View Full Version : Bossi: Il governo è un bordello
Ha sicuramente ragione. In senso non solo figurato :asd:
ARCORE (MILANO) - A creare scompiglio nella maggioranza, in serata è arrivato il giudizio del leader della Lega, che si è detto d'accordo con il leader del Pd: «Veltroni ha ragione, c'è troppo bordello. Come si fanno a fare le cose?» ha detto il ministro delle Riforme, Umberto Bossi, commentando una dichiarazione di Walter Veltroni secondo il quale il governo non durerà. Giunto alla festa della Lega di Arcore, organizzata a 200 metri dalla villa di Berlusconi, alla domanda su cosa potrebbe far cadere il governo, Bossi ha replicato: «Non lo so. Veltroni fa il suo gioco, vuole spaventare Berlusconi».
«NON SIAMO IMBECILLI E BERLUSCONI NON E' SCEMO» - «Non siamo imbecilli - ha detto il ministro per le Riforme assicurando la lealtà della Lega al Governo Berlusconi -. Solo se Berlusconi votasse contro il federalismo ci chiederemmo cosa siamo lì a fare. Berlusconi però non è scemo».
«SUL FEDERALISMO FISCALE TRATTIAMO CON L'OPPOSIZIONE» - «Dall'opposizione mi aspetto un atteggiamento propositivo sul federalismo fiscale. Io sono un uomo che tratta. Se però non ci fosse un accordo ricordo che c'è un milione di persone disposte a combattere per il federalismo, persone che non hanno paura di niente. La libertà se non viene data dal Parlamento si conquista». Umberto Bossi, ministro delle Riforme, ha annunciato così la sua volontà di trattare con l'opposizione sul federalismo fiscale ma non ha rinunciato a evocare una «lotta di liberazione» in caso di mancato accordo.
05 luglio 2008
Mailandre
06-07-2008, 19:53
Berlusconi: Bossi ogni tanto ama divertirsi :D :D
http://www.venetidelmondo.com/marcopolo/data/2/thumbs/t_600x400silvioumberto.jpg
sid_yanar
06-07-2008, 19:56
ahimè sono le solite amenità che dice per imbonire quella parte del suo elettorato, certamente minoritaria, in qualche modo sensibile alle porcherie berlusconiane. Per il resto vedrete rimarrà invece fedele al suo capo, ci sono di sicuro molti buoni motivi ed opportunità per esserlo. ;)
Mailandre
06-07-2008, 20:03
«Caro Bossi, io non avrò insegnato ma tu non sei un costituzionalista»
Se si era risentita, dormirci su non è servito. Il suo staff dice che no, «non è arrabbiata, semmai determinata». Come che sia, il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini mena fendenti: «Io non sarò un’insegnante, ma nemmeno Umberto Bossi è un eminente costituzionalista, eppure sono certa che porterà avanti al meglio le riforme». Aveva già risposto la sera prima, a caldo, al Senatùr che alla festa del Carroccio di Paderno Dugnano aveva ringhiato: «Purtroppo mettono a fare i ministri chi non ha mai fatto l’insegnante. Mi sentirei più sicuro se la scuola fosse in mano alla Lega che ha le palle, invece è in mano a Forza Italia». Tempo di leggere le agenzie e a stretto giro il ministro dell’Istruzione aveva indossato i guantoni: «Siamo pronti ad ascoltare tutti i suggerimenti che la Lega, Bossi e la moglie di Bossi ci vorranno dare per migliorare la scuola italiana. Quanto ai ministri, la scelta è politica e spetta al presidente del Consiglio Berlusconi».
