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View Full Version : Alitalia e i famosi 300 milioni rimproverati a Berlusconi


das
01-08-2008, 07:47
Negli ultimi 60 anni le aziende statali o parastatali sono state OBBLIGATE dalla politica di sinistra e dai sindacati ad assumere più di quanto fosse realmente necessario. Anzi, per chi non lo sapesse, fino a qualche anno fa le aziende che volevano assumere operai non potevano sceglierseli ma dovevano farseli passare dall'ufficio del lavoro.

L'Eni per esempio è stata COSTRETTA ad accollarsi delle miniere infruttifere in Sardegna, tanto perchè chi ci lavorava non finisse disoccupato.
Inoltre dovevano accollarsi anche un certo numero di persone invalide.
Inoltre le aziende statali dovevano svolgere tutta una serie di servizi infruttiferi ma utili per il paese.
La linea telefonica è stata portata anche nei più remoti paesini di montagna, ma quanto pensate che abbia reso alla allora SIP. Però stendere la linea gli è costato più che in città.

Ovvio che sul mercato tutte queste cose riducono la competitività e peggiorano i conti.

Quando in Europa c'è stata la deregulation sono subentrate compagnie che nella loro storia non hanno mai avuto questo tipo di obblighi e che quindi si sono potute permettere di offrire prezzi molto migliori ed un servizio più efficiente. E' il caso di RyanAir ad esempio.

Ecco che dovendo Alitalia competere con compagnie molto più snelle ed efficienti si ritrova in crisi. A questo punto la maggior parte del forum ne auspica il fallimento, dimostrando così a mio parere una certa cecità.
Anche perchè se fallisse verrebbe meno anche lo scopo per il quale si ritrova in queste condizioni, ossia fornire posti di lavoro. A quel punto non solo non offrirebbe più il posto a chi è in esubero ma neppure a quelli utili.

Una compagnia che ha alle spalle un buon apparato industriale può trovarsi in crisi, ma può anche velocemente rialzare la cresta e tornare in utile. D'altro canto vorrei far notare come in Gran Bretagna lo stato abbia aiutato la 'Banca d'Inghilterra' a non chiudere. Negli Stati Uniti Washington ha addirittura aiutato una banca privata.

Personalmente sono contrario addirittura a che Alitali venga privatizzata come sta facendo Berlusconi, perchè secondo me una compagnia di bandiera è comunque funzionale all'immagine del paese.

lowenz
01-08-2008, 07:51
Beh, vota Destra Sociale e non aver paura si affermare di essere erede della famosa Terza Via.

Pot
01-08-2008, 08:16
L'inghilterra ha aiutato la "banca d'inghilterra" ..
ma che sta a di????

Dovremmo tenerci alitalia per salvare dei posti di alvoro?? Ma siamo fuori di testa??
di posti li lavoro lit rovano poi nell'industria privata se hanno voglia di fare qualocosa.
Alitalia andava venduta ad airfrance, anzi regalata ad airfrance... mica ste cazzatelle della cordata del tira e molla...etc..etc...

Hai mai preso un volo alitalia??? io l'hon fatto due volte.. una 5 ore di ritardo all'andata 3 6 al ritorno, i sedili che non si regolavano... e un volod a 9 ore e' un pochino scomodo.. oltretutto pagato 600 euro...
La seconda volta in un volo pagato 990 euro il sistema di intrattenimento non andava ne' all'andata ne' al ritorno e in 12 ore di volo e' un pochino palloso....
Adesso volo solo airfrance e lufthansa... e non mi trovo per niente male devo dire.

Blaster_Maniac
01-08-2008, 08:37
Al 3d starter: alitalia non c'è(c'era) per dare posti di lavoro, ma per dare soldi ai soliti noti.
Riguardo ai telefoni nei paesini sperduti... si hanno fatto male, dovevamo rimanere con una buona percentuale di popolazione senza telefono, questo è progresso :asd:

Anodaram
01-08-2008, 08:44
ma lo spettacolo è che grazie a silvio otlre a rimetterci le 300 cucuzzone ci perdiamo anche più posti di lavoro

Tanti piccioni con una banana:D

gioy
01-08-2008, 08:52
ma lo spettacolo è che grazie a silvio otlre a rimetterci le 300 cucuzzone ci perdiamo anche più posti di lavoro

Tanti piccioni con una banana:D


E gia, alitalia fallisce per colpa di Silvio.
E' giusto che fallisca e chi se ne frega dei posti di lavoro persi, migliaia di lavoratori superpagati e viziati.

rip82
01-08-2008, 09:02
Negli ultimi 60 anni le aziende statali o parastatali sono state OBBLIGATE dalla politica di sinistra e dai sindacati ad assumere più di quanto fosse realmente necessario. Anzi, per chi non lo sapesse, fino a qualche anno fa le aziende che volevano assumere operai non potevano sceglierseli ma dovevano farseli passare dall'ufficio del lavoro.

L'Eni per esempio è stata COSTRETTA ad accollarsi delle miniere infruttifere in Sardegna, tanto perchè chi ci lavorava non finisse disoccupato.
Inoltre dovevano accollarsi anche un certo numero di persone invalide.
Inoltre le aziende statali dovevano svolgere tutta una serie di servizi infruttiferi ma utili per il paese.
La linea telefonica è stata portata anche nei più remoti paesini di montagna, ma quanto pensate che abbia reso alla allora SIP. Però stendere la linea gli è costato più che in città.

Ovvio che sul mercato tutte queste cose riducono la competitività e peggiorano i conti.

Quando in Europa c'è stata la deregulation sono subentrate compagnie che nella loro storia non hanno mai avuto questo tipo di obblighi e che quindi si sono potute permettere di offrire prezzi molto migliori ed un servizio più efficiente. E' il caso di RyanAir ad esempio.

