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View Full Version : Vogliono estrarre il metano dall'Adriatico.. e il Veneto rischia di sprofondare


*sasha ITALIA*
15-07-2008, 22:52
http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/rovigo/2008/07/15/104607-braccio_ferro_regione_governo.shtml

ESTRAZIONI IN ADRIATICO
Braccio di ferro Regione-Governo

Isi Coppola a Roma ha chiesto lo stop alla ripresa delle trivellazioni in mare. L’assessore regionale resta nella capitale, chiesto un incontro con il premier. La Regione: "Dimostrino che non c’è pericolo di subsidenza"


Terminal Rovigo, 15 luglio 2008 - LA STRADA per evitare la ripresa delle estrazioni di gas nell’Alto Adriatico sembra sempre più in salita. Le commissioni Bilancio e Finanze, infatti, hanno bocciato i due ementamenti (uno presentato da Borghesi, coordinatore veneto dell’Idv, e uno firmato da parlamentari veneti del Carroccio, tra i quali c’è anche la polesana Munerato) che volevano sopprimere l’articolo 8 del decreto legge della manovra Finanziaria: quello che, di fatto, dà il via libera alla ricerca di giacimenti di idrocarburi nell’Alto Adriatico. Ed è andata male, ieri, anche all’assessore regionale Isi Coppola, nella capitale in rappresentanza della Regione Veneto per chiedere la soppressione dell’articolo in questione.

"Ma l’incontro — spiega l’assessore Coppola — è stato poco produttivo: l’impressione è che l’emendamento presentato dalla Regione non sia stato tenuto molto in considerazione». Battagliera, Isi Coppola spera comunque di portare a casa risultati più concreti nella giornata odierna: l’assessore, infatti, ha prolungato di un giorno il viaggio romano. «Stiamo cercando di trovare una mediazione, ma i problemi sul tappeto sono diversi. Abbiamo chiesto di incontrare, domani (oggi, ndr) il premier e il ministro Tremonti — ha dichiarato l’assessore regionale — speriamo di trovare il bandolo della matassa».


La questione delle estrazioni in Alto Adriatico, quindi davanti alla laguna veneziana e al Polesine, intanto divide il mondo della politica e quello dell’economia: mentre la Regione Veneto, con il governatore Giancarlo Galan in testa, dice no all’estrazione del gas in alto Adriatico, il vicepresidente di Confindustria con delega all’energia, Antonio Costato, ‘vota’ a favore. Proprio ieri, a Mestre, a margine della presentazione dell’annuale rapporto della Fondazione Nord Est, i due sono intervenuti su questo tema. Per Galan «la fame di energia è sempre più grande», ma «prima di estrarre mi devono almeno dimostrare che non c’è subsidenza perchè oggi siamo in grado di dimostrare esattamente l’opposto». Costato, invece, invita ad «essere realisti: lasciamo che il mercato lavori — ha detto il vicepresidente di Confindustria —: verranno rimessi in discussione una serie di temi». Su tutto il caro energia che si prospetta per ottobre, Costato sulla subsidenza avverte che «esistono tecniche per asseverare scientificamente qualsiasi tipo di movimento di subsidenza»' e sottolinea che dall’altra parte dell’Adriatico «a poche decine di chilometri c’è chi sta estraendo gas e parecchio e pure con la partecipazione di imprese italiane».


Un secco no alla possibilità di riprendere le estrazioni di gas arriva anche dal vicepresidente della giunta regionale del Veneto Franco Manzato: «Aggiungo il mio no a quelli già pronunciati contro l’ipotesi di riprendere estrazione del metano in Adriatico — ha detto Manzato — «È un no ad un progetto che, attuato a suo tempo, decenni fa, ha provocato danni certi e oggettivi che ancora oggi pesano sul territorio della regione e in particolare sul Polesine e che potrebbero estendersi ad altre aree del Veneto. Non si tratta di essere pro o contro il Governo, ma di parlare con la voce della comunità per difenderne gli interessi e il territorio. La Regione, il Presidente Galan, gli enti locali — ha detto — su questo si sono espressi, anche formalmente, ed è una posizione che condivido pienamente».

«Non è una pregiudiziale, ma una costatazione del già accaduto. Se non è dimostrato in maniera assoluta che non c’è un minimo rischio, è opportuno agire perchè non solo noi, ma nessuno, metta in atto iniziative estrattive in questo braccio di mare». Manzato ricorda infatti che « questa sponda dell’Adriatico è delicata e vive nell’equilibrio precario con il mare, mentre la sponda orientale, rocciosa ed elevata, non ha certo i problemi che noi abbiamo già vissuto e che non vogliamo rivivere. A chi è possibilista — ha concluso il vicepresidente della Giunta regionale — dico solo di andare a visitare la zona del Delta del Po, dove ci sono stati abbassamenti del suolo di metri, con le idrovore dei primi del ‘900 divenute inutilizzabili, la rete di scolo delle acque che ha dovuto essere completamente ricostruita, edifici ancora esistenti che sembrano nascere dalle acque perchè il terreno è sceso sotto il livello marino e l’Adriatico se l’è ripreso».

plutus
16-07-2008, 07:17
sono almeno 10 anni che si parla della subsidenza del veneto in seguito alle estrazioni di gas...e trovi studi sia in una direzione che nell'altra

sider
16-07-2008, 08:17
Io voglio energia, chissenefrega se sprofonda venezia, città comunque condannata.

maxim78
16-07-2008, 08:45
Io voglio energia, chissenefrega se sprofonda venezia, città comunque condannata.

....se il commento era ironico ti sei dimenticato qualche faccina a corredo...altrimenti spero proprio che trovino un piccolo giacimento proprio sotto le fondamenta di casa tua...tanto...chissenefrega...io voglio energia...anche la tua casa prima o poi crollerà!!!:Prrr:

sider
16-07-2008, 09:30
....se il commento era ironico ti sei dimenticato qualche faccina a corredo...altrimenti spero proprio che trovino un piccolo giacimento proprio sotto le fondamenta di casa tua...tanto...chissenefrega...io voglio energia...anche la tua casa prima o poi crollerà!!!:Prrr:

Bè certo che ero ironico.:Prrr:

dantes76
16-07-2008, 09:31
ben gli sta, con tutti sti immigrati che assumono!!