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View Full Version : Rimborso Windows Vista, ma in silenzio


Hal2001
02-09-2008, 01:21
Roma - Richiedere il rimborso del sistema operativo preinstallato sul proprio PC si può, ma solo se il cliente accetta di tenere tutto segreto. Questo è quanto si è visto proporre (http://www.theinquirer.net/gb/inquirer/news/2008/08/29/lenovo-imposes-nda-vista-refund) Kamil Páral, consumatore della Repubblica Ceca, dalla filiale locale di Lenovo: acquistato un laptop del produttore asiatico, non ha gradito la versione di Windows Vista che vi ha trovato a bordo, e ha chiesto di poterla rimuovere. La trattativa è saltata per il suo diniego di firmare un NDA (non-disclosure agreement), vale a dire un accordo che implica la riservatezza.

La saga di Kamil inizia lo scorso maggio, quando acquista un Lenovo ThinkPad R61: un portatile molto ben carrozzato, con processore fino a 2,2GHz e scheda grafica Nvidia Quadro. A bordo, oltre a RAM e masterizzatore DVD, c'è anche Windows Vista Business: Kamil è un utente Linux e, sfruttando le condizioni mostrate dalla licenza EULA che bisogna accettare per iniziare ad usare il laptop, opta per il rimborso offerto, contando di non utilizzare il sistema operativo prodotto da Microsoft.

Si tratta di una procedura non sempre nota agli acquirenti di PC e notebook, che in alcuni casi tendono a considerare la fornitura di un sistema operativo Windows come una dotazione standard del proprio computer. Eppure, oltre alla licenza che invita espressamente a rivolgersi al rivenditore per ottenere un rimborso, all'estero esistono sentenze giudiziarie che chiariscono l'assoluta liceità di questa pratica. Non avviene lo stesso in Italia, dove si tratta invece ancora di una questione dibattuta.
Lo stesso dicasi, evidentemente, per la Repubblica Ceca. L'intera procedura, piuttosto lunga e complessa a giudicare dalle parole di Kamil, ha richiesto quasi 10 settimane per giungere a una conclusione: all'utente è stato chiesto di firmare un modulo di non divulgazione dei termini dell'accordo in cambio di un rimborso pari a 1.950 corone ceche (poco meno di 80 euro). Condizioni che Kamil non ha accettato, preferendo invece raccontare la sua storia in rete.

La sua vicenda è stata pubblicata sul sito ceco AbcLinuxu.cz, che si è anche offerto di compensare lo sforzo di Kamil con un pagamento di 1.950 corone ceche in virtù dell'articolo da lui prodotto.

Luca Annunziata

http://punto-informatico.it/2390466/PI/News/rimborso-windows-ma-silenzio.aspx

cajenna
02-09-2008, 01:39
Ciao hal,sinceramente la questione di principio di kamil non ha un gran senso,se voleva il rimborso lo poteva benissimo accettare,vuol dire che non era interessato più di tanto o sperava in un indennizzo più "congruo"!
Comunque,la mia è solo un'ipotesi personale;sai come siamo messi in italia per avere un rimborso?
Pura curiosità,so che è possibile chiedere un rollback a windows xp ma non so nulla riguardo eventuali rimborsi se vuoi una macchina senza s.o.

Ferdy78
02-09-2008, 07:42
caro Cajenna, cosa non ti è chiaro...che per avere il diritto al regolare rimborso, gli abbiano INTIMATO DI STARE ZITTO, E FIRMARE UNA CLAUSOLA????

FIRMARE UNA CLAUSOLA iN SILENZIO per vedersi attribuito il proprio diritto a NON avere IL sistema preinstallato ????:eek:

iN iTA PER OTTENERE IL RIMBORSO...

1) Non devi aprire il portatile altrimenti scatta l'eula...
2) devi spedire il portatile alla casa madre, a tue spese, per fargli estirpare il so microsoft...al contempo devi allegare tutti i dvd e documentazione a corredo
3) ti rispediscono il portatile (acquistato, mai aperto, spedito indietro, rispedito...con tutti i rischi del caso) senza SO...

Tempi dalle due - tre settimane...se tutto va come dovrebbe...anche perchè spedisci a tuto rischio e pericolo...

Una colossale PPC no?;)

E pc prof di sto mese a pieno titolo apre: Fenomeno Linux:D

Ce credo:D

Collision
02-09-2008, 08:12
Quante pippe!

Kamil Páral pigliati sti 80 euro e approfitta della clausola... che se vuoi mettere una delle 500 (di cui 499 inutili) distribuzioni linux anzichè un sistema come si deve su un portatile del genere, sei tu che fai una figuretta!!

Ferdy78
02-09-2008, 09:08
Quante pippe!

Kamil Páral pigliati sti 80 euro e approfitta della clausola... che se vuoi mettere una delle 500 (di cui 499 inutili) distribuzioni linux anzichè un sistema come si deve su un portatile del genere, sei tu che fai una figuretta!!

ecco qua il livello di apertura mentale di taluni user su questo forum;)

Ciò non toglie che NON avete capito l'articolo.

bio82
02-09-2008, 09:39
Quante pippe!

Kamil Páral pigliati sti 80 euro e approfitta della clausola... che se vuoi mettere una delle 500 (di cui 499 inutili) distribuzioni linux anzichè un sistema come si deve su un portatile del genere, sei tu che fai una figuretta!!

l'utente gli 80 euro li ha avuti cmq...

cmq è una stronzata quella di rispedire indietro il portatile... il problema è l'adesivo OEM che viene appicciacato al case, cosa che tempo addietro non avveniva (dovevi farlo tu) ma che microsoft ha imposto per evitare chi non lo attaccava e lo spostava insieme al cd di installazione...

cmq 80 è il prezzo che il distributore ha pagato quella licenza...ne + ne meno non avrebbe avuto un euro in + ..

bio

Hal2001
02-09-2008, 09:46
se vuoi mettere una delle 500 (di cui 499 inutili) distribuzioni linux anzichè un sistema come si deve su un portatile del genere, sei tu che fai una figuretta!!