Ecco che dovendo Alitalia competere con compagnie molto più snelle ed efficienti si ritrova in crisi. A questo punto la maggior parte del forum ne auspica il fallimento, dimostrando così a mio parere una certa cecità.
Anche perchè se fallisse verrebbe meno anche lo scopo per il quale si ritrova in queste condizioni, ossia fornire posti di lavoro. A quel punto non solo non offrirebbe più il posto a chi è in esubero ma neppure a quelli utili.

Una compagnia che ha alle spalle un buon apparato industriale può trovarsi in crisi, ma può anche velocemente rialzare la cresta e tornare in utile. D'altro canto vorrei far notare come in Gran Bretagna lo stato abbia aiutato la 'Banca d'Inghilterra' a non chiudere. Negli Stati Uniti Washington ha addirittura aiutato una banca privata.

Personalmente sono contrario addirittura a che Alitali venga privatizzata come sta facendo Berlusconi, perchè secondo me una compagnia di bandiera è comunque funzionale all'immagine del paese.

Non e' silvio quello che ha fatto il diavolo a quattro per non vendere ad AirFrance? Eppure i francesi avevano messo in preventivo la meta' dei licenziamenti, se si volesse salvaguardare il lavoro la soluzione francese sarebbe stata di gran lunga la piu' conservativa, soldi subito pronti e licenziamenti al minimo.
Poi non mi torna un particolare: come fa un liberale a voler finanziare un'azienda con soldi pubblici a fondo perduto? E' la negazione del libero mercato, 300mln presi dalle nostre tasche ed usati in modo scorretto per il mercato, e' esattamente quel tipo di assistenzialismo che a parole dici di detestare.

lowenz
01-08-2008, 09:12
Poi non mi torna un particolare: come fa un liberale a voler finanziare un'azienda con soldi pubblici a fondo perduto? E' la negazione del libero mercato, 300mln presi dalle nostre tasche ed usati in modo scorretto per il mercato, e' esattamente quel tipo di assistenzialismo che a parole dici di detestare.
Ma c'è ancora qualcuno che crede che "Popolo delle Libertà" stia per "Partito Liberale"?

:rotfl: :rotfl: :rotfl:

Tensai
01-08-2008, 09:22
E gia, alitalia fallisce per colpa di Silvio.
E' giusto che fallisca e chi se ne frega dei posti di lavoro persi, migliaia di lavoratori superpagati e viziati.

Sono stati stimati dai 5000 ai 6000 esuberi, con la vecchia soluzione airfrance erano 1600 mi pare.

Ora, paghiamo 300 milioni e ci sono più esuberi.

La colpa di chi è?

killercode
01-08-2008, 09:25
Alitalia avrebbero dovuta buttarla giù parecchi anni fa, mai visto un cancro del genere..... anzi no, ci sono anche le ferrovie.

WhiteWolf42
01-08-2008, 09:30
La linea telefonica è stata portata anche nei più remoti paesini di montagna, ma quanto pensate che abbia reso alla allora SIP. Però stendere la linea gli è costato più che in città.

e secondo te per questi "lavoretti" non hanno mai ricevuto sovvenzioni / aiuti da comuni e/o stato ?

Al 3d starter: alitalia non c'è(c'era) per dare posti di lavoro, ma per dare soldi ai soliti noti.
Riguardo ai telefoni nei paesini sperduti... si hanno fatto male, dovevamo rimanere con una buona percentuale di popolazione senza telefono, questo è progresso :asd:

Straquoto, riquoto ( e perquoto :D :D ... scherzo)

Seguendo il ragionamento per cui se non conviene economicamente allora si lascia perdere mi domando: perchè portare la corrente ? perchè portare l'acqua corrente ? perchè fare le strade ? Ma si ... tutti con carretto e il cavallo, aboliamo la moneta e ripristiniamo il baratto !

Cribbio :D quei 2 montanari sperduti se voglio l'acqua se la comprino (ironico).

PS: Das, applica questo ragionamento anche alla TAV e poi mi dici ;) ti do un'indizio: limite di velocità di un treno in galleria

EDIT & PPS: Quanto poi le grandi aziende di telecomunicazioni la smettessero di dare stipendi faraonici ai dirigenti e di staccare dividendi ogni volta che fanno NAV riprendiamo il discorso !

bluelake
01-08-2008, 09:37
E gia, alitalia fallisce per colpa di Silvio.
beh, fu lui a dire ad AirFrance che anche se avesse trovato un accordo con le parti sociali, non gli avrebbe mai venduto Alitalia.

das
01-08-2008, 09:39
Straquoto, riquoto ( e perquoto :D :D ... scherzo)

Seguendo il ragionamento per cui se non conviene economicamente allora si lascia perdere mi domando: perchè portare la corrente ? perchè portare l'acqua corrente ? perchè fare le strade ?

Potresti evidenziarmi la parte del discorso dove ho detto cio' ?

Ho solo detto che aziende che hanno dovuto fare operazioni economicamente improduttive sono per forza di cose meno competitive di altre. E' questo il motivo della loro crisi e non sono un 'cancro' come le definite.

WhiteWolf42
01-08-2008, 09:45
Potresti evidenziarmi la parte del discorso dove ho detto cio' ?

Non lo hai detto, te ne riconosco.

Ho solo detto che aziende che hanno dovuto fare operazioni economicamente improduttive sono per forza di cose meno competitive di altre. E' questo il motivo della loro crisi e non sono un 'cancro' come le definite.

Sulle operazioni economiche improduttive hai ragione, ma questo è un mal comune dell'intera economia mondiale ... anche le altre aziende lo devono fare, anche in america ci sono paesini sperduti nel deserto del nevada, sulle montagne rocciose e in alaska in cui il telefono arriva.

Non è solo in italia che bisogna fare sacrifici economici per preogredire.