Ieri, la Gelmini è tornata all’attacco. Se n’è venuta nella tana del lupo, Busto Arsizio, a venti minuti da Varese e da quella scuola Bosina che proprio il ministro delle Riforme e la moglie Manuela hanno creato, il «modello Lega» applicato all’istruzione. L’Istituto tecnico commerciale Enrico Tosi, un college anglosassone nel bel mezzo della Brianza, consegnava gli attestati di maturità ai suoi alunni con cerimonia all’americana, il «Graduate day», ragazzi in toga, musica, buffet. Non l’avevano invitata, è venuta lo stesso, pure in anticipo. E senza avvertire, sorride la vicepreside Vanna Colombo Bolla: «Lo abbiamo scoperto poche ore prima che veniva, dal sindaco». E allora. Se è questione di titoli, «io faccio politica da dodici anni. Bossi non è un costituzionalista eppure guida le Riforme, anche Roberto Castelli fece il ministro della Giustizia senza essere avvocato». Se è questione di modelli, «guardate questa scuola - dice il ministro - è inserita nella realtà locale, economica e sociale, e i ragazzi sono orgogliosi di frequentarla, hanno un senso di appartenenza», e insomma mica è capace solo la Lega, a inventarsi la scuola d’avanguardia.
..cut...
P.s. direi che caòlma calma ,non c'è ...però nemmeno unità,direi!! :D
dantes76
07-07-2008, 09:36
quando verra' il momento di discutere di federalismo ho gia' pronto il titolo:O
"E' venne il giorno" :asd:
Mailandre
07-07-2008, 10:01
GIUSTIZIA: PRESSING LEGA SU BERLUSCONI, SENZA RIFORME GOVERNO RISCHIA
(ASCA) - Roma, 7 lug - Per Silvio Berlusconi, impegnato in Giappone per il G8, il senatur ''ama scherzare'', ma l'amabile previsione del leader della Lega sulla durata e la possibile tenuta del governo e' una vera e propria minaccia.
Del resto Bossi si mostra fedele ai temi della campagna elettorale che ha portato il Carroccio all'exploit nelle urne e che gli elettori mostrano sempre piu' di di gradire, come segnala un costante aumento di gradimento nei sondaggi di queste settimane.
Certo la sicurezza, l'ordine pubblico e l'immigrazione clandestina, sono ancora cavalli di battaglia che contraddistinguono la linea politica della Lega, ma ''l'unico scopo per cui siamo governo e' ottenere il federalismo'' ha sempre sottolineato il leader prima e dopo le ultime elezioni, oggi piu' che mai scorbutico e di poche parole con il potente alleato e amabile con l'opposizione, pronto a minacciare la piazza e sommosse risorgimentali se il confronto parlamentare non portera' all'esito che e' l'unica alternativa accettabile alla secessione, accantonata si', ''ma solo momentaneamente''.
Il 'lodo Calderoli', la proposta del ministro leghista alla Semplificazione legislativa di limitare l'effetto dell'emendamento blocca-processi su cui e' scontro in parlamento e con la magistratura, alle piu' alte cariche dello Stato, e' l'ultimo tentativo in ordine di tempo, dopo gli appelli alla calma di Bossi al premier, di ricucire la tela strappata del dialogo sulle riforme con l'opposizione.
''Con il ritiro dell'emendamento per bloccare i processi si potrebbero creare le condizioni per un clima diverso'', ha assicurato Walter Veltroni, prima di lasciare il congresso nazionale del Partito socialista a Montecatini Terme, ma il presidente del Consiglio non ha rinunciato a polemizzare a distanza con il segretario del Pd, dandogli del 'giustizialista' al pari dell'ex Pm Antonio Di Pietro.
