View Full Version : [Rinnovabili] Enel progetta il primo campo eolico offshore in Italia
http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=16527&titolo=Parco%20eolico%20off-shore%20Gela,%20gia%27%20devastata,%20insorge
Parco eolico off-shore: Gela, gia' devastata, insorge
Un impianto per la produzione di energia eolica tra i comuni di Licata, Butera e Gela
Varese, 23 lug. - L’Enel (Ente Nazionale Energia eLettrica), in collaborazione con la Moncada Costruzioni di Agrigento, ha annunciato che intende realizzare un impianto per la produzione di energia eolica tra i comuni di Licata, Butera e Gela, il primo campo off-shore, ossia realizzato in mare, del bacino del Mediterraneo.
Il progetto, avente un costo di oltre mezzo miliardo di euro, secondo gli esperti dell’Enel, dovrebbe sorgere ad una distanza minima di 3 miglia dalla costa, e sarà dotato di torri alte oltre 100 metri, con una potenza compresa tra i 3 e i 5 Megawatt, che a regime produrrà energia elettrica per 1.150 milioni di chilowattora, sufficiente a soddisfare il fabbisogno di 400 mila famiglie e soprattutto evitando emissioni di Anidride carbonica in atmosferica per oltre 800 mila tonnellate annue.
La proposta avanzata dall’Enel potrebbe rappresentare una buona soluzione per cercare di risolvere i problemi ambientali. Paradossalmente quest’annuncio ha determinato l'opposizione di Gela, capitale della petrolchimica italiana; il primo cittadino, Rosario Crocetta, sostiene di essere pronto a "dar luogo a una crociata pur di impedire la costruzione dell’impianto" e aggiunge: "Non siamo contrari in sé all’eolico, ma siamo contrari a realizzare questo impianto in una zona già fortemente compromessa sotto il profilo ambientale. Non possiamo essere una città condannata per l’eternità".
L’Ente nazionale energia elettrica intanto prosegue per la sua strada. Il progetto è stato già sottoposto al ministero dell’Ambiente con la richiesta di valutazione dei relativi rischi. Insomma, la questione sul nuovo impianto eolico rischia di dare il via a una lunga e interminabile serie di discussioni. A questo punto non ci resta che prepararci ad un’estenuante “telenovela”.
Luca Macchi
Altre fonti:
http://sostenibile.blogosfere.it/2008/07/il-sindaco-antimafia-contro-leolico-offshore-a-gela.html
http://www.ecoblog.it/post/6456/intervista-al-sindaco-di-gela-rosario-crocetta-ecco-perche-dico-no-alleolico-off-shore
http://www.corrieredigela.it/leggi.asp?idn=CDG224942&idc=1
Che si inizi a muovere qualcosa? :)
Necromachine
24-07-2008, 15:33
Ecco il solito esempio dei comitati dei "No" a prescindere :doh: ... ma perchè diavolo insorgono stavolta? cosa stravolgerebbero qualche elica a chilometri dalla costa? Rovinano il paesaggio? mah, valli a capire :doh:
Non ho ben capito che razza di inquinamento dovrebbe portare l'eolico a 3 miglia di distanza dalla costa?
:stordita:
Old, l'avevo postato mesi fa ;)
dantes76
24-07-2008, 15:39
ma l'enel nel solare.... niente vero?
Insomma, mi sembra chiaro.
L'italiano non vuole treni veloci, non vuole ponti, non vuole tenersi la propria immondizia e non vuole energia rinnovabile.
Pero' il bel panorama si', quello lo vuole sempre.
ma sono impazziti ?? 1000 centrali nucleari subito ..
:sofico: :stordita: :ciapet:
ma sono impazziti ?? 1000 centrali nucleari subito ..
:sofico: :stordita: :ciapet:
Appunto, quelle sì che sono meno pericolose e inquinanti per l'ambiente, oltretutto ci vorranno solo una 15ina di anni per essere costruite ed entrare in funzione, nel frattempo gli altri paesi avranno già smantellato le loro per passare ad altre fonti, ma noi dobbiamo sempre essere gli ultimi dopo gli ultimi.....
io ho la soluzione:
stacchiamo tutto quello ceh va a petrolio e elettricità e viviamo come 80 anni fa.
così non rompe i OO nessuno.
