pars_
06-08-2008, 11:59
Ditemi voi se è peggio Calderoli o il giornalista che nemmeno verifica le informazioni.
L’altroieri, rispondendo sul Corriere della sera a un editoriale semplicemente impeccabile di Angelo Panebianco sull’allegra spensieratezza con cui stiamo scivolando verso uno Stato federale senza minimamente discutere dei pro, dei contro e soprattutto dei perché, l’insigne pensatore padano ha fatto sfoggio della sua leggendaria, enciclopedica cultura:
“Una soluzione è rappresentata dai modelli a struttura federalista e questo non lo sostiene il sottoscritto, ma, tra gli altri, la Banca Mondiale o il premio Nobel per l’economia Wuhan”,
oltre a una fantomatica “analisi empirica”. Visto che siamo in Italia e il giornalismo è quello che è, nessuno s’è preso la briga di verificare se il celeberrimo Nobel per l’Economia citato dal ministro abbia mai sostenuto il federalismo fiscale e con quali argomenti.
Purtroppo però l’ha fatto il professor Sandro Brusco, che insegna economia negli Stati Uniti: e ha scoperto che non esiste nessun premio Nobel per l’economia di nome Wuhan (controllare per credere all’indirizzo http://nobelprize.org/nobel_prizes/economics/laureates/).
meno male che almeno Travaglio lo prende un po' per il culo ma è comunque come sparare sulla crocerossa
In attesa che quel pozzo di scienza che siede al ministero della Semplificazione sveli l’arcano, azzardiamo alcune possibili soluzioni del giallo.
1) Wuhan è un fauno della letteratura minore celtica di cui Calderoli, sposato con rito nibelungico dinanzi al druido sorseggiando sidro e inneggiando a Odino, è un appassionato ammiratore.
2) Wuhan è uno dei cuccioli di lupo e di tigre che scorrazzano nel giardino di Villa Calderoli (forse quello che qualche anno fa azzannò un piede del popolare ministro, procurandogli danni cerebrali irreversibili) e che ispirano la politica riformatrice dello statista padano.
3) Wuhan esiste davvero, è un economista bravissimo, ma ancora sconosciuto, forse boicottato dall’intera comunità scientifica internazionale - notoriamente asservita a Roma Ladrona - per le sue simpatie leghiste, e Calderoli si appresta a insignirlo al Premio Nobel della Padania, nell’ambito della prossima edizione di Miss Padania.
4) Come in tutte le farse che si rispettino, c’è stato uno scambio di persona.
Fonte: http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/post/1991057.html
cmq lui è sempre felice e di buon'umore:
http://www.lideale.info/Public/FotoArticoli/981_Main_calderoli.jpg
L’altroieri, rispondendo sul Corriere della sera a un editoriale semplicemente impeccabile di Angelo Panebianco sull’allegra spensieratezza con cui stiamo scivolando verso uno Stato federale senza minimamente discutere dei pro, dei contro e soprattutto dei perché, l’insigne pensatore padano ha fatto sfoggio della sua leggendaria, enciclopedica cultura:
“Una soluzione è rappresentata dai modelli a struttura federalista e questo non lo sostiene il sottoscritto, ma, tra gli altri, la Banca Mondiale o il premio Nobel per l’economia Wuhan”,
oltre a una fantomatica “analisi empirica”. Visto che siamo in Italia e il giornalismo è quello che è, nessuno s’è preso la briga di verificare se il celeberrimo Nobel per l’Economia citato dal ministro abbia mai sostenuto il federalismo fiscale e con quali argomenti.
Purtroppo però l’ha fatto il professor Sandro Brusco, che insegna economia negli Stati Uniti: e ha scoperto che non esiste nessun premio Nobel per l’economia di nome Wuhan (controllare per credere all’indirizzo http://nobelprize.org/nobel_prizes/economics/laureates/).
meno male che almeno Travaglio lo prende un po' per il culo ma è comunque come sparare sulla crocerossa
In attesa che quel pozzo di scienza che siede al ministero della Semplificazione sveli l’arcano, azzardiamo alcune possibili soluzioni del giallo.
1) Wuhan è un fauno della letteratura minore celtica di cui Calderoli, sposato con rito nibelungico dinanzi al druido sorseggiando sidro e inneggiando a Odino, è un appassionato ammiratore.
2) Wuhan è uno dei cuccioli di lupo e di tigre che scorrazzano nel giardino di Villa Calderoli (forse quello che qualche anno fa azzannò un piede del popolare ministro, procurandogli danni cerebrali irreversibili) e che ispirano la politica riformatrice dello statista padano.
3) Wuhan esiste davvero, è un economista bravissimo, ma ancora sconosciuto, forse boicottato dall’intera comunità scientifica internazionale - notoriamente asservita a Roma Ladrona - per le sue simpatie leghiste, e Calderoli si appresta a insignirlo al Premio Nobel della Padania, nell’ambito della prossima edizione di Miss Padania.
4) Come in tutte le farse che si rispettino, c’è stato uno scambio di persona.
Fonte: http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/post/1991057.html
cmq lui è sempre felice e di buon'umore:
http://www.lideale.info/Public/FotoArticoli/981_Main_calderoli.jpg