toms
22-08-2008, 10:51
Informazione/ "Internet? E' il fuoricampo dei media ufficiali. Presto su Rai4 programmi basati sui contenuti della Rete".
Carlo Freccero ad Affari
Venerdí 22.08.2008 09:05
"Internet è una spia, un sismografo, una sorta di voce fuoricampo che rivela le cose con un taglio diverso rispetto quello che leggiamo ogni giorno sui quotidiani cartacei. Online si comprende meglio qual è l'importanza che le persone danno a una notizia. Spesso le gararchie dei valori sono opposte rispetto a quello che ci propongono i media tradizionali. In Rete l'informazione non segue le logiche del palazzo, per questo ne sono molto affascinato". Carlo Freccero, presidente di Raisat e da poche settimane coinvolto nella nuova avventura di Rai4, non ha dubbi sul ruolo di internet nell'attuale panorama mediatico.
In che modo i contenuti del web cambieranno la tv che conosciamo oggi?
"La tv contaminata dalla Rete in un primo tempo non potrà raggiungere target generalisti, ma parlerà a un'audience più specifica e sensibile all'innovazione. Ma l'osmosi è inevitabile e la tv ne sarà rivoluzionata".
Rai4 proporrà dei format basati sui contenuti realizzati dagli utenti della Rete?
"Senza dubbio, nei prossimi mesi avremo delle novità in questa direzione. Il giornalismo diffuso ha fornito contenuti importanti alle news ufficiali. Si pensi al caso degli attentati di Londra, dove le prime immagini dell'accaduto, scattate dai telefonini di chi si trovava sul posto, hanno fatto irruzione sui giornali, soprattutto quelli del web, ben prima delle foto di agenzia. Ora però è necessaria un'evoluzione".
Di che genere?
"Occorre passare dalla testimonianza alla notizia. Spesso gli user generated content si limitano a testimoniare, rappresentare un evento. Bisogna andare più avanti e articolare tutti questi episodi in un discorso, in una tessitura giornalistica più complessa. Internet oggi ha ancora delle debolezze, lavora troppo sull'emozione, sull'effetto speciale sottolineato dai punti esclamativi. Il passaggio successivo prevede l'approdo una punteggiatura, a una comunicazione più articolata, serve trasformare il tutto in qualcosa che assomigli a un'inchiesta".
E come si arriva a questo punto? Come si compie il salto creativo?
"Serve un mediatore, qualcuno che sappia scegliere tra tutti i contenuti della Rete facendo ordine. Le news degli utenti devono essere filtrate da bravi giornalisti".
Internet renderà la tv più libera?
"Senza dubbio online ci sono meno filtri. La Rete è un'agenzia di informazione che segue regole proprie, tutte nuove. Più in generale io sono ottimista sul futuro dell'informazione, sulla sua possibilità di essere libera. In fondo tra potere e giornalismo c'è sempre stata una dialettica, non credo a un'informazione tutta controllata e asservita al potere. Tra i due poli c'è sempre stata una dialettica, che grazie a internet può essere rafforzata".
Luca Vaglio
http://www.affaritaliani.it/mediatech/internet-fuoricampo-dei-media-ufficiali-freccero220808.html
Carlo Freccero ad Affari
Venerdí 22.08.2008 09:05
"Internet è una spia, un sismografo, una sorta di voce fuoricampo che rivela le cose con un taglio diverso rispetto quello che leggiamo ogni giorno sui quotidiani cartacei. Online si comprende meglio qual è l'importanza che le persone danno a una notizia. Spesso le gararchie dei valori sono opposte rispetto a quello che ci propongono i media tradizionali. In Rete l'informazione non segue le logiche del palazzo, per questo ne sono molto affascinato". Carlo Freccero, presidente di Raisat e da poche settimane coinvolto nella nuova avventura di Rai4, non ha dubbi sul ruolo di internet nell'attuale panorama mediatico.
In che modo i contenuti del web cambieranno la tv che conosciamo oggi?
"La tv contaminata dalla Rete in un primo tempo non potrà raggiungere target generalisti, ma parlerà a un'audience più specifica e sensibile all'innovazione. Ma l'osmosi è inevitabile e la tv ne sarà rivoluzionata".
Rai4 proporrà dei format basati sui contenuti realizzati dagli utenti della Rete?
"Senza dubbio, nei prossimi mesi avremo delle novità in questa direzione. Il giornalismo diffuso ha fornito contenuti importanti alle news ufficiali. Si pensi al caso degli attentati di Londra, dove le prime immagini dell'accaduto, scattate dai telefonini di chi si trovava sul posto, hanno fatto irruzione sui giornali, soprattutto quelli del web, ben prima delle foto di agenzia. Ora però è necessaria un'evoluzione".
Di che genere?
"Occorre passare dalla testimonianza alla notizia. Spesso gli user generated content si limitano a testimoniare, rappresentare un evento. Bisogna andare più avanti e articolare tutti questi episodi in un discorso, in una tessitura giornalistica più complessa. Internet oggi ha ancora delle debolezze, lavora troppo sull'emozione, sull'effetto speciale sottolineato dai punti esclamativi. Il passaggio successivo prevede l'approdo una punteggiatura, a una comunicazione più articolata, serve trasformare il tutto in qualcosa che assomigli a un'inchiesta".
E come si arriva a questo punto? Come si compie il salto creativo?
"Serve un mediatore, qualcuno che sappia scegliere tra tutti i contenuti della Rete facendo ordine. Le news degli utenti devono essere filtrate da bravi giornalisti".
Internet renderà la tv più libera?
"Senza dubbio online ci sono meno filtri. La Rete è un'agenzia di informazione che segue regole proprie, tutte nuove. Più in generale io sono ottimista sul futuro dell'informazione, sulla sua possibilità di essere libera. In fondo tra potere e giornalismo c'è sempre stata una dialettica, non credo a un'informazione tutta controllata e asservita al potere. Tra i due poli c'è sempre stata una dialettica, che grazie a internet può essere rafforzata".
Luca Vaglio
http://www.affaritaliani.it/mediatech/internet-fuoricampo-dei-media-ufficiali-freccero220808.html