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View Full Version : 12 agosto 1944


Korn
12-08-2008, 08:57
All'alba del 12 agosto 1944 un reparto di SS che conta circa 300 effettivi e comandato del maggiore Walter Reder sale da tre direzioni diverse verso Sant'anna di Stazzema.
A cominciare dalle frazioni sparse nel territorio attorno per poi convergere a Sant'Anna i tedeschi, guidati e coadiuvati da fascisti pratici dei luoghi, mettono in atto un sistematico massacro.

Sui motivi di questa vasta operazione non è mai stata fatta chiarezza. Fra le molte cose che sono state dette vi è l'accusa che Sant'Anna e i monti che la sovrastano fossero stati interessati da intensa attività partigiana, ma è falso: l'otto di agosto le formazioni di stanza sul monte Gabberi si erano già spostate altrove, fatto noto ai tedeschi che nello scontro di Farnocchia avevano falcidiato le ultime retroguardie partigiane. Anche la storia della "zona nera" (ovvero di zona sottoposta a sfollamento) non rispettata genera molti dubbi: vaghe notizie che Sant'Anna fosse dentro una di queste aree si erano diffuse prima del giorno 5, ma ordini precisi non ce ne erano stati e una delegazione di paesani tornò dal Comando tedesco con sufficienti rassicurazioni.
L'unica spiegazione a tutt'oggi plausibile è la tattica del terrore, applicata con metodo in più occasioni e che in Italia raggiunse l'apice a Marzabotto con 1836 vittime civili. Tattica ampiamente utilizzata dai tedeschi soprattutto nelle nazioni fra Germania e Russia e non è forse un caso che Walter Reder, prima di arrivare in Italia, combattè in Polonia e sul fronte Russo.

E' inutile elencare le incredibili violenze che i nazisti applicarono sulle persone incontrate sia prima che dopo la loro morte, riportiamo solamente la testimonianza di Don Giuseppe Vangelisti che guidò un gruppo di uomini a seppellire i resti degli uccisi:

Quando arrivai io, nel pomeriggio del giorno 13, trovai intorno alla croce di marmo che si erge sulla piazza medesima un gran cumulo di cadaveri arrostiti, irriconoscibili. Durante il loro seppellimento, che feci il giorno appresso, mediante l'opera misericordiosa di trentadue uomini, non potei tener conto che dei teschi, risultando in numero di 132, in quanto i cadaveri non erano ormai che un orripilante ammasso di carname in avanzata putrefazione. Furono distinti soltanto i cadaveri di 24 donne e i teschi di 32 bambini.

Alla fine del giorno 12 si contarono 560 morti, molti più degli abitanti del piccolo borgo e delle frazioni vicine. Infatti con l'avvicinarsi del fronte alle zone di Viareggio molti sfollati salirono verso i paesini apuani, e in particolare a Sant'Anna stazionavano già dall'inizio del mese anche gli sfollati di Farnocchia.
A sottrarsi al massacro furono soltanto alcuni uomini: sempre all'erta per paura di venir rastrellati e finire a scavar trincee non si fecero sfuggire le segnalazioni tramite bengala che i tedeschi avevano usato per sincronizzare gli attacchi dalle diverse direttrici. Si precipitarono nei boschi per scansare il lavoro coatto lasciando le mogli nelle case convinti che a loro e ai loro figli più piccoli non sarebbe accaduto niente.
Di quelli che si trovarono sul cammino dei tedeschi quasi nessuno sopravvisse, solo un pugno di bambini che in luoghi diversi ebbero la fortuna di essere ben nascosti dalle madri o di venir protetti dalle raffiche dai corpi dei familiari caduti su di loro.
Dell'episodio del massacro della piazzetta di Sant'Anna sono da citare due fatti: per prima cosa il sacrificio di Don Innocenzo Lazzeri, trentatreenne parroco di Farnocchia, che rifiutando l'invito del padre a fuggire decise di restare con i suoi parrocchiani. Quando già ardeva il rogo dei cadaveri Don Lazzeri venne falciato da una raffica dei tedeschi mentre dispensava le ultime benedizioni.
L'altro fatto è il ritrovamento di un soldato tedesco morto: potrebbe essere la testimonianza di un atto di disobbedienza, cosa rara ma con molta probabilità accaduta anche altrove.


