Daemonarch
08-07-2008, 14:43
C’era una volta un regno, diranno subito tutti i piccoli innocenti che ascoltano. Beh, sì e no! Però non certo quello dei vigliacchi “savoiardi”.
Perciò… c’era una volta l’Italia, paese splendido, ma come tutte le cose belle è finita.
E’ finita perché politic(ant)i dall’intenso amor di patria, però di quella a stelle e strisce sui cui campeggia una stella bianca azzurra che li “PAGA”, insieme con industriali corrotti e corruttibili se la sono divisa a bocconi non dimenticando nell’orrido pasto banche e sindacati. Così, dove non poterono Brenno, Attila, e l’ingorda chiesa cattolica, oggi restano rovine che l’italico popolo osserva con mestizia.
Ed oggi nemmeno più la poesia storica può farci sperare il riscatto con versi cadenzati e vogliosi, ricordate “…Un volgo disperso repente si desta; intende l'orecchio, solleva la testa percosso da novo crescente romor. Dai guardi dubbiosi, dai pavidi volti, qual raggio di sole da nuvoli folti, traluce de' padri la fiera virtù. Ne' guardi, ne' volti, confuso ed incerto si mesce e discorda lo spregio sofferto col misero orgoglio d'un tempo che fu”. Nessuno verrà in soccorso, e ciò è certo un bene, anche se la tristezza ci riempie di lagrime, anzi, tutti i barbari dalle radici giudee/cristiane, come ormai si vanno mascherando, daranno addosso ai figli della gens Giulia fin dentro i loro lupercali.
Tutto è rovina nel Paese del dolce stil novo. Tutto è miseria nel Giardino d’Europa anche di Savonarola e Bruno. Tutto è indigenza nella Patria dei martiri di Belfiore e dei Fratelli Cairoli. Anche l’Italia del posto al sole è tramontata per insipienza, mentre altri fanno guerre che ci costringono qui e là a combattere per loro, con nostre truppe in missione umanitaria ma armate ed in casa d’altri.
Intanto, qui stanno chiudendo le piccole e medie industrie, e quelle che possono si trasferiscono all’estero. Stanno crollando i consumi, -2,7% nel mese trascorso, e l’inflazione, sempre per convenienza sottostimata per non perequare i salari, erode gli ultimi rigurgiti di un potere d’acquisto che più non esiste.
Ci dicono quelli del governo, europeisti burocrati bianchi o colorati non importa: “…e meno male che c’è l’euro… Altrimenti…”: Altrimenti che cosa, razza bastarda apparentemente candida, ma per il solo colletto bianco che stride con il nero del lordume di cui siete impastati! Voi tutti sapete, fasulli timonieri di una nazione volutamente mandata in rovina, che siete colpevoli per incapacità o dolo, e non potete nemmeno negarlo perché la stragrande maggioranza di voi siede in Parlamento da decenni. Ma certamente siete solo degli imbecilli codardi che s’eleggono tra loro nei meandri delle segreterie partitiche, mentre una coorte di straccivendoli, vostri pari per mentalità, continua a votarvi a destra come a sinistra.
Con benignità vi appellarono “Casta”, ma voi politicanti di mestiere non siete nemmeno “Troie” perché queste amano i loro cuccioli, mentre in voi l’unico atto d’amore è verso la concussione ed il portafogli che celate con il rapinato all’italico popolo. Ma quale Stato non soccorre i propri figli che languono? E’ inutile che indichiate il terzo mondo, quelle genti sono solo povere, e basta guardarle negli occhi per capire che sono fiere del loro Paese, infatti, qui giungono con usanze che non vogliono abbandonare.