Guarda vai a trollare da un'altra parte. Fra l'altro non hai nemmeno capito il senso della news.

C'è gente che per 80€ venderebbe pure la madre, e altra che non è in vendita. Qui si assiste ad una persona che di fronte all'imposizione di una multinazionale di rimborsarlo pena silenzio, ha preferito dire tutto alla comunità.

Il diritto al rimborso è un diritto che l'utente finale ha, e come tale non va ostacolato come fa la Microsoft da più di un decennio (Paolo Attivissimo ha fatto da apripista in questo senso), ma avere una linee chiare che possano essere sfruttate da tutti quelli che non hanno o non vogliano pagare un OS che non usano.

Dinanzi alla sciaguratezza di complicare di proposito la vita ad un utente finale, al solo scopo di evitare di rimborsare licenze che non si utilizzeranno, si levano scudi a protezione di una multinazionale.

Guardate i commenti che in tal senso andrebbero censurati:
Primo: http://punto-informatico.it/b.aspx?i=2390466&m=2390643#p2390643
Secondo: http://punto-informatico.it/b.aspx?i=2390466&m=2390864#p2390864
Mi vergogno pure a riportarli.

Blackie
02-09-2008, 10:19
Sinceramente è una notizia abbastanza allucinante, neanche fosse un segreto di stato.
Notevoli i commenti che hai postato, Hal, il solito Dovella, il quale non si smentisce mai.

Ferdy78
02-09-2008, 10:28
Guarda vai a trollare da un'altra parte. Fra l'altro non hai nemmeno capito il senso della news.

C'è gente che per 80€ venderebbe pure la madre, e altra che non è in vendita. Qui si assiste ad una persona che di fronte all'imposizione di una multinazionale di rimborsarlo pena silenzio, ha preferito dire tutto alla comunità.

Il diritto al rimborso è un diritto che l'utente finale ha, e come tale non va ostacolato come fa la Microsoft da più di un decennio (Paolo Attivissimo ha fatto da apripista in questo senso), ma avere una linee chiare che possano essere sfruttate da tutti quelli che non hanno o non vogliano pagare un OS che non usano.

Dinanzi alla sciaguratezza di complicare di proposito la vita ad un utente finale, al solo scopo di evitare di rimborsare licenze che non si utilizzeranno, si levano scudi a protezione di una multinazionale.

Guardate i commenti che in tal senso andrebbero censurati:
Primo: http://punto-informatico.it/b.aspx?i=2390466&m=2390643#p2390643
Secondo: http://punto-informatico.it/b.aspx?i=2390466&m=2390864#p2390864
Mi vergogno pure a riportarli.

Sempre lui...:help:

SI è superato però...ha sempre sputato sul MAC, ha ammesso li che l'ha comperato, ma lo usa con Vista...

come se non bastasse l'altro giorno ha postato una foto con Vista Ultimate in mano...penoso.....

Uno coerente fino in fondo, non c'è che dire :asd:

Negli altri paesi è possibile NON acquistare portatili e o pc assemblati (quelli di marca, perchè ancora se lo assemblo posso scegliere di NON volere il so) senza alcun so preinstallato...e senza sbattimenti vari.

In ITa invece (tranne i net book e qualche rara occasione da mediaworld) ti impongono sempre e comunque un sistema che costa a loro ( i produttori) 20 $ o giù di li..mentre a ms ne vanno da 60€ a 180 - 200 €!

Ma se io NON volgio MS perchè mi fanno pagare un portatile 600-700 e quando lo potrei prendere ad almeno un centone in meno?

Ma aldilà dei costi, è la politica MS che NON va, NON possono continuare a imporre indistintamente, con politiche di recesso assurde, un sistema che ormai è trito e ritrito...

Senza contare che IO NON compro MS, compro Acer,asus,HP etc...il sistema SW andrebbe diviso.
Oltremodo l'eula è MS e non significa acquisto il sw, la licenza dice hai la possibilità di usare un MIO sw, ma il concetto rimane MIO...ossia possono fare la qualunque...

Collision
02-09-2008, 10:49
In sintesi:

Il produttore asiatico Lenovo chiede la firma di un accordo di riservatezza per liquidare. L'utente rifiuta e non se ne fa niente. Ma in suo soccorso giunge una community

Quindi, l'accordo di riservatezza l'ha chiesto Lenovo! Perchè?

Facendo ricerche in rete ci sono migliaia di casi (e soprattutto sentenze) in tutto il mondo di gente che si è fatta rimborsare la licenza di Windows senza sta pippa!

WarDuck
02-09-2008, 11:01
Perfetto tra The Inquirer e Punto Informatico non si sa quale sia la fonte peggiore... :asd:

Ma comunque, se fosse vero è solo Lenovo che ne uscirebbe a testa bassa.

Comunque sono d'accordo nel vendere i PC senza SO, o quantomeno chiedere alle persone quale SO vogliono in fase di acquisto/assemblaggio (scommettiamo che il 90% continuerà a dire Windows?).

