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View Full Version : [cit.] il cervello è un muscolo


fuocoz
14-07-2008, 10:04
Rifacendomi a una celebre frase di una mia professoressa delle superiori,vorrei chiedervi,è scientificamente provato che un allenamento costante del cervello può portare benefici nell' uso dello stesso?

Per esempio,se io tutti i giorni faccio una tonnellata di sudoku alla fine avrò un cervello "più allenato" oppure semplicemente avrò elaborato processi logici inconsci applicabili solo alla struttura del sudoku che fanno si che io riesca a finirli in minor tempo?

Il tutto mi è venuto in mente guardando la pubblicità dei more brain traning :D

gianly1985
15-07-2008, 00:46
Sì è scientificamente provato, nel cervello le strade più battute si rafforzano e vengono asfaltate, le strade meno battute vengono trascurate. Ciò che più fai, sempre più facilmente farai e con migliori performance, e questo non vale solo per le attività puramente mentali ma anche per i compiti motori (che sempre dal cervello dipendono, non è il muscolo che è diventato più bravo a farli!), pensa alla enorme differenza fra la prima volta che hai battuto su una tastiera di computer e invece la facilità con cui ci batti adesso, i muscoli delle tue mani non hanno imparato niente, è nel tuo cervello che a furia di fare quello stesso percorso la strada è stata (come in una foresta) appianata e ora viene percorsa molto più velocemente. Quindi per qualsiasi attività ti allenerai, finirai col farla sempre più facilmente e con performance superiori.

Magica Trippy
16-07-2008, 23:37
Concordo in pieno con gianly e mi permetto di aggiungere che l'allenamento del cervello permette anche di ritardare e di risentire meno degli effetti delle malattie neurodegenerative, come ad esempio Alzheimer, Parkinson etc..Questo perchè cmq si sta palesando il fatto che far lavorare il cervello permetta la creazione di nuove connessioni tra neuroni ed aree corticali.
Non a caso finora queste patologie sono sorte in concomitanza con l'invecchiamento che inesorabilmente porta ad un rallentamento di ogni attività.
Insomma non importa cosa fate, ma fatelo! non lobotomizzatevi e tenetevi sempre un minimo con la testa impegnata, fa solo che bene!

Giant Lizard
16-07-2008, 23:54
Sì è scientificamente provato, nel cervello le strade più battute si rafforzano e vengono asfaltate, le strade meno battute vengono trascurate. Ciò che più fai, sempre più facilmente farai e con migliori performance, e questo non vale solo per le attività puramente mentali ma anche per i compiti motori (che sempre dal cervello dipendono, non è il muscolo che è diventato più bravo a farli!), pensa alla enorme differenza fra la prima volta che hai battuto su una tastiera di computer e invece la facilità con cui ci batti adesso, i muscoli delle tue mani non hanno imparato niente, è nel tuo cervello che a furia di fare quello stesso percorso la strada è stata (come in una foresta) appianata e ora viene percorsa molto più velocemente. Quindi per qualsiasi attività ti allenerai, finirai col farla sempre più facilmente e con performance superiori.

si ma scusa, detta così però è diversa da quanto afferma l'autore del thread, perchè per come lo dici tu, significa che se giocasse davvero a Sudoku in continuazione, non si allenerebbe veramente il cervello, ma diventerebbe solamente più bravo a Sudoku e basta. :confused:

gianly1985
17-07-2008, 00:15
si ma scusa, detta così però è diversa da quanto afferma l'autore del thread, perchè per come lo dici tu, significa che se giocasse davvero a Sudoku in continuazione, non si allenerebbe veramente il cervello, ma diventerebbe solamente più bravo a Sudoku e basta. :confused:

Giusto, ma se si mette a fare su brain training addizioni fra mele e pere, saprà farle anche in un altro contesto fra banane e meloni.
Idem per le operazioni logiche necessarie per risolvere il sudoku, come effetto tangibile subito lui diventa bravissimo nel sudoku, ma poi "le vie del cervello sono infinite" e magari quelle operzioni logiche le può riciclare in altri contesti.