per una volta ceh ci si muoveva nella direzione giusta...:muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro:
Chi la costruisce ? Impregilio ?? :asd::asd:
Propongo un bel sub-appalto :O
ma l'enel nel solare.... niente vero?
l'enea ci lavora..ma mi sa che siamo ancora ben lontani...
dantes76
24-07-2008, 15:55
Chi la costruisce ? Impregilio ?? :asd::asd:
Propongo un bel sub-appalto :O
allora prenderanno il volo ste pale..:cry:
alphacygni
24-07-2008, 16:46
Molto piu' salutare il petrolchimico :muro:
-kurgan-
24-07-2008, 17:25
ma l'enel nel solare.... niente vero?
http://www.enel.it/attivita/novita_eventi/archivio_novita/enelsi_luglio08/
Solertes
24-07-2008, 18:03
Ecco il solito esempio dei comitati dei "No" a prescindere :doh: ... ma perchè diavolo insorgono stavolta? cosa stravolgerebbero qualche elica a chilometri dalla costa? Rovinano il paesaggio? mah, valli a capire :doh:
La questione è l'impatto (presunto) sui posti di lavoro, con centrali a combustibile il petrolchimico ha maggiore richiesta = maggiore occupazione...
Insomma, mi sembra chiaro.
L'italiano non vuole treni veloci, non vuole ponti, non vuole tenersi la propria immondizia e non vuole energia rinnovabile.
Pero' il bel panorama si', quello lo vuole sempre.
Il tuo è un discorso mistificatorio, non si vogliono ponti inutili (basta considerare il conceto di bottle-neck) o treni iperveloci in gallerie immense e in zone sature (per esempio in Sardegna sono in arrivo dei treni che ridurranno di 1/3 i tempi di percorrenza delle tratte interessate e nessuno si è opposto), per la propria immondizia si desidera un ciclo chiuso ed efficente che non rimandi i problemi ma li risolva, il panorama se esiste và tutelato (in alcuni paradisi qui in Sardegna volevano impiantare Wind-Farm ma la gente si è opposta...anche perchè ci sono altri posti senza panorama con le stesse caratteristiche che erano adattissimi), ma in questo caso le paure sono di altra natura...
Molto piu' salutare il petrolchimico :muro:
Non credo sia una questione di salute :D
Il tuo è un discorso mistificatorio, non si vogliono ponti inutili (basta considerare il conceto di bottle-neck) o treni iperveloci in gallerie immense e in zone sature ...
Per fortuna e' ancora solo un "Qualcuno non vuole" e non un "non si vuole".
E quelli che di solito "non si vuole" sono quelli che si definiscono progressisti. Meno male.
Il fatto che quest'ultimi sono quelli che solitamente gridano di piu' almeno mi consola. Il fatto che sembri forte la voce non significa che sia la maggioranza ad urlare.
Solertes
24-07-2008, 19:58
Per fortuna e' ancora solo un "Qualcuno non vuole" e non un "non si vuole".
E quelli che di solito "non si vuole" sono quelli che si definiscono progressisti. Meno male.
Il fatto che quest'ultimi sono quelli che solitamente gridano di piu' almeno mi consola. Il fatto che sembri forte la voce non significa che sia la maggioranza ad urlare.
La maggioranza nel 95% dei casi non è nemmeno sufficentemente informata per poter dire alcunchè e la cosa fà molto comodo a chi opera le scelte, maliziosamente mi vien da dire che sia incentivata....ed è capitato anche che ai cittadini ben informati non si sia dato alcun ascolto.
Progresso è diverso da opere inutili/progettate con i piedi/collocate in posti palesemente sbagliati.
Nella pianificazione quelli che hanno maggior voce in capitolo dovrebbero essere coloro che "patiranno" sul proprio territorio i maggiori disagi, spesso se ben informati sono favorevoli alle opere e anzi sono spesso capaci di suggerire soluzioni alternative altrettanto valide a quelle "calate dall'alto"...mai sentito parlare di pianificazione Bottom-Up?
Progresso è saper ascoltare, progresso è ottenere i migliori risultati al minor costo sociale, progresso è trovare un punto di incontro, il progresso non si misura con unità del S.I. ma con il miglioramento della qualità della vita.
Nel caso in oggetto del thread credo che con le opportune garanzie (+ adeguata informazione) si possano appianare le divergenze e permettere la costruzione del parco eolico off shore (che a tre miglia dalla costa non influenzerà nemmeno il paesaggio).
