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View Full Version : La riforma della giustizia? Ci pensa Ghedini!


LUVІ
23-08-2008, 11:30
Chi più di lui è titolato per parlarne? :) Il principale avvocato di ilvio mi sembra la persona ideale per mettere mano alla giustizia :)

http://www.repubblica.it/2008/07/sezioni/politica/giustizia-10/ghedini-giustizia/ghedini-giustizia.html

Il legale del premier duro con l'associazione dei magistrati
"Gravissimo evocare il fascismo"
La riforma di Ghedini: "Due Csm
il pm non dipenda dal governo"
"Mettere mano alla Costituzione non è un attentato ma una discussione alta"
di LIANA MILELLA

ROMA - Subito le modifiche al processo civile. Poi la riforma costituzionale per dar vita a due Csm, uno per i pm, l´altro per i giudici. E poi, come ovvia conseguenza, il riassetto delle carriere secondo lo schema che fu caro all´ex Guardasigilli Castelli (concorsi separati e quindi carriere separate). Anche se veleggia in barca in quel della Sardegna Niccolò Ghedini, avvocato del premier e suo consigliere per la giustizia, non smentisce la fama di giurista instancabile.

Lavora alla "grande riforma" ed è pronto anche a "correggere" Berlusconi, tant´è che difende l´obbligatorietà dell´azione penale («E´ un valore che dà certezze») e contrasta l´idea di un pm sotto l´esecutivo («Sarà bello in Francia e in Inghilterra ma in Italia non mi piace»).

Il Cavaliere annuncia un autunno caldo per le toghe. Solo propaganda o c´è qualcosa di concreto?
«L´autunno sarà caldo per i parlamentari, ma non per i giudici. Ci saranno soluzioni positive per chi ha voglia di lavorare e garantire una giustizia effettiva, non certo per quelli che vogliono fare politica».

Polemico con l'Anm e con Cascini eh? Ma loro difendono la Costituzione.
«La Carta è stata modificata nel `93 per l´immunità, nel `99 in modo bipartisan per il giusto processo, nel 2001 dal centrosinistra sul federalismo. Metterci mano non è un attentato, ma una discussione alta nel Paese. La politica è tenuta ad adeguarla a seconda del momento storico. Quando l´Anm, senza conoscere i progetti della maggioranza, evoca il fascismo compie un atto gravissimo e fa un cattivo servizio al Paese. La loro è un´invettiva preconcetta».

Le modifiche devono per forza piacere ai magistrati?
«La critica, anche aspra, è legittima e costruttiva, ma parlare di fascismo è diffamatorio. Se un magistrato esterna contro il premier deve pesare le parole. Berlusconi ha ripetuto quanto c´è nel programma votato dalla maggioranza degli italiani. Il problema è che l´Anm e Cascini non accettano l´esito delle urne».
Berlusconi, sulla giustizia, parla sempre per slogan. Stavolta usa pure Falcone. Esiste già una bozza della riforma?

«Un testo scritto non c´è. Alfano lavora e si confronterà con giudici, avvocati ed opposizione prima di scrivere quello definitivo e puntare a una riforma condivisa. E´ il metodo più rispettoso, ben lontano dalle accuse infondate mosse dall´Anm».
Che protestano perché volete separare le carriere, citando Falcone come copertura.
«Quel giudice che ora tutti mitizzano è stato massacrato dai colleghi. Berlusconi ha fatto bene a ricordarne le posizioni, perché lui, come altri, non riteneva un tabù separare le carriere. Ora bisogna solo capire come fare una riforma costituzionale per il Csm e per l´ordinamento giudiziario».
E poi non ha ragione Cascini a parlare di rischio fascismo?
«Se ne discuterà senza forzature per trovare il miglior assetto che garantisca i cittadini e l´indipendenza dei giudici. Non c´è una lotta contro di loro».
Ma davvero?
«Sono le toghe che lottano contro Berlusconi e non sopportano la sua leadership».
In un modifica radicale del Csm non c´è nulla contro i giudici?
«Assolutamente no».
Si fa fatica a crederci.
«Non c´è alcuna volontà di attacco. Se si preserva l´indipendenza, non c´è alcun problema anche con due Csm».
Il pm finirà sotto l´esecutivo.
«Farò tutto quello che posso per garantire l´indipendenza della magistratura perché punto a una riforma che regga nel lungo periodo. I pm dovranno essere rigorosamente indipendenti perché il pm sotto l´esecutivo sarà bello in Francia, in Inghilterra e negli States, ma in Italia non mi piace».
Berlusconi non vuole il contrario?
«Se il pm è sottoposto al governo ci può essere il rischio che la politica intacchi una funzione importantissima per la repressione dei reati».
Obbligatorietà. Berlusconi vuole eliminarla, ma l´aennina Bongiorno è contraria. E lei?
"E' tuttora un valore che consente di avere certezze. L´obiettivo di Berlusconi, evitare che i pm perseguano i reati che vogliono e non quelli che devono, si può ottenere con una profonda depenalizzazione. Va in carcere solo chi commette delitti gravi e che destano allarme sociale. I magistrati non avranno più alibi per scegliere i processi fior da fiore".