Il mio discorso in effetti era sull'apprendimento di compiti specifici ed era per dimostrargli che un "effetto palestra" c'è, e del resto neanche in palestra mi pare che facendo la panca col bilanciere si sviluppi forza anche nelle gambe :D
Allo stesso modo, non esiste un singolo esercizio grazie al quale il mio cervello diventa più forte "in generale".
In effetti mi sono dimenticato di specificare che non funziona precisamente come ipotizzava lui, cioè appunto una possibilità di allenamento "globale" con una singola tipologia di esercizio.

Giant Lizard
17-07-2008, 00:21
Giusto, ma se si mette a fare su brain training addizioni fra mele e pere, saprà farle anche in un altro contesto fra banane e meloni.
Idem per le operazioni logiche necessarie per risolvere il sudoku, come effetto tangibile subito lui diventa bravissimo nel sudoku, ma poi "le vie del cervello sono infinite" e magari quelle operzioni logiche le può riciclare in altri contesti.

Il mio discorso in effetti era sull'apprendimento di compiti specifici ed era per dimostrargli che un "effetto palestra" c'è, e del resto neanche in palestra mi pare che facendo la panca col bilanciere si sviluppi forza anche nelle gambe :D
Allo stesso modo, non esiste un singolo esercizio grazie al quale il mio cervello diventa più forte "in generale".
In effetti mi sono dimenticato di specificare che non funziona precisamente come ipotizzava lui, cioè appunto una possibilità di allenamento "globale" con una singola tipologia di esercizio.

capito, grazie :) visto che siamo in argomento, avrei alcune domande a riguardo:

1) se volessi allenare la memoria a lungo termine? Che esercizio potrei fare? :D

2) potrebbe essere addirittura possibile ricordarsi di cose dimenticate da tempo? :eek:

3) se il cervello è come un computer, quanto è grosso il suo hard disk? :fagiano: insomma, quanti dati possiamo immagazzinare nel nostro cervello?

gianly1985
17-07-2008, 15:06
1) se volessi allenare la memoria a lungo termine? Che esercizio potrei fare? :D


Se lo sapessi mi farei i soldi con quei corsi a pagamento :D
Scherzi a parte non credo ci sia una risposta semplice alla questione....
Piuttosto si possono imparare tecniche per "imparare a ricordare cose specifiche", non per diventare più prestanti "in generale".
Comunque qui ci vorrebbe un esperto di psicologia e apprendimento, ecc..
Dal punto di vista biologico, il cervello impara e ricorda facendoci "girare" le cose dentro, più percorri una "strada" più la potenzi.



2) potrebbe essere addirittura possibile ricordarsi di cose dimenticate da tempo? :eek:

Bè questo succede spesso a tutti, il problema è che non è semplice come andare a cercare in un cassetto di un archivio, non c'è un file da richiamare...quindi non credo che potresti potenziare questa capacità con quelle tecniche o esercizi, che piuttosto servono a "scriverle" meglio le memorie da recuperare in seguito....
Spesso i "ricordi dimenticati" si richiamano grazie a delle associazioni....le famose madeleine di Proust :D
http://img34.picoodle.com/img/img34/4/7/17/f_Madeleinem_2ab3d08.jpg (http://www.picoodle.com/view.php?img=/4/7/17/f_Madeleinem_2ab3d08.jpg&srv=img34)

Ella mandò a prendere una di quelle focacce pienotte e corte chiamate « maddalenine», che paiono aver avuto come stampo la valva scanalata d'una conchiglia.

[....]

E ad un tratto il ricordo m'è apparso. Quel sapore era quello del pezzetto di «maddalena» che la domenica mattina a Combray ( giacché quel giorno non uscivo prima della messa ), quando andavo a salutarla nella sua camera, la zia Léonie mi offriva dopo averlo bagnato nel suo infuso di tè o di tiglio.

La vista della focaccia, prima d'assaggiarla, non m'aveva ricordato niente; forse perché, avendone viste spesso, senza mangiarle, sui vassoi dei pasticcieri, la loro immagine aveva lasciato quei giorni di Combray per unirsi ad altri giorni più recenti; forse perché di quei ricordi così a lungo abbandonati fuori della memoria, niente sopravviveva, tutto s'era disgregato; le forme - anche quella della conchiglietta di pasta - così grassamente sensuale sotto la sua veste a pieghe severa e devota - erano abolite, o, sonnacchiose, avevano perduto la forza d'espansione che avrebbe loro permesso di raggiungere la coscienza. Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo.