Riprendiamo il discorso… meno male che c’è l’euro… Razza malnata, ben sapete che con l’euro ci avete privato di gran parte dei nostri averi, barattando l’antica moneta con una parità fasulla ed equivoca che ha fatto sì che i poco intelligenti ma assai scaltri banchieri e commercianti hanno speculato fingendo che un euro fosse uguale alle estinte mille lire. E lo Stato/Governo che ha fatto? Si è adeguato al nuovo corso speculativo, meglio l’ha voluto e sostenuto! Infatti, proprio lo Stato/Governo, in altre parole voi politicanti dal dire difficile che nasconde la mente vacillante e le grandi incapacità, ha torturato e messo a morte la nazione Italia con il suo onesto laborioso popolo del lavoro dipendente. Voi politicanti, voi guitti da avanspettacolo nati sulla corruzione anche imposta, non lo nego, dal Trattato post bellico che fu preteso impietoso considerandoci inaffidabili ed incapaci per il gran tradimento che nessun Paese ancora ci perdona, voi avete in ogni caso collaborato a che lo straniero ancor più calpestasse il sacro suolo. Dunque, razza malefica di politicanti tra cui qualcuno antico ancora c’è, ed i cui vostri discendenti sono degni emuli nell’inghippo e nella sopraffazione, avete in passato tradito da un giorno all’altro, ma il nemico nemmeno oggi ha per voi considerazione. Anzi, esso crede che tutti gli italiani sono inetti, incapaci, ingordi… maccaroni.
L’Italia, meglio l’italietta del baraccone è ora caduta. E’ caduta come le foglie d’autunno che il vento raccoglie e disperde come se di esse non dovesse serbare memoria. E con le morte foglie se n’andranno sogni ed illusioni di un futuro sereno a cui padri e nonni affidavano la Bandiera tramandandola a figli e nipoti.
Oggi si prospettano tagli pesanti nei comparti lavorativi in cui è occupata la popolazione attiva, e la stessa cosa avviene nel settore dei servizi, sempre più precari, e da sempre male erogati dallo Stato.
Oggi, pochi faccendieri morti di fame per mentalità, ma ricchi di soldi presi in prestito a tassi assai agevolati, o elargiti a qualsiasi titolo per comparato con burocrati ladri che sperperano il denaro pubblico, finanziano qualcosa che a loro piace, e poco importa che essa riesca o no perché loro rivendono, con occulte manovre appoggiate dai soliti noti, azioni da macero dalle solite banche con dolo spacciate come buone.
Che fine ha fatto l’inchiesta sui capitali in Liechtenstein? Il nano ha cancellato anche questa per suo personale interesse, o di troiaio che lo sostiene? Ma come non si vergogna del suo operato di truffa costante sugli italiani. E con quale coraggio il sedicente principe della chiesa che sta a Roma lo riceve e gli parla sapendo che è, per dirla pulita, è un truffatore! Che siano in sintonia nel “manus manum lavat”! (Seneca).
Che fine hanno fatto le riforme che “mister oni-oni” aveva sbandierato in periodo pre elettorale, tanto da sembrare quasi umano?
La Fiat è in declino con l’indotto che la fornisce! Anzi essa è in stato comatoso nonostante gli ingentissimi patrimoni ingurgitati dalla mammella statalista dal dopo guerra ad oggi, e per questa sofferenza propone di rigettare qualche decina di migliaia di dipendenti dimenticando che il “VERO CAPITALE E’ LA FORZA LAVORO”! Non precisa, l’azienda, nemmeno il numero dei licenziandi, ed i disgraziati tornando a casa ai loro figli diranno piangendo:
“Per non soffrire sono costretto a suicidarvi”!
Anche Alitalia, contrariamente a ciò che affermava il nano malefico non interessa ad alcuna italica cordata, e nemmeno l’estero s’è più avanzato. La compagnia, che riceve altri 300 milioni di euro per sperperarli, ma in perenne debito, accusa un esubero di dipendenti a causa di clientelismo politico, perciò vuole disfarsi di circa 8000 di essi che, tornando a casa, ai loro figli diranno piangendo:
“Per non soffrire sono costretto a suicidarvi”!
E Telecom, il carrozzone del furto stereotipato e legalizzato, quello che ha le bollette che dichiarano, a senso unico, il 50% di consumo effettivo addizionato al 50% e più di tasse, ora lamenta un esubero di dipendenti, perciò vuole rigettare oltre 15 mila lavoratori che, tornando a casa, ai loro figli diranno piangendo:
“Per non soffrire sono costretto a suicidarvi”!
Ma congiuntamente a queste società più note c’è l’insieme, come già sopra accennato, delle piccole e medie industrie, il nerbo portante dell’Italia del defunto boom economico. Aziende che per l’oppressione burocratica, fiscale, e non dimentichiamo malavitosa che ritengo, spiegabilmente, fare capo a voi malnati dai colletti bianchi, sono costrette anch’esse alla chiusura. Basta leggere i dati ISTAT che, se pur NON VERITIERI PER DIFETTO, c’informano di quante partita IVA sono giornalmente estinte. E basta leggere i bollettini emessi dalle finanziarie per essere a conoscenza di quanta gente è considerata “cattivo pagatore” perché non può più far fronte al caro vita.