E poi, come ti ripeto, nel caso di "lavori di pubblico interesse" lo stato caccia fior fior di soldini (si chiamano appunto, SOVVENZIONI)

Blaster_Maniac
01-08-2008, 09:45
Potresti evidenziarmi la parte del discorso dove ho detto cio' ?

Ho solo detto che aziende che hanno dovuto fare operazioni economicamente improduttive sono per forza di cose meno competitive di altre. E' questo il motivo della loro crisi e non sono un 'cancro' come le definite.

Se il problema erano le aziende nuove, si poteva non farle entrare nel mercato.
Più competitive anche perchè i dipendenti delle aziende low cost manco se li sognavano i soldi dei dipendenti alitalia.

akyra
01-08-2008, 09:46
finchè Alitalia viene data in mano a personaggi come Giancarlo Cimoli (http://it.wikipedia.org/wiki/Giancarlo_Cimoli), detto anche "un manager chiamato disastro" oppure "il re Mida dei manager" (trasforma in me**a tutto quello con cui entra in contatto), c'è poco da sperare...

memorabili le sue buonuscite:
- € 6.700.000 per affossare le Ferrovie dello stato
- € 3.000.000 per far diventare Alitalia il capolavoro che è ora

non disperiamo...il peggio deve ancora arrivare!

WhiteWolf42
01-08-2008, 09:48
beh, fu lui a dire ad AirFrance che anche se avesse trovato un accordo con le parti sociali, non gli avrebbe mai venduto Alitalia.

Quoto ... e mi ricordo anche dei bei momenti:

Mr.Bean prima: "Alitalia deve restare italiana", "pronta la cordata, tra un mese i nomi"

Mr.Bean dopo: "AriFrance si è ritirata perchè i sindacati hanno messo i bastoni tra le ruote" ... e della lista dei nomi manco l'ombra !

lowenz
01-08-2008, 09:49
non disperiamo...il peggio deve ancora arrivare!
Questo è poco ma sicuro :D

WhiteWolf42
01-08-2008, 09:49
aziende che hanno dovuto fare operazioni economicamente improduttive

Come queste: :read:

finchè Alitalia viene data in mano a personaggi come Giancarlo Cimoli (http://it.wikipedia.org/wiki/Giancarlo_Cimoli), detto anche "un manager chiamato disastro" oppure "il re Mida dei manager" (trasforma in me**a tutto quello con cui entra in contatto), c'è poco da sperare...

memorabili le sue buonuscite:
- € 6.700.000 per affossare le Ferrovie dello stato
- € 3.000.000 per far diventare Alitalia il capolavoro che è ora

non disperiamo...il peggio deve ancora arrivare!

:D :D :D

Blaster_Maniac
01-08-2008, 09:50
Quoto ... e mi ricordo anche dei bei momenti:

Mr.Bean prima: "Alitalia deve restare italiana", "pronta la cordata, tra un mese i nomi"

Mr.Bean dopo: "AriFrance si è ritirata perchè i sindacati hanno messo i bastoni tra le ruote" ... e della lista dei nomi manco l'ombra !

E la gente ancora non ha messo mano ai bastoni.

bluelake
01-08-2008, 09:51
Ho solo detto che aziende che hanno dovuto fare operazioni economicamente improduttive sono per forza di cose meno competitive di altre. E' questo il motivo della loro crisi e non sono un 'cancro' come le definite.
sì, ma non lo puoi applicare molto ad Alitalia... da ogni aereoporto da cui parte Alitalia partono in genere anche Lufthansa e BA, che a quanto ricordo non rischiano il fallimento ogni giorno che dio mette in terra... diciamo che è stata trattata come uno dei tanti carrozzoni pubblici guidati dagli interessi del politico di turno anziché dall'economia.

gioy
01-08-2008, 10:18
Sono stati stimati dai 5000 ai 6000 esuberi, con la vecchia soluzione airfrance erano 1600 mi pare.

Ora, paghiamo 300 milioni e ci sono più esuberi.

La colpa di chi è?


Forse non ci siamo capiti, a me dei 5000 esuberi non me ne puo fregare di meno. Il 90% dei lavoratori di Alitalia é strapagato e ha remunerazioni al di sopra del mercato.

Se bisogna licenziare 5000 persone pero conservare la nazionalitá della compagnia, benissimo, l'Italia non puo permettersi di non avere una compagnia di bandiera.

I 5000 in esubero hanno gia ricevuto molto in passato e molto riceveranno il giorno che lascieranno la compagnia.

WhiteWolf42
01-08-2008, 10:42
Se bisogna licenziare 5000 persone pero conservare la nazionalitá della compagnia, benissimo, l'Italia non puo permettersi di non avere una compagnia di bandiera.

Questa me la spieghi! Perchè sinceramente non la capisco. Perchè un paese non può non avere una compagnia di bandiera ? (non è ironico)

PS: Se la risposta è "perchè ci facciamo una figura di m****a", passiamo oltre !

Sursit
01-08-2008, 10:54
Negli ultimi 60 anni le aziende statali o parastatali sono state OBBLIGATE dalla politica di sinistra e dai sindacati ad assumere più di quanto fosse realmente necessario. Anzi, per chi non lo sapesse, fino a qualche anno fa le aziende che volevano assumere operai non potevano sceglierseli ma dovevano farseli passare dall'ufficio del lavoro.

L'Eni per esempio è stata COSTRETTA ad accollarsi delle miniere infruttifere in Sardegna, tanto perchè chi ci lavorava non finisse disoccupato.
Inoltre dovevano accollarsi anche un certo numero di persone invalide.
Inoltre le aziende statali dovevano svolgere tutta una serie di servizi infruttiferi ma utili per il paese.
La linea telefonica è stata portata anche nei più remoti paesini di montagna, ma quanto pensate che abbia reso alla allora SIP. Però stendere la linea gli è costato più che in città.

Ovvio che sul mercato tutte queste cose riducono la competitività e peggiorano i conti.