(23 agosto 2008)

bart_simpson
23-08-2008, 11:58
Avrei preferito previti ma mi accontento di ghedini

Cfranco
23-08-2008, 13:08
Avrei preferito previti ma mi accontento di ghedini
Ci sarebbe Jack lo squartatore ma non è italiano :O

John Cage
23-08-2008, 13:10
L´obiettivo di Berlusconi, evitare che i pm perseguano i reati che vogliono e non quelli che devono, si può ottenere con una profonda depenalizzazione. Va in carcere solo chi commette delitti gravi e che destano allarme sociale. I magistrati non avranno più alibi per scegliere i processi fior da fiore"

ma.. non sarebbe giusto tendere ad un allineamento tra le condanne quantomeno in europa? Con tutte queste profonde depenalizzazioni non rischiamo nulla? oltre ad avere minor deterrente, non è che poi tutti i criminali europeie non solo verrebbero a delinquere in Italia?

ma questi illuminati, le considerano queste cose? Ma non erano di destra questi qua? Dove sono finiti gli elettori di destra?

kintaro oe
23-08-2008, 13:12
Delusione totale....:( , 100 volte meglio mastella...:(

xwang
23-08-2008, 13:14
ma.. non sarebbe giusto tendere ad un allineamento tra le condanne quantomeno in europa? Con tutte queste profonde depenalizzazioni non rischiamo nulla? oltre ad avere minor deterrente, non è che poi tutti i criminali europeie non solo verrebbero a delinquere in Italia?

ma questi illuminati, le considerano queste cose? Ma non erano di destra questi qua? Dove sono finiti gli elettori di destra?

Mi sono fatto l'idea che gli elettori di destra considerino reati gravi solo lo spaccio di droga, gli stupri e poco altro come se tutti i reati finanziari, contro il patrimonio e lo Stato non lo siano. E questo si ripercuote sulle leggi che fanno. Purtroppo IMHO!!!
Xwang

John Cage
23-08-2008, 13:29
Mi sono fatto l'idea che gli elettori di destra considerino reati gravi solo lo spaccio di droga, gli stupri e poco altro come se tutti i reati finanziari, contro il patrimonio e lo Stato non lo siano. E questo si ripercuote sulle leggi che fanno. Purtroppo IMHO!!!
Xwang

e la microcriminalità, ma solo se a farla è un extracomunitario.

GUSTAV]<
23-08-2008, 17:14
Dai, tagliamo la testa al toro, affidiamo la commissione antiMaafia a Provvenzano :O

Anodaram
23-08-2008, 19:53
Mi sono fatto l'idea che gli elettori di destra considerino reati gravi solo lo spaccio di droga, gli stupri e poco altro come se tutti i reati finanziari, contro il patrimonio e lo Stato non lo siano. E questo si ripercuote sulle leggi che fanno. Purtroppo IMHO!!!
Xwang

non è proprio esatto:O viene considerato grave solo quello che di volta in volta decide la tv:O

rip82
23-08-2008, 20:55
non è proprio esatto:O viene considerato grave solo quello che di volta in volta decide la tv:O

Tristemente vero, per come va oggi l'informazione, la tv resta buona giusto per l'intrattenimento, i tg sono un cartello, ti propinano tutti le stesse palle, come quella dell'allarme crimini violenti, quando sono diversi anni che il dato e' stazionario e a farla da padrone sono gli italiani.
Tornando alla riforma, la cosa mi addolora come un lutto in famiglia e non facciamoci illusioni, verra' votata senza neanche un franco tiratore. Con la magistratura al giunzaglio finalmente silvio e soci saranno liberi... di fare quello che hanno sempre fatto, ma impuniti, mentre la differenza sara' evidente per il cittadino medio.

