidemie più devastanti della storia del genere umano, ma anche per mettere a punto nuove e più efficaci strategie d’intervento per la terapia farmacologica dei pazienti colpiti da forme molto violente di virus influenzali. Se il modello infettivo riscontrato nei topi si confermerà valido anche negli esseri umani, una terapia antinfiammatoria massiccia sembrerebbe una strada assai promettente.
Fonte: Hoft DF, Belshe RB. The genetic archaeology of influenza. New Engl J Med 2004; 351:2550-51.
bellastoria
04-09-2008, 12:34
Io il Merck nn ce l'ho :p
jpjcssource
04-09-2008, 15:33
edit non ero acora arrivato all'intervento di lowenz
Nel 1918 e 1919 l'epidemia di influenza denominata ‘Spagnola’ uccise decine di milioni di persone causando loro gravi emorragie polmonari. Il segreto della particolare virulenza dell’agente infettivo dell’influenza Spagnola, capace di attaccare in profondità le vie respiratorie con una violenza molto maggiore rispetto a quella che si riscontra di solito nei virus influenzali, è rimasto però a lungo sconosciuto. E questo nonostante il ritrovamento negli anni scorsi di alcune particelle virali recuperate dal tratto respiratorio di una donna inuit sepolta nel permafrost dell’Alaska e dai cadaveri di alcuni soldati statunitensi morti nella pandemia. Ma un recente studio di ricercatori giapponesi guidati da D. Kobasa e pubblicato sulla rivista Nature ha fatto luce su alcuni aspetti genetici importanti, che Daniel F. Hoft e Robert B. Belshe riprendono, sottolineano e approfondiscono sul New England Journal of Medicine.
La particolarità dei virus influenzali è la loro estrema variabilità antigenica, che li rende difficili da ‘riconoscere’ per il sistema immunitario umano: le continue modificazioni producono ceppi virali verso i quali l’immunità è scarsa o assente. Proprio per ‘tamponare’ questo fenomeno ogni anno si mettono a punto nuovi vaccini antinfluenzali.
Il genoma del virus influenzale consiste in un singolo filamento di RNA segmentato in 8 frammenti che codificano per 10 proteine. "Le glicoproteine di superficie del virus dell'influenza sono due: l'emoagglutinina e la neuraminidasi. La prima si lega ai recettori di superficie delle cellule delle vie respiratorie che contengono acido neuraminico e inizia la penetrazione del virus fondendo le membrane di cellula e virus. La neuraminidasi, invece, distrugge i recettori per l'emoagglutinina permettendo alle particelle virali di staccarsi dalle cellule infettate e di propagarsi nell'albero respiratorio", spiega il ricercatore britannico Nicola Cooper.
L’estrema variabilità del virus influenzale riguarda soprattutto gli antigeni di superficie. La chiave della letale Spagnola era quindi nell’emoagglutinina, nella neuraminidasi o in entrambe?
Kobasa ed il suo team hanno utilizzato i più avanzati metodi di analisi molecolare per dimostrare che l’antigene emoagglutinina del ceppo Spagnola è la chiave della sua pericolosità. A tale scopo i ricercatori giapponesi hanno costruito in laboratorio dei virus influenzali che avessero geni per l’emoagglutinina, oppure geni per la neuraminidasi, oppure per entrambi. I virus con emoagglutinina sono risultati significativamente più virulenti, soprattutto perché capaci di stimolare massicce risposte infiammatorie ed immunitarie e infine emorragie nei polmoni dei topi usati per l’esperimento.
Questi risultati sono molto importanti non solo come ‘archeologia dell’influenza’, per analizzare i meccanismi molecolari e genetici alla base di una delle epidemie più devastanti della storia del genere umano, ma anche per mettere a punto nuove e più efficaci strategie d’intervento per la terapia farmacologica dei pazienti colpiti da forme molto violente di virus influenzali. Se il modello infettivo riscontrato nei topi si confermerà valido anche negli esseri umani, una terapia antinfiammatoria massiccia sembrerebbe una strada assai promettente.
Fonte: Hoft DF, Belshe RB. The genetic archaeology of influenza. New Engl J Med 2004; 351:2550-51.
Cmq ricordo chiaramente della ricerca nella quale veniva affermato la presenza di frammenti di influenza aviaria nel genoma virale della spagnola. Proprio questa presenza rendeva il virus più resistente al sistema immunitario umano, rispetto ai ortomyxovirus umani. Tutto ciò per la natura di questo virus con rna frammentato che da ricombinazione.
entanglement
06-09-2008, 15:42
la pirlaggine
TheBigBos
07-09-2008, 10:19
la pirlaggine
segnalato :).
Lucrezio
07-09-2008, 12:04
la pirlaggine
Battuta fuori luogo.
Ragazzi, questa non e' la piazzetta, ci siamo capiti?
gianly1985
07-09-2008, 15:29
Da un punto di vista evolutivo gli agenti patogeni più importanti per la nostra razza sono i plasmodi della malaria, da soli responsabili della più grande pressione evolutiva sul nostro genoma*, nonchè parassiti della razza umana almeno da 50.000anni. Sul numero totale di morti nella storia non so, ma attualmente ci sono 500 milioni di casi all'anno e 1-2 milioni di morti all'anno, soprattutto bambini. Ovviamente è OT rispetto al titolo visto che sono protozoi e non virus...