Insomma, l’Italia s’è rotta perché i tarli l’hanno divorata, e su di essa assai seriamente sta per abbattersi il tifone della recessione statunitense per futures e subprime, e, non ultime, si aggiungono continue truffe degli istituti bancari nostrani che senza soldi s’inventano soldi, prestando ad interessi da strozzinaggio, però legalizzato. Leonina societas. (Digesta).
Ma al danno s’aggiunge la beffa, perché Tremonti, No, non le tre cime di Lavaredo, ma il tizio che s’atteggia a talentone dell’economia, a primo della classe, e forse lo era, ma la vita è cosa ben diversa, si fa passare come novello Robin Hood, quello che rubava ai ricchi per dare ai poveri. In realtà le sue manovre favoriscono solo i grandi possidenti, mentre al popolo giunge soltanto il solito assistenzialismo. Infatti, la “Robin tax” è un artificio economico riprovevole e senza alcuna ricaduta positiva sulla nazione. Ciò perché il suo effetto si mostrerà con riscossioni statali prevedibili in 5,5 miliardi di euro attinti da petrolieri e banche, ma che subito si rifaranno sui consumatori con innalzamento dei prezzi dei loro prodotti che non potranno essere calmierati in questo regime economico liberista. Insomma, dall’intera somma raccolta, per conteggio, ai cittadini saranno distribuiti soltanto 260 milioni di euro attraverso la carta per i consumi “offerta” ai pensionati non abbienti. Questa è elemosina, e per di più una tantum.
Mentre gli ingordi governanti perseguono le loro malefatte, nemmeno in tema di tasse c’è alcunché di nuovo, anzi tutto è antico perché l’imbroglio impera! Il becero retrivo centrodestra prima delle elezioni straparlava della loro immediata minore incidenza, ed invece la pressione fiscale salirà. Essa si accrescerà fino al 43,2% nel 2010, questo il dato sancito nel Dpef presentato dal governo, ed in esso non c’è una sola indicazione a beneficio della “famiglia”, che nemmeno mai è nominata.
Ma come se non bastasse il danno che i soloni… ono…oni… già stanno arrecando al Paese, la Sanità sarà decurtata nel suo budget di 8 miliardi di euro.
E non finisce qui il malfatto, perché sulla sicurezza, tema a parole assai caro al Silvio IV, mentre si narrano cose folli sulla clandestinità, la Commissione Bilancio taglia 1 miliardo di euro per le azioni da svolgere sul territorio. Ma ci sono pene anche per la Difesa, infatti, mentre i generali dopo la laurea anche in scienze stategiche sono investiti dalla monezza, ilò Governo vuole ridurre l'Esercito di circa 30 mila uomini, però i restanti, se comandandati, dovranno egualmente combattere per conto dei guerrafondai statunitensi.
Altri dati tratti da internet ci informano che nel 2007 ben 245843 aziende sparse nel territorio nazionale hanno cessato l’attività, ed il 22,5% delle industrie in attività è in grave difficoltà per il caro carburanti. Intanto, un gran numero d’altre imprese sopravvivono per i mutui accesi con le banche. Mutui il cui cumulo si aggira intorno agli 800 miliardi di euro”…
Insomma, nel nostro Paese è giunta la recessione, ed il dio cristiano s’è ritirato in buon ordine per non rimetterci anche la faccia nella guerra persa contro il più antico Jahvveh che però assomiglia tanto, sino a confordelo, ai più arcaici Marduk, Iside, Mitra, Dioniso, Attis. Però sembrerebbe che per ora il vendicativo Jahvveh abbia ragione, così recitano anche i Protocolli di Sion! Ma la profezia dell’apocalisse giovannea va oltre e narra di… beh, andatevela a leggere!
Ed in tutto questo gran casino che ci viene addosso, anche da lontano, l’artefice principale, l’illuminato “Cespuglio” che sta alla presidenza statunitense continua a distruggere il mondo perché crede nell’avvento del dio che lo salverà dalla perdizione, perché lui gli ha sacrificato anche le proprie chiappe. Altrimenti perché metterebbe la kippah? Non ha ancora capito il guerrafondaio che per Jahvveh anche lui è solo un goim, qualunque cosa faccia!