Quando in Europa c'è stata la deregulation sono subentrate compagnie che nella loro storia non hanno mai avuto questo tipo di obblighi e che quindi si sono potute permettere di offrire prezzi molto migliori ed un servizio più efficiente. E' il caso di RyanAir ad esempio.

Ecco che dovendo Alitalia competere con compagnie molto più snelle ed efficienti si ritrova in crisi. A questo punto la maggior parte del forum ne auspica il fallimento, dimostrando così a mio parere una certa cecità.
Anche perchè se fallisse verrebbe meno anche lo scopo per il quale si ritrova in queste condizioni, ossia fornire posti di lavoro. A quel punto non solo non offrirebbe più il posto a chi è in esubero ma neppure a quelli utili.

Una compagnia che ha alle spalle un buon apparato industriale può trovarsi in crisi, ma può anche velocemente rialzare la cresta e tornare in utile. D'altro canto vorrei far notare come in Gran Bretagna lo stato abbia aiutato la 'Banca d'Inghilterra' a non chiudere. Negli Stati Uniti Washington ha addirittura aiutato una banca privata.

Personalmente sono contrario addirittura a che Alitali venga privatizzata come sta facendo Berlusconi, perchè secondo me una compagnia di bandiera è comunque funzionale all'immagine del paese.
Ci sono casi e casi.
In alcune zone vale la pena lavorare in perdita per portare servizi comunque utili alla popolazione. In altre vale la pena creare lavoro ( in perdita ) in aree disagiate.
Però vorrei capire come mai si devono dare soldi pubblici ad una struttura che poi la gente è costretta a non usufruire. Perchè Alitalia non vola in perdita per dare un servizio di alto livello a basso costo ai cittadini, vola in perdita perchè i prezzi sono troppo alti e fuori mercato anche in base ai servizi ( pessimi ) offerti. Insomma, cacciare soldi per mantenere Alitalia ed essere costretti a volare con Lufthansa, o BA, per avere il servizio al giusto prezzo è come svegliarsi la mattina e cominciare a martellarsi gli zebedei. Qua non ci si rimette una sola volta, ma due.

WhiteWolf42
01-08-2008, 11:00
Però vorrei capire come mai si devono dare soldi pubblici ad una struttura che poi la gente è costretta a non usufruire. Perchè Alitalia non vola in perdita per dare un servizio di alto livello a basso costo ai cittadini, vola in perdita perchè i prezzi sono troppo alti e fuori mercato anche in base ai servizi ( pessimi ) offerti. Insomma, cacciare soldi per mantenere Alitalia ed essere costretti a volare con Lufthansa, o BA, per avere il servizio al giusto prezzo è come svegliarsi la mattina e cominciare a martellarsi gli zebedei. Qua non ci si rimette una sola volta, ma due.

Concordo ... almeno per quanto rigarda la fascia di clienti con il reddito medio-basso

Sursit
01-08-2008, 11:14
Concordo ... almeno per quanto rigarda la fascia di clienti con il reddito medio-basso
Ma anche per quelle con reddito alto, e soprattutto per i viaggi d'affari.
Ad esempio all'estero è assolutamente normale far viaggiare i dipendenti in Business, mentre le aziende italiane pagano generalmente i viaggi in economy ( e definire economy un biglietto Alitalia è arduo ).
Air France ha addirittura un volo Parigi-Pechino con un aereo di sola business class.
Se poi intendiamo per clienti con reddito alto quelli che di solito il biglietto non lo pagano ( politici, ndr...), bè con quelli certo non sta in piedi una compagnia di bandiera. Certo, tutti froci col culo degli altri.

gioy
01-08-2008, 12:27
Forse non ci siamo capiti, a me dei 5000 esuberi non me ne puo fregare di meno. Il 90% dei lavoratori di Alitalia é strapagato e ha remunerazioni al di sopra del mercato.

Se bisogna licenziare 5000 persone pero conservare la nazionalitá della compagnia, benissimo, l'Italia non puo permettersi di non avere una compagnia di bandiera.

I 5000 in esubero hanno gia ricevuto molto in passato e molto riceveranno il giorno che lascieranno la compagnia.

Perché il controllo del trasporto aereo e cioé la possibilitá di decidere quali rotte potenziare e dove investire, é di importanza strategica in un paese in cui il turismo é uno dei principali settori dell economia.

Non possiamo dipendere dalle decisioni di terzi e per di piu da compagnie di bandiera di altri paesi......concorrenti diretti dell Italia nel settore turismo.

WhiteWolf42
01-08-2008, 12:33
Perché il controllo del trasporto aereo e cioé la possibilitá di decidere quali rotte potenziare e dove investire, é di importanza strategica in un paese in cui il turismo é uno dei principali settori dell economia.

Non possiamo dipendere dalle decisioni di terzi e per di piu da compagnie di bandiera di altri paesi......concorrenti diretti dell Italia nel settore turismo.

Ok, chiaro ... 2a domanda ... MA PENSARCI PRIMA PORCODUEPORCO ?

WhiteWolf42
01-08-2008, 12:41
Bravi tutti a sperperare a dx a manca, pagare fiori fior di milioni i dirigenti, distribuire premi produzione a 6 zeri come se piovesse per poi, una volta con le pezze al c**o, tirare in ballo la criticità dell'azienda.

Mezz'europa si è rivolta giustamente all'antitrust per i prestiti (dicamo regali) concessi dal governo italiano a un'azienda già morta da anni, in barba a tutte le principali norme e leggi che regolano la concorrenza e il libero mercato.

Se è questo il modo di fare e il life motiv dell'economia italia, allora merita di affondare in primis l'alitalia e a seguire tutte quelle ditte e quegli imprenditori che seguono questa filosofia passando per Tanzi & Cragnotti.

