dantes76
23-07-2008, 15:10
Time: Bossi non è partner affidabile, riforme in pericolo
di Elysa Fazzino
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23 LUGLIO 2008
«Se il patriottismo è l'ultimo rifugio dei mascalzoni, come si chiama un ministro che manca di rispetto all'inno nazionale? Certamente non un uomo di stato, né un partner politico affidabile». Il settimanale americano Time si occupa sul suo sito web della «baruffa italiana per l'insulto al patriottismo» di Umberto Bossi. Secondo l'articolo, firmato da Jeff Israely, agitando il dito medio e sbraitando su un verso del "Canto degli italiani", il ministro delle Riforme ha sollevato interrogativi sulla vitalità a lungo termine della coalizione di centro-destra.
Il Time prevede una litigiosità che impedirà al governo di fare le riforme. «Pochi pensano che l'episodio spacchi in modo duraturo la coalizione», scrive Israely. Ma è un «segno di cattivo auspicio»: lascia presagire che l'attuale governo seguirà le orme dell'ultimo mandato di Berlusconi (2001-2006), durante il quale «le battaglie tra partner di convenienza hanno perpetuamente ostacolato una vera riforma». Il leader della Lega Nord ha sempre «flirtato con la secessione», osserva l'articolo. Ma quest'ultimo atto di sprezzo nazionale, spiega, ha mandato su tutte le furie l'altro alleato chiave di Berlusconi, il presidente della Camera Gianfranco Fini, il cui «passato post-fascista» ne fa il leader della fazione più esplicitamente patriottica del governo.
Ed ecco come Bossi viene presentato ai lettori americani. Da quando è sulla scena politica – scrive il Time - ha esibito «volgarità e abilità politica». Nelle elezioni politiche di aprile ha portato il suo partito all'8% dei voti e la Lega Nord «è oggi più forte di quanto sia stata da anni». Oltre a fare osservazioni «denigratorie» sugli immigrati e sui meridionali, Bossi «ha preso di mira i simboli nazionali»: nel 1977 ha dichiarato che il tricolore era meglio usarlo come carta igienica. La Lega Nord «punta le sue ire contro la burocrazia governativa di Roma e le regioni sottosviluppate del Sud, che a suo dire prosciuga i soldi dei contribuenti con gli aiuti pubblici». L'inno nazionale, ricorda il settimanale, fu scritto nel 1847 da Goffredo Mameli per incitare le regioni italiane a unirsi nello Stato italiano. «E' vero che l'Italia spesso sembra ancora frammentata da lealtà regionali», conclude l'articolo, «Ma dalle Alpi alla Sicilia, per dirla con Mameli, molti italiani sono uniti nel domandarsi quali piani Umberto Bossi abbia per un Paese che ha giurato di servire ma che riesce a malapena a sopportare»
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2008/07/bossi-time-non-e-affidabile.shtml?uuid=aae97068-58a1-11dd-9534-b5e47a9a4888&type=Libero
di Elysa Fazzino
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23 LUGLIO 2008
«Se il patriottismo è l'ultimo rifugio dei mascalzoni, come si chiama un ministro che manca di rispetto all'inno nazionale? Certamente non un uomo di stato, né un partner politico affidabile». Il settimanale americano Time si occupa sul suo sito web della «baruffa italiana per l'insulto al patriottismo» di Umberto Bossi. Secondo l'articolo, firmato da Jeff Israely, agitando il dito medio e sbraitando su un verso del "Canto degli italiani", il ministro delle Riforme ha sollevato interrogativi sulla vitalità a lungo termine della coalizione di centro-destra.
Il Time prevede una litigiosità che impedirà al governo di fare le riforme. «Pochi pensano che l'episodio spacchi in modo duraturo la coalizione», scrive Israely. Ma è un «segno di cattivo auspicio»: lascia presagire che l'attuale governo seguirà le orme dell'ultimo mandato di Berlusconi (2001-2006), durante il quale «le battaglie tra partner di convenienza hanno perpetuamente ostacolato una vera riforma». Il leader della Lega Nord ha sempre «flirtato con la secessione», osserva l'articolo. Ma quest'ultimo atto di sprezzo nazionale, spiega, ha mandato su tutte le furie l'altro alleato chiave di Berlusconi, il presidente della Camera Gianfranco Fini, il cui «passato post-fascista» ne fa il leader della fazione più esplicitamente patriottica del governo.
Ed ecco come Bossi viene presentato ai lettori americani. Da quando è sulla scena politica – scrive il Time - ha esibito «volgarità e abilità politica». Nelle elezioni politiche di aprile ha portato il suo partito all'8% dei voti e la Lega Nord «è oggi più forte di quanto sia stata da anni». Oltre a fare osservazioni «denigratorie» sugli immigrati e sui meridionali, Bossi «ha preso di mira i simboli nazionali»: nel 1977 ha dichiarato che il tricolore era meglio usarlo come carta igienica. La Lega Nord «punta le sue ire contro la burocrazia governativa di Roma e le regioni sottosviluppate del Sud, che a suo dire prosciuga i soldi dei contribuenti con gli aiuti pubblici». L'inno nazionale, ricorda il settimanale, fu scritto nel 1847 da Goffredo Mameli per incitare le regioni italiane a unirsi nello Stato italiano. «E' vero che l'Italia spesso sembra ancora frammentata da lealtà regionali», conclude l'articolo, «Ma dalle Alpi alla Sicilia, per dirla con Mameli, molti italiani sono uniti nel domandarsi quali piani Umberto Bossi abbia per un Paese che ha giurato di servire ma che riesce a malapena a sopportare»
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2008/07/bossi-time-non-e-affidabile.shtml?uuid=aae97068-58a1-11dd-9534-b5e47a9a4888&type=Libero