Eppure tra il ''bastone'' del ministro della Giustizia Alfano che ripete nelle interviste che non intende fare passi indietro e la ''carota'' delle mezze frasi lasciate in sospeso dal presidente del Consiglio nella sua ultima conferenza stampa prima della partenza per Hokkaido, si intravvede la possibilita' di una mediazione intorno alla partita della giustizia, confermata, seppure non ufficialmente, dal portavoce del premier. Blocca-processi, intercettazioni, lodo Alfano, potrebbero divenire materia di scambio nei prossimi giorni con alleati e opposizione 'dialogante', per far uscire dall'emergenza questo primo scorcio di legislatura. Intanto Berlusconi tira avanti e cerca di tenere saldo il profilo decisionista del governo, opacizzato dalle polemiche di questi giorni. L'obiettivo della nuova offensiva mediatica e' portare l'attenzione dell'opinione pubblica, sempre piu' preoccupata per l'aumento del costo della vita, dal gossip sulle intercettazioni agli interventi a sostegno del reddito delle fasce piu' deboli di Tremonti. L'ultimo e' una riedizione del 'piano Fanfani' sull'edilizia popolare. Il sottosegretario Martinat ha annunciato un piano per la costruzione e riqualificazione di 100 mila alloggi dai 40 ai 60 metri a fitto aggevolato, tra i 250 e I 350 euro al mese, destinato principalmente nuclei familiari a basso reddito, giovani coppie, anziani, studenti e immigrati regolari a canoni da 250 a 350 euro il mese. Costo dell'operazione fra i 5 e i 7 miliardi.
http://www.asca.it/moddettnews.php?idnews=765808&canale=ORA&articolo=GIUSTIZIA:%20PRESSING%20LEGA%20SU%20BERLUSCONI,%20SENZA%20RIFORME%20GOVERNO%20RISCHIA
Mailandre
08-07-2008, 12:43
Veltroni: "E' Berlusconi il vero ostacolo al federalismo"
Arriva al punto senza girarci troppo intorno. E in maniche di camicia nel suo ufficio al primo piano della sede Pd di largo del Nazareno, conferma: «Sì, l’ho letto che Bossi dice che ho ragione e che il governo non può andare avanti con una lite al giorno. Apprezzo che condivida il mio giudizio. Ma non basta. E affinché nessuno possa poi dire che non era stato avvisato, è giusto che il leader della Lega sappia che non è pensabile che si dialoghi sul federalismo mentre si insultano e si attaccano i magistrati». Si ferma, scorre le ultime agenzie sul video del suo pc, poi diventa ancor più netto: «Non è pensabile che a settembre ci si possa mettere a discutere di riforme in questo clima. Per cui, con la franchezza necessaria, a Bossi dico questo: l’ostacolo sulla via del federalismo e delle riforme si chiama Silvio Berlusconi. Meglio ancora: l’ostacolo è la linea su cui si è attestato. E una cosa dev’esser chiara: o si cambia o la vedo davvero dura».
Berlusconi e l’interruzione del dialogo. I magnaccia, piazza Navona e la rottura del patto con Di Pietro. Le richieste di congresso, il fiorire di fondazioni e associazioni e l’affievolirsi dell’afflato unitario che aveva segnato i primi passi del Pd. Insomma, fai l’elenco e Walter Veltroni ti sembra un leader circondato da macerie politiche e strategiche. Te lo aspetti, insomma, ripiegato e depresso: e invece lo ritrovi impegnato su cento fronti: la raccolta di firme per la petizione, la manifestazione del 25 ottobre, il tesseramento, la Direzione Pd di giovedì... «Le polemiche quotidiane, gli intoppi del giorno per giorno non mi spaventano - dice -. Cerco di darmi un respiro lungo, di guardare oltre... In fondo, l’età me lo permette. Pensi al Pd: abbiamo appena cominciato. Abbiamo messo assieme due partiti che erano ricchi di articolazioni al loro interno, e non mi preoccupa né mi meraviglia che oggi ve ne siano di nuove. A una condizione, naturalmente: che si riconosca che il partito è uno, ed uno soltanto...».
Con Berlusconi, pare di capire, la polemica è sulle cosiddette leggi ad personam e sulla norma blocca-processi, è così?
«E’ cominciata su questo, sì: ma più si va avanti, più riguarda anche altro. Sulla giustizia, però, siamo addirittura al grottesco: la campagna elettorale Berlusconi l’ha fatta e forse vinta sulla sicurezza, e ora vuole una legge - la blocca-processi - che serve a lui ma ha l’effetto di un gigantesco indulto. Anche le forze meno estreme della sua maggioranza si stanno rendendo conto che quella norma è un vulnus. E per tornare a Bossi, gli chiedo se pensa davvero che la sua base e i suoi sindaci siano contenti di una legge che blocca migliaia di processi».
