LotharInt
30-08-2008, 19:49
Tre militanti di sinistra aggrediti a Roma
«Avevano teste rasate ed erano armati di coltelli»
ROMA (30 agosto) - Tre ragazzi, militanti di sinistra, sono stati aggrediti questa notte verwso le quatro lungo via Ostiense al grido di «Zecche, andatevene, abbiamo i coltelli» e poi colpiti con armi da taglio e catene. Uno degli aggrediti è ora ricoverato al Cto con ferite profonde alla coscia. I ragazzi sono stati colpiti mentre tornavano da un concerto al parco Schuster in ricordo di Renato Biagetti, il giovane ucciso a coltellate due anni fa a Focene da due estremisti di destra.
«Avevano le teste rasate, erano armati di coltelli e catene: si è trattato di un vero e proprio agguato premeditato». Così Emiliano, 27 anni, descrive l'aggressione che verso le 4 di stamani ha subito, insieme a due suoi amici, da un gruppo di dieci ragazzi. I tre, militanti di sinistra, stavano percorrendo a piedi via Ostiense tornando dal concerto al parco Schuster in ricordo di Renato Biaggetti, giovane ucciso da estremisti di destra due anni fa. I giovani, che ancora non hanno fatto denuncia alle forze dell'ordine, sono stati medicati all'ospedale Cto della Garbatella: il più grave ha una prognosi di 7 giorni perché accoltellato a una coscia.
«Dopo il concerto, intorno all'una di notte - racconta Emiliano - ci siamo spostati al centro sociale Pirateria che dista poche centinaia di metri dal parco dove si è svolto il concerto. Alle quattro abbiamo deciso di tornare a casa, la strada era deserta: dopo alcuni metri abbiamo sentito delle grida, dieci ragazzi vestiti con magliette nere e teste rasate hanno cominciato ad insultarci, quindi, si sono avvicinati e ci hanno aggredito». I tre, secondo quanto racconta il giovane, sono stati presi a calci e pugni e feriti con armi da taglio.
«A uno di noi, F., sono state inferte almeno tre coltellate ed una lo ha ferito alla coscia e, una volta a terra, preso a calci in faccia. Anche io sono stato picchiato e scaraventato con violenza a terra». L'aggressione è durata pochi attimi. «Dopo averci colpito - spiega ancora - sono fuggiti a piedi. Si è trattata di una vera e propria provocazione di stampo neofascista in una serata in cui ricordavamo un nostro compagno ammazzato proprio da estremisti di destra».
La condanna di Alemanno. «Esprimo ferma condanna per questo grave episodio di violenza che, secondo le testimonianze delle vittime, sembra essere di natura politica». Lo ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno a proposito. «Mi auguro - ha sottolineato Alemanno - che gli inquirenti siano in grado di assicurare subito alla giustizia i responsabili di questo gesto
criminale, verificando con assoluta certezza se dietro di esso esista una forma organizzata di estremismo di destra. Alle vittime dell'aggressione va la mia piena solidarietà e invito tutte le forze politiche cittadine a vigilare affinchè non si inneschi una nuova spirale di violenza politica in città».
«L'aggressione della scorsa notte è un fatto gravissimo - ha dichiarato, in una nota, Marco Pomarici, presidente del Consiglio comunale di Roma -. Esprimo a nome del Consiglio Comunale di Roma la più ferma condanna e la solidarietà agli aggrediti. Desidero altresì ribadire che la tolleranza e il dialogo sono l'unico modo di confronto possibile. La città di Roma, in passato, ha sacrificato sull'altare delle violenze politiche, delle ritorsioni, del fanatismo ideologico, troppe giovani vite. Il ricordo degli anni settanta deve servire da monito per non ricadere in quella spirale di odio».