PS: questa è la fonte originale, qualcuno la conosce?

http://www.abclinuxu.cz/clanky/pr/abclinuxu.cz-vyplatil-nahradu-za-licenci-ms-windows-misto-lenovo-cr?page=1

:asd:


Upon buying his new Lenovo computer, Mr. Kamil Páral decided, in accordance with the EULA of the Windows Vista Business OEM software, to exercise his right to return the license for using the preinstalled operating system from Microsoft because he wanted to use Linux with the computer. The EULA specifically says:

„By using the software, you accept these terms. If you do not accept them, do not use the software. Instead, return it to the retailer for a refund or credit.“


Microsoft nell'EULA prevede il rimborso, quindi la responsabilità è tutta di Lenovo in questo caso.

orsogrigioita
02-09-2008, 11:12
Lasciamo stare le fonti (puntoinformatico non lo citerei come fonte nemmeno di gossip), e lasciamo stare pure i commenti di user come Dovella.
Il punto è sempre lostesso.
Se vuoi un pc senza sistema operativo installato nella maggior parte dei casi (la quasi totalità se ti rivolgi alle grandi catene) devi comunque sbatterti. Che sia poco o tanto devi sbatterti tu. E non centra se per 80 € ti do un sistema che ne vale di più e discorsi simili. Ognuno da a 80 € il valore che vuole (per me sono comunque soldi). Io con Vista mi trovo bene e gli 80€ li posso spendere perchè è mia intenzione usarlo. Ma se non volessi utilizzarlo mi brucerebbero anche 10€ punto e basta.
Per questo Collision non prendertela ma il tuo primo commento era veramente fuori luogo.

Collision
02-09-2008, 11:25
Si e me ne scuso... però ormai siamo in un tale periodo di faziosità e strumentalizzazioni... di linuxari che non aspettano altro che notizie come queste... che quasi quasi non mi sentirei nemmeno di crederci al racconto del ceco!

WarDuck
02-09-2008, 11:25
Lasciamo stare le fonti (puntoinformatico non lo citerei come fonte nemmeno di gossip), e lasciamo stare pure i commenti di user come Dovella.
Il punto è sempre lostesso.
Se vuoi un pc senza sistema operativo installato nella maggior parte dei casi (la quasi totalità se ti rivolgi alle grandi catene) devi comunque sbatterti. Che sia poco o tanto devi sbatterti tu. E non centra se per 80 € ti do un sistema che ne vale di più e discorsi simili. Ognuno da a 80 € il valore che vuole (per me sono comunque soldi). Io con Vista mi trovo bene e gli 80€ li posso spendere perchè è mia intenzione usarlo. Ma se non volessi utilizzarlo mi brucerebbero anche 10€ punto e basta.
Per questo Collision non prendertela ma il tuo primo commento era veramente fuori luogo.

Concordo infatti sulla questione di vendere l'hardware slegato dal SO... in alcuni casi è possibile (Dell sulla sua linea professionale mi pare consenta anche l'installazione del semplice FreeDOS :asd: ), in altri no, ma Microsoft prevede nell'EULA il fatto del rimborso della licenza, chi dovrebbe sentire è il produttore del sistema OEM.

Aggiungo: perché l'UE anziché tirare fuori leggi-menata come quella di Windows senza Media Player non si è occupata di questa cosa?

stambeccuccio
02-09-2008, 11:34
Guardate i commenti che in tal senso andrebbero censurati:
Primo: http://punto-informatico.it/b.aspx?i=2390466&m=2390643#p2390643
Secondo: http://punto-informatico.it/b.aspx?i=2390466&m=2390864#p2390864
Mi vergogno pure a riportarli.

..ti dobbiamo credere !? Se tu ti fossi vergognato non lo avresti fatto.
Forse saresti stato più credibile (non dico corretto perchè sarebbe troppo) se tu non li avessi postati. Non aggiungono nulla al tuo topic, ma tolgono molto alla tua credibilità e palesano solo faziosità.
Faziosità che tu vorresti dimostrare che possiedono altri e non tu. Rifletti.
Secondo me, hai fatto proprio molto male ;)

WarDuck
02-09-2008, 11:38
Ragazzi la maniera migliore è sorvolare su alcune evidenti faziosità, non certo metterle in evidenza ;) .

Se volete, ignorateli e andate avanti :D

bio82
02-09-2008, 12:02
in fondo dovella ha ragione...non è previsto rimborso per osx a quanto ho capito :D

il problema è il modo in cui dovella espone i suoi punti di vista... :sofico: oserei dire che non ho forse mai visto un napoletano che non alza la voce quando discute :sofico:

bio

orsogrigioita
02-09-2008, 12:05
in fondo dovella ha ragione...non è previsto rimborso per osx a quanto ho capito :D



Certo che l'obiettività non è prorpio il tuo forte ;)

Lascia stare OSX...Come piacerebbe sentir dire a Dovella la quota di mercato di OSX paragonata a Microsoft è abbastanza esigua. Allora è giusto che ci si concetri sul monopolista di fatto e sulle sue politiche...altrimenti il mercato non esiste più e questo non fa bene in primis agli utenti finali.

WarDuck
02-09-2008, 12:15
Bisogna vedere se la EULA di OSX lo prevede o meno... e soprattutto se è legata all'hardware acquistato (come credo) cosa comporta accettarla o meno.

Potrebbe esserci semplicemente scritto che nel caso non si accetti l'EULA, si può non acquistare il prodotto.

Nel caso di Microsoft nell'EULA c'è scritto che si può avere un rimborso da parte dell'OEM Manufacturer.

Ora il discorso è: Microsoft lo prevede, perché i costruttori non si attengono alle norme? Dov'è l'antitrust?