Tirare in ballo la criticità dell'azienda, sulla precarietà delle Nmila famiglie che ci vivono sopra è comodo, intanto prima hai fatto la bella vita, ti sei fatto il villone, hai comprato i machinoni, sarc***o quante veline ti sarai passato solo perchè sei ricco ... a spalare il sale sul brennero il 31 dicembre ti mando !

(discorso astratto rivolto a terzi, non mi rivolgo a chichessia qui sul forum)

WhiteWolf42
01-08-2008, 12:44
Perché il controllo del trasporto aereo e cioé la possibilitá di decidere quali rotte potenziare e dove investire, é di importanza strategica in un paese in cui il turismo é uno dei principali settori dell economia.

Non possiamo dipendere dalle decisioni di terzi e per di piu da compagnie di bandiera di altri paesi......concorrenti diretti dell Italia nel settore turismo.

Chissenefrega ... abbiamo condotto una politica del ca**o ? Abbiamo sbagliato in pieno ?

Paghiamo !!! E che serva di monito per le future generazioni ... altrimenti non servirà a niente. chi verrà dopo farà esattamente la stessa cosa ben conscio che se la sua azienda sarà in una posizione strategica lui avrà il c**o parato ... "Tanto, visto che la compagnia è imoprtante faccio quello che voglio, mal che vada paga lo stato"

Non deve succeredere assolutamente.

gioy
01-08-2008, 12:50
Ci sono casi e casi.
In alcune zone vale la pena lavorare in perdita per portare servizi comunque utili alla popolazione. In altre vale la pena creare lavoro ( in perdita ) in aree disagiate.
Però vorrei capire come mai si devono dare soldi pubblici ad una struttura che poi la gente è costretta a non usufruire. Perchè Alitalia non vola in perdita per dare un servizio di alto livello a basso costo ai cittadini, vola in perdita perchè i prezzi sono troppo alti e fuori mercato anche in base ai servizi ( pessimi ) offerti. Insomma, cacciare soldi per mantenere Alitalia ed essere costretti a volare con Lufthansa, o BA, per avere il servizio al giusto prezzo è come svegliarsi la mattina e cominciare a martellarsi gli zebedei. Qua non ci si rimette una sola volta, ma due.

Vola in perdita e non puó offrire tariffe basse perche il costo del personale é troppo alto.

Per pagare 5000 dipendenti ecco chi ci rimette:
- tutti noi come contribuenti
- i passeggeri come servizio e sicurezza (perche il parco aereo di Alitalia é alquanto obsoleto)
- tutta la gente che lavora nel settore turismo (perche gli stranieri prima di comprare un biglietto per venire in Italia ci pensa 10 volte, ben sapendo che lo sciopero é sempre dietro l angolo)

^TiGeRShArK^
01-08-2008, 12:50
Forse non ci siamo capiti, a me dei 5000 esuberi non me ne puo fregare di meno. Il 90% dei lavoratori di Alitalia é strapagato e ha remunerazioni al di sopra del mercato.

Se bisogna licenziare 5000 persone pero conservare la nazionalitá della compagnia, benissimo, l'Italia non puo permettersi di non avere una compagnia di bandiera.

I 5000 in esubero hanno gia ricevuto molto in passato e molto riceveranno il giorno che lascieranno la compagnia.

:doh:
nel caso ancora ti sfuggisse, saremo NOI a dover mantenere questi 5-6000 esuberi...
O secondo te che cosa intendeva Ilvio con "ammortizzazori sociali"?:mbe:

gioy
01-08-2008, 12:59
Ok, chiaro ... 2a domanda ... MA PENSARCI PRIMA PORCODUEPORCO ?

Prima erano altri tempi, l unione europea controllava poco, se non ci fosse stata la UE, alitalia avrebbe potuto contnuare nella situazione in cui é per altri 100 anni.

Quindi la cosa da fare é semplice, riparare il possibile e se necessario licenziare 10.000 lavoratori. Un bagno di sangue oggi e un investimento per il futuro.

Purtroppo in Italia non si é capaci di accettare la realta delle cose e prendere decisioni necessarie anche se drastiche.

WhiteWolf42
01-08-2008, 12:59
:doh:
nel caso ancora ti sfuggisse, saremo NOI a dover mantenere questi 5-6000 esuberi...
O secondo te che cosa intendeva Ilvio con "ammortizzazori sociali"?:mbe:

Le nostre chiappe ?

gioy
01-08-2008, 13:03
:doh:
nel caso ancora ti sfuggisse, saremo NOI a dover mantenere questi 5-6000 esuberi...
O secondo te che cosa intendeva Ilvio con "ammortizzazori sociali"?:mbe:

Nel caso non ti sfugisse, meglio licenziare 5000 subito e sopportarne il costo che mantenerli per altri 10 anni.

^TiGeRShArK^
01-08-2008, 13:06
Nel caso non ti sfugisse, meglio licenziare 5000 subito e sopportarne il costo che mantenerli per altri 10 anni.

Sarebbe stato MOLTO meglio doversi sobbarcare il costo dei 1600 esuberi di airfrance e non avere + alcuna preoccupazione, oltre che 300 milioni di euro in + e oltre al prezzo che avrebbe pagato air france naturalmente.

WhiteWolf42
01-08-2008, 13:11
Prima erano altri tempi, l unione europea controllava poco, se non ci fosse stata la UE, alitalia avrebbe potuto contnuare nella situazione in cui é per altri 100 anni.

(gioy, premetto che questo sofogo non è rivolto a te, ma in generale)

Ma ti rendi conto che risposta è ?

Prima erano altri tempi ... se qualcuno non gilelo avesse ancora detto, la terra è rotonda
l unione europea controllava poco ... della serie: facciamo i furbi !!
se non ci fosse stata la UE ... saremmo morti di fame da tempo, dentro l'euro stiamo annaspando, fuori saremmo stati con un muro d'acqua sulla testa
alitalia avrebbe potuto contnuare nella situazione in cui é per altri 100 anni ... anche io fossi alto, biondo, fisicato e con 30 cm di bamboo ... con i SE e i MA ci construisco tanti di quei grattacieli ...