Onisem
23-08-2008, 22:22
Delusione totale....:( , 100 volte meglio mastella...:(

Meglio un altro paese.

CYRANO
23-08-2008, 22:43
speravo in toto' riina , ma pazienza...



Ca'.z.a.z'a

Sawato Onizuka
23-08-2008, 23:10
Meglio un altro paese.

naaaa se vuoi posso suggerire un famoso quadriumvirato che risolverebbe i problemi di tutti in un batter di ciglia :sofico: :ciapet:

Onisem
24-08-2008, 00:33
naaaa se vuoi posso suggerire un famoso quadriumvirato che risolverebbe i problemi di tutti in un batter di ciglia :sofico: :ciapet:

Chi, i fratelli Marx meno uno??

GianoM
24-08-2008, 12:49
Questa sì che è una notizia: il nostro premier è un allievo di Giovanni Falcone ed è ansioso di “mettere in pratica molte sue idee in materia di giustizia”. Dev’essere per questo che si tenne in casa per due anni un mafioso travestito da stalliere, Vittorio Mangano, poi fatto arrestare e condannare da Falcone a 11 anni per mafia e traffico di droga. Dev’essere per questo che da 30 anni va a braccetto con Marcello Dell’Utri, condannato a 9 anni per mafia dal Tribunale presieduto da Leonardo Guarnotta, già membro del pool antimafia con Falcone e Borsellino. Dev’essere per questo che, quattro mesi fa, definì “eroe” Mangano, l’uomo che, scarcerato nel 1991, era divenuto reggente del mandamento di Porta Nuova e come tale aveva preso parte alla decisione della Cupola di Cosa Nostra di uccidere Falcone e Borsellino, e che poi fu riarrestato per tre omicidi per cui fu condannato due volte all’ergastolo in primo grado, dopodichè morì nel 2000. Dev’essere per questo che, nel 2003, dichiarò che i magistrati sono“matti, antropologicamente diversi dal resto della razza umana”, perché “per fare quel mestiere devi avere delle turbe psichiche”, parole che fecero insorgere Maria Falcone e Rita Borsellino, poi costrette a querelare Schifani per averle insultate. Dev’essere per questo che il centrodestra ha riportato in Cassazione, con una legge ad hoc, il già pensionato Corrado Carnevale, nemico acerrimo di Falcone e grande annullatore di condanne di mafiosi: il giudice “ammazzasentenze” che, in varie telefonate intercettate nel 1993-’94 (dopo Capaci e via d’Amelio), definiva spregiativamente “i dioscuri” Falcone e Borsellino, li dipingeva come due incapaci con “un livello di professionalità prossimo allo zero”, chiamava Falcone “quel cretino” e “faccia da caciocavallo”, aggiungeva “Io i morti li rispetto, ma certi morti no”, “a me Falcone... non m’è mai piaciuto”, poi insinuava addirittura che Falcone facesse inserire in Corte d’appello la moglie Francesca Morvillo per pilotare i processi e “fregare qualche mafioso”. Dev’essere per questo che ancora un mese fa i berluscones annidati nel Csm hanno votato per la nomina di un altro nemico giurato di Falcone, Alberto Di Pisa, a procuratore capo di Marsala contro il candidato designato dalla commissione, Alfredo Morvillo, cognato di Falcone.

