ciuketto
11-07-2008, 12:24
2008-07-09 18:12
G8, BERLUSCONI: PIU' 'G13' NEL 2009, MADDALENA IN FORSE
dall'inviato Federico Garimberti
TOYAKO (GIAPPONE) - Il prossimo G8, che si terrà in Italia fra un anno, potrebbe non svolgersi nell'isola della Maddalena. Lo ha rivelato un po' a sorpresa Silvio Berlusconi, poco prima di lasciare il Giappone dove ha partecipato al vertice dei Paesi più ricchi del pianeta, spiegando che i lavori di preparazione in Sardegna, complici le difficoltà logistiche, potrebbero non essere completati in tempo. Il premier ha invece confermato che il summit manterrà l'attuale formula a otto, anche se sarà ritoccato il formato per dare più spazio ai Paesi emergenti.
"Speriamo che i lavori in Sardegna siano pronti", ha buttato là il presidente del Consiglio nel corso della conferenza stampa finale. In ogni caso, ha assicurato, "terremo pronta una soluzione di riserva ove avessimo difficoltà a terminare entro il prossimo luglio", data prevista per il summit. Berlusconi ha sottolineato che in caso contrario "troveremo un luogo degno". Ma non ha voluto fornire ulteriori dettagli, né tantomeno rivelare se sia già stata individuata un' alternativa. Ai cronisti che gli chiedevano ragguagli sulle ragioni del ritardo, il premier ha indicato problemi logistici: "Siamo indietro con i lavori. Abbiamo dato il via, però la Maddalena é un isola e i tempi su un' isola sono più lunghi".
Insomma "ci sono dubbi, e non soltanto miei, che questi lavori possano essere compiuti entro una data". Una sortita che ha sorpreso non solo i giornalisti presenti, ma anche alcuni nel suo entourage. Tanto che nessuno, neanche fra i più stretti collaboratori, ha saputo indicare quali possano essere le alternative possibili. Non hanno stupito, invece, le dichiarazioni del premier sul formato del prossimo G8. Già il giorno prima, Berlusconi aveva confermato che il tavolo degli Otto grandi non si sarebbe allargato, ma aveva anche annunciato che, per dare voce ai "Paesi emergenti, che ormai sono già emersi da un pezzo", si sarebbe dato maggiore spazio al cosiddetto 'G8+5'.
E' stato lo stesso premier a illustrare il calendario del prossimo anno. Il lunedì ci sarà l'incontro "tradizionale". Il martedì, invece, agli Otto grandi si uniranno i Cinque emergenti (Cina, India, Brasile, Messico e Sud Africa). In pratica un 'G13' che "lavorerà insieme tutto il giorno". La mattina di mercoledì, agli Otto si uniranno i Paesi africani, e subito dopo (come già quest'anno in Giappone) ci sarà l'incontro del 'Mem' (le Maggiori economie mondiali) composto dal G8 e dai cinque emergenti più Indonesia, Australia e Corea del Sud. In questo modo, ha spiegato Berlusconi, "saranno rappresentati la maggioranza dei Paesi del mondo e si potranno prendere delle decisioni che sono davvero comuni". Naturalmente, ha precisato, "nel pomeriggio di mercoledì il summit si riunirà nella composizione originaria per concordare la dichiarazione finale".
Si tratta di un formato "nuovo", ha sostenuto il Cavaliere, proposto dall'Italia, "accettato all'unanimità " dai Grandi e "molto bene accolto anche dai Paesi africani e dai 5 emergenti". Infine, parlando della necessità di dare seguito alle decisioni prese in Giappone, Berlusconi ha annunciato che sin dall'inizio del 2009 ci saranno una serie di riunioni ministeriali, e che è già stato messo in agenda un vertice dei ministri dell'Agricoltura.
Fonte:http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/approfondimenti/visualizza_new.html_106705806.html
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G8, BERLUSCONI: PIU' 'G13' NEL 2009, MADDALENA IN FORSE
dall'inviato Federico Garimberti
TOYAKO (GIAPPONE) - Il prossimo G8, che si terrà in Italia fra un anno, potrebbe non svolgersi nell'isola della Maddalena. Lo ha rivelato un po' a sorpresa Silvio Berlusconi, poco prima di lasciare il Giappone dove ha partecipato al vertice dei Paesi più ricchi del pianeta, spiegando che i lavori di preparazione in Sardegna, complici le difficoltà logistiche, potrebbero non essere completati in tempo. Il premier ha invece confermato che il summit manterrà l'attuale formula a otto, anche se sarà ritoccato il formato per dare più spazio ai Paesi emergenti.
"Speriamo che i lavori in Sardegna siano pronti", ha buttato là il presidente del Consiglio nel corso della conferenza stampa finale. In ogni caso, ha assicurato, "terremo pronta una soluzione di riserva ove avessimo difficoltà a terminare entro il prossimo luglio", data prevista per il summit. Berlusconi ha sottolineato che in caso contrario "troveremo un luogo degno". Ma non ha voluto fornire ulteriori dettagli, né tantomeno rivelare se sia già stata individuata un' alternativa. Ai cronisti che gli chiedevano ragguagli sulle ragioni del ritardo, il premier ha indicato problemi logistici: "Siamo indietro con i lavori. Abbiamo dato il via, però la Maddalena é un isola e i tempi su un' isola sono più lunghi".
Insomma "ci sono dubbi, e non soltanto miei, che questi lavori possano essere compiuti entro una data". Una sortita che ha sorpreso non solo i giornalisti presenti, ma anche alcuni nel suo entourage. Tanto che nessuno, neanche fra i più stretti collaboratori, ha saputo indicare quali possano essere le alternative possibili. Non hanno stupito, invece, le dichiarazioni del premier sul formato del prossimo G8. Già il giorno prima, Berlusconi aveva confermato che il tavolo degli Otto grandi non si sarebbe allargato, ma aveva anche annunciato che, per dare voce ai "Paesi emergenti, che ormai sono già emersi da un pezzo", si sarebbe dato maggiore spazio al cosiddetto 'G8+5'.
E' stato lo stesso premier a illustrare il calendario del prossimo anno. Il lunedì ci sarà l'incontro "tradizionale". Il martedì, invece, agli Otto grandi si uniranno i Cinque emergenti (Cina, India, Brasile, Messico e Sud Africa). In pratica un 'G13' che "lavorerà insieme tutto il giorno". La mattina di mercoledì, agli Otto si uniranno i Paesi africani, e subito dopo (come già quest'anno in Giappone) ci sarà l'incontro del 'Mem' (le Maggiori economie mondiali) composto dal G8 e dai cinque emergenti più Indonesia, Australia e Corea del Sud. In questo modo, ha spiegato Berlusconi, "saranno rappresentati la maggioranza dei Paesi del mondo e si potranno prendere delle decisioni che sono davvero comuni". Naturalmente, ha precisato, "nel pomeriggio di mercoledì il summit si riunirà nella composizione originaria per concordare la dichiarazione finale".
Si tratta di un formato "nuovo", ha sostenuto il Cavaliere, proposto dall'Italia, "accettato all'unanimità " dai Grandi e "molto bene accolto anche dai Paesi africani e dai 5 emergenti". Infine, parlando della necessità di dare seguito alle decisioni prese in Giappone, Berlusconi ha annunciato che sin dall'inizio del 2009 ci saranno una serie di riunioni ministeriali, e che è già stato messo in agenda un vertice dei ministri dell'Agricoltura.
Fonte:http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/approfondimenti/visualizza_new.html_106705806.html
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