Ho l'impressione, mi sbaglierò, che ci si fermi a guardare i megafoni invece di ascoltare quello che ne esce.
Eh si... rovinano il paesaggio... che ne sapete voi?? :O
Il mare, la spiaggia, gli scogli, il meraviglioso petrolchimico che diffonde tumori e inquinamento vario, che ci serve l'eolico? voi e le vostre energie alternative... 'gnurant.
Ciao
La maggioranza nel 95% dei casi non è nemmeno sufficentemente informata per poter dire alcunchè e la cosa fà molto comodo a chi opera le scelte, maliziosamente mi vien da dire che sia incentivata....ed è capitato anche che ai cittadini ben informati non si sia dato alcun ascolto.
Progresso è diverso da opere inutili/progettate con i piedi/collocate in posti palesemente sbagliati.
Nella pianificazione quelli che hanno maggior voce in capitolo dovrebbero essere coloro che "patiranno" sul proprio territorio i maggiori disagi, spesso se ben informati sono favorevoli alle opere e anzi sono spesso capaci di suggerire soluzioni alternative altrettanto valide a quelle "calate dall'alto"...mai sentito parlare di pianificazione Bottom-Up?
E' capitato anche il contrario. Cittadini poco informati che sono scesi in piazza, mossi solo da sentimento popolare e poca informazione.
Non conosco la situazione del ponte dello stretto, ma conosco bene quella della TAV, essendo che mi ha riguardato da vicino.
Ho ben sentito parlare di Bottom-Up, essendo che e' parte del mio mestiere.
E so anche bene che non e' l'unica alternativa. Nel mio specifico lavoro per esempio di fronte ai piu' grandi progetti la pianificazione preferita e' quella dei Design Patterns.
Per i quali e' intrinseca una prima progettazione a macroblocchi, poi sempre piu' dettagliati, fino a giungere alla definizione completa del processo.
E secondo me per i grandi progetti e' l'approccio migliore.
Ho l'impressione, mi sbaglierò, che ci si fermi a guardare i megafoni invece di ascoltare quello che ne esce.
Nono, non ti sbagli. Anche secondo me.
Ma piu' che i megafoni si guardano i colori.
Solertes
24-07-2008, 22:40
E' capitato anche il contrario. Cittadini poco informati che sono scesi in piazza, mossi solo da sentimento popolare e poca informazione.
Vero, spinti anche dagli stakeholders che della preservazione dello status-quo erano i maggiori beneficiari....ecco perchè è importante la partecipazione, per evitare questi fenomeni.
Non conosco la situazione del ponte dello stretto, ma conosco bene quella della TAV, essendo che mi ha riguardato da vicino.
Ho ben sentito parlare di Bottom-Up, essendo che e' parte del mio mestiere.
E so anche bene che non e' l'unica alternativa.
Saprai anche quindi che non esiste il modello perfetto nè quello universale.
Ho citato la pianificazione dal basso per intendere la partecipazione che è un buon deterrente delle sindromi da Nimby.
Nel mio specifico lavoro per esempio di fronte ai piu' grandi progetti la pianificazione preferita e' quella dei Design Patterns.
Per i quali e' intrinseca una prima progettazione a macroblocchi, poi sempre piu' dettagliati, fino a giungere alla definizione completa del processo.
E secondo me per i grandi progetti e' l'approccio migliore.
Questa è la dimensione più tecnica ma non bisogna trascurare quella sociale.
Poi non sò quantificare il "più grandi progetti"....anche perchèè ognuno le rapporta alla scala che gli è abituale...è probabile che quello che per te è grande per me sia immenso....parlando del ponte sullo stretto - ad una analisi superficiale - che è un opera viaria, è sufficente valutare la rete sia a valle che a monte dell'opera e individuare quale sia l'anello debole...e non è la traversata....in un ottica "Corridoio Uno" è un opera condivisibile, ma del corridoio uno cosa esiste?
Nono, non ti sbagli. Anche secondo me.
Ma piu' che i megafoni si guardano i colori.
Se con colori intendi la parte politica, è vero anche quello, ma non sempre.....purtroppo l'Italia è culturalmente differente chessò dagli USA, dove un piano iniziato sotto i democratici prosegue sotto i repubblicani senza i tipici condizionamenti di schieramento così frequenti dalle nostre parti.
In Italia spesso si è contro qualcosa a seconda di chi lo dice e non di cosa dice.
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