Dies irae, dies illa…Quantus tremor est futurus…
Perciò… c’era una volta l’Italia, paese splendido, ma come tutte le cose belle è finita.
E’ finita perché politic(ant)i dall’intenso amor di patria, però di quella a stelle e strisce sui cui campeggia una stella bianca azzurra che li “PAGA”, insieme con industriali corrotti e corruttibili se la sono divisa a bocconi non dimenticando nell’orrido pasto banche e sindacati. Così, dove non poterono Brenno, Attila, e l’ingorda chiesa cattolica, oggi restano rovine che l’italico popolo osserva con mestizia.
Ed oggi nemmeno più la poesia storica può farci sperare il riscatto con versi cadenzati e vogliosi, ricordate “…Un volgo disperso repente si desta; intende l'orecchio, solleva la testa percosso da novo crescente romor. Dai guardi dubbiosi, dai pavidi volti, qual raggio di sole da nuvoli folti, traluce de' padri la fiera virtù. Ne' guardi, ne' volti, confuso ed incerto si mesce e discorda lo spregio sofferto col misero orgoglio d'un tempo che fu”. Nessuno verrà in soccorso, e ciò è certo un bene, anche se la tristezza ci riempie di lagrime, anzi, tutti i barbari dalle radici giudee/cristiane, come ormai si vanno mascherando, daranno addosso ai figli della gens Giulia fin dentro i loro lupercali.
Tutto è rovina nel Paese del dolce stil novo. Tutto è miseria nel Giardino d’Europa anche di Savonarola e Bruno. Tutto è indigenza nella Patria dei martiri di Belfiore e dei Fratelli Cairoli. Anche l’Italia del posto al sole è tramontata per insipienza, mentre altri fanno guerre che ci costringono qui e là a combattere per loro, con nostre truppe in missione umanitaria ma armate ed in casa d’altri.
Intanto, qui stanno chiudendo le piccole e medie industrie, e quelle che possono si trasferiscono all’estero. Stanno crollando i consumi, -2,7% nel mese trascorso, e l’inflazione, sempre per convenienza sottostimata per non perequare i salari, erode gli ultimi rigurgiti di un potere d’acquisto che più non esiste.
Ci dicono quelli del governo, europeisti burocrati bianchi o colorati non importa: “…e meno male che c’è l’euro… Altrimenti…”: Altrimenti che cosa, razza bastarda apparentemente candida, ma per il solo colletto bianco che stride con il nero del lordume di cui siete impastati! Voi tutti sapete, fasulli timonieri di una nazione volutamente mandata in rovina, che siete colpevoli per incapacità o dolo, e non potete nemmeno negarlo perché la stragrande maggioranza di voi siede in Parlamento da decenni. Ma certamente siete solo degli imbecilli codardi che s’eleggono tra loro nei meandri delle segreterie partitiche, mentre una coorte di straccivendoli, vostri pari per mentalità, continua a votarvi a destra come a sinistra.
Con benignità vi appellarono “Casta”, ma voi politicanti di mestiere non siete nemmeno “Troie” perché queste amano i loro cuccioli, mentre in voi l’unico atto d’amore è verso la concussione ed il portafogli che celate con il rapinato all’italico popolo. Ma quale Stato non soccorre i propri figli che languono? E’ inutile che indichiate il terzo mondo, quelle genti sono solo povere, e basta guardarle negli occhi per capire che sono fiere del loro Paese, infatti, qui giungono con usanze che non vogliono abbandonare.
Riprendiamo il discorso… meno male che c’è l’euro… Razza malnata, ben sapete che con l’euro ci avete privato di gran parte dei nostri averi, barattando l’antica moneta con una parità fasulla ed equivoca che ha fatto sì che i poco intelligenti ma assai scaltri banchieri e commercianti hanno speculato fingendo che un euro fosse uguale alle estinte mille lire. E lo Stato/Governo che ha fatto? Si è adeguato al nuovo corso speculativo, meglio l’ha voluto e sostenuto! Infatti, proprio lo Stato/Governo, in altre parole voi politicanti dal dire difficile che nasconde la mente vacillante e le grandi incapacità, ha torturato e messo a morte la nazione Italia con il suo onesto laborioso popolo del lavoro dipendente. Voi politicanti, voi guitti da avanspettacolo nati sulla corruzione anche imposta, non lo nego, dal Trattato post bellico che fu preteso impietoso considerandoci inaffidabili ed incapaci per il gran tradimento che nessun Paese ancora ci perdona, voi avete in ogni caso collaborato a che lo straniero ancor più calpestasse il sacro suolo. Dunque, razza malefica di politicanti tra cui qualcuno antico ancora c’è, ed i cui vostri discendenti sono degni emuli nell’inghippo e nella sopraffazione, avete in passato tradito da un giorno all’altro, ma il nemico nemmeno oggi ha per voi considerazione. Anzi, esso crede che tutti gli italiani sono inetti, incapaci, ingordi… maccaroni.