Il governo le propone mediazioni e baratti di ogni genere per trovare una soluzione che salvi capra e cavoli: cioè, l’ormai noto lodo Alfano e la legge blocca-processi. Qual è il punto più avanzato possibile di questa trattativa, per il Pd?
«Il primo passo deve essere immediato e inequivoco: il ritiro della norma che blocca i procedimenti in corso per stupro, rapina, violenza, spaccio... E intendo il ritiro: non il posticipo o il rinvio. Ritiro vuole dire ritiro, cancellazione, rinuncia. Anche perché, a questo punto, c’è una cosa che vorrei chiedere a Berlusconi».
Chieda, che magari le risponde...
«Che carattere vuol dare a questa legislatura? Pensa ad anni di rissa continua? Vuole davvero riportare il Paese indietro nel tempo, il Caimano da una parte e dall’altra l’ammucchiata dei “duri e puri”? Io non ho cambiato idea: questo modo di far politica, non serve a nessuno, va dimenticato. E’ per questo che abbiamo voluto il Pd: per guardare ai problemi di un Paese che è a crescita zero, nel quale i consumi si riducono e dove con uno stipendio di mille euro non si arriva a fine mese. Berlusconi vuol continuare con la rissa? Lui ne pagherà il conto, certo: ma il Paese continuerà a precipitare. Fino a far sembrar strane - e lo dico con preoccupazione - riunioni del G8 con l’Italia dentro e la Spagna, l’India e altri fuori».
Molti dicono che lei doveva saperlo, che non valeva nemmeno la pena di tentare un dialogo con Berlusconi...
«Chi sia Berlusconi non me lo deve spiegare nessuno, è da prima che entrasse in politica che so com’è. Però chiedo cosa bisognava rispondere a un premier che nel giorno dell’insediamento viene in Parlamento e fa il discorso che fece lui, tutto dialogo, collaborazione, riforme, riconoscimento dell’opposizione... Io mi limitai a dire “un buon esordio, ma ora aspettiamo i fatti”».
Poteva però dire quel che le rimproverano di non aver detto: e cioè, non ci fidiamo, caro Berlusconi, perché la conosciamo.
«E lui, magari, avrebbe fatto ugualmente quel che sta facendo, ma con un evidente vantaggio politico: dire, cioè, che a impedire un confronto civile erano stati i soliti “comunisti”».
In questa situazione il dialogo su federalismo e riforme può essere considerato morto e sepolto, o no?
«Certo è difficile. E Bossi deve sapere che a settembre rischia di esser tutto ancor più complicato, perché si confronteranno due linee di politica economica molto diverse. Gli italiani si troveranno di fronte a nuovi aumenti delle tariffe e scopriranno che la pressione fiscale sarà cresciuta, e invece che sotto il 40% schizzerà al 42,3, da qui al 2013».
Alla vigilia della manifestazione di piazza Navona, difende anche la scelta di aver puntato sull’alleanza con Di Pietro?
«Sottoscrisse un programma riformista, e sulla giustizia - penso alla materia delle intercettazioni - proposte limpidamente garantiste. Avessimo vinto, sarebbe rimasto dove doveva stare: avendo perso, ha cominciato col non rispettare il patto sulla formazione di un unico gruppo parlamentare. Poi ha proseguito con gli insulti e il resto, pensando di riempire il vuoto lasciato in Parlamento dalla sinistra radicale...».
Però lui cresce nei consensi e lei e il Pd no. E’ questo è un fatto, non le pare?
«Per ora, ma vedremo. Il cammino è appena cominciato e si sa, chi urla ha più spazio di chi parla. In ogni caso, io rispetto quanti manifesteranno a piazza Navona, specie i girotondi che ho sempre considerato una componente vitale della democrazia. Ma sicuramente quell’impasto fatto di antipolitica alla Grillo, di Di Pietro che difende il reato di immigrazione clandestina, di Flores che attacca il presidente della Repubblica è molto lontano da noi. Un’opposizione che dice magnaccia, che solletica l’indignazione ma non fa politica, è un regalo a Berlusconi. Noi siamo diversi: e questa differenza si deve vedere».
