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View Full Version : Repubblica: un esempio di serietà. Interviste inventasi.


blamecanada
05-08-2008, 13:29
Un mitomane a La Repubblica

Succede che la Repubblica abbia pubblicato in queste settimane una serie di clamorosi scoop in America, straordinarie interviste esclusive ad Álvaro Uribe, Hugo Chávez, Gabriel García Márquez e addirittura al nuovo capo delle FARC, l’inafferrabile Alfonso Cano. Succede che sembra proprio che fossero tutte false.

Chi ha seguito il nostro lavoro di questi anni comprenderà che l’articolo che segue di Maurizio Matteuzzi ha innanzitutto causato sincere, incontenibili risate in questa casa. Ma quella è stata solo la prima reazione. La seconda, una volta appurato che al 99% la denuncia di Maurizio Matteuzzi del Manifesto, che segue, sia stata semmai prudente e che sia tutto vero, è la profonda vergogna verso il quotidiano La Repubblica e per la continua disinformazione sull’America latina che da anni propone il principale giornale di area centrosinistra in Italia.

Chi conosce il lavoro fatto in molti anni in questo sito sa che da sempre ci adoperiamo a denunciare l’inaffidabilità, la pretestuosità, la malizia quando non l’aperta malafede con la quale La Repubblica copre i fatti dell’America latina. La terza reazione è la preoccupazione per lo stato nel quale versa il giornalismo in Italia. Questo gravissimo incidente non è un’infortunio né un caso ma è la diretta conseguenza di una maniera di fare informazione e di una maniera deviata di pensare (e voler far pensare) il Continente.

Oltre all’articolo tutto da leggere di Matteuzzi si può vedere la smentita ufficiale (http://web.presidencia.gov.co/sp/2008/julio/18/11182008.html) del governo colombiano citata dall’ottima Annalisa Melandri (http://www.annalisamelandri.it/dblog/articolo.asp?articolo=613) e si può ascoltare l’intervista (http://wradio.com.co/nota.asp?id=634872) al sedicente impiegato della Liquigas e folkloristico giornalista de La Repubblica Jordi Valle.

Siamo in attesa di scuse convincenti e pubbliche di Ezio Mauro ai suoi lettori. Temiamo di dover aspettare a lungo.

gc

Maurizio Matteuzzi sul Manifesto (http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/20-Luglio-2008/art41.html)

Chapeau a la Repubblica, anzi al Venerdì di Repubblica. In metà anno ha fatto una serie di scoop strabilianti.

In sequenza: il 18 gennaio un incontro-intervista con Gabriel Garcia Marquez a Cartagena, notoriamente non facile da avvicinare; il 9 maggio un’intervista al venezuelano Hugo Chavez nel palazzo di Miraflores a Caracas; il 6 giugno un’intervista «in un luogo segreto della foresta amazzonica» con i due leader massimi delle Farc dopo la morte di Tirofijo, Alfonso Cano e Mono Jojoy; l’11 luglio incontro-intervista, in un luogo imprecisato di Bogotá, forse lo stesso palazzo presidenziale di Nariño, con il presidente colombiano Alvaro Uribe, l’eroe della cinematografica liberazione della Betancourt di qualche giorno prima (il 2 luglio), un altro che per avvicinarlo bisogna sputar sangue;

il 18 luglio in un luogo imprecisato della selva forse in Colombia forse in Ecuador, un nuovo incontro-intervista con Alfonso Cano nel giro di un mese. Straordinario, considerato che mezzo mondo cerca Cano, a cominciare dagli efficientissimi reparti anti-guerriglia di Uribe. E che, a quanto si sa Cano sono (erano) 8 anni che non dava interviste.