Microsoft detiene il monopolio (che poi tecnicamente monopolio non è), ma in questo specifico caso la faccenda non ha nulla a che vedere con questo. Ripeto: dov'è l'antitrust?

bio82
02-09-2008, 12:55
Bisogna vedere se la EULA di OSX lo prevede o meno... e soprattutto se è legata all'hardware acquistato (come credo) cosa comporta accettarla o meno.


se io volessi comprare solo l'HW, lo devo poter fare...altrimenti questo è lavoro per l'antitrust (non il ccaso psystar)...

bio

Hal2001
02-09-2008, 14:05
Sinceramente è una notizia abbastanza allucinante, neanche fosse un segreto di stato.
Notevoli i commenti che hai postato, Hal, il solito Dovella, il quale non si smentisce mai.

Sempre lui...:help:
SI è superato però...ha sempre sputato sul MAC, ha ammesso li che l'ha comperato, ma lo usa con Vista...
come se non bastasse l'altro giorno ha postato una foto con Vista Ultimate in mano...penoso.....
Uno coerente fino in fondo, non c'è che dire :asd:

Si, ma non parliamo di lui, c'è già un intero web che lo fa, qui volevo discutere del rimborso difficoltoso, ostacolato dal muro di gomma, rappresentato dal continuo rimpallo di responsabilità tra la Microsoft ed i produttori.


Ma aldilà dei costi, è la politica MS che NON va, NON possono continuare a imporre indistintamente, con politiche di recesso assurde, un sistema che ormai è trito e ritrito...

Esatto il punto è proprio questo.

Comunque vi do un link prima di andare a pranzo, e ritorno dopo con altri dati.
http://www.aduc.it/dyn/sosonline/modulistica/modu_mostra.php?Scheda=129428

E' la modulistica per chiedere il rimborso immediato con messa in mora.

Hal2001
02-09-2008, 14:10
Quindi, l'accordo di riservatezza l'ha chiesto Lenovo! Perchè?

Facendo ricerche in rete ci sono migliaia di casi (e soprattutto sentenze) in tutto il mondo di gente che si è fatta rimborsare la licenza di Windows senza sta pippa!

La situazione è chiara: non ha nessuno dei due (produttori e Microsoft) interesse a rimborsare il costo della licenza, e come appena detto eregono un vero e proprio muro di gomma, rappresentato dal continuo rimpallo di responsabilità degli uni verso gli altri. Un utente che ha nel proprio diritto la possibilità di aver ritornato indietro quanto spettante, è così preso alla stregua di un percorso:

antieconomico
lungo
snervante

Con il risultato finale che lascerà perdere, avendone una perdita.

Si e me ne scuso... però ormai siamo in un tale periodo di faziosità e strumentalizzazioni... di linuxari che non aspettano altro che notizie come queste... che quasi quasi non mi sentirei nemmeno di crederci al racconto del ceco!

Ti avevo chiesto i commenti da troll di andarli a fare da un'altra parte. Al prossimo segnalo.

Collision
02-09-2008, 15:03
Ti avevo chiesto i commenti da troll di andarli a fare da un'altra parte. Al prossimo segnalo.
Scusa eh, ma spiegami il motivo per il quale ti sei disturbato a postare sta notizia di Punto Informatico QUI, nella stanza di Vista, dove (al di là degli "attriti" degli ultimi tempi, anzi... a maggior ragione) si presume che ci sia gente che è interessata a Vista, che la sua copia OEM la vuole utilizzare o quanto meno provarci, e dove quindi si presume una notizia di questo tipo può anche interessare poco!

Sa un po di propaganda!

Potevi postarla in una stanza di Linux, così, come di consueto, tutti quanti riempivano il topic di indignazioni e compiacimenti..

Hal2001
02-09-2008, 15:19
Scusa eh, ma spiegami il motivo per il quale ti sei disturbato a postare sta notizia di Punto Informatico QUI, nella stanza di Vista, dove (al di là degli "attriti" degli ultimi tempi, anzi... a maggior ragione) si presume che ci sia gente che è interessata a Vista, che la sua copia OEM la vuole utilizzare o quanto meno provarci, e dove quindi si presume una notizia di questo tipo può anche interessare poco!

Proprio perché c'è gente come me che il sistema lo ha pagato e che desidera avere supporto dalla ditta a cui ha versato molto denaro nel tempo. Se a te l'argomento interessa poco, puoi sempre andare in una sezione. Si perché si chiamano sezioni, non stanze.

Sa un po di propaganda!

Potevi postarla in una stanza di Linux, così, come di consueto, tutti quanti riempivano il topic di indignazioni e compiacimenti..

Io sono un utente Linux, un utente XP e un utente Vista, utilizzo tutti e tre i sistemi sulle mie macchine a secondo della flessibilità e dell'utilizzo che ne faccio. Non denigro un sistema o una moltitudine di persone per quello che usano, non mi interessa OSX perché ho altre esigenze, ma lo reputo un signor sistema operativo, un degno erede del primo vero OS serio che è stato NeXTSTEP. Sfido che tu lo conosca. Ok, appurato che che non apporti nulla di costruttivo alla discussione, potresti andare a scrivere adesso da un'altra parte? Grazie.

Hal2001
02-09-2008, 15:29
http://www.aduc.it/dyn/rimborsowindows/classaction.html

Rimborso del Sistema Operativo Microsoft Windows preinstallato (OEM)

ERCHE' UNA CLASS ACTION - Ad oggi sono centinaia le segnalazioni di utenti sulla impossibilita' di ottenere questo rimborso. Sono diverse le cause individuali avviate e quella "pilota", promossa da noi presso il giudice di pace di Firenze, e' stata vinta. Ma l'adire cause individuali non puo' che riguardare un numero limitato di utenti, quelli piu' tenaci e convinti disposti anche a sobbarcarsi il peso di una causa giudiziaria.