L’Italia, meglio l’italietta del baraccone è ora caduta. E’ caduta come le foglie d’autunno che il vento raccoglie e disperde come se di esse non dovesse serbare memoria. E con le morte foglie se n’andranno sogni ed illusioni di un futuro sereno a cui padri e nonni affidavano la Bandiera tramandandola a figli e nipoti.
Oggi si prospettano tagli pesanti nei comparti lavorativi in cui è occupata la popolazione attiva, e la stessa cosa avviene nel settore dei servizi, sempre più precari, e da sempre male erogati dallo Stato.
Oggi, pochi faccendieri morti di fame per mentalità, ma ricchi di soldi presi in prestito a tassi assai agevolati, o elargiti a qualsiasi titolo per comparato con burocrati ladri che sperperano il denaro pubblico, finanziano qualcosa che a loro piace, e poco importa che essa riesca o no perché loro rivendono, con occulte manovre appoggiate dai soliti noti, azioni da macero dalle solite banche con dolo spacciate come buone.
Che fine ha fatto l’inchiesta sui capitali in Liechtenstein? Il nano ha cancellato anche questa per suo personale interesse, o di troiaio che lo sostiene? Ma come non si vergogna del suo operato di truffa costante sugli italiani. E con quale coraggio il sedicente principe della chiesa che sta a Roma lo riceve e gli parla sapendo che è, per dirla pulita, è un truffatore! Che siano in sintonia nel “manus manum lavat”! (Seneca).
Che fine hanno fatto le riforme che “mister oni-oni” aveva sbandierato in periodo pre elettorale, tanto da sembrare quasi umano?
La Fiat è in declino con l’indotto che la fornisce! Anzi essa è in stato comatoso nonostante gli ingentissimi patrimoni ingurgitati dalla mammella statalista dal dopo guerra ad oggi, e per questa sofferenza propone di rigettare qualche decina di migliaia di dipendenti dimenticando che il “VERO CAPITALE E’ LA FORZA LAVORO”! Non precisa, l’azienda, nemmeno il numero dei licenziandi, ed i disgraziati tornando a casa ai loro figli diranno piangendo:
“Per non soffrire sono costretto a suicidarvi”!
Anche Alitalia, contrariamente a ciò che affermava il nano malefico non interessa ad alcuna italica cordata, e nemmeno l’estero s’è più avanzato. La compagnia, che riceve altri 300 milioni di euro per sperperarli, ma in perenne debito, accusa un esubero di dipendenti a causa di clientelismo politico, perciò vuole disfarsi di circa 8000 di essi che, tornando a casa, ai loro figli diranno piangendo:
“Per non soffrire sono costretto a suicidarvi”!
E Telecom, il carrozzone del furto stereotipato e legalizzato, quello che ha le bollette che dichiarano, a senso unico, il 50% di consumo effettivo addizionato al 50% e più di tasse, ora lamenta un esubero di dipendenti, perciò vuole rigettare oltre 15 mila lavoratori che, tornando a casa, ai loro figli diranno piangendo:
“Per non soffrire sono costretto a suicidarvi”!
Ma congiuntamente a queste società più note c’è l’insieme, come già sopra accennato, delle piccole e medie industrie, il nerbo portante dell’Italia del defunto boom economico. Aziende che per l’oppressione burocratica, fiscale, e non dimentichiamo malavitosa che ritengo, spiegabilmente, fare capo a voi malnati dai colletti bianchi, sono costrette anch’esse alla chiusura. Basta leggere i dati ISTAT che, se pur NON VERITIERI PER DIFETTO, c’informano di quante partita IVA sono giornalmente estinte. E basta leggere i bollettini emessi dalle finanziarie per essere a conoscenza di quanta gente è considerata “cattivo pagatore” perché non può più far fronte al caro vita.