Anziché rammentare allo Smemorato di Cologno questi semplici dati di fatto, politici e commentatori di chiara fama e fame si son subito avventurati nell’esegesi del pensiero di Falcone sulla separazione delle carriere e l’obbligatorietà dell’azione penale. Senz’accorgersi (o accorgendosi benissimo) che, scendendo sul suo terreno truffaldino, la danno vinta al premier. Come hanno giustamente osservato la sorella Maria e Peppino Di Lello, che col giudice lavorò fianco a fianco nel pool, Falcone non chiese mai la separazione delle carriere né la fine dell’azione penale obbligatoria. Si limitò, senza indicare soluzioni, a porre il problema di una distinzione delle funzioni tra pm e giudici (“comincia a farsi strada la consapevolezza che la carriera dei pm non può essere identica a quella del magistrati giudicante: investigatore l’uno, arbitro l’altro”), che fra l’altro oggi è già ipergarantita dalle ultime controriforme, e di una “visione feticistica della obbligatorietà dell’azione penale”. Ma era il 1988 e non c’era ancora al governo un premier plurimputato, pluriprescritto e plurimpunito grazie a leggi da lui stesso varate. E, soprattutto, Falcone pose quei problemi per tutelare meglio l’indipendenza di tutta la magistratura dalla politica e l’efficacia dei processi (negli Usa l’azione penale discrezionale consente persino di garantire l’immunità ai mafiosi pentiti in cambio della collaborazione).

Berlusconi pone gli stessi problemi, ma con tutt’altri scopi: non quelli di Falcone, ma quelli della P2, di cui era membro con tessera n.1816: mettere le procure e l’azione penale al guinzaglio del governo o comunque della politica. E poi c’è un fatto che taglia la testa al toro: fino al 1989 Falcone era giudice istruttore, carriera giudicante. Poi fece domanda al Csm e passò alla requirente, cioè divenne pm, procuratore aggiunto a Palermo. Stesso percorso fece Borsellino, prima giudice, poi procuratore a Marsala, infine aggiunto a Palermo. Con le carriere separate, non avrebbero mai potuto. Di che parla, dunque, questo presunto allievo di Falcone? Prenda qualche ripetizione, possibilmente non da Dell’Utri, poi si ripresenti all’esame.

Marco Travaglio (http://voglioscendere.ilcannocchiale.it/post/2002528.html)

stetteo
24-08-2008, 14:32
fanno fare una riforma sulla giustizia a un avvocato di Berlusconi, all'anima del conflitto di interessi!

Onisem
24-08-2008, 15:05
fanno fare una riforma sulla giustizia a un avvocato di Berlusconi, all'anima del conflito di interessi!

Cos'è???

rip82
24-08-2008, 21:18
Cos'è???

Chiamiamolo Pippo cit.

Sawato Onizuka
29-08-2008, 00:51
Chi, i fratelli Marx meno uno??

il crossposting non mi ispira più tanto .... be' trovi la risposta nel mio post nell'altro thread quello sulle "alternative a" non-mi-ricordo-cosa :sbonk: :muro:

Gos
29-08-2008, 08:45
Con tutte queste profonde depenalizzazioni non rischiamo nulla? oltre ad avere minor deterrente, non è che poi tutti i criminali europeie non solo verrebbero a delinquere in Italia?



una depenalizzazione di numerosi reati bagatellari è assolutamente necessaria.
Non è una questione di destra o sinistra.
Non si rischia nulla, non ti preoccupare. Forse si rischia di rendere più spedito il processo penale. Non credere che solo per il fatto che un certo comportamento sia qualificato come reato e quindi sanzionato con una pena si possa risolvere ogni male.

John Cage
29-08-2008, 09:15
una depenalizzazione di numerosi reati bagatellari è assolutamente necessaria.
Non è una questione di destra o sinistra.
Non si rischia nulla, non ti preoccupare. Forse si rischia di rendere più spedito il processo penale. Non credere che solo per il fatto che un certo comportamento sia qualificato come reato e quindi sanzionato con una pena si possa risolvere ogni male.

Ma se negli stati uniti ad esempio per un reato finanziario rischio 10 anni e qui da noi rischio 2 anni che poi diventano zero.. quanto ci metto a decidere dove commetterlo?

Ser21
29-08-2008, 10:23
Uno degli ultimi passi,la riforma della giustizia,per realizzare il progetto piduista del "Piano di rinascita democratico."

Siamo fottuti...ma gia lo eravamo....