Per cui, visto l'alto numero di utenti coinvolti e l'importanza della questione in ambito di liberta' di mercato, abbiamo deciso di prepararci per agire con un'azione giudiziaria collettiva. Quella class action che -nonostante la normativa in vigore ne abbia limitato pesantemente l'efficacia che ha in altri Paesi- dovrebbe essere praticabile a partire dal prossimo 1 luglio 2008, quando la legge entrera' in vigore.

CHI PUO' PARTECIPARE - La class action che prepariamo, come stabilisce la legge, e' rivolta esclusivamente ad acquirenti privati (ovvero che non abbiano fatto l'acquisto tramite partita Iva) di computer con sistemi operativi preinstallati che non abbiano accettato la licenza d'uso del software ne' l'abbiano mai utilizzato.

COME PARTECIPARE - Per ora basta compilare il modulo che segue e fornire informazioni dettagliate sulla propria vicenda. La compilazione non comporta alcun impegno. Per il momento serve a raccogliere informazioni ed a verificare un effettivo interesse collettivo.

Hal2001
02-09-2008, 15:30
Rimborso sistema operativo Microsoft Windows: facciamo chiarezza

Cerchiamo di fare chiarezza sull'annoso problema del rimborso del sistema operativo Microsoft Windows e su come la materia trovi regola e disciplina non solo nelle norme generali, per le quali la vicenda Microsoft stride e collide con i cardini del diritto contrattuale, ma nel contratto di acquisto vero e proprio, ovvero nella licenza di Windows OEM (la cosiddetta EULA).

Cosa significa OEM e che cos'e' un software OEM
La licenza d'uso dei programmi che viene definita OEM si trova direttamente ed esclusivamente preinstallata nel Personal Computer (PC) e quindi rivenduta dal produttore del PC stesso, a differenza della FULL o RETAIL che e' quella venduta autonomamente in scatola e direttamente dalla Microsoft.
La sigla OEM, come si legge anche sul sito Internet della Microsoft (http://www.microsoft.com/italy/licenze/soluzioni/altre/oem.mspx), e' un acronimo che significa Original Equipment Manufacturer (ovvero produttore di apparecchiatura originale) e si riferisce in generale ai produttori di Personal Computer conosciuti a livello nazionale e internazionale. Quindi tale software prende nome dal fatto di essere gestito, modificato, personalizzato, preinstallato dal produttore del PC e lo distingue nettamente dalla versione FULL, direttamente gestita da Microsoft. Ed infatti le licenze d'uso sono differenti nelle due versioni.
La caratteristica principale del software OEM e' che viene offerto all'utente finale gia' preinstallato sul PC. In questo modo l'utente, al momento dell'accensione del computer, trova il prodotto gia' funzionante, senza bisogno di alcuna operazione per l'installazione.
Secondo quanto riferito da alcuni produttori, i sistemi operativi in dotazione con i propri prodotti sono licenze OEM, cioe' licenze con sistemi operativi ridotti al funzionamento della macchina stessa. Questa "riduzione" della versione di Windows preinstallata nel PC, viene effettuata direttamente dal produttore in modo che il software possa interagire al meglio con il proprio hardware. Quindi il passaggio da Microsoft all'utente finale avviene tramite l'OEM che "personalizza" il software per inserirlo nel proprio PC e venderlo poi all'utente finale. Questo dato viene evidenziato anche nel Certificato di Autenticita' (COA), l'adesivo che viene apposto sullo chassis del PC dal produttore stesso, nel quale si legge anche il nome dell'OEM.

Il contratto di licenza di Microsoft Windows XP OEM (EULA)
Quanto detto ci fa capire perche' nella licenza di Windows OEM (la cosiddetta EULA) viene riportato che si tratta di "un contratto intercorrente tra l'utente (una persona fisica o giuridica) e il produttore ("Produttore") del computer o di un suo componente ("HARDWARE") presso il quale l'utente ha acquistato il prodotto o i prodotti software Microsoft identificati nel Certificato di Autenticita' ("COA") accluso all'HARDWARE", e spiega anche il forte legame tra Microsoft e produttore. Non si e' mai sentito parlare infatti di casi in cui un produttore impugnasse o disconoscesse il valore di tale licenza, nemmeno in parte.
Si legge ancora sul contratto:
"Qualora l'utente non accetti le condizioni del presente contratto, non potra' utilizzare o duplicare il software e dovra' contattare prontamente il produttore per ottenere informazioni sulla restituzione del prodotto o dei prodotti e sulle condizioni di rimborso in conformita' alle disposizioni stabilite dal produttore stesso" e sempre nella stessa EULA si specifica che il produttore e' "il produttore del computer presso il quale l'utente ha acquistato il prodotto o i prodotti software Microsoft".
Per quanto lineare appaia la clausola in questione, molti produttori di PC rifiutano il diritto dell'utente al rimborso, argomentando ad esempio che:
1. Il contratto in questione riguarderebbe solo l'utente finale e Microsoft, rispetto al quale il produttore sarebbe "terzo".
2. In ogni caso, la clausola citata non prevederebbe il rimborso in se' per se' ma la "richiesta di informazioni" sulla restituzione del prodotto e sul rimborso degli stessi.
3. E' a discrezione di ogni produttore scegliere se e come dar seguito alle richieste in questione. Non esisterebbe, dunque un diritto, ma una mera prassi che, di volta in volta, viene stabilita, nel se e nel come, unilateralmente dal produttore.
In realta' il diritto al rimborso e' un vero e proprio diritto, a cui corrisponde il relativo obbligo del rivenditore di accettare la restituzione della licenza e restituirne il corrispettivo all'utente che non ne accetta le condizioni. Nessuno dei tre argomenti su citati ha pregio, argomenti che per altro si negano implicitamente l'uno con l'altro. Vediamo come.