E’ un punto di non ritorno?
«Se l’unità di misura per calcolare l’intensità dell’opposizione a Berlusconi sono le grida, massimo rispetto per tutti ma ognuno fa la sua parte e segue la sua strada. Su questo, credo, nel Pd siamo tutti d’accordo. E del resto è una delle scelte strategiche alla base della nascita del partito».
Partito di cui si invoca il radicamento e il consolidamento, mentre intanto si consolidano e si radicano una fondazione o un’associazione al giorno... Non le dà fastidio?
«No, guardi. Magari mi fa sorridere, se ripenso alle discussioni sul partito liquido... Comunque, le articolazioni interne c’erano prima e ci sono ora, anche se nuove e diverse. Non me ne spavento. Ma è importante che la discussione sia un mezzo e non un fine per motivare divisioni che non mi paiono nascere da linee politiche alternative, considerato che linee alternative non ne vedo».
E Red, White e compagnia bella?
«Nessun problema, l’ho già detto. A condizione, naturalmente, che si riconosca che il partito è uno ed uno solo».
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200807articoli/34560girata.asp
Mailandre
08-07-2008, 16:18
ALEMANNO: SONO CONTRARIO A PRENDERE IMPRONTE A BIMBI
"Sono contrario alle impronte prese ai bambini e sono convinto che Maroni non abbia voluto schedare nessuno ma tutelare i più piccoli. C'é stato un equivoco, una sorta di forzatura". Lo ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno a margine dell'incontro sulla convocazione del tavolo di concertazione sul bilancio 2008 del Campidoglio. Il sindaco ha aggiunto che, questo pomeriggio, incontrerà il ministro dell'Interno Roberto Maroni.
http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_106607633.html
ALEMANNO: SONO CONTRARIO A PRENDERE IMPRONTE A BIMBI
"Sono contrario alle impronte prese ai bambini e sono convinto che Maroni non abbia voluto schedare nessuno ma tutelare i più piccoli. C'é stato un equivoco, una sorta di forzatura". Lo ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno a margine dell'incontro sulla convocazione del tavolo di concertazione sul bilancio 2008 del Campidoglio. Il sindaco ha aggiunto che, questo pomeriggio, incontrerà il ministro dell'Interno Roberto Maroni.
http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_106607633.html
Sai la vicinanza del vaticano..... :fiufiu:
se sono queste le cose che creano frizioni all'interno del Governo........beh.......l'Opposizione ha 5 anni pieni per prepararsi alle prossime elezioni! :O
Mailandre
08-07-2008, 17:01
Nessuno ha la pretesa che "queste cose" impediscano al Governo di continuare la sua "opera",....
Ma nessuno può avere la pretesa di negarne il fatto...!!!
Si valutano per quello che sono ,...se poi non interessano ,.. si passa oltre senza suscettibilità alcuna !!
dantes76
08-07-2008, 17:02
se sono queste le cose che creano frizioni all'interno del Governo........beh.......l'Opposizione ha 5 anni pieni per prepararsi alle prossime elezioni! :O
si aspetta con ansia il federalismo
Mailandre
08-07-2008, 17:07
FINANZIARIA: 1600 EMENDAMENTI, META' DELLA MAGGIORANZA
(ASCA) - Roma, 8 lug - Sono circa 1.600 gli emendamenti parlamentari al decreto di cui si compone la manovra finanziaria per il 2009.
Circa la meta' sono della maggioranza. Lo riferiscono fonti della commissione Bilancio della Camera.
Gli emendamenti del governo invece devono ancora arrivare a Montecitorio.