Marrazzo. «L'aggressione subita questa notte da tre giovani in via Ostiense è un episodio da condannare con fermezza. Se gli inquirenti confermeranno che si tratta di un pestaggio per motivi politici sarà ancora più grave, perché ci riporterebbe ad anni che pensavamo di esserci lasciati alle spalle». Lo afferma, in una nota, il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo. «Siamo di fronte alla dimostrazione - ha aggiunto - che la cultura del rispetto e della tolleranza non può mai essere data per scontata: ogni giorno, da rappresentanti delle istituzioni, lavoriamo per diffonderla e per sbarrare la strada ai nostalgici di stagioni buie per il nostro paese. Sono vicino ai giovani aggrediti, e mi auguro che le forze dell'ordine facciano al più presto luce su questa vicenda, assicurando alla giustizia i responsabili».
Gasbarra. «Esprimo piena condanna per l'incredibile episodio che non può essere sottovalutato e che, se venisse confermata la matrice ideologica, deve far riflettere ancor di più le istituzioni e il mondo della politica per il brutto clima che si rischia di creare nella contrapposizione distruttiva». Lo dice in una nota il deputato del Pd, Enrico Gasbarra. «Ai tre giovani aggrediti - conclude Gasbarra - va la mia solidarietà, con l'augurio che i carabinieri possano riuscire ad individuare gli autori di un gesto così vile».
Sa: dal sindaco ora risposte. «L'aggressione di ieri notte rappresenta un fatto di sangue di estrema gravità: una provocazione fascista organizzata proprio nella serata in cui veniva ricordato Renato Biagetti, il giovane ucciso a coltellate da due estremisti di destra». Lo affermano l'assessore provinciale alle politiche del lavoro, Massimiliano Smeriglio e il consigliere provinciale della Sinistra L'Arcobaleno, Gianluca Peciola. «A Roma - proseguono - esiste da tempo un'estrema destra fuori controllo che ha cercata nuovamente l'omicidio, così come avvenuto in altre occasioni come l'assalto del Forte Prenestino e di Villa Ada». Per i due esponenti della Sinistra L'Arcobaleno, «la Capitale è una città insicura, resa tale da questi fatti su cui il sindaco Alemanno deve dare delle risposte immediate. Ci chiediamo se la tanto sbandierata sicurezza vale anche per persone che si richiamano apertamente al fascismo e all'estrema destra».
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=30214&sez=HOME_ROMA
follia pura....agghiacciante..
«Avevano teste rasate ed erano armati di coltelli»
ROMA (30 agosto) - Tre ragazzi, militanti di sinistra, sono stati aggrediti questa notte verwso le quatro lungo via Ostiense al grido di «Zecche, andatevene, abbiamo i coltelli» e poi colpiti con armi da taglio e catene. Uno degli aggrediti è ora ricoverato al Cto con ferite profonde alla coscia. I ragazzi sono stati colpiti mentre tornavano da un concerto al parco Schuster in ricordo di Renato Biagetti, il giovane ucciso a coltellate due anni fa a Focene da due estremisti di destra.
«Avevano le teste rasate, erano armati di coltelli e catene: si è trattato di un vero e proprio agguato premeditato». Così Emiliano, 27 anni, descrive l'aggressione che verso le 4 di stamani ha subito, insieme a due suoi amici, da un gruppo di dieci ragazzi. I tre, militanti di sinistra, stavano percorrendo a piedi via Ostiense tornando dal concerto al parco Schuster in ricordo di Renato Biaggetti, giovane ucciso da estremisti di destra due anni fa. I giovani, che ancora non hanno fatto denuncia alle forze dell'ordine, sono stati medicati all'ospedale Cto della Garbatella: il più grave ha una prognosi di 7 giorni perché accoltellato a una coscia.
«Dopo il concerto, intorno all'una di notte - racconta Emiliano - ci siamo spostati al centro sociale Pirateria che dista poche centinaia di metri dal parco dove si è svolto il concerto. Alle quattro abbiamo deciso di tornare a casa, la strada era deserta: dopo alcuni metri abbiamo sentito delle grida, dieci ragazzi vestiti con magliette nere e teste rasate hanno cominciato ad insultarci, quindi, si sono avvicinati e ci hanno aggredito». I tre, secondo quanto racconta il giovane, sono stati presi a calci e pugni e feriti con armi da taglio.