*talassemie, favismo, ecc dovrebbero essere moooolto più rari, invece grazie alla pressione selettiva operata nei millenni dalla malaria sono relativamente comuni, con i casi estremi come la Sardegna poi
il favismo che ha a che fare con la malaria?
gianly1985
07-09-2008, 16:04
il favismo che ha a che fare con la malaria?
Bè i plasmodi sono parassiti dei globuli rossi e quindi qualsiasi cosa che accorcia la vita dei globuli rossi (come il favismo, che altro non è che una aumentata suscettibilità dei g.r. agli stress ossidativi a causa di un deficit di G6PD) combatte la malaria perchè impedisce di completare il ciclo del parassita correttamente.
Evolutionary pressure of malaria on human genes
Malaria is thought to have been the greatest selective pressure on the human genome in recent history.[56] This is due to the high levels of mortality and morbidity caused by malaria, especially the P. falciparum species.
Sickle-cell disease
The best-studied influence of the malaria parasite upon the human genome is the blood disease, sickle-cell disease. In sickle-cell disease, there is a mutation in the HBB gene, which encodes the beta globin subunit of haemoglobin. The normal allele encodes a glutamate at position six of the beta globin protein, while the sickle-cell allele encodes a valine. This change from a hydrophilic to a hydrophobic amino acid encourages binding between haemoglobin molecules, with polymerization of haemoglobin deforming red blood cells into a "sickle" shape. Such deformed cells are cleared rapidly from the blood, mainly in the spleen, for destruction and recycling.
In the merozoite stage of its life cycle the malaria parasite lives inside red blood cells, and its metabolism changes the internal chemistry of the red blood cell. Infected cells normally survive until the parasite reproduces, but if the red cell contains a mixture of sickle and normal haemoglobin, it is likely to become deformed and be destroyed before the daughter parasites emerge. Thus, individuals heterozygous for the mutated allele, known as sickle-cell trait, may have a low and usually unimportant level of anaemia, but also have a greatly reduced chance of serious malaria infection. This is a classic example of heterozygote advantage.
Individuals homozygous for the mutation have full sickle-cell disease and in traditional societies rarely live beyond adolescence. However, in populations where malaria is endemic, the frequency of sickle-cell genes is around 10%. The existence of four haplotypes of sickle-type hemoglobin suggests that this mutation has emerged independently at least four times in malaria-endemic areas, further demonstrating its evolutionary advantage in such affected regions. There are also other mutations of the HBB gene that produce haemoglobin molecules capable of conferring similar resistance to malaria infection. These mutations produce haemoglobin types HbE and HbC which are common in Southeast Asia and Western Africa, respectively.
Thalassaemias
Another well documented set of mutations found in the human genome associated with malaria are those involved in causing blood disorders known as thalassaemias. Studies in Sardinia and Papua New Guinea have found that the gene frequency of β-thalassaemias is related to the level of malarial endemicity in a given population. A study on more than 500 children in Liberia found that those with β-thalassaemia had a 50% decreased chance of getting clinical malaria. Similar studies have found links between gene frequency and malaria endemicity in the α+ form of α-thalassaemia. Presumably these genes have also been selected in the course of human evolution.
Duffy antigens
The Duffy antigens are antigens expressed on red blood cells and other cells in the body acting as a chemokine receptor. The expression of Duffy antigens on blood cells is encoded by Fy genes (Fya, Fyb, Fyc etc.). Plasmodium vivax malaria uses the Duffy antigen to enter blood cells. However, it is possible to express no Duffy antigen on red blood cells (Fy-/Fy-). This genotype confers complete resistance to P. vivax infection. The genotype is very rare in European, Asian and American populations, but is found in almost all of the indigenous population of West and Central Africa.[57] This is thought to be due to very high exposure to P. vivax in Africa in the last few thousand years.
G6PD
Glucose-6-phosphate dehydrogenase (G6PD) is an enzyme which normally protects from the effects of oxidative stress in red blood cells. However, a genetic deficiency in this enzyme results in increased protection against severe malaria.
HLA and interleukin-4
HLA-B53 is associated with low risk of severe malaria. This MHC class I molecule presents liver stage and sporozoite antigens to T-Cells. Interleukin-4, encoded by IL4, is produced by activated T cells and promotes proliferation and differentiation of antibody-producing B cells. A study of the Fulani of Burkina Faso, who have both fewer malaria attacks and higher levels of antimalarial antibodies than do neighboring ethnic groups, found that the IL4-524 T allele was associated with elevated antibody levels against malaria antigens, which raises the possibility that this might be a factor in increased resistance to malaria.[58]
Siddhartha
10-09-2008, 00:27
Gli antibiotici non servono contro i virus :D
in realtà, dai miei ricordi di epidemiologia, mi sembra di ricordare che la grande mortalità della spagnola fosse dovuta alle frequentissime sovrainfezioni batteriche (e le epidemie erano favorite dalle scarse condizioni igieniche causate dalla guerra) che si avevano nei pazienti affetti: quindi la mancanza di antibiotici è un fattore da non escludere (anche se chiaramente non hanno effetto sui virus)! :)
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