Validita' della licenza OEM (EULA) e opponibilita' al produttore hardware
Il punto 1 sopra elencato trova chiara contraddizione nella lettera del contratto EULA e nella natura stessa delle licenze OEM, ossia quelle fatte e adattate da Microsoft appositamente per il produttore di hardware, il quale le commercializza assieme ai propri prodotti.
Infatti nella prima riga del contratto stesso si legge: "Il presente Contratto di Licenza con l'Utente Finale e' un contratto intercorrente tra l'utente e il produttore del computer o di un suo componente hardware presso il quale l'utente ha acquistato il prodotto o i prodotti software Microsoft…". Non abbiamo alcuna ragione di pensare che parte contraente sia esclusivamente Microsoft.
- In primo luogo, come precedentemente esposto, le licenze OEM sono appositamente create per i singoli e individuati produttori, gli OEM appunto. Quindi la vendita di questo prodotto software e' la vendita di un software fatto appositamente per quel produttore che lo vende accluso al proprio prodotto. Il produttore che oggi tenta di lavarsene le mani e' il medesimo che ha sottoscritto un contratto con Microsoft per riadattare e preinstallare il software per e nel proprio hardware.
- In secondo luogo, l'acquirente legge e fa affidamento a quanto scritto nel contratto che trova inserito nel PC acquistato dal produttore e, se quanto ivi riportato non fosse ritenuto conforme al vero, sara' il produttore stesso responsabile dell'equivoco creato e dovra' esso stesso rivedere con Microsoft il contratto EULA che esso stesso commercializza. Se anche per assurdo, infatti, vi fosse errore essenziale sulla identita' del contraente, di tale equivoco –provocato– non puo' farne le spese l'utente estraneo ai rapporti fra i due produttori (software e hardware).
Ma cosi' non e', laddove non si legge da nessuna parte che il contraente e' Microsoft, al contrario si legge che contraente e' il produttore.
Non e' certo ipotizzabile che, nella situazione descritta, il produttore rivenditore della licenza OEM, dopo aver imposto all'utenza il pacchetto hardware-software, invochi oggi l'improbabile terzieta'!
- In terzo luogo, qualora per assurdo e contro il dettame delle condizioni stesse, il rimborso di cui sopra venisse chiesto a Microsoft anziche' al produttore, la prima scaricherebbe la patata bollente su quest'ultimo invocando la medesima clausola. E l'utente si troverebbe di fronte alla situazione in cui spesso si trova, al cosiddetto rimpallo.
- Infine, e' di tutta evidenza che l'invocata terzieta' collide apertamente con l'assunto -anch'esso assurdo- che il produttore sceglie se e come rimborsare l'acquirente in caso di mancata conclusione del contratto licenza: o il produttore e' terzo o e' vincolato dal contratto!
Insomma, sia per ragioni letterali che per ragioni di interpretazione della volonta' delle parti contraenti, appare innegabile l'opponibilita' del contratto di licenza al produttore che lo rivende all'utente.

Il diritto al rimborso trova la sua fonte proprio nel contratto di licenza EULA
Con le argomentazioni 2 e 3 sopra elencate, alcuni produttori vorrebbero negare l'esistenza del diritto al rimborso per l'utente che rifiuta le condizioni scritte nel contratto di licenza EULA. Si nega che la frase "ottenere informazioni sulla restituzione del prodotto o dei prodotti e sulle condizioni di rimborso in conformita' alle disposizioni stabilite dal produttore stesso" implichi o presupponga che esista il diritto in questione. Ora, se il significato delle parole ha un senso, non v'e' chi non veda che chiedere e ottenere informazioni "sulle condizioni" di rimborso, presuppone l'esistenza del diritto al rimborso stesso. Infatti:
1. Se cosi' non fosse, se cioe' non si intendesse riconoscere un diritto in tal senso, la frase non sarebbe riportata in un contratto. Non avrebbe avuto alcun senso metterla nel contratto, che disciplina diritti e obblighi delle parti contraenti. Perche' chiedere informazioni sulle condizioni di un rimborso che non c'e'?
2. Se cosi' non fosse, inoltre, la frase risulterebbe attribuire un contenuto assolutamente aleatorio che, oltre che irrazionale e fuori contesto, risulterebbe invalidare del tutto detta clausola, in quanto clausola meramente potestativa ai sensi dell'art. 1355 codice civile, che prevede come nulle le pattuizioni che rimettono l'intera vicenda contrattuale nelle mani del mero arbitrio di una delle parti.
3. Se cosi' non fosse, infine, si potrebbe ravvisare una ipotesi di pubblicita' ingannevole e di responsabilita' pre-contrattuale per la tendenziosita' della clausola medesima, atta a generare legittime aspettative nell'utenza.
Riteniamo che tale frase sia volutamente "vaga" perche' non puo' essere Microsoft ad imporre ad un produttore la modalita' con cui restituire i soldi al suo cliente, ma soprattutto per permettere al produttore di mettere in atto una ulteriore serie di vessazioni atte a rendere impraticabile la via della restituzione.
Nei casi analizzati, le modalita' di restituzione prevedevano l'obbligo di inviare il PC (a spese dell'utente) ad un laboratorio del produttore, unico per tutta l'Italia, dove avrebbero proceduto con la cancellazione dell'intero disco di sistema e all'asportazione del COA dallo chassis, per poi ottenere un rimborso di circa 30 euro. E' evidente che l'onere di un costoso invio andata e ritorno di un oggetto cosi' delicato, il lungo tempo di alienazione del PC, la perdita di tutti i dati in esso contenuti ed il ridicolo rimborso, scoraggiano l'utente a portare a termine la procedura. Sarebbe invece sufficiente restituire il COA ed il CD ad un centro assistenza di zona o al negozio dove e' stato effettuato l'acquisto.

