PDA

View Full Version : soppresso il commissario anti-corruzione :)


cocis
09-07-2008, 10:23
combattere la corruzzione in italia ??

non è una priorità.. :stordita: :stordita: :read:


SOPPRESSIONE DELL’UFFICIO DELL’ALTO COMMISSARIO

25 giugno 2008. Ai sensi dell’art. 68 comma 6 del Decreto Legge n. 112 del 25 giugno 2008, l’Alto Commissario per la prevenzione ed il contrasto della corruzione e delle altre forme di illecito nella pubblica amministrazione è soppresso. Verrà successivamente indicata sul sito l’Amministrazione - ad oggi non ancora individuata - a cui verranno trasferite le funzioni.

D.L. 112/2008

http://www.anticorruzione.it/

Fides Brasier
09-07-2008, 10:27
evviva, e' una grande vittoria :winner:

significa che la corruzione e' stata debellata in italia :)









:asd:

elfoscuro
09-07-2008, 10:31
B. A. C.

cocis
09-07-2008, 10:34
:ciapet: :ciapet: :ciapet:

http://www.repubblica.it/popup/servizi/2008/manifesto_pdl/1.jpg

dantes76
09-07-2008, 10:41
LOTTA DURA ALLA CRIMINALITA'!!!!

ceccoos
09-07-2008, 10:41
Vai Vai AVANTI COSI'!!!!!

gigio2005
09-07-2008, 10:44
B. A. C.

posso rubartela?

B.A.C.

חוה
09-07-2008, 10:44
Bel posto per mangia-pane-a-tradimento, basta vedere la loro sede :rolleyes:

Phoenix68
09-07-2008, 10:57
anticipo che la fonte è di parte

Roma, 20 giu (Velino) - Tra le vittime della norma inserita nel decreto legge della manovra che sopprime gli enti piccoli con organico inferiore ai 50 addetti potrebbe esserci anche l’Alto Commissario anticorruzione. Un epilogo in un certo senso paradossale per un’istituzione che fondata cinque anni fa, durante il governo Berlusconi, ha cominciato a essere operativa a tutti gli effetti da settembre scorso, quando al timone degli uffici di piazza san Lorenzo in Lucina arrivò l’ex prefetto di Roma Achille Serra. Oggi numero uno dell'organismo è Vincenzo Grimaldi, ex prefetto di Bologna. Una storia travagliata quella dell’Anticorruzione. In appena tre anni di attività ha avuto quattro cambi di vertice, due regolamenti di organizzazione e almeno tre tentativi di soppressione per via legislativa. L’attacco più forte all’istituzione avvenne all’insediamento del governo Prodi nel 2006 quando, all’interno dei provvedimenti sulle liberalizzazioni del ministro Bersani, spuntò un’ipotesi di accorpamento con l’Ispettorato della funzione pubblica.

L’organismo, si diceva, dopo una buona partenza a cui ha fatto seguito un lungo periodo di stop, aveva ripreso le sue attività a cavallo tra lo scorso anno e questo. Gli esposti pervenuti sono passati dai 46 del 2005 ai 140 del primo semestre 2008. Dall’inizio dell’anno sono state avviate 23 indagini di cui otto concluse. Tra le indagini cui ha partecipato rientrano quella sul Policlinico Umberto I di Roma, sulle Asl di Castellammare di Stabia e di Vibo Valentia, sui test universitari per l’accesso alle facoltà di medicina e odontoiatria, sulle procedure di assunzione di personale ausiliario tecnico e amministrativo dell’Ufficio scolastico provinciale di Napoli. Indagini che hanno evidenziato un sistema di illecito diffuso. All’Alto Commissario nel provvedimento che lo ha istituito è stato affidato il compito di sviluppare una strategia sistematica di prevenzione dei diversi tipi di illecito attraverso la valutazione periodica dell’attualità degli strumenti giuridici e delle prassi amministrative; individuazione delle criticità del sistema normativo; verifica della vulnerabilità della pubblica amministrazione alla corruzione e alle condotte criminali a questa connesse.

A fronte dell’incremento dei risultati ottenuti dall’Anticorruzione la struttura ha, però, subito un pesante e costante taglio agli stanziamenti passati dai 6.000.000 di euro del 2005 ai 2.582.000 euro stabiliti dall’ultima finanziaria del governo Prodi. L’organismo ha comunque continuato ad attivarsi anche a livello internazionale partecipando ad organismi internazionali quali il Greco, l’Ocse e l’Olaf. La sua soppressione ora avrebbe un altro risvolto un po’ paradossale. Esiste una Convenzione Onu contro la corruzione, il legislatore nel recepirla nel nostro ordinamento aveva espressamente indicato l’Alto Commissario per la prevenzione e il contrasto della corruzione quale autorità nazionale anticorruzione. Ad oggi la direttiva non è stata ancora ratificata, l’abolizione dell’organismo in questione renderebbe più complicato di fatto il recepimento.