Ma in che mani siamo ?

Gente che non prevede, che non si adatta ai cambiamenti, che non riescie a gestire una beneamata fava, che pensa solo ai propri interessi ....

se veramente queste sono le nostre basi meritiamo di sprofondare giù fondo !!! e poi cominciare a scavare !!!

PROCADIQUELLATR***AQUANTOMISTANNOGIRANDOLEWALLERE

gioy
01-08-2008, 13:12
Sarebbe stato MOLTO meglio doversi sobbarcare il costo dei 1600 esuberi di airfrance e non avere + alcuna preoccupazione, oltre che 300 milioni di euro in + e oltre al prezzo che avrebbe pagato air france naturalmente.


Ci risiamo, per risparmiare due lire oggi, perdo 1 miliardo domani:

- Alitalia controllata da Airfrance é una pazzia, per il motivo che ho spiegato prima (alcuni post piu su) e cioé, non possiamo permettere che i turismo che vengono da America, Asia ecc, passino tutti per Parigi.
- 5000 esuberi non é un costo elevato
- Air France non avrebbe pagato un fico secco, si sarebbe accollato dipendendi e debiti, ma noi avremmo incassato poco o nulla.

^TiGeRShArK^
01-08-2008, 13:34
Ci risiamo, per risparmiare due lire oggi, perdo 1 miliardo domani:

- Alitalia controllata da Airfrance é una pazzia, per il motivo che ho spiegato prima (alcuni post piu su) e cioé, non possiamo permettere che i turismo che vengono da America, Asia ecc, passino tutti per Parigi.
- 5000 esuberi non é un costo elevato
- Air France non avrebbe pagato un fico secco, si sarebbe accollato dipendendi e debiti, ma noi avremmo incassato poco o nulla.
ah beh..
pensa te che schifo..
Ora invece noi ci incolliamo dipendenti e debiti, non riceviamo una lira e abbiamo già speso 300 milioni e, tanto per avere la ciliegina sulla torta, affidiamo la parte buona di alitalia agli stessi manager famosi per trasformate in cioccolata ciò che toccano.
Tra parentesi il debito che ci accolliamo di alitalia è di circa 1,2 miliardi di euro.. :rolleyes:
E comunque la tua ipotesi che airfrance avrebbe ridotto il nostro turismo non sta nè in cielo nè in terra dato che airfrance è un impresa che pensa al profitto e se ne sbatte di portare + turismo in un paese piuttosto che in un altro.

WhiteWolf42
01-08-2008, 13:43
E comunque la tua ipotesi che airfrance avrebbe ridotto il nostro turismo non sta nè in cielo nè in terra dato che airfrance è un impresa che pensa al profitto e se ne sbatte di portare + turismo in un paese piuttosto che in un altro.

Questo non lo possiamo sapere, non possiamo prevedere quello che i francesi faranno veramente con le nostre tratte.

Sinceramente io mi riterrei più tranquillo se passassero la mano: qui in italia abbiamo già fatto troppi danni !

gioy
01-08-2008, 13:44
ah beh..
pensa te che schifo..
Ora invece noi ci incolliamo dipendenti e debiti, non riceviamo una lira e abbiamo già speso 300 milioni e, tanto per avere la ciliegina sulla torta, affidiamo la parte buona di alitalia agli stessi manager famosi per trasformate in cioccolata ciò che toccano.
Tra parentesi il debito che ci accolliamo di alitalia è di circa 1,2 miliardi di euro.. :rolleyes:
E comunque la tua ipotesi che airfrance avrebbe ridotto il nostro turismo non sta nè in cielo nè in terra dato che airfrance è un impresa che pensa al profitto e se ne sbatte di portare + turismo in un paese piuttosto che in un altro.

1,2 miliardi di debiti non molto per una impresa di grandi dimensioni, pensa solo che i debiti di ENEL ammontanto a qualcosa come 40 miliardi di euro.

Air France, ti dice qualcosa la parola France? Significa Francia. Sai i soldi che genererá la nuova Alitalia dovre andranno investiti? Sai che le compagnie aeree funzionano per Hubs e quindi da New York a Roma dovrsti probabilemnte passare per PArigi? E la gente sai che fa? Si ferma a Parigi e spende soldi che avrebbe speso in Italia se ci fossero stati piu voli diretti.

Non ci credo che non lo capisci

blamecanada
01-08-2008, 13:50
Alitalia. Un disastro perfetto con regia bipartisan

Romano Prodi e Silvio Berlusconi hanno pilotato per 14 anni ogni passaggio del declino di Alitalia. Tra velleità di privatizzazione, disegni imprenditoriali fumosi, una successione di manager spesso a digiuno dei fondamentali del trasporto aereo. Una lunga serie di ristrutturazioni che hanno sfasciato la compagnia e chi ci lavora dentro (Francesco Piccioni)

Due nomi segnano il tracollo della compagnia di bandiera: Romano Prodi e Silvio Berlusconi. Poi c'è la lunga lista dei comprimari, che comprende la lunga lista di presidenti e amministratori delegati profumatamente pagati per smontare pezzo pezzo un gioiello dell'economia mista.

Sia chiaro: i due personaggi che si sono alternati nel ruolo di primo ministro hanno agito con finalità e strategie differenti. Ma nel gioco delle reciproche correzioni hanno finito per confezionare quello che potrebbe diventare il primo fallimento di un'azienda di stato nella storia di questo paese. Tanto per farsi un'idea, è dal 1998 che si dà per certa la «privatizzazione».