«A uno di noi, F., sono state inferte almeno tre coltellate ed una lo ha ferito alla coscia e, una volta a terra, preso a calci in faccia. Anche io sono stato picchiato e scaraventato con violenza a terra». L'aggressione è durata pochi attimi. «Dopo averci colpito - spiega ancora - sono fuggiti a piedi. Si è trattata di una vera e propria provocazione di stampo neofascista in una serata in cui ricordavamo un nostro compagno ammazzato proprio da estremisti di destra».
La condanna di Alemanno. «Esprimo ferma condanna per questo grave episodio di violenza che, secondo le testimonianze delle vittime, sembra essere di natura politica». Lo ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno a proposito. «Mi auguro - ha sottolineato Alemanno - che gli inquirenti siano in grado di assicurare subito alla giustizia i responsabili di questo gesto
criminale, verificando con assoluta certezza se dietro di esso esista una forma organizzata di estremismo di destra. Alle vittime dell'aggressione va la mia piena solidarietà e invito tutte le forze politiche cittadine a vigilare affinchè non si inneschi una nuova spirale di violenza politica in città».
«L'aggressione della scorsa notte è un fatto gravissimo - ha dichiarato, in una nota, Marco Pomarici, presidente del Consiglio comunale di Roma -. Esprimo a nome del Consiglio Comunale di Roma la più ferma condanna e la solidarietà agli aggrediti. Desidero altresì ribadire che la tolleranza e il dialogo sono l'unico modo di confronto possibile. La città di Roma, in passato, ha sacrificato sull'altare delle violenze politiche, delle ritorsioni, del fanatismo ideologico, troppe giovani vite. Il ricordo degli anni settanta deve servire da monito per non ricadere in quella spirale di odio».
Marrazzo. «L'aggressione subita questa notte da tre giovani in via Ostiense è un episodio da condannare con fermezza. Se gli inquirenti confermeranno che si tratta di un pestaggio per motivi politici sarà ancora più grave, perché ci riporterebbe ad anni che pensavamo di esserci lasciati alle spalle». Lo afferma, in una nota, il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo. «Siamo di fronte alla dimostrazione - ha aggiunto - che la cultura del rispetto e della tolleranza non può mai essere data per scontata: ogni giorno, da rappresentanti delle istituzioni, lavoriamo per diffonderla e per sbarrare la strada ai nostalgici di stagioni buie per il nostro paese. Sono vicino ai giovani aggrediti, e mi auguro che le forze dell'ordine facciano al più presto luce su questa vicenda, assicurando alla giustizia i responsabili».
Gasbarra. «Esprimo piena condanna per l'incredibile episodio che non può essere sottovalutato e che, se venisse confermata la matrice ideologica, deve far riflettere ancor di più le istituzioni e il mondo della politica per il brutto clima che si rischia di creare nella contrapposizione distruttiva». Lo dice in una nota il deputato del Pd, Enrico Gasbarra. «Ai tre giovani aggrediti - conclude Gasbarra - va la mia solidarietà, con l'augurio che i carabinieri possano riuscire ad individuare gli autori di un gesto così vile».
Sa: dal sindaco ora risposte. «L'aggressione di ieri notte rappresenta un fatto di sangue di estrema gravità: una provocazione fascista organizzata proprio nella serata in cui veniva ricordato Renato Biagetti, il giovane ucciso a coltellate da due estremisti di destra». Lo affermano l'assessore provinciale alle politiche del lavoro, Massimiliano Smeriglio e il consigliere provinciale della Sinistra L'Arcobaleno, Gianluca Peciola. «A Roma - proseguono - esiste da tempo un'estrema destra fuori controllo che ha cercata nuovamente l'omicidio, così come avvenuto in altre occasioni come l'assalto del Forte Prenestino e di Villa Ada». Per i due esponenti della Sinistra L'Arcobaleno, «la Capitale è una città insicura, resa tale da questi fatti su cui il sindaco Alemanno deve dare delle risposte immediate. Ci chiediamo se la tanto sbandierata sicurezza vale anche per persone che si richiamano apertamente al fascismo e all'estrema destra».
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=30214&sez=HOME_ROMA
follia pura....agghiacciante..