kevindavidmitnick
16-07-2008, 18:12
ROMA (Reuters) - Le commissioni Bilancio e Finanze della Camera hanno approvato questa notte, col sostegno dell'opposizione, un emendamento alla manovra di bilancio che fissa dal 2010 la scadenza in cui tutti i cittadini italiani dovranno registrare le proprie impronte digitali sulla carta d'identità. Lo ha confermato questa mattina l'ufficio stampa della Camera.
http://www.comune.torino.it/poliziagiudiziaria/nis/utaf/img/impronte.jpg
La misura - contenuta in una proposta presentata da tre parlamentari del Pdl che modifica un articolo che raddoppia la durata del documento di identità - dovrà poi essere confermata dal Parlamento, ma sembra destinata a disinnescare almeno in parte la controversa vicenda della campagna per censire i rom e altre etnie presenti in Italia, che ha portato in settimana l'Europarlamento ad approvare una risoluzione critica verso il governo di Roma e oggi ha provocato l'indignazione del primo ministro romeno.
Dopo l'annuncio che le autorità avrebbero prelevato le impronte digitali di tutti i cosiddetti zingari (termine che deriverebbe dalla parola greca "intoccabili"), bambini compresi, il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha precisato che la misura si applicherebbe solo nel caso in cui non è possibile stabilire l'identità delle persone e con l'autorizzazione di un giudice, per quanto concerne i minori.
Ma le precisazioni non hanno impedito le proteste e le polemiche, e il 10 luglio il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza una risoluzione che definisce "inammissibile la violazione dei diritti fondamentali dei bambini e la loro criminalizzazione".
PREMIER ROMENO: NO A DISCRIMINAZIONE
Il primo ministro romeno Calin Tariceanu oggi ha denunciato l'iniziativa del governo italiano, dicendo che non dev'esserci discriminazione nei confronti dei romeni rispetto agli altri cittadini dell'Ue.
"Per il governo romeno ... osservare i diritti umani è una priorità. Non possiamo accettare che i cittadini romeni siano soggetti a pratiche discriminatorie che non rispettano la dignità umana", ha detto Tariceanu in un incontro di governo commentando l'iniziativa italiana.
"Una gran parte della popolazione romena che vive in Italia è preoccupata e interessata da queste misure", ha spiegato il premier romeno.
Non si è fatta attendere la risposta del ministero degli Esteri italiano, secondo cui Bucarest avrebbe una "conoscenza incompleta delle iniziative legislative recentemente adottate", come si legge in una nota.
"E' noto tuttavia come una minoranza di essi (cittadini romeni) si sia resa purtroppo responsabile di reati che hanno profondamente colpito l'opinione pubblica italiana e che hanno richiesto misure per attuare controlli più efficaci, non certo basati su criteri di nazionalità, al fine di garantire la sicurezza di tutti i cittadini", dice la Farnesina.
fonte:reuters.it
http://www.comune.torino.it/poliziagiudiziaria/nis/utaf/img/impronte.jpg
La misura - contenuta in una proposta presentata da tre parlamentari del Pdl che modifica un articolo che raddoppia la durata del documento di identità - dovrà poi essere confermata dal Parlamento, ma sembra destinata a disinnescare almeno in parte la controversa vicenda della campagna per censire i rom e altre etnie presenti in Italia, che ha portato in settimana l'Europarlamento ad approvare una risoluzione critica verso il governo di Roma e oggi ha provocato l'indignazione del primo ministro romeno.
Dopo l'annuncio che le autorità avrebbero prelevato le impronte digitali di tutti i cosiddetti zingari (termine che deriverebbe dalla parola greca "intoccabili"), bambini compresi, il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha precisato che la misura si applicherebbe solo nel caso in cui non è possibile stabilire l'identità delle persone e con l'autorizzazione di un giudice, per quanto concerne i minori.
Ma le precisazioni non hanno impedito le proteste e le polemiche, e il 10 luglio il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza una risoluzione che definisce "inammissibile la violazione dei diritti fondamentali dei bambini e la loro criminalizzazione".
PREMIER ROMENO: NO A DISCRIMINAZIONE
Il primo ministro romeno Calin Tariceanu oggi ha denunciato l'iniziativa del governo italiano, dicendo che non dev'esserci discriminazione nei confronti dei romeni rispetto agli altri cittadini dell'Ue.
"Per il governo romeno ... osservare i diritti umani è una priorità. Non possiamo accettare che i cittadini romeni siano soggetti a pratiche discriminatorie che non rispettano la dignità umana", ha detto Tariceanu in un incontro di governo commentando l'iniziativa italiana.
"Una gran parte della popolazione romena che vive in Italia è preoccupata e interessata da queste misure", ha spiegato il premier romeno.
Non si è fatta attendere la risposta del ministero degli Esteri italiano, secondo cui Bucarest avrebbe una "conoscenza incompleta delle iniziative legislative recentemente adottate", come si legge in una nota.
"E' noto tuttavia come una minoranza di essi (cittadini romeni) si sia resa purtroppo responsabile di reati che hanno profondamente colpito l'opinione pubblica italiana e che hanno richiesto misure per attuare controlli più efficaci, non certo basati su criteri di nazionalità, al fine di garantire la sicurezza di tutti i cittadini", dice la Farnesina.
fonte:reuters.it