Scoop che si devono tutti a un solo uomo. Jordi Valle si chiama, un ingegnere petrolifero che è nato in Catalogna ma vive sul lago di Como e «scrive per divertimento» (lo dice lui). Un amateur quindi, ma uno che, a quanto si legge nelle sue interviste, conosce ed è conosciuto. «Ti trovo sempre bene, don Gabriel», dice a Gabo. «Gli ricordo che…» fa a Uribe. Chavez «lo interrompiamo per chiedergli…». Il Mono Jojoy lo «aspetta davanti a una birra». Intimità e autorevolezza, capacità di trovare e avvicinare in qualsiasi momento gente che i giornalisti di mezzo mondo (e in qualche caso anche i servizi segreti) non si sognano nemmeno di poter localizzare e avvicinare.
Roba da rosicare dall’invidia.
Cappello. Anche se - a nostro modesto parere - la Repubblica non li ha sfruttati come avrebbe dovuto, visto il timing straordinario di quegli incontri-intervista con personaggi di cui tutto il mondo stava parlando in quel momento. Anziché «spararli» sul quotidiano, l’ammiraglia della flotta li ha relegati - quasi volesse nasconderli - sul Venerdì. Non solo ma su nessuno di loro, eccetto l’ultimo, ci ha fatto la copertina, «sprecandoli» nelle pagine interne.
I colombiani, invidiosi anche loro, non ci stanno. Caracol, forse la radio più autorevole dell’America latina, dice di aver parlato con Valle al telefono e di aver concluso che è «un mitomane». L’ambasciata colombiana a Roma ha smentito l’intervista a Uribe, precisando che il presidente non concede interviste a nessuno da molti mesi. La stessa presidenza della repubblica colombiana (www.presidencia.com.co) ha addirittura diffuso venerdì scorso un comunicato in cui sostiene di aver scritto una lettera alla direzione di Repubblica già l’11 luglio per precisare che «il Presidente Alvaro Uribe non ha mai fatto le false dichiarazioni» attribuitegli dal «giornalista Jordi Valle». Anzi Uribe sostiene «di non aver mai incontrato il signor Valle né di avergli concesso alcuna intervista» e intigna ancora affermando che «il signor Valle dal 2002 non ha mai messo piede alla presidenza della repubblica». E non solo a Palazzo Nariño: dai registri di migrazione del Das, il Dipartimento amministrativo di sicurezza, non risulta che qualcuno «che dice di chiamarsi Jordi Valle sia mai entrato in Colombia».
Chissà che prima o poi non si faccia vivo anche Alfonso Cano.

False interviste su la Repubblica, la controsmentita non controsmentisce
Il caso delle interviste impossibili pubblicate dal supplemento Il Venerdì, di La Repubblica, a personalità come Gabriel García Márquez, Álvaro Uribe, Alfonso Cano, Fidel Castro e Hugo Chávez, e denunciate come inventate (http://www.gennarocarotenuto.it/2719-un-mitomane-a-la-repubblica) dal quotidiano il Manifesto, con la firma di Maurizio Matteuzzi, non solo non si chiarisce, ma anzi getta una luce ancora più vergognosa su La Repubblica, che a questo punto sarebbe pienamente complice dell’autore dei presunti scoop a firma Jordi Valle.

In questi giorni si era scomodato addirittura il Caporedattore de Il Venerdì, Attilio Giordano, per preannunciare un documento inoppugnabile sul supplemento Il Venerdì di ieri. Ieri era il gran giorno e la delusione è stata cocente.

A p. 128, c’è una letterina firmata dal discusso ambasciatore di Colombia a Roma, Sabas Pretelt (nella foto), di recente inquisito per lo scandalo di corruzione che portò alla rielezione di Álvaro Uribe, noto come Yidispolitica, dal nome della parlamentare Yidis Medina, condannata per essere stata corrotta da Pretelt stesso.

Ebbene Sabas Pretelt nella lettera non legittima in nessun modo l’articolo di Jordi Valle, che non viene neanche nominato, né smentisce in alcun modo la smentita (http://web.presidencia.gov.co/sp/2008/julio/18/11182008.html) del proprio governo che afferma esplicitamente che l’articolo sia falso. Si limita a dire che, in riferimento ad alcune affermazioni offensive contro Barak Obama attribuite al presidente colombiano, “il Signor Presidente Alvaro Uribe Vélez giammai si è riferito in termini squalificanti verso nessun candidato alla Casa Bianca.”