In ricordo

Dreammaker21
12-08-2008, 10:37
In ricordo

*

lowenz
12-08-2008, 10:40
L'altro fatto è il ritrovamento di un soldato tedesco morto: potrebbe essere la testimonianza di un atto di disobbedienza, cosa rara ma con molta probabilità accaduta anche altrove.
I piccoli eventi che fanno capire che il sistema non è a prova di uomo.
Per fortuna.

Marco83_an
12-08-2008, 10:42
*

*

....questa storia mi ha sempre colpito , sarà perchè poi oggi è il mio compleanno ! :stordita: ..... a tutti i caduti di S. Anna !
RIP

LUVІ
12-08-2008, 10:53
Una preghiera a tutti i caduti di Sant'Anna di Stazzema e di tutte le guerre.
E auguri a Marco.

LuVi

evelon
12-08-2008, 11:00
chi è marco ? :confused:

Korn
12-08-2008, 11:01
marco83_an dai ti offro un caffè! :D

Dream_River
12-08-2008, 11:05
Che possano rinascere un vite al riparo da manifestazioni cosi alte della follia umana

Om Mani Padme Hum

evelon
12-08-2008, 11:09
marco83_an dai ti offro un caffè! :D

:doh:

Accetto il caffè :p

Marco83_an
12-08-2008, 13:16
:doh:

Accetto il caffè :p

no, è mio :stordita:

CarloR1t
12-08-2008, 20:50
All'alba del 12 agosto 1944 un reparto di SS che conta circa 300 effettivi e comandato del maggiore Walter Reder sale da tre direzioni diverse verso Sant'anna di Stazzema.
A cominciare dalle frazioni sparse nel territorio attorno per poi convergere a Sant'Anna i tedeschi, guidati e coadiuvati da fascisti pratici dei luoghi, mettono in atto un sistematico massacro.

Sui motivi di questa vasta operazione non è mai stata fatta chiarezza. Fra le molte cose che sono state dette vi è l'accusa che Sant'Anna e i monti che la sovrastano fossero stati interessati da intensa attività partigiana, ma è falso: l'otto di agosto le formazioni di stanza sul monte Gabberi si erano già spostate altrove, fatto noto ai tedeschi che nello scontro di Farnocchia avevano falcidiato le ultime retroguardie partigiane. Anche la storia della "zona nera" (ovvero di zona sottoposta a sfollamento) non rispettata genera molti dubbi: vaghe notizie che Sant'Anna fosse dentro una di queste aree si erano diffuse prima del giorno 5, ma ordini precisi non ce ne erano stati e una delegazione di paesani tornò dal Comando tedesco con sufficienti rassicurazioni.
L'unica spiegazione a tutt'oggi plausibile è la tattica del terrore, applicata con metodo in più occasioni e che in Italia raggiunse l'apice a Marzabotto con 1836 vittime civili. Tattica ampiamente utilizzata dai tedeschi soprattutto nelle nazioni fra Germania e Russia e non è forse un caso che Walter Reder, prima di arrivare in Italia, combattè in Polonia e sul fronte Russo.

E' inutile elencare le incredibili violenze che i nazisti applicarono sulle persone incontrate sia prima che dopo la loro morte, riportiamo solamente la testimonianza di Don Giuseppe Vangelisti che guidò un gruppo di uomini a seppellire i resti degli uccisi:

Quando arrivai io, nel pomeriggio del giorno 13, trovai intorno alla croce di marmo che si erge sulla piazza medesima un gran cumulo di cadaveri arrostiti, irriconoscibili. Durante il loro seppellimento, che feci il giorno appresso, mediante l'opera misericordiosa di trentadue uomini, non potei tener conto che dei teschi, risultando in numero di 132, in quanto i cadaveri non erano ormai che un orripilante ammasso di carname in avanzata putrefazione. Furono distinti soltanto i cadaveri di 24 donne e i teschi di 32 bambini.