(Marcel Proust, À la recherche du temps perdu.)



3) se il cervello è come un computer, quanto è grosso il suo hard disk? :fagiano: insomma, quanti dati possiamo immagazzinare nel nostro cervello?

Non credo che ci sia un limite preciso...se non quello biologico della progressiva morte dei neuroni....
Alla nascita c'è un certo numero di neuroni che va man mano diminuendo, fin da subito...
L'apprendimento e la memoria dipendono dal fatto che i collegamenti elettrico-anatomici fra questi neuroni si possono rafforzare (se vengono utilizzati) oppure possono indebolire (se non vengono utilizzati), perciò all'inizio ci sono tanti sentieri in tutte le direzioni, poi man mano quelli più calpestati diventano più marcati mentre su quelli non percorsi ci cresce la boscaglia sopra....
Il tutto grazie a modificazioni biochimiche all'interno dei neuroni, rimodellamento delle spine sinaptiche, fenomeni di long term depression e long-term potentiation, ecc., es.:
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Trasduzione_LTP.jpg/400px-Trasduzione_LTP.jpg
(processi intracellulari implicati nella long term potentiation)

Giant Lizard
17-07-2008, 17:34
acc...sembra ben complicato :D

e...già che ci siamo, esisterà mai un metodo per non far morire i neuroni con l'età, permettendoci di essere sempre svegli come un bambino anche a 100 anni? O ancora meglio di farne nascere di nuovi... :wtf:

insomma, di non essere rimbambiti quando si è vecchi :D

gianly1985
17-07-2008, 19:14
e...già che ci siamo, esisterà mai un metodo per non far morire i neuroni con l'età, permettendoci di essere sempre svegli come un bambino anche a 100 anni?

In realtà in situazioni non patologiche non è che la morìa di neuroni sia tale da destinarci per forza al rimbambimento, anzi ci sono persone che alla soglia degli 80 (es. la mia prof di Patologia generale) mantengono ancora una perfetta lucidità. (sa pure usare il computer :D certo ogni tanto fa battute che ti lasciano un po' :stordita: :stordita: :stordita: ).
Tenerlo "in allenamento" (per restare in tema) fa molto in questo caso...
Poi sicuramente ci sono innumerevoli fattori individuali...
Insomma non so se non farli morire basterebbe ad avere la sicurezza di esser svegli a 80anni....
Intanto quello che possiamo fare è non lasciarsi andare al divano-tv-Giletti-messa-rosario ma continuare ad avere interessi, imporsi delle sfide, ecc.
Tipo uno nerd che continuerà pure a 60anni a leggere roba su internet, interessarsi, aggiornarsi, tenere svegli i riflessi coi videogame, ecc. magari a 80anni sarà ancora sveglissimo :D Il problema è che saranno arrivate prima obesità, malattie cardiovascolari, artriti alle mani, ecc. :cry: :D

O ancora meglio di farne nascere di nuovi... :wtf:

Qualche possibilità c'è su questo (anni fa per una affermazione del genere mi avrebbero preso per pazzo, perchè per decenni c'è stato il dogma dell'impossibilità totale di rigenerazione dei neuroni, in quanto cellule perenni), però è difficile intravvedere cosa ci riserva il futuro.....il fatto è che le tue memorie e le cose che sai fare sono scritte nei rapporti che ci sono fra i tuoi neuroni....rapporti che si sono creati nel tempo...se tu ne aggiungi di nuovi, è come se partissero da zero.....

bjt2
17-07-2008, 19:46
Sembra che ci siano cellule staminali neurali vicino i nuclei della base e personalmente, per le ricerche che faccio sulla sclerosi multipla, si vede che la velocità di aumento dell'atrofia della grigia diminuisce con il progredire della malattia... I nostri dati sono ancora troppo rumorosi, ma sembra che si arrivi a un plateau, suggerendo che ci sia una sorta di rigenerazione delle cellule perse per la malattia...

