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02-07-2008, 08:11
ILSOLE24ORE.COM > Finanza e Mercati
Draghi: «Il caro-vita minaccia la tranquillità dei risparmi»
1 luglio 2008
«I prezzi delle materie prime essenziali crescono, stipendi e salari perdono potere d'acquisto ed è minacciata la tranquillità dei risparmi». Lo ha detto il Governatore di Bankitalia Mario Draghi nel suo intervento al convegno sui rapporti tra Usa e Italia organizzato dall'Aspen Institute a Roma, conferenza a cui hanno preso parte anche il presidente della Repubblica, Giorgio, Napolitano, Giulio Tremonti, John Elkann, la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, l'ambasciatore americano in Italia Ronald Spogli, Franco Frattini, Lorenzo Bini Smaghi, Sergio Marchionne, Mario Draghi, Robert Rubin..
No a formule neo protezioniste. Il governatore ha detto anche di temere, in una fase di forti turbolenze finanziarie e cambiamenti epocali per gli equilibri nella distribuzione della ricchezza su scala globale (soprattutto verso i Paesi emergenti, come Cina, Russia e produttori petroliferi) «che i governi riscoprano il valore di formule protezionistiche», in un momento in cui la libertà dei commerci «può sembrare un rischio» e il protezionismo stesso «un ristoro». Ma - ha ammonito il Governatore - «un problema di distribuzione del reddito non si risolve inaridendo una delle fonti più importanti del reddito stesso». Secondo il Governatore è pur vero che «i frutti dell'economia mondializzata si sono distribuiti in modo diseguale tra i diversi gruppi sociali. Le opinioni pubbliche sono frastornate da un mondo confuso. Nella crisi, cercano rassicurazione».
L'alleanza tra Fed e Bce: riprogettare il sistemna finanziario. «Il legame transatlantico è prezioso e va coltivato sul terreno delle politiche. Nuove prospettive si apriranno presto e le sfide attuali, per essere vinte, richiedono condivisione degli obiettivi, solidarietà nelle decisioni. Gli Stati Uniti e l'Europa, più uniti sono garanzia per la stabilità del mondo». In questo quadro l'alleanza tra la Bce e la Fed «è fondamentale» per la stabilità dei mercati finanziari, come si è visto in occasione delle turbolenze causate dalla crisi dei mutui subprime. L'anno scorso «le implicazioni sistemiche molto evidenti della crisi finanziaria sono state evitate perché la Bce e la Fed sono intervenute in modo massiccio e coordinato immettendo liquidità». Nel medio periodo il tentativo è «riprogettare il sistema finanziario» nel Financial Stability Forum. «Perché si deve convenire su nuove regole? Perché la partnership serve a mantenere i vantaggi di mercati finanziari stabili. Tutti hanno capito che la partnership finanziaria è fondamentale per nuove regole uguali per tutti».
L'euro non è una minaccia per il dollaro. «L'euro ha saputo spiccare il volo, sta andando molto bene nelle transazioni mondiali. Ma ciò non ha minaccito gli Stati Uniti, anzi ha semplificato le nostre relazioni». Draghi, nel suo intervento alla Conferenza internazionale organizzata da Aspen Institute, ha poi concluso: «Il dollaro, nonostante la sua attuale debolezza resta la moneta dell'economia più grande del mondo, dotata di una banca centrale dalla salda reputazione di istituzione indipendente».
Stiamo andando verso il pieno della crisi economica...
e di che parliamo??? dei processi, degli emendamenti blocca processi, dei lodi e del messaggio da dire in tv per giustificare i propri interessi..
SONO QUESTE LE PRIORITA' DEL PAESE?
Draghi: «Il caro-vita minaccia la tranquillità dei risparmi»
1 luglio 2008
«I prezzi delle materie prime essenziali crescono, stipendi e salari perdono potere d'acquisto ed è minacciata la tranquillità dei risparmi». Lo ha detto il Governatore di Bankitalia Mario Draghi nel suo intervento al convegno sui rapporti tra Usa e Italia organizzato dall'Aspen Institute a Roma, conferenza a cui hanno preso parte anche il presidente della Repubblica, Giorgio, Napolitano, Giulio Tremonti, John Elkann, la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, l'ambasciatore americano in Italia Ronald Spogli, Franco Frattini, Lorenzo Bini Smaghi, Sergio Marchionne, Mario Draghi, Robert Rubin..
No a formule neo protezioniste. Il governatore ha detto anche di temere, in una fase di forti turbolenze finanziarie e cambiamenti epocali per gli equilibri nella distribuzione della ricchezza su scala globale (soprattutto verso i Paesi emergenti, come Cina, Russia e produttori petroliferi) «che i governi riscoprano il valore di formule protezionistiche», in un momento in cui la libertà dei commerci «può sembrare un rischio» e il protezionismo stesso «un ristoro». Ma - ha ammonito il Governatore - «un problema di distribuzione del reddito non si risolve inaridendo una delle fonti più importanti del reddito stesso». Secondo il Governatore è pur vero che «i frutti dell'economia mondializzata si sono distribuiti in modo diseguale tra i diversi gruppi sociali. Le opinioni pubbliche sono frastornate da un mondo confuso. Nella crisi, cercano rassicurazione».
L'alleanza tra Fed e Bce: riprogettare il sistemna finanziario. «Il legame transatlantico è prezioso e va coltivato sul terreno delle politiche. Nuove prospettive si apriranno presto e le sfide attuali, per essere vinte, richiedono condivisione degli obiettivi, solidarietà nelle decisioni. Gli Stati Uniti e l'Europa, più uniti sono garanzia per la stabilità del mondo». In questo quadro l'alleanza tra la Bce e la Fed «è fondamentale» per la stabilità dei mercati finanziari, come si è visto in occasione delle turbolenze causate dalla crisi dei mutui subprime. L'anno scorso «le implicazioni sistemiche molto evidenti della crisi finanziaria sono state evitate perché la Bce e la Fed sono intervenute in modo massiccio e coordinato immettendo liquidità». Nel medio periodo il tentativo è «riprogettare il sistema finanziario» nel Financial Stability Forum. «Perché si deve convenire su nuove regole? Perché la partnership serve a mantenere i vantaggi di mercati finanziari stabili. Tutti hanno capito che la partnership finanziaria è fondamentale per nuove regole uguali per tutti».
L'euro non è una minaccia per il dollaro. «L'euro ha saputo spiccare il volo, sta andando molto bene nelle transazioni mondiali. Ma ciò non ha minaccito gli Stati Uniti, anzi ha semplificato le nostre relazioni». Draghi, nel suo intervento alla Conferenza internazionale organizzata da Aspen Institute, ha poi concluso: «Il dollaro, nonostante la sua attuale debolezza resta la moneta dell'economia più grande del mondo, dotata di una banca centrale dalla salda reputazione di istituzione indipendente».
Stiamo andando verso il pieno della crisi economica...
e di che parliamo??? dei processi, degli emendamenti blocca processi, dei lodi e del messaggio da dire in tv per giustificare i propri interessi..
SONO QUESTE LE PRIORITA' DEL PAESE?