Quindi nella lettera, non disponibile online e pubblicata in un angolo marginale del supplemento, non c’è nessun documento inoppugnabile, nessuna pezza di appoggio, nulla che dimostri che l’intervista ad Uribe e tantomeno le altre siano vere. L’unica cosa che resta è il comunicato ufficiale (http://web.presidencia.gov.co/sp/2008/julio/18/11182008.html) del governo colombiano che afferma testualmente: “El Mandatario jamás se reunió con el señor Valle ni le concedió entrevista alguna”, ovvero, “Il presidente non ha mai incontrato il signor Valle né gli ha mai concesso un’intervista”. Ovvero Sabas Pretelt fa un magro favore a La Repubblica: contribuisce appena a creare una piccola cortina di fumo. Non può smentire il suo governo sul fatto che l’intervista sia falsa e allora, contestando un dettaglio di questa e senza fare riferimento alla smentita generale, fa credere che essendo un dettaglio falso, il resto possa essere vero.

La Repubblica, Jordi Valle, Attilio Giordano, dalla controsmentita tanto attesa escono ancora peggio di prima.


Fonte: Giornalismo Partecipativo (http://www.gennarocarotenuto.it/)

dantes76
05-08-2008, 13:30
dovrebbero imparare dal manifesto...

blamecanada
05-08-2008, 13:39
dovrebbero imparare dal manifesto...
La discussione è sulle interviste inventate da questo giornalista di Repubblica. Quando un giornalista del Manifesto inventerà delle interviste apriremo la discussione su di lui...

sider
05-08-2008, 13:40
Ma come sperava di farla franca? Verrà radiato, spero.

Tensai
05-08-2008, 13:44
Se l'ordine dei giornalisti farà per una volta il proprio dovere questo signore non scriverà mai più sui giornali. :D

dantes76
05-08-2008, 13:49
Quando un giornalista del Manifesto inventerà delle interviste apriremo la discussione su di lui...

lo dovresti leggere

blamecanada
05-08-2008, 14:10
lo dovresti leggere
Infatti saltuariamente lo faccio.

evelon
05-08-2008, 14:22
Il supplemento non l'ho mai letto ma La Repubblica l'autorevolezza l'aveva persa da un pezzo

Lorekon
05-08-2008, 14:24
se è vero è veramente imbarazzante.

una delle cose più ridicole e vergognose degli ultimi 10 anni.


ah, il suo stipendio è pagato coi nostri soldi (via contributi per l'editoria).

Lorekon
05-08-2008, 14:36
Il supplemento non l'ho mai letto ma La Repubblica l'autorevolezza l'aveva persa da un pezzo

è come tutti i supplementi dei quotidiani; 100 pagine di cui 90 pubblicità (li fanno apposta, d'altra parte...) 5 di servizi acquistati all'estero e le altre 5 di rubriche psicologiche, posta del cuore, cucina, pubblicità occulta e oroscopo.

buono giusto da leggere in bagno (anche se preferisco le riviste di moto o "Internazionale" :D )

Fil9998
05-08-2008, 14:36
io direi che:

via il contributo all'editoria

via l'ordine dei giornalisti.







un po' di sana competitività per far rinascere una professione che del giornalismo d'inchiesta non sa più che farsene....

i giornalisti passan il tempo a fare copi-e-incolla dalle agenzie di stampa oramai dispomnibili in internet

e
a stilare leccaculesci e molto partigiani articoli pro loro convenienza politica e contro loro sconvenienza politica.




capitolo chiuso,



tutti a tirar su i pomodori.



sarò generoso: q qulli ceh han 20 anni di contributi concedo la baby pensione,


tanto, ....





perchè, non illudiamoci: uno da solo non fa una finta intervista a Chavez... gabbando tutta la testata ...

NON CI CREDO !!!!!!