Questo in sintesi lo schema, suddiviso per partito: 500 Pdl, 80-100 Lega Nord, 50 Mpa, 50 gruppo misto (totale maggioranza: circa 700);
per l'opposizione, il Pd ha presentato 500 emendamenti, l'Idv 200 e l'Udc 200.
si aspetta con ansia il federalismo
mah........io penso siano speranze mal riposte, una formuletta che faccia tutti contenti secondo te non la trovano?!!? ma chi vivrà vedrà........
Mailandre
09-07-2008, 13:30
MANOVRA: BERSANI, CON EMENDAMENTI CAOS TOTALE SIAMO ALLIBITI
(AGI) - Roma, 9 lug. - “La situazione e’ nel caos piu’ assoluto, credo che le aule delle commissioni parlamentari non abbiano mai visto cose del genere”. Pier Luigi Bersani (Pd) valuta cosi’ la situazione all’avvio dell’esame del decreto legge con la manovra triennale in commissione alla Camera. “E’ stata varata una manovra per decreto, con 80 articoli. Varata in nove minuti e scritta nei nove giorni successivi; con tempi giugulatori per gli emendamenti e la richiesta a noi di ridurli. Poi arriva una caterva di emendamenti dal governo, una specie di altra manovra. Io chiederei a tutte le cariche istituzionali di garantire la dignita’ e la praticabilita’ dei lavori parlamentari. Interi articoli, espunti dal decreto e messi nel Ddl ora tornano come emendamenti. Siamo allibiti”.
Quanto alla disponibilita’ dell’opposizione a ridurre il numero degli emendamenti per discutere nel merito, annunciata ieri, Bersani rilancia: “Ieri sera abbiamo dato la disponibilita’ ad avere un discorso per ridurli. Ma poi ci troviamo di fronte a 40 e poi altrettanti nuovi emendamenti del governo arriveranno in serata. Siamo in attesa delle decisioni dei presidenti della Commissioni e della Camera. Vediamo, sia sulle ammissibilita’ che sui tempi per l’esame, poi valuteremo”. (AGI)
MANOVRA: INAMMISSIBILITA’ PER 13 EMENDAMENTI GOVERNO SU 29
(AGI) - Roma, 9 lug. - Falcidiata dalle dichiarazioni di inammissibilita’ la prima tranche di emendamenti del governo al decreto legge con la manovra triennale: il presidente della commissione Bilancio Giancarlo Giorgetti ne ha bocciati 13 su 29. Fra le proposte di modifica che non hanno passato il vaglio, quelle con le norme su federalismo, sommerso, delega sui lavori usuranti, banda larga.
Dei 13 emendamenti non ammessi, solo l’articolo aggiuntivo che prevede la destinazione del 5 per mille sulla base delle scelte del contribuente per l’anno finanziario 2009 e’ stato escluso per carenza di compensazione. Bocciate anche le tre modifiche al testo della legge di conversione con cui si introducevano deleghe al governo, altrimenti inammissibili in un decreto. (AGI)
Mailandre
11-07-2008, 19:57
GALAN, LA LEGA E' PARTITO DI OPPOSIZIONE O ALLEATO'?
(ASCA) - Venezia, 11 lug - Ma la Lega e' partito di opposizione o alleato del governo Berlusconi? Se lo chiede il governatore del Veneto, Giancarlo Galan, dopo che il suo vicepresidente, il leghista Franco Manzato ha ribadito il no a ricevere in Veneto una parte seppur minima dei rifiuti napoletani. ''Agli esponenti della Lega nord del Veneto, che continuano paradossalmente a occuparsi di rifiuti urbani a sud della Lombardia, ripeto - sottolinea Galan - che nessun genere o minima dose di rifiuti stranieri giungera' nella nostra Regione fino a quando qualcuno, da Roma o da Milano, non ci dira' se la Lega nord del Veneto e' partito di opposizione oppure partito alleato del governo Berlusconi''.