Alla fine del giorno 12 si contarono 560 morti, molti più degli abitanti del piccolo borgo e delle frazioni vicine. Infatti con l'avvicinarsi del fronte alle zone di Viareggio molti sfollati salirono verso i paesini apuani, e in particolare a Sant'Anna stazionavano già dall'inizio del mese anche gli sfollati di Farnocchia.
A sottrarsi al massacro furono soltanto alcuni uomini: sempre all'erta per paura di venir rastrellati e finire a scavar trincee non si fecero sfuggire le segnalazioni tramite bengala che i tedeschi avevano usato per sincronizzare gli attacchi dalle diverse direttrici. Si precipitarono nei boschi per scansare il lavoro coatto lasciando le mogli nelle case convinti che a loro e ai loro figli più piccoli non sarebbe accaduto niente.
Di quelli che si trovarono sul cammino dei tedeschi quasi nessuno sopravvisse, solo un pugno di bambini che in luoghi diversi ebbero la fortuna di essere ben nascosti dalle madri o di venir protetti dalle raffiche dai corpi dei familiari caduti su di loro.
Dell'episodio del massacro della piazzetta di Sant'Anna sono da citare due fatti: per prima cosa il sacrificio di Don Innocenzo Lazzeri, trentatreenne parroco di Farnocchia, che rifiutando l'invito del padre a fuggire decise di restare con i suoi parrocchiani. Quando già ardeva il rogo dei cadaveri Don Lazzeri venne falciato da una raffica dei tedeschi mentre dispensava le ultime benedizioni.
L'altro fatto è il ritrovamento di un soldato tedesco morto: potrebbe essere la testimonianza di un atto di disobbedienza, cosa rara ma con molta probabilità accaduta anche altrove.


In ricordo
Video su questi fatti:
http://www.raiclicktv.it/raiclickpc/secure/stream.srv?id=23932
Nella seconda metà spiega le ragioni politiche che hanno abbandonato le vittime nell'armadio.
La sola cosa che si può fare oggi per risarcirle almeno in parte è conoscere che cosa è successo loro.

GUSTAV]<
12-08-2008, 21:16
Onore agli Italiani caduti !

indelebile
12-08-2008, 21:53
fate conto che abbia risposto come han risposto in questo thread (http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1796538) e poi mi dite...

paulus69
12-08-2008, 22:01
fate conto che sono presenti nel forum fenomeni che vorrebbero amnistiare dei criminali di guerra perchè ormai....ultra-ottuagenari.:O

DvL^Nemo
12-08-2008, 22:05
anche altrove.

In ricordo

Questi sono i veri eroi.. Hai fatto bene a postarlo

ciuketto
12-08-2008, 23:06
Questi sono veri EROI.
Parola che purtroppo al giorno d'oggi si usa con un pò troppa superficialità.

Punitore
13-08-2008, 00:33
Questi sono veri EROI.
Parola che purtroppo al giorno d'oggi si usa con un pò troppa superficialità.

*

evelon
13-08-2008, 08:55
Questi sono veri EROI.
Parola che purtroppo al giorno d'oggi si usa con un pò troppa superficialità.

casomai vittime.
Perchè eroi ?
Essere ammazzati dentro la prpria casa non è mica un atto d'eroismo

Korn
13-08-2008, 09:39
se stai cercando il pelo nell'uovo forse martiri è meglio ancora

evelon
13-08-2008, 09:55
se stai cercando il pelo nell'uovo forse martiri è meglio ancora

Azz, mica è un pelo questo.

Martiri no, non sono morti per una fede in qualcosa.
L'unico martire, forse, è il tedesco che on ha obbedito e si è fatto fucilare.

Eroi proprio no, visto che per esserlo si deve compiere un atto eroico.

Sono vittime.
Vittime probabilmente innocenti della follia della guerra.

Korn
13-08-2008, 09:59
attualmente il significato della parola martire è andato oltre a quello prettamente religioso
1 sm
chi per testimoniare la fede cristiana soffre tormenti e sacrifica anche la vita

2 sm
chi sopporta sacrifici, pene, supplizi per un ideale

3 sm
[in senso figurato] chi è molto tribolato, chi è sottoposto a maltrattamenti
da http://www.dizionario-italiano.it
ha finito professorinoooo?

evelon
13-08-2008, 10:04
attualmente il significato della parola martire è andato oltre a quello prettamente religioso
1 sm
chi per testimoniare la fede cristiana soffre tormenti e sacrifica anche la vita

2 sm
chi sopporta sacrifici, pene, supplizi per un ideale

3 sm
[in senso figurato] chi è molto tribolato, chi è sottoposto a maltrattamenti
da http://www.dizionario-italiano.it
ha finito professorinoooo?

appunto, come dicevo sono vittime , nè martiri nè eroi

Comunque, per restare in tema, non sminuisco certo il dolore di quei poveretti nè le aberrazioni cui sono stati sottoposti.