Insomma, l’Italia s’è rotta perché i tarli l’hanno divorata, e su di essa assai seriamente sta per abbattersi il tifone della recessione statunitense per futures e subprime, e, non ultime, si aggiungono continue truffe degli istituti bancari nostrani che senza soldi s’inventano soldi, prestando ad interessi da strozzinaggio, però legalizzato. Leonina societas. (Digesta).
Ma al danno s’aggiunge la beffa, perché Tremonti, No, non le tre cime di Lavaredo, ma il tizio che s’atteggia a talentone dell’economia, a primo della classe, e forse lo era, ma la vita è cosa ben diversa, si fa passare come novello Robin Hood, quello che rubava ai ricchi per dare ai poveri. In realtà le sue manovre favoriscono solo i grandi possidenti, mentre al popolo giunge soltanto il solito assistenzialismo. Infatti, la “Robin tax” è un artificio economico riprovevole e senza alcuna ricaduta positiva sulla nazione. Ciò perché il suo effetto si mostrerà con riscossioni statali prevedibili in 5,5 miliardi di euro attinti da petrolieri e banche, ma che subito si rifaranno sui consumatori con innalzamento dei prezzi dei loro prodotti che non potranno essere calmierati in questo regime economico liberista. Insomma, dall’intera somma raccolta, per conteggio, ai cittadini saranno distribuiti soltanto 260 milioni di euro attraverso la carta per i consumi “offerta” ai pensionati non abbienti. Questa è elemosina, e per di più una tantum.
Mentre gli ingordi governanti perseguono le loro malefatte, nemmeno in tema di tasse c’è alcunché di nuovo, anzi tutto è antico perché l’imbroglio impera! Il becero retrivo centrodestra prima delle elezioni straparlava della loro immediata minore incidenza, ed invece la pressione fiscale salirà. Essa si accrescerà fino al 43,2% nel 2010, questo il dato sancito nel Dpef presentato dal governo, ed in esso non c’è una sola indicazione a beneficio della “famiglia”, che nemmeno mai è nominata.
Ma come se non bastasse il danno che i soloni… ono…oni… già stanno arrecando al Paese, la Sanità sarà decurtata nel suo budget di 8 miliardi di euro.
E non finisce qui il malfatto, perché sulla sicurezza, tema a parole assai caro al Silvio IV, mentre si narrano cose folli sulla clandestinità, la Commissione Bilancio taglia 1 miliardo di euro per le azioni da svolgere sul territorio. Ma ci sono pene anche per la Difesa, infatti, mentre i generali dopo la laurea anche in scienze stategiche sono investiti dalla monezza, ilò Governo vuole ridurre l'Esercito di circa 30 mila uomini, però i restanti, se comandandati, dovranno egualmente combattere per conto dei guerrafondai statunitensi.
Altri dati tratti da internet ci informano che nel 2007 ben 245843 aziende sparse nel territorio nazionale hanno cessato l’attività, ed il 22,5% delle industrie in attività è in grave difficoltà per il caro carburanti. Intanto, un gran numero d’altre imprese sopravvivono per i mutui accesi con le banche. Mutui il cui cumulo si aggira intorno agli 800 miliardi di euro”…
Insomma, nel nostro Paese è giunta la recessione, ed il dio cristiano s’è ritirato in buon ordine per non rimetterci anche la faccia nella guerra persa contro il più antico Jahvveh che però assomiglia tanto, sino a confordelo, ai più arcaici Marduk, Iside, Mitra, Dioniso, Attis. Però sembrerebbe che per ora il vendicativo Jahvveh abbia ragione, così recitano anche i Protocolli di Sion! Ma la profezia dell’apocalisse giovannea va oltre e narra di… beh, andatevela a leggere!
Ed in tutto questo gran casino che ci viene addosso, anche da lontano, l’artefice principale, l’illuminato “Cespuglio” che sta alla presidenza statunitense continua a distruggere il mondo perché crede nell’avvento del dio che lo salverà dalla perdizione, perché lui gli ha sacrificato anche le proprie chiappe. Altrimenti perché metterebbe la kippah? Non ha ancora capito il guerrafondaio che per Jahvveh anche lui è solo un goim, qualunque cosa faccia!
Dies irae, dies illa…Quantus tremor est futurus…