L'unico a.d. capace di presentare un piano industriale degno di questo nome resta ancora oggi Domenico Cempella, architetto dell'alleanza con Klm, che giustificava la trasformazione di Malpensa in hub internazionale. Alla fine degli anni novanta, però, il progetto finì in pezzi grazie a quelli che oggi si dichiarano i primi difensori dell'aeroporto varesino: i «milanesi». Intesi come cittadini e come amministratori. I primi continuarono infatti a preferire Linate, assai più facile da raggiungere (è praticamente «dentro» la città, un po' come Ciampino a Roma). I secondi tardarono a costruire le necessarie infrastrutture di collegamento, tanto che ancora oggi Malpensa è di una scomodità mostruosa per chi deve raggiungere Milano. Sia come sia, gli olandesi - che volevano anche garanzie certe sui tempi della privatizzazione - preferirono pagare 500 milioni (di lire) di penale pur di «liberarsi» di quei pasticcioni degli italiani (padani compresi, of course). Portarono i libri in tribunale di lì a pochi mesi, venendo poi inglobati da Air France. Cempella prese atto del fallimento del suo progetto, nel bel mezzo della più spaventosa crisi del trasporto aereo - successiva all'11 settembre 2001 - dimettendosi.

Di lì in poi la frana divenne inarrestabile. Il centrodestra fa il suo miglior capolavoro nominando l'ex sindaco di Gallarate a presidente della compagnia e Francesco Mengozzi come amministratore delegato. I due sembrano perseguire disegni strategici divergenti. Il primo viene sospettato dai sindacati di voler portare l'azienda vicino al fallimento per favorirne l'acquisto da parte di Volare Web (una compagnia low cost con base proprio a Gallarate e capitali in odor di Lega). Il secondo sposa ben presto la pista francese e raggiunge un accordo con Jean-Cyril Spinetta: ingresso nell'alleanza Sky Team, scambio azionario con i francesi e un posto nel cda per lo stesso Spinetta. Il «piano industriale» che ne viene fuori sembra disegnato apposta - sarà una costante, fino all'ultimo di Maurizio Prato, un anno fa - per venire incontro alle esigenze di espansione di Air France. Il taglio delle rotte è deciso. La scelta è quella di «concentrarsi sulla difesa del mercato interno» per poi riprendere peso sulle rotte internazionali. Peccato che il mercato interno sia in quel momento preda delle low cost (grazie all'assenza di regolamentazione uguale per tutti i vettori, come invece avviene ancora oggi in Francia) e che le tratte intercontinentali siano le uniche a garantire redditività, proprio perché sottratte alla concorrenza sleale. Mengozzi arriva al punto di affidare ad Air France l'esclusiva dei voli verso Parigi da sei città «ricche» come Torino, Bologna, Verona, Venezia, Genova, Trieste e a chiudere le tratte per Los Angeles, Hong Kong, Pechino, Rio de Janeiro, ecc. Inutile dire che a ogni «piano» corrisponde una marea di «esuberi», l'aumento delle ore lavorate, il blocco sostanziale delle retribuzioni.

A Mengozzi succede nel 2004 Marco Zanichelli, considerato in quota An, e prosegue perciò il conflitto con Bonomi. La paralisi - che non implica la rinuncia ad altri tagli del personale - porta alla decisione di dimissionare entrambi e arruolare Giancarlo Cimoli, ex prodiano che si era fatto una fama di «tagliatore di teste» nelle Ferrovie dello stato (senza peraltro migliorarne le prestazioni economiche e industriali). Nel 2005, oltretutto, Alitalia deve caricarsi del peso di Volare Web, disgraziatamente fallita prima di poter «conquistare» la compagnia di bandiera; oltre a dover mantenere un numero abnorme di voli su Malpensa (non più giustificati, da anni, dopo la rottura con Klm). Si scopre poi che soltanto i «costi impropri» derivanti dall'attività sullo scalo varesino valgono i due terzi del «buco» nei bilanci di Alitalia.

Il ritorno di Prodi a palazzo Chigi coincide con la follia finale. Le privatizzazioni sono una parola d'ordine indiscutibile Per Tommaso Padoa Schioppa e Pierluigi Bersani. Si indice perciò una gara d'asta cui vengono inizialmente ammesse cinque «cordate»: Ap Holding (AirOne), Texas Pacific Group, Matlin Paterson, Cdb Management e Aeroflot (insieme a Unicredit). Stranamente manca il candidato principale, Air France, il cui amministratore è stato fino a un attimo prima nel cda e conosce quindi l'azienda come le proprie tasche. I concorrenti si sfilano uno alla volta, per un motivo (la «mancata italianità») o per l'altro (la mancanza di soldi). A quel punto Padoa Schioppa incarica il cda (nel frattempo sostituito ancora una volta, con alla testa Prato) di trovarsi un compratore. Non si era mai visto un azionista così disinteressato a un proprio asset. Ma del resto non si era mai neppure visto un imprenditore - né pubblico né privato - fare spot pubblicitari gratuiti per un concorrente. Padoa Schioppa fa anche questo, dichiarando che «io volo con Easy Jet e mi trovo benissimo». Un modo eccellente di «promuovere» ciò che si sta vendendo...

In ogni caso Alitalia ritrova il suo vecchio amore: Air France (che nel frattempo ha riassorbito anche Klm). L'azienda approva il budget 2008 in cui si parla della necessità di una ricapitalizzazione da 750 milioni, taglio dei voli su Malpensa, aerei da mettere a terra (è un «piano di sopravvivenza», non certo di «rilancio»). Il prezzo offerto dai francesi è davvero minimo: 138,5 milioni. «Meno di un solo bireattore», commenta il giornale Les Echos. Ma va bene lo stesso, visti i debiti e la necessità di investire. In pratica è un regalo. Unici ostacoli: il sì del sindacato e quello di Berlusconi, complice l'imprevista crisi del governo Prodi. Siamo ai giorni nostri. All'epilogo di un disastro ferocemente «bipartisan» in ogni istante della sua storia.