Fil9998
05-08-2008, 14:40
oppure il contributo all'editoria glielo si lascia se aggiungono al nome "delle banbane" ...

che allora riallineerebbe la qualità del nome del giornale con la qualità delle istituzioni.

ma almeno uno sa cosa compera, anzi cosa finanzia con le proprie tasse.

usa9999999999
05-08-2008, 16:15
"La Repubblica è scritto bene, non come il Giornale" (cit.)... :asd:

||ElChE||88
05-08-2008, 16:18
"La Repubblica è scritto bene, non come il Giornale" (cit.)... :asd:
Repubblica pubblica cazzate: sdegno da parte dei sinistroidi, sdegno da parte dei destroidi
Il Giornale pubblica cazzate: sdegno da parte dei sinistroidi, silenzio di tomba da parte dei destroidi

Almeno sono coerenti.

cornetto
05-08-2008, 16:22
e poi si parla tanto della qualita' de Il giornale...mi sa che il giornalismo italiano IN TOTO non e' messo tanto bene.

blamecanada
05-08-2008, 16:25
io direi che:
via il contributo all'editoria
via l'ordine dei giornalisti.
Molto discutibile.
Senza contributo all'editoria molti giornali chiuderebbero. E ci ritroveremmo con pochissime testate, a tutto danno del pluralismo.
La stampa non è un mercato come un altro, senza pluralismo nella stampa non c'è democrazia.

Certo, magari si dovrebbe fare in modo che i fondi vengano gestiti in modo migliore, perché è scandaloso che vengano spesi per queste truffe, però non credo vadano tolti.

Magari si potrebbe far sì che ogni cittadino possa decidere a che giornale dare il contributo (o se darlo allo Stato), a patto che i giornali pubblichino in rete la loro edizione completa in pdf almeno dei giorni passati...

wildsliver
05-08-2008, 16:28
Repubblica pubblica cazzate: sdegno da parte dei sinistroidi, sdegno da parte dei destroidi
Il Giornale pubblica cazzate: sdegno da parte dei sinistroidi, silenzio di tomba da parte dei destroidi

Almeno sono coerenti.

magari fosse così, di solito giustificano pure!!

cmq episodio ai limiti del paradossale..:rolleyes:

-kurgan-
05-08-2008, 16:30
Se l'ordine dei giornalisti farà per una volta il proprio dovere questo signore non scriverà mai più sui giornali. :D

ne dubito, maurizio mosca per aver fatto la stessa cosa è stato solo cacciato dalla gazzetta dello sport ;)
ora probabilmente guadagna il triplo di prima.

Ser21
05-08-2008, 16:35
Magari si potrebbe far sì che ogni cittadino possa decidere a che giornale dare il contributo (o se darlo allo Stato), a patto che i giornali pubblichino in rete la loro edizione completa in pdf almeno dei giorni passati...

Questa si che sarebbe una bella iniziativa ma vedendo come è messa l'italia credo vedremmo finanziamenti fiume per il rotolo,il giornale e libero...:Puke:

mt_iceman
05-08-2008, 16:39
mah...premesso che odio la linea di repubblica quasi più di certi giornali apertamente schierati sia a destra che a sinistra, sono convinto che non sia l'unico giornalista a lavorare in questo modo, ovvero inventandosi notizie e interviste. hai voglia....

Fil9998
05-08-2008, 17:43
Molto discutibile.
Senza contributo all'editoria molti giornali chiuderebbero. E ci ritroveremmo con pochissime testate, a tutto danno del pluralismo.
La stampa non è un mercato come un altro, senza pluralismo nella stampa non c'è democrazia.

io di pluralismo vedo solo quello di numero, di faccia, di teste,

non certo di idee opinioni,

c'è un unic partito in italia: la casta che fa finta di fare opposione al suo interno con relativa finta opposizione (se non per cose superficiai ) su media e stampa in particolare.



pluralismo vero imho non ce n'è

ergo come dici tu, non c'è manco democrazia vera.

non sto qua a ripetere la storia che uno come l'attuale presidente in un qualsiasi paese sarebbe bastato paprerino per batterlo alle elezioni, chè bastava il suo curriculum giudiziario...

ah, ma in un qualsiasi paese non ci sarebbe manco politici della nostra simil sinistra... che anche quelli basterebbe vedere nei fatti quanto "labour" sono ...