Perche' la licenza e' vincolante per le parti e perche' deve essere accettata
La reale volonta' dei contraenti trova una chiave di lettura univoca nella storia del contratto Microsoft e nei trascorsi di quest'ultima nelle Corti Usa e negli equivalenti del codice al consumo americani (UCC2b o UCITA). La licenza OEM regolante i contratti italiani non e' che la traduzione di quanto raggiunto da Microsoft Corporation con gli enti che si sono via via, in Usa e in Europa, trovati a confrontarsi con il suo uso/abuso di posizione dominante.
In un recente articolo (http://www.microsoft.com/italy/pmi/legale/licenza_preinstallato.mspx) apparso sul sito Microsoft, vengono chiarite le condizioni indispensabili che devono essere contenute nei contratti a distanza del software per non essere ritenuti abusivi e quindi illegittimi: "Inoltre, come recentemente osservato da NIMMER(*), 'Shrink-wrap are enforceable contract', e' importante prendere atto che non si puo' ritenere sussistente un abuso contrattuale ai danni dell'acquirente quando ricorrano le seguenti condizioni e precisamente:
i) l'acquirente sia informato o comunque abbia ragione di ritenere, fin nella fase dell'accordo iniziale, che il licenziante proporra' delle condizioni aggiuntive dopo l'accordo iniziale stesso;
ii) l'acquirente sia informato di quale comportamento verra' ritenuto sufficiente dall'altra parte per ritenere perfezionato il consenso;
iii) l'acquirente abbia l'opportunita' di conoscere le condizioni del contratto;
iv) l'acquirente abbia l'opportunita' di rinunciare all'accordo una volta conosciutene le condizioni."
Le condizioni del contratto vengono esplicitate all'utente soltanto quando si trova a casa con il PC disimballato e, alla prima accensione, gli appare davanti una schermata che riporta tutto il contratto scritto, con i bottoni "ACCETTA" e "RIFIUTA" in fondo alla pagina.
Tutto questo avviene proprio come descritto nei punti III e IV di cui sopra, perche' se cosi' non fosse avremmo un abuso nelle modalita' di vendita del sistema operativo preinstallato, come anche eludere le conseguenze del rifiuto da parte dell'utente sarebbe un abuso.
Vorremmo far notare che la clausola della rinuncia e del rimborso e' inserita anche nella EULA della versione FULL di Windows, ovvero quella distribuita direttamente dalla Microsoft non preinstallata sui PC.
E' dunque evidente che non si puo' obbligare l'utente a tenersi il prodotto software che non vuole dopo averne rifiutato le condizioni del contratto all'atto della stipula: il contratto non e' perfezionato ed il rimborso di quanto gia' pagato e' inevitabile.
Possiamo quindi ragionevolmente sostenere che ci siano solo due possibili conclusioni: o viene soddisfatta la clausola del contratto relativa alla rescissione che avviene non accettandone le condizioni al momento in cui ci viene proposto sul monitor del PC (con relativa restituzione e rimborso), oppure viene violata questa clausola negando il diritto dell'acquirente di rinunciare all'accordo relativo al software e quindi il contratto e' nullo e si ha diritto a restituirne l'oggetto ed ottenerne il relativo rimborso.
Naturalmente solo il software e' vincolato da quel contratto, come riportato nella EULA stessa, l'hardware non e' vincolabile con leggi sul copyright essendo un bene materiale. Non si puo' pretendere di legare la restituzione del software a quella dell'hardware, non c'e' alcun legame tra i due elementi, come invece pretenderebbero alcuni produttori (evidentemente stimolati da Microsoft) che dicono di poter offrire solo il rimborso dell'intero pacchetto hardware/software, non esistendo una procedura per il rimborso del solo software: le procedure di rimborso non esistono in natura, vengono create dai commercianti (evidentemente solo a proprio vantaggio), quindi nessuno vieta loro di farne una per il solo software. Ma questo comprometterebbe i loro rapporti col grande partner Microsoft.