(il manifesto, 23.4.08)

gabi.2437
01-08-2008, 13:51
1,2 miliardi di debiti non molto per una impresa di grandi dimensioni, pensa solo che i debiti di ENEL ammontanto a qualcosa come 40 miliardi di euro.

Air France, ti dice qualcosa la parola France? Significa Francia. Sai i soldi che genererá la nuova Alitalia dovre andranno investiti? Sai che le compagnie aeree funzionano per Hubs e quindi da New York a Roma dovrsti probabilemnte passare per PArigi? E la gente sai che fa? Si ferma a Parigi e spende soldi che avrebbe speso in Italia se ci fossero stati piu voli diretti.

Non ci credo che non lo capisci


No problem, qua con tutti i soldi che ci abbiano buttato via, ci paghi come minimo 100 anni di mancate entrate perchè la gente si ferma a Parigi ;)

WhiteWolf42
01-08-2008, 14:03
Alitalia. Un disastro perfetto con regia bipartisan

Molto interessante !

Phoenix68
01-08-2008, 15:10
Alitalia. Un disastro perfetto con regia bipartisan

(il manifesto, 23.4.08)

Confermo l'interesse, ma lo scenario è desolante
:O

WhiteWolf42
01-08-2008, 15:14
lo scenario è desolante
:O
Questo si sapeva già ... ma con la conoscenza e la consapevolezza possiamo batterli.

Onisem
01-08-2008, 18:08
E gia, alitalia fallisce per colpa di Silvio.
E' giusto che fallisca e chi se ne frega dei posti di lavoro persi, migliaia di lavoratori superpagati e viziati.

Invece grazie a Silvio tu manterrai la "bad company" mentre lui ed i suoi amici, che comunque sono amici pure della sx, spolperanno la "good company".

Onisem
01-08-2008, 18:10
1,2 miliardi di debiti non molto per una impresa di grandi dimensioni, pensa solo che i debiti di ENEL ammontanto a qualcosa come 40 miliardi di euro.

Air France, ti dice qualcosa la parola France? Significa Francia. Sai i soldi che genererá la nuova Alitalia dovre andranno investiti? Sai che le compagnie aeree funzionano per Hubs e quindi da New York a Roma dovrsti probabilemnte passare per PArigi? E la gente sai che fa? Si ferma a Parigi e spende soldi che avrebbe speso in Italia se ci fossero stati piu voli diretti.

Non ci credo che non lo capisci

Ed io non ci credo che non capisci che continuerai a pagare e che a te non verrà in tasca niente, anche se parli manco fossi un membro della famigerata cordata.

Sursit
01-08-2008, 19:59
Vola in perdita e non puó offrire tariffe basse perche il costo del personale é troppo alto.

Il costo del personale eccessivo è comunque solo una parte degli sprechi.


Per pagare 5000 dipendenti ecco chi ci rimette:
- tutti noi come contribuenti
- i passeggeri come servizio e sicurezza (perche il parco aereo di Alitalia é alquanto obsoleto)

Indubbiamente vero


- tutta la gente che lavora nel settore turismo (perche gli stranieri prima di comprare un biglietto per venire in Italia ci pensa 10 volte, ben sapendo che lo sciopero é sempre dietro l angolo)
Questo è un argomento che esula dal contesto, visto che la nostra industria turistica soffre troppo la concorrenza di quella spagnola e croata ( guarda caso chi tiene è sempre il Trentino Alto Adige, che pensano da tedeschi, non da italiani ). Sinceramente, visto com'è preso il turismo italiano, ho dei seri dubbi che anche con un'Alitalia forte e sana si possa sperare di risollevare il flusso turistico. Se vieni inchiappettato una volta la seconda non ci torni e passi oltre.

gioy
04-08-2008, 09:53
Ed io non ci credo che non capisci che continuerai a pagare e che a te non verrà in tasca niente, anche se parli manco fossi un membro della famigerata cordata.

E chi ha detto che non é cosí? :D

Ragazzi sveglia!!!! Sono Berlusconi in persona!!! E ancora non ve ne siete resi conto!!!!

WhiteWolf42
04-08-2008, 09:57
E chi ha detto che non é cosí? :D

Ragazzi sveglia!!!! Sono Berlusconi in persona!!! E ancora non ve ne siete resi conto!!!!

Ag, bhe ... allora LEGGIMI NEL PENSIERO !

WhiteWolf42
04-08-2008, 10:01
E gia, alitalia fallisce per colpa di Silvio.


Mai detto questo, e l'articolo poco sopra lo conferma.

E' giusto che fallisca e chi se ne frega dei posti di lavoro persi, migliaia di lavoratori superpagati e viziati.


E' giusto che fallisca per dare l'esempio all'italia che chi sbaglia paga, anche se è una parte critica del paese
La tua considerazione sui lavoratori è molto generica: così come ci sono i superpatati fannulloni viziati ci sono anche quelli che si fanno il mazzo per lavorare e lavorano seriamente. Non facciamo di tutta un'erba un fascio per favore.

Anodaram
05-08-2008, 14:22
1,2 miliardi di debiti non molto per una impresa di grandi dimensioni, pensa solo che i debiti di ENEL ammontanto a qualcosa come 40 miliardi di euro.

Air France, ti dice qualcosa la parola France? Significa Francia. Sai i soldi che genererá la nuova Alitalia dovre andranno investiti? Sai che le compagnie aeree funzionano per Hubs e quindi da New York a Roma dovrsti probabilemnte passare per PArigi? E la gente sai che fa? Si ferma a Parigi e spende soldi che avrebbe speso in Italia se ci fossero stati piu voli diretti.

Non ci credo che non lo capisci

:D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D
spero tu stia scherzando
I turisti in italia non ce li porta mica alitalia,ma ryanair,easyjet,klm,british,lufthansa etc.......
Figurati se un inglese/irlandese prende un volo alitalia invece che uno raynair o simili ad un decimo:D