Ziosilvio
05-08-2008, 18:01
Quando un giornalista del Manifesto inventerà delle interviste apriremo la discussione su di lui
Anche se non è un'intervista:

http://bp3.blogger.com/_jt8bUIwvkeo/R4e-TC3aqdI/AAAAAAAAAwg/8AIyR8iz1Gs/s400/prima+manifesto.gif

[JaMM]
05-08-2008, 19:35
vergogna per Repubblica, un altro esempio di pessimo giornalismo... bah, mi auguro facciano pubbliche scuse quanto prima... :rolleyes:

^TiGeRShArK^
05-08-2008, 19:44
"La Repubblica è scritto bene, non come il Giornale" (cit.)... :asd:

Sai almeno cos'è il Venerdì di Repubblica? :)
Sai quanti palazzi ha potuto comprare Antonio Di Pietro con i proventi delle cause per diffamazione VINTE contro il rotolo? :)

blamecanada
05-08-2008, 21:08
io di pluralismo vedo solo quello di numero, di faccia, di teste,

non certo di idee opinioni,

pluralismo vero imho non ce n'è

ergo come dici tu, non c'è manco democrazia vera.
Il pluralismo può esser poco, ma diminuirlo non credo migliorerà la situazione.

Il "tanto peggio tanto meglio" non paga. Mai.

Anche se non è un'intervista:

http://bp3.blogger.com/_jt8bUIwvkeo/R4e-TC3aqdI/AAAAAAAAAwg/8AIyR8iz1Gs/s400/prima+manifesto.gif
Quella è stata una gaffe paurosa... quando hanno mandato in stampa il giornale Kerry sembrava in vantaggio...

Dj Ruck
05-08-2008, 23:48
"La Repubblica è scritto bene, non come il Giornale" (cit.)... :asd:

ahahhahaha...e qualcuno pende pure da quelle pagine LOL:O

sider
06-08-2008, 07:26
ahahhahaha...e qualcuno pende pure da quelle pagine LOL:O

Il Venerdì di Repubblica non è Repubblica. E' un inserto "ludico" di puro svago.
Comunque vedrai che non è stato difeso da nessuno, qui dentro.
Il livello di Repubblica è decisamente superiore al rotolo, e la sua faziosità, seppur presente, decisamente inferiore.
Commenti come il tuo sono assolutamente fuori luogo, imparate un pò di obiettività. Se devo farmi un'idea del'elettore medio di forza italia dai tuoi post e dagli altri che votano qui , non è che ne uscite bene con questi commenti.

blamecanada
06-08-2008, 07:37
Il punto non è mai la faziosità: tutti i giornali sono faziosi, e tutte le persone lo sono. Non esiste una persona "neutrale", ha sempre delle idee che lo influenzano...
L'idea che esista o possa esistere un giornale obiettivo è assolutamente sbagliata... Il popolo d'Italia durante il Ventennio era obiettivo, è per questo che si sono potuti chiudere gli altri giornali, che facevano solo propaganda.


Il punto è la correttezza: non modificare i fatti per sostenere le proprie tesi, non inventare cose palesemente false...

Comunque non è che questo episodio riabiliti Il giornale :D...

Dj Ruck
06-08-2008, 07:53
Il Venerdì di Repubblica non è Repubblica. E' un inserto "ludico" di puro svago.
Comunque vedrai che non è stato difeso da nessuno, qui dentro.
Il livello di Repubblica è decisamente superiore al rotolo, e la sua faziosità, seppur presente, decisamente inferiore.
Commenti come il tuo sono assolutamente fuori luogo, imparate un pò di obiettività. Se devo farmi un'idea del'elettore medio di forza italia dai tuoi post e dagli altri che votano qui , non è che ne uscite bene con questi commenti.

1. Non leggo nè Il Giornale nè Repubblica
2. Non sono elettore di Forza Italia
3. Per quanto riguarda la superiorità di un giornale su un altro dipende dalle vedute.
4. Io non devo imparare alcuna obiettività...son altri mi sa ;)

sider
06-08-2008, 08:10
1. Non leggo nè Il Giornale nè Repubblica
2. Non sono elettore di Forza Italia
3. Per quanto riguarda la superiorità di un giornale su un altro dipende dalle vedute.
4. Io non devo imparare alcuna obiettività...son altri mi sa ;)

Pensa al tuo commento che ho quotato prima....allora prima di premere il tastino "invia" rileggi quanto hai scritto.

ahahhahaha...e qualcuno pende pure da quelle pagine LOL

Comunque AN è stata assorbita da FI per cui....