..... COESI,...SI SI ,...COESI!!
whistler
11-07-2008, 20:35
purtroppo anche se fosse stato condannato si è immunizzato. quindi non può essere cacciato perchè condannato. aspettiamo il giorno del federelismo fiscale , che non si deve e non si farà mai , e speriamo che si tolga davanti una volta per tutte vada a godersi le sue ville e le sue barche. e si porti cicchito e gasparri e l allegra compagnia
Mailandre
12-07-2008, 16:41
SANITA': LEGA, LOMBARDIA DA' 40%, RICEVE 10%
"Il problema della sanita' non sta nei tagli, ma a monte, nella redistribuzione dei fondi e della gestione! La Lombardia contribuisce al 40% del fondo interregionale e riceve il 10%, i debiti del Lazio vengono ripianati e alla Calabria non viene nemmeno chiesto un piano di rientro". E' il commento del capogruppo della Lega in commissione sanita' del Senato, Fabio Rizzi, sui tagli del governo al sistema sanitario lombardo. Rizzi avverte che ci sara' da parte della Lega Nord una dura battaglia per "sistemare queste storture" in modo che, conclude, "i fondi necessari saranno ancora meno".
http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/politica/rep_politica_n_3213162.html
Quel "maledetto" Prodi sta a rovinà gli itagliani... :mad:
Ma andremo noi al Governo.... e POI!!!
Mailandre
13-07-2008, 15:05
Calderoli critica anche la Farnesina
Nel botta e risposta tra la Catalogna e la Farnesina (le autorità catalane ieri hanno chiesto scusa all'Italia in forma ufficiale per aver accusato governo e stampa italiani di ingigantire l'omicidio di Federica per deviare l'attenzione della popolazione) si è inserito il ministro leghista per la Semplificazione, Calderoli, «bacchettando» entrambi i duellanti.
Le valutazioni dell'Autorità catalana «sono state veramente inopportune», ha premesso Calderoli, ma «altrettanto connotate da un eccesso di zelo - ha aggiunto un po' a sorpresa - mi sono sembrate anche le comunicazioni della Farnesina». «In un momento come questo, di dolore per questa tragedia, simili polemiche mi portano a pensare al comportamento dei polli di Renzo».
http://iltempo.ilsole24ore.com/interni_esteri/2008/07/13/901923-calderoli_critica_anche_farnesina.shtml
Mailandre
16-07-2008, 11:12
BOSSI, SARA' UNA FINANZIARIA CON FORTI TAGLI
(ASCA) - Roma, 16 lug - ''Sara' una finanziaria con forti tagli. La sinistra si attacchera' anche a questo. Le regioni sono preoccupate. Anche il governatore della Lombardia Formigoni e' preoccupato. Nessuno vuole che ci siano tagli sulla Sanita'. Per questo vado a Roma a incontrare il ministro Tremonti''. Lo afferma il ministro delle Riforme intervistato oggi su 'la Stampa', che pero' aggiunge: ''Io so che il ministro Tremonti deve avere la mano pesante per tenere insieme tutte le richieste. Ma se Tremonti molla il Paese va a carte e quarantotto''.
Il leader leghista non e' preoccupato per un'eventuale interruzione del dialogo con la sinistra. ''Veltroni - spiega - ha invitato me e Tremonti a Firenze a un convegno il mese prossimo. Il Federalismo abbiamo iniziato a discuterlo con la sinistra, con il sindaco di Torino Chiamparino...vado a Roma anche per capire che aria tira''.
A proposito del Governatore del Veneto Galan che ha bocciato il suo Federalismo, Bossi sottolinea che ''Galan non e' il Nord Est. E' l'Est. Conta niente davanti alla Padania.
Abbiamo uomini molto meglio di lui per governare il Veneto. :asd:
Zaia, Tosi, Gobbo, Gentilini...Non conviene a nessuno fare la guerra alla Lega''.
http://www.asca.it/moddettnews.php?idnews=767305&canale=ORA&articolo=MANOVRA:%20BOSSI,%20SARA'%20UNA%20FINANZIARIA%20CON%20FORTI%20TAGLI%20(LA%20STAMPA)
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