Il mercato dell'hardware e l'obbligo dell'acquisto di Windows
"Ma perche' non avete comprato un PC senza Windows?" ci viene chiesto. Come gia' detto, il diritto al rimborso deriva semplicemente dal fatto che le condizioni del contratto vengono conosciute dall'utente finale solo dopo l'acquisto, ma ci preme sottolineare comunque la situazione attuale del mercato dei PC.
Comprando un computer oggi ci si trova nell'assurda situazione di non poter scegliere il sistema operativo con cui farlo funzionare, ma di doverlo comprare con il sistema operativo gia' installato da parte del produttore del PC e piu' precisamente con Microsoft Windows. Praticamente tutti i principali produttori di PC non offrono piu' all'acquirente la possibilita' di comprare il solo computer separatamente dal sistema operativo, e cio' e' particolarmente evidente nel settore dei portatili. E' vero che esistono alcune case produttrici che lo fanno ma sono per lo piu' marchi poco noti o modelli di fascia medio/alta.
Quando si compra un computer, di solito, si da' molta importanza alla marca, dal momento che magari la conosciamo perche' abbiamo gia' avuto a che fare con quella ditta e siamo rimasti soddisfatti, oppure perche' un nostro amico esperto la conosce e ce la consiglia, perche' e' affidabile ed ha una ottima assistenza, perche' ha un buon rapporto qualita'/prezzo. Nessuno sceglie un computer perche' vi e' stato preinstallato un determinato sistema operativo anziche' un altro se non soddisfa primariamente i requisiti di fiducia, qualita', garanzia ed economicita'.
Il sistema operativo non e' un componente secondario del PC, non si tratta di scegliere un processore piu' performante o un hard disk piu' capiente: il sistema operativo e' il programma fondamentale col quale l'utente si deve trovare in contatto, definisce il modo con cui l'utente deve usare il computer e determina il tipo di software applicativo che l'utente potra' installare per il proprio lavoro. Dal punto di vista economico invece il costo di un sistema operativo e' del tutto trascurabile rispetto all'hardware laddove lo si puo' ottenere gratuitamente o comunque a costi contenuti, sempre che addirittura non lo si possieda gia'. Vista quindi l'importanza di un sistema operativo si capisce come sia fondamentale per l'acquirente scegliere il proprio PC per le sue caratteristiche tecniche hardware e che non sia invece costretto a farlo perche' "contenitore" di un determinato sistema operativo preinstallato piuttosto che un altro o nessuno. E vista anche la scarsa rilevanza economica del sistema operativo, si capisce anche che per il produttore non c'e' nessun vantaggio economico ne' ostacolo tecnico a fornire PC senza sistema operativo.
Il risultato di questa situazione e' che chi non vuole il sistema operativo che e' stato preinstallato sul computer che ha acquistato, e' costretto a toglierlo e buttarlo via a proprie spese, dal momento che un altro requisito fondamentale di questo software e' l'inscindibilita' commerciale dal PC col quale e' stato acquistato. E ribadiamo che l'inscindibilita' e' esclusivamente commerciale e deriva dal fatto che alcuni produttori ritengono che gli usi commerciali invalsi nel settore in funzione della domanda dei consumatori, abbiano portato a non considerare tali componenti come prodotti distinti. Da qui la prassi commerciale di considerali inscindibili dal punto di vista commerciale. Quindi nessun vincolo tecnico o legale, solo imposizione commerciale. E, forse, la domanda dei consumatori ormai e' cambiata.
Per approfondire le problematiche derivanti da questa strategia molto aggressiva di monopolizzazione del mercato, vi invitiamo a leggere questo interessante articolo dell'avv. Carlo Piana apparso di recente su InterLex: www.interlex.it/copyright/c_piana9.htm

http://www.aduc.it/dyn/osservatoriolegale/art/singolo.php?id=177188

Collision
02-09-2008, 15:36
Proprio perché c'è gente come me che il sistema lo ha pagato e che desidera avere supporto dalla ditta a cui ha versato molto denaro nel tempo. Se a te l'argomento interessa poco, puoi sempre andare in una sezione. Si perché si chiamano sezioni, non stanze.

Ok, appurato che che non apporti nulla di costruttivo alla discussione, potresti andare a scrivere adesso da un'altra parte? Grazie.[/B]
C'ho provato a capirlo ma il nesso tra l'articolo in oggetto e il fatto che l'hai postato proprio perchè desideri avere supporto dalla ditta a cui ha versato molto denaro mi sa che lo capisci solo te!

Comunque obbedisco, visto che tu hai il diritto di chiedere a gran voce alla gente di andarsene, mi prendo su e vado a scrivere da un'altra parte!

Hal2001
02-09-2008, 15:44
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=23920941&postcount=22
L'ho spiegato in italiano e chiaramente, basta leggere.

WarDuck
02-09-2008, 15:53
Non ho letto tutto il lungo post tuo Hal, ma credo che sull'eula ci sia scritto chiaro e tondo di chi sia la responsabilità di rimborsare il software in caso non si accetti l'EULA.

Microsoft vende il SO alle case con determinate condizioni, le case lo vendono insieme al loro hardware all'utente.

Indi per cui se l'utente compra un computer HP, e l'HP sopra ci monta Windows, è anche compito di HP rimborsare l'utente, dal momento che non ha comprato il SO dalla Microsoft direttamente, ma tramite HP.

Detto ciò ci sono alcune case (vedi Dell) che vendono i propri computer senza OS MS, il problema è che lo fanno in francia, in germania, in usa, in canada, ma in italia?

Il problema vero secondo me è quest'ultimo punto (ovvero la vendita di pc senza SO), e l'antitrust (in special modo UE) si è occupata di tutto finora tranne che del vero "problema".

ExAuter
02-09-2008, 16:04
Detto ciò ci sono alcune case (vedi Dell) che vendono i propri computer senza OS MS, il problema è che lo fanno in francia, in germania, in usa, in canada, ma in italia?
A mero titolo informativo:

Italia (http://linuxsi.com/stores/allstores)

Ex

Hal2001
02-09-2008, 16:43
WarDuck concordo, il discorso detto così, è giustissimo, ma in pratica avviene qualcosa di diverso.
Leggi gli articoli che ho postato, male non te ne fanno :D

hexaae
02-09-2008, 19:32
È un comportamento scorretto da parte di Lenovo (MS non c'entra una mazza)... quindi...? Nessuna sorpresa (purtroppo), yahwn...

Hal2001
03-09-2008, 15:36
È un comportamento scorretto da parte di Lenovo (MS non c'entra una mazza)... quindi...? Nessuna sorpresa (purtroppo), yahwn...

Quindi non hai letto ne i link ne la discussione. Ma non fa nulla, in tanti si comportano così.

hexaae
03-09-2008, 17:41
Quindi non hai letto ne i link ne la discussione. Ma non fa nulla, in tanti si comportano così.
Sì, credimi ho già tanta roba molto più interessante da leggere...
Faresti prima a postare un velocissimo sunto (almeno le frasi salienti) per intavolare un discorso. Essendo questa una discussione non lo vedo sbagliato...