Giant Lizard
18-07-2008, 00:01
Tipo uno nerd che continuerà pure a 60anni a leggere roba su internet, interessarsi, aggiornarsi, tenere svegli i riflessi coi videogame, ecc. magari a 80anni sarà ancora sveglissimo :D

ehi, hai fatto la mia descrizione...spero tu abbia ragione e ritrovarmi a 60 anni bello sveglio e soprattutto ancora attaccato alle console :D purtroppo ho dei dubbi sul fatto che il continuo usufruire di videogiochi tenga il cervello in allenamento...forse i puzzle game, ma il resto... :\

E se decidessi di fare un mega allenamento cerebrale a 70 anni, quindi con già la maggior parte dei neuroni morta e sepolta, c'è possibilità di tornare attivo, o è una cosa che bisogna iniziare a fare sin da giovani per non arrivare rimbambiti in tarda età?

Sembra che ci siano cellule staminali neurali vicino i nuclei della base e personalmente, per le ricerche che faccio sulla sclerosi multipla, si vede che la velocità di aumento dell'atrofia della grigia diminuisce con il progredire della malattia... I nostri dati sono ancora troppo rumorosi, ma sembra che si arrivi a un plateau, suggerendo che ci sia una sorta di rigenerazione delle cellule perse per la malattia...

Interessante...ma immagino che le mie speranze di lunga sopravvivenza siano destinate a svanire. Insomma, dubito che la cosa sia risolvibile nel giro di un paio d'anni, no? Temo non riuscirò a vivere abbastanza per vedere simili progressi scientifici...peccato... :rolleyes:

chissà che il mio pro-pro-pro-pro-nipote possa usufruire dell'eterna giovinezza? :muro:

gianly1985
18-07-2008, 00:29
E se decidessi di fare un mega allenamento cerebrale a 70 anni, quindi con già la maggior parte dei neuroni morta e sepolta, c'è possibilità di tornare attivo, o è una cosa che bisogna iniziare a fare sin da giovani per non arrivare rimbambiti in tarda età?
Il mega-allenamento servirebbe a poco se non hai fatto lavorare il cervello negli anni precedenti, ma tanto se uno ha interessi o fa un lavoro in cui bisogna ragionare parecchio la cosa viene da sè credo...

Giant Lizard
18-07-2008, 00:56
Il mega-allenamento servirebbe a poco se non hai fatto lavorare il cervello negli anni precedenti, ma tanto se uno ha interessi o fa un lavoro in cui bisogna ragionare parecchio la cosa viene da sè credo...

bè ma di anziani rimbambiti ce ne sono una marea...direi la stragrande maggioranza, mi viene difficile pensare che non avessero avuto interessi, no? Non è che si tratta proprio di decadenza cerebrale (va che bel termine mi sono inventato)?

gianly1985
18-07-2008, 01:27
bè ma di anziani rimbambiti ce ne sono una marea...direi la stragrande maggioranza, mi viene difficile pensare che non avessero avuto interessi, no?

Vabbè "interessi" mi rendo conto che è troppo generica come definizione.
Allora parliamo di "attività mentali di una certa complessità". Fra la gente che ha fatto insegnamento o ricerca o pratica medica o giornalismo fino a 70anni non ci sono così tanti rinco eh ;) Ci sono ma in percentuale minore rispetto alla popolazione generale, segno che tenere il cervello in attività il più a lungo possibile fa bene.
Conta anche che la maggiorparte della gente ha fatto questa vita: Scuola (poca a quei tempi, mia nonna ha la quinta elementare), lavoro monotono per una vita, interessi che chiamarli interessi è una parola grossa (calcio per gli uomini, lavori da massaia per le donne, tv per tutti), ecc. E' pure una questione sociale eh, non ci nascondiamo dietro ad un dito, chi ha avuto accesso ad una certa istruzione e tranquillità economica magari ha avuto più modi di tenere il cervello in movimento. (oltre magari ad aver scelto una carriera lavorativa più stimolante). Ma non necessariamente eh..


Non è che si tratta proprio di decadenza cerebrale (va che bel termine mi sono inventato)?

Certo, noi facevamo un discorso "ideale" basato su come tenere sveglio il cervello in assenza di altre problematiche, ma non dobbiamo dimenticarci tutti i fenomeni degenerativi, patologici, ecc. oltre all'inevitabile riduzione del numero dei neuroni.

Mat-ita
18-07-2008, 11:16
se cosi non fosse... non esisterebbe "brain training" :O